Osservatorio Mercato del lavoro

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1 Osservatorio Mercato del lavoro Pmi e aziende artigiane della provincia di Varese da gennaio a dicembre 2013 A cura dell Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Varese

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3 INDICE ANALITICO INTRODUZIONE...3 LA RICERCA: L OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI VARESE DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE NOTA METODOLOGICA COSTRUZIONE DELLA BANCA DATI OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO GENERALE CAMPIONI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 DICEMBRE NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE NUMERO AZIENDE DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE AZIENDE PER CLASSE DIMENSIONALE SALDI ASSUNZIONI / LICENZIAMENTI PER COMPARTO DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 DICEMBRE DIPENDENTI E COLLABORATORI PER GENERE FORMA CONTRATTUALE LAVORATORI DIPENDENTI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 DICEMBRE ANZIANITÀ AZIENDALE DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 DICEMBRE ETÀ MEDIA DIPENDENTI IN FORZA DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 DICEMBRE APPRENDISTI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 FEBBRAIO TREND ASSUNZIONI/LICENZIAMENTI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE GENNAIO 2013 DICEMBRE

4 3. MECCANICA DI PRODUZIONE CAMPIONI NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE SERVIZI ALLA PERSONA CAMPIONI NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE TESSILE CAMPIONI NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE EDILIZIA CAMPIONI NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE RIPARAZIONE MACCHINARI CAMPIONI NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA CAMPIONE PERCENTUALE DI AZIENDE CHE UTILIZZANO LA CIG IN DEROGA PERCENTUALE DIPENDENTI CHE UTILIZZANO LA CIG IN DEROGA PERCENTUALE DI ORE DI CIG IN DEROGA UTILIZZATE

5 INTRODUZIONE Dal 2009 al 2013 l economia italiana è stata caratterizzata dal segno - : i dati sull andamento congiunturale dell Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Varese confermano il forte calo della produzione, del fatturato, degli ordini e dei profitti. Secondo le previsioni il 2013 dovrebbe rappresentare il culmine della crisi occupazionale: secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio, su numeri resi noti dall Istat, nel 2013 il tasso di disoccupazione della Provincia di Varese ha raggiunto l 8,6%, contro l 8,1% registrato nell intera Lombardia. Purtroppo anche i primi dati a disposizione per il 2014 non sono per nulla incoraggianti: nei primi due mesi dell anno il numero di licenziati è aumentato del 64% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Tale aumento di licenziamenti evidenzia il ricorso alla mobilità da parte degli imprenditori di aziende sopra i 15 dipendenti, testimoniando la poca fiducia rispetto alla possibile ripresa nel 2014, anno in cui la crescita dovrebbe attestarsi intorno allo 0,7% 1. Sebbene i piccoli imprenditori abbiano cercato di tenere duro sull occupazione, da un lato il numero di cessazioni è aumentato notevolmente, dall altro le assunzioni sono calate, in particolare in alcuni comparti, drasticamente. Sono soprattutto i giovani a risentire maggiormente degli effetti negativi della crisi: in Italia dei 3 milioni 293 mila disoccupati, in crescita rispetto ai 12 mesi precedenti, 690 mila sono giovani tra i 15 e i 24 anni; in provincia di Varese un giovane su tre è disoccupato 2 : nell ultimo anno si è passati dal 25,2% al 39,1% di disoccupazione giovanile, con punte del 45% per i maschi. Notevole è anche l utilizzo degli ammortizzatori sociali: nel 2013 sono stati i lavoratori che ne hanno usufruito e le 39 milioni di ore di cassa integrazione che sono state autorizzate hanno fatto registrare il tasso più alto di incidenza di utilizzo degli ammortizzatori sociali sulla popolazione attiva in Lombardia, pari al 7,47% 3. La mancanza di fiducia a livello di banche, investitori, risparmiatori e imprese, che gli economisti ritengono il rischio più insidioso e potenzialmente devastante. Senza fiducia, si blocca tutto 4, acuisce gli effetti già devastanti della crisi: gli istituti di credito sono restii a concedere erogazioni, causando un crollo dei prestiti nella Provincia di Varese pari al 14%; la mancanza di liquidità genera sempre minori investimenti e sempre più piccoli margini di guadagno, anche in ragione dell elevato ed insostenibile costo del lavoro; i consumi delle famiglie, anche a causa della crisi del mercato del lavoro, scendono vertiginosamente. La fiducia delle imprese, figure indispensabili per uscire da questo impasse economico, potrà essere di nuovo generata attraverso l applicazione: - di tasse equilibrate e sostenibili, con le quali l imprenditore può compartecipare alla realizzazione e al sostegno di servizi e progetti pubblici, finalizzati al miglioramento del benessere sociale, e di un costo del lavoro più contenuto - di regole certe, chiare e semplici, che permettano di sostenere la legalità e di rendere i controlli delle autorità, anche contro l evasione fiscale, più semplici, più efficienti e più efficaci. - di regole concorrenziali che rendano il mercato competitivo, cosicché possano essere esaltate le eccellenze imprenditoriali in relazione alle idee, all etica, ai meriti e alle capacità e possa essere valorizzato l intero territorio, attirando maggiori risorse e maggiore ricchezza. La costituzione dell Agenzia delle Uscite di Confartigianato Imprese Varese permette di alimentare la fiducia persa nella pubblica amministrazione attraverso un monitoraggio costante dell utilizzo delle risorse economiche ricevute da imprese e cittadini sotto forma di tasse. 1 Luca Testoni, Disoccupazione, allarme dalla Cgil. Varese, i licenziati crescono del 64% in La Prealpina, 05 marzo 2014, p. 9 2 La crisi non è finita Giovani e over 50 senza prospettive in La Provincia di Varese, 07 marzo 2014, p mila a piedi. Sicurezza tema aperto in La Provincia di Varese, 07 marzo 2014, p Domenico Siniscalco, Su una lama di coltello in La Stampa, 05 ottobre

