GESTIONE DEI SISTEMI IMPIANTATI a domicilio

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1 GESTIONE DEI SISTEMI IMPIANTATI a domicilio A cura del gruppo infermieristico domiciliare della Fondazione F.A.R.O. O.N.L.U.S. Ultima revisione e stesura: aprile 2008 (RE Antonella, ORIA Raffaella, CADEDDU Laura)

2 INTRODUZIONE: LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI PER VIA PARENTERALE Somministrazione dei farmaci per via SOTTOCUTANEA INDICAZIONI DISFAGIA NAUSEA/VOMITO (OCCLUSIONE INTESTINALE, ECCESSIVI EFFETTI COLLATERALI CON LA TERAPIA ORALE) CONFUSIONE/SOPORE (IN PARTICOLARE NEGLI ULTIMI GIORNI DI VITA) CONTROINDICAZIONI STATO ANASARCATICO DIATESI EMORRAGICA (COAGULOPATIE, IMPIEGO DI ANTICOAGULANTI, PIASTRINOPENIA) CACHESSIA NEOPLASTICA CUTE IRRADIATA ALTERAZIONI DEL MICROCIRCOLO DOSI ELEVATE PER VIA SOTTOCUTANEA (RISCHIO RACCOLTE SOTTOCUTANEE NEL SITO D INSERZIONE DELL AGO) DI 2

3 Somministrazione dei farmaci per via SOTTOCUTANEA MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE BOLI INTERMITTENTI O INFUSIONE CONTINUA (CON POMPA ELASTOMERICA O POMPA SIRINGA) INSERIRE AGO SOTTILE (AGOCANNULA 22-24G ANGIOSET 22G) NEL TESSUTO SOTTOCUTANEO DELLA REGIONE DELTOIDEA, ADDOMINALE, QUADRICIPITALE, ISPEZIONANDO IL SITO D INFUSIONE GIORNALMENTE E SOSTITUENDO L AGO IN MEDIA OGNI 7 GIORNI (vedere pag. 8 e seguenti: gestione agocannula sottocute ) AGOCANNULA 22-24G ANGIOSET 22G TERAPIA A BOLI TERAPIA IN INFUSIONE CONTINUA EFFETTI COLLATERALI LOCALI REAZIONI INFIAMMATORIE CUTANEE RACCOLTE SOTTOCUTANEE (ALTE DOSI DI FARMACO) 3

4 FARMACI SOMMINISTRABILI PER VIA SOTTOCUTANEA TRAMADOLO (Contramal) BUPRENORFINA (Temgesic) MORFINA CLORIDRATO SCOPOLAMINA BUTILBROMURO (Buscopan) ALOPERIDOLO (Serenase) FUROSEMIDE (Lasix) RANITIDINA (Zantac*) METOCLOPRAMIDE (Plasil) DESAMETASONE (Soldesam) METILPREDNISOLONE (Solu-Medrol) BETAMETASONE (Bentelan) MIDAZOLAM (Ipnovel) CLORDEMETILDIAZEPAM (EN) FENTANYL (Fentanest) CLONIDINA (Catapresan) FENOBARBITAL (Gardenale*) ALIZAPRIDE (Limican) INDOMETACINA (Liometacen*) (*ago dedicato) 4

5 FARMACI NON SOMMINISTRABILI PER VIA SOTTOCUTANEA DIAZEPAM (Valium) CLORPROMAZINA (Largactil) PROMETAZINA (Farganesse) DICLOFENAC (Voltaren) ACIDO TRANEXAMICO (Ugurol) ETAMSILATO (Dicynone) PROMAZINA (Talofen) 5

