La cura delle dipendenze patologiche all interno del circuito metropolitano milanese: evoluzione di un sistema

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1 La cura delle dipendenze patologiche all interno del circuito metropolitano milanese: evoluzione di un sistema Dott.ssa Rossana Giove Direttore UOC Ser.D Area Penale e Penitenziaria Milano, 13 luglio 2017

2 DPR 309/90 Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza Art.89: consente al giudice di disporre gli arresti domiciliari per soggetti sottoposti a giudizio che intendono intraprendere o proseguire un programma terapeutico Art.90: disciplina le modalità per la concessione della sospensione dell esecuzione pena per soggetti tossico/alcol dipendenti. Art.94: determina le condizioni per la concessione dell affidamento in prova ai servizi sociali per soggetti tossico/alcol dipendenti

3 DPCM 29/11/2001 Definizione livelli essenziali di assistenza Concernente la definizione dei livelli essenziali di assistenza, stabilisce che la presa in carico delle persone tossico/alcol dipendenti entrate a vario titolo nell area penale si realizza in collaborazione tra i servizi penitenziari e i servizi della Azienda ASL, che a tal fine si avvale del Ser.T.

4 Decreto Ministeriale 444/1990 Regolamento concernente la determinazione dell organico e delle caratteristiche organizzative e funzionali dei servizi per le tossicodipendenze da istituire presso le unità sanitarie locali

5 D.P.R. 230/1999 Riordino della medicina penitenziaria ha disposto che, a decorrere dal 1 gennaio 2000, fossero trasferite al servizio sanitario nazionale le funzioni sanitarie svolte dall'amministrazione penitenziaria con riferimento ai settori della prevenzione e della assistenza ai detenuti e agli internati tossicodipendenti e alcoodipendenti. Passaggio al SSN: Tossicodipendenza e Prevenzione

6 DPCM 01/04/2008 Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria. Regione Lombardia: Aziende Ospedaliere & ASL

7 La storia Il 6 giugno 1983 l équipe Psico-Socio-educativa della USSL inizia l attività di assistenza presso la Casa Circondariale di San Vittore in Milano

8 Le attività si caratterizzavano per interventi che avevano come obiettivo l assistenza psicosociale dei pazienti, intramuraria. Le uniche misure alternative erano di tipo ordinario e l assistenza sanitaria si limitava al contenimento della crisi astinenziale con farmaci sintomatici. Agli inizi degli anni 90 con l introduzione della legge 309/90 si attivano gli interventi farmacologici sostitutivi sciroppo solo per i pazienti già in trattamento presso i servizi territoriali e solamente con terapia a scalare entro le 3 settimane.

9 1995 Avvio in ambito progettuale e successiva stabilizzazione del Servizio presso il Tribunale di Milano sezione Direttissime ( Psicologo, Assistente sociale, Amministrativo, Medico se necessario) Obiettivi: Continuita terapeutica Evitare carcerazione Favorire rieducazione in Comunità

10 1996 A seguito della problematica caratterizzata dalla frequenza di gesti autolesivi da parte di detenuti in crisi di astinenza ed il preoccupante numero di decessi per overdose successivi alle scarcerazioni, si è intervenuto attraverso una sistematizzazione dei trattamenti farmacologici sostitutivi anche per i detenuti Nuovi Giunti non già noti ai SerT, prolungando il trattamento ( oltre le 3 settimane) in un ottica di continuità di cura. Nasce L unità Operativa Carceri

11 2000 Inizio collaborazione presso l Istituto per minori Cesare Beccaria con interventi specifici rivolti ai minori abusatori di sostanze stupefacenti detenuti collocando sin da subito le proprie azioni in una dimensione di collaborazione con il sistema della Giustizia Minorile al fine di integrare i bisogni di cura con il più generale programma evolutivo disposto per il minore nell ambito del procedimento giudiziario

12 2001 Avvio attraverso un progetto dell attività presso la seconda Casa Circondariale di Milano Bollate Successivamente strutturato come servizio dell ASL Nascita Ser T Area Penale e Carceri

13 Luglio 2002 Apertura del Reparto a Trattamento avanzato LA NAVE presso C.C. San Vittore in Milano

14 2005 Inizio attività progettuale Spazio Blu Attività sui soggetti adolescenti, abusatori di sostanze ( nasce dalla Legge 8/2005) In Carcere Minorile Beccaria e presso un Consultorio Familiare Integrato in Milano

