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1 Asma: una guida per gestirla al meglio Conoscere l asma

2 I fascicoli della collana: 1: Conoscere l asma 2: Asma: quale cura 3: Evitare le crisi 4: Vivere con l asma Le informazioni fornite si riferiscono agli asmatici adulti e sono in linea con quanto dichiarato nel Progetto Mondiale Asma (Global INitiative for Asthma - GINA), versione Questo fascicolo non intende sostituirsi al medico e al personale sanitario. Nulla di quanto è scritto in queste pagine può essere usato per eseguire indagini cliniche e per formulare diagnosi su malattie o disturbi: è questo un compito che spetta solo al medico curante Masson SpA A MediMedia Company via Muzio Attendolo detto Sforza 7/ Milano tel fax info.med@masson.it http: Coordinamento redazionale: Valeria Brancolini Coordinamento grafico: Giorgio Merli Immagine: Grazia Neri - Corbis Finito di stampare: settembre 2003 Stampa: Everprint srl - via G. Rossa, Carugate (MI)

3 Che cosa è l asma La parola asma deriva dal greco antico e significa ansimare, cioè difficoltà a respirare, un termine che spiega bene di che cosa soffre un asmatico. Attualmente ci sono circa 3 milioni di asmatici in Italia e oltre 150 milioni nel mondo: alcuni sono consapevoli di avere l asma, altri, che avvertono solo sintomi lievi intermittenti, spesso non sanno di cosa soffrono e quindi non assumono per tempo le cure più adatte per evitare che la loro condizione peggiori. È quindi importante riconoscere e trattare precocemente l asma e per farlo è necessario capire cosa è, quali sintomi provoca e cosa li causa. L asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree inferiori i cui principali sintomi sono indicati qui a fianco. Si tratta di una malattia variabile con fasi durante le quali si avvertono sintomi o crisi di peggioramento (le riacutizzazioni asmatiche), alternate a periodi senza sintomi e di completo benessere. I sintomi dell asma si verificano anche in risposta a certi stimoli come le infezioni respiratorie e gli allergeni (sostanze in grado di scatenare allergie e asma). Non ci sono trattamenti definitivi per l asma, ma questo non vuol dire che non si possa comunque condurre una vita normale. I sintomi dell asma I sintomi dell asma, variabili da individuo a individuo, sono: tosse (in genere secca) difficoltà di respiro (o dispnea) respiro sibilante o fischiante senso di oppressione toracica. Tali sintomi possono variare anche in risposta a particolari fattori scatenanti. In molti casi i sintomi sono più intensi di notte (tra le 2 e le 4 del mattino) o nelle prime ore dal risveglio. Si parla di riacutizzazione asmatica quando c è un aggravamento dei sintomi tale da doversi rivolgere al medico. A volte il peggioramento è causato dall esposizione ad alcuni fattori scatenanti, mentre in altri casi le cause non sono note.

4 Una malattia variabile Per tenere l asma sotto controllo è necessaria una terapia regolare e continua con farmaci il cui dosaggio può essere adattato alle diverse fasi del disturbo. Per suggerire la terapia più adatta al grado di asma sono stati individuati, in base alla gravità dei sintomi, quattro stadi della malattia, indicati nella tabella qui sotto. Le possibili terapie per l asma saranno trattate in dettaglio nel secondo fascicolo di questa collana. Stadio Sintomi diurni Sintomi notturni Lieve intermittente Lieve persistente Moderata persistente Grave persistente I sintomi compaiono meno di una volta alla settimana. Brevi riacutizzazioni (gli attacchi durano poco). Tra un attacco e l'altro non vi sono sintomi. I sintomi compaiono più di una volta alla settimana, ma meno di una volta al giorno. Sintomi giornalieri. Riacutizzazioni che possono limitare le attività e il sonno. Sintomi giornalieri continui. Riacutizzazioni (attacchi di asma) frequenti. Limitazione delle attività fisiche. I sintomi notturni compaiono non più di due volte al mese. I sintomi notturni compaiono più di due volte al mese, ma meno di una volta alla settimana. Sintomi notturni più di una volta alla settimana. Frequenti sintomi notturni.

5 Cosa succede Una migliore conoscenza dei meccanismi che portano alla comparsa dell asma può aiutare a gestirla al meglio. L aria che ognuno di noi inspira dal naso e dalla bocca passa attraverso la laringe, raggiunge la trachea e giunge ai polmoni. Questi contengono le ramificazioni delle vie aeree inferiori, chiamate bronchi o bronchioli a seconda della loro grandezza e struttura. Al loro interno i bronchi sono rivestiti da un sottile strato di muco il cui compito è trattenere le impurità dell aria dannose, compresi i virus e i batteri. Le pareti di bronchi e bronchioli contengono fibre muscolari in grado di contrarsi e di modificarne la grandezza. La funzione delle ramificazioni dell'albero bronchiale (chiamato così proprio perché i suoi segmenti partono da un tronco principale costituito dalla trachea) è anche quella di distribuire l aria inspirata in modo che ogni parte del polmone ne riceva una quantità sufficiente. Alla fine di ogni bronchiolo vi sono, infatti, gli alveoli che hanno la forma di grappoli d uva. Ogni chicco contiene aria ricca di ossigeno, gas in grado di passare nel sangue attraverso i capillari che scorrono nello spessore della parete degli stessi alveoli. Bronchiolo Alveoli Eccesso di muco Bronco Parete normale del bronco Muscolo Muscolo contratto Bronchi Polmone Trachea Parete del bronco infiammata Alveoli gonfi di aria Parete del bronco infiammata

