L INNOVAZIONE DEL COMMERCIO NEI CENTRI URBANI

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1 L INNOVAZIONE DEL COMMERCIO NEI CENTRI URBANI Dalla crisi alla resilienza: adattamento e forme di innovazione del commercio in città Mestre, 10 febbraio 2014 Federico Della Puppa Università IUAV di Venezia THEOREMA sas

2 Iniziamo con un sorriso

3 La desertificazione in città: perché? crisi economica imprese poco strutturate imprese non inserite in reti di imprese imprese che non collaborano e/o che subiscono i processi di filiera nuovo ruolo del consumatore responsabile

4 Cosa significa consumo responsabile? Secondo l etimologia delle parole significa letteralmente: strumento per raggiungere un fine in grado di essere garante di qualche cosa o di qualcuno Due temi: 1. Obiettivo 2. Garanzia

5 Consumatore responsabile = risparmiatore E un soggetto che sceglie in base ad un obiettivo ben preciso à INFORMAZIONE E un soggetto che applica nelle scelte il principio della responsabilità à MI INFORMO, ACQUISTO E CONSUMO MA LA CRISI HA AGGIUNTO UN ALTRO ELEMENTO IMPLICITO: IL RISPARMIO

6 Parola chiave OTTIMIZZARE

7 La crisi ha velocizzato la consapevolezza Il consumatore informato è un consumatore consapevole E un consumatore che ha bisogno di informazioni E un consumatore razionale che opera scelte mediate in base alle proprie esigenze, personali e di bilancio La crisi spinge a scelte consapevoli innestando elementi di attenzione: il vincolo di bilancio diventa à vincolo della scelta, ovvero della à qualità della scelta Ma la velocità non dipende solo dalla crisi, dipende anche dai MEZZI a disposizione

8 Informazioni che dipendono dai mezzi TELEGRAFO: da città a città TELEFONO: da edificio a edificio CELLULARI: da persona a persona INTERNET: da tutti a tutti WEB 2.0: da contenuto a contenuto

9 La crisi crea la disintermediazione PRODUZIONE PRODUZIONE DISTRIBUZIONE CONSUMO CONSUMO ieri oggi

10 Una nuova socialità: le communities nodi = persone contenuti = conversazioni collegamenti = relazioni

11 La rete, le relazioni, le informazioni

12 Proviamo a farci alcune giuste domande in che imprese operiamo? quanto spendiamo per farle funzionare? che valore hanno sul mercato? come possiamo incrementare questo valore? come possiamo renderle più efficienti? come possiamo essere più efficaci sul mercato?

13 Diventare resilienti in ingegneria la resilienza è la capacità di un materiale di resistere a urti improvvisi senza spezzarsi in informatica è la capacità di un sistema di adattarsi alle condizioni d'uso e di resistere all'usura in modo da garantire la disponibilità dei servizi erogati in ecologia e biologia la resilienza è la capacità di un ecosistema, inclusi quelli umani come le città, o di un organismo di ripristinare l'omeostasi, ovvero l equilibrio in psicologia, la resilienza viene vista come la capacità di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente

14 Resilienza È definibile come una somma di abilità, capacità, adattamento attivo e flessibilità necessaria per adottare nuovi comportamenti una volta che si è appurato che i precedenti non funzionano Sinonimi di resilienza sono: elasticità, mobilità, flessibilità, in una parola adattamento

15 Resilienza è la possibilità di anticipare i cambiamenti capacità di ascolto: informarsi, apprendere, incrementare il patrimonio informativo dinamismo imprenditoriale: rinnovo in&out flessibilità: adattamento, elasticità, capacità di riconvertirsi visione: avere ampi orizzonti, superare le barriere materiali e immateriali innovazione e sviluppo: investire in innovazione di prodotto, di processo, di approccio al mercato

16 Cambiare approccio cos è che ci fa cambiare? quali sono le spinte che inducono a modificare la struttura delle nostre imprese, l organizzazione interna, la gestione e l approccio al mercato in termini di prodotti, processi e strategie? il cambiamento deve essere dentro di noi se non è dentro di noi, è un agente esterno che può farci cambiare: la CRISI è l agente esterno

17 Lo schema perfetto per non cambiare

18 Informazione è innovazione Line Graph (William Playfair, 1786)

19 non sempre, purtroppo l errore di uno studio di due docenti di Harvard è alla base della politica di rigore europea la questione principale è quali informazioni raccogliamo e come le utilizziamo per affrontare il cambiamento

20 Thomas Herndon ha scoperto che l austerity imposta in questi anni dipende dall uso errato di excel da parte di due docenti di Harvard Uno studio di due docenti di Harvard, Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff pubblicato nel 2010 sull American economic review, aveva messo nero su bianco che di fronte alla crisi economica le uniche politiche corrette potessero essere quelle dell austerity. E lo aveva fatto all inizio della crisi greca, con perfetto tempismo per essere utilizzato soprattutto nella vecchia Europa, ma anche negli Stati Uniti, per avviare politiche di rigore. Ma un giovane dottorando in economia dell Università del Massachusetts, per esercizio, ha rifatto i conti dei blasonati docenti di Harvard e con estremo stupore ha scoperto che le conclusioni dei due docenti erano state tratte su calcoli errati. In pratica Reinhart e Rogoff hanno sbagliato ad incolonnare alcuni dati con Excel, un software che tutti usiamo e conosciamo.

21 I mercati sono sistemi complessi nei quali le informazioni sono conversazioni

22 Le prime tre regole del cluetrain manifesto dopo 15 anni sono ancora oggi valide

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24 Esempi positivi di politiche: Bolzano

25 Reggio Emilia

26 Firenze: compro in città e vivo il quartiere

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28 Il caso di Parma

29 Una politica che si diffonde

30 Il caso di Modena, ovvero farsi le giuste domande!

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34 La specializzazione vince in centro

35 Il centro è del commercio specializzato

36 Perché?

37 E perché no?

38 Innovare il commercio nei centri urbani L informazione è tutto à conoscenza Serve capacità di adattamento à resilienza La rete è lo strumento à network Il Comune deve favorire il network à politiche Le risorse umane sono il motore à formazione Le relazioni sono i mercati à fidelizzazione PRIMO PASSO STRATEGICO: FARE RETE

39 Resilienza è la capacità/possibilità di anticipare i cambiamenti capacità di ascolto: informarsi, apprendere, incrementare il patrimonio informativo dinamismo imprenditoriale: rinnovo in&out flessibilità: adattamento, elasticità, capacità di riconvertirsi visione: avere ampi orizzonti, superare le barriere materiali e immateriali innovazione e sviluppo: investire soprattutto in innovazione di processo e di approccio al mercato

40 Grazie per l attenzione! Federico Della Puppa Economia e Gestione di Imprese Università IUAV di Venezia THEOR MA sas fdp@iuav.it