PROGETTO DIMOSTRATIVO BIENNALE SCHEDA PROGETTUALE ANNO 2001 STUDIO DI TECNICHE DI DIFESA A BASSO IMPATTO CONTRO

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1 PROGETTO DIMOSTRATIVO BIENNALE SCHEDA PROGETTUALE ANNO 2001 DENOMINAZIONE PROGETTO: STUDIO DI TECNICHE DI DIFESA A BASSO IMPATTO CONTRO ARTROPODI DANNOSI NELLA COLTIVAZIONE DI ALCUNE FRONDE RECISE: PITTOSPORO VARIEGATO (PITTOSPORUM TENUIFOLIUM CV. SILVER QUEEN - VIBURNO (VIBURNUM TINUS; VIBURNUM SP.P.); GINESTRA (GENISTA MONOSPERMA); MIMOSA (ACACIA SP.P.); EUCALYPTUS (EUCALYPTUS SP.P.); RUSCUS (DANAE RACEMOSA). Regolamento CE n. 1257/1999 Misura c (3) Formazione Professionale - sottomisura 3.3 Progetti dimostrativi PREVENTIVO informazioni generali

2 1. CARATTERISTICHE DEL RICHIEDENTE 1.1. Struttura responsabile del progetto Denominazione: FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI IMPERIA - Indirizzo: Via L. AQUARONE N 8 - CAP Città IMPERIA - Cod. Fiscale Partita IVA Telefono: 0183/ Fax: 0183/ imperia@coldiretti.it - Rappresentante legale: A. BALESTRINO - Responsabile tecnico del progetto: Dott. For. Luca Francardo - Responsabile scientifico del progetto: Dott. Ruggero Petacchi - Coordinatore delle attività: Dott. For. Gianni Sciandini

3 1. INTRODUZIONE AL PROGETTO La Valle Argentina ricalca nella sua estensione il vasto bacino idrografico del torrente Argentina, attraversando lungo l asse Nord/Sud l intero territorio della Provincia di Imperia, dalle somme vette della dorsale Saccarello-Frontè sino al mare, con una fascia altimetrica molto estesa. Essa è caratterizzata da un agricoltura produttiva e imprenditoriale a prevalente indirizzo floricolo nella sua parte bassa, ove si concentrano gli insediamenti abitativi e le attività produttive più importanti per l economia dell intera vallata. La media ed alta valle, invece, da Montalto Ligure sino a Triora, denotano la presenza di un agricoltura più estensiva, rivolta maggiormente alla difesa del territorio e delle tradizioni locali, con le tipiche attività olivicole, talvolta orticole e silvopastorali. Tuttavia, una costante importante che caratterizza l intero entroterra della vallata, affermatasi nell ultimo decennio in particolare, è invece l aumento della S.A.U. coltivata a fronde ornamentali da recso in pien aria, strettamente collegata alla crisi di diverse colture floricole da reciso di serra, al notevole impulso del mercato delle fronde ed all abbandono di colture olivicole, vitivinicole o cerealicole del passato, per sostituirle, appunto, con colture più redditizie. Tra queste figurano, in primo luogo: il pittosporo variegato, il viburno, diverse specie del genere Eucalyptus (E. gunnii, E. stuartiana, E. populus, E. parvifolia), alcune fronde ornamentali da bacca, altre sotto ombreggio (Ruscus) e, non da ultime, mimosa e ginestra. Trattandosi ovviamente di specie ornamentali non autoctone della zona per la maggior parte dei casi, essendo quasi tutte di provenienza dell Emisfero australe, esse possono andare facilmente incontro, anche in relazione agli sbalzi stagionali, a diversi tipi di fitopatie. Tra queste, anche gravi infestazioni di artropodi di vario tipo, quali acari e insetti di varie specie. L agricoltore, colto molto spesso di sorpresa da parassiti vecchi e nuovi che gli deprezzano il prodotto, ricorre con estrema facilità al mezzo chimico, ricercando una pronta risposta che non sempre arriva e ignorando le conseguenze abientali e sulla la salute di tutti che ne derivano, operatori e consumatori finali, nonchè gli sprechi di fitofarmaci. In collaborazione con la Scuola Superiore di Sant Anna dell Università di Pisa, si è deciso dunque di procedere allo sviluppo del presente progetto biennale di Assistenza tecnica, con azione di monitoraggio su un gruppo di aziende dislocate tra Taggia, Badalucco e Pompeiana, seguita da divulgazione e dimostrazione di tecniche di difesa a basso impatto contro gli artropodi dannosi rilevati sulle suddette colture da fronda recisa. Tali tecniche sono già state applicate con successo in altre zone della nostra regione e, ovviamente, in Toscana. 2. SETTORE INTERESSATO o Floricoltura: COLTURE DA RECISO - fronde ornamentali di pien aria: Pittosporo variegato (Pittosporum tenuifolium cv. SILVER QUEEN ); Viburno, (Viburnum tinus; Viburnum sp.p.); Ginestra (Genista monosperma); Mimosa (Acacia sp.p.); Eucalyptus (Eucalyptus sp.p.); - fronde ornamentali sotto ombreggio: Ruscus (Danae racemosa).

