COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI Provincia di Pavia

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1 COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI Provincia di Pavia Piano del Governo del Territorio (PGT) VIABILITA EXTRAURBANA A SUPPORTO DELLA NUOVA AREA POLIFUNZIONALE Ambito Commerciale Grande Strutture di Vendita Memoria Tecnica settembreduemilanove

2 INDICE 1 PREMESSA PAG. 3 2 ANALISI DEL MERCATO COMMERCIALE PAG Definizione del bacino gravitazionale pag Analisi del patrimonio commerciale esistente pag Analisi domanda ed offerta per il settore alimentare pag Analisi domanda ed offerta per il settore non alimentare pag Bilancio di mercato allo stato di fatto pag Verifica di compatibilità pag ANALISI STATO ATTUALE DELLA VIABILITA PAG Inquadramento viabilistico comunale pag Analisi della viabilità esistente pag Analisi della viabilità di previsione pag Analisi delle esigenze pag IPOTESI DI ADEGUAMENTO VIABILISTICO PAG Ipotesi 1 pag Ipotesi 2 pag Ipotesi 3 pag CONCLUSIONI PAG. 66 1

3 ELABORATI GRAFICI T_1 Inquadramento viabilistico (tavola grafica in scala 1:10.000) T_2 Ipotesi 1 (tavola grafica in scala 1:10.000) T_3 Ipotesi 2 (tavola grafica in scala 1:10.000) T_4 Ipotesi 3 (tavola grafica in scala 1:10.000) 2

4 1 PREMESSA Questo studio si pone l obiettivo di analizzare con maggior dettaglio la situazione viabilistica extraurbana e sovra comunale, esistente e di progetto, del Comune di Sannazzaro de Burgondi, al fine di individuare le necessarie opere di adeguamento viabilistico per l ipotetica realizzazione dell ambito polifunzionale così come specificato dal Documento di Piano ai paragrafi e Il Documento di Piano (adottato dall Amministrazione comunale in data 20/04/2009 con Delibera di C.C. n 22) contiene la previsione per una nuova area polifunzionale localizzata a nord del territorio comunale, dove si ipotizza lo sviluppo futuro di impianti e strutture ad uso pubblico, di tipo ricettivo, ricreativo e sportivo. Inoltre, si prevede per la stessa anche l attribuzione di una vocazione commerciale, destinata allo sviluppo di una grande strutture di vendita (max mq di superficie di vendita) per l implementazione della rete commerciale intercomunale. Si precisa che viene utilizzato il termine vocazione per specificare le intenzioni dell Amministrazione: essa attribuisce all area in questione una potenzialità di sviluppo commerciale, resta poi salvo il principio per il quale l approvazione degli interventi specifici è stabilita dalla Conferenza di Servizi, definita dall art.9 del D.lgs. 114/98, costituita dall Amministrazione comunale stessa e dagli altri organi competenti in capo alla Regione. L amministrazione comunale, al fine di dimostrare l idoneità dell area ad una vocazione commerciale, ha effettuato un analisi preventiva che verifichi la compatibilità commerciale, urbanistica e ambientale di un possibile intervento in oggetto (riportata nell ALLEGATO 3 del Documento di Piano). E indispensabile precisare che interventi di questa dimensione e tipologia, al momento della loro progettazione e successiva realizzazione, necessitano di un autorizzazione regionale rilasciata quale atto conclusivo di una Conferenza di Servizi presieduta dalla stessa Regione competente, alla quale partecipano il Comune e la Provincia interessati, nonché il promotore dell intervento (ai sensi dell art.4 terzo comma del D.Lgs. 31 marzo 1998 n.114). Il Comune esprime il suo parere in funzione delle intenzioni strategiche previste dal Piano di Governo del Territorio; allo stesso modo anche la Provincia esprime il proprio parere in funzione alla compatibilità del progetto con quanto previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). 3

5 Nel caso in oggetto, il PTCP della Provincia di Pavia prevede nel suo documento normativo un apposito articolo riguardante Direttive per la valutazione di conformità degli insediamenti commerciali di grandi strutture di vendita (art.15), il quale dice che: COMMA 1 : La Provincia esprime il proprio voto in sede di conferenza di servizi ( ) valutando la conformità dell insediamento ai criteri di cui all art.6 del D.Lgs. 31 marzo 1998 n.114 ed ai contenuti del PTCP COMMA 2 : La conformità è valutata, in particolare, in base ai seguenti criteri: a) l insediamento non deve confliggere con gli indirizzi e le prescrizioni contenute nel PTCP e nel PRG interessato b) l intervento non causi un significativo impatto paesistico/ambientale soprattutto nei luoghi di particolare pregio o di grande visibilità c) l intervento non causi depauperamento del piccolo commercio tradizionale d) l allocazione avvenga, di norma, in un bacino d utenza nel quale l offerta non sia già sovradimensionata e) l allocazione non abbia incidenza negativa sul sistema della viabilità, del traffico e delle principali vie di comunicazione della Provincia, essendo comunque favorite quelle allocazioni che consentano una grande accessibilità di persone e merci f) l insediamento coinvolga più Comuni per quanto attiene la ricaduta degli effetti territoriali e socioeconomici legati all insediamento stesso. COMMA 3 : La Provincia esprime comunque parere negativo, in riferimento ai problemi della viabilità del traffico nei seguenti casi: 1) l allocazione sia ipotizzata su aree collocate lungo arterie viarie di grande scorrimento urbano ed extraurbano, se non mediante la realizzazione, ad esclusivo carico dei proponenti, di adeguate opere di collegamento e miglioramento della viabilità, nonché di mitigazione ambientale 2) l allocazione sia ipotizzata su aree in prossimità di nodi di traffico significativi 3) l allocazione sia ipotizzata su aree che fronteggino, sullo stesso asse viario, altre grandi strutture di vendita 4) l allocazione sia ipotizzata in prossimità d assi stradali che non consentano, salvi gli opportuni adeguamenti, ad esclusivo carico dei proponenti, adeguati flussi di traffico. 4

6 L applicazione dei punti appena descritti in riferimento all intervento in oggetto è così riassumibile: Rif. Richiesta Verifica NTA del PTCP di Pavia art.15 comma 2 a) l insediamento non deve confliggere con gli indirizzi e le prescrizioni contenute nel PTCP e nel PRG interessato VERIFICATO si veda ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto B2 b) l intervento non causi un significativo impatto paesistico/ambientale soprattutto nei luoghi di particolare pregio o di grande visibilità VERIFICATO si veda ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto C1 c) l intervento non causi depauperamento del piccolo commercio tradizionale VERIFICATO si veda ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto A3 d) l allocazione avvenga, di norma, in un bacino d utenza nel quale l offerta non sia già sovradimensionata VERIFICATO si veda ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto A2 e ALLEGATO 2 del Documento di Piano e) l allocazione non abbia incidenza negativa sul sistema della viabilità, del traffico e delle principali vie di comunicazione della Provincia, essendo comunque favorite quelle allocazioni che consentano una grande accessibilità di persone e merci VERIFICATO si veda ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto B3 e B4 f) l insediamento coinvolga più Comuni per quanto attiene la ricaduta degli effetti territoriali e socioeconomici legati all insediamento stesso VERIFICATO si veda ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto A4 e A7 5

