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2 0. PREMESSE La presente relazione ha l obiettivo di descrivere lo stato di conservazione e di consistenza di alcuni manufatti e strutture che sono ricomprese nell impianto natatorio del Comune di Legnano sito in viale Gorizia. In particolare, si descrive e rappresenta il quadro generale dello stato di conservazione della piscina Olimpionica da 50 metri e dei relativi manufatti accessori e complementari, quali ad esempio gli accessori tecnici, le pavimentazioni esterne, i locali tecnologici interrati, nonché il gruppo dei trampolini storici, risalenti agli anni trenta ed oggetto di una specifica relazione storica. Quanto sopra al fine di poter individuare e valutare quell insieme di opere ed interventi sistematici necessari a riqualificare l impianto stesso ed a ristrutturare le parti di esso che risultano particolarmente degradate. Nei paragrafi seguenti, quindi, verranno descritti, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, la vasca olimpionica, la pavimentazione esterna alla vasca, le reti tecnologiche esistenti e relative allo smaltimento delle acque meteoriche, nonché quello degli impianti propedeutici al funzionamento della piscina. Per quanto concerne i locali interrati posti al di sotto degli spogliatoi e del fabbricato tribune nonché per il cunicolo tecnologico posto ad anello intorno alla vasca, si è dovuto procedere ad una serie di sopralluoghi specifici, volti a ricostruire, ove possibile, l effettivo dislocamento delle reti tecnologiche esistenti nonché a codificare lo stato di degrado delle parti in calcestruzzo (pareti e soletta) costituenti il cunicolo stesso. L intervento, non ricomprende né prevede al momento, alcuna lavorazione di sistemazione degli attuali spogliatoi né delle facciate interne del fabbricato corrispondente. Dall esame della situazione attuale degli immobili e dei manufatti, sono state definite le linee guida per la progettazione degli interventi di riqualificazione e ristrutturazione, volti al recupero di elementi ancora in buono stato di conservazione ma anche a sostituire in parte o interamente quegli elementi che risultano oramai obsoleti, non più funzionali alla gestione ed al corretto uso nonché troppo ammalorati per essere mantenuti. 1

3 1. VASCA OLIMPIONICA La vasca olimpionica scoperta si presenta visivamente in condizioni non più accettabili, non solo dal punto di prettamente architettonico ed estetico ma anche dal punto di vista funzionale e gestionale per quelli che sono gli aspetti impiantistici e di manutenzione. La vasca ha dimensioni planimetriche di metri 50,0 x 20,0 ed una profondità variabile a partire da 1,85 metri sino a 2,50 circa in mezzeria, a cui segue un rapido cambio di pendenza che la porta in pochi metri a raggiungere la profondità massima di mt. 5,00. E questa la zona dedicata, in certe fasce orarie della giornata, ai tuffi dai trampolini dei mt. 5,00 e dei 10,0. La pavimentazione presente sul fondo vasca ed il rivestimento ceramico delle pareti mostrano innumerevoli situazioni di degrado e di cattivo stato di conservazione: sono riconoscibili, infatti, distacchi di piastrelle e svariati rappezzi, anche estesi, eseguiti in modo disordinato e disomogeneo e che appaiono contrastanti con l esistente sia per i differenti materiali usati che per le contrastanti colorazioni abbinate. Le fughe fra gli elementi della pavimentazione e del rivestimento non sono del tutto integre, ma risultano spesso erose dall acqua clorata della piscina: da qui, infiltrazioni che nel tempo potrebbero avere anche aggredito le parti in calcestruzzo sottostanti. La pavimentazione e il rivestimento della vasca è realizzato in piastrelle di ceramica, e presentano in più punti segni di distacco e ammaloramenti delle stuccature di giunzione. I bordi e la canaletta di sfioro e di raccolta, posta lungo i lati lunghi della vasca, risultano sbeccati, in alcuni punti lesionati e in alcuni settori, probabilmente maggiormente esposti e perché collocati in zone più delicate e meno resistenti, vi sono distacchi di mattonelle. Inoltre, vi sono anche situazioni diffuse in cui le sigillature hanno subito interventi di stuccatura, anch essi oramai oggetto di degrado e sfarinatura. Vista della vasca dalla zona trampolini 2

4 Vista della vasca zona trampolini Vista della vasca e della piscina coperta Vista della vasca e della piscina coperta 3

5 Anche le parti accessorie interne alla vasca non si presentano in condizioni accettabili. Sia la canaletta ceramica di sfioro che gli altri elementi interni quali il gradino di riposo le bocchette ecc. presentano situazioni di degrado e a tutti gli effetti non risultano affatto coerenti con i moderni sistemi di recupero dell acqua di vasca. Particolari vasca piscina 4