6 Somministrazione dei farmaci per via ENDOVENOSA INDICAZIONI CONTROINDICAZIONI ALLA SOMMINISTRAZIONE SOTTOCUTANEA DOLORE SEVERO (PER OTTENERE RAPIDO BENEFICIO) PAZIENTE GIA PORTATORE DI CATETERE VENOSO CENTRALE (C.V.C.) MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE BOLI INTERMITTENTI O INFUSIONE CONTINUA (SOLUZIONE FISIOLOGICA 500 ml/24h - POMPA ELASTOMERICA - POMPA SIRINGA) PER VIA PERIFERICA (CON APPLICAZIONE DI ANGIOSET) O CENTRALE (HOHN GROSHONG PORT-A-CATH ARROW/SUCCLAVIA) 6

7 Somministrazione dei farmaci per via ENDOVENOSA IMPLICAZIONI PRATICHE/CRITICITA 1. ANGIOSET PERIFERICO Disagio evocato dalla necessità di iniezioni multiple (sostituzione del sistema) Difficoltà di reperimento dell accesso venoso (pazienti sottoposti a terapia con agenti sclerosanti) 2. C.V.C. Indicazione al posizionamento in paziente molto compromesso (rapporto costo/beneficio) Educazione dei familiari alla gestione domiciliare del sistema Problemi che richiedono un intervento particolare o che possono impedire l utilizzo del sistema (infezione locale o sistemica pinch-off ostruzione) 7

8 GESTIONE AGOCANNULA SOTTOCUTE PER TERAPIE A BOLO INTERMITTENTE Aree indicate per l impianto: DELTOIDE COSCIA In genere si utilizzano AGOCANNULE 22 O 24G; per la terapia con Gardenale si utilizza l AGOCANNULA 20G, da riservare solo alla suddetta terapia. Se il paziente è agitato o per maggiore facilità d uso da parte del familiare, preferire l utilizzo dell ANGIOSET; in tal caso è necessario praticare un lavaggio di soluzione fisiologica 0,5 cc dopo la somministrazione del farmaco (per garantire che la dose completa dello stesso raggiunga il sottocute). Il SITO D INSERZIONE dell agocannula o dell angioset deve essere controllato quotidianamente (addestrare anche il care-giver) per verificarne il buon funzionamento e rilevare precocemente eventuali ponfi o arrossamento o comparsa di ematomi (che comprometterebbero l efficace assorbimento dei farmaci). 8

9 Disinfettare il TAPPINO PERFORABILE prima di ogni uso, utilizzando Betadine soluzione o Clorexidina. L agocannula (o angioset) PUÒ RESTARE IN SITU PER 7-10 GIORNI. Se il paziente è morente e l agocannula (o angioset) è ben funzionante, si può evitare la sostituzione alla scadenza sopraindicata. L agocannula (o angioset) È DA SOSTITUIRE PIÙ DI FREQUENTE se mal tollerato dal malato, se appaiono ponfi, arrossamenti o ematomi e se attraverso la stessa vengono somministrati 3-4 farmaci nella stessa giornata o un unico farmaco viene somministrato più di 4 vv/die (per garantire un adeguato assorbimento). La MEDICAZIONE DI COPERTURA deve essere controllata quotidianamente e rinnovata ogni 4-5 giorni (o al bisogno) se eseguita con cerotto in TNT (detersione con SF, disinfezione con Betadine o Clorexidina), mentre si sostituisce insieme alla cannula se eseguita con cerotto di poliuretano trasparente. 9

10 GESTIONE ACCESSO VENOSO PERIFERICO (agocannula o angioset) PRIMA DELL UTILIZZO eseguire un lavaggio con Soluzione Fisiologica (SF) 1-2cc, per verificare la pervietà ed il buon funzionamento del sistema. DOPO L UTILIZZO eseguire il lavaggio con soluzione eparinata 1-2cc (Epsodilave oppure SF 2cc+Eparina Vister 5u.i.). Se temporaneamente non utilizzato, verificarne il funzionamento ogni 2 giorni (lavaggio con SF 2cc + soluzione eparinata 1cc). PUÒ RESTARE IN SITU PER 7-10 GIORNI; se il patrimonio venoso periferico del paziente è scarso, si sostituisce quando non più funzionante o non più tollerato. MEDICAZIONE del sito di inserzione: controllo quotidiano (addestrare il care-giver) rinnovo settimanale o secondo necessità (detersione con SF + Betadine sol.) se appare incrostato da materiale ematico, detergere con H 2 O 2 e poi come sopra se appare arrossato e/o dolente, sostituire il sistema. 10

