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2 FLUSSI MIGRATORI I flussi migratori sono sempre esistiti e fanno parte della storia dell umanità. CAUSE: incrementi demografici, scarsità o sfruttamento di risorse, mancanza di lavoro, regimi totalitari che perseguitano gli oppositori, conflitti etnici e religiosi, carestie, stravolgimenti climatici, guerre ecc. I flussi migratori verso l Europa e al suo interno sono disciplinati da un corpus di norme composto da diritto nazionale, diritto dell UE e da altri obblighi internazionali assunti dagli Stati europei.

3 ARRIVI VIA MARE (DATI UNHCR) In Europa nel 2016 (settembre): Italia: Grecia: In Europa nel 2015: Italia: Grecia In Europa nel 2014: Italia: Grecia: MORTI DURANTE LE TRAVERSATE sino a settembre 2016 quasi 4000 nel 2015

4 RICHIESTE D ASILO 2014 (DATI EUROSTAT) RICHIESTE D ASILO 2015 (DATI EUROSTAT) Italia: Francia: Germania: Svezia: Italia: Germania: Svezia: Ungheria: Austria:

5 DEFINIZIONI RICORRENTI

6 RIFUGIATO Cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno (Convenzione di Ginevra del 1951 e direttiva qualifiche n. 2011/95/UE)

7 MIGRANTE ECONOMICO Chi lascia il proprio paese di origine puramente per motivi economici che non sono in alcun modo legati alla definizione di rifugiato, al fine di ottenere miglioramenti materiali nella propria vita (definizione contenuta nel glossario Asylum 3.0 della Commissione Europea) MIGRANTE CLIMATICO Chi è costretto a partire dal proprio luogo di residenza a causa di eventi climatici estremi (definizione non contenuta in nessun testo legislativo)

8 MIGRANTE FORZATO Persona soggetta a un movimento migratorio, in cui esistono elementi di coercizione che mettono in pericolo la vita e il sostentamento, dovuti a cause naturali o provocati dall'uomo (ad esempio movimenti di rifugiati e sfollati interni, nonché le persone sfollate da disastri naturali o ambientali, chimiche o nucleari disastri, carestie). (Definizione contenuta nell Asylum 3.0 della Commisione Europea)

9 ASILO E concesso a coloro che fuggono dal proprio paese per evitare persecuzioni o gravi pericoli e che quindi necessitano di protezione internazionale. L asilo è un diritto fondamentale, previsto sia dalla nostra Costituzione sia dalla legislazione europea. Concederlo è un obbligo internazionale, in virtù della Convenzione di Ginevra del 1951, relativa alla protezione dei rifugiati.

10 ASILO - BASI GIURIDICHE: - Art. 10, c.3, Costituzione Italiana Lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione ha diritto d asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni indicate dalla legge.

11 ASILO - Convenzione di Ginevra del 1951 ART. 1, LETT A RIFUGIATO è colui che nel giustificato timore d'essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza ad un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato, oppure a chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori del suo Stato domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi ARTICOLO 33 PRINCIPIO DI NON RESPINGIMENTO Divieto di respingere un rifugiato/richiedente asilo alla frontiera, o di rinviarlo, dopo l ammissione sul territorio, in un paese ove rischi la persecuzione

12 PROTEZIONE INTERNAZIONALE, SUSSIDIARIA, UMANITARIA Chi é il beneficiario della protezione internazionale? Il cittadino straniero cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria.

13 Chi é il beneficiario di protezione sussidiaria? Colui che: 1) non possiede i requisiti per essere riconosciuto come rifugiato ma che, in caso di ritorno nel paese di origine, correrebbe un rischio effettivo di subire un danno grave, e non può o non vuole, a causa di tale rischio, avvalersi della protezione di quel paese. E considerato danno grave (art. 15 direttiva qualifiche ): a) la condanna o l esecuzione della pena di morte (artt. 2 e 3 CEDU, 2 e 19 Carta dei diritti fondamentali); b) la tortura o altra forma di pena o trattamento inumano o degradante ai danni del richiedente nel suo paese di origine (artt. 2 e 3 CEDU, 2 e 19 carta dei diritti fondamentali); c) la minaccia grave e individuale alla vita o alla persona di un civile derivante dalla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale. (rif.norm. : art 14, D.lgs 251/2007, ASGI)

