La seconda prova: percorsi didattici e prospettive
|
|
- Renato Speranza
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La seconda prova: percorsi didattici e prospettive Palermo, 4 aprile 2016
2 Quadro normativo Norme «storiche» Legge 425/1997 DM 429/2000 (disciplina la III prova) Legge 1/2007 Norme recenti DM 10/2015 (Regolamento seconda prova) Legge 107/2015
3 Quadro normativo DM 10/2015: «Regolamento recante norme per lo svolgimento della seconda prova scritta» Art. 1 - La seconda prova scritta degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado ha lo scopo di accertare il possesso delle conoscenze, abilità e competenze specifiche acquisite dal candidato nell'ultimo anno del corso di studio frequentato, relativamente ai risultati di apprendimento indicati nei decreti del Presidente della Repubblica nn. 87, 88, 89 del 2010, e verte su una delle materie caratterizzanti il corso di studio, tenuto conto degli indirizzi, articolazioni ed opzioni in cui sia eventualmente strutturato. Art Disposizioni finali - 1. L'articolo 2 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 23 aprile 2003, n. 139, concernente le modalità di svolgimento della seconda prova scritta degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, è abrogato.
4 Quadro normativo DM 10/2015: «Regolamento recante norme per lo svolgimento della seconda prova scritta» Articolo abrogato: La seconda prova scritta, che può essere anche grafica o scrittografica, ha lo scopo di accertare il possesso delle conoscenze specifiche del corso di studi frequentato dal candidato ed ha per oggetto una delle materie caratterizzanti il medesimo corso di studi, per le quali l'ordinamento vigente o le disposizioni relative alla sperimentazione prevedono verifiche scritte, grafiche o scrittografiche. Al candidato può essere data facoltà di scegliere tra più proposte. Impostazione superata dal DPR 122/2009 sulla valutazione degli apprendimenti
5 Quadro normativo DM 10/2015: «Regolamento recante norme per lo svolgimento della seconda prova scritta» Art. 3 - Liceo scientifico - 1. La prova di cui all'articolo 1 consiste nella soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e nella risposta ad alcuni quesiti. 2. Ai fini dello svolgimento della prova, il Ministero può prevedere l'uso di calcolatrici, stabilendone la tipologia. «Allegato A: Liceo scientifico Liceo scientifico sezione sportiva 1. Matematica 2. Fisica Liceo scientifico opzione Scienze applicate 1. Matematica 2. Fisica 3. Scienze»
6 Quadro normativo Legge 107/2015: «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti» «180. Il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi al fine di provvedere al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione, anche in coordinamento con le disposizioni di cui alla presente legge I decreti legislativi di cui al comma 180 sono adottati nel rispetto dei principi e criteri direttivi di cui all'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, nonché dei seguenti: la revisione delle modalita' di svolgimento degli esami di Stato relativi ai percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado in coerenza con quanto previsto dai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89.»
7 Raccordi nel quadro normativo Riordino DPR 87,88,89/2010 e DM 10/2015 Competenze Indicazioni Nazionali e Linee Guida Ex Legge 107 Esami di Stato
8 Raccordi nel quadro normativo «ha lo scopo di accertare il possesso delle conoscenze, abilità e competenze specifiche acquisite dal candidato nell'ultimo anno del corso di studio frequentato» Le conoscenze possono considerarsi un discreto suddividibile in parti e unità Le abilità sono un continuum che si sviluppa senza possibilità di suddividerle in parti se non come abilità diverse L acquisizione della competenza è determinata dall esercizio di abilità su conoscenze La competenza si sviluppa come un continuum Se le conoscenze possono essere apprese e sviluppate senza abilità, le abilità non possono svilupparsi senza conoscenze Gli atteggiamenti si sviluppano come un continuum e si sviluppano con l esercizio delle abilità sulle conoscenze
9 Riflessione sulle metodologie Cooperative learning Riferimento a contesti reali o simulati Lavorare per problemi Problemi non sempre ben definiti Utilizzare strumenti di calcolo evoluti, PC, calcolatrici grafiche, smartphone (ma anche con Excel si può fare what..if e dare senso ai numeri!) Classroom layout FARE RETE
10 Riflessione sulle metodologie
11 Riflessione sulle metodologie
12 La valutazione delle competenze Una valutazione richiede il confronto con un profilo per determinare il conseguimento o meno dei risultati desiderati. Il profilo di competenza rappresenta la descrizione degli obiettivi della competenza da conseguire Data la natura della competenza il profilo descrive, in particolare, l applicazione di abilità e atteggiamenti dimostrati in contesti reali La competenza è un risultato «emergente» di un attività complessa: sapere, saper fare, perché fare in un certo modo, come fare meglio osservata in contesti reali Nella valutazione di una prova scritta (esame di Stato) si possono al più trovare degli indicatori della competenza, riferiti a conoscenze, abilità, atteggiamenti
