PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE VABILITA' SERVIZIO PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE VIABILITA'
|
|
- Marina Perrone
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE VABILITA' SERVIZIO PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE VIABILITA' S.P. 27 "VALLE SERINA" LAVORI URGENTI PER IL RIPRISTINO DEL CORPO STRADALE DAL KM 26,900 AL KM 27,100 IN COMUNE DI COSTA SERINA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO AGGIORNAMENTI OGGETTO DELL'AGGIORNAMENTO data: PROGETTAZIONE: Progettista Dott. Ing. Matteo Centurelli allegato n: Collaboratori: Geom. Alessandro Cordoni Geom. Stefano Moroni Geom. Bruno Ponti OGGETTO DELL'AGGIORNAMENTO RELAZIONE BARRIERE DI PROTEZIONE STRADALE data: CUP: data: - - E87H /II 14/10/15 Il Dirigente del Settore Viabilità Dott. Ing. Antonio Zanni Il Responsabile del Procedimento Dott. Ing. Matteo Centurelli
2 NORMATIVA La normativa sulle barriere stradali di sicurezza vigente relativa alla progettazione e l impiego delle barriere di sicurezza risulta il D.M. 18/02/1992 n. 223, Regolamento recante istruzioni tecniche per la progettazione, l'omologazione e l impiego delle barriere stradali di sicurezza, come aggiornato dal D.M 21 giugno 2004 Aggiornamento delle istruzioni tecniche per la progettazione, l'omologazione e l impiego delle barriere stradali di sicurezza e delle prescrizioni tecniche per le prove ai fini dell omologazione. A ciò si aggiungono : - D.M Recante le Istruzioni tecniche sulla progettazione, omologazione ed impiego delle barriere di sicurezza stradale (con esclusione delle istruzioni tecniche sostituite dalle istruzioni tecniche allegate al D.M n. 2367); - D.M n Recante le Istruzioni tecniche per la progettazione, l omologazione e l impiego dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali; - UNI EN 1317 Barriere di sicurezza stradali: parti 1, 2, 3 e 4; - D.M Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade e s.m.i.; - D.M Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni strad Individuazione delle barriere La Finalità delle barriere di sicurezza è quella di realizzare accettabili condizioni di sicurezza per gli utenti della strada e per i terzi esplicando le seguenti funzioni: - Garanzia, entro certi limiti, del contenimento dei veicoli in fuoriuscita dalla carreggiata stradale; - Redirezione controllata del veicolo, dopo l urto sulle stesse; - Adeguata capacità della barriera di assicurare, deformandosi, l assorbimento di parte dell energia di cui è dotato il veicolo in movimento e quindi contenendo gli effetti dell urto sui passeggeri; - Contenimento delle decelerazioni entro limiti fissati, in relazione all indice di severità dell impatto. I parametri per la classificazione delle barriere sono i seguenti: - Livelli di contenimento: valutato in termini di energia cinetica posseduta dal veicolo all atto dell impatto, calcolata con riferimento alla componente ortogonale della velocità. - Severità degli impatti: valutato sulla base dell indice ASI (Indice di Severità della Accelerazione) che misura la severità dell urto sugli occupanti delle autovetture considerati seduti con cinture allacciate. Sono ammessi valori ASI non superiori ad 1, tranne che nei punti particolarmente pericolosi dove possono essere ammessi valori maggiori, comunque non superiori a 1,4. La Classificazione delle barriere risulta la seguente: Classe N1: contenimento minimo Lc = 44 kj Classe N2: contenimento medio Lc = 82 kj Classe H1: contenimento normale Lc = 127 kj Classe H2: contenimento elevato Lc = 288 kj Classe H3: contenimento elevatissimo Lc = 463 kj Classe H4: contenim. per tratti ad altissimo rischio Lc = 572 kj Individuazione delle zone da proteggere Facendo riferimento a D.M. n. 223 / 1992 e successivi aggiornamenti e modifiche deve essere protetto: - i margini di tutte le opere d'arte all'aperto quali ponti, viadotti, ponticelli, sovrappassi e muri di sostegno della carreggiata, indipendentemente dalla loro estensione longitudinale e dall'altezza dal piano di campagna ( omissis.); - lo spartitraffico ove presente; - il margine laterale stradale nelle sezioni in rilevato dove il dislivello tra il colmo dell arginello ed il piano di campagna è maggiore o uguale a 1 m; la protezione è necessaria per tutte le scarpate aventi pendenza maggiore o uguale a 2/3. Nei casi in cui la pendenza della scarpata sia inferiore a 2/3, la necessità di protezione dipende dalla combinazione della pendenza e dell'altezza della scarpata, tenendo conto delle situazioni di potenziale pericolosità a valle della scarpata (presenza di edifici, strade, ferrovie, depositi di materiale pericoloso o simili); - gli ostacoli fissi (frontali o laterali) che potrebbero costituire un pericolo per gli utenti della strada in caso di urto
