La riforma della Pac è stata approvata dal Parlamento europeo e sarà ora vagliata da Consiglio e Commissione. 16 PARMA economica.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La riforma della Pac è stata approvata dal Parlamento europeo e sarà ora vagliata da Consiglio e Commissione. 16 PARMA economica."

Transcript

1 focus economia L'Europa ripensa al settore agricolo La riforma della Pac sta arrivando: ecco, da una prima valutazione d impatto 1, alcuni spunti di riflessione sul futuro della nostra agricoltura Roberto Gigante Riforma Pac, il contesto normativo Il dibattito sulla futura Politica Agricola Comune (Pac) avviato nel 2011 sta giungendo alle battute finali: la riforma della Pac, dopo essere stata approvata dall Europarlamento nell ultima sessione plenaria del 13 marzo scorso (25 ministri dell Agricoltura su 27 hanno trovato una posizione in comune), si avvia a una fase di negoziazione che coinvolge nelle trattativa il Consiglio e la Commissione. La speranza è quella di giungere a un accordo politico entro fine giugno così da poter emanare il nuovo testo normativo definitivo. Sul fronte del bilancio europeo (che include i fondi da destinare all agricoltura) la situazione invece appare ancora particolarmente incerta dato che l accordo settennale, nella sua ultima proposta, è stato nuovamente bocciato, riaprendo le trattative con il Consiglio. In questo contesto particolarmente fluido, non essendo disponibili nuovi documenti ufficiali, il presente lavoro intende fornire una prima valutazione dei possibili impatti che la Pac potrebbe generare nei territori della provincia di Parma. L analisi effettuata si basa sulla proposta di regolamento COM(2011) 625 della Commissione Europea (cfr. riquadro), che seppur datata, consente di avere un primo quadro d insieme delle proposte La riforma della Pac è stata approvata dal Parlamento europeo e sarà ora vagliata da Consiglio e Commissione 1 Per la valutazione d impatto a livello regionale è possibile consultare il report completo realizzato da R. Gigante in collaborazione con il dipartimento di economia dell Università degli Studi di Parma (febbraio 2013) presente sul sito della Rete Rurale Nazionale all indirizzo www. reterurale.it/flex/cm/pages/serveblob. php/l/it/idpagina/ PARMA economica

2 focus ECONOMIA 2 F. Arfini, M. Donati, M. Zuppiroli (2005), Agrisp: un modello di simulazione regionale per valutare gli effetti per l Italia delle modifiche delle politiche agricole, in G. Anania, La riforma delle politiche agricole dell UE ed il negoziato WTO, Milano, Franco Angeli. Tra le principali novità della riforma si trova il greening, un aiuto che sarà erogato a fini ambientalistici di riforma attualmente in discussione: valutazioni presentate, pertanto, quindi, non possono essere considerate definitive ed esaustive, ma semplicemente uno spunto di riflessione in grado di evidenziare le dinamiche strutturali, territoriali e settoriali che potrebbero generarsi a seguito dell introduzione dei nuovi meccanismi di politica agricola nel sistema agricolo di Parma. Il modello e le componenti analizzate Per valutare gli impatti della futura Pac è stato utilizzato il modello di programmazione matematica denominato Agrisp 2 (un modello di simulazione di impatto definito a livello regionale e provinciale) perché in un unico ambiente di risoluzione simula gli effetti delle politiche agricole sulle differenti zone omogenee costituenti le singole regioni amministrative, descrivendo le caratteristiche produttive, strutturali ed economiche di ogni singola regione agraria. La particolare struttura del modello, affiancata da un elevato dettaglio dei dati disaggregati consente di ottenere diverse chiavi di lettura dei risultati: 1) a livello di regione agraria (macro-aree territoriali); 2) in base alle caratteristiche strutturali (le aziende agricole sono suddivise in 7 classi di dimensione per ogni macroarea territoriale); 3) per specializzazione produttiva (orticole, seminativi, zootecnia). Il modello si caratterizza per l utilizzo congiunto della banca dati europea Rica (Rete di Informazione Contabile Agricola), dalla quale vengono reperite le principali informazioni economiche, e della banca dati dei pagamenti in agricoltura Agrea, dalla quale sono state estratte le informazioni relative all uso del suolo e gli aiuti erogati. La combinazione delle due banche dati permette di ottenere una perfetta rappresentatività del territorio oggetto di analisi, che nel caso in esame noi è la provincia di Parma. Fig. 1 Variazioni delle superfici, provincia di Parma Fonte: elaborazioni dell autore utilizzando il modello Agrisp PARMA economica 17

