Riflessione critica nella professione
|
|
- Cornelio Tommasi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Riflessione critica nella professione
2 Senza conoscenza e riflessione non si impara dall esperienza L esperienza, in sé e per sé, non ci dice niente. Deve essa messa a confronto con dei dati, ci si deve riflettere sopra affinché abbia un senso. Il punto è che per dare senso all esperienza bisogna utilizzare dei concetti e delle abilità acquisite prima dell esperienza stessa. Secondo Boud, Keogh and Walker (1985): la riflessione è un importante attività umana con la quale le persone recuperano la loro esperienza, ci pensano o addirittura ci rimuginano su e infine la valutano. E questo lavoro che si fa con l esperienza a essere importante nell apprendimento
3 Chi è un bravo professionista?! E infallibile? No, ma sa gestire l errore! E un professionista riflessivo in quanto conosce nell azione e riflette sull azione e nel corso dell azione per superare i limiti della Razionalità Tecnica valida solo per situazioni di routine (Schön)! E capace di gestire consapevolmente la componente di artisticità (artistry) insita nel suo lavoro! Agisce utilizzando un sapere tipologico dotato di rigore senza esattezza (Botturi)
4 Per avere vera esperienza Se vogliamo utilizzare l esperienza per dare senso al mondo che ci circonda, dobbiamo essere chiari in merito a: a) quali abilità e quali conoscenze previe sono necessarie e b) come utilizzarle per interpretare le nostre esperienze.
5 Schon reflection in e on action! Riflessione durante l azione: mentre stanno accadendo gli eventi! Riflessione sull azione: guardando indietro quando gli eventi sono già accaduti.
6 Fitzgerald e la riflessione critica! Fitzgerald (1994:68) afferma che: I professionisti sviluppano le competenze attraverso un processo di riflessione sull esperienza; esaminano il loro lavoro e contribuiscono alla loro professione ( ). Considerano inoltre l effetto che le forze sociali hanno su loro stessi e sul loro lavoro. Attraverso il processo di riflessione critica il professionista ottiene un accresciuta consapevolezza sulla varietà di fattori che informano la sua pratica determinando un azione informata o pratica informata. Questa è talvolta chiamata prassi.
7 Riflettere e imparare a riflettere! Riflettere sulla propria pratica non ci fornisce necessariamente delle soluzioni e, anzi, spesso provoca più domande che risposte.! Rispondere a domande che riguardano la propria pratica, consente però di ottenere una comprensione più profonda della pratica stessa.! Identificando le qualità necessarie per diventare un professionista riflessivo L'Aiguille (1994) parla di impegno, energia e soprattutto voglia di imparare.
8 Il modello di Gibbs Descrizione: cosa è accaduto? Piano di azione: se accadesse di nuovo cosa farei? Descrizione: quali erano i miei pensieri ed emozioni? Conclusione: che cos'altro avrei potuto fare Valutazione: quali sono stati gli aspetti positivi e negativi dell esperienza? Analisi: che significato posso attribuire a questa esperienza?
9 Fase 1 - descrizione! Restituzione della descrizione fattuale delle situazioni cliniche. Possono aiutare i seguenti stimoli:! Che cosa è accaduto? Dov ero? Chi altri era con me? Perché ero lì? Cosa stavo facendo? Cosa stavano facendo le altre persone? Quale era il contesto dell evento? Cosa è successo? Che parte ho avuto in ciò che è successo? Che parte hanno avuto gli altri? Quale è stato il risultato?! In breve:! Fornire un resoconto conciso e fattuale! Fornire i dettagli rilevanti! Fare in modo che il lettore possa rappresentarsi la situazione.
10 Fase 2 Descrizione! La descrizione fattuale è integrata dalla presentazione dei sentimenti ed emozioni vissuti dal professionista. L obiettivo è identificare ed esaminare reazioni, emozioni e pensieri in quel momento. E importante, seppur difficile, essere onesti sui propri pensieri ed emozioni. Alcune domande chiave possono guidare questa fase di rielaborazione del vissuto:! Come erano le mie sensazioni immediatamente prima che l evento iniziasse? Cosa stavo pensando in quel momento? Cosa ho pensato dell evento quando è iniziato? Come mi ha fatto sentire?! Cosa mi hanno fatto pensare le parole/azioni degli altri? Come queste mi hanno fatto sentire? Come mi sono sentito a proposito dell esito dell evento? Cosa ne penso ora?! Fare una lista di tutte le emozioni provate in relazione all evento dal suo inizio alla fine. Quale di queste emozioni ha per me maggior significato? Come posso spiegare i miei sentimenti? Che cosa li ha influenzati? Sono cambiati? Perché? Come hanno influenzato le mie azioni e pensieri in quel momento? Guardandomi indietro, le mie opinioni sono cambiate?
