Regole per ottenere il riconoscimento IATF, 2 edizione, FAQ

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regole per ottenere il riconoscimento IATF, 2 edizione, FAQ"

Transcript

1 Regole per ottenere il riconoscimento IATF, 2 edizione, FAQ Le Regole per ottenere il riconoscimento IATF, 2 edizione, sono state pubblicate nel Le seguenti FAQ sono state definite ed approvate da IATF in risposta alle domande da parte degli enti di certificazione riconosciuti da IATF. I testi revisionati sono indicati in blu. Una FAQ è una spiegazione per una regola o un requisito esistenti. Le FAQ 1 39 sono state emesse ad Aprile Le FAQ 17, 29 e 32 sono state riviste a Settembre La FAQ 14 è stata rivista a Marzo 2006, la FAQ 40 è stata emessa a Marzo 2006, le FAQ 41, 42 e 43 sono state emesse a Giugno Numero Riferimento Regole Ente di Certificazione 1.5 Ente di certificazione 1.5 Ente di certificazione 1.7 Registrazioni 1.11 Domanda La "consulenza sui sistemi di gestione per la qualità" si riferisce solo ai sistemi di gestione per la qualità o include anche la consulenza su altri sistemi di gestione, come l ambientale o salute e sicurezza? Gli enti di certificazione possono fornire consulenza / formazione sul sito sull ISO/TS 16949:2002 nei Core Tools, 6 Sigma o Produzione Snella? Cosa si intende per cliente che sottoscrive? In caso di ricertificazione, il ciclo di conservazione delle registrazione ricomincia? Oppure il certificato è considerato continuo? Risposta Le Regole al punto 1.5 sono state modificate rimuovendo la parola "qualità"; quindi la consulenza si riferisce alle consulenze sui sistemi di gestione ed include l ISO14001 e l OHSAS No. Consulenza / formazione sul sito su metodologie legate ai sistemi di gestione, come l SPC, l MSA, la FMEA, 6 Sigma, Produzione Snella, rappresentano un potenziale conflitto di interessi. Un cliente che sottoscrive è un qualsiasi cliente dell organizzazione del settore automotive che richiede la certificazione / conformità all ISO/TS 16949:2002 ai suoi fornitori. Un nuovo certificato dà inizio ad un nuovo ciclo; quindi la durata massima di conservazione delle registrazioni presso l ente di certificazione è di 6 anni.

2 5 2 I requisiti dei giorni di verifica ispettiva sul sito di Fase 2 sono illustrati nell Allegato 3 e gli enti di certificazione devono applicare il software per il calcolo dei giorni di fornito dall Ufficio Oversight IATF. Quale tra il software e le tabelle è "obbligatorio"? Laddove la domanda riguardi il calcolo dei giorni di, si devono utilizzare le tabelle dell Allegato 3 per risolvere la situazione. Esempi di calcolo dei giorni di possono essere trovati nella FAQ Laddove organizzazione e fornitore abbiano proprietà comuni, il fornitore come è gestito nell ambito della dell organizzazione? Quando il fornitore è presso la medesima ubicazione fisica dell organizzazione, il fornitore deve essere sottoposto a come parte dell organizzazione. Vedere Regole 1.7. Quando il fornitore ha una diversa ubicazione fisica rispetto all organizzazione, il fornitore deve essere trattato all interno del SGQ dell organizzazione come fornitore (vedere ISO/TS 16949: ). "Fornitore" in questo paragrafo ( ) si riferisce ai siti presso i quali si producono parti di produzione o di ricambio specificate dal cliente. Vedere anche definizione di "produzione", Le funzioni remote di supporto (es. progettazione, acquisti, magazzino) possono essere considerate funzioni subappaltate non soggette ai requisiti ISO/TS 16949:2002 piuttosto che parte della del sito? Le funzioni remote di supporto devono essere considerate parte della verifica ispettiva del sito, non una funzione subappaltata (vedere Regole 2.3). Le funzioni remote di supporto devono essere valutate per soddisfare il requisito dell Allegato 1 che dice:"all interno del processo di devono essere presi in considerazione tutti gli elementi ISO/TS 16949:2002". Una prova legata alla "funzione di supporto remota della stessa azienda/corporate" potrebbe essere che il servizio fornito è svolto unicamente per un azienda, rispetto ad un azienda indipendente che offrirebbe tale servizio a più clienti diversi.