15 2005 Progetto DAP Prima Padova Roma Catania Reggio Calabria

16 2008 Acquisizione da parte della ASL Milano del Servizio presso la Prima Casa Circondariale di Milano OPERA 2015 Apertura reparto LA Vela

17 SER.T AREA PENALE E CARCERI U.O. CARCERI U.O. AREA PENALE- BOLLATE U.O. NAVE T.AVANZATO U.O. MINORI U.O. CR. OPERA

18 Attività presso gli Istituti di pena per Adulti Accoglienza, accertamento diagnostico ed eventuale certificazione di dipendenza Trattamenti con farmaci (sostitutivi e non) per sindrome astinenziale. Sostegno psicologico Presa in carico multidisciplinare Individuazione dei programmi terapeutici e trattamentali con possibilità di accesso a Misure Alternative alla detenzione

19 C.C San Vittore CR MI- Bollate CRMI-Opera Pazienti in carico al 30/6/2017 Puntuali N. 390 Pazienti in carico al 30/6/2017 Puntuali N.474 Pazienti in carico al 30/6/2017 Puntuali N. 274 N. Detenuti con diagnosi 242 N. Detenuti consumatori 148 N. Pz in trattamento sostitutivo N. 54 N. Detenuti con diagnosi 341 N. Detenuti consumatori 133 N. Detenuti con diagnosi 257 N. Detenuti consumatori 17 N. Pz in trattamento sostitutivo N. 25

20

21 La Nave nasce come Progetto realizzato dal Servizio Area Penale e Carceri dell ASL Città di Milano in collaborazione con il Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria della Lombardia. Vince il Premio Cento Progetti al servizio dei cittadini indetto dal Dipartimento della Funzione Pubblica nel Si colloca nel quadro culturale e giuridico dell atto di intesa tra Ministero della Giustizia e Regioni in materia di Cura e riabilitazione dei tossicodipendenti e/o alcoldipendenti coinvolti nell area penale. Il progetto affronta il problema dell ingresso nel circuito penale del tossicodipendente: coinvolgimento libero e responsabile del detenuto nel programma di trattamento garanzia di condizioni di detenzione adeguate e prospettive dopo il carcere.

22 Il Trattamento Avanzato E rivolto a detenuti con disturbo da uso di sostanze cha abbiano già superato il trattamento di Primo Livello è un intervento specialistico volto al potenziamento della motivazione alla cura, al cambiamento alla comprensione dei propri comportamenti, anche da un punto di vista criminologico, ma gli aspetti fondamentali sono : l abbattimento delle barriere culturali preconcette; la proiezione verso un clima di impulso alla relazione e all integrazione sociale.

23 Il Reparto La Nave si colloca al 4 piano del III Raggio e dispone di 60 posti letto. Ha un regolamento interno che prevede il rispetto di regole di comportamento ed un contratto da sottoscrivere al momento dell ingresso da parte dei pazienti. Il tutto in ottemperanza al Regolamento Penitenziario. E composto da uno Staff che comprende operatori di diversa formazione e orientamento professionale quali: 2 Psicologi-Psicoterapeuti 1 Assistente Sociale 1 Criminologo clinico 3 Educatori Professionali 1 Infermiere Professionale Peer Supporter Il lavoro che in questi anni è stato sviluppato ha coinvolto moltissimi interlocutori, VOLONTARI : associazioni di volontariato e attori per attività ludico-espressive e culturali Insegnanti, pensionati liberi professionisti, professori universitari organi istituzionali e del privato sociale con cui si sono strutturate autorevoli collaborazioni.

24 Servizio presso Il Tribunale Ordinario di Milano TALE ATTIVITÀ SI CARATTERIZZA PER UN AGGANCIO PRECOCE CON IL PAZIENTE DA PARTE DEL SERVIZIO TRASFORMANDO UN MOMENTO AFFLITTIVO IN UN MOMENTO DI CURA ( LA CURA VALE LA PENA) L ATTIVITÀ SI CARATTERIZZA IN Colloqui con i soggetti che si dichiarano assuntori di sostanze stupefacenti Contatto con i servizi territoriali e con i familiari Avvio o prosecuzione del programma terapeutico Stesura del report per il magistrato al fine dell applicazione dell art. 89 dpr 309/90 Monitoraggio iniziale dell andamento del programma MELL ANNO 2016 SONO STATI REDATTI 502 PROGRAMMI ALTERNATIVI NEL I SEMESTRE 2017 N 198 PROGRAMMI