6 LA RICERCA: L OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI VARESE DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE 2013 I dati presentati nelle prossime pagine rappresentano i mutamenti nel mercato del lavoro dal gennaio 2009 al dicembre 2013, focalizzando l attenzione anche sugli ultimi due trimestri del 2013 ed entrando nello specifico delle singole aree della provincia di Varese in merito a numero di dipendenti e numero di aziende. Il campione preso a riferimento è uno spaccato di aziende artigiane e di PMI, composto da aziende in cui lavorano dipendenti e collaboratori. Attraverso questo studio è messo in primo piano il merito di tutti quegli imprenditori di piccole imprese che intendono conservare la propria competitività e resistere in questa fase congiunturale negativa utilizzando anche propri capitali e preservando il cosiddetto capitale umano per il futuro, indispensabile per la crescita economica e sociale delle comunità. Gary Becker, il quale ha fornito un grandissimo contributo alla teoria del capitale umano in ambito economico, sostiene che le macchine sono importanti, le industrie sono importanti, ma ciò che è più importante nella vita moderna sono le persone. Come conseguenza di ciò, i paesi prosperano o vanno incontro al declino a seconda di come trattano le persone e, in particolare, a seconda della misura e della qualità con le quali investono nelle persone e in tutti i loro attributi 5. La valorizzazione del capitale umano, attraverso l istruzione e la formazione dei più giovani, potrà evitare la desertificazione del territorio per il mancato passaggio di competenze da chi andrà in pensione a chi, giovane, dovrà prendere in mano il proprio futuro. Purtroppo i giovani sono coloro che nel corso di questi cinque anni hanno subito più profondamente la crisi. Ciò appare evidente dai dati relativi sia all anzianità di servizio sia all età media dei dipendenti e collaboratori: i lavoratori con al più 2 anni di anzianità di servizio sono calati del 49,2% e i giovani dipendenti e collaboratori fino a 25 anni di età hanno registrato una diminuzione del 45%. Inoltre anche le assunzioni tramite contratti di apprendistato, che costituisce una delle modalità più facilmente utilizzabile per l inserimento dei più giovani, hanno subito una contrazione del 61% dal 2009 al Nonostante la crisi abbia colpito tutti i lavoratori, l analisi per genere ha consentito di evidenziare come sia stato soprattutto il personale femminile ad aver subito le maggiori perdite con una diminuzione pari al 22%, contro un calo più contenuto dei lavoratori di genere maschile diminuiti nello stesso periodo solo del 14%. L analisi è stata effettuata focalizzando l attenzione anche sui singoli comparti: in particolare sono stati esaminati i comparti della meccanica di produzione, dei servizi alla persona, tessile, dell edilizia e della riparazione di macchinari. Una grande importanza nel quadro generale della crisi è rivestita dalla cassa integrazione in deroga, unico ammortizzatore sociale a disposizione delle piccole e medie imprese e delle aziende artigiane sotto i 15 dipendenti prese in esame: il picco maggiore di ore di cassa integrazione in deroga utilizzate è stato registrato nel 2009 pari al 4,6%; nel 2013 tale percentuale ha raggiunto il picco del 4%. Per fronteggiare la situazione negativa in atto le imprese artigiane e le PMI hanno iniziato a volgere lo sguardo verso l idea di impresa 2.0, sperimentando le reti e la voglia di comunità e il passaggio dall analogico al digitale: l imprenditoria sta scoprendo lentamente le tecnologie digitali (stampanti 3d, scanner 3d, laser cut, schede Arduino), anche grazie al FaberLab 6 di Confartigianato Imprese Varese, l e-commerce e i social network, da Twitter a Facebook, al fine di favorire la condivisione di esperienze, di risultati e di progetti. 5 Gary Becker, Il capitale umano nel XXI secolo, Auditorium S. Chiara, domenica 3 giugno. Incontro: visioni. Presentatore: Tito Boeri

7 1. NOTA METODOLOGICA Il campione preso a riferimento comprende le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 al dicembre Sono escluse dalla elaborazione statistica le aziende già costituite che, nel corso del quadriennio preso a riferimento, hanno trasferito l elaborazione dei cedolini paghe presso altro consulente o provengono da altro consulente. Sono incluse le aziende che si sono neo costituite nel corso del quadriennio o hanno cessato la propria attività nel corso del periodo preso a riferimento. Importante sottolineare che le analisi prodotte hanno un alto indice di affidabilità dovuto sia alla ampia platea presa a riferimento che alle azioni svolte per selezionare il campione. 1.1 COSTRUZIONE DELLA BANCA DATI La fonte originaria della banca dati è costituita dalle elaborazioni dei cedolini paghe svolte da Confartigianato Imprese Varese per i propri clienti, utilizzando un programma applicativo di ampia diffusione in Italia. I dati sono esportati dall applicativo, controllati per anomalie ed integrati di ulteriori informazioni calcolate e riclassificazioni interne. La struttura dei dati è inoltre convertita per essere memorizzata in uno schema di database SQL che costituisce la data warehouse. La data warehouse è stata inizialmente alimentata recuperando i dettagli fino ad inizio E inoltre aggiornata mensilmente con i dati dell ultima elaborazione paghe. Le informazioni gestite contengono i dati generali delle aziende (identificate solo tramite un codice interno), dei dipendenti e collaboratori (identificati solo tramite un codice interno), i cedolini mensilmente elaborati, gli eventi di assunzioni e licenziamento. Sono inoltre registrati i principali eventi esposti sul Libro unico del lavoro (CIG, Malattia, Infortunio, Maternità, etc.). I dati sono mantenuti nel dettaglio, storicizzati ove variabili nel tempo e non sono svolte aggregazioni in questa fase. Questo schema SQL è la fonte dati esclusiva per un database OLAP che si occupa delle aggregazioni e di gestire i metadati per l utilizzo della banca dati. Il Cubo OLAP è strutturato su una tabella principale dei fatti che raccoglie tutti gli eventi (elaborazioni cedolino, assunzioni, licenziamenti, eventi del LUL), valorizzati anche in ore e giorni lavorativi dove applicabile. Secondo uno schema a stella, alla tabella dei fatti sono collegate le dimensioni di analisi. E inoltre presente una tabella dei fatti secondaria, collegata in logica molti-a-molti, utilizzata per velocizzare il calcolo univoco di ditte e addetti. Nel Cubo OLAP sono inoltre calcolati alcuni indici, come la percentuale sul totale attivi o la variazione su altro periodo, e resi disponibili gli strumenti di analisi. L analisi e la rappresentazione grafica delle informazioni è svolta principalmente su foglio di calcolo tramite tabelle e grafici Pivot connessi al Cubo OLAP. Le Pivot sono collegate tra loro tramite filtri per i principali parametri (date elaborazione, settore e ATECO della azienda, periodo di validità del campione, etc.) per semplificare l aggiornamento. 5