3 8 2.3 Laddove 2 enti di certificazione siano coinvolti nella verifica ispettiva di siti multipli con funzioni di supporto comuni, i dipendenti delle funzioni di supporto vengono inclusi nel calcolo dei giorni di verifica ispettiva da entrambi gli enti di certificazione? L ente di certificazione che non sottopone la funzione di supporto a verifica ispettiva può ridurre i giorni di? Per progettazione del prodotto si intende chiaramente che la Progettazione del Prodotto può essere esclusa dallo scopo della se il cliente ne è responsabile (vedere ISO/TS 16949:2002, 1.2 Applicazione, e Regole Allegato 1). Se il 7.3 non è escluso dallo scopo della, in tal caso o: 1. un altra parte della stessa azienda / corporate in quanto sito da certificare, è responsabile del processo di progettazione del prodotto (come un azienda / corporate scelga di organizzare le proprie finanze per coprire i costi della progettazione del prodotto non deve riguardare). In tal caso la funzione remota di supporto deve essere sottoposta a come richiesto dalle Regole 2.3, e devono essere applicati tutti i relativi requisiti ISO/TS 16949:2002, oppure 2. il sito ha un contratto per un processo subappaltato (come definito nell ISO/TS 16949:2002 paragrafi 4.1 e 4.1.1) con un azienda di progettazione del prodotto indipendente. In tal caso il subappaltatore della progettazione deve avere la capacità adeguata di soddisfare i requisiti del paragrafo 7.3 nella loro totalità, incluse le interfacce tra l organizzazione ed il subappaltatore, come richiesto dalle Regole - Allegato 1. Entrambi gli enti di certificazione devono includere i dipendenti delle funzioni di supporto nei calcoli dei giorni di. L ente di certificazione che non sottopone le funzione di supporto a verifica ispettiva può ridurre i giorni fino a un numero pari a quello che avrebbe utilizzato per sottoporre la funzione di supporto a. Tali riduzioni devono essere riportate nel file dell ente di certificazione e sono soggette a riesame da parte dell Oversight. FAQ 35 Nota 2: E responsabilità dell ente di certificazione sviluppare un piano di i cui giorni totali siano basati sul calcolo minimo. Come i giorni debbano essere distribuiti tra il/i sito/i e la/le ubicazione/i remota/e è responsabilità dell ente di certificazione. Se l ente di certificazione si scosta in modo significativo dal calcolo base, deve esserne data spiegazione sui documenti del piano di.

4 capoverso L ultima frase dice: "Queste informazioni devono essere fornite nella lingua concordata tra l organizzazione e l altro ente di certificazione". L ente di certificazione al quale ci si riferisce è l ente di certificazione al quale l organizzazione chiede di accettare il rapporto Lettera di conformità 2.4 Lettera di conformità 2.4 Lettera di conformità 2.4 Lettera di conformità 2.4 (b) Lettera di conformità 2.4 (b) 2.5 A quale ente di certificazione ci si riferisce con questa frase? La iniziale che può risultare in una lettera di conformità richiede le verifiche ispettive di Fase 1 e 2? Qual è la durata della verifica ispettiva iniziale che può risultare in una lettera di conformità? La lettera di conformità deve essere approvata dal veto power? Quando si riceve un contratto, a quale processo di verifica ispettiva si dà l avvio? Al termine dei 12 mesi, in assenza di ricevimento di ordini ma con la dimostrazione che l organizzazione è ancora presente nell elenco delle offerte, che cosa succede? Qual è la tolleranza sulle tempistiche della di ricertificazione? La lettera di conformità conferma che esistono processi che soddisfano i requisiti ISO/TS 16949:2002 e le Regole, ma non c è l evidenza oggettiva che dimostri la loro efficacia; quindi sono richieste le Fasi 1 e 2 della verifica ispettiva. La durata della deve essere quella di una iniziale completa, secondo la definizione dell Allegato 3. Per la situazione a) non si devono applicare le riduzioni in caso di aggiornamento. Per la situazione b), se esiste un certificato del SGQ, si possono applicare le riduzioni in caso di aggiornamento (vedere Regole 4.9). Si. Si dà l avvio alle nuove verifiche ispettive di Fase 1 e 2 con riduzione massima possibile del 50% dei giorni di. La lettera di conformità decade. L organizzazione può richiedere un altra lettera di conformità, che ora richiede una completa della stessa durata della lettera di conformità precedente. Rivista nel Marzo Vedere Regole SI#9. Le tempistiche devono essere di -3 mesi/ + 0 mese dalla conclusione della iniziale sul sito. Se non si riesce a rientrare nel tempo limite, il certificato non è più valido e l organizzazione ritorna al T0.

5 Per la programmazione delle verifiche ispettive di sorveglianza si parte dalla fine della verifica ispettiva di Fase 2 o dalla data di emissione del certificato? Come sono valutati i requisiti specifici del cliente all interno dell approccio per processi? Il ciclo di deve basarsi sulle date della iniziale di certificazione. Revisione Settembre 2005 Il primo passo è stabilire quali sono i requisiti specifici applicabili dei clienti. Il secondo passo è esaminare il processo dell organizzazione, per identificare e prendere in considerazione tutti questi requisiti nel proprio SGQ Utilizzando l approccio per processi automotive, il gruppo di deve includere nel proprio campionamento un numero sufficiente di requisiti specifici dei clienti in modo da assicurare l efficacia del processo. Nel complesso del ciclo di devono essere considerati tutti i processi e i relativi requisiti specifici applicabili dei clienti OEM IATF Cosa significa quanto segue: "Ogni deve includere la verifica su tutti i turni. Le attività di produzione devono essere valutate su tutti i turni, ove esistano"? E richiesto che ogni "deve" disatteso all interno di un elemento ISO/TS 16949:2002 debba dar seguito ad una non conformità separata? Vedere Regole SI #3 e #4. Significa che il/i valutatore/i deve/devono essere presente/i fisicamente su tutti i turni, e laddove ci sia attività produttiva, questa deve essere parte delle attività di. No. Una non conformità può coprire più di un "deve" disatteso. Il requisito dice che la non conformità scritta comunica chiaramente all organizzazione le risultanze a fronte del requisito.