11 Fase 3 - Valutazione! La fase di valutazione, nel modello di Gibbs, segue quella di descrizione del vissuto aiutando il professionista a riflettere sulle valutazioni (giudizi) espressi/pensati nel momento in cui stavano accadendo i fatti:! Cosa c è stato di positivo nell esperienza? Cosa c è stato di negativo nell esperienza?! Si torna indietro nel tempo per capire come sono andate le cose. Che cosa mi ha fatto pensare che era positivo o negativo?! Come mi sento adesso rispetto a quei giudizi/valutazioni?
12 Fase 4 - Analisi! Nella fase di analisi, l esperienza deve essere esaminata in profondità iniziando a teorizzare alcuni aspetti chiave. Vengono identificati aspetti chiave o un tema prevalente dell esperienza che hanno influenzata profondamente l esperienza stessa. Sono questi gli aspetti che dovrebbero essere esaminati in futuro. Per esempio un aspetto della comunicazione o della gestione del tempo può aver giocato un ruolo importante e quindi deve essere tenuto in considerazione nel momento in cui si pianifica un intervento. In questa fase il professionista deve effettuare un esame accurato, dare un senso ai fattori che hanno influenzato la situazione ed esplorare dei modi per cambiare la situazione. Anche qui alcuni stimoli supportano l esercizio di riflessione:! Cosa è andato bene? Cosa ho fatto bene? Cosa hanno fatto bene gli altri? Cosa è andato storto o non bene come avevo pensato? In che modo ho contribuito a questo? In che modo gli altri hanno contribuito a questo? Perché sarebbero successe tutte queste cose?! Come dovrebbero funzionare le cose in questa situazione?! Quali nozioni o teorie conosco alle quali posso fare riferimento? La conoscenza teorica di questo aspetto dà maggior senso a quello che è accaduto?! Posso usare questa teoria per migliorare questo aspetto in futuro?
13 Fase 5 - Conclusioni! Sulla base dei risultati della fase di analisi, il professionista è in grado di produrre delle conclusioni rispetto all esperienza. E questo il momento in cui viene effettuata una sintesi di quanto appreso attraverso il processo di riflessione, dei principali fattori che hanno influenzato la situazione e di che cosa è necessario per migliorarla. Si giunge alla consapevolezza e alla comprensione di come il mio comportamento e quello degli altri hanno contribuito agli esiti (outcome) dell evento.! Se capitasse di nuovo che cosa farei di diverso? Come adatterei la mia pratica alla luce della nuova comprensione acquisita? Come mi preparerei?
14 Fase 6 Piano di azione! Questa sezione può includere la specifica di competenze da sviluppare o aspetti organizzativi da migliorare. Possono altresì essere identificate nuove conoscenze o formazione necessarie. Il professionista giunge così a poter elaborare un piano di azione. Alcuni stimoli possono guidare questa fase di elaborazione:! Quali aree richiedono sviluppo o pianificazione? Quali risorse (umane, professionali, ecc.) sono necessarie e dove potrebbero essere trovate? Quali interventi possibili emergono? Rivolti a chi? Con quali professionisti? Con quali approcci?! Quali passi sono necessari in via prioritaria?
15 Stephenson (1993, citato in Palmer, Burns e Bulman, a cura di, 1995:56-57)! Il modello di Stephenson, può integrare quello di Gibbs. Questo modello invita il professionista a porsi, rispetto a una precisa esperienza clinica, le seguenti domande:! Qual era il mio ruolo in questa situazione? Mi sono sentito a mio agio o a disagio? Perché?! Che azioni ho intrapreso? Come mi sono comportato e come hanno agito gli altri? Il mio e l altrui comportamento era appropriato?! Come avrei potuto migliorare la situazione per me stesso, il paziente, le altre persone coinvolte?! Che cosa cambierei in futuro? Sento di aver imparato qualcosa di nuovo su me stesso?! Mi aspettavo che succedesse qualcosa di diverso? Che cosa e perché?! Questa situazione ha cambiato in qualche maniera il mio modo di pensare?! Quali conoscenze teoriche e di ricerca posso applicare a questa situazione?! Quali temi più ampi, ad esempio di carattere etico, politico o sociale, emergono da questa situazione? Che cosa penso di questi temi più ampi?