7 Rif. Richiesta Verifica NTA del PTCP di Pavia art.15 comma 3 1) l allocazione sia ipotizzata su aree collocate lungo arterie viarie di grande scorrimento urbano ed extraurbano, se non mediante la realizzazione, ad esclusivo carico dei proponenti, di adeguate opere di collegamento e miglioramento della viabilità, nonché di mitigazione ambientale VERIFICA EFFETTUATA DAL PRESENTE STUDIO 2) l allocazione sia ipotizzata su aree in prossimità di nodi di traffico significativi VERIFICA EFFETTUATA DAL PRESENTE STUDIO 3) l allocazione sia ipotizzata su aree che fronteggino, sullo stesso asse viario, altre grandi strutture di vendita NON PRESENZA di altre grandi strutture di vendita 4) l allocazione sia ipotizzata in prossimità d assi stradali che non consentano, salvi gli opportuni adeguamenti, ad esclusivo carico dei proponenti, adeguati flussi di traffico VERIFICA EFFETTUATA DAL PRESENTE STUDIO Per la verifica dei punti 1), 2) e 4) del comma 3 dell art.15 è stato predisposto il seguente studio che tende ad individuare in linea di massima gli interventi di adeguamento della viabilità esistente e di prima previsione, ad esclusivo carico dei proponenti, al fine di rendere le strutture viarie idonee ai flussi indotti dalla nuova grande struttura di vendita. E evidente che le considerazioni esposte in questo studio devono essere interpretate come ipotesi di progetto potenzialmente modificabili in funzione agli sviluppi futuri delle previsioni di ampliamento della rete viabilistica provinciale e regionale. Tale ipotesi sono state formulate in osservanza delle previsioni previste dal PTCP di Pavia, di cui si riporta un estratto delle aree interessate: 6

8 7

9 2 ANALISI DEL MERCATO COMMERCIALE Per completezza di argomentazioni, si riporta a seguire una sintesi dell analisi del mercato commerciale in oggetto, nonché i risultati della verifica circa la compatibilità commerciale, urbanistica ed ambientale di cui sopra. Si evidenziano i passaggi chiave che hanno portato alla costruzione dell analisi commerciale in oggetto: 2.1 Definizione del bacino gravitazionale Nella definizione del bacino gravitazionale del mercato commerciale per le grandi strutture di vendita (GSV) si è tenuto conto quanto previsto dalla Delibera regionale della Regione Lombardia n.8/5054 del 4 luglio 2007, la quale riporta, nello specifico alla Tavola 1, le indicazioni da rispettare per quanto riguarda le isocrone di riferimento nel calcolo dei bacini gravitazionali. Nel caso in oggetto si è trattato di stabilire la possibilità di un insediamento commerciale di grande distribuzione a rilevanza interprovinciale, pertanto si è utilizzato il valore di 40 minuti, per la definizione dell isocrona contenente il bacino gravitazionale. Considerando una velocità media di 18 Km/h (tenuto conto della velocità dei mezzi privati e dei mezzi pubblici con i loro tempi di sosta) è possibile trasformare il valore di tempo precedentemente espresso con un valore di spazio, ossia: raggio d azione = 18 Km/h * 40 min = 12 Km Con la definizione del raggio d azione è stato possibile tracciare su mappa il confine dell area di influenza (superficie contenuta nel cerchio con centro nell attività commerciale in oggetto e racchiuso dal raggio d azione) e del reale bacino gravitazionale d utenza (area nella quale sono insediati gli utenti effettivi dell attività commerciale in oggetto), come mostra la seguente immagine: 8

10 Il bacino gravitazionale d utenza è stato scomposto in diverse zone concentriche: a) il Comune di Sannazzaro de Burgondi, territorio oggetto dell intervento; b) comuni di prima corona; c) comuni di seconda corona; d) comuni di terza corona. Va evidenziato che i comuni di terza corona a sud di Sannazzaro de Burgondi, oltre il limite fisico rappresentato dal fiume Po, non sono stati considerati all interno del bacino gravitazionale proprio perché essi si trovano geograficamente più vicini ad altri poli attrattori commerciali entrando così a far parte di altri bacini d utenza. Il Po, in questo genere di analisi, deve essere considerato come una vera e proprio barriera fisica. Unica eccezione viene fatta per il comune di Casei Gerola, il quale rientra all interno dell area di influenza per più del 50% del proprio territorio comunale. Si riporta a seguire uno schema nel quale sono stati indicati tutti i dati relativi alla popolazione dei comuni appartenenti al bacino gravitazionale, e ai loro sviluppi demografici nei futuri 10 anni. 9

11 Comuni Sannazzaro de' Burgondi Abitanti al 31/12/2001 Abitanti al 31/12/2007 Incremento medio annuo ( a) COMUNI DI PRIMA CORONA Increm. max popolazione (10 anni) Popolazione appartenente al bacino * Corana Ferrera Erbognone Mezzana Bigli Pieve Albignola Scaldasole * Dato di maggior precisione, ottenuto mediante l'analisi dell'incremento demografico degli ultimi anni ( ) COMUNI DI SECONDA CORONA Alagna Alzano Scrivia Bastida de' Dossi Cervesina Cornale Dorno Galliavola Guazzona Isola Sant'Antonio (AL) Lomello Molino dei Torti (AL) Ottobiano Pieve del Cairo Silvano Pietra Valeggio Zinasco COMUNI DI TERZA CORONA Casei Gerola Gambarana Garlasco Gropello Cairoli Mede Mezzana Rabattone Sangiorgio Lomellina Semiana Sommo Tromello Velezzo Lomellina Villa Biscossi Villanova D'Ardenghi BACINO DI UTENZA

12 Come nell analisi all ALLEGATO 1, si considera come numero di componenti medio per famiglia il dato ufficiale del 2006 (fonte Istat per la Regione Lombardia), che è pari a 2,4. Questo vuol dire che è possibile considerare un bacino gravitazionale di circa: /2,4 = famiglie Tale dato diventerà necessario al fine dell analisi tra domanda e offerta del mercato della situazione commerciale del Comune di Sannazzaro de Burgondi. 11