6 20 21 Gruppo di verifica ispettiva 3.2 Gruppo di verifica ispettiva 3.6 Capoverso 5 22 Altri requisiti Altri requisiti Altri requisiti 4.10 Almeno un membro del gruppo di deve avere esperienza specifica del settore in questione per tutti i codici di settore relativi al campo di applicazione della certificazione di quel sito. Vogliamo dire che un membro oppure il gruppo inteso collettivamente ha tutti i codici di settore? L unico uso permesso del logo IATF da parte dell organizzazione è l inserimento nel certificato. L organizzazione può copiare il certificato per scopi di marketing negli articoli delle riviste? I riesami di adeguatezza di Fase 1 sono soggetti ai witness audit IATF? Se un organizzazione passa dall ente di certificazione A all ente di certificazione B, i valutatori che hanno effettuato la per l ente di certificazione A possono effettuare la di trasferimento? Qual è la vita del certificato dopo il completamento della verifica ispettiva di trasferimento? E la rimanenza del periodo di certificazione corrente? Il gruppo di deve avere tutti i codici di settore collettivamente. Nota: Il gruppo di consiste di valutatori IATF qualificati e non include gli esperti tecnici Il certificato può essere riprodotto per intero a tale scopo. I riesami di adeguatezza di Fase 1 sono soggetti ai witness audit. I witness audit possono includere la Fase 1, la Fase 2 o entrambe. La di trasferimento inizia un nuovo ciclo di verifiche ispettive. Secondo le Regole al 3.3, per la di trasferimento si dovrebbero utilizzare valutatori diversi. Le Regole 2 Edizione ora richiedono che la di trasferimento sia equivalente alla di ricertificazione; quindi per il certificato ci deve essere un nuovo ciclo (3 anni).

7 25 Altri requisiti Requisiti sul contenuto del certificato 5 Requisiti sul contenuto del certificato 5c L ente di certificazione deve riportare a IATF qualsiasi modifica intervenuta nell accreditamento del suo sistema di gestione, incluse le modifiche dei codici dell industria (ad es. codici NACE)? E possibile condurre una verifica ispettiva secondo l ISO/TS 16949:2002 e altre norme sui sistemi di gestione? In che modo gli enti di certificazione manterranno il controllo sull aggiornamento dei certificati e delle appendici? Principalmente tale requisito era finalizzato alla perdita del riconoscimento secondo una norma. Tuttavia anche la perdita di un codice NACE relativo all industria automotive dovrebbe essere notificata. Non è necessario notificare codici NACE aggiuntivi. Precedentemente FAQ 7 Se un ente di certificazione sotto contratto IATF conduce una verifica ispettiva per soddisfare norme su sistemi di gestione aggiuntive rispetto all ISO/TS 16949:2002, devono essere osservate le Regole IATF per il Raggiungimento del riconoscimento ISO/TS 16949:2002. Gli enti di certificazione possono aggiungere al certificato una data di emissione o un piè di pagina per controllare il livello di revisione dei certificati e delle appendici. 28 Requisiti sul contenuto del certificato 5d Laddove un organizzazione operi sotto più nomi sullo stesso sito, il certificato può riportare l elenco dei vari nomi? Sono permessi più nomi per un singolo sito, a patto che la dell ente di certificazione copra tutte le attività del SGQ del sito. Laddove il certificato riporti più nomi, si deve trattare di nomi del sito e non di nomi associati a funzioni di supporto, come ad esempio uffici commerciali presso i quali vengono commercializzati i prodotti. 29 Requisiti sul contenuto del certificato 5g Cosa intendiamo con requisiti specifici sul sistema di gestione per la qualità? Quali clienti sono elencati nell appendice del certificato? Eliminata a Settembre Questa FAQ è superata dalle Regole SI#6.