16 A proposito dell osservazione e dell analisi dell esperienza come mezzi per promuovere l apprendimento Ad un'attenta analisi, ogni situazione problematica che dobbiamo affrontare mostra, più o meno chiaramente, cinque fasi logicamente distinte: (i) la percezione di una difficoltà; (ii) la sua individuazione e definizione; (iii) l'ipotesi di una possibile soluzione; (iv) la considerazione delle possibili conseguenze dell'ipotesi individuata; (v) le successive osservazioni e prove che conducono all'accettazione o al rifiuto dell'ipotesi. John Dewey (1961) Come pensiamo, La Nuova Italia
Leggete tutte e cinque le domande di un gruppo e quindi rispondete a ciascuna delle domande.
ISTRUZIONI Il seguente questionario pone delle domande riguardo ai vostri sentimenti rispetto alla vostra vita e voi stessi da quando avete sviluppato il disturbo. Alcune domande riguardano momenti in
DettagliCome gestire lo stress
Come gestire lo stress COME GESTIRE LO STRESS Dott.ssa Alessandra Grassi Ricercatore Psicologa Partiamo anzi partite ;) Il Modello ABC per la GESTIONE degli EVENTI STRESSANTI (A. Ellis) A (evento attivante)
DettagliM i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a
M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione
DettagliParole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio
Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliLa didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari
La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.
DettagliIl Counselling è una libera professione (a carattere non ordinistico) regolamentata dalla legge 4/2013.
Professione Counsellor Il Counselling è una libera professione (a carattere non ordinistico) regolamentata dalla legge 4/2013. Chi è il counsellor? E un professionista della relazione d aiuto. Fornisce
DettagliIL METODO. Supponiamo che ad una festa un amico ti offenda con brutte parole: Come ti sentiresti? Probabilmente arrabbiato
IL METODO ABC Supponiamo che ad una festa un amico ti offenda con brutte parole: Come ti sentiresti? Probabilmente arrabbiato Ora fermiamoci a riflettere, e cerchiamo di esaminare bene l episodio: 1. Il
DettagliCorso di Laurea in Servizio Sociale
Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Gestire il Cambiamento Organizzativo Tra modelli e compiti di leadership Tratto da: Piccardo C. e Colombo L., Governare il cambiamento,
DettagliJohn Dewey e le scuole nuove
John Dewey e le scuole nuove All imposizione da sopra viene opposto l esprimere e coltivare l individualità; alla disciplina esterna è opposta la libera attività; all imparare dai libri e dai maestri è
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Attuare il programma comunitario di Lisbona. Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 5.9.2006 COM(2006) 479 definitivo 2006/0163 (COD) Attuare il programma comunitario di Lisbona Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
DettagliDIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.
Pag. 1 di 8 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. A COMUNICARE 1. Ascoltare 2. Associare 3. Codificare
DettagliIl modello delle competenze dell Agenzia del Demanio e l ordinamento professionale Incontro con le OO.SS del 23 ottobre 2002
Direzione Centrale Organizzazione e Risorse Umane Il modello delle competenze dell Agenzia del Demanio e l ordinamento professionale Incontro con le OO.SS del 23 ottobre 2002 DESCRIZIONE DEL CONTESTO pag.
DettagliMODULO 1 IL PENSIERO CRITICO -BREVE RIASSUNTO-
MODULO 1 IL PENSIERO CRITICO -BREVE RIASSUNTO- I. CHE COSA E IL PENSIERO CRITICO? LA COMPETENZA. Il pensiero critico è una competenza meta-cognitiva. Ciò significa che è una competenza cognitiva di alto
DettagliProgetto DSA: Guida al metodo di studio
Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di
DettagliLa relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale
La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale Scegliere una professione d aiuto La relazione d aiuto si svolge tra due soggetti: Il malato L infermiere Identità professionale
DettagliSTIAMO BENE INSIEME SE
LASC LABORATORIO di RICERCA INTERVENTO sullo SVILUPPO SOCIO-COGNITIVO www.facebook.com/laboratoriolasc UNIVERSITÀ DI PAVIA Dipartimento di scienze del sistema nervoso e del comportamento Un sentito ringraziamento
DettagliValeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS.
