FEDERAZIONE DEI COMUNI DEL CAMPOSAMPIERESE
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- Gianmaria Di Carlo
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1 FEDERAZIONE DEI COMUNI DEL CAMPOSAMPIERESE UFFICIO DI PIANO arch. FLAVIO CARIALI
2 Abitanti Tasso di crescita (10 anni) 23% Popolazione straniera 13% Superficie 226 Kmq 441 abitanti per Kmq 11 COMUNI associati in: 1 FEDERAZIONE DI COMUNI Imprese di tipo manifatturiero 1 impresa ogni 8,3 abitanti 3 addetti
3 Bassano Treviso Area metropolitana Veneto Centrale Sistema insediativo caratterizzato dal forte decentramento residenziale e produttivo Vicenza Padova Venezia Elevata integrazione economico sociale + di di abitanti suddiviso in 4 province e oltre 200 comuni
4 Flussi pendolari con più di 200 spostamenti giornalieri (2001) LA CITTA METROPOLITANA PROVINCIA DI VENEZIA: modello monocentrico, ossia che a partire dal centro, tra l altro del tutto unico e circoscritto come la città di Venezia, si estende alla provincia veneziana, secondo una logica legata alla dimensione politica amministrativa di diritto esistente; L AREA METROPOLITANA di fatto oggi esistente nel Veneto centrale, non può essere infatti legata ai confini amministrativi esistenti, ma piuttosto alla dimensioni funzionali insistenti sulla stessa, con confini quindi da definire in modo flessibile caso per caso,mediante l analisi dei dati di flusso Fonte: Elaborazione Regione Veneto Direzione sistema statistico regionale e Trastec scpa, 2007
5 Occorre passare da una logica organizzativa del tipo gerarchico piramidale, ad una logica cooperativa a rete di tipo intercomunale e intersettoriale finalizzata allo sviluppo strategico del territorio, con il coinvolgimento di volta in volta dei vari attori per la progettazione e implementazione delle politiche integrate di sviluppo territoriale quali la logistica, le infrastrutture, i trasporti, le utilities, ma anche un approccio integrato alle politiche per un settore trainante come il turismo.
6 STATUTO REGIONE VENETO - art Funzioni metropolitane. La Regione promuove l integrazione socio-economica delle funzioni metropolitane del territorio regionale e ne favorisce il governo strategico in stretta collaborazione con le autonomie locali, attuando forme specifiche di coordinamento, anche interregionale, per lo sviluppo del sistema dei trasporti e delle infrastrutture di rango metropolitano, con particolare riferimento a reti della mobilità, piattaforme portuali e aeroportuali, logistica, ricerca e università, poli fieristici, poli sanitari di interesse regionale, istituzioni culturali di interesse regionale.
7 L art. 8 della L.R.Veneto 18/2012 individua per la gestione associata dei servizi pubblici locali i seguenti Ambiti Territoriali Adeguati ed Omogenei: AMBITO TERRITORIALE MINIMALE, per le funzioni fondamentali (5.000 abitanti); AMBITO TERRITORIALE ADEGUATO DI GESTIONE, coincidenti con quelli di area omogenea (distretti sanitari, protezione civile, polizia locale) e facenti capo preferibilmente a unioni di comuni ( abitanti); AMBITO TERRITORIALE DI PROGRAMMAZIONE, con il livello dimensionale coincidente con quello di una ULSS e facente capo al coordinamento delle Intesa Programmatica d Area (IPA) e alla Conferenza di Sindaci; AMBITO DI AREA VASTA che fanno capo alla città metropolitana o alla Provincia.
8 AMBITO AREA VASTA AMBITO TERRITORIALE DI PROGRAMMAZIONE AMBITO TERRITORIALE ADEGUATO AMBITO TERRITORIALE MINIMALE
9 Le Intese Programmatiche d'area (IPA) L.R. Veneto 35/2001 sono dei tavoli di governance multistakeholder, strumenti di programmazione decentrata e di sviluppo del territorio, attraverso i quali la Regione offre la possibilità agli Enti pubblici locali e alle Parti economiche sociali di partecipare alla programmazione regionale. Le IPA provvedono alla concertazione del Documento Programmatico d Area che si esplica in idee e progetti che riguardano: le politiche per lo sviluppo; i progetti di partenariato da presentare alla Regione, allo Stato, alla Comunità Europea per l accesso ai fondi comunitari; la realizzazione delle infrastrutture per il territorio; la promozione dell identità territoriale per una crescente competitività ed attrattività
10 IPA CAMPOSAMPIERESE Ente Capofila la Federazione GOVERNANCE Risorse umane Controllo di gestione SICUREZZA Polizia locale Protezione civile Sindaci 11 Assessori 63 Consiglieri 188 Dipendenti dei Comuni 282 della Federazione 53 Totale 335 SUAP CRESCITA UTC Ufficio Territoriale per la Crescita UFFICIO di PIANO
11 PERCHE COSTITUIRE UNA FEDERAZIONE DI COMUNI? PERCHE COSTITUIRE UNA INTESA PROGRAMMATICA D AREA? FEDERAZIONE COMUNI UN ALLEANZA COLLABORATIVA PER LA GESTIONE DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE Costare meno grazie alle economie di scala, e la riqualificazione della spesa Sviluppare maggior professionalità Migliorare i servizi Aumentare la produttivita Maggior capacità di investimento, agganciare i fondi comunitari IPA UN ALLEANZA COLLABORATIVA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO Generare l identità distintiva del territorio; Essere protagonisti nelle politiche di programmazione regionale; Giuste dimensioni territoriali per costituire un proprio spazio nelle politiche di area vasta metropolitana
12 UFFICIO di PIANO Governo del Territorio RESPONSABILE: Gestione dei diversi strumenti e piani che incidono sul governo del territorio della Federazione, termine da intendersi quindi nella sua eccezione più ampia, non relativa solo all uso del suolo, ma concernente una pluralità di discipline che incidono sul territorio quali l energia, la mobilità, il paesaggio, il turismo, la protezione civile ecc. Avendo come punto di partenza il PATI del Camposampierese, quale piano interdisciplinare di governo del territorio.