3 focus economia Come anticipato, le componenti della futura Pac utilizzate nell analisi si basano sul testo del Regolamento COM(2011) 625 della Commissione Europea, e includono le tre principali novità che saranno introdotte dalla riforma. 1) Il greening, che costituisce la quota di aiuti che verranno erogati a fini ambientali, presenta i seguenti vincoli: l implementazione di tre differenti colture sulle superfici a seminativo superiori a 3 ettari, ove nessuna di queste può coprire meno del 5% e più del 70% della superficie; l obbligo di destinazione ad aree ecologiche, cioè per scopi di natura ambientale e paesaggistica, del 7% della superficie ammissibile agli aiuti; il mantenimento dei prati permanenti presenti in azienda. La quota dei pagamenti per il greening costituirà il 30% degli aiuti diretti al reddito e, nel caso in cui non vengano adempiuti i relativi obblighi, sono previste sanzioni che possono portare fino alla revoca totale di tutti gli aiuti. Tale condizione rende il greening un adempimento obbligatorio al fine di ottenere l erogazione del premio di base, vale a dire quella parte degli aiuti diretti legata a ciascun ettaro di superficie agricola utilizzata (Sau) posseduta. 2) I pagamenti regionalizzati che saranno introdotti con la nuova programmazione prevedono il passaggio a un nuovo criterio di assegnazione degli aiuti che non è più in funzione di quanto storicamente maturato (l attuale regime di pagamento unico) ma si basa sull erogazione di un importo uguale a livello regionale (o di zone agrarie 3 ) concesso in modo forfetario a tutti gli agricoltori in base agli ettari di superficie agricola posseduta. Il valore degli aiuti per ettaro applicati nel modello è quello elaborato dall Istituto Nazionale di Economia Agraria che ha quantificato 4 per la regione Emilia-Romagna un pagamento di base regionalizzato pari a 148,4 euro/ha, mentre per la componente greening il valore stimato è di 89,4 euro/ha. 3) Il meccanismo di degressività. Il totale degli aiuti viene ridotto in base al meccanismo di degressività, che prevede riduzioni progressive dei pagamenti alle aziende secondo specifici scaglioni: -20% per gli aiuti compresi tra e euro, -40% per quelli tra e euro, -70% la parte di aiuti compresa tra e euro e, infine, -100% per la le somme eccedenti euro. Per la lettura dei risultati si fa riferimento a due scenari: il baseline, che rappresenta lo scenario di riferimento, e cioè quello che rispecchia la situazione produttiva osservata e che servirà da raffronto per valutare gli scostamenti in seguito alla stima degli effetti della nuova politica agricola; lo scenario green, che invece considera i nuovi meccanismi della Pac precedentemente esposti. I risultati dell analisi 1) Come cambieranno le superifici coltivate. Il confronto tra gli scenari baseline e green evidenzia come le prescrizioni imposte dalle pratiche di inverdimento comportino nella provincia di Parma una riduzione delle superfici investite pari a circa ettari per la pianura, per la collina e per la montagna, per un totale a livello provinciale di ettari complessivi. L incidenza delle riduzioni per le singole colture appare differenziata in quanto l imprenditore, davanti al vincolo di introdurre la superficie a greening, cerca di scegliere le colture più profittevoli tenuto conto dei costi e dei prezzi dati (fig. 1), sacrificando quelle meno redditizie. Da un analisi dettagliata dei valori elaborati dal modello si registrano (in termini di variazioni assolute) delle contrazioni abbastanza contenute per quasi tutte le colture: solo in alcuni casi specifici (frumento, mais e altri cereali) nelle aree collinari e montane si registra un effettivo incremento. Sostanzialmente, a catalizzare gran parte della riduzione in tutte le fasce altimetriche sono le superfici destinate alle foraggere: in pianura passano da ettari a ettari (-8,76%); in collina ettari a ettari (-13,9%); e in montagna da a circa ettari (-27,42%). Complessivamente la riduzione delle superfici a foraggere nella sola provincia di Parma risulta particolarmente consistente, circa ettari, valore 3 Attualmente non è ancora stato deciso quale criterio verrà adottato in via definitiva per l applicazione della regionalizzazione 4 Dati reperibili sul sito inea.it/pac_2014_2020 Gli impegni verdi a Parma potrebbero comportare la riduzione delle superfici foraggere di circa ettari 18 PARMA economica

4 focus ECONOMIA Fig. 2 Variazioni del livello di aiuti, provincia di Parma e raffronto media Emilia-Romagna Fonte: elaborazioni dell autore utilizzando il modello Agrisp Il comparto più colpito dalla nuova Pac sarà quello zootecnico, soprattutto nelle zone di collina e montagna particolarmente significativo, un terzo della contrazione complessiva stimata a livello regionale pari a Ha. La diminuzione delle superfici a foraggere a fronte di un incremento delle superfici cerealicole è dovuta a un duplice fattore: il costante aumento (soprattutto in questi ultimi anni) della convenienza economica dei cereali, mentre per le foraggere si registra una scarsa redditività per la quota di produzione destinata al mercato. Le foraggere, infatti, se non legate all attività zootecnica rappresentano un processo che, soprattutto nelle aree montane, precede l abbandono, rendendole al contempo la coltura principale da destinare al raggiungimento del 7% di superficie che il greening richiede venga riservato a pratiche ambientali. Nel caso in cui invece tali superfici siano destinate all allevamento bisogna considerare che proprio nelle aree montane i maggiori costi di questa attività la rendono scarsamente competitiva, pertanto anche in questo caso è giustificabile la scelta di destinare queste superfici all adempimento del vincolo di greening del 7%. Tab. 1 Variazioni degli indicatori economici, provincia di Parma 2) L incidenza della nuova Pac sulla produzione lattiero/casearia. È facile intuire che le dinamiche sopra esposte risultano direttamente connesse al settore zootecnico che appare quello maggiormente colpito dalle nuove misure della Pac a livello regionale, ma soprattutto a livello provinciale: per la provincia di Parma la consistenza dei capi bovini passerebbe da unità a unità, generando una riduzione pari a capi, (-15,64%). A livello di fasce altimetriche la situazione appare però particolarmente eterogenea: in pianura la contrazione si aggira attorno al 9%, in collina al 21% e in montagna quasi raggiunge il 31%. A soffrire del processo di riforma saranno soprattutto le piccole e medie aziende agricole collocate nelle aree montane che, seppur avvantaggiate dalla nuova distribuzione degli aiuti diretti, sono quelle su cui grava maggiormente la scarsa competitività dell allevamento da latte, affiancata da una scarsa possibilità di attivare altri processi produttivi. 3) I risultati economici. Nella tabella 1 sono riportate le variazioni delle componenti economiche dell attività agricola per ettaro a livello provinciale Pianura Collina Montagna Valori in /Ha Baseline Green Var % Baseline Green Var % Baseline Green Var % Plv ,5% ,5% ,0% Costi var. tot ,0% ,2% ,6% Ml 1 livello ,0% ,0% ,0% Pagamenti ,2% ,3% ,1% Ml 2 livello ,6% ,2% ,6% Fonte: elaborazioni dell autore utilizzando il modello Agrisp. Legenda: Plv = produzione lorda vendibile; Ml 1 livello = margine lordo di 1 livello; Ml 2 livello = margine lordo di 2 livello. PARMA economica 19