13 2.2 Analisi del patrimonio commerciale esistente Sono stati analizzati i dati relativi alle superfici di vendita esistenti, suddivise per tipologia di attività commerciale (EV, MSV e GSV) e per categoria merceologica (alimentare e non alimentare) dei comuni appartenenti al bacino gravitazionale appena descritto. Esercizi di vicinato (EV) Si riportano i dati relativi agli esercizi di vicinato relative ai Comuni appartenenti al bacino gravitazionale in oggetto: Provincia Comune Centro Comm.le Sup. Alimentari Sup. non alimentari PV ALAGNA NO 0 48 PV BASTIDA DE' DOSSI NO 0 0 PV CASEI GEROLA NO PV CAMPOSPINOSO NO PV CERVESINA NO PV CORANA NO PV CORNALE NO 0 24 PV DORNO NO PV FERRERA ERBOGNONE NO PV GALLIAVOLA NO 0 0 PV GAMBARANA NO PV GARLASCO NO PV GROPELLO CAIROLI NO PV LOMELLO NO PV MEDE NO PV MEZZANA BIGLI NO PV MEZZANA RABATTONE NO 60 0 PV OTTOBIANO NO PV PANCARANA NO PV PIEVE ALBIGNOLA NO PV PIEVE DEL CAIRO NO PV SAN GIORGIO DI LOMELLINA NO PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO PV SCALDASOLE NO PV SEMIANA NO 0 0 PV SILVANO PIETRA NO PV SOMMO NO 22 0 PV TROMELLO NO PV VALEGGIO NO 0 0 PV VELEZZO LOMELLINA NO 0 0 PV VILLA BISCOSSI NO PV VILLANOVA D'ARDENGHI NO 31 0 PV ZINASCO NO TOTALI

14 Medie strutture di vendita (MSV) La seguente immagine riporta la presenza di medie strutture per superficie di vendita nei comuni interessati dallo studio. Si riporta ora l elenco delle medie strutture di vendita appartenenti al bacino gravitazionale in oggetto: 13

15 Prov Comune Centro Sup. Sup. Non Indirizzo Comm.le Alimentari alimentari PV CORNALE NO Via Roma PV DORNO NO Via R. Rossi N. 3 - Dorno PV DORNO NO Via Cairoli N Dorno PV DORNO NO Via V. Veneto PV GARLASCO NO Via L. Da Vinci, PV GARLASCO NO Via L. Da Vinci, PV GARLASCO NO C.So Cavour, PV GARLASCO NO Via Pavia PV GARLASCO NO Via Tromello PV GARLASCO NO Via Tromello, PV GARLASCO NO Via Dorno, PV GARLASCO NO Via L. Da Vinci, PV GARLASCO NO Via San Pietro, PV GARLASCO NO Vicolo Del Teatro, PV GARLASCO NO Via Mazzini, 9/ PV GARLASCO NO Via Parini, PV GARLASCO NO Via L. Da Vinci, PV GARLASCO NO Via Borgo San Siro, PV GARLASCO NO Via Santa Maria PV GARLASCO NO Via Pavia, PV GARLASCO NO Via L. Da Vinci, PV GROPELLO CAIROLI NO Via Don Motti PV GROPELLO CAIROLI NO Loc Case Sparse San Carlo - S.Spirito PV GROPELLO CAIROLI NO Via Liberta' PV GROPELLO CAIROLI NO Piazza San Rocco PV LOMELLO NO Via Mentana PV MEDE NO Via Mazzini, PV MEDE NO Strada Castellaro, PV MEDE NO Viale Unione Sovietica, PV MEDE NO Viale Unione Sovietica, PV MEDE NO Viale Unione Sovietica, PV MEDE NO V.Le Martiri Della Libertà, PV MEDE NO Via F.Lli Cairoli PV MEDE NO Viale I Maggio, PV MEDE NO Corso Cavour, PV MEDE NO Viale Martiri Della Libertà, PV PIEVE DEL CAIRO NO Via Angeleri, PV PIEVE DEL CAIRO NO Via Celada, PV PIEVE DEL CAIRO NO Via Roggiolo, PV SAN GIORGIO DI LOMELLINA NO Via Pavesi N. 16/Bis PV TROMELLO NO Via Marconi, PV TROMELLO NO Via Garlasco PV TROMELLO NO Via Marconi PV CASEI GEROLA NO Piazza Rondo' PV CASEI GEROLA NO Via Cavour PV CASEI GEROLA NO Via F.Lli Rosselli PV CASEI GEROLA NO Via Circonvallazione PV CASEI GEROLA NO Via Pertini, PV CASEI GEROLA NO Via Circonvallazione PV CASEI GEROLA NO Via Per Voghera PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Alessandria PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Alessandria PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Cairoli 36 Bis PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Piave PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Mazzini PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Buonarroti PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Gramsci PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Vic. Pavese 5/B PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Piazza Mercato PV SANNAZZARO DE' BURGONDI NO Via Alessandria TOTALI

16 Si ricorda inoltre che il Documento di Piano prevede l azzonamento di un area di circa mq di estensione territoriale a destinazione commerciale per medie strutture di vendita. Pertanto, considerando un area pubblica di mq, un area fondiaria di mq e un indice territoriale pari a 0,4 mq/mq (indicativo) si ottiene una superficie lorda di pavimento di circa mq, ossia una superficie di vendita pari a circa mq (considerando che si può approssimare a 0,5 il rapporto tra superficie di vendita e superficie lorda di pavimento delle strutture commerciali). Si ipotizza che mq di superficie di vendita vengano destinati ad una media struttura alimentare e mq a medie strutture non alimentari. Grandi strutture di vendita (GSV) Si riporta l elenco delle grandi strutture di vendita appartenenti al bacino gravitazionale in oggetto: Provincia Comune Centro Comm.le Indirizzo Sup. Alimentari Sup. Non alimentari PV CASEI GEROLA SI Via per Voghera, TOTALI

17 2.3 Analisi domanda ed offerta per il settore alimentare Utilizzando come dato di riferimento la spesa media per famiglia destinata ai generi alimentari, fornito dall Osservatorio Regionale Lombardo del Commercio, pari a 485 euro al mese, è possibile definire il mercato teorico complessivo per il settore alimentare, ossia la potenzialità di spesa del bacino gravitazionale (che corrisponde poi alla domanda virtuale del mercato in analisi). Tale valore risulterebbe pari a: 485 /fam. mese x 12 mesi x fam. = /anno Nel Regolamento della Regione Lombardia n.3 per il Settore Commerciale, si individuano, per ciascuna Unità Territoriale, le quote di produttività per le diverse tipologie di vendita. Sannazzaro de Burgondi fa parte dell Unità territoriale 13, per la quale le quote di cui sopra sono: e) per i generi alimentari di esercizi di vicinato : 2.169,12 /mq f) per i generi alimentari di medie strutture : 2.324,06 /mq g) per i generi alimentari di grandi strutture : 6.197,48 /mq h) per i generi non alimentari di esercizi di vicinato : 877,98 /mq i) per i generi non alimentari di medie strutture : 999,62 /mq j) per i generi non alimentari di grandi strutture : 2.324,05 /mq Considerando quindi tali quote di produttività, gli esercizi attualmente presenti all interno del bacino gravitazionale in oggetto garantirebbero una potenzialità di vendita per il settore alimentare (che poi corrisponde all offerta virtuale del mercato in analisi) pari a: Settore Alimentare Attività commerciale Superficie di vendita (mq) Quote di produttività ( /mq) Potenzialità di vendita ( ) Esercizi di vicinato , Medie strutture , Grandi strutture , Totale