8 30 Allegato 1 31 Allegato 1 Responsabilità della progettazione Nel caso di progettazione subappaltata, il valutatore deve verificare che sia l organizzazione sia chi si fa carico della progettazione abbiano la capacità adeguata di soddisfare i requisiti dell elemento 7.3 nella sua totalità, incluse le interfacce tra l organizzazione ed i subappaltatori. Intendiamo soltanto il 7.3? Quali valutatori intraprendono il Riesame dell Adeguatezza di Fase 1? Sì. Con "Sia l organizzazione sia il subappaltatore del progetto" si intende che collettivamente l organizzazione ed i subappaltatori coprono tutti i requisiti del 7.3 con particolare riguardo alle interfacce, inclusi i processi applicabili, ad es Competenze nella progettazione del prodotto, Competenza. La di Fase 1 deve essere effettuata da un membro del gruppo di (stabilito per le verifiche ispettive di Fase 1 & 2), preferibilmente il responsabile del gruppo di. 32 T1 = Approvazione del riesame di adeguatezza Allegato 1 Che cosa costituisce l approvazione del riesame di adeguatezza? Durante il processo di riesame gli enti di certificazione emettono non conformità che devono essere chiuse entro 90 giorni (T2 Inizio della sul sito)? Il rapporto deve essere comunicato a tutti i membri del gruppo di verifica ispettiva. Revisionato a Settembre 2005 A. Il riesame di adeguatezza di Fase 1 è definito nell ISO/DIS Allegato A ed ulteriormente chiarificato nelle Regole 2 Edizione - Allegato 1. La di Fase 1 serve a giudicare la "prontezza" e a fornire le informazioni adeguate per la pianificazione della verifica ispettiva. La prontezza è giudicata a fronte di due criteri fondamentali: i i requisiti delle Regole 2 Edizione - Allegato 1 sono soddisfatti? L organizzazione deve fornire al gruppo di per il riesame la seguente documentazione, da utilizzarsi anche nella pianificazione della (vedere il formato nelle Linee Guida IATF all ISO/TS 16949:2002): Descrizione dei processi riportante la sequenza e le interazioni, inclusi gli indicatori chiave e gli andamenti prestazionali dei precedenti 12 mesi, come minimo,

9 Evidenza che tutti i requisiti ISO/TS 16949:2002 sono stati presi in considerazione dai processi dell organizzazione, Manuale qualità (per ogni sito che deve essere sottoposto a ), Pianificazione e risultati delle verifiche ispettive interne e dei riesami della direzione dei precedenti 12 mesi. Parte dell evidenza richiesta sono le verifiche interne basate sui processi dell organizzazione seguiti dal riesame della direzione, Elenco dei valutatori interni qualificati, Elenco dei requisiti specifici del cliente, Soddisfazione del cliente e stato dei reclami, inclusi i rapporti del cliente ed i relativi punteggi ii L organizzazione soddisfa l ISO DIS Allegato A, A.2.,f: "La di Fase 1 deve essere realizzata per valutare se le verifiche ispettive interne ed il riesame della direzione vengono pianificati ed eseguiti efficacemente, e se il livello di implementazione del sistema di gestione fa ritenere che l organizzazione sia pronta per le di Fase 2". Se gli elementi richiesti dall Allegato 1 delle Regole non sono presenti e completi, la di Fase 1 deve giudicare l organizzazione "non pronta". Se durante di Fase 1 emergono delle non conformità maggiori in relazione all effettiva attuazione del sistema di gestione dell organizzazione, l organizzazione può essere giudicata non pronta. Le non conformità non devono emergere durante la Fase 1 Riesame di adeguatezza. La di Fase 1 risponde alla domanda: la di Fase 2 può essere effettuata? Se la risposta è negativa, l organizzazione torna a T o. L ente di certificazione dovrebbe identificare, come parte del rapporto di di Fase 1, eventuali aree critiche che potrebbero essere classificate come non conformità durante la Fase 2.

10 33 Allegato 1 Gestione delle non conformità 34 Allegato 1 Gestione delle non conformità Relativamente al requisito della chiusura entro i 90 giorni, l ente di certificazione deve pianificare una verifica sul sito per ogni non conformità scaturita dalla verifica ispettiva iniziale di Fase 2 o dalla sorveglianza? La verifica di qualunque non conformità in occasione della sorveglianza successiva soddisfa i requisiti? L Ufficio Oversight IATF deve approvare lo schema del Riesame dell Adeguatezza di Fase 1 dell ente di certificazione. Si presuppone che le non conformità maggiori comportino una verifica sul sito entro i 90 giorni. Se le non conformità minori comportino o meno una verifica sul sito entro 90 giorni oppure siano incluse nel piano della successiva, è una decisione dell ente di certificazione, basata sulla conoscenza e sull esperienza. Sì, a patto che le non conformità scaturite dalla precedente siano state risolte al 100%. Risolte al 100% significa: Contenimento delle condizioni per prevenire rischi al cliente, Evidenza documentata, come ad esempio piano d azione, istruzioni, registrazioni per dimostrare l eliminazione della condizione di non conformità, inclusa l assegnazione delle responsabilità o la verifica della visita di follow-up, Ciò deve essere raggiunto entro 90 giorni dalla fine della verifica ispettiva 35 Allegato 3 Giorni di verifica ispettiva per le certificazione Qual è il modo corretto di calcolare i giorni di verifica ispettiva che coprano le funzioni di supporto per i certificati corporate? Precedentemente FAQ 3 Il calcolo dei giorni minimi di per un certificato di sito si basa sul numero di persone che supportano le attività del sito, indipendentemente dall ubicazione (vedere gli esempi 1-5 del calcolo per un certificato di sito). Per scopi di calcolo dei giorni minimi di, quando ci sono certificati di siti multipli supportati da un ubicazione remota comune, ci si aspetta di frazionare i dipendenti della funzione remota tra i siti, utilizzando le frazioni percentuali dei siti (vedere l esempio 6 del calcolo per il certificato di sito). Il calcolo dei giorni minimi di per un certificato di corporate è simile ad un certificato di sito multiplo supportato da un ubicazione remota comune. Per scopi di calcolo, i dipendenti delle funzioni remote dovrebbero essere frazionati tra i siti, utilizzando le frazioni percentuali dei siti (vedere l esempio 1 del calcolo per il certificato di corporate).