6 2. TRAMPOLINO Il trampolino, o meglio il gruppo dei due trampolini, rappresentano un elemento importante della piscina Olimpionica; esso riveste un particolare valore e pregio storicoartistico e la realizzazione risale agli anni trenta. La relazione storica, a corredo del progetto definitivo, descrive più approfonditamente tutti gli aspetti artistici e storici che danno lustro e valore a tali manufatti. Dal punto di vista costruttivo, le strutture sono state realizzate in cemento armato lisciato e tinteggiato. Strutturalmente, il manufatto è composta da due travi a mensola, fra loro parallele e collegate dai gradini di salita. Al piano tuffi le travi presentano sezione variabile sino a collegarsi alla soletta di piano il cui spessore è di circa cm. Visivamente, la superficie esterna presenta segni di esfogliazione delle parti verniciate e limitati distacchi di modestissime porzioni di calcestruzzo. Non appaiono esserci fenomeni profondi di degrado, se non localizzati in modestissime zone delle pareti; pertanto, anche gli interventi di risanamento da prevedersi in sede di progettazione, saranno sostanzialmente superficiali e poco invasivi. In ogni caso, considerato il valore e il vincolo di Tutela a cui sono assoggettati, gli interventi di ripristino e risanamento della struttura dovranno essere concordati e condivisi nel dettaglio con la Soprintendenza ai Beni Artistici Culturali. 5

7 3. PAVIMENTAZIONI Le pavimentazioni della zona di balneazione nonché quella degli spazi di sosta e riposo dei bagnanti, poste immediatamente a tergo, si presentano alquanto disomogenee e scombinate e mostrano chiari e evidenti segni di interventi di ripristino e ricostruzione locale che nel tempo si sono resi necessari per sostituire le parti ammalorate e distaccate. Nel particolare, la pavimentazione posta in aderenza alla vasca è costituita da piastrelloni in cemento bugnato e rugoso, principalmente in tinta rosa, con dimensioni variabili 35x35, mentre quella più esterna, posta oltre la canaletta di raccolta acque è in masselli autobloccanti di cemento color grigio e rosa. Svariate sono le zone in cui le fessure fra una pavimentazione e l altra nonché fra elementi della medesima pavimentazione risultano prive di stuccatura e di malta di allettamento. In tale zone i fenomeni e i cicli gelivi legati alle infiltrazione di acqua hanno creato sollevamenti e distacchi e anche salti di quota che possono risultare pericolosi ai fruitori. Non di meno la modifica, negli anni, delle varie aree e della loro destinazione principale, ha comportato modifiche delle naturali pendenze per la raccolta e lo smaltimento delle acque, con la conseguente formazione di zone di ristagno e di formazione di pozzanghere. Le immagini sopra raffigurate sono ampiamente esaustive dello stato di degrado e di disomogeneità della pavimentazione esistente. L intervento in progetto prevede una seria valorizzazione di tali spazi e una rivisitazione globale della loro utilizzazione da parte dei fruitori. 6

8 Pertanto, se da un lato di prevede di provvedere ad una sostituzione generale e completa della pavimentazione con la formazione delle nuove pendenze, dall altro si è deciso di incrementare le zone a verde ed a prato ove i fruitori possono riposare più gradevolmente. Nella relazione illustrativa del progetto saranno messi maggiormente in risalto tali interventi. 7

9 4. ACCESSORI Per quanto riguarda la parte degli accessori si rappresenta che essi sono di concezione vetusta e oramai hanno esaurito la loro piena funzionalità; la zona di accesso alla piscina non risulta più confacente alle nuove impostazioni progettuali e gli elementi esistenti risultano oramai non più idonei. Allo stesso modo il sistema di smaltimento delle acque meteoriche è inadatta in quanto sottodimensionato e soprattutto completamente disomogeneo e variegato; si riscontra una promiscuità fra cabalette che si interrompono e grigliette poste non sempre nella zona di ristagno dell acqua. 8

10 Inoltre, le attrezzature per gli ingressi e il lavaggio piedi, non sempre risultano in buon stato di conservazione. Oltre al distacco di alcuni rivestimenti, le parti metalliche presentano anche segni di ruggine. 9

11 5. LOCALI TECNICI I locali tecnici si trovano al piano interrato e sono ubicati proprio al di sotto della zona spogliatoi/guardaroba: da una scala si accede ad un ampio spazio suddiviso in tre locali adibiti, attualmente, allo stoccaggio di materiale e in forte stato di abbandono. Da qui, attraverso una scaletta in ferro assai precaria, si raggiunge un ulteriore locale, ampio e di forma rettangolare, utilizzato nel passato quale locale filtri. Il primo spazio ha una altezza netta di circa mt mente il secondo raggiunge i 4,00 metri. La situazione attuale degli spazi mostra una situazione molto degradata ed assai precaria: diffusi ed estesi, infatti, sono i segni di umidità ed infiltrazioni sia sulle pareti che a soffitto e pavimento. Si possono notare zone estese di distacco dell intonaco dalle pareti e dai soffitti ed in alcune aree anche la rottura dei fondelli di laterizio provenienti dalle pignatte costituenti la soletta di copertura. Il locale adiacente alla vasca conserva ancora i vecchi filtri di disinfezione dell acqua di vasca e le condotte costituente l antico impianto della piscina; sono presenti numerosi tubi in ferro in stato di abbandono, spesso arrugginiti e anche spezzati. La pavimentazione in battuto di cemento è molto rovinata e presenta diffusi segni di distacco. Tutto il materiale costituente il vecchio impianto andrà smantellato e smaltito. 10

12 Per quanto riguarda il cunicolo tecnologico si rappresenta che esso è percorso da una serie differenziata di condotte, composte parte da elementi in PVC, parte polietilene e parte in ferro, per le quali occorrerà prevedere il taglio e la rimozione. In ultimo si segnalano le zone della struttura di copertura in cui affiorano distacchi e formazione di ruggine sulle armature; occorrerà prevedere la neutralizzazione e la loro passivazione. 11

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