13 Indicazioni Nazionali Fisica Conoscenze Abilità Competenze «In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.» «Lo studente completerà lo studio dell elettromagnetismo con l induzione magnetica e le sue applicazioni, per giungere, privilegiando gli aspetti concettuali, alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell. Lo studente affronterà anche lo studio delle onde elettromagnetiche, della loro produzione e propagazione, dei loro effetti e delle loro applicazioni nelle varie bande di frequenza»
14 Indicazioni Nazionali Fisica Conoscenze Abilità Competenze «Il percorso didattico comprenderà le conoscenze sviluppate nel XX secolo relative al microcosmo e al macrocosmo ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa ed energia. L insegnante dovrà prestare attenzione a utilizzare un formalismo matematico accessibile agli studenti, ponendo sempre in evidenza i concetti fondanti. Lo studio della teoria della relatività ristretta di Einstein porterà lo studente a confrontarsi con la simultaneità degli eventi, la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze; l aver affrontato l equivalenza massa-energia gli permetterà di sviluppare un interpretazione energetica dei fenomeni nucleari (radioattività, fissione, fusione).» «L affermarsi del modello del quanto di luce potrà essere introdotto attraverso lo studio della radiazione termica e dell ipotesi di Planck (affrontati anche solo in modo qualitativo), e sarà sviluppato da un lato con lo studio dell effetto fotoelettrico e della sua interpretazione da parte di Einstein, e dall altro lato con la discussione delle teorie e dei risultati sperimentali che evidenziano la presenza di livelli energetici discreti nell atomo. L evidenza sperimentale della natura ondulatoria della materia, postulata da De Broglie, ed il principio di indeterminazione potrebbero concludere il percorso in modo significativo.»
15 Problemi da affrontare Scarsa abitudine ad affrontare problemi, tendenza ad un approccio eccessivamente «discorsivo» Scarsa dimestichezza con aspetti quantitativi Criticità quadro orario licei scientifici Formazione professionale e disciplinare dei docenti A049 Laboratori Metodologie Approccio «matematico» Teoria della misura «caccia alla formula» Novità seconda prova esame di Stato
16 Sezione A : VALUTAZIONE DEL PROBLEMA La valutazione delle competenze Indicatori Livello Descrittori Evidenze Punti Punteggio Esaminare la situazione fisica proposta formulando le ipotesi esplicative attraverso modelli o analogie o leggi L1 L2 Analizza in modo superficiale o frammentario il contesto teorico o sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni non riesce a dedurre il modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione problematica; individua nessuna o solo alcune delle grandezze fisiche necessarie. Analizza in modo parziale il contesto teorico o sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni deduce, in parte o in modo non completamente corretto, il modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione problematica; individua solo alcune delle grandezze fisiche necessarie L3 Analizza in modo completo anche se non critico il contesto teorico o sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni deduce il modello o le analogie o la legge che esplicita quasi correttamente la situazione problematica; individua tutte le grandezze fisiche necessarie L4 Analizza in modo completo e critico il contesto teorico o sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni deduce correttamente il modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione problematica; individua tutte le grandezze fisiche necessarie Da condividere con gli studenti.quali sono i criteri di qualità della mia prestazione? Autovalutazione, senso critico, imparare ad imparare. Così la valutazione è sommativa, ma anche formativa, perché stimola il miglioramento.
17 La valutazione delle competenze Indicatori Formalizzare situazioni problematiche e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la loro risoluzione Livello L1 Descrittori Evidenze Punti Individua una formulazione matematica non idonea, in tutto o in parte, a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo solo in parte adeguato, non mette in atto il procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica individuata. 0-4 Punteggi o L2 Individua una formulazione matematica parzialmente idonea a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo solo in parte adeguato, mette in atto parte del procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica individuata L3 Individua una formulazione matematica idonea a rappresentare il fenomeno fisico anche se con qualche incertezza, usa un simbolismo adeguato, mette in atto un adeguato procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica individuata L4 Individua una formulazione matematica idonea e ottimale a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo necessario, mette in atto il corretto e ottimale procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica individuata
