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1 Si può sapere se una politica funziona 6 maggio 2013 Un impresa comune. Riprogettare il welfare

2 Da dove prendere le mosse 2 Dopo 15 anni, i problemi del welfare nostrano restano largamente irrisolti. Anzi acuiti per contra zione di risorse, bisogni indotto da invecchiamento e processi migratori, inadeguatezza di impianto catego riale. e frammentato (vs. Francia e Germania). Le risposte? Sì, ma ardue. RMI con trasferimenti monetari + servizi efficaci e condizionalità ( responsabilità e autonomia) Integrazione fra azione pubblica e secondo welfare Efficacia capacità di un intervento di produrre effetti

3 Si può sapere se una politica funziona? 3 Sì,. se ci si pone la domanda. Una argomentata propensione in favore dell efficacia da parte del decisore è ragionevole. Ma la domanda non emerge se dominano: presunzione di efficacia (sicché basta varare la norma che regola l intervento; il resto seguirà) preoccupazione di propagandare il successo della politica. Le fondazioni hanno caratteristiche e compe tenze per porsi la domanda e farla crescere.

4 4 La domanda sugli effetti di una politica Una politica un intervento, un trattamento opera in contesti sociali, in presenza di concause. I fenomeni sociali hanno una dinamica spontanea. Il detto post hoc ergo propter hoc è in generale falso. Gli interventi si applicano ad agenti (persone, famiglie, imprese, scuole, ecc.), che hanno reazioni comportamentali. L associazione/correlazione non implica causalità. La domanda è dunque: Quali sono gli effetti che la politica ha prodotto, ceteris paribus?

5 La sfida cognitiva 5 A mo di prologo «Nei primi anni 60 il nostro medico di famiglia a Blackpool si chiamava dottor Piggott. [ ] Se avevi il morbillo, o la varicella, o la bronchite, ti prescriveva una medicina e guarivi. Se guarivi grazie alla medicina era un altra storia.» [Tim Parks, Insegnaci la quiete, 2010] Per di più Per molte malattie sociali le medicine ( le politiche ) si rivelano scarsamente efficaci. La questione è, innanzitutto, di natura cognitiva: l attribuzione causale.

6 Una prima condizione per apprendere 6 Il criterio-guida basilare: Evidence-based policies. Questo criterio vale anche per interventi che non corrispondono alla nozione usuale di politica ( intervento omogeneo rivolto a un definito insieme di destinatari con lo scopo di indurre un cambiamento in condizioni o comportamenti ritenuti problematici). Parecchi interventi delle fondazioni hanno queste caratteristiche: una molteplicità di azioni singole : analisi di implementazione e di outcomes accurata, anche su non ammessi.

7 La logica rigorosa per apprendere (1) 7 L analisi controfattuale: l effetto di una politica è la differenza tra quanto si osserva in presenza della stessa e quanto si sarebbe osservato in sua assenza (questo risultato ipotetico è detto controfattuale). Il problema è come ricostruire credibilmente il controfattuale (come sarebbe stata la condizione dei trattati se ). Due grandi strade: esperimento randomizzato; metodi di valutazione degli effetti in contesti di osservazione (non o quasi-sperimentali)

8 La logica rigorosa per apprendere (2) 8 L esperimento randomizzato (social experiment ) come modo ideale per identificare l effetto. Opportunità di realizzarlo tanto maggiore quanto più: L efficacia dell intervento è incerta, sicché serve per imparare (e rivela l intenzione di imparare), l intervento è su piccola scala, è un pilot, si devono fronteggiare problemi di razionamento. Inopinatamente trascurato in Italia, può essere un modo di operare privilegiato per fondazioni.

9 La logica rigorosa per apprendere (3) 9 Qualche esempio c è (e qualche altro si profila): Progetto Lavoro e Psiche di Fondazione Cariplo. Requisiti per un buon social experiment: disegno rigoroso e mantenimento dell integrità; capacità di tenerlo il più cieco possibile; capacità di attendere gli effetti di medio periodo; capacità di divulgare i risultati con fedeltà e rigore. Le fondazioni possono contribuire in grande misura a social experiments, quanto più hanno veduta lun ga: volontà di apprendere e di restituire conoscenza

10 Un abbozzo di impegni strategici 10 Le fondazioni hanno un riferimento territoriale. Insieme, una forza e un vincolo. Un vincolo che può diventare un opportunità, se sapranno coordinarsi. 1^ meta: multi-site social experiments: campioni più grandi; risultati robusti; luce su problemi ed esiti diversi in contesti differenti. 2^ meta: concorrere come promotori/finanziatori/ coordinatori di valutazione degli effetti di politiche nazionali di welfare. 3^ meta: rendere disponibili le basi di microdati a una pluralità di ricercatori, per replication studies.

11 Per concludere 11 La valutazione degli effetti di una specifica politica non è (sol)tanto un operazione svolta da un singolo analista eventualmente incaricato del compito. È un processo cumulativo che si dispiega nel tempo, animato dal confronto tra più analisti indipendenti, sovente arricchito da studi di valutazione di interventi analoghi condotti in ambiti o con disegni diversi. Evaluations [of the effects] build on cumulative knowledge (Heckman & Smith, 1995). Se lo vogliono, le fondazioni possono fare da levatrice di questo processo.

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