Lo strumento dell autocontrollo nelle piscine
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1 Lo strumento dell autocontrollo nelle piscine 10 dicembre
2 Autocontrollo: prevenire un rischio Il rischio è la potenzialità che un'attività (includendo la scelta di non agire) porti a un danno o ad un evento indesiderabile. In piscina sono presenti rischi ambientali, per la presenza di un ambiente acquatico nel quale l utente è immerso o dal quale è circondato E pertanto importante concentrare l attenzione sull analisi dei rischi e la loro prevenzione. 2
3 Autocontrollo: prevenire un rischio Se parliamo di ambiente acquatico in senso stretto, nell analisi del rischio inserita nel Piano di autocontrollo va valutata l acqua di approvvigionamento (specie quando questa non proviene da pubblico acquedotto): 3
4 Autocontrollo: prevenire un rischio e la qualità dell acqua di vasca. Il monitoraggio avviene mediante i controlli interni, come previsto da DGR 2552/2006 e Norma UNI
5 Perché controllare la qualità dell acqua di vasca? Il monitoraggio dei parametri chimici permette di tenere sotto controllo le sostanze utilizzate per il trattamento dell acqua. Disinfettanti: ozono, cloro liquido, ipoclorito di sodio, ipoclorito di calcio, di- e tri-cloroisocianurato di sodio. Flocculanti: sali di alluminio e sali di ferro Correttori di ph: acidi cloridrico e solforico, sodio idrossido, sodio bisolfato e sodio bicarbonato. Sostanze antialghe 5
6 Perché controllare la qualità dell acqua di vasca? In particolare le misurazioni in situ di cloro libero e cloro combinato danno una risposta sul rischio associato ai disinfettanti. La presenza di cloro combinato (cloroammine) può influire negativamente sullo stato di salute di nuotatori con irritazione agli occhi e ai canali Respiratori. Elevate concentrazioni di cloro libero possono causare irritazione agli occhi e alla pelle. Alcuni sottoprodotti di disinfezione, come cloroformio trialometano, sono sospettati di essere cancerogeni (disfunzioni a fegato e reni). 6
7 Altri parametri chimici da determinarsi in laboratorio TOBIDITA : definita come la diminuzione di trasparenza di un campione dovuta alla presenza di sostanze in sospensione. NITRATI: sono un indice della vecchiaia dell acqua OSSIDABILITA DI KUBEL: elevati valori forniscono supporto e nutrimento a forme biotiche. Valori bassi indicano pertanto acqua più pulita. SALI DI FERRO E ALLUMINIO: usati come flocculanti, il criterio di accettabilità per entrambi è < a 0.2 mg/l ACIDO ISOCIANURICO: ha funzione stabilizzante nei confronti dell HClO, proteggendolo dall azione distruttiva della luce solare (raggi UV). 7
8 Perché controllare la qualità dell acqua di vasca? Il monitoraggio dei parametri microbiologici a intervalli di tempo appropriati, pur non garantendo la sicurezza assoluta in termini di rischio, fornisce comunque informazioni sufficienti sull adeguatezza delle misure di prevenzione adottate. 8
9 Perché controllare la qualità dell acqua di vasca? 9
10 Controlli interni ed esterni I controlli per la verifica del corretto funzionamento delle piscine sono distinti in controlli interni, eseguiti a cura del responsabile dell'attività, e controlli esterni, di competenza dell ASL. I controlli interni devono essere eseguiti, nel rispetto delle procedure della qualità, secondo protocolli di gestione e di autocontrollo; a tal fine il responsabile dell'attività deve redigere un documento di valutazione del rischio, in cui è considerata ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella gestione dell'attività. (DGR 2552/2006). 10
11 Controlli interni ed esterni Il piano dei controlli della ASL: ha come obiettivo la tutela della salute mediante la riduzione dei rischi. coinvolge tutte le 75 piscine ad uso pubblico, o aperte al pubblico, presenti sul territorio provinciale si esplica mediante: controlli documentali (verifica dei Piani di autocontrollo e dei controlli analitici interni effettuate dai Gestori); ispezioni e prelievo di campioni di acqua di vasca e di approvvigionamento; audit, con verifica delle procedure di autocontrollo. 11