18 La valutazione delle competenze Indicatori Livello Descrittori Evidenze Punti Punteggio Interpretare e/o elaborare i dati proposti, anche di natura sperimentale, verificandone la pertinenza al modello scelto L1 L2 Fornisce una spiegazione sommaria o frammentaria del significato dei dati o delle informazioni presenti nel testo, non è in grado di riunire gli elementi acquisiti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica proposta. Fornisce una spiegazione parzialmente corretta del significato dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado solo parzialmente di riunire gli elementi acquisiti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica proposta L3 Fornisce una spiegazione corretta del significato dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado di riunire gli elementi acquisiti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica proposta, anche se con qualche incertezza L4 Fornisce una spiegazione corretta ed esaustiva del significato dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado, in modo critico ed ottimale, di riunire gli elementi acquisiti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica proposta
19 La valutazione delle competenze Indicatori Descrittori Evidenze Livello Punti Punteggio Descrivere il processo risolutivo adottato e comunicare i risultati ottenuti valutandone la coerenza con la situazione problematica proposta L1 L2 Giustifica in modo confuso e frammentato le scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientificamente non adeguato le soluzioni ottenute di cui non riesce a valutare la coerenza con la situazione problematica; non formula giudizi di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del problema. Giustifica in modo parziale le scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientificamente non adeguato le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare solo in parte la coerenza con la situazione problematica; formula giudizi molto sommari di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del problema L3 Giustifica in modo completo le scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientificamente adeguato anche se con qualche incertezza le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare la coerenza con la situazione problematica; formula giudizi un po sommari di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del problema L4 Giustifica in modo completo ed esauriente le scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientificamente corretto le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare completamente la coerenza con la situazione problematica; formula correttamente ed esaustivamente giudizi di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del problema
20 La valutazione dei quesiti valutazione di conoscenze e abilità nell applicazione di regole, analogie, leggi comprensione e valutazione Indicatori Quesiti (Valore massimo attribuibile 75/150 = 25x3) Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Punteggio sez. B COMPRENSIONE e CONOSCENZA Comprende la richiesta. Conosce i contenuti. (0-6) (0-6) (0-4) (0-5) (0-7) (0-5) ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE È in grado di separare gli elementi dell esercizio evidenziandone i rapporti. Usa un linguaggio appropriato. Sceglie strategie risolutive adeguate. (0-4) (0-6) (0-4) (0-4) (0-5) (0-3) CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO Esegue calcoli corretti. Applica Tecniche e Procedure, anche grafiche, corrette. (0-3) (0-7) (0-4) (0-5) (0-6) (0-5) ARGOMENTAZIONE Giustifica e Commenta le scelte effettuate. (0-6) (0-3) (0-8) (0-6) (0-4) (0-6) VALUTAZIONE Formula autonomamente giudizi critici di valore e di metodo. (0-6) (0-3) (0-5) (0-5) (0-3) (0-6) Punteggio totale quesito
21 La valutazione autentica si pone il compito di verificare le abilità degli studenti in progetti operativi reali, mettendo (autenticamente) gli studenti in condizione di dare prova delle competenze cognitive e metacognitive acquisite. Con questa forma di valutazione si intende verificare non solo ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con le risorse intellettuali di cui dispone. Struttura del problema rispetto a cosa si valuta Struttura della rubrica rispetto al problema Problema Contesto Costruire una situazione nella quale lo studente si possa riconoscere in modo da facilitare l immedesimazione e motivare allo svolgimento del compito. Oppure creare una situazione sfidante non necessariamente contestualizzata ad esempio ricreando una situazione storica Dati Raccogliere, selezionare ed organizzare le informazioni significative Richieste --> evidenze --> prestazione autentica --> competenza Dare una consegna chiara e dettagliata che può richiedere - di rispondere a domande specifiche - e/o di realizzare un elaborato ( progetto, relazione, opuscolo informativo ecc) con specifiche caratteristiche - valutare ed argomentare le scelte fatte