18 2.4 Analisi domanda ed offerta per il settore non alimentare Anche per il settore non alimentare, è possibile fare le stesse considerazioni affrontate nel precedente paragrafo per il settore alimentare. La spesa media mensile per famiglia per generi non alimentari, secondo l Osservatorio Regionale Lombardo del Commercio risulta essere pari a 696 al mese. Quindi il mercato teorico complessivo, annuale, per il settore non alimentare, ossia la potenzialità di spesa del bacino gravitazionale (che corrisponde poi alla domanda virtuale del mercato in analisi), risulta pari a: 696 /fam. mese x 12 mesi x fam. = /anno. (che corrisponde poi alla domanda virtuale del mercato in analisi). Considerando le quote di produttività descritte nel paragrafo, gli esercizi attualmente presenti nel Comune di Sannazzaro garantirebbero una potenzialità di vendita per il settore non alimentare (che poi corrisponde all offerta virtuale del mercato in analisi) pari a: Settore Non alimentare Attività commerciale Superficie di vendita (mq) Quote di produttività ( /mq) Potenzialità di vendita ( ) Esercizi di vicinato , Medie strutture , Grandi strutture , Totale

19 2.5 Bilancio di mercato allo stato di fatto Dall analisi di mercato eseguita nei precedenti paragrafi, si evidenziano i seguenti risultati: Settore merceologico Potenzialità di spesa ( ) (domanda virtuale) Potenzialità di vendita ( ) (offerta virtuale) Saldo ( ) Alimentare Non alimentare E possibile notare come, almeno da un punto di vista quantitativo, la potenzialità di spesa (domanda) sia del settore alimentare che di quello non alimentare risulta essere superiore rispetto alla potenzialità di vendita (offerta) delle attività commerciali esistenti. Questo riporta quindi un deficit nel mercato del settore commerciale del Comune di Sannazzaro de Burgondi. Considerando le soglie massime di produttività delle attività commerciali di vicinato e delle medie strutture, relative al settore merceologico alimentare e non alimentare, è possibile effettuare una stima indicativa sulla quantità di superficie di vendita ancora necessaria al fine di colmare tale deficit. La seguente tabella riporta la stima appena descritta: Settore merceologico Saldo ( ) Soglie di produttività ( /mq) Superficie di vendita necessaria (mq) Alimentare , ,77 Non alimentare , ,81 Sintetizzando, possiamo quindi affermare che, almeno da un punto di vista quantitativo, il Comune di Sannazzaro de Burgondi necessiterebbe ancora di circa mq di superficie di vendita alimentare e circa mq di superficie di vendita non alimentare. Pertanto, un intervento di GSV mista per un massimo di mq di superficie di vendita risulta dimensionalmente compatibile rispetto le esigenze di mercato. 18

20 2.6 Verifica di compatibilità commerciale, urbanistica ed ambientale Al fine di motivare la scelta della localizzazione dell area in questione, è stata predisposta (riportata quale ALLEGATO 3 del Documento di Piano) un analisi di compatibilità basata sulle linee guida previste dalla normativa vigente per la stesura del Rapporto d Impatto (Delibera di Giunta regionale Regione Lombardia del 4 luglio 2007 n.8/5054 all art.6 e successive modifiche apportate dalla Delibera di Giunta regionale Regione Lombardia 19 dicembre 2008 n.15387). Il Rapporto di Impatto è un documento finalizzato a fornire tutti i riferimenti conoscitivi necessari per la valutazione integrata prevista dal Programma Triennale in sede di Conferenza di Servizi, nonché a fornire le valutazioni e le proposte sulle misure compensative degli effetti d impatto prodotti dal nuovo insediamento commerciale. Seguendo, pertanto, tali indirizzi si è realizzato uno studio di massima volto ad affermare la fattibilità dell intervento in oggetto, motivando così la destinazione a vocazione commerciale dell area indicata dalla proposta di piano. L analisi di compatibilità è articolata in sezioni corrispondenti alle tre componenti di valutazione da effettuare: a) COMPONENTE COMMERCIALE b) COMPONENTE URBANISTICO TERRITORIALE c) COMPONENTE PAESISTICA AMBIENTALE Al fine di procedere alla definizione della reale compatibilità dell intervento in oggetto, alle tre componente di valutazione è stato attribuito un punteggio complessivo massimo di 150 punti, ripartito nel modo seguente: k) 90 punti (ossia il 60% di 150) alla componente commerciale; l) 30 punti (ossia il 20% di 150) alla componente urbanistico territoriale; m) 30 punti (ossia il 20% di 150) alla componente paesistica - ambientale. L intervento risulta realmente compatibile se nelle tre componenti di valutazione consegue un punteggio minimo complessivo di 75 punti. Il punteggio minimo di ogni componente non deve essere comunque inferiore al 50% rispetto a quello assegnato alla 19

21 componente stessa. A loro volta, ognuna delle tre componenti di valutazione si compone di singole voci che in maniera più dettagliata e settoriale analizzano l argomento trattato dalla componente in oggetto. Si riporta a seguire una matrice riassuntiva delle valutazioni per le singole voci previste dall analisi di compatibilità: la definizione e le motivazioni dei singoli punteggi sono riportate per esteso nella relazione ALLEGATO 3 del Documento di Piano. Componente di valutazione Punteggio massimo Punteggio minimo di compatibilità Punteggio A Componente commerciale A1 Coerenza con l obiettivo di crescita ad impatto zero 18-0 A2 Equilibrio domanda - offerta 13,5-13,5 A3 Impatto sulla rete di vicinato e sulle medie strutture 13,5-0 A4 Ricaduta occupazionale 13,5-13,5 A5 Evoluzione della struttura commerciale nell ultimo triennio 13,5-13,5 A6 Taglio dimensionale del nuovo punto di vendita 9-4,5 A7 Coerenza con il livello di gerarchia urbana dei Comuni del bacino di gravitazione 9-6 Componente di valutazione Punteggio massimo Punteggio minimo di compatibilità Punteggio B Componente urbanistico territoriale ,5 B1 B2 Coerenza con gli indirizzi del Programma Triennale per l ambito commerciale di riferimento Coerenza con atti di programmazione e pianificazione di rilievo urbanistico - territoriale 4,5-2,5 3-2 B3 Rapporto con il sistema della viabilità e dei trasporti 9-7 B4 Integrazione con la rete di trasporto pubblico, dotazione di parcheggi, integrazione con il sistema di distribuzione delle 6-3 merci B5 Rapporto con la struttura insediativa 4,5-0 B6 Relazioni urbanistiche locali