4 3. FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI Finalità principale del progetto è quella di fornire una assistenza tecnica partecipata, con divulgazione e dimostrazione di tecniche di difesa a basso impatto ambientale contro gli artropodi dannosi sulle fronde da reciso che, come si è detto pocanzi, rivestono una notevole importanza per l'economia della zona. Infatti, la coltura delle fronde di pien aria e sotto ombreggio, negli ultimi anni si è particolarmente diffusa nella bassa Valle Argentina, soprattutto tra Arma di Taggia e Badalucco-Montalto, spingendosi anche nell alta Valle sino addirittura a Triora (m. 818 s.l.m.), per cui anche il problema della lotta antiparassitaria che ne deriva, riveste particolare importanza. Il mercato di questi articoli continua ad essere in espansione, anche se diversi articoli (es. il pittosporino variegato) stanno registrando un calo di prezzo e questa tendenza può essere contrastata puntando maggiormente sulla qualità del prodotto ed anche su un tipo di prodotto ottenuto con tecniche produttive più rispettose dell ambiente e della salute del consumatore. Ciò costituisce indubbiamente un obiettivo di carattere generale molto importante da raggiungere. Diversi altri e tra loro collegati, sono gli obiettivi del progetto, sia generali, sia più specifici. Di essi si parlerà più diffusamente nel paragrafo successivo. Le azioni previste nel progetto si concentreranno dunque in primo luogo sulle coltivazioni delle seguenti fronde ornamentali: Pittosporo variegato (Pittosporum tenuifolium cv. SILVER QUEEN ); Viburno, (Viburnum tinus; Viburnum sp.p.); Ginestra (Genista monosperma); Mimosa (Acacia sp.p.); Eucalyptus (Eucalyptus sp.p.); Ruscus (Danae racemosa). 4. VANTAGGI, RISCHI E NOVITÀ 4.1 Vantaggi I vantaggi derivanti dal presente progetto sono inquadrabili innanzitutto nella riduzione dell uso del mezzo chimico, a beneficio dell ambiente, della salute degli operatori del settore ed anche del consumatore finale. Inoltre, il fatto di applicare tecniche di difesa alternative o combinate con dosi sensibilmente più basse di principio attivo derivante da lotta chimica, aiuta a prevenire e a combattere fenomeni di resistenza ai fitofarmaci che alcuni artropodi (acari ed insetti) fogliari iniziano a manifestare verso i mezzi chimici, anche nelle fronde di pien aria. Infine, un altro vantaggio importante sarà quello di stimolare nella zona una miglior collaborazione tra gli operatori del settore, con i produttori in primo piano. Le esperienze maturate in campo presso l azienda Leader, verranno innanzitutto divulgate alle aziende satelliti interessate al progetto, per coinvolgerne via via altre. Inoltre, poiché il P.S.R. della Regione Liguria, entrato ormai nella sua piena operatività, sta sortendo gli effetti di un ringiovanimento generale delle aziende, accelerando notevolmente il Turn-Over tra gli operatori del settore, si auspica una pronta adesione di giovani imprenditori, notorialmente più recettivi alle innovazioni, ad adottare le tecniche di difesa che si andranno a proporre, se queste sortiranno gli effetti sperati.