3 Il D.M. 223/92 e successive modifiche e integrazioni è riferito alla progettazione di nuovi tratti stradali, all adeguamento di tratti significati di tronchi stradali oppure alla ricostruzione e riqualificazione di parapetti di ponti e viadotti situati in posizione pericolosa per l ambiento esterno alla strada o per l utente stradale per strade con velocità di progetto pari o maggiori a 70km/h. Tale considerazione è stata univocamente confermata nella Circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 21 luglio 2010, n , che svolge una funzione chiarificatrice dell applicazione del D.M. 223/92. La circolare, in premessa, riporta testualmente al punto 3 che: Il campo di applicazione della normativa riguarda i progetti esecutivi di strade ad uso pubblico extraurbane e d urbane che hanno velocità di progetto maggiore o uguale a 70km/h. sono espressamente escluse dal campo di applicazione della norma in argomento le progettazioni inerenti le strade extraurbane ed urbane con velocità di progetto inferiori a 70km/h.. Il tratto non rientra nella casistica sopra esposta e conseguentemente non rientrerebbe nel campo di applicazione cogente del decreto. La predetta Circolare a questa riguardo riporta che : Nei progetti relativi a strade ad uso pubblico che non rientrano invece nel campo di applicazione delle norme richiamate, tenuto conto delle specifiche condizioni locali in termini di configurazione dello stato dei luoghi e di circolazione, qualora sia previsto anche un intervento sui margini o sui dispositivi di ritenuta, il progettista dovrà comunque valutare le situazioni ove si rendono necessarie protezioni in relazione alla presenza od all insorgenza di condizioni di potenziale pericolo In relazione a quanto sopra esplicitato si adottano, ai fini di sicurezza, i criteri di progettazione e scelta del dispositivo previsti dal DM 223/92 per le strade con velocità di progetto >70km/h. CARATTERISTICHE STRADALI TRAFFICO La strada ha un andamento tipico da strada provinciale di montagna, posta sul fondovalle e collegante il comune di Serina e Oltre Il Colle al fondovalle. In base all indagine di traffico eseguita dall Amministrazione Provinciale nell anno 2010 al km 24,091 è così caratterizzata : - intensità di traffico: TGM = 5088 veicoli ; - percentuale di mezzi pesanti = 3% CLASSIFICAZIONE Come riportato nel PTCP la strada ai sensi del Codice della Strada è classificata come strada locale di tipo F extraurbana ; GEOMETRIA Le caratteristiche plano-altimetriche della strada vedono una piattaforma stradale da strada con larghezza variabile da 6 a 7,50 m, e una serie di rettifili inframmezzati da tratti curvilinei ravvicinati con raggi da 30-40m. inferiore alla tipologia F2 per strade locali in ambito extraurbano pari a 8,50m VELOCITA DI PROGETTO Le barriere sono da posare su tratto stradale esistente, realizzato antecedemente le normativa del DM 05/11/2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade Raffrontate le caratteristiche del tratto in oggetto con il DM 05/11/2001, anche assumendo pendenza trasversale e coefficienti di attrito ai valori massimi, la velocità di progetto stradale è individuabile in 50km/h con punte massime di 60km/h. Ciò tenuto conto della presenza di tratti curvilinei con raggio di curvatura inferiore a 30m prima e dopo il tratto da proteggere e della lunghezza dei rettifili.
4 SCELTA DEL DISPOSITIVO Ai sensi del art. 6 del D.M. n. 223/ 1992 la scelta del dispositivo va effettuata in base alle seguenti tabelle: In base alle caratteristiche stradali sopracitate e dall analisi del Traffico Giornaliero Medio la scelta è così determinata: Tipo di strada Tgm % veicoli massa > 3,5t Tipo di traffico Barriera bordo laterale da DM 223/92 Barriera bordo laterale di progetto Barriera bordo ponte da DM 223/92 Barriera bordo ponte di progetto Locale F % I N1 H1 H2 H2 Ai sensi del già citato art. 6 del D.M. n. 223 del , per tale tipologia di traffico, per il tipo di strada Locale F, dovrebbe essere adottata una barriera bordo laterale rilevato di tipo N1. Si è comunque scelto di adottare una barriera di tipo almeno H1 sia garanzia di un maggiore contenimento sia per maggior coerenza con i tratti iniziali e terminali previsti con barriere H2. In fase progettuale è stata individuata una barriera H1 senza specificare una particolare classe di livello di larghezza operativa W.., in base alla UNI EN , considerato che sul retro della barriera rimane uno spazio complanare sufficentemente largo per consentire al veicolo di rimanere in piano senza ribaltarsi. Individuazione delle zone da proteggere Nel tratto in oggetto deve essere protetto: - il bordo del muro di sostegno stradale, che presenta un altezza superiore a 3m dal fondo alveo del torrente Serina. A tal fine sono previsti: 1 tratto, laddove la carreggiata è a filo muro di sostegno, con barriere H2 bordo ponte tipo PAB CE su vincolo cementato per una lunghezza di 44m ; 2 tratto, laddove la carreggiata è a 2,50 m dal muro di sostegno, con barriere H1 bordo rilevato per una lunghezza di 138m; 3 tratto, laddove la carreggiata ritorna a filo muro di sostegno per raccordarsi con il ponte, con barriere H2 bordo ponte tipo PAB CE su vincolo cementato per una lunghezza di 22m ; Al fine di raggiungere la lunghezza minima di installazione Li per il corretto funzionamento, pari a circa 90m, i tre tratti previsti saranno collegati mediante la continuità del nastro in acciaio a doppia onda. Non essendo presenti ostacoli o punti notevoli nel resto del tracciato, non si ritengono necessarie altre opere di sicurezza.