22 Componente di valutazione Punteggio massimo Punteggio minimo di compatibilità Punteggio C Componente paesistico - ambientale C1 Compatibilità paesistica 6-5 C2 Tutela delle risorse ambientali 12-6 C3 Inquinamento acustico 6-4 C4 Inquinamento atmosferico 6-2 Totale ,5 L intervento, pertanto, risulta essere compatibile nei suoi connotati commerciali, urbanistici e ambientali. 21

23 3 ANALISI STATO ATTUALE DELLA VIABILITA Per realizzare un adeguamento viabilistico adatto ad un contesto ricco di complessità come quello di Sannazzaro de Burgondi è necessario effettuare un analisi, anche se prevalentemente qualitativa, dello stato attuale della viabilità. Tale studio può basarsi sui seguenti punti essenziali: n) presenza della raffineria come polo attrattore in tema di trasporti in entrata ed in uscita o) Sannazzaro sorge lungo la S.P. 193bis che collega Pavia alla Lomellina p) presenza del casello di Gropello Cairoli sull autostrada A7 come punto di riferimento per gli spostamenti ad alta velocità q) di conseguenza la S.P. 206(S.P.19 nell ultimo tratto) che collega Sannazzaro e Gropello Cairoli sarà oggetto di studio per l adeguamento come strada già esistente. r) previsione della nuova autostrada regionale Broni-Mortara con casello di riferimento collocato a Gropello Cairoli che può contribuire a portare ulteriori flussi dalla parte ovest della Lomellina verso l area polifunzionale in esame s) ipotesi di realizzazione di una nuova stazione autostradale A7 Pieve Albignola 22

24 3.1 Inquadramento viabilistico comunale Il comune di Sannazzaro de Burgondi si trova a circa un quarto della distanza che si percorre sull autostrada A7 da Milano a Genova sbilanciato verso il capoluogo lombardo. Dall analisi della situazione commerciale è emersa la condizione che vede il nuovo polo in previsione protendersi verso il nord in termini di influenza commerciale. La sua posizione più accessibile dal casello di Gropello Cairoli (nord) che da quello di Casei Gerola (sud) conferma questa tendenza. L immagine a fianco mostra la nuova area polifunzionale con il corrispondente bacino di influenza e il flusso aggiuntivo che si prevede giungere da Milano tramite il casello di Gropello Cairoli appunto. 23

25 L indagine Origine Destinazione svolta a livello regionale può dare un'idea degli spostamenti intesi con qualsiasi mezzo sia pubblico che privato che i residenti compiono durante la giornata; aldilà del valore numerico si può notare qualitativamente che Sannazzaro rientra tra i comuni pavesi che generano più spostamenti. Questo fatto è legato alla vocazione produttiva del comune che ha il vantaggio di essere relativamente vicino all autostrada A7: lo stesso studio indica che gli spostamenti veicolari su gomma dalla Provincia di Milano verso quella di Pavia ammontano a circa unità giornaliere; dato che tale arteria contribuisce a distribuire i flussi delle due provincie è ragionevole pensare che quelli riferiti alla A7 siano una buona percentuale del totale. Data la difficoltà di rendere utilizzabili tali dati per il presente studio, occorre tenerne conto soltanto per dare un'idea delle potenzialità che questa via di comunicazione può fornire a questa zona della provincia di Pavia. 24

26 Il sistema insediativo della Lomellina si struttura sull impianto di una rete stradale geometrica e definita sin dall epoca romana con la grande direttrice trasversale per le Galli, poi ripresa in epoca medievale da una tratta della Via Francigena. Qui si radunano in forma compatta e generalmente radiale i maggiori centri abitati, altri minori si distendono lungo le stesse vie ed altri ancora prediligono la naturale collocazione di ciglio di terrazzi fluviali, specie lungo la sponda del Po (è il caso di Sannazzaro de Burgondi. I centri minori assumono il disegno classico della aggregazione di corti rurali, ma differentemente dal resto della pianura Lombarda, con una maggior accentuazione della semplice dimora in linea plurifamiliare, affacciata sulla strada, priva di vasti spazi chiusi. 25

27 Sannazzaro si trova poco lontano dall autostrada A7 Milano-Genova, e per il reale collegamento si deve tenere conto dei due caselli più vicini ossia Gropello Cairoli o Casei Gerola. Il comune in esame è toccato da una direttrice nord-sud che collega Vigevano e la valle Scrivia ed una ovest-est che collega Pavia al resto della Lomellina verso Alessandria; il traffico al centro di tali direttrici è per circa il 60% di attraversamento ed il comune quindi costituisce in minor misura un origine o una destinazione rispetto al volume totale. Il tipo di traffico, essendo appunto di passaggio, è di tipo veloce sulle strade principali ma con la presenza di nodi a maggior criticità rappresentati dalle intersezioni che interessano le aree produttive. In effetti, a questo proposito, una delle priorità del piano è proprio quella di proporre delle intersezioni più razionali. Nel centro storico, invece, si riscontrano problemi legati alla mancanza di parcheggi, alla organizzazione funzionale del traffico interno, oltre che quelli associati alla morfologia del tessuto urbano. Il recente Piano Urbano del Traffico approvato all inizio del 2008 si è posto quindi come obiettivi primari quelli verificare ed integrare la presenza di parcheggi, riorganizzare l assetto funzionale anche con la separazione dei flussi pedonali e carrai. 26

28 3.2 Analisi della viabilità esistente Lo studio dello stato attuale della viabilità deve necessariamente fare riferimento alla pianificazione sovra comunale. Il P.T.C.P. fornisce una classificazione delle strade principali che compongono la rete nel tratto interessato della provincia di Pavia: accanto all autostrada A7 Milano-Genova si sviluppa uno dei collegamenti di livello regionale della Lomellina che chiudono il cerchio Vigevano-Mortara-Garlasco-Sannazzaro. VIGEVANO MORTARA GARLASCO SANNAZZARO DE B. 27

29 La tavola 2_6 Il sistema della logistica e delle infrastrutture per la mobilità: problematiche ed ambiti di criticità permette di effettuare dei rilievi di carattere qualitativo che aiutano ad interpretare il sistema della viabilità su scala provinciale prima di entrare nel dettaglio: Il sistema stradale della Lomellina ha un solo punto di ingresso nell'area pavese coincidente con l'estremità meridionale della Tangenziale Ovest di Pavia. Da qui inizia il tracciato della.s. 596 che raggiunge Mortara. dalla S.S. 596 si stacca subito il tracciato della S.P. 193 bis che con un tracciato spezzato tocca Sannazzaro de' Burgondi, Lomello, Mede per superare il Po, dopo l'innesto sulla S.S. 494 a Torre Beretti, in direzione di Valenza. Nel primo tratto è inserita una variante nel tratto di Zinasco e Pieve Albignola, in previsione di una nuova stazione sull'autostrada A7 intermedia tra gli attuali caselli di Casei Gerola e Gropello Cairoli. VIGEVANO MORTARA GARLASCO PAVIA SANNAZZARO 28