14 Chi é il beneficiario di protezione umanitaria? - Persone per le quali non sussistono i presupposti per il riconoscimento della protezione internazionale, ma sussistono gravi motivi di carattere umanitario (problemi di salute, vulnerabilità) - I seri motivi di carattere umanitario possono anche rispondere all esigenza di tutela dei diritti umani imposta in via generale dall art. 2 della Costituzione - Persone per le quali è prevista l applicazione delle clausole di esclusione dal riconoscimento della protezione internazionale ma che se espulse correrebbero rischi per la propria vita o di essere vittime di trattamenti inumani e degranti (fonte: ASGI) Nel caso in cui la Commissione territoriale, pur non accogliendo la domanda di protezione internazionale, ritenga possano sussistere gravi motivi di carattere umanitario, provvede alla trasmissione degli atti della richiesta di protezione al questore competente per un eventuale rilascio di un permesso di soggiorno per protezione umanitaria (art. 5, comma 6 del TU Imm.) La maggior parte delle persone che sono riconosciute bisognose di protezione internazionale (lato sensu) in Italia riceve un permesso di soggiorno per motivi umanitari anziché lo status di rifugiato.

15 REQUISITO DELLA CREDIBILITA NELLA PROCEDURA PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE La Direttiva Qualifiche consente di valutare la generale coerenza, plausibilità e credibilità della storia del richiedente asilo come alternativa alla produzione di prove documentali, qualora queste non siano disponibili. Di fatto però, in molti casi il giudizio sulla credibilità della storia ha finito per sostituire la ricerca o l esame delle prove documentali; come corollario, la motivazione più frequentemente adottata nei dinieghi si riferisce alla non credibilità della storia narrata (fonte: ASGI)

16 ACCORDO DI RIAMMISSIONE Accordo tra l UE e/o uno Stato membro con un paese terzo, su una base di reciprocità, che istituisce procedure rapide ed efficaci per l identificazione, la sicurezza ed il ritorno delle persone che non soddisfano, o non soddisfano più, le condizioni per l ingresso, la presenza o il soggiorno sul territorio del paese terzo o di uno degli Stati membri dell Unione Europea, nonché con spirito di cooperazione, per agevolare il transito di persone. (Glossario Asylum 3.0 Commissione Europea)

17 ACCORDI BILATERALI DI RIAMMISSIONE ITALIA Fonte:

18 RIMPATRIO Il processo di ritorno di un cittadino di un paese terzo, sia in adempimento volontario di un obbligo di rimpatrio sia forzatamente: nel proprio paese di origine, o in un paese di transito in conformità di accordi comunitari o bilaterali di riammissione o di altre intese, o in un altro paese terzo, in cui il cittadino del paese terzo in questione decide volontariamente di ritornare e in cui sarà accettato (Fonte: Direttiva Rimpatri 2008/115/CE)

19 RIMPATRIO Nel 2014 in Europa Persone sono state accusate di permanenza irregolare Destinatari di provvedimenti per lasciare l Europa effettivi rimpatri fonte: rapporto accoglienza internazionale 2015 Italia Nel 2015 in Italia Provvedimenti di espulsione di diversa tipologia : 472 allontanamenti volontari portati alla frontiera ed accompagnati nel paese di origine espulsi con accompagnamento in base a provvedimenti dell Autorità giudiziaria Fonte: Audizione del capo della Polizia Alessandro Pansa, Commissione d inchiesta sul sistema di accoglienza, 20 gennaio 2016

20 RICOLLOCAZIONE (relocation) Trasferimento di persone, in possesso di status definito dalla Convenzione di Ginevra o di protezione sussidiaria ai sensi della Direttiva qualifiche (2011/95/EU), dallo Stato membro che ha concesso la protezione internazionale in un altro Stato membro in cui sarà concessa analoga protezione; nonché trasferimento di persone che hanno presentato domanda di protezione internazionale, dallo Stato membro competente per l esame dell istanza in un altro Stato membro in cui le loro domande di protezione internazionale saranno esaminate. (glossario Asylum 3.0, Commisione Europea) RICOLLACAZIONE: Solo eseguite dall Italia e dalla Grecia (Settembre 2016) su