25 SerT Penale Minorile- Spazio Blu la ASL di Milano, dopo aver sperimentano e testato negli anni 2004 e 2005 interventi territoriali rivolti ai minori con procedimento penale abusatori di sostanze stupefacenti come sviluppo degli interventi svolti in Istituto Penale Minorile, accede a finanziamenti regionali per la realizzazione di interventi integrati territoriali rivolti ai minori abusatori con procedimento penale e ai loro familiari

26 Sono state sviluppate sul territorio azioni specialistiche psico-socio-educative e sanitarie rivolte ai minori con procedimento penale non in stato detentivo e ai loro familiari, aprendo uno spazio dedicato non stigmatizzante (Spazio Blu) nell ottica della diagnosi precoce e dell aggancio tempestivo Sono stati avviati interventi di inquadramento diagnostico sin dalla fase immediatamente successiva all arresto del minore ed al suo accompagnamento al Centro di Prima Accoglienza ( psicologo e assistente sociale dell ASL, se necessario anche medico)

27 Tale orientamento viene confermato col D.P.C.M. 1 aprile 2008 ( Modalità e criteri per il trasferimento al servizio sanitario nazionale delle competenze in materia di sanità penitenziaria ), che conclude il percorso di trasferimento delle competenze in materia di sanità penitenziaria avviato con il D. Lgs. 230/99, Per quanto riguarda la prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze, con esso espressamente si prevede: la sistematica segnalazione ai Ser.T. dei possibili nuovi utenti o soggetti con diagnosi anche solo sospetta; l immediata presa in carico da parte del Ser.T.dei minori sottoposti a provvedimento penale (quindi non soltanto dei minori detenuti).

28 Obiettivi degli interventi Individuazione precoce del consumo di sostanze stupefacenti e valutazione multidisciplinare degli indici di rischio al fine di predisporre adeguate azioni integrate psico-socio-educative e sanitarie Facilitazione di una ripresa del dialogo con l ambiente famigliare al fine di favorire una condizione di ascolto, attenzione e sostegno intrafamiliare per il minore abusatore. Contribuire ad un processo di costituzione di una effettiva rete integrata dei servizi pubblici e privati condividendo modelli operativi, rafforzando le collaborazioni e favorendo un confronto metodologico e di analisi sociosanitaria della problematica in forte crescita del consumo di sostanze tra i giovani.

29 Azioni Valutazione multidisciplinare precoce (diagnosi sanitaria + osservazione psicologica + anamnesi sociofamigliare) degli indici di problematicità connessi alle condotte di abuso al fine di predisporre adeguati programmi di intervento Interventi educativi individuali per il rafforzamento delle competenze sociali e per l avvio di un percorso di valutazione delle condotte di abuso nonché di valorizzazione delle risorse personali e di allargamento degli interessi Interventi di monitoraggio sanitario

30 Conduzione educativa di gruppo con modalità partecipativa su moduli afferenti le sostanze stupefacenti, l igiene, la sessualità, tatuaggi e piercing, nonchè su moduli di educazione alla legalità Interventi di counselling e di sostegno psicologico per i minori Interventi di supporto individuale alle famiglie nella forma della consulenza specialistica famigliare al fine di favorire la costituzione di un ambiente famigliare consapevole e corresponsabile in grado di supportare il giovane abusatore nel suo percorso riabilitativo

31 Dati Minori accessi nuovi

32 . Dicembre 2016: 480 pazienti in carico AMFETAMINE 0% 0% 0% 1% BARBITURICI 0% 1% 1% 4% CANNABIS 91% 87% 76% 71% COCAINA 7% 9% 13% 13% EROINA 1% 1% 2% 2% MDMA (ECSTASY) E ALTRO 0% 1% 1% 1% ALCOL 1% 1% 7% 8%

33 . Nel I SEM 2017 Nuove segnalazioni n. 169 certificate 10 condizioni di tossicodipendenza 6 da cocaina 1 da cannabinoidi 1 da eroina 2 da alcol

34 Grazie per l attenzione Rossana Giove

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