5 focus economia Fig. 4 A/B - Raffronto delle variazioni di produzione lorda vendibile e costi totali variabili in provincia di Parma e in altre province regionali Fig. 4-A Fig. 4-B Nota: il valore della media regionale è rappresentato dalla linea rossa. per fascia altimetrica. La produzione lorda vendibile (Plv), che si riduce a causa delle dismissioni di parte delle superfici e delle altre pratiche imposte dal greening, presenta dei valori molto differenziati per fasce altimetriche: pianura -6,5%; collina -15,5%; montagna -27%. Rispetto alle riduzioni stimate a livello regionale (pianura 5,2%; collina 10,8%; montagna 20,5%) l area della provincia di Parma appare quella maggiormente colpita nelle fasce altimetriche collinari e montane. La riduzione dei costi variabili operata dalle aziende per far fronte agli aggiustamenti delle pratiche di greening appare più che proporzionale rispetto alla contrazione della Plv per le fasce altimetriche di pianura e collina (-7% pianura; -17,2% collina), mentre in montagna la rigidità strutturale e la ridotta possibilità di diversificazione delle attività economiche non consentono alle aziende di effettuare una congrua riduzione dei costi in grado di compensare le perdite in Plv: si registra, infatti, una riduzione dei costi variabili di appena il 12,6%. Una chiara indicazione del grado di efficienza aziendale è rappresentata dal valore del margine lordo di primo livello (calcolato sottraendo i costi variabili dalla Plv) che presenta valori molto preoccupanti per le aziende presenti nella fascia montana, dove a livello provinciale sono presenti gran parte delle aziende zootecniche di dimensioni medio-piccole. Se si considera, poi, la variazione legata ai pagamenti totali in base alla regionalizzazione (fig. 3), che prevedono un importo unico a livello regionale, la nuova ripartizione degli aiuti in pianura e collina comporta una contrazione degli stessi, che incide negativamente su quello che potremmo chiamare margine lordo di secondo livello (comprensivo degli aiuti). Nelle aree di montagna, invece, la nuova distribuzione dei pagamenti rappresenta un vantaggio (+46,1%), dato che in queste aree, oggi, gli aiuti medi per ettaro sono di gran lunga inferiori (in media 163 euro/ha). La Tab. 2 Variazioni degli indicatori economici, provincia di Parma Orticole Seminativi Zootecnia P C M P C M P C M Plv -5,1% -8,6% 0,1% -3,6% -5,0% -15,2% -6,9% -16,9% -24,4% Costi var. tot -5,0% -10,6% 0,1% -3,5% -5,3% 16,9% -7,6% -18,4% -14,1% Ml 1 livello -5,4% -5,2% 0,1% -3,7% -4,6% -33,5% -4,9% -12,2% -47,4% Pagamenti -59,3% -60,9% 62,8% -15,2% 37,1% 121,8% -44,0% -28,4% 12,8% Ml 2 livello -23,3% -23,5% 10,2% -6,8% 5,1% -11,4% -13,4% -15,2% -39,3% Legenda: P = pianura; C = collina; M = montagna. 20 PARMA economica

6 focus ECONOMIA Fig. 4 C/D - Raffronto delle variazioni del margine lordo di I e II livello in Provincia di Parma e in altre province regionali Fig. 4-C Fig. 4-D Nota: il valore della media regionale è rappresentato dalla linea rossa. variazione del margine lordo di secondo livello in pianura e collina è prossima l'11%, mentre nel caso della montagna il valore subisce una contrazione nettamente superiore, che giunge alla preoccupante percentuale del 38,9%. In complesso il riassetto imposto dalla normativa potrebbe incidere in modo negativo sull intero comparto agricolo provinciale. 4) Le variazioni degli indicatori economici per fasce produttive. Nella tab. 2 sono riportati i dati riclassificati per specializzazione produttiva e fasce altimetriche. Variazioni negative della produzione lorda vendibile si registrano in tutti i settori, e in particolar modo nel comparto zootecnico per tutte le fasce altimetriche. Per quanto concerne i costi variabili si osserva come questi tendano ad adattarsi ai nuovi livelli produttivi assecondando le contrazioni della Plv, ad esclusione però del settore zootecnico della fascia altimetrica montana che appare in forti difficoltà e per il quale si rileva una differenza tra Plv e costi variabili che supera il 10% (Plv -24,4% e Ctv -14,1%). Le differenze tra le variazioni di Plv e Ctv si riflettono nei valori del margine lordo di primo livello che appare restringersi per tutti i casi in esame. Per quanto concerne gli aiuti diretti si osserva come la nuova distribuzione incida in modo differente nei vari settori e nelle fasce altimetriche, portando i valori del Margine Lordo di 2 livello (calcolati considerando la somma del ML di 1 Livello ed i pagamenti a condizioni di criticità più o meno elevata) a condizioni di criticità più o meno elevata. 5) La provincia di Parma nel contesto regionale. Uno spunto di riflessione particolarmente interessante fornito dallo studio consiste nell analisi delle variazioni delle componenti economiche in ogni singola provincia della regione Emilia-Romagna, con dettaglio di disaggregazione per fasce altimetriche. Nelle aree montane di Parma, Reggio-Emilia, Modena e Bologna la produzione lorda vendibile (fig. 4A) si riduce in modo molto consistente, con variazioni che oscillano su valori del -15% e -25%. In particolare il valore evidenziato da Parma montagna è di ben -22,88%. Anche nelle rispettive aree collinari provinciali (a esclusione di Bologna) le contrazioni sono particolarmente marcate con valori tra il -15% ed il -20% circa, mentre il valore specifico per Parma è del -14,59%. Nella seconda parte del grafico (fig. 4B) sono riportate le variazioni dei costi totali variabili che rappresentano la seconda faccia della medaglia : difatti se queste contrazioni seguissero in maniera proporzionale (o più che proporzionale) la riduzione della Plv, l azienda sarebbe in grado di attuare strategie adattive in grado di assecondare le dinamiche di mercato, bilanciando perfettamente livelli di produzione e costi sostenuti. Una rigidità strutturale maggiore, che tipicamente caratterizza le aziende altamente specializzate, e una collocazione PARMA economica 21

7 focus economia territoriale in cui è difficile effettuare una vera diversificazione economica degli investimenti, causano alle aziende collocate nelle aree territoriali di montagna e collina una forte difficoltà nel riallineamento dei costi variabili. Questo fenomeno si osserva in particolar modo per le aziende di Parma e Modena montagna, che riescono a contenere i costi totali variabili solo dell 11,16% e del 12,93% rispettivamente. Il differenziale tra produzione lorda vendibile e costi totali variabili si riassume nelle dinamiche evidenziate dal margine lordo di primo livello (fig. 4C) che viene a ridimensionarsi maggiormente proprio nelle aree montane precedentemente menzionate: Parma -45%; Reggio-Emilia -25%; Modena -30%. Infine, le variazioni del margine lordo di secondo livello, tenendo conto della componente degli aiuti diretti, appaiono ammorbidite : pur presentando diminuzioni più contenute nelle aree montane e collinari (in considerazione dell effetto redistributivo degli aiuti sul territorio) si conferma una penalizzazione maggiore per le aree montane di Parma (-33,4%), Reggio-Emilia (-21,1%) e Modena (-23,4%), con valori che appaiono nettamente superiori alla media regionale (-11,9%). Il primo pilastro e i regimi di aiuto La nuova struttura del primo pilastro della l assegnazione del 2% delle risorse a giovani agricoltori che hanno un età inferiore a 40 Pac prevede l attivazione obbligatoria di alcuni regimi di aiuto, mentre altri sono attivabili a discrezione dello Stato membro. Nello generazionale in agricoltura. anni con lo scopo di incentivare il ricambio studio in esame, gli importi utilizzati sono calcolati considerando attivi tutti i regimi, obbli- la possibilità di erogare degli aiuti specifici Le componenti facoltative riguardano invece gatori e non. per le aree svantaggiate, e la possibilità di Il primo pilastro si compone quindi di una erogare degli aiuti accoppiati a produzioni quota definita pagamento di base (con valore stimato al 48% delle risorse disponibili) vello locale e per le quali sarà effettivamente che presentino una particolare rilevanza a li- che andrà a sostituire l attuale premio unico necessario agire con un supporto accoppiato. Infine per i piccoli agricoltori (coloro che aziendale. La seconda componente invece è quella relative alle misure di greening possono ricevere un ammontare che corrisponda al pagamento di base medio per et- (o inverdimento) che intendono sostenere e incentivare un agricoltura più sostenibile erogando un pagamento (30%) per le pratiche 3 Ha o pari al 15% del pagamento di base taro moltiplicato per un numero massimo di agricole benefiche per il clima e l ambiente. medio per beneficiario) è previsto un regime La terza componente obbligatoria riguarda forfetario semplificato. Fonte: proposta di regolamento dei pagamenti diretti COM UE, Reg. 625 (COM 2011). Ipotesi con incidenza percentuale degli aiuti su studio Inea. 22 PARMA economica