5 4.2 Novità Le novità sono novità di processo, nell ambito della difesa da artropodi dannosi di vario tipo. Innanzitutto quella di introdurre, in una zona decisamente nuova all impiego di queste tecniche di difesa, quale, appunto, la Valle Argentina, un nuovo tipo di approccio nella lotta ad acari ed insetti nocivi alle fronde da reciso, alternativo al puro metodo tradizionale di lotta chimica, sino ad ora impiegato. In seconda battuta, qualora si arrivi a riscontrare una buona efficacia delle tecniche proposte, sarà da considerarsi innovativo il fatto che alcuni coltivatori di fronde inizino a guardare il binomio pianta-ecosistema in un'ottica più integrata ed anche più dinamica. Inizieranno a porsi delle domande e a considerare anche una lotta preventiva di tipo agronomico, basata su più fattori che interagiscono tra loro, anziché limitarsi ad esaminare solo il problema parassita-fitofarmaco. Il fatto di iniziare a considerare la lotta agronomica in un ottica di sistema, come interazione tra più fattori, che per la zona rappresenta una novità, aiuterà ad avvicinare i coltivatori della vallata al concetto più ampio di agricoltura biologica, già praticata in altre zone anche su alcune fronde di pien aria. 4.3 Rischi I rischi riscontrabili dal progetto sono imputabili unicamente al grado di accettazione delle techiche proposte da parte delle aziende satelliti, anche se, come si auspica, il fatto di poter contare su aziende motivate e con imprenditori giovani, agevola il lavoro. Tipo di progetto: o innovazione 5. COMPATIBILITÀ CON LE MISURE DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE E CON I REGOLAMENTI COMUNITARI, NAZIONALI E REGIONALI Il presente progetto dimostrativo, che si inquadra direttamente nella misura 3 (Formazione Professionale sottomisura 3.3), è compatibile con la misura 6 del Piano regionale di sviluppo rurale (sottomisura 6.2: riduzione dell uso di concimi e fitofarmaci). Obiettivo del progetto è infatti introdurre metodi di difesa compatibili con l'ambiente e ridurre l'uso dei prodotti chimici di sintesi.