11 Se necessario, si può utilizzare per il PRELIEVO EMATICO: lavaggio con SF 2cc aspirare 2cc di sangue ed eliminarlo aspirare la quantità di sangue necessaria per il riempimento delle provette lavaggio con SF 5cc lavaggio con soluzione eparinata 1cc. 11

12 GESTIONE ANGIOSET SOTTOCUTANEO COLLLEGATO AD ELASTOMERO ANTALGICO* L area indicata per l impianto generalmente è l addome. Prima del posizionamento, riempire con soluzione fisiologica (o con uno dei farmaci contenuti nell elastomero) il tubicino trasparente dell angioset. In genere si sostituisce ad ogni cambio di elastomero (7 giorni); può essere necessario sostituirlo ogni 2-3 giorni (anche quotidianamente ) se in sede di inserzione si formasse un ponfo, indice di male assorbimento della terapia infusa. Prestare particolare attenzione nel fissare l angioset alla cute e coprire con una medicazione a piatto, possibilmente utilizzando il cerotto in poliuretano trasparente (per facilitarne il controllo). L elastomero si collega avvitandolo alla via aperta dell angioset; si può utilizzare la 2 via per la somministrazione di eventuali integrazioni di farmaco al bisogno; il tubicino dell elastomero va fissato alla cute per evitare trazionamenti o ripiegature dello stesso. *N.B. Se l elastomero è munito di clamp, questa va aperta e deve essere controllata regolarmente affinché non s interrompa l infusione della terapia. 12

13 GESTIONE DEI CATETERI VENOSI CENTRALI (C.V.C.) NORME GENERALI Secondo le raccomandazioni del CDC e dell OMS rese obbligatorie dall OSHA, a domicilio si utilizza la TECNICA PULITA : lavaggio accurato delle mani impiego di guanti monouso. Si utilizza la TECNICA STERILE in caso di pazienti immunodepressi (fino all aplasia), con malattie oncoematologiche o in caso di infezioni locali o sistemiche attive. Durante l esecuzione della punzione del dispositivo, della apertura della medicazione e la disinfezione della cute evitare di parlare. Durante le suddette manovre favorire una posizione comoda del paziente e chiedergli di volgere il capo dalla parte opposta rispetto alla sede dell accesso venoso. Come antisettici (per la disinfezione della cute e del c.v.c.) utilizzare Povidone Iodio al 10% o Clorexidina al 2% in alcol etilico. Per la somministrazione dei farmaci, i lavaggi e le manovre per il prelievo di campione ematico UTILIZZARE SIRINGHE DI CAPACITÀ NON INFERIORE AI 10cc. Dopo ogni utilizzo deve essere eseguito un LAVAGGIO CON SOLUZIONE FISIOLOGICA 5-10cc; utilizzare SOLUZIONE FISIOLOGICA 20cc se sono stati infuse soluzioni ipertoniche, aminoacidi, lipidi o emoderivati. 13