11 Nota 1: La durata dei giorni di dell Allegato 3 è da considerarsi come durata minima. Quindi tutti i calcoli dei giorni minimi di diversi da _,0 e _,5 dovrebbero essere arrotondati alla mezza giornata in più. Nota 2: E responsabilità dell ente di certificazione sviluppare un piano di i cui giorni totali siano basati sul calcolo minimo. Come i giorni debbano essere distribuiti tra il/i sito/i e la/le ubicazione/i remota/e è responsabilità dell ente di certificazione. Se l ente di certificazione si scosta in modo significativo dal calcolo base, deve esserne data spiegazione sui documenti del piano di. Nota 3: Eventuali questioni sui calcoli dei giorni minimi di devono essere indirizzate all ente di certificazione o all ufficio Oversight. 36 Allegato 3 Giorni di verifica ispettiva per le certificazione Abbiamo bisogno di un riesame dell adeguatezza su ogni sito all interno di uno schema corporate? IATF si aspetta che ogni sito all interno di uno schema corporate debba avere un riesame dell adeguatezza di Fase 1 per sito. Nota: In circostanze eccezionali, come ad esempio processi identici in siti multipli, l ente di certificazione può richiedere all Oversight il permesso di un riesame dell adeguatezza di Fase 1 fuori sito. No. 37 Allegato 3 Giorni di verifica ispettiva per la certificazione Dove abbiamo diversi siti singoli con un SGQ comune che potrebbe qualificarli secondo lo schema corporate, possiamo condurre un singolo riesame dell adeguatezza di Fase 1? E possibile emettere un certificato riassuntivo dei siti coperti da uno schema di verifica ispettiva di corporate in aggiunta ai certificati di sito individuali? 38 Schema di verifica ispettiva di corporate Allegato 3 No.

12 Allegato 5 Capoverso 2 4 punto Verifiche ispettive secondo l approccio per processi automotive Decisione sulla certificazione 1.8 Funzioni di supporto 2.3 "Identificazione di processi di gruppo per verifiche ispettive economiche ed efficaci": cosa significa? Qual è l intento dell IATF relativamente al coinvolgimento del veto power in tutte le decisioni sulla certificazione? La certificazione ISO 9001:2000 è accettabile al posto di un audit ISO/TS 16949:2002 per un ubicazione che è stata identificata di supporto a un sito produttivo certificato ISO/TS 16949:2002? Nella creazione del piano di si devono considerare le tempistiche delle attività per dare una sequenza tale da evitare inutili raddoppi di verifiche di un processo. Tutte le decisioni sulla certificazione del punto 1.8 significano quanto segue: approvare la certificazione iniziale dopo la iniziale approvare la certificazione al termine della di trasferimento mantenere la certificazione dopo ogni di sorveglianza o speciale approvare la ricertificazione dopo la di ricertificazione No. IATF ritiene la certificazione ISO 9001:2000 importante e a valore aggiunto per prodotti o servizi per i quali l ISO/TS 16949:2002 non è applicabile. Le Regole IATF 2 Edizione, al punto 2.12 dicono: Il piano di verifica ispettiva deve includere la valutazione di tutti i requisiti del sistema di gestione per la qualità dell organizzazione per l implementazione efficace dei requisiti ISO/TS 16949:2002 e per l efficacia nella pratica.. La certificazione ISO 9001:2000 non include una valutazione di tutti i requisiti del sistema di gestione per la qualità dell organizzazione per l implementazione efficace dell ISO/TS 16949:2002. Le Regole IATF 2 Edizione dicono: Per la iniziale le funzioni di supporto remote devono essere sottoposte a prima del sito produttivo. Il piano della delle funzioni di supporto remote deve essere tale che le sequenze e le interfacce siano adeguatamente trattate. IATF si aspetta che il rapporto di audit del sito produttivo debba contenere tutti i riferimenti alle relative funzioni di supporto incluse nello scopo dei siti produttivi che supporta.