6 Modalità operative 6. AREA DI REALIZZAZIONE DELL INTERVENTO Le attività di campo si svolgeranno nell ambito dell azienda pilota che ha sede in Taggia. Tale azienda, per gli articoli da fronda recisa che produce, per la precisione, l interesse e la serietà che denota nello svolgimento del proprio lavoro, è stata scelta come Azienda pilota su cui incentrare le attività di campo. Si allega fotocopia della Carta Tecnica Regionale, in scala 1:5.000, indicante la sede di ubicazione dell azienda pilota, in territorio del comune di Taggia, con alcune aziende satelliti; altre aziende satelliti sono situate nei comuni di Badalucco e Pompeiana, di cui si allega pure cartografia in scala 1: DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO DIMOSTRATIVO E stata innanzitutto individuata una azienda "leader", caratterizzata da una forte propensione all'accettazione dell'innovazione soprattutto nel campo della difesa e all'interno di questa azienda verrà impostato un programma di monitoraggio mirato alla valutazione dell'andamento delle infestazioni dei principali artropodi dannosi. Si provvederà a coinvolgere le altre aziende interessate al progetto con azioni dimostrative e divulgative. Verrà infatti messo a punto un programma di lavoro da svolgere nell'azienda leader riguardante la didattica finalizzata. Questo programma verrà svolto con il pieno assenso e partecipazione del conduttore dell'azienda, che nel frattempo potrà continuare liberamente ad adottare le tecniche tradizionali di difesa, riservandosi di aderire alle eventuali innovazioni propostegli dai tecnici. Sarà presa in esame la possibilità di attuare tecniche di difesa a basso impatto sulle colture sopra elencate. L'attività didattica sarà finalizzata alla dimostrazione in aula e in campo delle tecniche di monitoraggio e di difesa. Questa azione sarà rivolta a tutti i produttori iscritti al progetto e verrà eseguita nell'azienda leader. Una seconda fase del progetto vedrà il produttore che ha svolto il ruolo di "leader" svolgere lui stesso, assistito dal tecnico, attività di formazione nei confronti degli altri produttori, i quali hanno già manifestato il proprio interesse all iniziativa, cercando di allargare ancora ulteriormente il gruppo delle aziende aderenti con serate divulgative ed altre iniziative promosse dal personale che segue il progetto.

7 7.1 protocollo e/o moduli operativi Come azienda leader è stata individuata l'azienda Società agricola semplice Barla & Garbarino - Via Mazzini n.92, Taggia (IM). Attività principale dell azienda è la produzione di fronde ornamentali da reciso, di serra e di pien'aria (Aralie, Eucalyptus, Asparagus plumosus, Ruscus, Pittosporino variegato - (Pittosporum tenuifolium c.v. "Silver Qeen" ) e Viburno. La scelta è ricaduta su questa azienda perché molto rappresentativa della realtà locale. I titolari sono di giovane età, sensibili ai problemi ambientali e disponibili a tenersi aggiornati, soprattutto sulle tecniche di difesa miranti a tutelare la salute di chi produce, di chi consuma e dell ambiente in generale. Si tratta di un'azienda in espansione: sta infatti incrementando la produttività aziendale e investendo nell'acquisto di nuovi macchinari in modo da velocizzare le operazioni colturali. Ha già collaborato con la Scrivente Associazione in azioni di formazione professionale tramite il Tutoraggio dedicato avendo recentemente effettuato investimenti aziendali con l aiuto del Reg. Cee n. 2328/91. L'organico dell'azienda è ben articolato e costituito da forze lavorative specializzate che operano in piena sintonia con gli obbiettivi di fondo della nuova politica rurale comunitaria. Definizione e descrizione dettagliata e sintetica delle singole fasi del primo anno di sviluppo del progetto La durata prevista del progetto è di due anni. Inizialmente verrà svolta una verifica, tramite intervista diretta eseguita nelle aziende, delle tecniche agronomiche e di difesa adottate attualmente su ciascuna coltura e dei principali problemi che i produttori devono affrontare nella conduzione dell'azienda. Verranno successivamente studiati i dati raccolti ed effettuati rilievi sulla dinamica dell'infestazione in campo dei principali fitofagi con trappolaggio (trappole cromotropiche adesive, malaise trap); verrà eseguita anche un'indagine diretta sulle coltivazioni. Si effettueranno rilevamenti dei parametri climatici e giornate di didattica rivolte a tutte le aziende iscritte. In una seconda fase del progetto è prevista l'attuazione di tecniche di difesa a basso impatto ambientale presso l azienda leader (ed eventualmente anche presso qualche altra azienda che possa affiancare l azienda pilota inizialmente individuata). In questa seconda fase verrà messo a punto un modulo di formazione partecipata, in cui i produttori che hanno svolto funzioni di leader il primo anno svolgeranno, seguiti dal tecnico responsabile del progetto, attività di formazione presso gli altri produttori iscritti al progetto, operanti nelle aziende considerate satelliti della prova. In questo modo, col supporto tecnico e l azione divulgativa del personale tecnico-scientifico che ha realizzato il progetto, si chiuderà l azione dimostrativa vera e propria e si trarranno le verifiche e le conclusioni finali sui risultati ottenuti, nonchè sul grado di raggiungimento degli obiettivi preposti, con le indicazioni da trarre per il futuro.