8 focus ECONOMIA Le superfici e le risorse saranno riallocate verso produzioni più remunerative, come il pomodoro Conclusioni e implicazioni territoriali I risultati elaborati dal modello, nell ipotesi di mantenere i prezzi costanti, evidenziano come l introduzione delle pratiche di greening abbinate alla nuova distribuzione dei pagamenti di base porterà a consistenti riduzioni in termini di Plv e di reddito aziendale. La componente di greening genererà non solo una contrazione delle superfici a coltura, ma anche una vera e propria riallocazione di superfici e risorse verso processi più efficienti (tra cui il pomodoro). Allo stesso tempo la regionalizzazione, estendendo le superfici ammissibili a quasi tutta la Sau, e prevedendo un importo di pagamento unico a livello regionale, porterà, assieme alla riduzione degli stanziamenti complessivi, alla diminuzione degli aiuti medi per ettaro per le aree storicamente destinatarie di aiuti maggiori (pianura in primis) favorendo invece le aree montane. In ogni caso, il bilancio complessivo a livello provinciale appare particolarmente preoccupante proprio per le aree montane, dato che l impatto stimato ipotizza che sarà l allevamento da latte il processo maggiormente colpito. È importante sottolineare però che in questa fase di analisi l attenzione dovrà essere focalizzata maggiormente sulle debolezze strutturali-territoriali, e non tanto sulla misurazione meramente numerica, in ragione del fatto che, come precedentemente esposto, il presente lavoro si basa su quanto indicato nella bozza di regolamento, e non sul testo definitivo. Ad oggi, difatti, non è ancora chiaro quali saranno i vincoli che la futura normativa andrà a implementare sul fronte del greening: la Commissione europea ha formulato la proposta di un greening più rigido e vincolistico, mentre il Parlamento Europeo ha rivoluzionato la proposta della Commissione proponendo un greening molto più leggero e ammorbidito, sia in termini di vincoli che di accesso al diritto all aiuto. Infine, il Consiglio ha assunto una posizione intermedia. In conclusione l attuale dibattito per ora converge solo sulla quota finanziaria (pari al 30%) degli aiuti che saranno erogati in base a questo regime. Alla luce di questa incertezza normativa appare perciò importante porre l accento sui possibili impatti che potrebbero generarsi a livello provinciale (e regionale) a seguito dell introduzione della nuova Pac, che nella nuova formulazione risulta certamente meno garantista nei confronti di agricoltori presenti in specifiche realtà territoriali come quelle montane: osservando la struttura del primo pilastro, i regimi di pagamento che dovranno essere obbligatoriamente attivati (pagamento di base, greening e giovani agricoltori cfr. fig. 1) non prevedono un aiuto mirato per specifiche aree o per specifiche produzioni, rimandando al policy maker dello Stato membro la facoltà di scelta nell attivare degli aiuti mirati (aree svantaggiate, aiuti accoppiati per alcune produzioni di rilevanza locale). Se quindi la logica adottata dalla nuova Pac risulta innegabilmente in grado di adattarsi alle molteplici realtà territoriali europee, sarà compito del nostro Paese prevedere l attivazione degli appositi strumenti facoltativi ai quali destinare una adeguata quota di risorse. L analisi svolta ha evidenziato come il mercato rappresenterà il nuovo driver delle scelte produttive delle imprese, che non potranno più puntare alla massimizzazione dei sussidi, ma al risultato di gestione. La scelta strategica della nuova Pac non dovrà però prescindere dalla necessità di tutelare e garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e di interi comparti produttivi che operano in aree svantaggiate, e per le quali sarà necessario intervenire con logiche di sostegno differenti. La scarsa competitività delle aziende presenti nelle aree montane provinciali e regionali è difatti imputabile in buona parte a fattori che esulano dall economicità interna all azienda stessa, ed è da ricondurre invece a caratteristiche territoriali di forte svantaggio competitivo in cui le aziende si trovano a operare. Sarà pertanto essenziale che anche nel nuovo periodo di programmazione vengano attivati e garantiti aiuti mirati al sostegno delle aree montane e, nel caso della provincia di Parma, che si consideri con particolare attenzione un sostegno alle produzioni lattiero-casearie presenti in queste aree. PARMA economica 23

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI FONDO UNICO PER L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA (FUOC) FONDO PER L OCCUPAZIONE Avviso Pubblico per il finanziamento

Dettagli

Impatto della PAC del dopo 2013 sulla redditività dell allevamento di bovini da ingrasso

Impatto della PAC del dopo 2013 sulla redditività dell allevamento di bovini da ingrasso Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A. Impatto PAC post 2013 sul settore bovino Italiana Bologna, 2 Dicembre 2011 Impatto della PAC del dopo 2013 sulla redditività dell allevamento di bovini

Dettagli

ALLEGATO 12 PSR SICILIA 2014/2020. Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure forestali (sm. 8.1)

ALLEGATO 12 PSR SICILIA 2014/2020. Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure forestali (sm. 8.1) ALLEGATO 12 PSR SICILIA 2014/2020 Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure forestali (sm. 8.1) Palermo, ottobre 2015 1 Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure

Dettagli

Fiscal News N. 193. Unico: acconto per i contribuenti forfettari. La circolare di aggiornamento professionale 08.07.2015. Premessa

Fiscal News N. 193. Unico: acconto per i contribuenti forfettari. La circolare di aggiornamento professionale 08.07.2015. Premessa Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 193 08.07.2015 Unico: acconto per i contribuenti forfettari Categoria: Regimi speciali Sottocategoria: Contribuenti minimi Ai sensi dell articolo

Dettagli

Le retribuzioni medie si sono invece mantenute più o meno stabili intorno ai 2.400 euro mensili.