21 REINSEDIAMENTO (resettlement) Trasferimento dallo stato di primo asilo ad uno stato membro. Nel contesto dell UE, processo mediante il quale cittadini di paesi terzi o apolidi, su richiesta dell UNHCR, motivata dal loro bisogno di protezione internazionale, sono trasferiti da un paese terzo a uno Stato membro in cui sono autorizzati a soggiornare in virtù di uno dei seguenti status: i) status di rifugiato ai sensi della Direttiva qualifiche ; oppure ii) uno status che offre gli stessi diritti e gli stessi vantaggi che il diritto nazionale e quello comunitario riconoscono allo status di rifugiato. (fonte: glossario Asylum 3.0, Commissione Europea)

22 SITUAZIONE ITALIANA

23 Ambiti principali del Testo Unico: Testo Unico Immigrazione Il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 Diritto dell immigrazione: definizione di regole di ingresso, di soggiorno, di controllo, di stabilizzazione dei migranti ed anche la repressione delle violazioni di tali regole; Diritto dell'integrazione, che riguarda l'estensione, in misura più o meno ampia, ai migranti dei diritti propri dei cittadini (diritti civili, sociali, politici). Agli stranieri sono garantiti, alla stregua dei cittadini italiani, i diritti fondamentali di libertà ed eguaglianza fissati dalla prima parte della nostra Costituzione ( diritto di asilo, art. 10 della Cost.). Programmazione dei flussi migratori: ogni anno il Governo, sulla base della necessità di manodopera interna, stabilisce il numero di stranieri che possono entrare nel nostro Paese per motivi di lavoro (Decreto Flussi). Contrasto all'immigrazione clandestina: gli stranieri entrati in Italia senza regolare visto di ingresso sono considerati "clandestini", mentre sono ritenuti "irregolari" gli stranieri che hanno perduto i requisiti per la permanenza sul territorio nazionale. Gli immigrati che non hanno alcun diritto di rimanere in Italia devono lasciare il territorio nazionale. Leggi di recepimento delle direttive europee riguardanti il Sistema Europeo Comune d Asilo.

24 Gli stranieri che vogliono soggiornare in Italia per più di tre mesi devono richiedere un permesso di soggiorno. Motivi del rilascio: adozione, asilo politico, lavoro autonomo, lavoro subordinato, lavoro subordinato-stagionale, missione, religiosi, protezione umanitaria, residenza elettiva, ricerca scientifica, status di apolide, studio.

25 LE COMMISSIONI TERRITORIALI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE FUNZIONI La Commissione territoriale riconosce lo status di rifugiato, la protezione sussidiaria o umanitaria e rilascia un provvedimento che consente di ottenere dalla Questura il permesso di soggiorno. La richiesta di protezione viene formalizzata attraverso la compilazione del modulo C3 (Modello per il riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra) : contiene domande sui dati personali e familiari, una sezione dedicata alla descrizione dell viaggio dal proprio paese d origine verso l Italia e un altra in cui si domanda se si intende chiedere il riconoscimento di asilo. La ricevuta della presentazione della domanda di protezione internazionale costituisce permesso di soggiorno provvisorio. Successivamente, il richiedente ottiene un permesso di soggiorno per richiesta asilo della durata di sei mesi (pari al termine entro cui la procedura per il riconoscimento o il diniego della protezione internazionale, da parte della Commissione territoriale, dovrebbe concludersi) ferma restando la rinnovabilità del permesso di soggiorno per richiesta asilo, fino alla decisione sulla domanda di protezione o sull'impugnazione del suo diniego. (rif. norm.: D.lgs n 25/2008 e succ.mod.)