RESILIENZA PER GENITORI RESILIENTI Valeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS. 15/05/2014 Come sviluppare resilienza Locus of control interno
DettagliValutazione di lingua e contenuti. L importanza del feedback. Graziano Serragiotto.
Valutazione di lingua e contenuti. L importanza del feedback Graziano Serragiotto Che tipo di valutazione CLIL? Valutazione del prodotto (nonlinguistico e linguistico) Sommativa e formativa Format Griglie
DettagliCURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia. Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012 Fare e pensare: il tirocinio curricolare come occasione per apprendere dall'esperienza
DettagliValutazione e CLIL a cura di Graziano Serragiotto.
Valutazione e CLIL a cura di Graziano Serragiotto serragiotto@libero.it Analisi delle verifiche esistenti Alcune sono basate su test linguistici tradizionali, altre su test tradizionali della disciplina
DettagliLa progettazione a ritroso. ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi
La progettazione a ritroso ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi DI COSA PARLEREMO? Introdurremo la programmazione per competenze Vedremo come è possibile
DettagliPROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI
PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
DettagliIL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI
IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa
DettagliI seminario: Che cos è il tirocinio curricolare?
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 I seminario: Che cos è il tirocinio
DettagliI lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti
I lezione Master Operatore Musicale Romina Nesti Cos è la didattica? Una definizione e una storia complessa che inizia agli albori dell umanità. Da arte a scienza La parola didattica significa arte di
DettagliCLINICAL GOVERNANCE E CONTRIBUTO DELLE AZIENDE SANITARIE
CLINICAL GOVERNANCE E CONTRIBUTO DELLE AZIENDE SANITARIE FONDAZIONE ISTUD costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario: spazi, regole, e modi di convivenza assistenziale lorenzo terranova
DettagliAmbito di contenuto. Poesia FARE POESIA
Destinatari Competenza Ambito di contenuto Contenuto Classe II Scuola Secondaria di primo grado Ricercare strategie per comporre testi poetici Poesia Fare poesia FARE POESIA Introduzione Tra la Prosa e
DettagliDott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì
Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Molte persone hanno memoria buona per certe cose ma meno buona per altre. Un bambino piccolo ha una memoria visiva migliore di quella
DettagliGioco delle emozioni: Come ti sentivi? (10 a 15 minuti)
www.gentletude.com Impara la Gentilezza 9 COME MI SENTO Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: - Esaminare come si sentono emotivamente in situazioni diverse, - Capire che possono scegliere
DettagliESITO. analisi dei risultati regionali di PISA Le competenze scientifiche dei quindicenni: Sanna Marina 05 giugno 2008
ESITO Le competenze scientifiche dei quindicenni: analisi dei risultati regionali di PISA 2006 ESITI di SUCCESSO FORMATIVO nell INDAGINE TERRITORIALE OCSE PISA 2006 Sanna Marina 05 giugno 2008 Framework
DettagliCertificare le competenze
Certificare le competenze Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione: misure di accompagnamento per la certificazione sperimentale delle competenze a cura di Francesco Casella Maria Licciardi
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliSCHEMI ESEMPLIFICATIVI ED INTEGRATIVI Versione dd
Facoltà di Scienze Politiche Università della Calabria Ampliamento Polifunzionale Arcavacata di Rende (CS) Docente: Alessandro Sicora Corso di METODOLOGIA DEL SERVIZIO SOCIALE A.A. 2008-2009 SCHEMI ESEMPLIFICATIVI
DettagliIV seminario: La relazione finale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 IV seminario: La relazione finale
DettagliDALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - LINGUE COMUNITARIE- INGLESE
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - LINGUE COMUNITARIE- INGLESE COMPETENZA CHIAVE (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006). LA
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliSyllabus Descrizione del Modulo
Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Psicologia dello sviluppo e dell educazione 1 Numero del modulo nel piano degli studi: 4 Responsabile del modulo Alessandra Farneti Corso di studio: Corso
DettagliStrategie cognitive. PDF created with pdffactory trial version