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11 2. OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO GENERALE 2.1CAMPIONI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE 2013 Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende N Dipendenti e Collaboratori Edilizia Meccanica di Produzione Altri servizi alla persona e alle imprese Chimico Gomma Plastica Tessile Abbigliamento Acconciatura ed estetica Legno Carta Riparazione autoveicoli/motocicli Trasporto Ristorazione e alberghi Rip. Man. Ist. Macchine e Apparecchiature Commercio Agricoltura Florovivaisti Alimentari Vuoto Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ N Aziende N Dipendenti e Collaboratori Il campione in base al quale sono state elaborate le statistiche relative al periodo dal gennaio 2009 a dicembre 2013 è dato da aziende per lavoratori dipendenti e collaboratori. I campioni comprendono le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 a dicembre I comparti produttivi maggiormente rappresentati sono: - Edilizia: 574 aziende per lavoratori - Meccanica di produzione: 334 aziende per lavoratori; - Altri servizi alle persone e alle imprese: 210 aziende per lavoratori; - Chimico Gomma Plastica: 99 aziende per lavoratori. 9

12 2.1.2 GENNAIO 2013 DICEMBRE 2013 Campione dal 01/01/2013 al 31/12/ Totale N Aziende N Dipendenti e Collaboratori Meccanica di Produzione Edilizia Chimico Gomma Plastica Tessile Abbigliamento Altri servizi alla persona e alle imprese Legno Carta Acconciatura ed estetica Riparazione autoveicoli/motocicli Trasporto Rip. Man. Ist. Macchine e Apparecchiature Commercio Ristorazione e alberghi Alimentari Agricoltura Florovivaisti Campione dal 01/01/2013 al 31/12/ N Aziende N Dipendenti e Collaboratori Per l analisi relativa al breve periodo, il campione di riferimento è composto da aziende in cui lavorano dipendenti e collaboratori. I comparti produttivi maggiormente rappresentati sono: - Meccanica di produzione: 308 aziende per lavoratori; - Edilizia: 417 aziende per lavoratori; - Chimica Gomma Plastica: 90 aziende per 821 lavoratori; - Tessile: 136 aziende per 691 lavoratori. 10

13 2.2 NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE

14 Numero dipendenti da dicembre 2009 a dicembre 2013 Provincia di Varese ,96% ,74% Dipendenti ,20% ,82% ANNI Variazione numerica Variazione % 12/ / ,96% 12/ / ,74% 12/ / ,20% 12/ / ,82% 12/ / ,32% Da dicembre 2009 a dicembre 2013 nell intera provincia di Varese si è registrato un calo di dipendenti pari al 18%. Il calo è stato costante nel corso degli anni, non superiore al 5,8% dell ultima annualità in esame. 12

15 2.3 NUMERO AZIENDE DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE

16 2.4 AZIENDE PER CLASSE DIMENSIONALE Numero aziende per classe dimensionale dal 01/01/2009 al 31/12/ Fascia dipendenti e collaboratori N Aziende al 31/12/13 % variazione da 01/01/ ,18% ,16% ,97% ,51% Il 67,2% delle aziende appartenenti al campione di riferimento hanno fino a quattro dipendenti; soltanto il rimanente 32,8% del campione è composto da aziende in cui operano più di 5 lavoratori. Aziende con 1 solo dipendente: - a dicembre 2013 sono il 26% del campione contro il 29% del gennaio Aziende da 2 a 4 dipendenti: - a dicembre 2013 sono il 41 % del campione contro il 42% del gennaio Aziende da 5 a 9 dipendenti: - a dicembre 2013 sono il 21% del campione contro il 19% del gennaio Aziende con più di 10 dipendenti: - a dicembre 2013 sono l 11% del campione contro il 10% del gennaio Nonostante le percentuali di aziende suddivise per numero di componenti siano rimaste sostanzialmente invariate rispetto al gennaio 2009, dal grafico emerge che le aziende con un numero dipendenti pari o inferiore a 4 sono calate, soffrendo maggiormente il periodo congiunturale negativo: in particolare, le aziende con 1 solo dipendente sono diminuite del 31% e quelle con un numero di dipendenti inferiore o uguale a 4 del 25%. Anche se le aziende più strutturate, con 5 o più dipendenti, hanno potuto avvalersi della possibilità, mediante ristrutturazioni interne dei processi produttivi, di razionalizzare i costi ma anche di innovare e implementare i propri servizi offerti secondo le nuove esigenze del mercato, il loro numero nell ultimo quadriennio è comunque calato in misura pari al 15%. 14

