PROPOSTA PER UNA MODIFICA DELLE AREE DI RISPETTO DEL CAMPO TERMALE DI MONTECATINI TERME

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1 Comune di Montecatini Terme Provincia di Pistoia PROPOSTA PER UNA MODIFICA DELLE AREE DI RISPETTO DEL CAMPO TERMALE DI MONTECATINI TERME A cura del Dr. Geol. Roberto Chetoni

2 INDICE 1) Premessa.pag 3 2) Le quattro aree di rispetto del campo termale.pag 5 Appendice: nella presente relazione "Proposta per una modifica delle aree di rispetto del campo termale di Montecatini Terme", facente parte delle indagini geologico tecniche di supporto al Piano Strutturale del Comune di Montecatini, sono presenti due carte in scala 1:5.000 (P03a e P03b), in cui sono state delimitate le nuove aree di rispetto della falda termale. pag. 2

3 PREMESSA Il campo idrotermale di Montecatini, con le sue numerose sorgenti a temperatura e salinità diverse, ha nei riguardi dell idrogeologia un importanza particolare. La complessità delle manifestazioni idrotermali è in relazione stretta con la complessità delle condizioni geologiche che caratterizzano la fascia pedemontana che occupa lo spazio compreso tra Marliana e il margine del Padule di Fucecchio. Fino ad oggi, per proteggere il campo termale di Montecatini, Trevisan aveva suddiviso in zone tutta l area interessata dalle sorgenti (fig. 1), sia montana che pedemontana, compreso il centro abitato del comune, dando precise indicazioni sulle profondità che si possono raggiungere con gli scavi o perforando pozzi che non possono comunque essere effettuati senza una indagine geologica preventiva. Nell anno 2001, nell'ambito del progetto finalizzato allo studio dell'area termale da parte della Società Terme di Montecatini, in collaborazione con il Comune e con la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, sono state realizzate nuove indagini conoscitive sia nell ambito dell area termale sia nell area urbanizzata del comune fin sotto l'autostrada in prossimità del tiro a volo e della località denominata Podere Terzo. L indagine effettuata è finalizzata a ricostruire il bacino sotterraneo che alimenta le sorgenti termali con lo scopo di captare l acquifero senza interferire con le attuali scaturigini. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di: - Interpretare in dettaglio la stratigrafia esistente al di sotto del campo termale; - Interpretare sulla base di nuove conoscenze il circuito idrotermale; - Ipotizzare l origine dell acqua salata. pag. 3

4 Proposta per una modifica delle aree di rispetto del campo termale di Montecatini Terme" pag. 4

5 Le indagini idrogeologiche sono state effettuate con: 1. Rilievi sismici (SIAG) 2. Rilievi tomografici e elettromagnetici (STEGA) Il presente lavoro redatto dal Dr. Geol. Roberto Chetoni è stato attualmente inviato a tutti i comuni interessati dalla nuova perimetrazione (Giugno 2003). La relazione, allegata al Piano Strutturale, è in attesa che un ente sovracomunale, Provincia e/o Regione, definisca con un decreto la materia relativa al Bacino Idrologico di Montecatini Terme, attualmente regolata dalla L. n 702 del 22/06/1913 e dal R.D. n 668 del 8/04/1920 e successive modifiche ed integrazioni. Nelle tavole di progetto sono state inserite due carte P03a e P03b, dove sono state perimetrate le aree di rispetto della falda termale, sulla base dello studio idrogeologico effettuato, e limitate solamente ai confini comunali do Montecatini Terme. pag. 5