14 È necessario eseguire anche il LAVAGGIO EPARINATO (dopo quello con soluzione fisiologica) nella gestione dei c.v.c. ( a punta aperta ) sotto elencati: Hohn Port-a-cath (Pac) Arrow Secondo le note a pag.30 del manuale Bard Access Systems: per cateteri frequentemente utilizzati (almeno una volta ogni 8 ore), è possibile l irrigazione con 5cc di soluzione salina normale negli intervalli fra infusioni. Il risultato è efficace. Si eparinizza solo dopo l ultima somministrazione (ad esempio questo metodo è utilizzabile per infusioni di mannitolo 3 volte al giorno). L EPARINIZZAZIONE può essere eseguita con l impiego di: EPSODILAVE 5cc (fiale di soluzione pronta, 250u.i./5ml) SOLUZIONE EPARINATA 5cc preparata diluendo 1cc di eparina a 5000u.i./ml (Eparina Vister o Clarisco) in 100cc di soluzione fisiologica (questa soluzione va conservata nella parte meno fredda del frigorifero per non più di 7 giorni). Il TAPPINO LUER-LOCK connesso al sistema deve essere sostituisco dopo punzioni (o qualora appaia danneggiato o sporco) se munito di membrana perforabile; se si tratta di un clave è da sostituire ogni 100 utilizzi. PROCEDURA PER LA MEDICAZIONE Far assume al paziente una posizione comoda Chiedere al paziente di volgere il capo dalla parte opposta rispetto alla sede dell accesso venoso centrale 14

15 Utilizzare i seguenti materiali: guanti monouso, tamponi di garze sterili, antisettico, soluzione fisiologica Detergere la zona di fuoriuscita del catetere con soluzione fisiologica e disinfettare Proteggere la zona con una medicazione sterile Fermare la parte terminale del c.v.c. fissandola sulla medicazione o alla cute per evitare trazionamenti del sistema La medicazione trasparente può rimanere in sito fino ad un massimo di 10 giorni; la medicazione tradizionale va rinnovata ogni 7 giorni ( 3 giorni in pazienti immuno-depressi o in condizioni igieniche non rassicuranti). La medicazione va sempre sostituita se sporca, bagnata, staccata e ogni qualvolta si presenti in condizioni tali da comprometterne la sterilità. In caso di cute macerata nel punto di inserzione Detergere con soluzione sterile di Amuchina al 5% Effettuare toccature con Eosina 2% in soluzione acquosa Rinnovare la medicazione quotidianamente. In caso di infezione locale Rinnovare la medicazione quotidianamente con tecnica sterile Detergere con H 2 O 2 Risciacquare con soluzione fisiologica sterile Disinfettare con Povidone iodio 10% Applicare pomate antibiotiche o soluzione antibiotiche topiche. 15

16 PROCEDURA DI DISOSTRUZIONE DEL C.V.C. A DOMICILIO: Tentare lavaggio con 2 cc di eparina pura in siringa da 2,5 cc con ago da insulina (per aumentare la pressione) con piccole ripetute pressioni aspirazioni Se la disostruzione avviene, aspirare subito almeno 10 cc di sangue ed eliminarlo Lavare quindi il catetere con un infusione di soluzione fisiologica 100cc a goccia rapida Se la disostruzione non avviene in tempi brevi e compressioni adeguate che non danneggino paziente e catetere, rivolgersi al medico e al centro di riferimento o la Pronto Soccorso. L uso di Urokinasi a domicilio non è possibile poiché si tratta di un farmaco ospedaliero che va usato sotto controllo medico data la potente azione trombolitica. PROCEDURA PER IL PRELIEVO Lavaggio accurato delle mani ed impiego dei guanti monouso Rimuovere il tappino perforabile Disinfettare il cono di raccordo al sistema con Povidone Iodio 10% o Clorexidina 2% Lavare il catetere con 5 cc di soluzione fisiologica, quindi aspirare una dose equivalente di sangue e scartarlo Aspirare la quantità di sangue per il prelievo* Lavare con 20 cc di soluzione fisiologica 16

17 Eseguire il lavaggio eparinato, quando indicato Applicare un nuovo tappino. *Fatta eccezione per il c.v.c. tipo Groshong, per il riempimento delle provette si utilizza il sistema Vacutainer. 17