22 Ambienti di apprendimento Enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione Evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessità delle situazioni reali Presentare compiti autentici (contestualizzare anziché astrarre) Offrire ambienti di apprendimenti derivanti dal mondo reale Offrire rappresentazioni multiple della realtà Favorire la riflessione e il ragionamento Permettere costruzioni della conoscenza dipendenti dal contesto e dai contenuti Presentare più fattori significativi in una situazione problematica
23 Fisica: direzioni di lavoro Simulazioni e accompagnamento verso seconda prova (2 problemi + 6(?) quesiti) Piattaforma di condivisione LS-OSA aperta a tutti i licei scientifici
24 Fisica: direzioni di lavoro Piattaforma di condivisione LS-OSA aperta a tutti i licei scientifici
25 Fisica: direzioni di lavoro Piattaforma di condivisione LS-OSA aperta a tutti i licei scientifici
26 Fisica: direzioni di lavoro Piattaforma di condivisione LS-OSA aperta a tutti i licei scientifici
27 Fisica: direzioni di lavoro Quadro di Riferimento della seconda prova di Fisica per i licei scientifici Strumento orientativo alla seconda prova per docenti e alunni NON sostituisce, NON integra, NON modifica le Indicazioni Nazionali NON è una programmazione didattica Elaborato da un Tavolo Tecnico MIUR Scuole Università Per ognuna delle aree tematiche di cui alle Indicazioni Nazionali per il quinto anno, individua: Prerequisiti, Contenuti irrinunciabili, Abilità relative ai contenuti, Competenze settoriali
28 Fisica: direzioni di lavoro Iniziative di formazione Corso online sincrono/asincrono di Fisica del 900 Progetto LS-OSA Sinergie con informatica Bando laboratori itineranti Progetto SMART (Erasmus+) Uso PC, calcolatrici grafiche e scientifiche Protocollo e Accordo CASIO primo biennio
LA PROGRAMMAZIONE DI FISICA SUI 5 ANNI IN VISTA DELL ESAME DI STATO
LA PROGRAMMAZIONE DI FISICA SUI 5 ANNI IN VISTA DELL ESAME DI STATO Marco Bolzon 02/12/2015 La Riforma della scuola - 2010 La programmazione di Fisica sui cinque anni in vista dell'esame di Stato > La
DettagliLe competenze in Fisica e Scienze
Le competenze in Fisica e Scienze Indicazioni Nazionali: cosa prevedono Azioni per l esame di stato: Quadro di riferimento Rubric di valutazione Simulazioni Nazionali 1. Osservare e identificare fenomeni;
DettagliQuadro di Riferimento della II prova di Fisica dell esame di Stato per i Licei Scientifici
Quadro di Riferimento della II prova di Fisica dell esame di Stato per i Licei Scientifici Il presente documento individua le conoscenze, abilità e competenze che lo studente dovrà aver acquisito al termine
DettagliLa didattica della matematica e la seconda prova scritta dell'esame di Stato nei licei scientifici
La didattica della matematica e la seconda prova scritta dell'esame di Stato nei licei scientifici Cervia, 10 maggio 2016 Quadro normativo Norme «storiche» Legge 425/1997 DM 429/2000 Legge 1/2007 Norme
DettagliPERCORSO FORMATIVO BIENNIO
Modulo di lavoro Pagina 1 di 7 PERCORSO FORMATIVO BIENNIO Il dipartimento disciplinare chimico-biologico si pone come obiettivo quello di far acquisire agli studenti del biennio, al termine dell azione
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE
a.s.2014/2015 Complementi di matematica Matematica A CURA DEL RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO CAGNESCHI FEDERICA / IMPERATORE DOLORES L AMBITO DISCIPLINARE DI MATEMATICA STABILISCE CHE: 1. I docenti prevedono
DettagliQuadro di Riferimento della II prova di Fisica dell esame di Stato per i Licei Scientifici
Premessa Il presente documento individua le conoscenze, abilità e competenze dello studente nella disciplina Fisica, che potranno essere oggetto di verifica durante l esame di Stato degli indirizzi e opzioni
DettagliAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL RIORDINO DEI LICEI Allegato n.1 SCHEDA PER LE AZIONI DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE I nuovi ordinamenti dei Licei, in vigore a partire dalle prime classi funzionanti nell anno
DettagliMinistero dell Istruzione dell Università e della Ricerca
Pag. 1/14 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo: LI02 SCIENTIFICO LI03 SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE Tema di: FISICA
DettagliPalermo, 4 aprile 2016 Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro
Il quadro di Riferimento della II prova di Fisica dell esame di Stato per i Licei Scientifici Palermo, 4 aprile 2016 Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof. Settimio Mobilio Dipartimento di Scienze
Dettagli«L'INDAGINE STATISTICA»
Formazione personale docente su Didattica per competenze e Prove Invalsi MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO A. M.
DettagliIL PP&S E GLI ESAMI DI STATO
Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato -2015 a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali ROVIGO IL PP&S E GLI ESAMI DI STATO Marchisio
DettagliLa didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari
La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.
DettagliDIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII
DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE n.29 del 16-3-2007 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni ad opzione internazionale
