Alimentazione nelle fasi di preingrasso e ingrasso

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1 Obiettivi Rendere l approvvigionamento alimentare completamente indipendente dalla produzione in natura Ciò elimina i problemi correlati alla capacità portante dell ambiente che limita il numero di soggetti che è possibile allevare (allevamento estensivo) permettendo di allevare un numero maggiore di soggetti per unità di volume (allevamento intensivo)

2 Due problematiche 1) Quale mangime 2) Quanto mangime I mangimi inerti possono essere classificati in due gruppi: mangimi secchi mangimi freschi o umidi

3 Mangimi secchi Sono prodotti da ditte specializzate Sono formulati in base al tipo di specie ittica allevata In molti casi sono prodotti in diverse varietà, specifiche per le varie esigenze metaboliche (ad es. i riproduttori hanno un alimentazione diversa dai soggetti da ingrasso) Sono disponibili in diversi tagli dimensionali (in polvere, sbriciolati, microgranuli, pellets) per poter assecondare le capacità di assunzione degli animali a partire dallo svezzamento fino alle taglie dei riproduttori

4 Mangimi secchi Sono commercializzati in sacchi su cui vengono indicate le caratteristiche nutrizionali, data di produzione e di scadenza Vanno tenuti in ambienti freschi e asciutti per evitare la degradazione vitaminica e l irrancidimento dei grassi Devono essere sufficientemente galleggiabili, in modo da depositarsi sul fondo lentamente e permettere agli animali di alimentarsi (ciò non è necessario per i crostacei e per i pesci che si cibano sul fondo, come cefalo e storione)

5 Mangimi secchi Vantaggi Praticità d uso Possono essere distribuiti tramite mangiatoie automatiche Elevata efficienza di conversione Non inquinanti (se di buona qualità e giustamente dosati) perché non si sciolgono e non si sbriciolano Svantaggi Costo elevato Difficile aggiungere vitamine o medicine perché l olio di pesce che si usa come legante tende a disciogliersi in acqua rapidamente

6 Mangimi freschi o umidi (pastoni) Molto impiegati per alcune specie ittiche, quali anguilla, cefalo e molti crostacei Vengono quasi sempre preparati all interno dell impianto che deve essere dotato di strutture per o stivaggio, il miscelamento, la macinazione, la sterilizzazione degli ingredienti La sterilizzazione è fondamentale per evitare le contaminazioni con patogeni eventualmente presenti nelle materie prime. Generalmente avviene in autoclave Non inquinanti (se di buona qualità e giustamente dosati) perché non si sciolgono e non si sbriciolano La consistenza è importante: se eccessiva comporta scarsa e faticosa assunzione, se scarsa determina sbriciolamento e scioglimento del cibo con inquinamento dell acqua

7 Mangimi freschi o umidi (pastoni) Vantaggi La formulazione può essere variata in base alle esigenze di allevamento Costo di produzione non eccessivo Le vitamine ed i farmaci possono essere facilmente inglobati prima della somministrazione senza che si disperdano in acqua Svantaggi Richiedono manodopera e tempo per la preparazione Facilmente deteriorabili Difficile distribuzione automatica Possono essere molto inquinanti e determinare epidemie Possibili errori di formulazione

8 Materie prime 1. Mangimi secchi Farina di sangue; distillato secco di birra; farina di piume; farina di crisalidi; farina di carne; farina di ossa; farina di pesce; glutine di mais; soia; farina di frumento; complessi vitaminici

9 preingrasso e ingrasso Materie prime Mangimi secchi: esempi in tabella Composizione percentuale di proteine e lipidi totali rilevate negli ingredienti principalmente usati nella dieta dei pesci. Per ogni ingrediente viene anche riportata l energia grezza espressa in kilocalorie per grammo Ingrediente Proteina grezza (%) Lipidi grezzi (%) Energia grezza (kcal/g) Farina di sangue Dist. Sec. Birra Farina di piume Farina di crisalidi Farina di carne e ossa Farina di carne Farina sottop. Pollo Conc. Prot. Pesce Farina pesce (aringa) Farina pesce bianco Glutine di mais Farina glutine mais Sol. sec. dist. Mais Farina semi ravizzone Soia non sgrass. cotta Farina soia decort. Conc. proteine soia Farina germi frumento (sgrassata) Farina frumento Pula riso (sgrass.) 80,0 45,0 85,0 69,7 45,0 66,8 58,0 80,0 70,0 62,1 21,0 60,0 27,0 36,0 38,0 48,0 68,0 25,3 17,6 17,2 1,0 0,4 2,5 3,8 8,5 12,0 14,0 0,3 10,0 11,1 2,0 2,0 9,0 2,6 18,0 0,5 0,3 1,8 5,9 2,1 5,21 4,31 5,36 5,88 4,50 4,89 4,68 4,37 4,94 4,57 4,45 5,07 5,01 4,30 5,34 4,30 3,48 4,07 4,08 3,65