30 Entrando nel dettaglio dell area interessata si rilevano le seguenti criticità: La SP 193bis presenta un degrado funzionale dell infrastruttura La SP 596 presenta un degrado funzionale dell infrastruttura insieme a commistione di utenze e flussi; Il collegamento locale tra Pieve Albignola e Scaldasole ha un degrado fisico e materiale Quanto detto porta all ipotesi di prevedere un potenziamento preventivo di una strada alternativa a quelle citate: questa previsione può diventare l occasione, oltre che per assorbire l aumento di traffico previsto, per ridistribuire i flussi che attualmente portano con sé delle criticità. 29

31 3.3 Analisi della viabilità di previsione Come già espressamente detto nei capitoli precedenti, si è ritenuto necessario tener conto non solo della viabilità nazionale e regionale esistente, ma anche di quella di primo progetto, ossia di quegli interventi di completamento o ampliamento della rete viabilistica nazionale in realizzazione nel medio breve periodo. Tali interventi sono principalmente: la stazione autostradale della A7 a Pieve Albignola in corrispondenza dell innesto con la SP 193bis, la quale si prefigge lo scopo di aumentare la rete degli scambi con il territorio e l accessibilità all area della bassa Lomellina; l autostrada Broni Mortara. Per quanto concerne quest ultimo intervento si riporta nella seguente immagine i comuni facenti parte della prima e della seconda fascia lungo l autostrada in oggetto (rappresentata da un tratto verde tratteggiato). Si può osservare che Sannazzaro si trova nella seconda fascia; questa rappresentazione è stata ottenuta misurando i raggi di influenza partendo dai caselli segnati lungo il percorso (in quest area si vedono Tromello, Garlasco e Gropello Cairoli). 30

32 La previsione della nuova autostrada regionale Broni-Mortara nel contesto descritto da questo studio avrebbe (dato che il tracciato ancora è in fase di previsione) ripercussioni soltanto a livello di entità di flussi: il casello previsto coinciderà con quello attuale di Gropello innestandosi sulla A7; i flussi su Sannazzaro aumenteranno in proporzione con l aumento di velocità degli utenti e di conseguenza del bacino di utenza che si genera (a tale proposito fare riferimento alla quantificazione della domanda commerciale nei capitoli precedenti). In realtà la realizzazione di questa nuova via di comunicazione avrebbe anche l effetto di deformare il bacino di utenza se lo si considera nella sua rappresentazione sulle mappe, andando a dilatarsi nella direzione est-ovest (ma comunque a nord del fiume Po) invece che la sola direzione nord come ipotizzato nello stato di fatto. 31

33 3.4 Analisi delle esigenze Dopo una prima introduzione a livello generale è opportuno definire le esigenze di cambiamento del territorio che possono guidare l analisi dello stato attuale e di conseguenza i possibili effetti sulla viabilità che le azioni proposte possono provocare. Nell analisi dei tracciati stradali di collegamento all intervento in oggetto si è volutamente accantonata la possibilità di potenziare il collegamento sud al casello di Casei Gerola in quanto i flussi di traffico provenienti dai territori a sud dell area polifunzionale sono maggiormente trascurabili rispetto quelli provenienti da nord, considerando la presenza del fiume Po come consistente barriera naturale per i veicoli nonché la presenza di una grande struttura di vendita nello stesso comune di Casei Gerola. Non è però da escludere la potenzialità offerta da questo elemento in quanto la posizione del casello autostradale di Casei Gerola consente comunque il raggiungimento dell area in oggetto in un tempo ragionevole. A conclusione dell analisi della rete viabilistica esistente e di prima previsione, nonché della verifica di compatibilità con quanto previsto dal PTCP della Provincia di Pavia, lo studio ha individuato i tre seguenti scenari: Scenario 1 (attuale): Collegamento Gropello-Dorno-Scaldasole-Sannazzaro da potenziare Scenario 2 (plausibile): Realizzazione nuovo casello di Pieve Albignola e collegamento a Sannazzaro Scenario 3 (futuro): Realizzazione autostrada Broni-Mortara e collegamento con Sannazzaro Per quanto riguarda la tipologia di intervento mirata all adeguamento viabilistico proposto dal seguente studio ci si è basati sulle seguenti considerazioni. Il Censimento del traffico pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la Regione Lombardia riporta i seguenti dati relativi ai flussi veicolari che interessano il Comune di Sannazzaro de Burgondi: Strada Comune di rif. TGM di rif.(veic) Flusso orario (veic/h) SP 193bis Zinasco SP 28 Sannazzaro SP 206 Garlasco

34 Attualmente le strade provinciali prese in considerazione (SP 193 bis SP 28 SP 206) presentano in alcuni tratti una sezione di carreggiata di circa 10 m di larghezza e in altri tratti di circa 6 m. Anche nei tratti stradali con sezione minore, nessuna di queste strutture viarie risulta trovarsi in condizioni di superamento della capacità di traffico orario. Facendo riferimento alla valutazione riportata nell ALLEGATO 3 del Documento di Piano paragrafo 1.1 punto B3, si rileva che il flusso massimo indotto dalla nuova grande struttura di vendita è pari a veicoli al giorno, nelle giornate di sabato e domenica. Si genera così un incremento del flusso veicolare pari a circa il 30%. Pertanto al fine di evitare possibili congestioni del traffico stradale si propone un intervento di adeguamento delle infrastrutture viarie esistenti che porti la sezione minima dell intera tratta stradale a 10 m: nei tratti attualmente con sezione pari a 6 m si prevede un allargamento della stessa ad una condizione migliorativa pari a 12,50 m. E evidente che un adeguamento che preveda il raddoppio della carreggiata esistente sia più che sufficiente a sopportare senza problemi il TGM di riferimento e il traffico indotto dalla nuova grande struttura di vendita. 33