18 C.V.C. TIPO GROSHONG e PICC È un catetere in silicone trasparente con banda radiopaca, punta arrotondata, valvola antireflusso, cuffia di dacron, terminale di connessione luer ed alette di sutura per il fissaggio alla cute. Quando è a riposo, è un catetere a punta chiusa; per questo motivo non è necessario eparinarlo, ma è sufficiente lavarlo con soluzione fisiologica. Questa caratteristica è determinata dalla valvola a 3 posizioni (si estroflette durante le infusioni, si introflette durante i prelievi, chiude il lume quando il catetere è a riposo); se per qualche motivo la valvola perde questa sua peculiarità, può diventare necessario eparinare il sistema. Le alette di sutura per il fissaggio alla cute hanno una funzione temporanea: è un sistema parzialmente tunnellizzato, in cui una porzione della parte esterna viene tunnellizzata nel sottocute, ottenendo così l ancoraggio del CVC e la riduzione del rischio di infezioni grazie alla cuffia di dacron. Il Groshong può essere monolume o bilume. PICC è l acronimo di Peripherally Inserted Central Catheter (CVC ad inserimento periferico). Viene inserito in una vena periferica, solitamente alla piega del braccio; la sua punta raggiunge una grossa vena del torace. Può rimanere in situ per un lungo periodo di tempo senza alcuna complicanza. SE NON VIENE UTILIZZATO eseguire lavaggio con soluzione fisiologica 10-20cc ogni 7 giorni. RIMOZIONE DEI PUNTI: rimuovere i punti di sutura della cute nella sede di inserzione del catetere (a monte del punto di emergenza cutaneo) dopo 8/10 giorni; 18

19 rimuovere i punti di fissaggio del catetere alla cute alla sede di fuoriuscita dopo 20/40 giorni, verificando che il catetere sia ben ancorato al sottocute. CATETERI GROSHONG BILUME Nei cateteri a 2 vie riservare la via prossimale (rossa) per il prelievo, quella distale (bianca) per l infusione. Se una delle 2 vie è ostruita agire come per il Groshong monolume. In caso di SOSPETTO PINCH-OFF, durante la manovra di aspirazione: far girare il capo del paziente dalla parte opposta al catetere, far dare ripetuti colpi di tosse, far alzare il braccio omolaterale al catetere. se il catetere continua a non permettere l aspirazione, eparinare* e procedere al prelievo per via periferica. ritentare ancora una volta; se persiste il non funzionamento è possibile che il catetere non possa più venire utilizzato in tal senso, ma solo in infusione. 19

20 Si procede alla eparinizzazione del sistema solo in casi speciali: episodi di ostruzione del lume evidenza di reflusso del sangue dentro al catetere evidenza di valvola malfunzionante. (*secondo le modalità descritte nelle NORME GENERALI) 20

21 C.V.C. TIPO HOHN È un catetere in silicone, radiopaco, munito di terminale di connessione luer, di alette di sutura per il fissaggio alla cute e di clamp di chiusura. È un catetere a punta aperta, cioè non è munito di valvola anti-reflusso; pertanto deve essere lavato ed eparinato. Il catetere può essere monolume o bilume. GESTIONE DEI PUNTI di sutura per l ancoraggio alla cute: i punti dell Hohn NON VANNO MAI RIMOSSI i punti si sutura possono, dopo un po di tempo, allentarsi se non addirittura rimuoversi; questo comprometterebbe il corretto posizionamento del CVC. Pertanto è indispensabile fissare tempestivamente il catetere con nuovi punti di sutura o con il sistema di ancoraggio Stat-lock (cerotto predisposto a tale funzione). SE NON VIENE UTILIZZATO lavarlo con soluzione fisiologica 5-10cc e a seguire con soluzione eparinata 5cc*. (*secondo le modalità descritte nelle NORME GENERALI) 21