8 Azioni previste Contatti con le aziende (da 8 a 10 c.a.) che aderiscono al progetto. Metodiche adottate Formulazione delle schede di adesione (Fase 1) Verifica, tramite intervista diretta eseguita nelle aziende, delle colture effettuate e delle tecniche agronomiche e di difesa attualmente praticate su ciascuna coltura. Acquisizione dei principali problemi che i produttori devono affrontare nella conduzione dell azienda. (Fase 2) Stesura di una scheda aziendale per ciascuna azienda da utilizzare per la creazione della banca dati Individuazione di eventuali ulteriori aziende da affiancare all azienda leader, caratterizzate da buona propensione all accettazione dell innovazione, soprattutto nel campo della difesa. Analisi dei dati di cui al punto precedente (Fase 3) Impostazione di un programma di monitoraggio, da eseguire presso l azienda leader, mirato alla valutazione dell andamento delle infestazioni dei principali artropodi dannosi sulle colture da fronda recisa oggetto di intervento. (Fase 4) - Esecuzione di rilievi sulla dinamica dell infestazione in campo dei principali fitofagi con trappolaggio (trappole cromotropiche adesive, malaise trap) e indagine diretta eseguita sulle coltivazioni. - Rilevamento parametri climatici. Messa a punto di un programma di lavoro da svolgere nell azienda leader riguardante la didattica finalizzata. Il programma verrà svolto con il pieno assenso e la partecipazione del conduttore dell azienda che, nel frattempo, potrà continuare ad adottare le tecniche di difesa abituali, riservandosi di aderire alle innovazioni propostegli dal progetto Lavoro di formazione eseguito sull azienda leader (Fase 5)

9 Azione formativa: esecuzione di attività di didattica finalizzata alla dimostrazione in aula e in campo delle tecniche di monitoraggio e di difesa. Tale azione sarà rivolta a tutti i produttori iscritti al progetto e verrà eseguita presso l azienda leader. L azione formativa sarà definita in progress ; ad essa si sottoporranno per primi i tecnici che seguono il progetto, per monitorarsi sull innovazione prodotta, sugli aspetti trattati dal progetto e dalle istituzioni scientifiche. (Fase 6) Giornate di didattica svolte dal tecnico che lavora al progetto e rivolte a tutte le aziende iscritte, riguardanti principalmente il riconoscimento in campo delle principali infestazioni di fitofagi, dimostrazione di tecniche di campionamento, monitoraggio e difesa. Partecipazione del tenico responsabile del progetto a giornate e serate divulgative di studio, seminari organizzati all interno del progetto, chiamando ad intervenire le istituzioni scientifiche che su tali argomenti lavorano. 7.2 calendario previsto dei lavori ATTIVITA TEMPOGRAMMA (MESI) ANNO ATTIVITA : Fase M A R AP R M A G GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Fase 5 Fase 6 X X X X X X X X X X X X X X X X X X 7.3 Attività e materiale formativo a supporto del progetto dimostrativo