6 In caso di crisi asmatica Quando i sintomi sono intensi si parla di crisi di asma. In questi casi, se l uso del broncodilatatore non è sufficiente, è necessario rivolgersi al proprio medico o al Pronto Soccorso. La crisi può non essere immediata rispetto al momento in cui si è venuti in contatto con il fattore che l ha scatenata, ma comparire dopo qualche ora o addirittura giorni. Quando regredisce rimane attiva l infiammazione bronchiale che, se non viene curata, facilita le ricadute. L asma e i sintomi già descritti sono la conseguenza di un restringimento del diametro dei bronchi e dei bronchioli. I meccanismi con cui ciò accade sono due: l infiammazione: ogni organismo reagisce alla presenza di sostanze irritanti per il sistema respiratorio attivando i meccanismi dell infiammazione: 1) l aumento del numero di cellule infiammatorie che hanno il compito di eliminare i microrganismi; 2) l aumento della produzione di muco (ipersecrezione) che intrappola le impurità per eliminarle; 3) la contrazione delle fibre muscolari di bronchi e bronchioli (broncospasmo), che ostacola la penetrazione dei microrganismi negli alveoli. Negli asmatici queste risposte sono esagerate e arrivano a impedire il passaggio dell aria sia in entrata sia in uscita dal polmone. Se l asma non viene curata in modo corretto, il ripetersi degli episodi infiammatori può provocare, negli anni, l ispessimento della parete di bronchi e bronchioli e ridurre il flusso dell aria in modo cronico. Questo processo è chiamato anche rimodellamento delle vie aeree. l iperreattività: è la reazione esagerata che, in presenza di irritanti o allergeni, induce un broncospasmo. In tutte le persone l esposizione a sostanze irritanti induce il restringimento del calibro delle vie aeree, ma negli asmatici questa reazione è eccessiva. I sintomi della crisi È presente quasi costantemente un sibilo mentre si respira Il respiro è rapido e concitato Compare una sensazione di soffocamento (fame d'aria) La tosse è costante La comparsa di dolore al petto è un segnale di attacco particolarmente intenso I muscoli del collo possono essere molto contratti fino a impedire di parlare Il battito cardiaco accelera È presente sudorazione elevata

7 I fattori coinvolti L'aumento dell asma negli ultimi decenni è stato tale da indurre i medici a ricercarne le cause. I fattori che provocano l asma sono però complessi, diversi per ogni individuo e ancora poco noti. Alcuni (predisposizione genetica ed esposizione a sostanze sensibilizzanti nell ambiente di lavoro) causano la comparsa della malattia, mentre altri (virus, allergeni, attività fisica, eccetera) contribuiscono a peggiorarne i sintomi. Predisposizione genetica. Chi soffre di asma ha spesso un parente stretto che condivide la sua condizione. I figli degli asmatici hanno, per esempio, un rischio maggiore (ma non la certezza) di ammalarsi di asma durante la loro vita. La predisposizione genetica a sviluppare malattie allergiche come l asma bronchiale, la rinite allergica e la dermatite atopica, è anche definita atopia, caratterizzata dalla produzione eccessiva di un tipo particolare di anticorpi, chiamati IgE. Va sottolineato comunque che non tutti gli atopici diventano allergici. Sostanze sensibilizzanti nell ambiente lavorativo. La presenza di agenti sensibilizzanti nell ambiente di lavoro può essere un fattore di rischio per la comparsa dell asma e, in alcuni casi, può scatenare il peggioramento dei sintomi. Allergeni. Spesso i peggioramenti dell asma sono scatenati da sostanze a cui si è allergici. In questi casi gli asmatici sono atopici e si parla di asma bronchiale allergica (non tutti gli asmatici, però, sono allergici e non tutti gli allergici sono asmatici). Gli allergeni più comuni sono: i pollini (graminacee, come grano e mais; urticacee, come la parietaria officinale; composite, come l ambrosia), gli acari della polvere e alcuni allergeni degli animali domestici. L esposizione ad allergeni (in genere pollini) può determinare un peggioramento dell asma solo in un certo periodo dell anno. In questo caso si parla di asma stagionale e/o episodica. Lo stato allergico viene misurato con prove cutanee (prick test). Infezioni respiratorie. Le infezioni respiratorie virali e batteriche, come raffreddore e influenza, peggiorano spesso la situazione provocando la comparsa o l aumento dei sintomi. Anche per questo la vaccinazione antinfluenzale è indicata per tutti gli asmatici adulti.