5 Fondazioni e Opere complementari connesse Le barriere H1 verranno infisse nel rilevato stradale mediante battipalo. L infissione attraverserà la pavimentazione bituminosa. Le barriere H2 bordo ponte PAB CE verranno fissate al supporto tramite annegamento del paletto o fissaggio con tirafondi (in possesso di certificazione CE che prevede tali possibilità) in un nuovo cordolo in calcestruzzo armato Rck>35N/mm² XF4 con dimensione 60*50cm. Il nuovo cordolo viene collegato al sottostante muro di sostegno in c.a. mediante spinottatura con doppia fila di barre diam.16 passo in acciaio B450C inghisate con malta espansiva. Il cordolo in c.a. dovrà avere nella posizione di fissaggio un momento resistente superiore al momento plastico del paletto pari a 24 knm. Il cordolo in c.a. dovrà essere verificato allo scorrimento e al ribaltamento. VERIFICA CORDOLO IN C.A. Banchettone in C.A di ritenuta barriere stradali in testa ai muri di sostegno. Azioni su strutture per urto di veicolo in svio: q8 Alla sommità dei banchettoni marginali viene montato un guard rail di tipo H2 che a seguito di urto di un veicolo in svio trasferirà un momento flettente ed un carico orizzontale trasversale al banchettone e alla soletta o muro sottostante. Qualora non sia impedito trasmette inoltre anche un momento torcente. Al fine di quantificare il valore del momento flettente e del carico orizzontale equivalente da applicare alla sommità dell opera d arte per il dimensionamento e verifica delle stesse si possono assumere le seguenti 2 condizioni: 1) momento di plasticizzazione dei montanti Si ipotizza che il mezzo in svio coinvolga e plasticizzi nell urto 3 montanti della barriera successivi. Si esamina il tipo di guard rail effettivamente impiegato o si ipotizza un guardrail con lo stessa classe d assorbimento. Le caratteristiche dimensionali della barriera PAB H2 BPC impiegata sono le seguenti: - interasse fra i montanti = 2,00 m - montanti in acciaio = profili ad U120/80 mm sp 6mm acciaio S275JR - f y =275 N /mm², altezza da piano viabile:0.75m Il modulo di resistenza plastico Wpl, lievemente maggiore di quello al limite elastico, = 2*S1/2 dove S1/2 è il momento statico di metà sezione rispetto all asse neutro o baricentrico è pari a 77cm3 Il momento di plasticizzazione Mpl = Wpl*fyd = Wpl *fy / g = Wpl fy γ Mpl interasse montanti momento su cordolo Wpl*fy/ γ Mpl/ interasse cm3 N/mm2 KNm m KNm / m ,2 2, a sfavore Tale momento è quanto può sviluppare un solo montante, mentre si è assunto che la distribuzione dell urto avvenga sull intero nastro di barriera fissato fra i montanti coinvolgendoli. Quindi per ogni metro lineare di paramento murario soggetto all urto del veicolo in svio si ha il valore di Coppia applicata in modo distribuito ed uniforme: = 11,0 KNm / m corrispondente all applicazione di carico distribuito orizzontale q8= pari a 15,0 KN/m applicato a 0.75m da terra oppure a 11kN/m a 1m da terra 2) carico da DM Il D.M al punto : Azioni sui parapetti. urto di veicoli in svio, prevede che le barriere e gli elementi strutturali cui sono collegati debbano essere dimensionati in funzione della classe di contenimento richiesta per l impiego specifico.
6 Al punto , precisa inoltre che in assenza di specifiche prescrizioni, la forza equivalente causata da collisione è valutabile mediante una forza trasversale alla barriera, su piano orizzontale pari a 100KN applicata all altezza della barriera con un massimo di 1.00ml sopra il piano viabile. Tale carico viene equilibrato dalla plasticizzazione dei montanti secondo quanto riportato: TIPOLOGIA BARRIERA: barriera H2 bordo ponte modello PAB montanti = paletto acciaio C h120 Mpl 21,2 KNm passo 2,0 m carico medio concentrato su 0,5m trasmesso alla barriera su lunghezza di impatto 100 kn altezza di applicazione da piano asfalto 0,75 m paletti plasticizzati= Q*h / Mpl 3,54 4,00 tratto cordolo interessato= 6 m carico medio distribuito trasmesso dalla barriera al banchettone 16,7 KN/m A valori simili si arriva applicando quanto riportato nel prospetto B1 della UNI EN 1317 dove per barriere H2 con deformazioni della barriera simili a quella prevista si ha una forza media di applicazione pari a 100,4 kn. Si assumono pertanto per la verifica degli elementi strutturali sottostanti i valori : coppia distribuita su cordolo= 11,0 KNm / m carico trasversale = 16,70 KN/m VERIFICA BANCHETTONE IPOTESI CALCOLO manufatto lunghezza di L in semplice appoggio longitudinale e incastrato alle estremità di L si assume un lunghezza collaborante di soletta L= 8m pari a 4 montanti TIPOLOGIA BARRIERA: barriera H2 bordo ponte modello PAB montanti = paletto acciaio C h120 Mpl 21 KNm passo 2,0 m veicolo prova =130 kn angolo impatto 20 velocità 70km/h carico medio concentrato su 0,5m trasmesso alla barriera su lunghezza di impatto carico medio distribuito trasmesso dalla barriera al banchettone 100 kn 16,7 kn/m distanza paraurti ant.-ruota anteriore 1,4 m distanza paraurti ant.-ruota posteriore 5,5 m carico asse anteriore e ruota 40 kn 20 kn carico asse posteriore e ruota 90 kn 45 kn kn 0,03m 0,75m 20 kn 0,72m 1,22m 0,47m 0,50m 0,30m 0,25m 0,55m
7 Scorrimento s H L p.s. coeff. EQU m m m kn/mc kn kn banchettone 0,55 0,50 8, ,0 55,0 carico verticale coeff. attrito 0,60 33,0 attrito resistente 0,9 30 permanente stabilizzante carico variabile verticale 0,0 0,4 0 variabile stabilizzante (1 ruota lato impatto gravante su soletta) 30 carico stabilizzante carico variabile orizzontale 100,0 1, carico di calcolo carico stabilizzante / carico di calcolo > 1 0,22 < 1 Ribaltamento s H L p.s. carico braccio coeff. EQU m m m kn/mc kn m knm banchettone 0,55 0,5 8, ,0 0, carico variabile verticale 0,0 0,60 0 (1 ruota lato impatto) 15 0,9 14 momento stabilizzante carico variabile orizzontale 100,0 1, , momento di calcolo momento stabilizzante/ momento di calcolo > 1 0,08 < 1 LO SCORRIMENTO E IL RIBALTAMENTO PERTANTO VIENE IMPEDITO DAL COLLEGAMENTO TRA BANCHETTONE E TESTA MURO DA IDONEE ARMATURE Verifica sezione incastro MURO - BANCHETTONE sollecitazione = momento flettente su incastro criterio: sollecitazione = momento di plasticizzazione del paletto Mpl= 21 KNm calcestruzzo Rck = 35 sezione H 0,30 h 0,27 m B larghezza collaborante 0,5 0,15 0,5 b 1,15 m ferro B450C ferri superiori 1d16/20cm = 11,5 cmq su larghezza collaborante ferri inferiori 1d16/20cm = 11,5 cmq su larghezza collaborante IL PROGETTISTA Dott. Ing. Matteo Centurelli
8
PRECISAZIONI IN MERITO ALLA NORMATIVA SULLE BARRIERE STRADALI DI CONTENIMENTO.