35 4 IPOTESI DI ADEGUAMENTO VIABILISTICO Sono stati individuati i tracciati stradali maggiormente idonei al fine di collegare l intervento commerciale in oggetto con la rete di collegamento viabilistica regionale. Una prima ipotesi prevede l utilizzo di tronchi stradali esistenti di livello regionale e nazionale, ed il potenziamento di tronchi stradali esistenti di livello provinciale, al fine di generare un unica tratta di connessione a carattere regionale, così come previsto dallo stesso PTCP della Provincia di Milano. Le altre ipotesi, invece, si appoggiano su due previsioni viabilistiche di futura realizzazione, ossia il nuovo casello di Pieve Albignola per l autostrada A7 e la nuova autostrada Broni Mortara. Viste le dovute tempistiche di realizzazione di interventi come quello in oggetto si è ritenuto opportuno valutare anche tracciati stradali basati non solo sulla rete viabilistica esistente ma anche su quella di primo progetto. Si tenga presente che questo studio mira all individuazione di alcune ipotesi progettuali di adeguamento viabilistico per consentire alla grande struttura di vendita in progetto di essere adeguatamente connessa alla rete regionale, azione totalmente a carico del promotore così come previsto da PTCP di Pavia. Nulla vieta, al momento della stesura degli atti convenzionali per la realizzazione dell intervento in oggetto di prendere in considerazione un ulteriore tracciato viabilistico. Su tale decisione si esprimeranno ovviamente gli Enti competenti. Si riporta a seguire, per ogni ipotesi individuata dallo studio, uno schema concettuale con indicazione sui principali vantaggi/criticità e sulle opere da realizzarsi. 34

36 a) A7 USCITA GROPELLO CAIROLI SANNAZZARO DE BURGONDI Opere da realizzare: Potenziamento tratto SP19 tra Gropello e Dorno Potenziamento SP206 tra Dorno e Scaldasole Potenziamento SP206 tra Scaldasole e Sannazzaro Realizzazione rotatoria sulla SP206 di gronda per Sannazzaro Vantaggi: Il potenziamento dell attuale collegamento Sannazzaro-Gropello tramite la SP 206 evitando di passare da Garlasco andrebbe ad assorbire i flussi generati dal nuovo polo dal casello di Gropello e si aggiungerebbe un collegamento trasversale alternativo nella forbice formata tra Zinasco-Garlasco e Zinasco-Sannazzaro. Criticità: Necessità di realizzare la tangenziale a Scaldasole per allontanare il traffico dal centro storico Eventuale congestione nelle ore di punta per la rotatoria prossima al casello 35

37 b) A7 USCITA PIEVE ALBIGNOLA - SANNAZZARO DE BURGONDI Opere da realizzare: Collegamento ex-novo del nuovo casello con la SP19 Potenziamento tratto SP19 tra Gropello e Dorno Potenziamento SP206 tra Dorno e Scaldasole Potenziamento SP206 tra Scaldasole e Sannazzaro Realizzazione rotatoria sulla SP206 di gronda per Sannazzaro Vantaggi: Questa versione ha gli stessi vantaggi della prima con in più la possibilità di disimpegnare la rotatoria del casello A7. Ovviamente la realizzabilità di questo scenario dipende strettamente dalla costruzione della nuova autostrada Criticità: Necessità di realizzare la tangenziale a Scaldasole per allontanare il traffico dal centro storico Eventuale congestione nelle ore di punta per la viabilità dal casello a Dorno 36

38 c) AUTOSTRADA BRONI/MORTARA SANNAZZARO DE BURGONDI Opere da realizzare: Collegamento ex-novo dal casello in previsione alla SP 193bis Potenziamento tratto della 193bis SP19 tra Gropello e Dorno Realizzazione ex-novo tangenziale est di Sannazzaro Vantaggi: Questo scenario ha il percorso più breve dei tre proposti ma la quasi totalità si svolgerebbe in tratti di strada da realizzare ex-novo e quindi con una sostenibilità molto più limitata sia in termini economici che ambientali. Inoltre la realizzabilità dipende dalla costruzione del casello autostradale. Criticità: impatto nel realizzare le opere di attraversamento dell autostrada A7, della SP 193 bis, e della ferrovia. Eventuale congestione nelle ore di punta nell innesto con la SP 193 bis 37

39 4.1 Ipotesi 1 Descrizione: Connessione della nuova grande struttura commerciale di previsione con il casello autostradale A7 Gropello Cairoli. Tale ipotesi prevede una serie di interventi di adeguamento di alcune strutture viarie esistenti, al fine di portarle tutte ad un livello gerarchico regionale. La seguente immagine ed il successivo schema individuano il tracciato nelle sue diverse componenti: 38

40 Da a Descrizione tratta Descrizione interventi Dimensioni 1 - Casello Gropello Cairoli autostrada A7 nessuno Via Pavia e SS 596 nessuno m 2 3 SP Via Circonvallazione (SP 206) ampliamento carreggiata nessuno m m 4 5 Ponte sul Terdoppio adeguamento Strada per Dorno ampliamento carreggiata m 5 6 Strade locali di Scaldasole nessuno m 6 7 Tangenziale di Scaldasole viabilità di previsione Via De Gasperi nessuno 590 m 8 - Rotatoria realizzazione ex - novo 690 m A seguire si riporta la descrizione della situazione allo stato di fatto e degli interventi presumibili oggetto dell adeguamento per ogni singolo tratto stradale, con la relativa stima di larga massima dei costi presunti desunti dall elenco prezzi della Regione Lombardia. 39

41 TRATTO Da 1 a 2 Descrizione Strada esistente di collegamento tra il casello autostradale della A7 Gropello Cairoli con la strada statale 596 Esistente Progetto Strada extracomunale larghezza 10,00 m nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 40

42 TRATTO Da 2 a 3 Descrizione Esistente Progetto Strada provinciale 19 di collegamento tra il comune di Gropello Cairoli e il Comune di Dorno Strada extracomunale larghezza 6,00 m Ampliamento della carreggiata da 6,00 m a 12,50 m Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 41

43 TRATTO Da 3 a 4 Descrizione Esistente Progetto Strada provinciale 206 tangenziale al comune di Dorno Strada extracomunale larghezza 10,00 m nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 42

44 TRATTO Da 4 a 5 Descrizione Strada provinciale 206 Esistente Progetto Strada extracomunale larghezza 6,00 m Ampliamento della carreggiata da 6,00 m a 12,50 m Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 43

45 TRATTO Da 5 a 6 Descrizione Strade locali del Comune di Scaldasole Esistente Progetto Strade comunali nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 Il PTCP di Pavia prevede per il Comune di Scaldasole una tangenziale che possa allontanare il traffico veicolare dalle vie locali del Comune stesso. E necessaria la volontà del Comune di Scaldasole per intraprendere questo tipo di iniziativa. 44

46 TRATTO Da 6 a 7 Descrizione Strada comunale Via Roma Esistente Progetto Strada comunale larghezza 6,00 m Ampliamento della carreggiata da 6,00 m a 12,50 m Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 45

47 TRATTO Da 7 a 8 Descrizione Strada comunale Via De Gasperi Esistente Progetto Strada comunale larghezza 10,00 m nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 46

48 TRATTO Da 8 a - Descrizione Nuova rotatoria comunale Esistente - Progetto Realizzazione nuova rotatoria Costo opere stradali ,00 47