13 42 Funzioni di supporto 2.3 (3 paragrafo) È possibile che un centro di progettazione o altra funzione di supporto sul sito o remota sia sottoposto ad audit e certificato ISO/TS 16949:2002 come organizzazione a se stante? No. Le Regole IATF 2 Edizione, al punto 2.3 (3 paragrafo) dicono chiaramente: Le funzioni di supporto devono essere verificate in quanto supportano un sito ma non possono ottenere la certificazione ISO/TS 16949:2002 in modo indipendente.. 43 Trasferimento da un O.d.C. ad un altro 4.10 È permesso a un organizzazione in possesso di un certificato ISO/TS 16949:2002 sospeso dal proprio ente di certificazione IATF passare ad un altro ente di certificazione IATF durante tale periodo di sospensione? No. L Allegato 4 delle Regole IATF 2 Edizione indica che un certificato sospeso rimane valido e riconosciuto da IATF. Tuttavia, un certificato sospeso, sebbene valido, ha un numero di problemi aperti relativi all efficacia del sistema di gestione per la qualità dell organizzazione o al rispetto delle Regole IATF; per questo motivo non è accettabile il passaggio a un altro ente di certificazione riconosciuto da IATF. Il passaggio a un altro ente di certificazione riconosciuto da IATF può avvenire soltanto dopo il ritiro da parte del proprio ente di certificazione della sospensione a seguito della risoluzione della situazione o delle azioni che avevano causato tale stato di sospensione.

Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Tratte dalle Regole per ottenere il riconoscimento IATF

Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Tratte dalle Regole per ottenere il riconoscimento IATF Regole 3 Edizione Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Tratte dalle Regole per ottenere il riconoscimento IATF 3 Edizione per

Dettagli

FAQ della 3 Edizione delle Regole per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF

FAQ della 3 Edizione delle Regole per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF FAQ della 3 Edizione delle Regole per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF Le Regole per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF, 3 Edizione sono state pubblicate nel 2008. In risposta alle domande

Dettagli

Rev. Data Descrizione Redatto Verificato Approvato IDENTIFICAZIONE: 0029CR_01_IT

Rev. Data Descrizione Redatto Verificato Approvato IDENTIFICAZIONE: 0029CR_01_IT Addendum al Regolamento per la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità (007CR) per le Organizzazioni che operano secondo lo schema auto ISO/TS 16949:2009 01 28/03/2014 Aggiornamento secondo

Dettagli

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA NEL SETTORE AUTOMOTIVE IN ACCORDO A ISO TS 16949

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA NEL SETTORE AUTOMOTIVE IN ACCORDO A ISO TS 16949 Pag. 1 di 9 DEI SISTEMI DI AUTOMOTIVE IN ACCORDO A ISO TS 16949 1 03/14 Nuova edizione ED. DATA VARIAZIONI VERIFICA APPROVAZIONE Pag. 2 di 9 ARTICOLO 1 - SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente regolamento,

Dettagli

Sanctioned Interpretations della 4 Edizione delle Regole per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF

Sanctioned Interpretations della 4 Edizione delle Regole per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF s della 4 Edizione delle per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF Le per il Raggiungimento del Riconoscimento IATF, 4 Edizione sono state pubblicate nel 2013. Le seguenti s sono state stabilite e

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Aree di impatto che il cliente deve considerare in base alle Regole per ottenere e mantenere il riconoscimento IATF 4^ Edizione per l ISO/TS 16949

Aree di impatto che il cliente deve considerare in base alle Regole per ottenere e mantenere il riconoscimento IATF 4^ Edizione per l ISO/TS 16949 Aree di che il cliente deve considerare in base alle Regole per ottenere e mantenere il riconoscimento IATF 4^ Edizione per l ISO/TS 16949 1 Febbraio 2014 1 Premessa Introduzione 1.0 Certificabilità secondo

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

FAQ della 4 Edizione delle Regole per il Raggiungimento e il Mantenimento del Riconoscimento IATF

FAQ della 4 Edizione delle Regole per il Raggiungimento e il Mantenimento del Riconoscimento IATF FAQ della 4 Edizione delle per il Raggiungimento e il Mantenimento del Riconoscimento IATF Le per il raggiungimento e il mantenimento del Riconoscimento IATF, 4 Edizione per l ISO/TS 16949 ( 4 Edizione),

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved. ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems

Dettagli

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE AUTOMOTIVE ISO TS 16949 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE AUTOMOTIVE ISO TS 16949 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE Emesso da Ufficio: REGOLAMENTO PARTICOLARE INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. GENERALITA... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. TERMINI E DEFINIZIONI... 2 5. ITER DI CERTIFICAZIONE... 2 5.1 RICHIESTA

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Regolamento per il rilascio della Certificazione di un Sistema di Gestione Integrato secondo lo schema BEST4 e BEST 4 PLUS

Regolamento per il rilascio della Certificazione di un Sistema di Gestione Integrato secondo lo schema BEST4 e BEST 4 PLUS Regolamento per il rilascio della Certificazione di un Sistema di Gestione Integrato secondo lo schema BEST4 e BEST 4 PLUS In vigore dal 01 Agosto 2014 RINA Via Corsica, 12-16128 Genova - Italia Tel. +39

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO

FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO L autovalutazione è una valutazione che fornisce un giudizio sull efficacia e sull efficienza dell Azienda e sul grado di

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004)

IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004) Dott. Marco SALVIA IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004) Dr. Marco SALVIA 1 Perché gestire la variabile ambientale in azienda? 1. Perché rappresenta