PRECISAZIONI IN MERITO ALLA NORMATIVA SULLE BARRIERE STRADALI DI CONTENIMENTO. La normativa di riferimento è il D.M. n 223 del 18.02.1992 e successive modificazioni. Nel dettaglio: la normativa vigente
DettagliÈ oggetto della presente relazione l individuazione e la descrizione della tipologia di
Buccino 1. PREMESSA È oggetto della presente relazione l individuazione e la descrizione della tipologia di barriera di sicurezza da utilizzarsi nell ambito del progetto esecutivo di Manutenzione straordinaria
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FERRARA
RELAZIONE GENERALE DI INQUADRAMENTO DELL INTERVENTO 1. Considerazione di inquadramento dell opera Negli ultimi anni il Servizio Viabilità ha posto crescente attenzione alla installazione lungo le strade
DettagliInsegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto
DettagliProvincia di Ferrara TRAFFICO, SEGNALETICA E SICUREZZA STRADALE. Elevazione dello standard di qualità del reticolo delle strade Anno 2004
Provincia di Ferrara TRAFFICO, SEGNALETICA E SICUREZZA STRADALE Corso Isonzo n.26-44100 Ferrara - 0532 299415 - FAX 0532 299450 COD. LAV. VI04-0018-01-018 PROT. Elevazione dello standard di qualità del
Dettaglibarriere stradali PAB H2 ing. Enrico Croce
barriere stradali PAB H2 ing. Enrico Croce Progetto barriere PAB H2 1998 inizio progetto barriere PAB H2 inventore: prof. Vittorio Giavotto (Poli Milano) 1999 crash test PAB H2 CE 2000 crash test PAB H2
DettagliLAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po
Pag. 1 di 11 totali LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE Comune di Bagnolo di Po UBICAZIONE TENSOSTRUTTURA PRESSO COMUNE DI BAGNOLO
DettagliI N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS
I N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA... 2 2. SEZIONE STRADALE... 3 3. DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS 42... 4 4. OPERA D ARTE CAVALCAVIA VCV 19... 6 5. BARRIERE STRADALI, PARAPETTI...
Dettaglimodulo D I ponti I ponti in cemento armato Calcolo della soletta
1 ESERCIZI SVOLTI 1 I ponti in cemento armato Progettare la soletta di impalcato di una passerella pedonale in c.a. larga, m, con luce netta fra gli appoggi l = 6,00 m [fig. a]. a congo l merato imper
Dettagli7/a COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA
COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA 7/a Piazzale G. Marconi n 1 Giacciano con Baruchella (RO) STUDIO TECNICO CAPPELLARI GEOM. FRANCESCO Riviera Pace n. 141/1 Badia Polesine (Ro)
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
RELAZIONE DI CALCOLO 1. INTRODUZIONE La presente relazione di calcolo contiene la verifica strutturale del dispositivo di appoggio delle barriere di sicurezza stradale di classe H2 per bordo opere. L ipotesi
Dettaglibarriera stradale di sicurezza in acciaio PAB H2 CE classe H2 - bordo ponte ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE
barriera stradale di sicurezza in acciaio PAB H2 CE classe H2 - bordo ponte ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE A) Operazioni preliminari 1. Lo scarico degli elementi della barriera stradale dagli automezzi
DettagliESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno
ESERCIZI SVOLTI Seguendo le prescrizioni delle N.T.C. 008 effettuare le verifiche agli SLU di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno
DettagliLezione 09-10: Barriere di sicurezza stradale
Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura Laurea Magistrale: Ingegneria Civile Corso : Progettazione ed Adeguamento delle Infrastrutture Viarie (cod. 143MI) Lezione 09-10:
DettagliBARRIERA A MURETTO IN CAV PROFILO TRAPEZIA MODELLO ET98BL
BARRIERA A MURETTO IN CAV PROFILO TRAPEZIA MODELLO ET98BL TESTATA IN CLASSE DI CONTENIMENTO H2 CON LA NORMA EUROPEA EN 1317 parte 1-2-3-4-5 Pagina 1 di 6 VOCE DI CAPITOLATO Barriera di sicurezza stradale
Dettagli1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 MATERIALI... 5 3 INQUADRAMENTO NORMATIVO... 6 4 PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 4.1 ANALISI DEI CARICHI... 8 4.2 RISULTATI... 10 5 PREDIMENSIONAMENTO DELLE SPALLE... 14
DettagliSTRADE FERROVIE AEROPORTI DEFINIZIONI
STRADE FERROVIE AEROPORTI DEFINIZIONI Elementi costitutivi dello spazio stradale Elementi costitutivi dello spazio stradale BANCHINA: parte della strada, libera da qualsiasi ostacolo (segnaletica verticale,
DettagliComune di Castelgomberto. Provincia di Vicenza
Comune di Castelgomberto Provincia di Vicenza relazione di calcolo oggetto: progetto nuova viabilità via Pederiva - via Capovilla: strada Del Rio committente: Comune di Castelgomberto il progettista (Dott.