22 C.V.C. TIPO PORT-A-CATH E un catetere in silicone, radiopaco, completamente tunnellizato sottocute e qui connesso ad una camera in titanio munita di membrana autosigillante in silicone, sistemata anch essa in una tasca sottocutanea. Per accedere al sistema si devono utilizzare esclusivamente gli aghi non carotanti di Huber o Gripper o Cytocath. Il sistema garantisce una buona asepsi ed un eccellente qualità di vita: se il sistema non è in uso, nulla è visibile esternamente. Il catetere connesso alla camera è a punta aperta, cioè non è dotato di valvola anti-reflusso. Ne deriva che esso va lavato ed eparinato. GESTIONE DEI PUNTI DI SUTURA, quando il sistema viene impiantato: i punti del PAC vanno rimossi dopo 5-6 settimane dall impianto. durante questo periodo la ferita va considerata come una normale ferita chirurgica. LA MEDICAZIONE: una volta rimossi i punti la medicazione si rinnova in concomitanza con il posizionamento o la sostituzione dell ago (vedi oltre) e consiste nella disinfezione della cute sovrastante il reservoir sottocute con Povidone Iodio 10%. 22

23 PROCEDURA PER IL POSIZIONAMENTO DELL AGO L accesso alla camera deve essere eseguito con tecnica pulita utilizzando i seguenti materiali: guanti monouso, garza sterile, disinfettante iodato. Utilizzare solo aghi Huber, Gripper o Cytocath di misura adeguata e siringhe di capacità non inferiore a 10 cc Per il solo lavaggio o prelievo ematico, usare Huber monouso verticali Localizzare la camera palpando la regione d impianto Disinfettare la zona e perforare la camera tenendo fermo il reservoir con 2 dita e l ago perpendicolare alla camera stessa. Spingere l ago fino alla base del reservoir (si sente tac) Eseguire un lavaggio con soluzione fisiologica per accertarsi della pervietà del sistema e di essere nella camera. Per la rimozione tenere ferma la camera con 2 dita ed estrarre l ago accertandosi che il morsetto sia campato o esercitando una pressione positiva sullo stantuffo della siringa collegata. 23

24 La SOSTITUZIONE DELL AGO GRIPPER va effettuata ogni giorni, se si tratta d infusioni semplici; ogni 5-7 giorni se si tratta di effettuare prelievi o trasfusioni frequenti o infusioni di albumina. SE NON VIENE UTILIZZATO lavarlo con soluzione fisiologica 5-10cc e a seguire con soluzione eparinata 5cc*, almeno ogni 4 settimane. (*secondo le modalità descritte nelle NORME GENERALI) 24

25 GESTIONE DEI CATETERI PERIDURALI E SUBARACNOIDEI I cateteri spinali possono essere: temporanei o provvisori (parzialmente tunnellizzati) definitivi o a lunga permanenza (totalmente impiantati). Se il catetere spinale è completamente tunnellizzato e collegato a reservoir sottocutaneo, va gestito come un PAC, escludendo il lavaggio e ovviamente l eparinizzazione. Se è parzialmente tunnellizzato va gestito con cautela e delicatezza per ridurre il rischio di posizionamento, rottura o infezione. Per la gestione e la medicazione adottare la tecnica pulita. Come disinfettante utilizzare Povidone Iodio al 10%. MEDICAZIONE DEL PUNTO DI EMERGENZA CUTANEO (nel caso del catetere parzialmente tunnellizzato): rimuovere delicatamente la medicazione precedente, evitando trazioni; disinfettare la cute; assicurarsi che il punto d ancoraggio sia ben saldo e che la cute sia integra; se il punto è lasso o staccato, ancorare il catetere con cravattino di cerotto o filo da sutura adeso con cerotto, segnalare al medico e/o al centro di riferimento; 25

26 se la cute è macerata, detergere con soluzione sterile di Amuchina al 10%, effettuare toccature con Eosina al 2% in soluzione acquosa, rinnovando la medicazione più frequentemente; posizionare una garza lungo tutto il corso del catetere esterno e sotto il filtro, per evitare lesioni da decubito sulla cute; ancorare lungo tutto il percorso esterno con cerotto TNT. La medicazione va rinnovata va rinnovata ogni giorni, se il paziente non presenta sudorazione profusa, se rimane ben adesa e pulita. Il FILTRO va sostituito prima o dopo la medicazione (per evitare il rischio di trazioni del catetere e posizionamento dello stesso); va riempito di soluzione fisiologica prima di essere collegato; deve essere collegato direttamente all elastomero, quando quest ultimo è utilizzato per l infusione della terapia. Il TAPPINO PERFORABILE va collegato al filtro se la terapia antaligica è gestita a boli; se viene utilizzato anche l elastomero, applicare un rubinetto a tre vie. 26