17 2.5 SALDI ASSUNZIONI / LICENZIAMENTI PER COMPARTO DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE 2013 Trend assunzioni/licenziamenti dal 01/2009 al 12/ Acconciatura ed estetica Agricoltura Florovivaisti Alimentari Altri servizi alla persona e alle imprese Chimico Gomma Plastica Commercio Edilizia Legno Carta Meccanica di Produzione Rip. Man. Ist. Macchine e Apparecchiature Riparazione autoveicoli/motocicli Ristorazione e alberghi Tessile Abbigliamento Trasporto Vuoto L analisi statistica ci conferma che dal punto di vista occupazionale questi anni di crisi si sono rivelati eccezionali ma, ovviamente, incredibilmente difficili. La maggior parte dei comparti hanno subito importanti flessioni in termini occupazionali di lavoratori dipendenti subordinati: - Edilizia: -26% - Meccanica di produzione: -17% - Tessile Abbigliamento: -40% - Altri servizi alla persona e alle imprese: - 39% - Acconciatura ed estetica: -24% Positivi: - Ristorazione e Alberghi: + 59% (campione poco significativo) 7 - Trasporto: + 19% - Riparazione di macchinari: +3% La Provincia di Varese è caratterizzata da un elevata concentrazione di imprese manifatturiere con importanti percentuali sia in relazione agli addetti che in riferimento al valore aggiunto: la situazione congiunturale negativa in essere, quindi, ha creato anche importanti difficoltà alle aziende che per tipologia di attività offrono servizi a tali imprese. 7 Aumento da 82 a 130 dipendenti, con variazione positiva di 48 addetti. 15

18 2.5.2 GENNAIO 2013 DICEMBRE 2013 Trend assunzioni/licenziamenti dal 01/2013 al 12/ Acconciatura ed estetica Agricoltura Florovivaisti Alimentari Altri servizi alla persona e alle imprese Chimico Gomma Plastica Commercio Edilizia Legno Carta Meccanica di Produzione Rip. Man. Ist. Macchine e Apparecchiature Riparazione autoveicoli/motocicli Ristorazione e alberghi Tessile Abbigliamento Trasporto L analisi statistica ci conferma che, dal punto di vista occupazionale, anche quest ultimo anno si è rivelato incredibilmente difficile. La maggior parte dei comparti hanno subito importanti flessioni in termini occupazionali di lavoratori dipendenti subordinati: - Edilizia: - 1,03% - Tessile Abbigliamento: - 14,21% - Altri servizi alla persona e alle imprese: - 17,11% - Meccanica di produzione: - 2,61% - Acconciatura ed estetica: - 5,76% Positivi: - Ristorazione e Alberghi: + 24,00% (campione poco significativo) - Trasporto: + 9,88% - Agricoltura e florovivaisti: +1,56% 16

19 2.6 DIPENDENTI E COLLABORATORI PER GENERE Fascia dipendenti e collaboratori N Addetti al 31/12/13 % variazione da 01/01/09 M ,96% F ,95% A gennaio 2009 ben il 63% dei lavoratori appartenenti al campione preso a riferimento sono uomini contro il 37% di donne. Nonostante la percentuale degli uomini sia aumentata soltanto di tre punti percentuale sul totale dei lavoratori di dicembre 2013, il loro numero è calato del 14%. Anche le lavoratrici donne hanno subito una riduzione del 22% da gennaio 2009 a dicembre 2013, determinando un calo complessivo di lavoratori pari al 17%. 17

20 2.7 FORMA CONTRATTUALE LAVORATORI DIPENDENTI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE 2013 Numero dipendenti per forma contrattuale dal 01/01/2009 al 31/12/2013 Scala per Tempo Pieno sull'asse a destra Tempo Indeterminato - Part- Time Tempo Determinato Tempo Indeterminato - Tempo Pieno In questi ultimi anni, in Provincia di Varese, si è registrata una progressiva diminuzione di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, calati complessivamente del 21%, passando da dipendenti di gennaio 2009 a di dicembre Nonostante questo calo, nelle imprese artigiane e nelle piccole e medie imprese a dicembre 2013 il 94% dei lavoratori dipendenti ha un contratto di lavoro senza scadenza; solo il 6% dei lavoratori è a tempo determinato. Queste tendenze confermano la preferenza degli imprenditori di imprese artigiane e di piccole e medie imprese a mantenere all interno della propria azienda collaboratori stabili. La rilevante riduzione del numero di lavoratori con contratto indeterminato è legata alla riduzione dei lavoratori a tempo pieno indeterminato, i quali hanno registrato numericamente un calo del 22% e sono passati dall 80% di gennaio 2009 al 78% di dicembre 2013 sul totale complessivo dei lavoratori dipendenti. Questa riduzione è facilmente ricollegabile al periodo di crisi economica che spinge gli imprenditori o ad assumere temporaneamente oppure a evitare, come appare evidente da questa analisi, l ingresso di nuovi lavoratori nell impresa; anche i dipendenti a tempo determinato sono calati numericamente di 6 punti percentuali, in modo particolare coloro con un contratto a termine full-time. Al contrario, i lavoratori a tempo indeterminato part-time sono aumentati rispetto al totale complessivo dei lavoratori, passando dal 14% del gennaio 2009 al 16% di dicembre