DettagliSICURMORE La Barriera di Sicurezza Antirumore L antirumore in sicurezza
UN PRODOTTO INNOVATIVO SICURMORE La Barriera di Sicurezza Antirumore L antirumore in sicurezza TUTTO IN POCHI CENTIMETRI INSERIMENTO DI UN DISPOSITIVO INNOVATIVO NELL AMBITO DEI PROGETTI DI BONIFICA ACUSTICA
DettagliR_RELBARRIERE_3 E67H RELAZIONE DI CALCOLO BARRIERE DI SICUREZZA
R_RELBARRIERE_3 E67H12001440003 RELAZIONE DI CALCOLO BARRIERE DI SICUREZZA 3 28.09.2012 1. INTRODUZIONE... 2 1.1. INDICI CARATTERISTICI DEI DISPOSITIVI DI RITENUTA... 2 1.2. LIVELLI DI PRESTAZIONE... 3
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
Gruppo di progettazione Ing. Francesco Donatelli - Ing. Nicola Montesano Mario Cerillo Arch. Gianfranco Mariani RELAZIONE DI CALCOLO MURO DI SOSTEGNO IN C.A. 1) - Premesse e caratteristiche generali delle
DettagliBARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H4b-A-W6 (3n32818)
BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA Hb-A-W6 (n88) Prestazioni Livello di contenimento Indice di severità accelerazione ASI Larghezza di lavoro Intrusione del veicolo Deflessione dinamica Hb A W6 (,00
DettagliSvincolo Unione dei Comuni RELAZIONE TECNICA
COMUNE DI POPPI AZIONI REGIONALI PER LA SICUREZZA STRADALE S.R.70 DELLA CONSUMA Sindaco del Comune di Poppi Carlo Toni Responsabile del procedimento Geom. Fiorini Roberto Progettista: Arch. Massimiliano
Dettaglimodulo D I ponti I ponti in acciaio Calcolo degli assoni
ESERCIZIO SVOLTO I ponti in acciaio Per il collegamento di due aree destinate a parco pubblico, fra loro separate da una strada larga 9,00 m, si deve realizzare una passerella pedonale in acciaio con la
DettagliREALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: PROGETTO ESECUTIVO
PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO ENRICO PESTALOZZI - REL DI CALCOLO Servizio Lavori Pubblici REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: 4F Scuola dell infanzia
DettagliSEZIONE 1 - EUROCODICE 6 - D.M. 20/11/87 Parte 1 - NORMATIVA PER EDIFICI IN MURATURA PORTANTE. CONFRONTO TRA EUROCODICE 6 E D.M.
SEZIONE 1 - EUROCODICE 6 - D.M. 20/11/87 Parte 1 - NORMATIVA PER EDIFICI IN MURATURA PORTANTE. CONFRONTO TRA EUROCODICE 6 E D.M. 20/11/87 PREMESSA 2 MATERIALI 2 1.1 Elementi murari 2 1.1.1 Caratteristiche
DettagliBARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA BORDO LATERALE H2-W3-A (3n36060)
BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA BORDO LATERALE H2-W3-A (3n36060) Prestazioni Livello di contenimento Indice di severità accelerazione ASI Larghezza di lavoro Intrusione del veicolo Deflessione dinamica H2
DettagliMINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI ISPETTORATO GENERALE PER LA CIRCOLAZIONE E LA SICUREZZA STRADALE Prot. n. 3606 VISTO il decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 18 febbraio 1992, n.223 con il quale è stato
DettagliLAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA PROVINCIALE MEDIANTE L INSTALLAZIONE DI BARRIERE GUARD- RAIL IN LEGNO LUNGO LA S.P. LE QUERCE.
COMUNE DI FONDI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA PROVINCIALE MEDIANTE L INSTALLAZIONE DI BARRIERE GUARD- RAIL IN LEGNO LUNGO LA S.P. LE QUERCE. Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico
DettagliLAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA PROVINCIALE MEDIANTE L INSTALLAZIONE DI BARRIERE GUARD- RAILLUNGO LA S.P. LE QUERCE - 2 LOTTO
COMUNE DI FONDI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA PROVINCIALE MEDIANTE L INSTALLAZIONE DI BARRIERE GUARD- RAILLUNGO LA S.P. LE QUERCE - 2 LOTTO PROGETTO DEFINITIVO DATA REV. PREP. CONTR. APPR.
DettagliL INDICE DI SICUREZZA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Provincia Regionale di Catania Unione Europea DICA Università degli Studi di Catania PROJECT TREN-03-ST-S07.3286 Identification of Hazard Location and Ranking of Measures to Improve Safety on Local Rural
DettagliIl ponte è un'opera d'arte atta a mantenere la continuità di un percorso viario in presenza di un avvallamento naturale o artificiale del terreno.
I PONTI DEFINIZIONE GENERALE Il ponte è un'opera d'arte atta a mantenere la continuità di un percorso viario in presenza di un avvallamento naturale o artificiale del terreno. CLASSIFICAZIONE DEI PONTI
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI STRUTTURE PER L INGEGNERIA E L ARCHITETTURA ABSTRACT TESI DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA STRUTTURALE
DettagliProgetto e Verifica dell Impalcato da Ponte. Normativa di Riferimento. Sezioni stradali cat. B. Sezioni stradali cat. A.