10 Una indicazione maggiormente dettagliata delle attività previste è stata fornita al paragrafo 7.1 descrizione sintetica secondo le tabelle sottoindicate: Attività formative Luogo/sede Argomento Periodo Docente/i Presentazione progetto Taggia Definizione obiettivi Giugno 2001 Dr. Petacchi; Dr. Sciandini Presentazione risultati della campagna estiva Taggia Divulgaz. Risultati ottenuti Resoconto attività svolta Taggia Esposiz. E Febbr discussione sull elaboraz. Dati ottenuti alla fine del I anno di attività. Indicazioni per il prossimo anno di lavoro Ottobre 2001 Dr. Petacchi; Dr. Sciandini; P. A. E. Busca Dr. Petacchi; Dr. Sciandini; P. A. E. Dr. Luca Francardo Materiale Formativo Dispense ed altro materiale divulgativo riguardo all attività svolta; materiale bibliografico Numero copie Materiale per circa 20 allievi Descrizione Dispense, Depliants, Fotocopie, altro. 7.4 Forme di pubblicizzazione delle attività formative previste Forme di pubblicizzazione Affissione manifesti Innvio diretto di inviti a mezzo postale Contatti telefonici Pubblicazioni degli inviti su giornali quotidiani Pubblicazioni degli inviti su stampa delle organizzazioni sindacali 7.5 Programma quadro e attività prevista per gli anni successivi (solo per i progetti poliennali): ATTIVITA PREVISTE E METODICHE DA ADOTTARE PER IL SECONDO ANNO (CONCLUSIVO DEL PROGETTO). Azioni previste Verifica della possibile attuazione delle tecniche di difesa a basso impatto da parte dei tecnici che seguono il progetto. Metodiche adottate Analisi effettuata dal tecnico responsabile del progetto sui dati ottenuti durante il primo anno di lavoro e consultazione di altre esperienze analoghe (Bibliografia, etc.)

11 Eventuale estensione delle azioni dimostrative dall azienda leader ad alcune altre aziende iscritte al progetto ed individuazione delle superfici su Cui eseguire monitoraggio ed attività dimostrativa. Messa a punto di un modulo di formazione partecipata : il produttore che ha svolto il ruolo di leader svolge, assistito dal tecnico, attività di formazione per gli altri floricoltori iscritti al progetto, arrivando così alla fase dimostrativa vera e propria del progetto. Eventuale esecuzione di interventi di difesa a basso impatto su alcune colture da fronda recisa ed in particolare su alcune specie chiave che sono state individuate durante il primo anno di lavoro. - Incontri con le aziende iscritte al progetto per saggiare la loro disponibilità a diventare unità attive del progetto. - Compilazione di schede aziendali, con dati relativi alle nuove superfici iscritte Incontri tra produttori effettuati in campo, adeguatamente assistiti dal tecnico responsabile del progetto, in modo che i coltivatori di fronde coinvolti nell iniziativa diventino essi stessi i protagonisti dell azione formativa e possano, col tempo, fungere da esempio per altre aziende della Valle Argentina. Acquisto materiali (prodotti ad azione insetticida a basso impatto, insetti utili predatori naturali, etc.) per l esecuzione degli interventi di difesa. Loro distribuzione alle aziende aderenti all iniziativa promossa. 8. STRUTTURE E PERSONALE COINVOLTO Descrizione dettagliata e sintetica (secondo le tabelle sottoindicate) 8.1. Personale dipendente (responsabile tecnico, tecnico rilevatore, tutor, docente, operai salariati e/o avventizi, etc.) n. Nominativo Qualifica Ruolo Durata dell'incarico 1 Dott. Gianni Sciandini Dott.For. Coordinatore 2 anni 8.2 Strutture/Collaborazioni esterne n. Nome Ente Indirizzo Responsabile Ruolo 1 Dott. Luca Francardo C/o Federazione Prov.le Responsabile 2 anni Coldiretti di Imperia tecnico Per. Agr. Emilio Busca Via Nazionale, 58 Consulente 2 anni Airole (IM) Tecnico 2 Dott. Ruggero Petacchi Scuola Sup. Studi Consulente 2 anni Universitari Pisa, Via Esterno Carducci, Pisa 3 Dott.ssa Mariella Costanzi Istituto Regionale Collaboratore 2 anni