26 Fonte: rapporto accoglienza 2016, Ministero Interno

27 Fonte: rapporto accoglienza 2015: Ministero Interno

28 CENTRI DI ACCOGLIENZA E TRATTENIMENTO PER IMMIGRATI, HOT SPOT Centri di primo soccorso e accoglienza (CPSA): si tratta di strutture localizzate in vicinanza dei luoghi di sbarco destinate all'accoglienza degli immigrati per il tempo strettamente occorrente al loro trasferimento presso altri centri Centri governativi di prima accoglienza: istituiti dal D.Lgs. n. 142/2015 in sostituzione degli esistenti Centri di accoglienza per i richiedenti asilo (CARA) e Centri di accoglienza (CDA), per l'effettuazione delle identificazione del richiedente e per la presentazione della domanda. Nel caso di esaurimento dei posti in tali strutture, a causa di massicci afflussi di rifugiati, questi possono essere ospitati in strutture temporanee di emergenza (CAS: centri straordinari di accoglienza). I CAS sono le strutture principali dell accoglienza in Italia (accolgono oltre il 70% dei richiedenti asilo). CIE (Centri di identificazione ed espulsione), ex Centri di permanenza temporanea ed assistenza (CPTA), sono luoghi di trattenimento del cittadino straniero in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione disciplinati dall'art. 14 del testo unico in materia di immigrazione (D.Lgs. 286/1998). I motivi di possibile trattenimento, che deve essere convalidato dall'autorità giudiziaria, sono i seguenti: perché occorre procedere al soccorso dello straniero, ad accertamenti supplementari in ordine alla sua identità o nazionalità, ovvero all'acquisizione di documenti per il viaggio, ovvero a giudizio di convalida, ovvero per l'indisponibilità di vettore o altro mezzo di trasporto idoneo. In tali strutture lo straniero deve essere trattenuto con modalità tali da assicurare la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della sua dignità. (fonte: Ministero Interno )

29 HOT SPOT (Punto di crisi): strutture allestite per identificare rapidamente, registrare, fotosegnalare e raccogliere le impronte digitali dei migranti, create per sostenere i paesi più esposti ai nuovi arrivi e dove si dovrebbe distinguere tra chi ha diritto all'asilo e chi invece va rimpatriato. CRITICITÀ: i flussi di denaro destinati alla gestione dei centri alimentano il business dell accoglienza (inchieste varie tra cui Mafia Capitale )

30 SISTEMA DI ACCOGLIENZA TERRITORIALE (SPRAR ) I richiedenti asilo, in attesa che la posizione sia esaminata dalle Commissioni, hanno diritto di entrare nel sistema di seconda accoglienza che attualmente prevede due forme: il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) e i Centri di accoglienza straordinari (CAS). Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali coinvolti nella realizzazione di progetti di accoglienza integrata che, con il supporto delle realtà del terzo settore, prevedono anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Una volta esaurita la prima fase di accoglienza, gli stranieri che abbiano formalizzato la domanda di asilo e siano privi di mezzi di sussistenza adeguati sono avviati nelle strutture territoriali che costituiscono lo SPRAR. La valutazione dei mezzi di sussistenza dei richiedenti asilo viene effettuata dalla prefettura. (Fonte: Rapporto Accoglienza, Ministero Interno)

31 PRINCIPALI FONDI PER ASILO ED IMMIGRAZIONE FONDO AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund): in 7 anni erogherà agli Stati membri 3 miliardi e 137 milioni di euro, destinato alle politiche per asilo, migrazione regolare, rimpatri assistiti, integrazione; FONDO ISF (Internal Security Fund) formato dalle due componenti Frontiere e visti e Strumento di sostegno per la cooperazione di polizia e la gestione delle crisi: erogherà 3,8 miliardi di euro per i 7 anni. Quota comunitaria per l Italia: dall Amif: euro dall Isf: euro. Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo L'articolo 1, commi 179 e 180 della legge di stabilità 2015 (L. 190/2015) reca il finanziamento del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo. Tali norme hanno incrementato la dotazione del Fondo di 187,5 milioni di euro annui a decorrere dal Il finanziamento è finalizzato all'ampliamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).