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) di Giampiero Mercuri Responsabile tecnico di certificazione CNIM rubrica Certificazione Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) SECONDA PARTE: lo Stage 2 di Certificazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Rev.0 Data 10.10.2002 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Indice: 1.0 SCOPO 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE 3.0 RIFERIMENTI E DEFINIZIONI 4.0 RESPONSABILITÀ 5.0 MODALITÀ ESECUTIVE 6.0 ARCHIVIAZIONE 7.0

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità In vigore dal 19/11/2015 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39

Dettagli

PROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA

PROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA Pag. 1 di 6 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA INDICE: 1 - Campo di applicazione 2 - Scopo 3 - Documenti di riferimento 4 - Definizioni e abbreviazioni 5 Responsabilità 6 - Modalità Operative 7 Archiviazione

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260 Page 1 of 5 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 03/10/2005. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità In vigore dal 15/09/2015 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010 5351000 web site : www.rina.org

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE SA8000 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE CERTIFICAZIONE SA8000

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE SA8000 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE CERTIFICAZIONE SA8000 Emesso da Ufficio: REGOLAMENTO PARTICOLARE INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2. GENERALITA... 3 3. IMPEGNI DI BUREAU VERITAS... 3 4. IMPEGNI DELL ORGANIZZAZIONE... 3 5. RIFERIMENTI... 3 6. TERMINI

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

SERVIZIO DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ: CERTIFICAZIONE SISTEMA DI GESTIONE ISO TS 16949 REQUISITI ESSENZIALI - PSC 05T

SERVIZIO DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ: CERTIFICAZIONE SISTEMA DI GESTIONE ISO TS 16949 REQUISITI ESSENZIALI - PSC 05T INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2. REQUISITI ESSENZIALI RISPETTO AI QUALI È RICHIESTA LA VALUTAZIONE 3. DEFINIZIONI 4. REQUISITI ESSENZIALI RELATIVI AL PROCESSO DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI VALUTAZIONE

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione della Qualità in accordo allo standard ferroviario IRIS

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione della Qualità in accordo allo standard ferroviario IRIS Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione della Qualità in accordo allo standard ferroviario IRIS In vigore dal 01/01/2013 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione

Dettagli

PROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ

PROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ PROCEDURA SGQ PRO-AUD Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 3.1 PROCEDURE CORRELATE... 2

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

INDICE PROCEDURA PR 02. Istituto Tecnico F. Vigano. Rev. 2 Data 20.05.2009 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI.

INDICE PROCEDURA PR 02. Istituto Tecnico F. Vigano. Rev. 2 Data 20.05.2009 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI. TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI 1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Identificazione, raccolta e catalogazione

Dettagli

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico relativo alle certificazioni di prodotto agroalimentare di cui al Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del prodotto agroalimentare

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

REGOLAMENTO per i CLIENTI. sull USO del MARCHIO

REGOLAMENTO per i CLIENTI. sull USO del MARCHIO Questo documento, in formato cartaceo, NON deve essere considerato un documento ufficiale del Sistema di Gestione. La versione ufficiale, nel corrente stato di revisione, è unicamente quella disponibile

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

COMMUNICATION TECHNOLOGY S.R.L.

COMMUNICATION TECHNOLOGY S.R.L. Rapporto di audit di estensione - RC Certificazione di Sistemi di Gestione ISO 9001:2013 DA: 2013-10-23 A: 2013-10-23 DNV Lead Auditor MICHELE TASSINARI (1 gg) Firma Per Det Norske Veritas Italia S.r.l.

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE OHSAS 18001 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE OHSAS 18001 I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE Emesso da Ufficio: REGOLAMENTO PARTICOLARE INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2. GENERALITA... 3 2.1. IMPEGNI DI BUREAU VERITAS... 3 2.2. IMPEGNI DELL ORGANIZZAZIONE... 3 3. RIFERIMENTI... 3

Dettagli

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività:

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività: Pag. 1 /6 8 Misurazione analisi e 8.1 Generalità L Istituto pianifica ed attua attività di monitoraggio, misura, analisi e (PO 7.6) che consentono di: dimostrare la conformità del servizio ai requisiti

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 >

Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 > I I S Ettore Majorana Via A. De Gasperi, 6-20811 Cesano Maderno (MB) PQ03 Rev 2 del 23/03/04 Pag 1/5 Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 > EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA

Dettagli

Domanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED

Domanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED Sezione 1: Dati del Richiedente Spett.le: ECO Certificazioni S.p.A. European Certifying Organization Via Mengolina, 33 Int. 5 48018 Faenza (RA) ITALY Organismo notificato n. 0714 Tel 0546-624911; Fax 0546-624922

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione APPROVVIGIONARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 19/11/2015 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010 5351000 web site : www.rina.org Regolamenti

Dettagli

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. DEFINIZIONI 4. GENERALITÀ 5. RESPONSABILITÀ 6. IDENTIFICAZIONE 7. REDAZIONE, CONTROLLO, APPROVAZIONE ED EMISSIONE 8. DISTRIBUZIONE 9. ARCHIVIAZIONE 10. MODIFICHE