21 I contratti atipici, in cui sono ricompresi la collaborazione coordinata e continuativa e il contratto a progetto, il lavoro somministrato e il tirocinio/stage riscuotono ancora successo, registrando un segno positivo nel numero di assunzioni. Una delle possibili ragioni della scelta di queste tipologie contrattuali a discapito dei contratti tipici è l incertezza del periodo in corso, che spinge gli imprenditori ad assumere in maniera non definitiva e flessibile GENNAIO 2013 DICEMBRE 2013 Nel periodo gennaio 2013 dicembre 2013 si confermano le tendenze presentate nel lungo: sia i lavoratori assunti tramite contratto a tempo indeterminato sia coloro che possiedono un contratto a termine hanno subito un calo. Unica eccezione è costituita dai lavoratori a tempo determinato part time, aumentati del 9% in un anno (10 lavoratori in più): l aumento dell impiego di tale tipologia contrattuale può essere considerato, da un lato, un segnale positivo per i più giovani, che possono essere inseriti più facilmente nel mercato del lavoro tramite questa forma contrattuale e, dall altro, un segnale della rinnovata fiducia imprenditoriale all uscita dalla crisi. 19

22 I contratti atipici, il lavoro somministrato e il tirocinio/stage continuano a riscuotere successo, registrando un segno positivo nel numero di assunzioni, proprio a causa dell incertezza economica del periodo in esame, che spinge gli imprenditori ad assumere in maniera flessibile. 20

23 2.8 ANZIANITÀ AZIENDALE DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE Numero dipendenti per anni di anzianità di servizio dal 01/01/2009 al 31/12/ o meno 3-5 anni 6-10 anni anni 21 o più Fascia dipendenti e collaboratori N Addetti al 31/12/13 % variazione da 01/01/09 2 o meno ,20% 3-5 anni ,39% 6-10 anni ,49% anni ,46% 21 o più ,26% Il grafico e la tabella evidenziano che, anche in presenza di una eccezionale crisi congiunturale, gli imprenditori delle imprese artigiane e di quelle piccole e medie cercano di preservare in ogni modo le professionalità presenti in azienda: a dicembre 2013 il 34% dei lavoratori subordinati del campione preso a riferimento ha una anzianità aziendale superiore ai 10 anni contro una media nel gennaio 2009 del 23%. Anche il numero di coloro che hanno almeno 6 anni di anzianità aziendale è cresciuto dal 20% di gennaio 2009 al 25% del totale dei lavoratori di dicembre La presenza di personale più anziano è facilmente ricollegabile anche alla recente riforma pensionistica che ha prolungato la permanenza in azienda dei lavoratori, riducendo così, a parità di fabbisogno di personale, le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro di giovani. L inizio della crisi nel 2009 ha determinato il crollo delle assunzioni che, naturalmente, corrispondono alla drastica diminuzione di assunzioni di personale giovane : i lavoratori con anzianità inferiore ai 5 anni sono passati dal 58% del gennaio 2009 al 41% del dicembre Entrando maggiormente nello specifico, è possibile notare dal primo grafico sopra riportato che il personale giovane con meno di 2 anni di servizio è calato del 31% da gennaio 2009 a dicembre 2010 ed è continuato a diminuire fino a dicembre 2013, passando dai lavoratori iniziali del 2009 ai del dicembre 2013; anche i lavoratori con un numero di anni di anzianità compreso tra i 3 e i 5 hanno subito un drastico calo del 35% a partire da dicembre 2011, a seguito di un periodo di miglioramento del 12%. 21

24 2.8.2 GENNAIO 2013 DICEMBRE 2013 Fascia dipendenti e collaboratori N Addetti al 31/12/13 % variazione da 01/01/13 2 o meno ,11% 3-5 anni ,60% 6-10 anni ,93% anni ,58% 21 o più 693 0,29% Anche nel breve periodo sono confermate le tendenze che sono state presentate in relazione al periodo gennaio 2009 dicembre 2013: gli imprenditori delle imprese artigiane e di quelle piccole e medie cercano di preservare in ogni modo il personale presente in azienda, più qualificato e più specializzato e quindi più vantaggioso per l azienda; la riforma pensionistica prolunga la permanenza in azienda dei lavoratori, riducendo, a parità di fabbisogno di personale, le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro di giovani. Il numero di giovani lavoratori, con pochi anni di anzianità aziendale, è continuato a calare: i dipendenti con al più due anni di esperienza sono diminuiti del 9%, ossia di 173 unità; nella fascia 3-5 anni, a dicembre 2013 ci sono 143 lavoratori in meno di inizio anno, subendo un calo del 12%. D altra parte è confermata la tendenza a conservare i posti di lavoro dei dipendenti più anziani: coloro che sono in azienda da più di 10 anni hanno registrato una sostanziale stabilità, con aumento di sole 10 unità. 22

25 2.9 ETÀ MEDIA DIPENDENTI IN FORZA DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE Evoluzione annuale dal dicembre 2009 al dicembre 2013 della distribuzione dei dipendenti per fascia di età o meno anni anni anni anni 56 o più

26 8000 Distribuzione percentuale annuale dei dipendenti in base alla fascia di età dal dicembre 2009 al dicembre o più anni anni anni anni o meno

27 60% Percentuale variazione età dipendenti dal 01/01/2009 al 31/12/ % 40% 20% 18% 0% -20% 18 o meno anni anni anni anni 56 o più -13% -40% -60% -49% -37% -80% -100% -87% I dati confermano che chi paga in misura maggiore la crisi sono i più giovani, fino ai 35 anni di età. La diminuzione generalizzata delle assunzioni da un lato (-24%) e la preferenza degli imprenditori artigiani e di piccole e medie imprese a mantenere in azienda il personale con più anzianità e con maggiore professionalità dall altro si traducono in un calo del 49% di dipendenti con età ai 19 ai 25 anni e dell 87% dei giovani con meno di 18 anni. Il prolungamento dell età lavorativa, conseguente alla riforma pensionistica, ha determinato un aumento dei dipendenti al di sopra dei 45 anni, i quali proseguono la loro attività al fine del conseguimento dei requisiti pensionistici. 25

