Continuità assistenziale: modelli a confronto

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1 49 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Firenze, 3-7 Novembre 2004 Continuità assistenziale: modelli a confronto Antonio Bavazzano

2 Analisi della situazione Stima dei soggetti di età > 65 anni con vario grado di disabilità in Toscana. Le stime sono riferite alla struttura della popolazione Toscana del 1999 (ISTAT) Maschi Femmine Totale Grado di disabilità N % N % N % Almeno tre IADL perdute Almeno una ADL perduta Di cui: Almeno tre ADL perdute Totale Fonte: Agenzia Regionale di Sanità - Dagli studi: ICARe-Dicomano, ILSA, INChianti

3 Analisi della situazione In conclusione: in Toscana fra le persone di età > 65 anni % 9.8 % 1.9 % Necessitano di un sostegno saltuario prevalentemente sociale (Deficit IADL) Necessitano di un sostegno quotidiano prevalentemente sociale (deficit 1 ADL) Sono gravemente disabili, non possono vivere soli, hanno quotidiane necessità di assistenza infermieristica (Deficit 3 o più ADL) Fonte: Agenzia Regionale di Sanità - Dagli studi: ICARe-Dicomano, ILSA, INChianti

4 GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni Deliberazione 26 Aprile 2004, n. 402 Azioni per la riqualificazione del processo assistenziale a favore delle persone anziane non autosufficienti in attuazione del P.S.R. 2002/2004 di cui alla delib. C.R.T. n. 60/2002 e rideterminazione della quota capitaria sanitaria nelle R.S.A.

5 Accesso ai servizi e percorsi assistenziali nel distretto Zona-Distretto Punto unico d accesso Bisogno sanitario MMG Bisogno complesso socio-sanitario Bisogno sociale Ssp Prestazioni e servizi sanitari Unità di Valutazione multidimensionale Prestazioni e servizi sociali ADI Centro diurno Altre risposte Residenza assistita RSA

6 Deliberazione 26 Aprile 2004, n L apporto dei medici di medicina generale. Le modalità di erogazione dell assistenza programmata, da parte dei medici di medicina generale, all interno dei servizi saranno oggetto di specifico accordo regionale.

7 Deliberazione 26 Aprile 2004, n Il ruolo della Geriatria La Geriatria assume un particolare rilievo anche per la costante interazione con il medico di medicina generale. Dovrà essere cura delle Aziende Sanitarie promuovere l apporto dei geriatri sia nei momenti valutativi sia nelle varie fasi del percorso assistenziale (ospedale, domicilio, RSA, centri diurni).

8 Arch. Gerontol. Geriatr. 38 (2004) ARCHIVES OF GERONTOLOGY AND GERIATRICS A polar diagram for comprehensive geriatric assessment Carlo Vergani a, Maurizio Corsi a, Maria Bezze b, Antonio Bavazzano c, Tiziano Vecchiato b a Chair of Gerontology and Geriatrics, Università degli Studi di Milano, Via Pace 9, Milan, Italy b Fondazione E. Zancan, Via Vescovado 66, Padova Italy c AUSL 4, Area Pratese, Prato, Italy Received 13 May 2003; received in revised form 29 August 2003; accepted 30 August 2003

9 Ictus Patologia contraddistinta da esordio acuto con elevato livello di gravità e complessità assistenziale, con rischio di esiti invalidanti

10 Ictus In Italia terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie (10-12 % di tutti i decessi) Casi attesi: per anno Casi attesi, in Toscana: per anno Invalidità residua grave ad un anno: 15 % Invalidità residua lieve ad un anno: 40 % Documenti preparatori del Piano Sanitario Regionale Toscano 2005/2007

11 Azienda USL N 4 di Prato: Modello di intervento in soggetto con ictus ICTUS OSPEDALE FASE INTENSIVA Reparto Acuti Reparto Riabilitativo DIMISSIONE FASE DEL RECUPERO CON ESITI INVALI- DANTI senza esiti invalidanti: follow up D I S T R E T T O prosegue riabilitazione nei servizi del territorio SUPPORTI INFORMALI ADI NO SI ADI RSA: - diurni -temporanei