8 Farmaci. Circa un asmatico adulto su dieci rischia di peggiorare la situazione se prende una pastiglia di aspirina o assume altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Anche altri farmaci (per esempio per la terapia del glaucoma o delle malattie cardiovascolari) possono provocare peggioramenti, anche gravi, dei sintomi. Per questo è importante avvertire il personale sanitario che si è asmatici. Attività fisica (asma da sforzo). Nella maggior parte degli asmatici, soprattutto se bambini, l attività fisica costituisce un fattore di peggioramento dei sintomi. In alcuni casi, poi, gli attacchi compaiono solo durante sforzi fisici. Reflusso gastroesofageo. Consiste in una risalita del contenuto (in genere acido) dello stomaco lungo l'esofago, con conseguente effetto irritante sul sistema respiratorio. È una causa molto rara di peggioramento dei sintomi asmatici, che si può prevenire assumendo farmaci che diminuiscono la produzione di acidi gastrici. Inquinamento atmosferico e negli ambienti confinati. Secondo studi recenti, l esposizione a inquinanti, sia in ambienti esterni sia in quelli confinati, aumenta la frequenza e la quantità di sintomi asmatici. Fumo di tabacco. Fumare gioca un ruolo importante nell aggravare l asma e nel causare un peggioramento nelle persone predisposte. Il fumo passivo sembra in grado di peggiorare i sintomi asmatici ed è comunque un fattore di irritazione bronchiale. Ormoni. Molte donne riferiscono un peggioramento dell asma prima e/o durante le mestruazioni. L asma può migliorare, peggiorare o rimanere invariata durante la gravidanza. Peso corporeo. È stata trovata una correlazione tra il peso corporeo e un aumentato rischio di insorgenza d asma. L obesità contribuisce al peggioramento dei sintomi e della qualità della vita degli asmatici. Nel terzo fascicolo di questa collana si parlerà di come evitare le crisi di asma scatenate da alcuni dei fattori appena descritti.

9 Capire la spirometria La spirometria è l'esame di base per l asmatico e viene eseguita con uno spirometro. Se le vie aeree sono ostruite, l aria inspirata ed espirata sarà inferiore alla norma. La variazione viene misurata in percentuale e il medico valuta i seguenti parametri: 1. massima quantità di aria che può essere espirata dopo una inspirazione forzata: Capacità Vitale (CV). 2. massimo flusso di aria che una persona riesce a produrre con una espirazione forzata, cioè effettuata con la massima forza possibile: picco di flusso espiratorio (PEF). 3. massima quantità di aria che si emette nel primo secondo di una espirazione forzata: Volume Espiratorio Massimo nel primo Secondo (VEMS). L asmatico può misurare il PEF anche a casa. Questo argomento sarà trattato nel quarto fascicolo. Come si arriva alla diagnosi Quelli descritti di seguito sono i principali passaggi che portano alla diagnosi di asma. La visita Il medico sospetta la presenza di asma sulla base di: sintomi che gli vengono riferiti e loro eventuale stagionalità (un aumento in primavera e in autunno è un segno di asma da allergia a pollini o graminacee); legame tra comparsa dei sintomi e fattori scatenanti; eventuale familiarità per la malattia o per altre forme di allergia (come quelle dermatologiche); eventuale esposizione prolungata a sostanze tossiche (per esempio a causa del lavoro svolto) o a inquinanti. Oltre a ciò, il medico deve escludere alcune malattie che possono dare sintomi simili all asma come la bronchite, alcune cardiopatie, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), il reflusso gastroesofageo e gli attacchi di panico. La conferma Il medico deve verificare se le vie aeree sono ostruite in modo reversibile. A questo scopo è necessaria una valutazione della funzionalità polmonare (spirometria), che permette anche di valutare la gravità dell asma e la risposta alla terapia. Spesso quindi è necessario dimostrare che i sintomi sono reversibili mediante la somministrazione di farmaci broncodilatatori e/o antinfiammatori. Altri esami È necessario effettuare anche i test per le allergie (prick test e, a volte, rast test), per scoprire eventuali sostanze scatenanti. Oltre a tutto ciò il medico può richiedere, in certi casi, ulteriori esami in funzione delle condizioni individuali. Chi ha l asma ha diritto all esenzione dal ticket per gli esami di controllo (DM 329/199)

10 Controllare si può È possibile convivere con l asma, senza sintomi e senza limitazioni di alcun tipo, a patto di gestire al meglio la sua cronicità e variabilità, seguendo scrupolosamente le raccomandazioni del proprio medico in tutte le diverse fasi della malattia. In questo modo, infatti, è possibile controllarla con basse dosi di farmaci, prevenendone le crisi ed evitandone la progressione. Nel prossimo fascicolo verranno approfonditi i temi del trattamento antiasmatico che richiede farmaci di fondo (o di mantenimento) e farmaci al bisogno (o sintomatici). Siti Internet per informarsi Il sito della Federazione che riunisce le associazioni che sostengono gli asmatici Il sito dell Associazione di sostegno ai malati d asma Il sito della Federazione italiana contro le malattie polmonari, sociali e la tubercolosi federazione Il sito dell European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients' Association

11 REALIZZATO DA FEDERAZIONE ITALIANA CONTRO LE MALATTIE POLMONARI SOCIALI E LA TUBERCOLOSI

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