Progetto e Verifica dell Impalcato da Ponte Alessandro Rasulo Normativa di Riferimento DECRETO MINISTERO LL.PP. 04/05/1990 NORMA TECNICA DELLE COSTRUZIONI EUROCODICE 1 Introduzione Analisi dei Carichi
DettagliVERIFICA SECONDO UNI EN 13374
Ferro-met SRL Via Medici 22/24/24a - 25080 Prevalle (BS) Tel. +39 030 6801973 Fax. +39 030 6801163 P.IVA - C.F. - C.C.I.A.A. BS: 01757240989 REA 349144 Cap. Soc. 300.000 Int. Vers. www.ferro-met.com info@ferro-met.com
DettagliINTEGRAZIONE VOLONTARIA N. 1 Immissione alla SP BS 11
ECONORD AMBIENTE SRL Progettazione impianti di recupero e smaltimento rifiuti Consulenza ambientale Sviluppo pratiche autorizzative, V.I.A., Verifiche di V.I.A. etc Pratiche Albo Gestori Ambientali Perizie
DettagliSolai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo
Solai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo Consideriamo la piastra di figura a riferita a un sistema di assi cartesiani x e y, e in particolare le due strisce ortogonali t x e t y
DettagliMARGARITELLI Ferroviaria SPA Linea Esterni Eterni
protezione naturale MARGARITELLI Ferroviaria SPA Linea Esterni Eterni Via Adriatica 109 06135 Ponte S.Giovanni PG tel. +39 075 59 72 11 fax +39 075 39 53 48 www.esternieterni.com Ref: Ing. Filippo Leone
DettagliBARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H1-A-W6 (B21300)
BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H-A-W6 (B00) Livello di contenimento Risultati H Indice di severità accelerazione ASI Larghezza di lavoro Posizione laterale estrema del veicolo A W6 (,08 m),08 m
DettagliBARRIERA DI SICUREZZA DOPPIA SU TERRA (SPARTITRAFFICO) H1-A-W6 (B22478)
BARRIERA DI SICUREZZA DOPPIA SU TERRA (SPARTITRAFFICO) H1-A-W6 (B22478) Prestazioni Livello di contenimento Indice di severità accelerazione ASI Larghezza di lavoro Intrusione del veicolo Deflessione dinamica
DettagliINTERVENTO 7 - Analisi meccanismi di collasso locali parete su via dei Forni
INTERVENTO 7 - Analisi meccanismi di collasso locali parete su via dei Forni L intervento 7 consiste nella realizzazione di catene metalliche in corrispondenza delle murature di piano primo e secondo sul
DettagliPROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato
AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO
DettagliCOMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI
COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI Tav. 2/Str. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURE SECONDARIE E APERTURA BOTOLE A SOLAIO/VARCHI ESISTENTI RELAZIONE DI CALCOLO A.3 OGGETTO: LAVORI DI RECUPERO
DettagliBARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H2-W5-A (3n24872)
BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H2-W5-A (3n24872) Prestazioni Livello di contenimento Indice di severità accelerazione ASI Larghezza di lavoro Intrusione del veicolo Deflessione dinamica H2 A W5
DettagliIL MANUFATTO STRADALE
1 IL MANUFATTO STRADALE Le strade, al contrario delle piste, non si sviluppano necessariamente a livello del terreno, ma possono essere al di sopra o al di sotto del piano di campagna. Ciò comporta la
DettagliEdifici in muratura portante. Temec
Edifici in muratura portante Temec 9.11.2015 Elementi costruttivi edificio in muratura orizzontamenti di piano e di copertura, impegnati da azioni normali al proprio piano medio (peso proprio e sovraccarichi)
DettagliLABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE
LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione
DettagliLABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE
LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione
DettagliLAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' PROVINCIALE MEDIANTE L'INSTALLAZIONE DI BARRIERE GUARD- RAILLUNGO LA S.P. ACCESSO A CAMPODIMELE.
Comune di Campodimele LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' PROVINCIALE MEDIANTE L'INSTALLAZIONE DI BARRIERE GUARD- RAILLUNGO LA S.P. ACCESSO A CAMPODIMELE. PROGETTO PRELIMINARE DATA REV. PREP.
DettagliNorme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade
Prof. Pasquale Colonna A.A. 20082009 DECRETO MINISTERIALE 5 novembre 2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade Prof. Pasquale Colonna A.A. 20082009 La nuova Normativa Stradale
DettagliCALCESTRUZZO... Errore. Il segnalibro non è definito. ACCIAIO PER ARMATURE C.A... 3 INDICAZIONI GENERALI... 4 TENSIONI DI PROGETTO (SLU)...
CALCESTRUZZO... Errore. Il segnalibro non è definito. ACCIAIO PER ARMATURE C.A.... 3 INDICAZIONI GENERALI... 4 TENSIONI DI PROGETTO (SLU)...6 1/7 RELAZIONE SUI MATERIALI (ai sensi dell'art. 65 del D.P.R.
Dettaglimm mm mm mm mm mm mm mm mm freccia 5,00 5,00 4,65 4,46 4,21 4,02 3,70 2,96 luce netta
APPENDICE 1 Portata - classe 1 FOLLA COMPATTA (PORTATA PEDONALE) - UNI 11002-1 D.M. 14 Gennaio 2008-3.1.4 Categoria E Carico dinamico 600 dan/m 2 INTERASSE BARRE PORTANTI mm luce netta 1129 1045 933 894
DettagliProntuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)
Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza
DettagliREGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI LIGONCHIO (RE)
REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI LIGONCHIO (RE) RICHIESTA DI CONCESSIONE DI DERIVAZIONE IDROELETTRICA DAL TORRENTE ROSSENDOLA IN COMUNE DI LIGONCHIO (RE) procedimento unico ai sensi dell'art. 12 del Dlgs
DettagliLABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE
LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione
DettagliLAVORI DI CUI ALLA SITUAZIONE D URGENZA RELATIVA ALLA FOGNATURA. Comune di Boffalora Sopra Ticino PROGETTO ESECUTIVO
Maggio 2013 Agg. Luglio 2013 Sommario 1 DESCRIZIONE SOMMARIA... 2 2 DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE... 3 2.1 Manufatto Sfioratore... 3 2.2 Interventi in sponda destra del Naviglio Grande... 3 2.3 Interventi
DettagliLE STRUTTURE IN MURATURA
Istituto Luigi Einaudi Magenta Classe IV Anno scolastico 2015-2016 LE STRUTTURE IN MURATURA prof. Federica Caldi Calcolo strutturale 1 Caratteristiche generali delle strutture in muratura SCHEMI COSTRUTTIVI
DettagliMuratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)
Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del
DettagliIl Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Prot.n.2367 Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti VISTO il decreto ministeriale 18 febbraio 1992, n.223, recante istruzioni tecniche per la progettazione l omologazione e l impiego delle barriere
DettagliD.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni
1) NORME ADOTTATE D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni Circ. Min. II. TT. 02/02/09 n 617 AA.GG/S.T.C. Istruzioni per l applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M.
DettagliSTRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.
COMUNE DI CHIAVENNA PROVINCIA DI SONDRIO PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA (Ambito di trasformazione 1.1. Via per Uggia) LOCALITA BETTE, CHIAVENNA (SO) STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.
DettagliSOMMARIO. 1. VERIFICA DEL PARAPETTO (parodos occidentale) - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI
SOMMARIO 1. VERIFICA DEL PARAPETTO (parodos occidentale) - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI 1.1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI - montante 1.1.1
DettagliRACCORDO AUTOSTRADALE TRA IL CASELLO DI OSPITALETTO (A4), IL NUOVO CASELLO DI PONCARALE (A21) E L'AEROPORTO DI MONTICHIARI PROGETTO ESECUTIVO
COMMESSA PIANO FINANZIARIO: A2 RACCORDO AUTOSTRADALE TRA IL CASELLO DI OSPITALETTO (A4), IL NUOVO CASELLO DI PONCARALE (A21) E L'AEROPORTO DI MONTICHIARI PROGETTO ESECUTIVO Questo documento non potrà essere
DettagliINDICE. Interventi di messa in sicurezza della Strada Intercomunale Bocenago Massimeno (provincia di Trento)
RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA INDICE Interventi di messa in sicurezza della Strada Intercomunale Bocenago Massimeno (provincia di Trento) p. 2 Scheda Intervento 1 - Sostituzione delle parti di guard-rail
DettagliPREMESSA. La città di Casale Monferrato rientra in zona 4, a bassa sismicità. ASCENSORE
PREESS La presente relazione di calcolo delle strutture riguarda la nuova scala di sicurezza esterna, in acciaio e l'ascensore, secondo le prescrizioni contenute nell'ordinanza del Presidente del Consiglio
DettagliNella definizione dell asse di una strada, tradizionalmente si studia separatamente l andamento planimetrico da quello altimetrico.
5.2 ANDAMENTO PLANIMETRICO DELL ASSE 5.2.1 Criteri di composizione dell asse In genere, nelle strade a unica carreggiata si assume come asse quello della carreggiata stessa; nelle strade a due carreggiate
DettagliINDICE 1. GENERALITA MATERIALI PREVISTI CALCESTRUZZO ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE...
INDICE 1. GENERALITA...1 2. MATERIALI PREVISTI...2 2.1 CALCESTRUZZO...2 2.2 ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE...3 2.3 ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE...3 3. NORMATIVE DI RIFERIMENTO...4 4. DESCRIZIONE DELL
Dettagli3.2 Portale di sostegno alla passerella metallica pag. 7
INDICE Premessa pag. 2 1 Normativa pag. 3 2 Materiali pag. 5 3 Calcoli Statici pag. 6 3.1 Passerella metallica pag. 6 3.2 Portale di sostegno alla passerella metallica pag. 7 1 PREMESSA La presente relazione
DettagliLABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE
LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione
DettagliSCHEDA 20: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA COMPRESA FRA 1000 kg E 2000 kg
SCHEDA 20: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA COMPRESA FRA 1000 kg E 2000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli
DettagliSCHEDA 28: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 1500 kg E 3000 kg
SCHEDA 28: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 1500 kg E 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
COMUNE di INDUNO OLONA - PROVINCIA DI VARESE PROGETTO di AMPLIAMENTO del CIMITERO COMUNALE PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO Brescia, 20 Ottobre 2011 1 Il dimensionamento e le verifiche
DettagliCOMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA DELLA MOBILITA' RIGUARDANTE LA A4 (TRATTO VENEZIA - TRIESTE) ED IL RACCORDO VILLESSE - GORIZIA
COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA DELLA MOBILITA' RIGUARDANTE LA A4 (TRATTO VENEZIA - TRIESTE) ED IL RACCORDO VILLESSE - GORIZIA Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3702 del 05 settembre
DettagliSCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg
SCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento
DettagliProva scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 27/01/2011 ore 15:00 aula alfa.