13 UFFICIO di PIANO Governo del Territorio P.A.T.I. CAMPOSAMPIERESE PIANO MOBILITA SOSTENIBILE PAES - PATTO dei SINDACI PROMOZIONE TURISMO Osservatorio Sperimentale per il Paesaggio del Graticolato Romano PIANI DI PROTEZIONE CIVILE PIANO WIRELESS Il PATI quale coordinamento di una pluralità di discipline di valenza intercomunale, gestite dai diversi piani di settore
14 UFFICIO di PIANO Governo del Territorio SISTEMI TEMATICI P.A.T.I. CAMPOSAMPIERESE Il sistema ambientale Difesa del suolo Servizi a scala territoriale Sistema turistico-ricettivo Sistema relazionale infrastrutturale e della mobilità Sistema insediativo-produttivo Sistema storico-monumentale Sistema della sostenibilità energetica
15 SISTEMA MOBILITA Il progetto messenger, sicurezza stradale Piano della Mobilità Sostenibile prevede linee d azione finalizzate a disincentivare l'uso dell'auto privata, favorendo i collegamenti dei mezzi pubblici, oltre che alla rete della mobilità lenta, e la mobiltà c.d. alternativa quali car-pooling, car-sharing veicoli elettrici, la creazione, nei nostri centri storici della c.d. zone 20-30, con interventi di riqualificazione urbana.
16 SISTEMA EFFICIENZA ENERGETICA I Comuni del Camposampierese, hanno aderito ad un progetto denominato e 1 SEAP, promosso da una società a finanziamento europeo che prevede, nel particolare, lo sviluppo del Piano d Azione per l Energia Sostenibile (P.A.E.S.), nell ambito del PATTO DEI SINDACI, in forma integrata con la UNI EN ISO 50001, la norma che definisce i requisisti per la progettazione e la certificazione di un sistema di gestione dell energia.
17 SISTEMA TURISTICO-RICETTIVO Con l'istituzione dell'ufficio del turismo presso la Federazione, la definizione del marchio d'area territoriale di Valle Agredo i progetti di promozione dell'estensione della rete dei percorsi ciclabili di interesse intercomunale, le ipotesi di progetto di uso e regolamentazione della navigabilità dei corsi d'acqua, la valorizzazione dei prodotti tipici locali ecc..
18 SISTEMA DEL PAESAGGIO OSSERVATORIO LOCALE DEL PAESAGGIO DEL GRATICOLATO ROMANO La Convenzione Europea di Paesaggio (ratificata dall Italia con la legge 4 gennaio 2006, n. 14), riconosce il paesaggio quale componente essenziale del contesto della vita delle popolazioni, espressione delle diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità La Regione promuove sperimentalmente l attivazione di osservatori sviluppati in ambito locale, le cui attività saranno coordinate dall Osservatorio regionale (LR 10/ DGRV n. 826 del ) Osservatorio Sperimentale del paesaggio del Graticolato Romano, è stata istituito, a seguito accordo ai sensi dell art. 15 delle L. 241/1990, tra la Regione Veneto, la Provincia di Padova (Ente Capofila), e la Federazione del Camposampierese, per la collaborazione nelle attività di comune interesse relative alle politiche per il paesaggio del Graticolato Romano
19 UFFICIO DI PIANO OSSERVATORIO PER LA PIANIFICAZIONE Piano di governo del territorio insieme organizzato di informazioni Nella Pianificazione è importante: dar conto dei risultati conseguiti; sorvegliare l evoluzione delle dinamiche innescate dalla azione intraprese per poter, se del caso, apportare tempestivamente i correttivi necessari; Monitoraggio e uso delle tecnologie informatiche per la corretta gestione dell informazione.,
20 COMUNI INDICATORI DI SOSTENIBILITA I Piani settoriali quali moduli di implementazione del PATI Il PATI e i vari piani di settore non possono prescindere dal riferimento ad un comune sistema di indicatori di sostenibilità, al fine di garantirne un efficiente sistema di monitoraggio. Indicatori individuati all interno del quadro conoscitivo dello stesso PATI, in conformità alle disposizioni della LR Veneto 11/2004 sul Governo del Territorio. P.A.T.I. CAMPOSAMPIERESE PIANI DI PROTEZIONE CIVILE PIANO WIRELESS
21 il territorio è uno e la pianificazione, pure costituita da una pluralità di atti, deve mantenere coerenza e unità Giovanni Astengo
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