12 Floricoltura Sanremo Per. Agr. Stefano Rapetti Istituto Regionale Floricoltura Sanremo Esterno Collaboratore Esterno 2 anni 8.3. Elenco aziende pilota coinvolte nel progetto Descrizione e ruolo delle aziende agricole coinvolte n. Nominativo Indirizzo SAU coinvolta nella dimostrazione Ruolo 1 S.S. Agricola Via Mazzini n. 92 Mq Azienda Leader del Semplice Barla & Taggia (IM) Progetto Garbarino 2 Natta Federica P.za Dante n. 2 Mq Azienda satellite Pompeiana 3 Boeri Paolo Badalucco Via Nuova Mq Azienda satellite 5 4 Boeri Michele Taggia Loc. Lona Mq Azienda satellite 5 Rondinone Cristina Taggia Loc. Ginestro Mq Azienda satellite 6 Orengo Giovanna Taggia Loc. Ginestro Mq Azienda satellite 7 Brezzo Giuseppina Taggia Via S. Mq Azienda satellite Dalmazzo 1 8 Fossati Nicoletta Taggia Via Periane n. Mq Azienda satellite 96 9 Fossati Yvonne Taggia Via Periane n. Mq Azienda satellite Fossati Paolo Taggia Via Periane n. Mq Azienda satellite RICADUTE PREVISTE - RISULTATI PRATICI ATTESI Il progetto potrà dirsi riuscito se risponderà alle effettive esigenze dei produttori e se questi mostreranno una maggiore sensibilità verso i problemi ambientali ed anche della propria salute, denotando quindi una aumentata propensione all accettazione dell innovazione nel campo della difesa da artropodi dannosi. Il tecnico dovrà stabilire un rapporto di fiducia e di costante collaborazione con gli agricoltori per poter soddisfare le loro aspettative e raggiungere gli obiettivi prefissati. Un continuo confronto con i coltivatori ed in primis con l azienda leader permetterà di valutare i risultati raggiunti e l effettiva applicabilità delle soluzioni individuate. A tal fine sarà di fondamentale importanza l azione di intervista e di studio che verrà svolta nel primo anno di applicazione del progetto. Il grado di soddisfacimento delle attese e degli interrogativi posti dalle aziende ci fornirà un parametro di valutazione importante per valutare la riuscita dell iniziativa proposta. 10. METODO DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI PREVISTI (DESCRIZIONE DETTAGLIATA E SINTETICA)

13 I risultati ottenuti verranno valutati secondo i seguenti indicatori: FISICI: derivanti dal livello di contenimento sui parassiti ottenuto. AMBIENTALI: riguardo alla riduzione dell uso dei mezzi chimici rispetto alla situazione attuale ECONOMICI: derivanti dalla valutazione economica relativa al numero di ore impiegate dall operatore in campo e dal costo dei mezzi tecnici proposti. PROSPETTIVE: evidenziate dal livello di partecipazione ed interesse rilevato durante le attività dimostrative e divulgative 11. DURATA DEL PROGETTO annuale X - biennale 11.1 Data di inizio del progetto: 04/06/ Data di conclusione prevista del progetto: 28/01/ Durata della realizzazione in mesi: COLLEGAMENTI CON ALTRE ATTIVITÀ DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE - INRA La lutte biologique ; la psille dell Ecalyptus - Istituto Regionale per la Floricoltura Sezione di Sanremo: studi condotti durante l estate del 2000 di monitoraggio su infestazioni di Metcalfa pruinosa, con conseguente lancio di antagonista naturale Neodrynus typhlocybae 13. BIBLIOGRAFIA TECNICA E SCIENTIFICA A SUPPORTO DELL INIZIATIVA 14. CURRICULUM TECNICO-SCIENTIFICO DEI SOGGETTI ATTIVI NEL PROGETTO (VEDI CURRICULUM VITAE ALLEGATI) Taggia, 20 aprile 2001 il Responsabile tecnico (timbro e firma per esteso e leggibile)

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