28 2.9.2 GENNAIO 2013 DICEMBRE Evoluzione da gennaio 2013 a dicembre 2013 della distribuzione dei dipendenti per fascia di età o meno anni anni anni anni 56 o più

29 100% Distribuzione percentuale dei dipendenti in base alla fascia di età dal gennaio 2013 a dicembre % 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% o più 6,55% 7,30% anni 22,43% 23,53% anni 32,71% 32,64% anni 26,00% 25,19% anni 11,90% 11,11% 18 o meno 0,40% 0,23% 27

30 10% 0% -10% Percentuale variazione età dipendenti rispetto da 01/01/2013 a 31/12/ o meno anni anni anni anni 56 o più -11% -7% -4% 1% 7% -20% -30% -40% -50% -44% I dati continuano a confermare la preferenza degli imprenditori artigiani e di piccole e medie imprese a mantenere in azienda il personale con più anzianità e con maggiore professionalità. Questo si traduce in un calo del 44% dei giovani con meno di 18 anni, del 11% dei giovani tra i 19 e i 25 anni e del 7% dei giovani tra i 26 e i 35 anni, riduzioni determinate anche dal prolungamento dell età lavorativa, conseguente alla riforma pensionistica. 28

31 2.10 APPRENDISTI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE Assunzioni apprendisti dal 01/01/2009 al 31/12/ ANNI TOTALE VARIAZIONE % -60,59% -8,24% -24,36% -14,41% -33,66% VARIAZIONE NUMERICA Nel periodo preso a riferimento abbiamo assistito ad una contrazione di assunzioni di apprendisti pari al 61%, partendo dai 170 apprendisti assunti del 2009 ai 67 del La ragione del crollo dell utilizzo del contratto di apprendistato è riconducibile all incertezza normativa e giuridica che ha senz altro influito negativamente sulla disponibilità degli imprenditori ad assumere con tale tipologia contrattuale: nel periodo preso in esame sono state, infatti, promulgate diverse normative con contenuti anche molto diversi. E opportuno aggiungere naturalmente che il calo delle assunzioni tramite contratto di apprendistato è collaterale alla diminuzione generale delle assunzioni, in modo particolare di personale giovane. E necessario sempre tenere presente che numerosi apprendisti, alla scadenza naturale del contratto, sono confermati in servizio e assunti tramite una diversa tipologia contrattuale come il tempo determinato o il tempo indeterminato. 29

32 GENNAIO 2013 FEBBRAIO Numero apprendisti in essere Dipendente - Apprend. - Apprendista Impiegato Dipendente - Apprend. - Apprendista Operaio Apprendista Impiegato Apprendista Operaio Mese % variazione Variazione numerica % variazione Variazione numerica Gennaio 2013-Febbraio ,18% -6-43,65% Assunzioni Apprendisti Mese % variazione Variazione numerica Gennaio 2013-Febbraio ,00%

33 2.11 TREND ASSUNZIONI/LICENZIAMENTI DA GENNAIO 2009 A DICEMBRE 2013 Assunzioni e licenziamenti per dipendenti da 01/01/2009 al 31/12/ Assunzioni Licenziamenti Assunzioni-Licenz ASSUNZIONI LICENZIAMENTI ASSUNZIONI- LICENZIAMENTI ,53% -13,50% -61,95% ,42% 0,42% 19,67% ,21% -3,99% 52,51% ,22% -18,29% -27,84% TOTALE -24,40% -31,85% -49,90% L andamento del saldo tra assunzioni e licenziamenti rispecchia l andamento congiunturale del sistema economico nel quadriennio preso a riferimento. Il momento di maggior difficoltà ha segnato lo scoppio ufficiale della crisi tra fine 2008 e inizio 2009: a dicembre 2013 il saldo è ancora negativo ma, passando da 481 a sole 241 cessazioni in più del numero di assunzioni, è possibile registrare un miglioramento del 50% rispetto al La maggiore riduzione delle cessazioni, pari al 32%, rispetto al calo del 24% delle assunzioni, ha determinato una riduzione complessiva della differenza di assunzioni e licenziamenti. 31

34 GENNAIO 2013 DICEMBRE 2013 Assunzioni e licenziamenti per dipendenti dal 01/01/2013 al 31/12/ Assunzioni Licenziamenti Assunzioni-Licenz ASSUNZIONI LICENZIAMENTI ASSUNZIONI- LICENZIAMENTI GENN-FEBBR -24,11% -6,10% -73,33% FEBBR-MARZO -9,41% 44,16% -525,00% MARZO-APR -5,19% -37,84% -111,76% APR-MAGG 42,47% 75,36% -525,00% MAGG-GIU -11,54% 0,83% 76,47% GIU-LUG -5,43% -4,92% -3,33% LUG-AGO -41,38% -24,14% 27,59% AGO-SETT 78,43% 26,14% -45,95% SETT-OTT -1,10% -12,61% -65,00% OTT-NOV -25,56% -8,25% 214,29% NOV-DIC 10,45% 126,97% 481,82% TOTALE -33,93% 146,34% -526,67% A inizio 2013 è possibile notare un numero di assunzioni superiore alle cessazioni. Il saldo, con il passare dei mesi, è però diventato nuovamente negativo, a causa dell aumento delle cessazioni e della riduzione contemporanea delle assunzioni: si nota un brusco aumento di cessazioni nel mese di marzo 2013, che determinano un saldo negativo pari a 34 unità; nel mese successivo però il saldo è tornato ad essere positivo grazie alla riduzione netta dei licenziamenti. Il continuo aumento dei licenziamenti fino a giugno ha determinato un nuovo peggioramento del saldo. Fino ad agosto 2013, nonostante il calo di licenziamenti, il saldo, a causa della riduzione repentina anche nel numero di assunzioni, ha continuato a diminuire. Soltanto nel mese di settembre la ripresa sostanziale degli inserimenti, con un aumento del 78% rispetto al mese precedente, ha determinato un miglioramento del 46% del saldo rispetto ad agosto Il picco più basso è stato registrato nel mese di dicembre a causa di un aumento del 108% dei licenziamenti rispetto ad ottobre, congiuntamente ad un calo del 18% nel numero di assunzioni. 32