27 Se la terapia è gestita a boli intermittenti o qualora ci fosse troppa resistenza durante l infusione, pulire il catetere ogni 5-7 giorni con un lavaggio di Betametasone 4mg in sol. Fisiologica 5cc (per ridurre il rischio di incrostazioni e ridurre l infiammazione meningea possibile). Se si sospetta uno sposizionamento o inginocchiamento del catetere con ridotta copertura antalgica, praticare un bolo da 5cc di Marcaina ed attendere che insorgano parestesie agli arti inferiori; se ciò non avviene, il sospetto è confermato ed occorre contattare il medico o il centro di riferimento. 27

28 Appendice: COMPATIBILITÀ TRA FARMACI in siringa o in elastomero (a cura di Carla ROSSI) Test di laboratorio ed esperienze di Unità di Cure Palliative hanno dimostrato la compatibilità nell associazione di alcuni farmaci di uso ricorrente, alle concentrazioni comunemente usate. Le combinazioni di seguito riportate sono relative all uso di 2-3 farmaci insieme ( Twycross R., Wilcock A., Charlesworth S., Dickman A., Prontuario di Cure Palliative per l edizione italiana MDM Medical Media). COMPATIBILITÀ TRA 2 FARMACI: Desametasone + Morfina cloridrato + Aloperidolo + Metoclopramide Morfina cloridrato + Aloperidolo + Ketorolac + Metoclopramide + Ioscina Bromuro + Desametasone Ioscina Bromuro + Aloperidolo COMPATIBILITÀ TRA 3 FARMACI: Morfina cloridrato + Desametasone + Aloperidolo + Metoclopramide 28

29 Morfina cloridrato + Aloperidolo + Desametasone + Ioscina Bromuro* + Metoclopramide (*occasionale incompatibilità) Morfina cloridrato + Metoclopramide + Desametasone + Aloperidolo Morfina cloridrato + Ketorolac + Ioscina Bromuro + Metoclopramide NON SONO COMPATIBILI: Ketorolac + Aloperidolo Desametasone + Ioscina Bromuro + Ketorolac 29

30 BIBLIOGRAFIA Gruppo infermieristico FONDAZIONE F.A.R.O. O.N.L.U.S. (domiciliare e Hospice), Gestione dei cateteri venosi centrali, Gestione dei cateteri peridurali - Protocolli di riferimento fino a marzo 2008 MAZZUFERO F., Gli accessi venosi, documento disponibile su (Tag: accessi venosi centrali ) BARD ACCESS SYSTEM, Cateteri venosi centrali Hohn Istruzioni per l uso, TWYCROSS R., WILCOCK A., CHARLESWORTH S., DICKMAN A., Prontuario di Cure Palliative - edizione italiana a cura di Gallucci M. e Moretto E., MDM Medical Media,

31 INDICE Introduzione 2 Farmaci somministrabili per via sottocutanea 4 Farmaci non somministrabili per via sottocutanea 5 Gestione agocannula sottocute per terapie a bolo intermittente 8 Gestione accesso venoso periferico 10 Gestione angioset sottocutaneo collegato ad elastomero antalgico 12 Gestione dei cateteri venosi centrali (c.v.c.): NORME GENERALI 13 C.v.c. tipo GROSHONG e PICC 18 C.v.c. tipo HOHN 21 C.v.c. tipo PORT-A-CATH 22 Gestione dei cateteri peridurali e subaracnoidei 25 Appendice: Compatibilità tra farmaci (in siringa o in elastomero) 28 Bibliografia 30 31

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