Le retribuzioni medie si sono invece mantenute più o meno stabili intorno ai 2.400 euro mensili. INTRODUZIONE La presente analisi si propone di approfondire l andamento economico che ha caratterizzato la città di Roma negli ultimi anni attraverso un quadro dei dati amministrativi INPS riguardanti

Dettagli

Il settore delle cave a Carrara

Il settore delle cave a Carrara Associazione Industriali Massa Carrara Il settore delle a Carrara Note redatte in base alle stime del Comune di Carrara sui valori medi delle produzioni nelle singole (2012) Premessa Alcuni quotidiani

Dettagli

BOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015

BOLLETTINO dei controlli della produttività del latte 2015 ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI ENTE MORALE D.P.R. N. 1051 DEL 27-10-1950 UFFICIO CENTRALE DEI CONTROLLI DELLA PRODUTTIVITÁ ANIMALE SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi

Dettagli

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO www.bilanciosemplificato.inea.it Alfonso Scardera Istituto Nazionale di Economia Agraria Lamezia Terme, 15 aprile 2014 RICA Rete

Dettagli

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Introduzione e obiettivi strategici: Valorizzazione del capitale umano Qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo non può

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WG41U ATTIVITÀ 73.20.00 RICERCHE DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Marzo 2016 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore VG41U Ricerche di mercato e sondaggi

Dettagli

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps

Dettagli

AgriCULTURA. La Política Agricola Comunitaria all orizzonte dell Europa 2020 - AGRI.2013-0095. Questionario 1

AgriCULTURA. La Política Agricola Comunitaria all orizzonte dell Europa 2020 - AGRI.2013-0095. Questionario 1 Questionario 1 1) La Politica Agricola Comune (PAC) promuove tra l altro: - La diversificazione delle attività dell azienda agricola - i parchi eolici - i parchi fotovoltaici nei terreni agricoli 2) Quando

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE YK04U ATTIVITÀ 69.10.10 ATTIVITÀ DEGLI STUDI LEGALI Marzo 2015 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore WK04U Attività degli studi legali, è stata condotta

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 28 MARZO 2013 126/2013/R/EEL AGGIORNAMENTO, PER IL TRIMESTRE 1 APRILE 30 GIUGNO 2013, DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE DEL SERVIZIO DI VENDITA DELL ENERGIA ELETTRICA DI MAGGIOR TUTELA L AUTORITÀ

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VG41U ATTIVITÀ 73.20.00 RICERCHE DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Giugno 2013 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UG41U Ricerche di mercato e sondaggi

Dettagli

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282 Circolare 6 agosto 2015, n. 59282 Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 181/1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale I semestre 2015 Pubblicato in data 30 luglio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Speciale N. 141 dell 11 Dicembre 2015

Speciale N. 141 dell 11 Dicembre 2015 - Anno XLVI Anno XLVI N. 141 Speciale (11.12.2015) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 1 Speciale N. 141 dell 11 Dicembre 2015 CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN REGIME DI DE MINIMIS. INTERVENTI

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le

Dettagli

Come cambierà il sistema dei pagamenti diretti con la riforma della PAC

Come cambierà il sistema dei pagamenti diretti con la riforma della PAC Incontro tecnico Come cambierà il sistema dei pagamenti diretti con la riforma della PAC Riforma del primo pilastro della PAC I possibili effetti nella filiera del bovino da carne Giovedì 27 marzo 2014

Dettagli

-RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEL SERVIZIO DI CALL CENTER- Dott. Giovanni Goisis

-RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEL SERVIZIO DI CALL CENTER- Dott. Giovanni Goisis -RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEL SERVIZIO DI CALL CENTER- Dott. Giovanni Goisis 1 Al fine di migliorare l efficienza delle prestazioni del proprio Ufficio Stranieri, la Questura di Bergamo ha introdotto

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG42U ATTIVITÀ 74.40.2 AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI

STUDIO DI SETTORE TG42U ATTIVITÀ 74.40.2 AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI STUDIO DI SETTORE TG42U ATTIVITÀ 74.40.2 AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI Luglio 2006 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TG42U Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari,

Dettagli

La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti.

La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti. Istituto Tecnico - Settore economico Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Esame di Stato anno scolastico 2015/2016 Svolgimento seconda prova di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda

Dettagli

gine sulla stagione 2012]

gine sulla stagione 2012] ] gine sulla stagione 2012] Parchi di divertimento Indagine sull andamento della stagione 2012 1 La stagione 2012 I parchi di divertimento italiani quasi 200 strutture tra parchi tematici o meccanici,

Dettagli

Giovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività

Giovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Giovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Convegno OIGA 2009-10

Dettagli

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006 4 PIANO FINANZIARIO 4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Il Costo Totale del Programma Trasporti per il periodo 2000 2006, sulla base della Decisione C(2001) 2162 del 14.09.01, è pari a 4.280,548

Dettagli

Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014

Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Lombardia Statistiche Report N 4 / 10 maggio 2016 Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Sintesi A Milano una famiglia composta da una coppia e un bambino di 4-10 è considerata

Dettagli

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo

Dettagli

Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente

Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente ENERGIA Da problema Ad opportunità STRUMENTI per ottimizzare i costi dell energia AUDIT ENERGETICO NORMA ISO 50001 Sistemi

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA nel II trimestre 2009

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA nel II trimestre 2009 IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA nel II trimestre 2009 Il volume di erogazioni per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel secondo trimestre del 2009, una flessione rispetto

Dettagli

APPUNTI 23 MAGGIO 2016

APPUNTI 23 MAGGIO 2016 PUBBLICO E PRIVATO NEI SERVIZI PER IL LAVORO Anticipazione dei dati ISFOL-PLUS 2014 che verranno diffusi in un research paper 1 in corso di pubblicazione. Dopo il Rapporto annuale di monitoraggio sui Servizi

Dettagli

IL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE NEI COMUNI E NELLE PROVINCE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

IL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE NEI COMUNI E NELLE PROVINCE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA SUPPORTI DI ANALISI di FINANZA LOCALE IL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE NEI COMUNI E NELLE PROVINCE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Analisi per l anno 2008 (Dicembre 2010) A cura del Servizio Finanza locale Direzione

Dettagli

Strumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri. Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia

Strumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri. Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia Strumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia ASSOLOMBARDA Milano 17 settembre 2014 MISSIONE SIMEST promuove l internazionalizzazione

Dettagli

CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE

CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE...2 9.1 OGGETTO...2 9.2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 9.3 RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...3 9.4 STATISTICHE MENSILI ED ANNUALI...4 Cap. 9 pag. 1 CAPITOLO