49 4.2 Ipotesi 2 Descrizione: Connessione della nuova grande struttura commerciale di progetto con il casello autostradale in previsione sul tracciato della A7 a Pieve Albignola. Tale ipotesi prevede una serie di interventi di adeguamento di alcune strutture viarie esistenti, al fine di portarle tutte ad un livello gerarchico regionale, nonché la realizzazione del nuovo tronco stradale di collegamento al casello autostradale. La seguente immagine ed il successivo schema individuano il tracciato nelle sue diverse componenti: 48

50 Da a Descrizione tratta Descrizione interventi Dimensioni Uscita Autostrada A7 Milano - Genova "Pieve Albignola" Strada comunale Pieve Albignola Viabilità di previsione - Realizzazione ex novo m 2 - Rotatoria Realizzazione ex novo Strada comunale Pieve Albignola Realizzazione ex novo 703 m 3 - Rotatoria Realizzazione ex novo SP 193 bis Ampliamento carreggiata 961 m 4 - Rotatoria Realizzazione ex novo Strada extracomunale Realizzazione ex novo m 5 6 Via De Gasperi Ampliamento carreggiata 690 m 6 - Rotatoria Realizzazione ex novo - A seguire si riporta la descrizione della situazione allo stato di fatto e degli interventi presumibili oggetto dell adeguamento per ogni singolo tratto stradale, con la relativa stima di larga massima dei costi presunti desunti dall elenco prezzi della Regione Lombardia. 49

51 TRATTO Da 1 a 2 Descrizione Strada extraurbana di collegamento al casello autostradale della A7 Pieve Albignola Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 TRATTO Da 2 a - Descrizione Rotatoria Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 50

52 TRATTO Da 2 a 3 Descrizione Strada extraurbana di collegamento al casello autostradale della A7 Pieve Albignola Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 TRATTO Da 3 a - Descrizione Rotatoria Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 51

53 TRATTO Da 3 a 4 Descrizione Strada extraurbana di collegamento - SP 193 bis Esistente Progetto Strada provinciale Ampliamento carreggiata Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) 9.000,00 TRATTO Da 4 a - Descrizione Rotatoria Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 52

54 TRATTO Da 4 a 5 Descrizione Strada extraurbana di collegamento - SP 193 bis Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti e attraversamento ferroviario) ,00 53

55 TRATTO Da 5 a 6 Descrizione Strada comunale Via De Gasperi Esistente Progetto Strada comunale larghezza 10,00 m nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 54

56 TRATTO Da 6 a - Descrizione Nuova rotatoria comunale Esistente - Progetto Realizzazione nuova rotatoria Costo opere stradali ,00 55

57 4.3 Ipotesi 3 Descrizione: Connessione della nuova grande struttura commerciale di progetto con il tracciato autostradale di previsione Broni Mortara. Tale ipotesi prevede una serie di interventi di adeguamento di alcune strutture viarie esistenti, al fine di portarle tutte ad un livello gerarchico regionale, nonché la realizzazione del nuovo tronco stradale di collegamento al casello autostradale. La seguente immagine ed il successivo schema individuano il tracciato nelle sue diverse componenti: 56

58 Da a Descrizione tratta Descrizione interventi Dimensioni 1 - Casello Autostrada Broni - Mortara viabilità di previsione Strada extraurbana realizzazione ex - novo m 2 3 SP Via Circonvallazione (SP 206) ampliamento carreggiata nessuno m m 4 5 Ponte sul Terdoppio adeguamento Strada per Dorno ampliamento carreggiata m 5 6 Strade locali di Scaldasole nessuno m 6 7 Tangenziale di Scaldasole viabilità di previsione Via De Gasperi nessuno 590 m 8 - Rotatoria realizzazione ex - novo 690 m A seguire si riporta la descrizione della situazione allo stato di fatto e degli interventi presumibili oggetto dell adeguamento per ogni singolo tratto stradale, con la relativa stima di larga massima dei costi presunti desunti dall elenco prezzi della Regione Lombardia. 57

59 TRATTO Da 1 a 2 Descrizione Strada extraurbana di collegamento con il casello dell autostrada di previsione Broni - Mortara Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 TRATTO Da 2 a - Descrizione Rotatoria Esistente - Progetto Realizzazione ex novo Costo opere stradali ,00 58

60 TRATTO Da 2 a 3 Descrizione Esistente Progetto Strada provinciale 19 di collegamento tra il comune di Gropello Cairoli e il Comune di Dorno Strada extracomunale larghezza 6,00 m Ampliamento della carreggiata da 6,00 m a 12,50 m Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 59

61 TRATTO Da 3 a 4 Descrizione Esistente Progetto Strada provinciale 206 tangenziale al comune di Dorno Strada extracomunale larghezza 10,00 m nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 60

62 TRATTO Da 4 a 5 Descrizione Strada provinciale 206 Esistente Progetto Strada extracomunale larghezza 6,00 m Ampliamento della carreggiata da 6,00 m a 12,50 m Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 61

63 TRATTO Da 5 a 6 Descrizione Strade locali del Comune di Scaldasole Esistente Progetto Strade comunali nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 Il PTCP di Pavia prevede per il Comune di Scaldasole una tangenziale che possa allontanare il traffico veicolare dalle vie locali del Comune stesso. E necessaria la volontà del Comune di Scaldasole per intraprendere questo tipo di iniziativa. 62

64 TRATTO Da 6 a 7 Descrizione Strada comunale Via Roma Esistente Progetto Strada comunale larghezza 6,00 m Ampliamento della carreggiata da 6,00 m a 12,50 m Costo opere stradali ,00 Costo infrastrutture (ponti) ,00 63

65 TRATTO Da 7 a 8 Descrizione Strada comunale Via De Gasperi Esistente Progetto Strada comunale larghezza 10,00 m nessun intervento Costo opere stradali 0,00 Costo infrastrutture (ponti) 0,00 64

66 TRATTO Da 8 a - Descrizione Nuova rotatoria comunale Esistente - Progetto Realizzazione nuova rotatoria Costo opere stradali ,00 65

67 4 CONCLUSIONI Lo studio ha individuato tre dei possibili interventi di adeguamento della rete viabilistica extracomunale necessari al contenimento dei flussi veicolari indotti dalla presenza di una nuova grande struttura di vendita sul territorio comunale di Sannazzaro de Burgondi. Qualsiasi potrà essere la scelta progettuale mirata a tale adeguamento, risulta fondamentale sottolineare che tutti i costi generati da tali opere di adeguamento dovranno essere sostenute dal soggetto proponente, senza quindi gravare né sul bilancio comunale né tanto meno sul bilancio dell amministrazione provinciale, così come esplicitamente richiesto dall art.15 delle NTA del PTCP della provincia di Pavia. 66

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