32 FALSO MITO DEI 35 EURO AL GIORNO AI MIGRANTI I circa 35 euro al giorno non vanno all'immigrato bensì alle cooperative e associazioni che gestiscono i centri di accoglienza, per l'erogazione di beni (vitto, alloggio, vestiario, ecc) e servizi (mediatori linguistici, psicologi, medici, avvocati che seguono le pratiche di richiesta asilo, ecc). I richiedenti asilo ricevono invece un pocket money pari a 2,50 euro circa al giorno

33 MINORI NON ACCOMPAGNATI Sono gli stranieri di eta' inferiore agli anni diciotto, che si trovano, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privi di assistenza e rappresentanza legale. Sono destinatari di ulteriori forme di assistenza in quanto è prevista l'istituzione di centri di prima accoglienza esclusivamente destinati a loro per le esigenze di soccorso e di protezione immediata e non possono essere trattenuti nei CIE. Inoltre, i minori non accompagnati hanno accesso alle strutture nel SPRAR anche in assenza di richiesta di asilo.

34 MINORI NON ACCOMPAGNATI DATI AL 30 APRILE 2016: MSNA presenti in Italia: MSNA irreperibili: (fonte: rapporto monitoraggio Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)

35 SITUAZIONE EUROPEA

36 POLITICHE EUROPEE IN MATERIA DI ASILO, IMMIGRAZIONE E FRONTIERE sono regolate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario (articolo 80 del TFUE) POLITICA EUROPEA DI ASILO La politica in materia di asilo mira ad armonizzare le procedure correlate all'asilo negli Stati membri instaurando un regime di asilo comune. Questa politica deve essere conforme alla convenzione di Ginevra del 1951 e al protocollo del GESTIONE FRONTIERE ESTERNE L'Unione stabilisce norme comuni per i controlli alle sue frontiere esterne e si pone l obiettivo un sistema integrato per la loro gestione POLITICA EUROPEA IMMIGRAZIONE La politica migratoria europea si occupa di immigrazione legale, lotta all immigrazione clandestina, integrazione ed accordi di riammissione. Gli Stati membri conservano ancora la facoltà di stabilire i tassi di ammissione di persone provenienti da paesi terzi in cerca di lavoro ( Decreto flussi in Italia)

37 AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE L agenda europea sulla migrazione sviluppa gli orientamenti politici del Presidente Juncker con una serie di iniziative volte a gestire la migrazione nei suoi diversi aspetti.

38 RUOLO AGENZIE EUROPEE: FRONTEX ED EASO Frontex Gestione delle frontiere dell'europa Frontex, l'agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'unione europea. Coadiuva gli Stati membri dell'unione europea sottoposti a forti pressioni migratorie a garantire la sicurezza delle frontiere esterne. EASO (Ufficio europeo di sostegno per l'asilo): è un'agenzia dell'ue che contribuisce all attuazione del sistema comune europeo d asilo. L'Ufficio fornisce altresì sostegno agli Stati membri particolarmente esposti a pressioni in materia di asilo. (fonte: Commissione Europea)

39 CEAS: SISTEMA COMUNE EUROPEO D ASILO Stabilisce norme minime comuni per il trattamento dei richiedenti asilo e per l esame delle loro domande.

40 REGOLAMENTO DI DUBLINO Determina lo Stato competente per l esame di una domanda d asilo. La domanda di asilo viene esaminata nello stato dove il richiedente ha fatto ingresso nell Unione. Impedisce di presentare una domanda di asilo in più di uno stato membro. Il primo stato di arrivo deve farsi carico di identificare, registrare, accogliere i rifugiati ed esaminarne la posizione.

41 LE MODIFICHE PROPOSTE DAL M5S PER IL REGOLAMENTO DI DUBLINO: - Meccanismo obbligatorio e permanente di ricollocazione basato su parametri che tengano conto di popolazione, Pil, tasso di disoccupazione ecc.. - equa ripartizione tra tutti gli Stati Membri degli oneri relativi alla gestione dei flussi migratori - Sistema europeo centralizzato di gestione delle domande di asilo

42 FUNZIONAMENTO DEL CEAS (SISTEMA COMUNE EUROPEO D ASILO)

43 CRITICITÁ DEL CEAS Il sistema Comune europeo d asilo si é rivelato fallimentare. Attuale sistema caratterizzato da trattamenti diversi dei richiedenti asilo e da tassi di riconoscimento variabili da uno Stato membro all altro. Le norme vigenti lasciano agli Stati membri discrezionalità su come applicare le regole comuni dell UE Movimenti secondari incontrollati e/o irregolari verso paesi che offrono migliori condizioni. Collasso dei sistemi di accoglienza dei paesi sottoposti a flussi massicci.