35 Meccanica di produzione

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37 3. MECCANICA DI PRODUZIONE 3.1 CAMPIONI Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende 334 N Dipendenti e Collaboratori Il campione in base al quale sono state elaborate le statistiche relative al periodo dal 2009 al dicembre 2013 è dato da 334 aziende per lavoratori dipendenti e collaboratori. I campioni comprendono le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 a dicembre

38 3.2 NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE ,54% (-45 dipendenti) -13,80% (- 155 dipendenti) TOTALE PROVINCIA: -12,90% (-200 dipendenti) 36

39 Numero dipendenti da dicembre 2009 a dicembre 2013 Provincia di Varese 1600 CAMPIONE GENERALE PROVINCIA DI VARESE MECCANICA DI PRODUZIONE AZIENDE: 334 DIPENDENTI: ,42% Dipendenti ,54% -4,36% ,24% ANNI Variazione numerica Variazione % 12/ / ,42% 12/ / ,54% 12/ / ,36% 12/ / ,24% 12/ / ,90% Da dicembre 2009 a dicembre 2013 nell intera provincia di Varese si è registrato un calo di dipendenti pari al 12,9%. Il calo è stato costante nel corso degli anni attorno al 4% ad eccezione dell ultima annualità in esame quando la decrescita ha avuto un rallentamento. 37

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41 Servizi alla persona

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43 4. SERVIZI ALLA PERSONA 4.1 CAMPIONI Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende 231 N Dipendenti e Collaboratori 788 Il campione in base al quale sono state elaborate le statistiche relative al periodo dal gennaio 2009 al dicembre 2013 è dato da 231 aziende per 788 lavoratori dipendenti e collaboratori. Il campione comprende le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 a dicembre

44 4.2 NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE ,00% (-12 dipendenti) -19,72% (- 56 dipendenti) TOTALE PROVINCIA: -17,71% (-68 dipendenti) 42

45 Numero dipendenti da dicembre 2009 a dicembre 2013 Provincia di Varese 390 CAMPIONE GENERALE PROVINCIA DI VARESE SERVIZI ALLA PERSONA AZIENDE: 231 DIPENDENTI: 788 Dipendenti ,73% -2,76% -4,83% -5,67% ANNI Variazione numerica Variazione % 12/ / ,73% 12/ / ,76% 12/ / ,83% 12/ / ,67% 12/ / ,71% Da dicembre 2009 a dicembre 2013 nell intera provincia di Varese si è registrato un calo di dipendenti pari al 17,71%. Il calo è stato costante nel corso degli anni attorno al 5% ad eccezione del 2011 quando la decrescita ha avuto un rallentamento. 43

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47 Tessile

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49 5. TESSILE 5.1 CAMPIONI Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende 164 N Dipendenti e Collaboratori Il campione in base al quale sono state elaborate le statistiche relative al periodo dal 2009 al 2013 per il comparto tessile è dato da 164 aziende per lavoratori dipendenti e collaboratori. Il campione comprende le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 a dicembre

50 5.2 NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE ,42% (-15 dipendenti) -35,63% (- 212 dipendenti) TOTALE PROVINCIA: -34,71% (-227 dipendenti) 48

51 Numero dipendenti da dicembre 2009 a dicembre 2013 Provincia di Varese ,33% Dipendenti ,09% -5,69% ,93% ANNI Variazione numerica Variazione % 12/ / ,33% 12/ / ,09% 12/ / ,69% 12/ / ,93% 12/ / ,71% Da dicembre 2009 a dicembre 2013 nell intera provincia di Varese si è registrato un calo di dipendenti pari al 34,71%. Il calo è stato in continuo aumento nel corso degli anni fino a raggiungere il 16,9% nel

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53 Edilizia

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55 6. EDILIZIA 6.1 CAMPIONI Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende 578 N Dipendenti e Collaboratori Il campione in base al quale sono state elaborate le statistiche relative al periodo dal gennaio 2009 al dicembre 2013 per il comparto edilizia è dato da 578 aziende per lavoratori dipendenti e collaboratori. Il campione comprende le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 a dicembre

56 6.2 NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE ,49% (-131 dipendenti) -24,28% (- 229 dipendenti) TOTALE PROVINCIA: -24,71% (-360 dipendenti) 54

57 Numero dipendenti da dicembre 2009 a dicembre 2013 Provincia di Varese 1500 CAMPIONE GENERALE PROVINCIA DI VARESE EDILIZIA AZIENDE: 578 DIPENDENTI: Dipendenti ,19% -6,72% -4,47% -4,86% ANNI Variazione numerica Variazione % 12/ / ,19% 12/ / ,72% 12/ / ,47% 12/ / ,86% 12/ / ,71% Da dicembre 2009 a dicembre 2013 nell intera provincia di Varese si è registrato un calo di dipendenti pari al 24,71%. Il calo è stato in continua diminuzione nel corso degli anni fino a raggiungere poco più del 4%. 55

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59 Riparazione macchinari

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61 7. RIPARAZIONE MACCHINARI 7.1 CAMPIONI Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende 66 N Dipendenti e Collaboratori 386 Il campione in base al quale sono state elaborate le statistiche relative al periodo dal gennaio 2009 al dicembre 2013 per il comparto riparazione di macchinari è dato da 66 aziende per 386 lavoratori dipendenti e collaboratori. Il campione comprende le sole aziende per le quali sono stati elaborati i cedolini paghe mensili dal gennaio 2009 a dicembre