Strategie cognitive Studio due caratteristiche: Intenzionalità Attenzione; Concentrazione; Obiettivi di apprendimento chiari Autoregolazione Capacità di saper gestire la propria attività di studio Conoscere
DettagliIl modello dell influenza sociale
Il modello dell influenza sociale Nel 1993 l OMS ha individuato nelle life skills lo strumento privilegiato per la promozione della salute in ambito scolastico. Nel glossario della promozione della salute
DettagliCorso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities
Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 3 25/10/17 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE IL COLLOQUIO CLINICO IL COLLOQUIO CLINICO Tecnica di
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliLezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a
Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni
DettagliMateriale di formazione ad uso esclusivo della farmacia, non destinato al consumatore. Riproduzione vietata INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO
INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO INTELLIGENZA MULTIPLE Le intelligenze descritte da Gardner sono: 1. Intelligenza Linguistico - Verbale 2. Intelligenza Logico Matematica 3. Intelligenza Visivo - Spaziale
DettagliL unità di apprendimento costituisce la struttura di base dell azione formativa;
ALLEGATO N.3 Introduzione all Unità di Apprendimento come tipologia di insegnamento - apprendimento per operare per progetti Il piano formativo è un canovaccio che viene gestito dal consiglio di classe
DettagliL apprendimento delle competenze cliniche: viaggio nella tutorship
L apprendimento delle competenze cliniche: viaggio nella tutorship EVENTO FORMATIVO 535-162045 CREDITI ECM N 31,3 Obiettivo Formativo Nazionale: N 5 principi, procedure e strumenti per il governo clinico
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliAccordo europeo sullo stress
Accordo europeo Affrontare lo stress sul lavoro può condurre ad una più grande efficienza e professionalità, ad un miglioramento della salute e sicurezza, a benefici sociali ed economici conseguenti per
DettagliSTRATEGIE METACOGNITIVE. Maurizio Muraglia Valderice 6 aprile 2017
DIDATTICA PER COMPETENZE E STRATEGIE METACOGNITIVE Maurizio Muraglia Valderice 6 aprile 2017 L alunno riflessivo Ho trovato facili/difficili queste domande Quando ho avuto difficoltà ho cercato di. La
DettagliImparare ad ascoltare
Un amico, una persona veramente comprensiva, che si prenda il disturbo di ascoltarci mentre riflettiamo sul nostro problema, può cambiare completamente la nostra visione del mondo D. Elton Mayo La Comunicazione
DettagliIl modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980)
Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980) La teoria dell azione ragionata (Ajzen e Fishbein, 1980) fornisce una struttura di base che mira a spiegare e comprendere come si vengono a concretizzare
DettagliIndice. 1 È ora di prendere in mano la situazione!... 1
Indice 1 È ora di prendere in mano la situazione!............................ 1 1.1 No. Non siete pazzi!........................................ 3 1.2 Sensi ed emozioni: partner nel processo di percezione.............
DettagliNeoAssunti Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione
NeoAssunti 2015 Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione! Perché il Bilancio delle Competenze Il Bilancio di competenze è un percorso utilizzato a livello europeo per supportare il soggetto
DettagliLETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI
LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliSoffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente
Soffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente Ciao Ti do il benvenuto in questo video articolo dal titolo Soffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente In questo
Dettagli«Sviluppa la capacità di problem solving a lavoro» a cura di: SERAFINA PARENTE, MARIA TERESA FARGNOLI, IVA POLSINELLI
«Sviluppa la capacità di problem solving a lavoro» a cura di: SERAFINA PARENTE, MARIA TERESA FARGNOLI, IVA POLSINELLI Il problem solving non è una competenza tecnica, che appartiene ad un settore specifico,
DettagliDIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI CORSO DI STUDIO IN SERVIZIO SOCIALE AD INDIRIZZO EUROPEO (L-39) LINEE GUIDA PER LA STESURA DELLA RELAZIONE DI TIROCINIO (II E III LIVELLO) Che cos è la relazione
DettagliRISOLVERE I TEMI D ESAME
RISOLVERE I TEMI D ESAME UN PARAGONE Elementi di Informatica e Programmazione Università di Brescia 1 SVILUPPO DI UN TEMA Leggere bene la traccia (evitare di andare fuori tema ) Pensare a cosa si sa e
DettagliScritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32
La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto
DettagliLA CONOSCENZA SOCIALE
LA CONOSCENZA SOCIALE A partire dagli anni 50-60 il cognitivismo ha avuto una grande influenza sulla psicologia sociale. La teoria cognitiva si occupa dello studio di come l uomo raccoglie informazioni
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof. Letizia Fedi Materia Matematica Classe 1 a Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari Sez. 1D Situazione iniziale della classe La classe presenta
Dettagli31 Congresso Nazionale ANIARTI. Davide Bove. Riva del Garda,
31 Congresso Nazionale ANIARTI Riva del Garda, 15.11.2012 Il laboratorio di Infermieristica Narrativa nell insegnamento dell Infermieristica in area critica e della Bioetica: un esperienza al III anno
DettagliIstituto Comprensivo Don Milani Dorso. San Giorgio a Cremano (Na) UNITA di APPRENDIMENTO
San Giorgio a Cremano (Na) UNITA di APPRENDIMENTO Insieme per la dislessia! UNITA di APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE INSIEME PER la DISLESSIA! PRODOTTI Creazione libro multimediale (e-book): foto. Video, registrazioni
Dettagli1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni
L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione
DettagliDELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO
FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione C'E' TEMPO E TEMPO Prodotti Giornata di
DettagliModena 21 Gennaio 2016
I servizi di assistenza psicologica dell Asl di Modena. La rete contro la violenza di genere Modena 21 Gennaio 2016 Dr. Paolo De Pascalis e.mail: p.depascalis@ausl.mo.it La violenza è qualsiasi atto indirizzato
DettagliChe cos è l orientamento. A cura di Ufficio Orientamento, Lavoro e Formazione Comune di Pianoro
Che cos è l orientamento A cura di Ufficio Orientamento, Lavoro e Formazione Comune di Pianoro Che cos è l orientamento Il processo di orientamento assume il significato di aiutare una persona, o un gruppo,
DettagliLa mia preparazione molto carente sufficiente discreta buona ottima
Tirocini curricolari a. s. 21-16: relazioni dei tirocinanti ( I dati si riferiscono a 39 alunni in stage su 44) La mia preparazione 2 2 1 23 1 8 3 molto carente sufficiente discreta buona ottima Le mie
DettagliI.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: Lingua Francese a.s
I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE DELLA CLASSE Disciplina: Lingua Francese a.s. 2012 2013 Docenti : Margiotta Raffaella Montinaro Barbara Nucci Maria Grazia
DettagliL insegnamento e l apprendimento del diritto
Dipartimento di Giurisprudenza L insegnamento e l apprendimento del diritto Una prima riflessione Michele Graziadei 1 Insegnamento e apprendimento - Sono due cose completamente diverse I docenti insegnano,
DettagliSTRUMENTI DI RICERCA
STRUMENTI DI RICERCA STRUMENTI a MODERATO CONTATTO SCALE ESISTENTI QUESTIONARI (ad hoc) (validate) BENESSERE ATTEGGIAMENTO vs ROM «Un QUESTIONARIO si propone di tradurre gli scopi e gli interessi della
DettagliEsplorare la finestra cieca La valutazione come occasione di feedback
Esplorare la finestra cieca La valutazione come occasione di feedback Siena, 3.06.13 La finestra di Johari Informazioni sui nostri comportamenti Noto a me Ignoto a me Noto agli altri Aperta Cieca Ignoto
DettagliSTIAMO BENE INSIEME SE
LASC LABORATORIO di RICERCA INTERVENTO sullo SVILUPPO SOCIO-COGNITIVO www.facebook.com/laboratoriolasc UNIVERSITÀ DI PAVIA Dipartimento di scienze del sistema nervoso e del comportamento Un sentito ringraziamento
DettagliReligione in Aula. Spazi per l IRC
Religione in Aula. Spazi per l IRC Domenica 28 giugno Eremo di Montecastello Federico Nicoli Istanze: Il testo Religione in Aula. Spazi per l IRC cerca di rispondere a due principali istanze: 1- essere
DettagliI DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa
I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa Elena Bortolotti Un primo bisogno un clima positivo! Andrich Miato e Miato (2007) oggi i giovani hanno bisogno di vivere in un clima positivo e coerente
DettagliLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE La valutazione delle competenze in MATEMATICA Angela Pesci, Dipartimento di Matematica, Università di Pavia MERCOLEDI 16 MARZO 2016 Qualche
DettagliLINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA
LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO E. MONACI SORIANO NEL CIMINO A.S SCUOLA DELL INFANZIA (Immagini, Suoni, Colori) Fine Terzo Anno