44 RIFORMA DEL CEAS L attuale riforma del pacchetto asilo da parte della Commissione prevede: - una modifica del sistema Dublino che lascia immutata la situazione esistente; - il rafforzamento del sistema Eurodac per combattere la migrazione irregolare e favorire il rimpatrio dei migranti irregolari; - l obiettivo di una maggiore armonizzazione delle norme del CEAS e subordinare la concessione di ogni diritto collegato alla procedura di asilo, come le condizioni materiali di accoglienza, alla registrazione, al rilevamento delle impronte digitali e alla presenza nello Stato membro competente; - un nuovo mandato all agenzia dell UE per l asilo (EASO), per consentirle di verificare che gli Stati membri rispettino le norme in materia di asilo e la qualità delle decisioni di asilo; pubblicare orientamenti sull approccio da adottare nei confronti dei richiedenti asilo provenienti da specifici paesi di origine. - l intervento in situazioni di emergenza secondo il modello della guardia costiera e di frontiera europea (possibili ingerenze e limiti alla sovranitá dei singoli Stati Membri)

45 PROPOSTE E POSIZIONI M5S

46 APPROCCIO GLOBALE AGIRE SULLE CAUSE DEI FLUSSI MIGRATORI PREVEDENDO AD ESEMPIO: STOP ALLA VENDITA DI ARMI AI PAESI DOVE VI SONO CONFLITTI STOP ALLO SFRUTTAMENTO DEI PAESI TERZI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SVILUPPO NEI PAESI DI ORIGINE E DI TRANSITO

47 SICUREZZA E VIE LEGALI DI ACCESSO ALL'UE L'istituzione di vie legali e sicure di accesso all'ue permetterebbe: la diminuzione delle traversate in mare e la pressione dei flussi sulle frontiere esterne e un efficace lotta ai trafficanti di esseri umani. Tutela dei cittadini europei dall ingresso di criminali, terroristi infiltrati ecc.: le operazioni di identificazione avverrebbero già nei Paesi di origine o di transito.

48 REVISIONE DEL REGOLAMENTO DI DUBLINO Meccanismo automatico e permanente di ricollocamento nonchè di un sistema centralizzato europeo per l esame delle domande di protezione internazionale, al fine di garantire un equa distribuzione dei flussi migratori tra tutti gli Stati membri dell'ue. Attualmente l'italia, per posizione geografica, è il Paese che subisce uno dei flussi migratori maggiori verso l'europa, ritrovandosi inevitabilmente sola a fronteggiare elevati numeri di persone che attraversano il Mediterraneo per motivi economici o perché perseguitati per diverse ragioni. Ciò va ad aggravare carichi di lavoro con conseguenti allungamenti temporali delle procedure burocratiche, incidendo sulle condizioni dei migranti in attesa nei centri a loro destinati. MIGLIORARE IL CONTROLLO DELLA GESTIONE DEI FONDI PER L'ACCOGLIENZA Il flusso di denaro pubblico destinato al sistema di accoglienza ed integrazione è spesso oggetto di gravi speculazioni ed attività illecite. Occorre prevedere trasparenza ed un maggiore monitoraggio su tutte le procedure amministrative di assegnazione e gestione delle strutture destinate all'accoglienza e alla integrazione sociale. FORNIRE SUPPORTO PER IL TEMPESTIVO RIMPATRIO Rimpatrio in condizioni di sicurezza e dignità per coloro che si trovano a non avere diritto alla protezione internazionale o che non soddisfano più le condizioni di ingresso, presenza o soggiorno in uno degli Stati membri, anche attraverso l'utilizzo di sistemi di raccolta dati più efficienti che garantiscano tempi più rapidi.

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