Dettagli2.I PERCORSI DI STUDIO
2.I PERCORSI DI STUDIO Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri
DettagliPROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO
Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MATEMATICA classe prima FINALITÀ/OBIETTIVI GENERALI DI MATEMATICA Fornire strumenti
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S / 2017 FIOCCO ELIO MANNELLI MARIA GRAZIA OCCHINO SEBASTIANO-PASELLO DIANA
INDIRIZZO SCOLASTICO DISCIPLINA DOCENTE / I CLASSE / I MECCANICA e MECCATRONICA ELETTRONICA LOGISTICA e TRASPORTI X LICEO SCIENTIFICO Matematica PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2016 / 2017 FIOCCO ELIO MANNELLI
DettagliIL NUOVO ESAME DI STATO LA SECONDA PROVA SCRITTA
IL NUOVO ESAME DI STATO LA SECONDA PROVA SCRITTA NUOVA NORMATIVA Normativa (recente) C.M. 1/2015 DECRETO 29 gennaio 2015, n. 10 Regolamento recante norme per lo svolgimento della seconda prova scritta
DettagliPIANO DI LAVORO. Classi prime. Anno scolastico CORSI QUINQUENNALI
M i n i s t e r o d e l l a P u b b l i c a I s t r u z i o n e I.P.S.I.A. L. Cremona Piazza Marconi, 6-27100 Pavia Tel: 0382 469271 Fax: 0382 460992 Email uffici: ipsia telnetwork.it Anno scolastico 2012-2013
DettagliPROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi;
VERIFICHE INIZIALI: 17% insufficiente; PROGRAMMAZIONE A.S. 2016-2017 Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi 36% sufficiente o quasi sufficiente; 48% buono o ottimo. OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscenza
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Direttiva n. 75 Roma, lì 15 settembre 2008 VISTA la legge 28 marzo 2003 n. 53 ed in particolare l'articolo 3 che prevede la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ed il riordino
DettagliTEST D INGRESSO A.S
TEST D INGRESSO A.S. 2016-2017 L Istituto Comprensivo Alessandro Magno, in un ottica di miglioramento, al fine di garantire ai test per competenza una maggiore attendibilità e validità, nonché favorire
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
DettagliI.I.S. N. PELLATI Nizza Monferrato - Canelli
A. S. 2011-2012 INFORMATICA Classe 1AG - CAT Ore annuali: 99 DOCENTE MARIA PIA SECCO Obiettivi disciplinari Conoscenze Informazioni, dati e loro codifica. Architettura e componenti di un computer. Funzioni
DettagliLa certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione
La certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione Dalle sperimentazioni ai modelli nazionali Maria Rosa Silvestro Padova, 19 maggio 2017 I riferimenti normativi DPR 275/1999, art. 10, comma
DettagliCLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE
DettagliTabelle e grafici. - lavoro di gruppo - discussione individuare una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI VINCENZO MANZINI CORSI DI STUDIO: Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA Costruzioni, Ambiente e Territorio/Geometri Liceo Linguistico/Linguistico
DettagliAREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora
AREA DISCIPLINARE: matematico-scientifico-tecnologica MATERIA: matematica ARGOMENTO: il numero Insegnante referente : Battistina Di Vora PERIODO DI RIFERIMENTO: classi 4 e 5 scuola primaria - raccordo
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DECRETO MINISTERIALE N. 20 del 9 febbraio 2004 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni ad opzione internazionale tedesca funzionanti
DettagliQuadro di Riferimento di Matematica
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULL INDAGINE OCSE-PISA E ALTRE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI Seminario provinciale rivolto ai docenti del Primo Ciclo Quadro di Riferimento di Matematica -la rilevazione
DettagliLiceo Scientifico PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO
LICEI. Il curricolo in ambito statistico nei licei della nuova scuola secondaria superiore, secondo le evidenze che emergono dagli obiettivi specifici di apprendimento presenti nelle indicazioni nazionali
DettagliCosa c è alla base? Un esempio
Cosa c è alla base? Un esempio Competenza Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Regolamento Obbligo Istruzione (Assi culturali
DettagliFISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE
ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 INSEGNANTE: PODELLA GIUSEPPE FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE CLASSE: 1^A SETTORE: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA INDIRIZZO: OPERATORE ELETTRICO FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità
DettagliPIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA. CLASSE V Scienze Applicate SEZ. A A.S.2016 /2017 OBIETTIVI E COMPETENZE
PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: Fisica DOCENTE: Dora Pastore CLASSE V Scienze Applicate SEZ. A A.S.2016 /2017 OBIETTIVI E COMPETENZE OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Acquisizione della
DettagliLICEO SCIENTIFICO BIENNIO
LICEO SCIENTIFICO BIENNIO Materia: Fisica Classi prime Indicazioni nazionali INDICAZIONI RELATIVE AL CURRICOLO DELL'I.S.I. "G.Bruno" Competenze di base Abilità e/o Capacità Conoscenze Competenza scientifico-tecnologica