Dettagli

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0 Direzione Affari Economici e Centro Studi INDICI ISTAT DEI COSTI DI COSTRUZIONE DI TRONCHI STRADALI Aggiornamento a febbraio 2016 L indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto di strada

Dettagli

Di seguito viene illustrata l incidenza percentuale di alcune voci di bilancio significative, messe a confronto con i dati dell esercizio precedente:

Di seguito viene illustrata l incidenza percentuale di alcune voci di bilancio significative, messe a confronto con i dati dell esercizio precedente: INDICI DI COMPOSIZIONE Di seguito viene illustrata l incidenza percentuale di alcune voci di bilancio significative, messe a confronto con i dati dell esercizio precedente: VALORI 2014 VALORI 2013 Contributi

Dettagli

20.10.2014 Modello 770: il ravvedimento

20.10.2014 Modello 770: il ravvedimento Fiscal Adempimento La circolare di aggiornamento professionale N. 36 20.10.2014 Modello 770: il ravvedimento Categoria: Sottocategoria: Ravvedimento I sostituti d imposta tenuti alla presentazione del

Dettagli

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITÀ PER LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI Nell ambito del c.d. Decreto Internazionalizzazione, pubblicato recentemente sulla G.U., il Legislatore

Dettagli

LA NUOVA DISCIPLINA DELLO SCAMBIO SUL POSTO

LA NUOVA DISCIPLINA DELLO SCAMBIO SUL POSTO REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI DIREZIONE POLITICHE COMUNITARIE E MIGLIORAMENTI FONDIARI LA NUOVA DISCIPLINA DELLO SCAMBIO SUL POSTO delibera arg/elt 74/08 Con

Dettagli

Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza

Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza Documento Programmatico Previsionale 2014 Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza DISAGIO SOCIALE LINEA B) L A L I N E A D I I N T E R V E N T O La Fondazione riconosce nell area della povertà e

Dettagli

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.

Dettagli

+31,0% LA DOMANDA DI MUTUI NEL I TRIMESTRE 2016. LE RICHIESTE SI CARATTERIZZANO SEMPRE PIÙ PER IMPORTO CONTENUTO E PIANI DI RIMBORSO LUNGHI.

+31,0% LA DOMANDA DI MUTUI NEL I TRIMESTRE 2016. LE RICHIESTE SI CARATTERIZZANO SEMPRE PIÙ PER IMPORTO CONTENUTO E PIANI DI RIMBORSO LUNGHI. ! Barometro CRIF della domanda di mutui da parte delle famiglie +31,0% LA DOMANDA DI MUTUI NEL I TRIMESTRE 2016. LE RICHIESTE SI CARATTERIZZANO SEMPRE PIÙ PER IMPORTO CONTENUTO E PIANI DI RIMBORSO LUNGHI.

Dettagli

PIANO ECONOMICO DI RIFERIMENTO

PIANO ECONOMICO DI RIFERIMENTO ISO 9001 : 2000 CONCESSIONE PER LA COSTRUZIONE E GESTIONE AMPLIAMENTO ED ADEGUAMENTO PARCHEGGIO DELL OSPEDALE BOLOGNINI DI SERIATE PIANO ECONOMICO DI RIFERIMENTO 1 U.O.C. Risorse Tecniche Edilizia e Manutenzione

Dettagli

RISOLUZIONE N. 69/E. Roma, 21 giugno 2012

RISOLUZIONE N. 69/E. Roma, 21 giugno 2012 RISOLUZIONE N. 69/E Direzione Centrale Normativa Roma, 21 giugno 2012 OGGETTO: Differimento, per l'anno 2012, dei termini di effettuazione dei versamenti dovuti dai contribuenti. Effetti sul piano di rateazione

Dettagli

Pagina 2 di 6 - Pagina Stima sulla bianca pensione complementare. Edizione 03.2016. GeneraFuturo

Pagina 2 di 6 - Pagina Stima sulla bianca pensione complementare. Edizione 03.2016. GeneraFuturo GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico Fondo Pensione (iscrizione all Albo COVIP n. 5095) Stima della pensione Progetto esemplificativo standardizzato Pagina 2 di 6 - Pagina Stima sulla bianca pensione

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Il processo di sviluppo dei cosiddetti Paesi industrializzati tende a promuovere in misura sempre maggiore comportamenti di consumo energivori; in un tale contesto, l Italia

Dettagli

LEGENDA. Ubicazione e caratteristiche della fornitura. Indirizzo di recapito

LEGENDA. Ubicazione e caratteristiche della fornitura. Indirizzo di recapito Ubicazione e caratteristiche della fornitura Indirizzo di recapito Qui sono indicati i dati fiscali della Società che ha il contratto con il cliente e che emette la relativa bolletta. Qui sono indicati

Dettagli

L Imprenditoria Femminile in provincia di Sondrio in pillole

L Imprenditoria Femminile in provincia di Sondrio in pillole FOCUS ECONOMIA 2016 N. 1 L Imprenditoria Femminile in provincia di Sondrio in pillole Ufficio Studi e Progetti Speciali - CCIAA Sondrio 1 Le imprese femminili 1 in provincia di Sondrio Le imprese femminili

Dettagli

(9-feb-2016) Iniziamo in 3 puntate un analisi ragionata dei 40 titoli che compongono il FtseMib.

(9-feb-2016) Iniziamo in 3 puntate un analisi ragionata dei 40 titoli che compongono il FtseMib. (9-feb-2016) Iniziamo in 3 puntate un analisi ragionata dei 40 titoli che compongono il FtseMib. Ricordo che la valutazione dei Titoli sarà soprattutto basata su regole (da me ideate) legate all Analisi

Dettagli

Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia

Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia 9 febbraio 2016 Palazzo Turati - Milano Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 Fattori POSITIVI CRITICITA CLIMA

Dettagli

* in giallo le modifiche apportate rispetto alla versione precedente datata 17/04/2012

* in giallo le modifiche apportate rispetto alla versione precedente datata 17/04/2012 Nota Salvatempo Contabilità 22 MAGGIO 2012 * in giallo le modifiche apportate rispetto alla versione precedente datata 17/04/2012 Nuova modalità di esportazione dei dati dalla Contabilità all Unico Persone

Dettagli

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con

Dettagli

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI Il programma di penetrazione dei mercati esteri è uno degli incentivi a favore delle imprese che investono in strutture commerciali in paesi al di fuori dell Unione Europea