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MONACI SORIANO NEL CIMINO A.S. 2013-14 SCUOLA DELL INFANZIA (Immagini, Suoni, Colori) Fine Terzo Anno COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE COMPETENZE DISCIPLINARI ABILITA (Ob. Operativi)
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
DettagliIL NURSING TRANSCULTURALE
IL NURSING TRANSCULTURALE La prima infermiera a conseguire la laurea in antropologia e ad approfondire l aspetto fondamentale dell assistenza a pazienti di altre culture è stata Madeleine Leininger, teorica
DettagliDidattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado. Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga
Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga Studiare scienze attraverso il metodo laboratoriale Una sequenza di attività
DettagliRipensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco
Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco A. Ercoli Pollenzo, 16/17 Dicembre 2011 Premessa IL DIABETE E UNA MALATTIA CRONICA E UNA MALATTIA CHE RICHIEDE UN APPROCCIO
DettagliMOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016
MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI 03/10/2016 STUDENTI DIVERSI ESEMPI DI STUDENTI EFFICACI E DI SUCCESSO ALTRI IN DIFFICOLTA SITUAZIONI INTERMEDIE IN CUI LA RIUSCITA PUO ESSERE BUONA O STENTATA A SECONDA
DettagliMaria Xanthoudaki. Il Museo: Una rivoluzione copernicana. Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali
1 Maria Xanthoudaki Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Il Museo: Una rivoluzione copernicana Obiettivi 2 Gli
DettagliTERZO ANNO DI FORMAZIONE
PROGRAMMA CORSI INTERAZIENDALI OPERATORE SOCIO ASSISTENZIALE Ordinanza OSA, 16 giugno 2005, (stato 2 dicembre 2010) TERZO ANNO DI FORMAZIONE FORMAS Associazione per la formazione nelle strutture sanitarie
DettagliNoi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà
LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto
DettagliPROVE GENERALI PER IMPOSTARE UN PROGETTO FORMATIVO/PROFESSIONALE. Questionario Utenti Input
PROVE GENERALI IMPOSTARE UN PROGETTO FORMATIVO/PROFESSIONALE Questionario Utenti Input Finalità 4. Preparare a una scelta formativa/professionale Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali
DettagliLE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE
LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE Noi possiamo o pensare e solo nel momento in cui siamo in contatto con le nostre emozioni. Imparare significa riconoscere l esistenza di qualcosa che c è dentro di noi;
DettagliProgetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV
GRIGLIA DI ANALISI II FASE Codice meccanografico della scuola: I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV La I parte della Griglia presenta alcuni indicatori per valutare la coerenza tra priorità, traguardi
DettagliLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Certificare le competenze, occasione di miglioramento per riflettere sulla valutazione e per una nuova didattica Dott.ssa Monica MERONI,
DettagliIntroduzione all economia. Scelta individuale. Trade-off (scelte tra alternative)
Introduzione all economia Scelta individuale Tutte le questioni economiche, in essenza, comportano scelte individuali: decisioni prese da un individuo su cosa fare e cosa non fare Perché gli individui
DettagliPROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE
PROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione USP TREVISO Interventi Educativi DD Roncade IC Silea DD Villorba SM Villorba FINALITA DEL PROGETTO Incrementare la salute dei
DettagliPROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015
PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di
DettagliDocenti neoassunti. Indicazioni
Docenti neoassunti Anno Scolastico 2015/16 Indicazioni Compilazione delle Attività Didattiche Versione del 29/1/2016 Indicazioni per la compilazione dell attività didattica Ti chiediamo di descrivere due
DettagliSETTIMANA DELL INCLUSIONE. Scuola Primaria «A. Ferretto» Barbarano Capoluogo
SETTIMANA DELL INCLUSIONE Scuola Primaria «A. Ferretto» Barbarano Capoluogo Dal 7 al 12 marzo 2016 si è svolta, in ogni plesso dell Istituto Comprensivo, la SETTIMANA DELL INCLUSIONE. Scopo dell iniziativa
DettagliUN USCITA DIDATTICA AL MUSEO. Veronica Cadei Gloria Pozzi
UN USCITA DIDATTICA AL MUSEO Veronica Cadei Gloria Pozzi "... E' necessario allargare il nostro concetto di scuola fino a sentire che scuola è il mondo. E' necessario convincersi che ogni cosa, ogni fatto,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
Dettagli