6 LE QUATTRO AREE DI RISPETTO DEL CAMPO TERMALE Per proteggere il campo termale di Montecatini, Trevisan aveva suddiviso in quattro zone l area interessata dalle sorgenti, sia montana che pedemontana, comprendendo anche il centro abitato e dato precise indicazioni sulle profondità che potevano essere raggiunte con gli scavi, con i sondaggi e con i pozzi; ogni indagine doveva essere seguita direttamente da un geologo che doveva fornire una relazione sui risultati conseguiti. Dagli anni 50 ad oggi si è ottemperato a queste disposizioni, ma nessuno ha più fatto indagini mirate a ricostruire in dettaglio il percorso sotterraneo delle acque che affiorano dalle varie emergenze, a valutare la permeabilità e trasmissività dell acquifero che le caratterizza nonché a individuare la consistenza e la potenzialità del bacino di alimentazione. Con i metodi di indagine di cui oggi si dispone, è possibile ricostruire bi o tridimensionalmente l assetto stratigrafico fino a profondità superiori a 300 metri dal piano campagna. Infatti con sondaggi sismici, elettrici e elettromagnetici tipo TDEM è stato possibile ricostruire con buona approssimazione il bacino termale sottostante Montecatini e valutare le potenzialità idriche che possono essere captate per incrementare la disponibilità dell acqua termale stessa. In base ai risultati dallo studio idrogeologico sul bacino termale, si propone una nuova delimitazione dell area di protezione idrogeologica del campo idrotermale di Montecatini (fig. 2). Sono stati infatti individuate le aree di dominio delle acque salate e quelle delle acque dolci fredde che hanno un ruolo assai importante nella composizione chimica che caratterizza le varie sorgenti. Le due aree sono : 1. Area dominio dell acqua termale in senso stretto, identificata con il numero 4 2. Area dominio dell acqua dolce, identificata con il numero 3 Esternamente a queste, sono state circoscritte le aree 2 e 1 che rientrano solo in parte nei confini comunali di Montecatini. pag. 6

7 Proposta per una modifica delle aree di rispetto del campo termale di Montecatini Terme" pag. 7

8 La normativa di intervento proposta per le varie aree con i confini modificati, è la seguente: Area 4 Dominio dell acqua termale La delimitazione proposta è tracciata sulla planimetria allegata. Si tratta di un area che comprende la zona del centro urbano di Montecatini Terme, tutta l area del parco termale e la fascia del corridoio conduttivo con direzione appenninica che si protende verso il depuratore nel Comune di Pieve a Nievole. In tutta quest area si presume che l acqua termale risalga da faglie profonde e trovi un corridoio conduttivo verso l area pedemontana dove affiorano le sorgenti. In questa area, come già stabilito da Trevisan, ogni scavo che incida la falda freatica o le piccole falde nei livelli ciottolosi intercalati alle argille lacustri, può turbare il regime idrogeologico delle sorgenti. Si propone che ogni progetto di scavo, anche per fondazione di edifici, sia accompagnato da una relazione geologica che illustri le condizione del terreno. A questo scopo potranno essere eseguiti piccoli sondaggi geognostici per non oltre una decina di metri. In aggiunta a quanto sopra prescritto, si ritiene che possano essere eseguiti non solo sondaggi geognostici, ma anche prove penetrometriche statiche o dinamiche per non oltre una decina di metri. Al fine di ottenere la concessione edilizia, le indagini geologiche dovranno effettuarsi esclusivamente alla presenza di un geologo, congiuntamente ad un tecnico comunale preposto a questo incarico o ad un funzionario del Genio Civile di Pistoia. Se durante le indagini geognostiche venisse intercettata una falda termale o di acqua dolce fredda, dovranno essere prelevati due campioni di acqua che saranno analizzati chimicamente da laboratori di fiducia dell Amministrazione comunale a spese della committenza. Si dovrà misurare altresì sempre la temperatura dell acqua della falda intercettata dagli scavi geognostici. Il geologo di parte e i tecnici dell amministrazione comunale preposti a sovrintendere alle indagini dovranno porre particolare attenzione affinché la falda non venga contaminata durante i lavori di scavo o perforazione da infiltrazioni di acque superficiali, né possa in alcun modo essere captata per un eventuale sfruttamento. Si dovranno pertanto prevedere cementazioni, tamponi argillosi, sanitizzazioni e quanto altro si riterrà opportuno al fini di proteggere e salvaguardare la falda termale. pag. 8