Dettagli

TRASPORTI IN CONTO PROPRIO O OUTSOURCING? VALUTAZIONE MAKE OR BUY EXECUTIVE SUMMARY

TRASPORTI IN CONTO PROPRIO O OUTSOURCING? VALUTAZIONE MAKE OR BUY EXECUTIVE SUMMARY Pagina 1 TRASPORTI IN CONTO PROPRIO O OUTSOURCING? VALUTAZIONE MAKE OR BUY EXECUTIVE SUMMARY I dati esposti in questo documento provengono dalle seguenti fonti esterne : Osservatorio Nazionale sul Trasporto

Dettagli

Esiti degli incentivi per l insediamento di giovani agricoltori (Missione valutativa - cod.eco15016)

Esiti degli incentivi per l insediamento di giovani agricoltori (Missione valutativa - cod.eco15016) Esiti degli incentivi per l insediamento di giovani agricoltori (Missione valutativa - cod.eco15016) Comitato paritetico di controllo e valutazione e Commissione VIII 23 marzo 2016 Presentazione finale

Dettagli

L occupazione delle camere nelle strutture ricettive liguri nel trimestre gennaio-marzo

L occupazione delle camere nelle strutture ricettive liguri nel trimestre gennaio-marzo Occupazione camere gennaio-marzo 2012-2013 per tipologia ricettiva (%) Alberghiero 29,8 29,7 32,5 Open air 24,3 24,6 28,0 Altro extralberghiero 19,9 18,0 24,4 Variazione 2012- Alberghiero -1,9-2,5-3,7

Dettagli

DCO 14/11 Estensione del TrovaOfferte ai clienti finali non domestici di minori dimensioni. Osservazioni e proposte ANIGAS

DCO 14/11 Estensione del TrovaOfferte ai clienti finali non domestici di minori dimensioni. Osservazioni e proposte ANIGAS DCO 14/11 Estensione del TrovaOfferte ai clienti finali non domestici di minori dimensioni Osservazioni e proposte ANIGAS Milano, 31 maggio 2011 1 PREMESSA Anigas presenta le proprie osservazioni al DCO

Dettagli

COMUNE DI ANDORNO MICCA

COMUNE DI ANDORNO MICCA REGIONE PIEMONTE Provincia di Biella COMUNE DI ANDORNO MICCA REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DESTINATO AGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE E LA PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA L. 109/94

Dettagli

Area Internazionalizzazione. Servizio di orientamento individuale. (1) Scheda facsimile

Area Internazionalizzazione. Servizio di orientamento individuale. (1) Scheda facsimile Area Internazionalizzazione Servizio di orientamento individuale (1) Scheda facsimile Riservato Pagina 1 Spett.le Oggetto: Valutazione preliminare Committente: Settore: progettazione e produzione arredamenti

Dettagli

ALLEGATO B METODOLOGIA DI CALCOLO DEI PARAMETRI CONTRIBUTIVI

ALLEGATO B METODOLOGIA DI CALCOLO DEI PARAMETRI CONTRIBUTIVI ALLEGAO B MEODOLOGIA DI CALCOLO DEI PARAMERI CONRIBUIVI A. Parametri con soglia La metodologia per il calcolo dei parametri contributivi proposta è basata sulla valutazione puntuale dei diversi fattori

Dettagli

SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE

SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE Fondo europeo di sviluppo regionale Progettare il futuro STRATEGIA EUROPA 2020 La strategia di crescita

Dettagli

15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza

15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza 15.14. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza Il trattamento di fine rapporto (TFR) costituisce una componente del costo del

Dettagli

AMBITO DI SESTO S. GIOVANNI

AMBITO DI SESTO S. GIOVANNI AMBITO DI SESTO S. GIOVANNI Ufficio di Piano I DATI SOCIODEMOGRAFICI Indice Introduzione pag. 2 Caratteristiche demografiche pag. 3 - popolazione Caratteristiche sociodemografiche pag. 4 - popolazione

Dettagli

il panorama delle opportunità Lella Bassignana

il panorama delle opportunità Lella Bassignana Giovani imprenditori in Agricoltura: il panorama delle opportunità Lella Bassignana Vicepresidente O.I.G.A. Enti che gestiscono gli strumenti a favore dei giovani agricoltori Ministero politiche agricole

Dettagli

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014

Dettagli

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici I. Contenuti Bando per la presentazione di candidature per Progetti Semplici Il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 approvato con decisione della Commissione,

Dettagli

COMUNE DI MONTEFIORINO

COMUNE DI MONTEFIORINO COMUNE DI MONTEFIORINO PROVINCIA DI MODENA C O P I A DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE CONTRATTAZIONE DECENTRATA INTEGRATIVA - APPROVAZIONE PROGETTI OBIETTIVO 2015 Nr. Progr. 4 Data 21/01/2015 Settore II

Dettagli

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)

Dettagli

RELAZIONE SULLA GESTIONE

RELAZIONE SULLA GESTIONE ENERGIA BLU S.C.R.L. Sede in GARDONE VAL TROMPIA, VIA MAZZINI 2 Capitale sociale euro 10.000,00 interamente versato Cod. Fiscale 02268120983 Iscritta al Registro delle Imprese di BRESCIA nr. 02268120983

Dettagli

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:

Dettagli

BILANCI E ANALISI DEI DATI

BILANCI E ANALISI DEI DATI Release 5.20 Manuale Operativo BILANCI E ANALISI DEI DATI Analisi Strutturata e per Indici Permette di ottenere l analisi elaborata e finanziaria, attraverso il collegamento dei conti del piano dei conti

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli

Il Fondo di Garanzia per l impiantistica sportiva: una nuova opportunità per lo sport

Il Fondo di Garanzia per l impiantistica sportiva: una nuova opportunità per lo sport Il Fondo di Garanzia per l impiantistica sportiva: una nuova opportunità per lo sport Gestore: Istituto per il Credito Sportivo a cura di: Carlo MANCA Roma, 7 marzo 2016 Legge 289/2002 (Finanziaria 2003)

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA

STUDIO DI SETTORE SG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA STUDIO DI SETTORE SG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA Giugno 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG48U Numero % sugli invii Invii 4.697 Ritorni 2.745 58,4 Distribuzione dei questionari

Dettagli

il costo in contabilità generale

il costo in contabilità generale il costo in contabilità generale costi di acquisto di fattori produttivi e valori di diversa natura (tributi, permute, apporti, ammortamenti, ecc.) C.E. (-) valori classificati per origine costo calcolato

Dettagli

Pro memoria per la ripartizione delle spese

Pro memoria per la ripartizione delle spese Pro memoria per la ripartizione delle spese Documento di lavoro post incontro del 23 e 24 novembre 2009, Roma, ad uso interno del Gruppo di lavoro Istat-Upi per la sperimentazione della contabilità ambientale

Dettagli

Simona Rubbi Resp. legislazione e progettazione CSO - Centro Servizi Ortofrutticoli

Simona Rubbi Resp. legislazione e progettazione CSO - Centro Servizi Ortofrutticoli , I MERCATI EUROPEI CSO - Centro I punti dell intervento Le regole relative agli scambi ortofrutticoli internazionali I Case History più significativi Alcune considerazioni Le regole relative agli scambi

Dettagli

La territorializzazione degli interventi nella nuova programmazione: le questioni aperte. Daniela Storti - INEA

La territorializzazione degli interventi nella nuova programmazione: le questioni aperte. Daniela Storti - INEA La territorializzazione degli interventi nella nuova programmazione: le questioni aperte Daniela Storti - INEA I metodi di territorializzazione Sviluppo rurale : il livello Comunitario Le aree OCSE secondo

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE. relative al Prestito Obbligazionario. Banca Popolare di Milano 31 Ottobre 2013/2018 MIN MAX, ISIN IT000495650 1

CONDIZIONI DEFINITIVE. relative al Prestito Obbligazionario. Banca Popolare di Milano 31 Ottobre 2013/2018 MIN MAX, ISIN IT000495650 1 CONDIZIONI DEFINITIVE relative al Prestito Obbligazionario Banca Popolare di Milano 31 Ottobre 2013/2018 MIN MAX, ISIN IT000495650 1 Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e/o Floor con eventuali Cedole

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WG48U ATTIVITÀ 95.21.00 RIPARAZIONE DI PRODOTTI ELETTRONICI DI CONSUMO AUDIO E VIDEO ATTIVITÀ 95.22.01 RIPARAZIONE DI ELETTRODOMESTICI E DI ARTICOLI PER LA CASA Giugno 2015 Documento

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano

Dettagli

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Indagine di gradimento Anno 2015 A cura di Àncora Servizi 1 Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione con il Comune di Calolziocorte,

Dettagli

INDAGINE SULLA RETRIBUZIONE 2013 DEI MANAGER BANCARI IN ITALIA

INDAGINE SULLA RETRIBUZIONE 2013 DEI MANAGER BANCARI IN ITALIA UFFICIO STUDI ROMA Aderente a UNI Global Union INDAGINE SULLA RETRIBUZIONE 2013 DEI MANAGER BANCARI IN ITALIA APRILE 2014 La ricerca UILCA sui compensi 2013 dei manager bancari: Presidenti dei consigli

Dettagli

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l SEA Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l News per i Clienti dello studio del 16 Gennaio 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Iscritti alla Cassa geometri: incremento al 5% del contributo integrativo,

Dettagli

SERBIA Opportunità d affari e cooperazione

SERBIA Opportunità d affari e cooperazione SERBIA Opportunità d affari e cooperazione STRUMENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI IN SERBIA Confindustria Chieti Pescara 31 maggio 2016 Dr. Alessandro GIOLAI SIMEST è una societa per azioni controllata

Dettagli

ELABORATO 3 INTERVENTI NECESSARI, INVESTIMENTI E RISORSE FINAZIARIE

ELABORATO 3 INTERVENTI NECESSARI, INVESTIMENTI E RISORSE FINAZIARIE 2 ELABORATO 3 INTERVENTI NECESSARI, INVESTIMENTI E RISORSE FINAZIARIE Sommario 3.1 PREMESSA... 3 3.2 VEICOLI ATTREZZATI E CONTENITORI... 5 3.3 ADEGUAMENTO IMPIANTO INCENERIMENTO CON RECUPERO ENERGETICO...

Dettagli

I giovani e il lavoro. in provincia di Padova. Dati 2010

I giovani e il lavoro. in provincia di Padova. Dati 2010 I giovani e il lavoro in provincia di Padova Dati 2010 A cura di Anna Basalisco Nota metodologica: I dati esposti sono di fonte CO Veneto SILL Veneto, elaborati dall Osservatorio sul Mercato del Lavoro

Dettagli

PARTE SECONDA. le procedure di gestione del Programma;

PARTE SECONDA. le procedure di gestione del Programma; Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 104 del 21 07 2015 31267 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 giugno 2015, n. 1393 Restituzione

Dettagli

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione

Dettagli

La scuola piemontese: i dati provvisori dell anno scolastico 2014/15

La scuola piemontese: i dati provvisori dell anno scolastico 2014/15 La scuola piemontese: i dati provvisori dell anno scolastico 2014/15 SISFORM - Osservatorio sul sistema formativo piemontese ARTICOLO 1/ 2015 (AP R I L E) Sommario Quanti allievi conta il Piemonte? La

Dettagli

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Analisi dei PSR sulle Nuove SFIDE dell Health Check PARTE SECONDA - ASPETTI FINANZIARI Aggiornamento L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39)

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39) RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE (ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39) Art. 14 - RELAZIONE DI REVISIONE E GIUDIZIO SUL BILANCIO Duplice compito del revisore legale: a) esprimere con apposita relazione

Dettagli

Indicazioni per lo svolgimento dell esercitazione di laboratorio

Indicazioni per lo svolgimento dell esercitazione di laboratorio Indicazioni per lo svolgimento dell esercitazione di laboratorio Classe 5ª Istituto tecnico Istituto professionale Redazione della Situazione patrimoniale e analisi delle condizioni di equilibrio patrimoniale

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Nota Integrativa e ristrutturazione del debito. Riccardo Patimo

Nota Integrativa e ristrutturazione del debito. Riccardo Patimo Nota Integrativa e ristrutturazione del debito Riccardo Patimo Il Principio contabile OIC 6 è dedicato ai riflessi contabili e all'informativa di bilancio conseguenti ad operazioni di ristrutturazione

Dettagli

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone

Dettagli

Le Produzioni di IV gamma in Piana del Sele

Le Produzioni di IV gamma in Piana del Sele Le Produzioni di IV gamma in Piana del Sele Centro di Ricerca per l Orticoltura Pontecagnano, 17 Settembre 2015 A cura di Giovanni Silenzio Servizio Territoriale Provinciale di Salerno Regione Campania

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISULTATI 1 a BATTERIA DI TEST PROGETTO ORIENSUSS

VALUTAZIONE DEI RISULTATI 1 a BATTERIA DI TEST PROGETTO ORIENSUSS Giorgio Asproni 1808-1876 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. ASPRONI IGLESIAS Loc. Su Pardu Tel. 078123692 - Fax 0781255079 C.F. 81003350923 Email: cais01300v@istruzione.it VALUTAZIONE DEI RISULTATI 1

Dettagli