Dettagli

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Comitato SGQ Comitato Ambiente Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Mercoledì, 23 febbraio 2005 - Palazzo FAST (Aula Morandi) Piazzale Morandi, 2 - Milano E' una

Dettagli

Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009

Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009 Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009 Percorso logico per arrivare al SGQ: Decisione volontaria della

Dettagli

UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori

UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori Struttura della norma ISO/IEC 17025 1. Scopo 2. Riferimenti normativi 3. Termini e definizioni 4. Requisiti gestionali

Dettagli

IRIS International Railway Industry Standard

IRIS International Railway Industry Standard Italiano Appendice, 19 Giugno 2008 IRIS International Railway Industry Standard Hier kann ein kleiner Text stehen Hier kann ein kleiner Text stehen Hier kann ein kleiner Text stehen Hier kann ein kleiner

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 04 (ED.04) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA'

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 04 (ED.04) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA' INDICE 4.1 Requisiti Generali 4.2 Requisiti Relativi alla Documentazione 4.2.1 Generalità 4.2.2 Manuale della qualità 4.2.3 Tenuta sotto controllo dei documenti 4.2.4 Tenuta sotto controllo delle registrazioni

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 19/11/2015 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE QUALITA PGQ 4.2.4

PROCEDURA GESTIONE QUALITA PGQ 4.2.4 1 di 5 PROCESSO DI GESTIONE DELLE REGISTRAZIONI DELLA QUALITA Copia on line controllata Questo Documento è emesso con distribuzione riservata e non può essere riprodotto senza il benestare scritto dell

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Sistemi Qualità Certificazione ISO9001

Sistemi Qualità Certificazione ISO9001 Certificazioni Qualità Sicurezza CQS Consulting Via A. G. Amatucci, 10 00151 Roma Tel. 06-58310622 Fax 06-5895270 Cell. 335-7759250/348-8744717 Email fabbretti.massimo@hotmail.it Sito Internet www.cqsconsulting.it

Dettagli

CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI DI ABILITAZIONE

CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI DI ABILITAZIONE Allegato parte integrante Criteri e modalità di riconoscimento degli organismi di abilitazione dei soggetti preposti al rilascio certificazioni energetiche CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI

Dettagli

GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII

GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII Pagina 1 di 5 CAPITOLO 7 RICORSI, RECLAMI E CONTENZIOSI 7.1 PREMESSA Si premettono le seguenti definizioni: Reclamo: manifestazione di insoddisfazione, sia

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

CSQ È UN SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DELL IMQ, GESTITO IN COLLABORAZIONE CON CESI E ISCTI. Via Don Calabria 2 Milano

CSQ È UN SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DELL IMQ, GESTITO IN COLLABORAZIONE CON CESI E ISCTI. Via Don Calabria 2 Milano RAGIONE SOCIALE Istituto d Istruzione Superiore J. C. Maxwell PERSONA CONTATTATA INDIRIZZO Via Don Calabria 2 Milano UNITÀ VERIFICATA AZIENDA Lorenzo Torta CAMPO DI APPLICAZIONE c.s. + sede staccata di

Dettagli

LA NUOVA ISO 9001:2008 Seminario AICQ Tosco-Ligure 20 febbraio 2009, Genova

LA NUOVA ISO 9001:2008 Seminario AICQ Tosco-Ligure 20 febbraio 2009, Genova LA NUOVA ISO 9001:2008 Seminario AICQ Tosco-Ligure 20 febbraio 2009, Genova IL RUOLO DEGLI ENTI DI CERTIFICAZIONE Tiziana Spreafico Bureau Veritas Italia ISO 9001 Revisione periodica ISO 9001:2008 Revisione

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri

Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11 M.C. Romano, M. Ranieri Le giornate di Corvara 18 Convegno di Igiene Industriale Corvara (Bz)) 28-30 marzo 2012

Dettagli

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE - ISO 22000 I & F BUREAU VERITAS ITALIA

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE - ISO 22000 I & F BUREAU VERITAS ITALIA Emesso da Ufficio: REGOLAMENTO PARTICOLARE INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. GENERALITA... 2 2.1 IMPEGNI DI BUREAU VERITAS... 2 2.2 IMPEGNI DELL ORGANIZZAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4.

Dettagli

REGOLAMENTO per i CLIENTI sull USO del MARCHIO

REGOLAMENTO per i CLIENTI sull USO del MARCHIO Questo documento è un documento di Made in Quality. La versione ufficiale, nel suo ultimo stato di revisione, è unicamente quella disponibile in forma elettronica sul sito web www.madeinquality.it. Pag.

Dettagli

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti Partipilo dr. Valerio ODONTOIATRIA E SISTEMA QUALITA Data: 14-07-09 Pag. 4 di 5 Prodotto (Uni en iso Prodotto di proprietà dei cliente (documentazione della) (uni 10722-3:1999) (modifica della) (uni en

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli