Informa Scuola & EF Febbraio 2015
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- Silvio Piazza
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1 Informa Scuola & EF Febbraio Certificazione delle competenze: il MIUR presenta i modelli sperimentali Riguardano la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado. (da Flcgil scuola) Nei giorni scorsi si è svolta presso la Direzione Generale degli ordinamenti un incontro sulle bozze di circolare e linee guida riguardanti l adozione di modelli sperimentali per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, documento introdotto con la Circolare n del 13 febbraio 2015 Come è noto l articolo 8 del Regolamento sulla valutazione degli alunni, DPR 122/09, prevede che le competenze al termine della scuola primaria siano descritte e certificate, e che al termine della scuola secondaria di primo grado siano accompagnate anche da valutazione in decimi. L articolo 10 del Regolamento sull autonomia, DPR 275/99, prevede l adozione, con decreto ministeriale, di nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili. L art. 3 comma 1 lettera a) della legge 53/03 stabilisce che il rilascio della certificazione sia di competenza dell istituzione scolastica frequentata dall'allievo. Infine nello specifico paragrafo delle Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/12) si chiarisce che la certificazione delle competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi". Il MIUR ha ipotizzato il seguente percorso per l adozione definitiva dei modelli: per il corrente anno scolastico le scuole possono aderire liberamente alla sperimentazione. Ciò comporterebbe l'adozione dei nuovi modelli di certificazione (classe quinta primaria e classe terza secondaria di l grado) in tutte le classi dell istituto interessato per l a.s. 2015/16 sarebbe prevista l adozione generalizzata in tutte le scuole del prototipo di modello per l a.s. 2016/17 ci sarebbe l adozione obbligatoria del nuovo modello di certificazione mediante il suo recepimento in decreto ministeriale, come previsto dall'articolo 8 del DPR 122/09.
2 Il MIUR si è riservato di apportare cambiamenti ai testi presentati. La pubblicazione di tutta la documentazione è prevista in tempi rapidi. Allegati: - Certificazione delle competenze (da Tecnica della scuola) - Scheda Primaria_certificazione delle competenze - Scheda Primo Grado_certificazione delle competenze - La Buona scuola 1: Entro fine mese i primi provvedimenti (da Tecnica d. scuola) Cresce l attesa per la coppia di provvedimenti che potrebbero cambiare la fisionomia dell istruzione italiana. Tra i punti più caldi ci sono gli scatti di anzianità, il merito, i nuovi profili di docente (mentor e intermedio), la veste innovativa dei dirigenti scolastici, il concorso per prof in arrivo, il trasformato sostegno agli alunni disabili, l'aggiornamento professionale, la valutazione e la scelta dei 150mila precari da assumere. Cresce la curiosità sui contenuti della riforma della scuola. Al momento, però, di certo ci sono solo i tempi di presentazione: "Affronteremo il tema nell'ultimo Cdm di febbraio" ha annunciato il premier Matteo Renzi alla direzione Pd, confermando anche che si festeggerà il primo anno di governo il 22 febbraio proprio con un'iniziativa di partito sulla scuola. Sui contenuti, alcuni davvero innovativi per il comparto, non trapela nulla di concreto: le uniche indicazioni che ha dato, sempre il premier, è che saranno contenuti in "un provvedimento d'urgenza e un ddl delega". A svelarli non ci ha pensato nemmeno il ministro Giannini, che il 16 febbraio ha ricevuto i sindacati (Flc-Cgil, Uil, Cisl, Gilda, Snals e Anp) per un confronto preliminare: il responsabile del Miur ha spiegato, al termine dell incontro, che si è trattato di un incontro concreto e costruttivo: stiamo lavorando per tirare una linea rispetto al passato sul tema del precariato e per collegare il superamento di questo fenomeno con la qualità dell insegnamento attraverso la formazione degli insegnanti e la valutazione. Ma sono proprio questi i punti che preoccupano i sindacati: in particolare, il fatto che gli scatti di anzianità possano essere cancellati o sgonfiati dell 80 per cento rispetto ad oggi. Anche se su questo passaggio è probabile che i dettagli vengano poi definiti attraverso una successiva fase, anche di tipo negoziale con i sindacati. Il grosso degli aumenti (60 euro ogni tre anni?) sarà legato al merito, alla disponibilità a svolgere attività extra-didattiche, alla partecipazioni ai progetti e al conferimento di funzioni a supporto del Pof. Inoltre, secondo quanto riportato solo qualche giorno fa dal sottosegretario all Istruzione, Davide Faraone, i docenti potranno avere stipendi più o meno alti anche in base al ruolo prescelto: potranno infatti optare tra due percorsi, quello più legato alla didattica (il mentor) e quello di supporto-organizzativo (il quadro-intermedio). Nelle riforma, inoltre, ci dovrebbe essere un nuovo ruolo per i dirigenti scolastici, i quali, sempre a detta di Faraone, saranno i sindaci della comunità scolastica, non più manager e questo vuol dire sgravarli di compiti che non sono pertinenti al loro ruolo. Allegati: Faraone_Da Tuttoscuola 16 febb 2015
3 - La Buona scuola 2: La Fondazione Agnelli contro i 140mila assunti da GaE (da tecnica della scuola) Secondo la fondazione piemontese ci sono seri problemi di mismatch disciplinare e territoriale : quasi metà dei docenti delle GaE già oggi non copre le cattedre scoperte, troppi verrebbero assunti al Sud e pochi su materie come Matematica. Il rischio è ridurre la qualità, ostacolare il rinnovamento e del corpo docente. Ma l iter del decreto non cambia: domenica la presentazione a Roma, il 27 febbraio il via libera in CdM. Per le 140mila assunzioni che il Governo Renzi si accinge a realizzare tramite le graduatorie ad esaurimento ci sono seri problemi di mismatch disciplinare e territoriale, a causa del quale quasi metà delle GAE già oggi non è in grado di coprire le cattedre che nella scuola statale restano scoperte ogni anno. A sostenerlo è la Fondazione Agnelli, attraverso uno studio pubblicato il 16 febbraio sul Corriere della Sera. Il concetto espresso dalla fondazione piemontese, riassunto dal primo quotidiano nazionale, è che assumere tutti e subito i circa 140mila precari avrà effetti molto negativi sulla scuola italiana abbassandone la qualità e ostacolandone il rinnovamento per molti anni a venire. Per il gruppo di ricerca che ha realizzato lo studio non vi sarebbero dubbi: gli insegnanti che si stanno per assumere non sono quelli di cui la scuola avrebbe bisogno : ve ne sarebbero troppi immessi in ruolo al Sud ( dove ci saranno meno studenti ) e troppo pochi di materie come la matematica. Il punto di partenza dell'analisi della Fondazione Agnelli scrive il Corriere della Sera - è che la promessa di assunzione di tutti i precari nelle graduatorie ad esaurimento non è stata preceduta da «un'analisi dei profili professionali necessari alla scuola italiana, ma si è adottata una logica capovolta: assumo questi insegnanti e poi vediamo che cosa gli possiamo far fare», spiega Gavosto, il direttore della fondazione. Non mancano, inoltre, problemi di equità si legge nel sito - nei confronti di altri precari delle graduatorie d'istituto, che in gran numero e sovente abilitati insegnano, invece, regolarmente sui posti che le GAE non riescono a coprire. Infine, troppo poco si sa della qualità del profilo professionale delle GAE, in particolare, di quella di chi non insegna da tempo o addirittura non ha mai insegnato (e ora verrebbe assunto in ruolo). La conclusione della Fondazione Agnelli è a dir poco pessimista: l idea contenuta nella Buona Scuola di assumere tutti i precari storici delle Graduatorie ad Esaurimento all'inizio del prossimo anno scolastico, se realizzata senza radicali correttivi, potrà avere effetti molto negativi, con il rischio di abbassare la qualità dell'offerta formativa e ostacolare nei prossimi anni il rinnovamento della scuola italiana e del corpo docente. La stessa intenzione - giusta e condivisibile - di andare verso la costituzione di un organico dell'autonomia, più esteso nei numeri e più ampio nelle funzioni e nelle responsabilità didattiche, rischia di fallire se si adotta la logica capovolta de La Buona Scuola, che parte dalla necessità di assumere tutte le GAE e non dagli effettivi bisogni della scuola nel presente e nel prossimo futuro. Seguici in Un abbraccio Flavio Cucco Presidente Capdi & LSM Venezia Mestre 18 febbraio 2015
4 Con la certificazione delle competenze arriva la pagella con scheda Alessandro Giuliani Martedì, 17 Febbraio 2015 La novità, che partirà in via sperimentale già dall anno scolastico in corso, prevede che i genitori della classe quinta primaria e della terza media potranno ricevere una scheda con la valutazione della competenza dei propri figli. Ma solo se i Collegi docenti sceglieranno se adottare il documento. Con la certificazione delle competenze cambia la pagella degli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado: già al termine di quest'anno scolastico, la tradizionale pagella in molte scuole sarà affiancata da una scheda. La novità, che partirà in via sperimentale già dall anno scolastico in corso, prevede che i genitori della classe quinta primaria e della terza media potranno ricevere una scheda con la valutazione della competenza dei propri figli. Il documento, introdotto con la Circolare n del 13 febbraio 2015, servirà ad utilizzare i saperi acquisiti anche tra i banchi per affrontare compiti e problemi, semplici o complessi, reali o simulati. La scheda affiancherà e integrerà il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni. La Certificazione delle competenze non sarà però obbligatoria: i Collegi docenti potranno scegliere se adottare il documento, oppure no. Se scelgono di adottarlo, a fine anno scolastico saranno chiamati a darne una loro valutazione per eventualmente migliorarlo e/o integrarlo. Questa prima sperimentazione sarà estesa a tutte le scuole dal prossimo anno scolastico per poi entrare a regime non appena arriverà a conclusione l'iter normativo. "Con la Certificazione delle competenze gli apprendimenti acquisiti dagli alunni nell'ambito delle singole discipline vengono calati - spiega il ministero - all'interno di un più globale processo di crescita individuale. Non è importante accumulare conoscenze, ma saper trovare le relazioni tra queste conoscenze e il mondo che ci circonda con l'obiettivo di saperle utilizzare e sfruttare per elaborare soluzioni a tutti quei problemi che la vita reale pone quotidianamente". In realtà, la Certificazione delle competenze in questi ultimi anni è stata compilata dalla maggior parte delle scuole, ma in maniera autonoma e ciascuna con un proprio modello di valutazione. Da quest'anno scolastico la scheda sarà uguale per tutto il territorio nazionale. Si tratta di un documento per livelli (quattro in tutto: avanzato, intermedio, base e iniziale) e non per voti, un documento "trasparente e scritto in maniera semplice". L'adozione della Certificazione delle competenze era stata prevista già dalla legge che istituiva l'autonomia scolastica (DPR 275/99, art. 10). Il Comitato tecnico per le Indicazioni nazionali per il curricolo è arrivato in queste settimane e definire i due modelli per la Certificazione (uno per le classi quinta della primaria, appunto, e l'altro per le classi terze delle medie) armonizzandoli anche con quanto prevede la normativa europea. "La scorsa settima il documento è stato presentato e discusso con i sindacati. Ora il via alla sperimentazione. Poi l'adozione", conclude il Miur.
5 Da Tuttoscuola 16 febbraio 2015 Faraone/1. Studenti protagonisti Faraone/2. Insegnanti coprotagonisti Faraone/3. I dirigenti siano i sindaci della comunità scolastica Faraone/1. Studenti protagonisti Nel secondo numero della sua newsletter Cambiamenti il sottosegretario Davide Faraone offre alcune anticipazioni sulle misure che potrebbero essere assunte dal Governo in un futuro che potrebbe in qualche caso essere imminente (il decreto legge previsto entro il mese di febbraio), in altri comunque ravvicinato (uno o più disegni di legge, ma anche provvedimenti amministrativi). I due principali protagonisti dei cambiamenti attesi a breve termine nella scuola italiana sono gli studenti e gli insegnanti. Vogliamo mettere al centro della Buona Scuola gli studenti, scrive il sottosegretario, e perciò sarà data loro la possibilità di esprimere una valutazione sui docenti e sulla didattica, e anche quella di scegliere un curriculum opzionale durante l ultimo anno delle superiori. Annunciata anche l introduzione di nuove materie, l elaborazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti in stage, interventi per il diritto allo studio: dobbiamo dare spazio ai giovani, metterli al centro della scuola. Sono abbastanza maturi per avanzare proposte, prendere decisioni e suggerire modifiche a un tema che li riguarda da vicino. C è molta risolutezza nelle parole di Faraone, e la chiara intenzione di fare presto. Ma alcune di queste innovazioni, come la modifica dell esame di maturità (necessaria per rendere credibile e utile il curriculum opzionale nell ultimo anno delle superiori), richiedono di cambiare la legge vigente, e non ci sembra che lo strumento più adatto, ancorché il più rapido, sia il decreto legge. Faraone/2. Insegnanti coprotagonisti L altro protagonista del processo educativo che il sottosegretario intende valorizzare è il corpo insegnante. I professori non sono meri esecutori di compiti, si legge nella newsletter, sono professionisti. Quindi anche loro devono e avranno la possibilità di fare carriera. Potranno avere stipendi più alti in buona percentuale in base al merito e potranno scegliere tra due percorsi, quello più legato alla didattica (il mentor) e quello di supporto-organizzativo (il quadro-intermedio). La consultazione su La Buona Scuola, per la verità, aveva evidenziato perplessità proprio sui punti riguardanti la carriera e la retribuzione dei docenti (ma va ricordato che l 81% si è schierato o per un sistema misto o per merito puro), e netta è la contrarietà manifestata dei sindacati, ma in questo caso è possibile che il Governo scelga di procedere per decreto, come per l assunzione dei ex Gae: si tratta di due decisioni di grande rilevanza sulle quali il ricorso alla legge segnerebbe esso stesso una drastica discontinuità con la lunga stagione della contrattazione sindacale. Ma le resistenze, almeno per quanto riguarda la carriera, sarebbero fortissime, come lo furono, per fare un esempio di analoga discontinuità traumatica, quelle opposte dai sindacati inglesi all introduzione del National Curriculum nel Regno Unito di Margaret Thatcher (1988), durate quasi due anni e poi spentesi di fronte alla ferrea determinazione della Lady di ferro.
6 Sarà capace il governo Renzi di altrettanta determinazione? Faraone/3. I dirigenti siano i sindaci della comunità scolastica Oltre che di studenti e insegnanti, come visto nelle precedenti notizie, il sottosegretario Faraone parla nella sua newsletter Cambiamenti anche dei dirigenti scolastici, che saranno i sindaci della comunità scolastica, non più manager. La questione è delicata e controversa, perché vede contrapporsi due concezioni del ruolo del DS: la prima ne fa, semplificando, uno dei terminali del sistema amministrativo, alla pari con altre dirigenze che operano nel sistema dell offerta pubblica di servizi; la seconda la interpreta, al contrario, come la funzione apicale della comunità scolastica, una funzione che trova la sua legittimazione dal basso anziché dall alto. Faraone opta, ci sembra, per questa seconda definizione. Parlando dei DS sostiene che occorre sgravarli di compiti che non sono pertinenti al loro ruolo. Dobbiamo sburocratizzare la scuola, dare reale autonomia, senza che questo significhi, così come è adesso, decentramento amministrativo. Se autonomia significa poter scegliere il meglio per i propri studenti, decidendo come utilizzare le risorse e rendendo conto responsabilmente dei risultati, allora è indispensabile che i dirigenti possano esercitare in pieno il loro ruolo di coordinamento didattico e culturale e non solo amministrativo, per il funzionamento ottimale di ciascuna scuola. Le funzioni amministrative sarebbero affidate, sembra di capire, in parte ai DGSA e in parte agli Uffici scolastici territoriali, dove operano dirigenti tecnici, che a differenza di quelli scolastici non sono a diretto contatto con la comunità educante.
7 Istituzione scolastica... SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l alunn., nat a.. il.., ha frequentato nell anno scolastico... /. la classe. sez., con orario settimanale di.. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello Indicatori esplicativi A Avanzato B Intermedio C Base D Iniziale L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
8 Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Comunicazione lingue straniere. nelle Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Competenze digitali. Spirito di iniziativa e imprenditorialità L alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:.. Data.. Il Dirigente Scolastico
9 Istituzione scolastica SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA che l alunn, nat a. il.., ha frequentato nell anno scolastico... /.. la classe. sez., con orario settimanale di. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello A Avanzato B Intermedio C Base D Iniziale Indicatori esplicativi L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
10 Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Comunicazione lingue straniere. nelle Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Competenze digitali. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. L alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:. Sulla base dei livelli raggiunti dall alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:.. Data.. Il Dirigente Scolastico..
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