10 Materie prime 2. Mangimi umidi Trito di carne (spesso sottoprodotti della pesca) addizionato con farina di sangue, farina di soia, oli di pesce, Sali minerali, vitamine Una differenza fondamentale tra umidi e secchi risiede nella percentuale d acqua poiché i secchi sono disidratati e pertanto sono molto più nutrienti a parità di peso Attualmente nell alimentazione dei teleostei marini è preferito l uso di mangimi secchi che presentano un indice di conversione più elevato

11 Integrazione vitaminica Risulta indispensabile, indipendentemente dal tipo di alimentazione adottata Poiché le vitamine sono facilmente deperibili, soprattutto a seguito di cattivo stoccaggio degli alimenti, occorre fornire regolarmente un integrazione specialmente in alcune fasi di stress, come: stagione fredda manipolazione per trasferimento in vasca o per selezione di taglia La vit. C risulta indispensabile e deve essere aggiunta al cibo per almeno una settimana (1 g/ 1 Kg di mangime). Anche le vitamine del complesso B sono importanti e vanno integrate

12 Quanto mangime I pesci tenuti in condizioni idonee tendono ad alimentarsi molto Ciò può portare all errore della sovralimentazione che porta ad esiti disastrosi È fondamentale dosare esattamente la razione alimentare La quantità viene dosata come % del peso vivo presente in vasca Occorre conoscere la biomassa iniziale (n soggetti x peso medio) e le sue variazioni nel tempo

13 Quanto mangime Le variazioni di biomassa sono legate alle perdite da mortalità e agli incrementi da accrescimento Le perdite possono essere agevolmente calcolate valutando il n di soggetti morti giornalmente e moltiplicandolo per il loro peso complessivo La stima degli incrementi è più complessa ed è attuabile praticamente solo tramite campionatura Tale metodo è detto della biometria parziale e consiste nel pescare e pesare un numero rappresentativo dei soggetti in vasca in modo da calcolarne il peso medio che viene moltiplicato per il n totale di soggetti. I valori estremi di peso vanno scartati

14 Quanto mangime La quantità di mangime da somministrare giornalmente si esprime come percentuale del peso vivo (ad es. una razione del 2% corrisponde a 2 Kg di mangime per 100 Kg di peso degli animali allevati Nella determinazione di tale % è importante valutare una serie di variabili: tipo di mangime (a parità di condizioni il peso del fresco da somministrare è circa il doppio rispetto al secco) taglia dei soggetti: maggiore quantità nei giovani temperatura: maggiore quantità di cibo e massima capacità di conversione alle temperature ottimali

15 Quantità di alimento da somministrare giornalmente, espressa in percentuale del peso vivo, e numero dei pasti consigliati per l alimentazione della spigola e dell orata, in funzione della temperatura di allevamento e della taglia degli animali RAZIONAMENTO DELLA SPIGOLA E DELL ORATA Mangime (tipo) Mic. Sbr. Sbr. Sbr. Pel. Pel. Pel. Pel. Pel. Pel. Taglia animali peso (g) 0, ,5 2,0 2, Temp. Acqua QUANTITÀ GIORNALIERA DI MANGIME IN % DEL PESO VIVO 10 C 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 1,0 0,7 0,5 0,5 15 C 5,0 5,0 5,0 4,0 4,0 3,5 1,5 1,0 1,0 1,5 20 C 8,0 8,0 8,0 6,0 6,0 5,0 2,0 1,5 1,5 1,7 25 C 2,5 2,0 2,8 2,5 30 C 2,0 1,8 1,5 Pasti giorno (n minimo) Legenda: Mic.= Microgranuli; Sbr.= Sbriciolato; Pel.= Pellettato