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof. Letizia Fedi Materia Matematica Classe 1 a Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari Sez. 1D Situazione iniziale della classe La classe presenta
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA
Pag. 1 di 6 ANNO SCOLASTICO 2015-16 DIPARTIMENTO DI Matematica INDIRIZZO Liceo scientifico CLASSE BIENNIO TRIENNIO DOCENTI: De Masi, Zaganelli, Dalmonte, Fidanza. NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE I QUADRIMESTRE
DettagliLiceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA. CLASSE 3 LSA SEZ. B e D
Liceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA CLASSE 3 LSA SEZ. B e D Sommario PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA... 1 INDICAZIONI GENERALI... 2 PREREQUISITI... 2 CONOSCENZE, COMPETENZE
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALE DI MATEMATICA
I.I.S. G. CENA SEZIONE PROFESSIONALE Servizi Commerciali ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALE DI MATEMATICA DOCENTI : CASÀ Giovanna Classi: I A SC Premessa La presente programmazione
DettagliProgrammazione Disciplinare: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Classe: Seconda
Istituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia Salerno Programmazione Disciplinare: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Classe: Seconda I Docenti della Disciplina Salerno, lì... settembre
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE E. GUALA CORSO IPSIA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI MATEMATICA ANNO SCOLASTICO CLASSE 2 G
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE E. GUALA CORSO IPSIA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSE 2 G Professore: LO VARCO MARIO Ore settimanali: 3 Analisi della classe e individuazione
Dettagli( Anno scolastico 2011/2012)
Programmazione disciplinare: MATEMATICA BIENNIO ( Anno scolastico 2011/2012) - Finalità della matematica - Declinazione delle competenze - Obiettivi disciplinari massimi e minimi - Metodi e mezzi - Tempi,
DettagliA CURA DEL RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO Donatella Leoni
a.s.2014/2015 INFORMATICA E LABORATORIO TECNOLOGIE INFORMATICHE LAB. TECNICHE PROFESSIONALI A CURA DEL RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO Donatella Leoni L AMBITO DISCIPLINARE DI INFORMATICA E LABORATORIO,
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA
Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2014-15 DIPARTIMENTO DI Matematica INDIRIZZO Liceo scientifico CLASSE BIENNIO TRIENNIO DOCENTI: De Masi, Zaganelli, Dalmonte, Fidanza. NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE I QUADRIMESTRE
DettagliPROGRAMMAZIONE DI FISICA NEL TRIENNIO DEL LICEO CLASSICO
PROGRAMMAZIONE DI FISICA NEL TRIENNIO DEL LICEO CLASSICO 1. OBIETTIVI GENERALI Utilizzare correttamente e consapevolmente le procedure di calcolo Cogliere analogie e differenze strutturali tra argomenti
DettagliProgrammazione annuale docente classi 1^ - 2^- 3^- 4^ -
Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^- 3^- 4^ - Docente Trovato Grazia Classe 1 sez. B Indirizzo AM Materia di insegnamento Matematica Libro di testo Matematica.verde volume 1 Bergamini-Trifone-Barozzi
DettagliCLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA
CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO TECNOLOGIA E INFORMATICA DISCIPLINE TRASVERSALI TUTTE COMPETENZA
DettagliPROGRAMMA PREVENTIVO
Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
DettagliQuestionario di FISICA LS-OSA - Analisi preliminare e Report
Questionario di FICA LS-OSA - Analisi preliminare e Report Comitato Scientifico: Alberto Conte presidente Accademia delle Scienze Torino Settimio Mobilio Direttore Dipartimento di Fisica ROMATRE predisposizione
DettagliEsame di Stato Normativa e indicazioni
Esame di Stato 2009 Normativa e indicazioni Requisiti per l ammissione Sono ammessi all'esame di Stato gli alunni che abbiano frequentato l'ultimo anno di corso, siano stati valutati positivamente in sede
DettagliLICEO ARTISTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA SECONDO BIENNIO
Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE ODORICO MATTIUSSI PORDENONE SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE
Pagina: 1 di 12 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE ODORICO MATTIUSSI PORDENONE SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE Anno scolastico.. INDIRIZZO:... CONSIGLIO DELLA CLASSE... sez...
DettagliProve per competenze
Rete AUTONOMIAeCURRICOLO - Trieste Prove per competenze Dalla valutazione alla certificazione Udine 13 novembre 2013 WORKSHOP N.4 Competenze e valutazione D. Ravalico Conosci l'arte con le statue prova
Dettaglirogetto sollecitano una riflessione che spinge ad attivare forme di collegamento logico inferenza
Progetto DESTINATARI DOCENTE REFERENTE DURATA FINALITÀ MIGLIORAMENTO ESITI PROVE STANDARDIZZATE DI MATEMATICA E ITALIANO Alunni delle classi seconde e quinte della scuola primaria (plesso Pontone e Salette)
DettagliEuropean Center of Education
STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun
DettagliArchitettura. Nome Modulo Tipologia lezioni Ore Docente SSD Ruolo Interno Affidamento. Vincenzo Conti
Anno Accademico 2015 2016 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2015/16 ING-INF/05 6 Algoritmi e Strutture Dati (a scelta) 48 No Classe Corso di studi Tipologia
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE
a.s.2013/2014 INFORMATICA E LABORATORIO, INFORMATICA GESTIONALE, TECNOLOGIE INFORMATICHE, LAB. T T E APPLICAZIONI GESTIONALI LAB. TECNICHE PROFESSIONALI A CURA DEL RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO Donatella
DettagliLiceo Artistico Statale A. Caravillani Dipartimento di Fisica. Programmazione classi quinte. Sezione A Architettura
Liceo Artistico Statale A. Caravillani Dipartimento di Fisica Docente Patrizia Domenicone Programmazione classi quinte Sezione A Architettura Maurits C. Escher, Relatività, 1953, litografia Programmazione
DettagliLETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI
LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria
DettagliPROGRAMMA PREVENTIVO
Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: FISICA Classe 3 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. n. 217 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nella sezione ad opzione internazionale cinese funzionante presso il Convitto nazionale
DettagliANALISI DEL QUESITO «UN TEST GENETICO»
ANALISI DEL QUESITO «UN TEST GENETICO» Quali linee guida per l elaborazione del quesito? Quali competenze con riferimento alla rubric- si richiedono allo studente? Esempi di svolgimento e relativa valutazione
DettagliLiceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 2^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina
DettagliMinistero dell Istruzione dell Università e della Ricerca
Pag. 1/10 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo: LI02 SCIENTIFICO LI03 SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE Tema di: FISICA
DettagliCRESCITA. RG-Crescita 1
CRESCITA RG-Crescita 1 STIMOLO RG-Crescita 2 Domanda 1: LA CRESCITA A partire dal 1980 l altezza media delle ragazze di 20 anni è aumentata di 2,3 cm arrivando a 170,6 cm. Qual era l altezza media delle
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliANNO SCOLASTICO 2014/2015 Docente Marina Celora Disciplina FISICA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Docente Marina Celora Disciplina FISICA Classe 5 E Libri di testo: A. Caforio, A. Ferilli, FISICA! Le regole del gioco - vol. 2, 3 - Le Monnier AREA POF Comunicazione (*) Competenza
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE
a.s.2015/2016 CHIMICA, FISICA E SCIENZE ISTITUTO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE SCIENZE INTEGRATE (FISICA) A CURA DEL RESPONSABILE DELL'AMBITO TETI MERI L AMBITO DISCIPLINARE DI CHIMICA, FISICA E SCIENZE
DettagliPagina 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEST D INGRESSO
Pagina 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEST D INGRESSO «La competenza matematica è la capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S / 2017
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09 /09 /2016 Pag.1 di 5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2016 / 2017 INDIRIZZO SCOLASTICO MECCANICA e MECCATRONICA ELETTRONICA LOGISTICA e TRASPORTI LICEO
DettagliCurricolo Verticale Scuola Secondaria di I Grado I. C. S. Via Libertà San Donato Milanese (MI) CLASSE PRIMA
CLASSE PRIMA TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI CONTENUTI al termine della classe 3 a Comprendere il significato logico dei numeri nell insieme N e rappresentarli sulla retta orientata.
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO DE SANCTIS VIA RENAZZO 83012 CERVINARA (AV) Tel Segreteria: 0824/ 836090 836167 Codice ISTITUTO AVIC86700L E-MAIL AVIC86700L@ISTRUZIONE.IT SCHEDA DI PROGETTAZIONE 1. NOTIZIE SULL UDA
DettagliPIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO
Pagina 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO DOCENTE MATERIA CLASSE EMILIA ZUFFADA ECONOMIA AZIENDALE I A AFM OBIETTIVI DISCIPLINARI (in conformità a quanto definito
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Direttiva n.76 Roma, lì 6 Agosto 2009 VISTA la legge 28 marzo 2003 n. 53 ed in particolare l'articolo 3 che prevede la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ed il riordino dell'invalsi;
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008
PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008 DOcente: D AMICO MARIALAURA Materia: MATEMATICA Classe: IBSO 1. Nel primo consiglio di classe sono stati definiti gli obiettivi educativo cognitivi generali
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI-PACINOTTI - BOLOGNA
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI-PACINOTTI - BOLOGNA PIANO DI LAVORO A.S. 2016-2017 PROF. GIUSEPPE FALANGA MATERIA: MATEMATICA CLASSE 3 A indirizzi AFM-SIA DATA DI PRESENTAZIONE: 5
DettagliISTITUTO LICEALE DI ARISTOSSENO
ISTITUTO LICEALE DI ARISTOSSENO APPARTENENZA PROVINCIA DI APPARTENENZA TARANTO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 DISCIPLINA MATEMATICA PERIODO GENNAIO -FEBBRAIO CLASSE 2^I classe liceo Classico(BIENNIO) U.d.A.