Cognome e Nome: Matricola: Quesito 1 (14 punti) Università degli Studi di Cagliari Prova scritta di Tecnica delle Costruzioni, Prof. Fausto Mistretta 27/01/2011 ore 15:00 aula alfa. Data la struttura in
DettagliDettagli costruttivi. Limitazioni geometriche e Armature
Dettagli costruttivi Limitazioni geometriche e Armature Travi: limitazioni geometriche Travi emergenti: b 200 mm Travi basse: b b pil +2H t /2 b 2b pil Travi emergenti e a spessore: b/h 0.25 ZONE CRITICHE
DettagliINDICE 1 PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO SEGNALETICA VERTICALE Generalità Posizionamento... 4
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3 SEGNALETICA VERTICALE... 4 3.1 Generalità... 4 3.2 Posizionamento... 4 3.3 Posa in opera della segnaletica verticale standard... 6 3.4 Segnalamento
DettagliRELAZIONE TECNICA ED ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ED ILLUSTRATIVA 1. PREMESSE Nell ambito del Programma regionale delle infrastrutture Turistiche e Sportive Piemonte 2006 ai sensi dell art. 21 della L. 166/2002, la Provincia di Biella
DettagliBARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU PONTE + BARRIERA FONO H2-W8-B (ISB26482)
BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU PONTE + BARRIERA FONO Livello di contenimento Risultati H2 Indice di severità accelerazione ASI Larghezza di lavoro Posizione laterale estrema del veicolo B W8 (2,90 m)
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Corso di aggiornamento professionale Dott. Ing. Giulio Pandini IX Corso Università degli Studi di Bergamo - Facoltà di Ingegneria Dalmine 21 novembre 2003
DettagliSCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg
SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce
DettagliVerifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008
Verifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008 Normative di riferimento A LIVELLO NAZIONALE: D.M.LL.PP. 14/01/2008: Norme Tecniche per le costruzioni : CAPITOLO 7: Progettazione per azioni sismiche:
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
RELAZIONE DI CALCOLO CONDOTTA IN ACCIAIO Premessa La costruzione della Strada Provinciale in oggetto prevede la realizzazione di una rotatoria sul tracciato esistente attraversato dal canale di bonifica
DettagliRELAZIONE TECNICA MURO DI SOSTEGNO
RELAZIONE TECNICA MURO DI SOSTEGNO Il calcolo dei muri di sostegno viene eseguito secondo le seguenti fasi: Calcolo della spinta del terreno Verifica a ribaltamento Verifica a scorrimento del muro sul
DettagliPAVIMENTAZIONI STRADALI E CEMENTATE, OPERE DI COMPLETAMENTO E SISTEMAZIONI A VERDE RELAZIONE TECNICA
PAVIMENTAZIONI STRADALI E CEMENTATE, OPERE DI COMPLETAMENTO E SISTEMAZIONI A VERDE RELAZIONE TECNICA 1. PREMESSA La presente relazione viene redatta in riferimento al progetto definitivo-esecutivo di realizzazione
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE
Pagina 1 PREMESSA La presente Relazione Tecnica Specialistica riguarda la descrizione ed il calcolo (ove previsto) delle strutture da realizzare con il progetto esecutivo relativo ai lavori di Adeguamento,
DettagliPROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L.
PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L. STATI LIMITE ULTIMO: 0) Dimensionamento della sezione a T: Per il dimensionamento della sezione a T si deve prima definire la tipologia di
DettagliSocietà di progetto ai sensi dell'art. 156 D.LGS 163/06 subentrato all'ati. Consorzio Stabile fra le Imprese:
CONCESSIONARIO PROGETTISTA SPV srl Via Invorio, 24/A 10146 Torino RESPONSABILE PROGETTAZIONE Società di progetto ai sensi dell'art. 156 D.LGS 163/06 subentrato all'ati SIS Scpa Via Invorio, 24/A 10146
DettagliLABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE
LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione
DettagliSTRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE
Università IUAV di Venezia Dorsoduro, 2206 barbieri@iuav.it in collaborazione con LabSCo (Laboratorio di Scienza delle Costruzioni) Venezia, 26 settembre 2008 1/34 PRESUPPOSTI: collaborazione tra MONDO
DettagliIDENTIFICAZIONE ELABORATO CODICE C.U.P. E81B RESPONSABILE INTEGRAZIONE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE Ing. Emilio Salsi IL PROGETTISTA
IL CONCEDENTE IL CONCESSIONARIO CODICE C.U.P. E81B08000060009 IL PROGETTISTA PIACENTINI INGEGNERI S.r.l. Ing. Luca Piacentini RESPONSABILE INTEGRAZIONE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE Ing. Emilio Salsi IL CONCESSIONARIO
DettagliNormative. Law requirements
Normative Law requirements Direttiva sui criteri di progettazione, installazione, verifica e manutenzione dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali (Piano nazionale Italia) Italian national
DettagliADEGUAMENTO DEI TRATTORI AGRICOLI CONTRO IL RISCHIO DI RIBALTAMENTO TELAI DI PROTEZIONE
ADEGUAMENTO DEI TRATTORI AGRICOLI CONTRO IL RISCHIO DI RIBALTAMENTO TELAI DI PROTEZIONE DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro I principali sistemi di
DettagliCOMUNE DI SELARGIUS. Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza della scuola elementare di via Roma. Città metropolitana di Cagliari
COMUNE DI SELARGIUS Città metropolitana di Cagliari Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza della scuola elementare di via Roma Progetto definitivo - esecutivo All. Oggetto: Febbraio 2017 L Tav.
DettagliESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St
ESERCIZIO SVOLTO A Effettuare le verifiche agli stati limite di ribaltamento, di scorrimento e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno per il muro di sostegno in calcestruzzo semplice
DettagliEdifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli
Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec 2015-2016 Prof. Maria Chiara Torricelli Sistemi a pilastri e travi azioni dei carichi Edificio a pilastri e travi in c.a. Forme e armature
Dettagli= 1+ = posta a distanza. dalla base del muro.
Premessa Al fine di realizzare un tratto di strada in rilevato limitando il più possibile l area di occupazione del solido stradale, viene realizzato un terrapieno alto 4,50 m delimitato da un muro di
DettagliIng. Alessandro Morelli Morelli
Servizio Infrastrutture di Comunicazione, viarie, ferroviarie, Espropri, Patrimonio Immobiliare, Edilizia Scolastica e Sportiva, Protezione Civile, Sicurezza Progettisti: Ing. Alessandro Silvietti Geom.
DettagliSCHEDA 11A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 955 E SIMILI (FIAT 95-55, etc.)
SCHEDA 11A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 955 E SIMILI (FIAT 95-55, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata
Dettagli