12 Azienda USL N 4 di Prato: Modello d intervento in soggetto con ictus Anno 2003: 534 ricoverati nell Ospedale di Prato ICTUS Ospedale: 534 ricoverati DIMISSIONE Deceduti: 62 (11,6 %) Fase intensiva Fase del recupero Valutazione multidimensionale: 472 Con esiti invalidanti: 451 Senza esiti invalidanti: 21 (3,9%) Non ha proseguito riabilitazione: 112 (24,8 %) Hanno proseguito riabilitazione: 339 soggetti (75,2 %) Si Supporti Informali No FKT nei servizi del territorio: 237 (69,9 %) ADI: 32 (9,4 %) ADI: 35 (10,5 %) RSA diurni: 20 (5,8 %) RSA temporanei: 15 (4,4 %)

13 Azienda USL N 4 di Prato: Modello d intervento in soggetto con ictus Anno 2003: 124 soggetti Barthel Index Lindmark Fugl-Mayer T 1 T 2 T 3 Barthel Equilibrio Mobilità T 1: all ingresso in U.O. RRF (7-8 gg dall evento) T 2: alla dimissione (+ 22 giorni) T 3: controllo dopo 90 gg

14 La Demenza Disabilità ad insorgenza lenta e progressiva affrontata dal sistema extraospedaliero dei servizi.

15 Regione Toscana: popolazione di età > 65 anni = Casi presunti di demenza (tutte le forme) = Ricavati dai dati di prevalenza della demenza in Italia dello studio ILSA Progetto Finalizzato invecchiamento - CNR, 1997

16 ASL N 4 di Prato - Servizi per la popolazione anziana Soggetto con disturbo cognitivo Medico di Famiglia Famiglia Assistente Sociale verifica e aggiorna il piano d assistenza Servizio per la diagnosi ed il trattamento delle demenze DISTRETTO SOCIO-SANITARIO U.V.M. Valutazione Multidimensionale Gravi disturbi del comportamento + Stress del caregiver Centro Diurno Nucleo Alzheimer (3-6 Mesi) A.D.I. RSA A.D.I. Ass. Domiciliare Nucleo Alzheimer

17 ASL N 4 di Prato Servizi per la popolazione anziana Centro Diurno Alzheimer temporaneo di Narnali 1. Obiettivo: cura del disordine comportamentale 2. Metodo: problem solving 3. Azione: continuum care - sulla persona = nursing intensivo -sul caregiver=informazione/strategie di coping - sugli operatori = processo formativo Operatori / Ospiti = 8 / 10

18 Edited by Romano Del Nord ALINEA EDITRICE, 2004 TEST DESIGN RESEARCH PROJECT FOR THE NARNALI ALZHEIMER UNIT (PRATO)

19 ASL 4 di Prato: Servizi per la popolazione anziana Centro Diurno Alzheimer temporaneo di Narnali Gennaio 1999 Giugno 2004 Sintomi Comportamentali: confronto tra i punteggi riportati nella valutazione iniziale e al termine del ciclo di assistenza diurna 100 N soggetti = p < p < BMDS CMAI T 1: valutazione iniziale T 2: valutazione finale

20 ASL 4 di Prato: Servizi per la popolazione anziana Centro Diurno Alzheimer temporaneo di Narnali Gennaio 1999 Giugno 2004 Disturbi del comportamento e stress del caregiver p < n.s. NPI p < 0.05 CBI ingresso dimissione ingresso dimissione N soggetti = 74

21 ASL 4 di Prato: Servizi per la popolazione anziana Centro Diurno Alzheimer temporaneo di Narnali Gennaio 1999 Giugno 2004 Dimissione dal Centro Diurno (valori %) N soggetti = 74 18,8 10,9 70,3 a domicilio diurno assistenziale RSA

22 ASL 4 di Prato: Servizi per la popolazione anziana Centro Diurno Alzheimer temporaneo di Narnali Valutazione dell efficacia del programma di assistenza diurna da parte del caregiver (da Zarit) 33 Range Range Range Range Range Range 0-13 soddisfazione del programma qualità del servizio organizzazione costi benefici per l'assistito per il caregiver difficoltà uso servizi

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