DettagliOBIETTIVI PRIMO BIENNIO
OBIETTIVI PRIMO BIENNIO OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI 1 ACQUISIRE UN COMPORTAMENTO CORRETTO 1a rispetta gli orari 1b rispetta le scadenze dell attività didattica 1c rispetta i locali, gli arredi, gli strumenti
DettagliPROGRAMMAZIONE 4 LICEO FISICA. Prof. Giovanni Napolitano. 1. Obiettivi della disciplina
PROGRAMMAZIONE 4 LICEO 2016-17 FISICA Prof. Giovanni Napolitano 1. Obiettivi della disciplina Conoscenze il campo elettrico ed il campo magnetico l'induzione elettromagnetica Le onde elettromagnetiche
DettagliISISS U.Foscolo Teano a.s.2015/2016
MATEMATICA- Prof.ssa DE FUSCO MICHELINA STRUTTURA DIDATTICA Classe Seconda Indirizzi Costruzione Ambiente e Territorio N ore settimanali 4 Prove d esame S/O Nucleo fondamentale della disciplina per la
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «DON BOSCO» Scuola Secondaria di 1 grado «E. Fermi» Manduria (TA)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «DON BOSCO» Scuola Secondaria di 1 grado «E. Fermi» Manduria (TA) PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) «COMPETENZE PER LO SVILUPPO» Annualità 2013 Obiettivo C «Migliorare i
DettagliCircolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO
M A T E M A T I C O - S C I E N T I F I C O - T E C N O L O G I C A D I S C I P L I N E - F I N A L I T À - E L E M E N T I E S S E N Z I A L I I curricoli delle discipline che costituiscono l'area devono
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE
ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE PIANIFICAZIONE MODULI DI APPRENDIMENTO classe I sezione DISCIPLINA: MATEMATICA INSEGNANTE: ANNO SCOLASTICO COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: MASCHI: FEMMINE: RIPETENTI:
DettagliATTIVITÀ DEL SINGOLO DOCENTE
PIANO DI LAVORO DOCENTE Rho Maria Luisa MATERIA Matematica DESTINATARI Classe 1 Al ANNO SCOLASTICO 2013-2014 COMPETENZE CONCORDATE CON CONSIGLIO DI CLASSE COMPETENZE CONCORDATE CON GRUPPO DI MATERIA Comportamentali
DettagliUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Servizi per la Valutazione Nuovo obbligo e certificazione delle competenze Il riconoscimento, la valutazione e la certificazione delle competenze: quadri di riferimento e strumenti elaborati e condivisi
DettagliPIANO DI LAVORO INDIVIDUALE
PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno scolastico: 2015/2016 Prof. Ceporina Francesco Disciplina: Matematica Classe: 1ª F 1 Livelli di partenza rilevati Livello numero alunni A ottimo B- Discreto / Buono 7 C
DettagliOre settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi
Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali
DettagliA.S. 2016/2017 PROGRAMMI SVOLTI. MATERIA Fisica CLASSE 1 SEZ. N INDIRIZZO Scienze appl. DOCENTE Toth Eva Piroska
A.S. 06/07 PROGRAMMI SVOLTI MATERIA Fisica CLASSE SEZ. N INDIRIZZO Scienze appl. DOCENTE Toth Eva Piroska CONTENUTI ARTICOLATI PER MODULI MODULO (TITOLO) CONTENUTI Linguaggio della Fisica Classica Il metodo
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA. Classe 3 ATI A.S. 2015/2016
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale
DettagliLICEO STATALE G. MAZZINI A.S Programmazione di Dipartimento Disciplina Asse Matematica e Fisica Matematica Matematico
LICEO STATALE G. MAZZINI A.S. 2016-2017 Programmazione di Dipartimento Disciplina Asse Matematica e Fisica Matematica Matematico PROGRAMMAZIONE CLASSE 1 LICEO Competenze Abilità Contenuti UdA Operare con
DettagliProgrammazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012
Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012 Nota esplicativa A decorrere dal corrente anno scolastico entrerà in vigore il modello proposto dal D.M. 9/2010 che prevede, al termine del
DettagliMATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA
ALLEGATO N.8_b MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA DESTINATARI gli studenti delle classi: terze e quarte nuovo ordinamento RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELL OBBLIGO D ISTRUZIONE, CHIAVE EUROPEA Padroneggiare
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI DIPARTIMENTO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ALESSANDRO ROSSI - VICENZA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI DIPARTIMENTO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
DettagliLICEO DELLE SCIENZE APPLICATE
LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE San Benedetto PIANO DI LAVORO Docente Stefano Maggi Disciplina INFORMATICA Classe/Sezione Quinta Anno scolastico 2014-2015 FINALITÀ SPECIFICHE E TRASVERSALI DELLA DISCIPLINA
DettagliCapacità: Analizzare un problema semplice. Valutare la congruenza dei risultati con i dati e le informazioni iniziali.
MATEMATICA: PROGRAMMAZIONE CLASSE QUINTA LICEO TURISTICO A.S. 2011-2012 A) OBIETTIVI Conoscenze: Le caratteristiche di una funzione lineare in due variabili reali. Gli scopi e i metodi della ricerca operativa.
DettagliWebtrotter Educator. Piano formativo e piattaforma elearning. Dany Maknouz Paola Ghellini e Roberto Didoni
Webtrotter Educator Piano formativo e piattaforma elearning Dany Maknouz Paola Ghellini e Roberto Didoni Contesto e piano formativo Il contesto di riferimento internazionale a cui il concorso e il piano
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliProgrammazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^
Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^ Docente Tassetto Stefania Classe 2 sez. B Indirizzo CT Materia di insegnamento Matematica Libro di testo Matematica Verde volume 2 Bergamini-Trifone-Barozzi
DettagliIV Liceo Artistico Statale A.Caravillani. Anno Scolastico 2016/2017. Programmazione Didattica. Matematica
IV Liceo Artistico Statale A.Caravillani Anno Scolastico 2016/2017 Programmazione Didattica Matematica Classe V sez. D Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Titolo Funzioni Limiti Derivate Lo studio delle
Dettagli