12 I controlli esterni di ASL sulla qualità dell acqua 87,3% 86,2% 89,5% 82,8% 83,0% 74,3% 63,8% 67,1% % campioni conformi all'analisi microbiologica %campioni conformi all'analisi chimica Lineare (% campioni conformi all'analisi microbiologica) Lineare (%campioni conformi all'analisi chimica) 12
13 Il controllo mediante audit effettuato in 31 piscine (oltre il 40% delle strutture presenti in Provincia) Obiettivo: 1. valutare la conformità del sistema di gestione dell organizzazione rispetto ai criteri stabiliti (DGR Lombardia 2552/2006, Procedure aziendali di autocontrollo). 2. valutare la capacità e l efficacia del sistema aziendale nel garantire la sicurezza della struttura. 13
14 Il controllo mediante audit Sono state valutate le seguenti procedure aziendali : Responsabilità e organizzazione Aziendale Procedura Sanificazione degli ambienti Procedura Controllo infestanti 14
15 Il controllo mediante audit Procedura: Responsabilità e organizzazione aziendale nc (*) 48% 39% pm c 13% 15
16 Il controllo mediante audit Procedura: Sanificazione ambienti 13% nc 48% pm c 39% 16
17 Il controllo mediante audit Procedura: Controllo infestanti 16% nc 45% pm c 39% 17
18 La sanificazione (pulizia e disinfezione) si intende la rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti, è la procedura che viene eseguita con l impiego di acqua e detergenti diluiti nella giusta proporzione indicata dal produttore. Per pulizia si intende la Per disinfezione si intende la metodica che si avvale dell uso di prodotti per ridurre il numero di contaminanti batterici presenti su oggetti e superfici consentendo di mantenere livelli igienici di sicurezza. 18
19 La pulizia Le operazioni comprendono : rimozione meccanica dello sporco lavaggio con acqua detersione con idoneo detergente risciacquo abbondante. I prodotti sono generalmente: detergenti per superfici e per pavimenti creme detergenti abrasive per i sanitari disincrostanti. 19
20 La pulizia Il processo di risciacquo è fondamentale: affinché la pulizia porti ad una riduzione della carica infettante per rimozione meccanica dei batteri, l acqua e il sapone non sono sufficienti se non sono combinati ad un azione di abbondante risciacquo. 20
21 La disinfezione La disinfezione ambientale è fondamentale in alcuni "punti critici" a rischio infettivo elevato: sanitari, pavimenti e pareti di bagni, docce, spogliatoi attigui alla turca e superfici critiche, arredi vaschette lavapiedi, superficie piano vasca I prodotti ad azione battericida-virucida sono generalmente cloro, sali di ammonio quat., clorexidina, ecc. Vi sono poi disinfettanti specifici antimicotici. 21
22 La disinfezione I prodotti che si ritengono più idonei per efficacia battericida-virucida, sia per facilità d'uso sia per il basso costo sono i composti del CLORO. Per impedire che si sviluppi la resistenza di alcuni ceppi batterici a questo principio è opportuno alternare l uso di prodotti a base CLORO con l uso di prodotti a base di SALI D AMMONIO QUATERNARI. 22
23 La disinfezione Per una disinfezione efficace fare attenzione: Concentrazione. Dovrà essere quella indicata sulle istruzioni di uso presenti sulla confezione e sulla scheda tecnica. Tempo di contatto. Il mancato rispetto dei tempi può inficiare il risultato della disinfezione, poiché tempi non abbastanza lunghi possono dare luogo ad una minore azione, mentre tempi troppo lunghi non aumentano l'attività di disinfezione. 23
24 Conservazione dei prodotti I locali dove sono conservati i prodotti e le attrezzature per la pulizia (sia il magazzino sia i singoli ripostigli dei carrelli) devono essere inaccessibili agli estranei al servizio e quindi sempre tenuti chiusi a chiave. 24
25 Conservazione dei prodotti Nel caso occorra travasare i prodotti (ad esempio quando la fornitura è in confezioni molto grandi), i nuovi contenitori devono essere chiaramente etichettati indicando il nome del prodotto. Dopo l'uso, richiudere sempre accuratamente le confezioni del detergente e del disinfettante. Eventuali diluizioni vanno fatte con dosatori graduati e non ad occhio. Durante queste operazioni usare i DPI (guanti) 25
26 Grazie 26
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