9 I tecnici preposti dall amministrazione comunale al controllo dei lavori di scavo verificheranno i risultati dell indagine e degli studi eseguiti sul terreno dal geologo di parte e condizioneranno il rilascio della concessione edilizia al rispetto delle prescrizioni che riterranno opportuno imporre. E comunque vietato scavare qualsiasi tipo di pozzo, realizzare, mediante pozzi a perdere e similari, smaltimenti di scarichi o liquami provenienti da strutture abitative artigianali e agricole ed effettuare scavi in prossimità di fognature perdenti. Anche per l esecuzione di scantinati, piscine e altri tipi di sbancamento, compresi quelli relativi alle fondazioni, dovranno essere rispettate le norme sopra specificate. Area 3 - Dominio dell acqua dolce fredda dovranno essere vietati pozzi di ogni tipo, anche emungenti acque non termali Queste disposizioni di Trevisan debbono essere mantenute. L area individuata con la nuova delimitazione comprende la fascia di versante ove sono state individuate le falde di acqua dolce fredda che vanno a miscelarsi con le acque termali; esse debbono essere protette sia nella qualità (da possibili inquinamenti), sia nella quantità poiché responsabili di un apporto diretto al campo termale. L area 3 comprende gran parte del territorio comunale in cui affiorano il macigno, la scaglia, i calcari della Grotta Maona e i diaspri che dominano le colline delle Panteraie. Per gli interventi a maggiore incidenza sul terreno, quali opere implicanti volumi interrati e fondazioni profonde, la campagna geognostica dovrà fornire le caratteristiche del sottosuolo anche per quanto riguarda il substrato roccioso; pertanto si ritiene che la profondità di indagine possa raggiungere i 20 metri dal piano campagna. Se dovesse essere intercettata la falda, anche in questo caso dovranno essere presi due campioni di acqua, misurata la temperatura e si procederà come per l area 4. Si dovrà procedere quindi alla cementazione del foro. Area 2 In questa area possono essere scavati pozzi di ogni tipo purché la profondità non superi i 100 metri. pag. 9

10 L area 2 comprende la zona a valle della ferrovia nei Comuni di Montecatini e di Pieve a Nievole, ad esclusione della fascia tracciata in area 4 che collega il centro dell abitato con la zona posta a valle. Occupa inoltre la fascia di territorio posta ad est di Montecatini Alto che si estende per gran parte nel Comune di Pieve a Nievole. Nell area descritta ed indicata nella planimetria allegata, per ottenere l autorizzazione a perforare pozzi con una profondità non superiore ai 100 metri è necessario ottemperare alle disposizioni esistenti emanate sia dal Comune che dal Genio Civile di Pistoia. Anche per questo tipo di intervento, si richiede una relazione geologica e tecnica in cui si definiscono le caratteristiche litotecniche dei terreni attraversati dalla perforazione, nonché le modalità di completamento del pozzo e la tipologia d intervento. La relazione conclusiva dovrà contenere tutti i dati tecnici relativi alla perforazione, l analisi dell acqua captata, la sua temperatura e la descrizione dei sistemi adottati per proteggere la falda captata dalle acque di infiltrazione superficiale. La relazione sarà sottoposta alla commissione tecnica comunale, che darà parere negativo o positivo sull intervento da realizzare. Area 1 In questa area possono essere scavati pozzi di ogni tipo purché la profondità non superi i trecento metri. Questa zona, che occupa una fascia di territorio marginale al campo termale, si estende verso Marliana lungo la fascia occidentale del Comune di Massa e Cozzile e ad est occupa la collina di Poggio alla Guardia, buona parte del Comune di Pieve a Nievole e l area che costeggia il torrente Nievole fino alle Colmate del Terzo. In questa area valgono le stesse disposizioni descritte per l area 2. Dr. Geol. Roberto Chetoni pag. 10

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