62 7.2 NUMERO DIPENDENTI DA DICEMBRE 2009 A DICEMBRE ,09% (-12 dipendenti) +9,68% +15 dipendenti) TOTALE PROVINCIA: +1,49% (+3 dipendenti) 60

63 Numero dipendenti da dicembre 2009 a dicembre 2013 Provincia di Varese ,02% +0,49% CAMPIONE GENERALE PROVINCIA DI VARESE RIPARAZIONE DI MACCHINARI AZIENDE: 66 DIPENDENTI: 386-0,97% Dipendenti ,00% ANNI Variazione numerica Variazione % 12/ / ,00% 12/ / ,02% 12/ / ,49% 12/ / ,97% 12/ / ,49% Da dicembre 2009 a dicembre 2013 nell intera provincia di Varese si è registrato un aumento di dipendenti pari al 1,49%. L andamento del numero di dipendenti è stato altalenante e piuttosto contenuto nel corso del quinquennio in esame: è stato il 2011 a registrare l aumento maggiore con 6 dipendenti in più. 61

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65 CIG in deroga

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67 8. CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA 8.1CAMPIONE Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Totale N Aziende N Dipendenti e Collaboratori Campione dal 01/01/2009 al 31/12/ Edilizia Meccanica di Produzione Altri servizi alla persona e alle imprese Chimico Gomma Plastica Tessile Abbigliamento Acconciatura ed estetica Legno Carta Riparazione autoveicoli/motocicli Trasporto Ristorazione e alberghi Rip. Man. Ist. Macchine e Apparecchiature Commercio Agricoltura Florovivaisti Alimentari Vuoto N Aziende N Dipendenti e Collaboratori 65

68 8.2 PERCENTUALE DI AZIENDE CHE UTILIZZANO LA CIG IN DEROGA 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% Aziende che utilizzano CIG in deroga o solidarità in percentuale sul totale delle aziende attive con dipendenti Il terzo trimestre del 2009, con il 10,5% delle imprese che, a luglio 2009, ne hanno fatto richiesta, è uno dei periodi di maggior utilizzo della Cassa Integrazione in deroga. L attivazione di questo strumento decresce progressivamente fino all aprile 2011, mese in cui solo il 5,2% delle aziende del campione lo utilizza. Da evidenziare la crescita progressiva nel corso del 2012, in cui tale ammortizzatore sociale nel mese di novembre è utilizzato da ben il 13% delle aziende. E nell aprile 2013 che si tocca il punto apicale di attivazione della Cassa Integrazione Guadagni in deroga con il 14% delle aziende che ne beneficiano seguito dall 11% del mese di dicembre

69 8.3 PERCENTUALE DIPENDENTI CHE UTILIZZANO LA CIG IN DEROGA 12,0% Dipendenti che utilizzano CIG in deroga o solidarità in percentuale sul totale dei dipendenti attivi 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% Il 10,1% dei dipendenti del campione preso a riferimento, nel secondo trimestre 2009 utilizzano la Cassa Integrazione Guadagni in deroga. Dopo un costante calo che arriva fino ad agosto 2011, quando la crisi sembra allentare la sua forza sul tessuto produttivo del nostro territorio e soltanto il 3,5% dei dipendenti utilizza questo ammortizzatore sociale, si assiste ad una nuova crescita del suo utilizzo fino alla fine del 2012 quando tocca nuovamente il picco del 10%. Questa stessa situazione si presenta nel primo semestre 2013, quando fino al 9,5% dei lavoratori beneficia di questo sussidio. Nel secondo semestre di questo ultimo anno in esame si evidenzia una riduzione nel numero di lavoratori che usufruiscono di questo ammortizzatore sociale, ma si tratta pur sempre di una percentuale nell ordine del 7%. 67

70 8.4 PERCENTUALE DI ORE DI CIG IN DEROGA UTILIZZATE 5,0% 4,5% 4,0% 3,5% 3,0% 2,5% 2,0% 1,5% 1,0% 0,5% 0,0% Ore utilizzate di CIG in deroga o solidarità in percentuale sul totale delle ore lavorabili dei dipendenti attivi I dati relativi alle ore utilizzate confermano il trend evidenziato nei due grafici precedenti: un utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni in deroga pari al 4,6% nel terzo trimestre del 2009, un progressivo calo fino ad agosto 2011, con soltanto l 1,1% di ore utilizzate di questo ammortizzatore rispetto al totale delle ore lavorabili, e una ripresa costante e progressiva fino al marzo 2013 con una percentuale pari al 4%. Dopo un calo delle ore di CIG utilizzate nella pausa estiva da settembre 2013 l utilizzo di CIG è nuovamente aumentato, ritornando ad utilizzare circa il 3% sul totale delle ore lavorabili dei dipendenti attivi. 4,5% 4,0% 3,5% 3,0% 2,5% 2,0% 1,5% 1,0% 0,5% 0,0% 1 semestre 2009 Media semestrale utilizzo CIG in deroga o solidarità, in percentuale sul totale delle ore lavorabili dei dipendenti attivi +101% 2 semestre % 1 semestre % 2 semestre % 1 semestre % 2 semestre % 1 semestre % 2 semestre % 1 semestre % 2 semestre 2013 Il picco più elevato di ore utilizzate di CIG in deroga, coerentemente con quanto emerge dai dati mensili presentati nel grafico precedente, è stato registrato nel secondo semestre In seguito si è verificato un progressivo calo fino al primo semestre 2011, passando dal 3,9% all 1,7% di ore di CIG sul totale delle ore lavorabili dai dipendenti attivi. L utilizzo di CIG è tornato a crescere raggiungendo nel primo semestre 2013 il 3,5%. 68

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