Newsletter n 7 aggiornata al 15 marzo 2005

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1 Mattoni SSN & NSIS Indice Mattoni Classificazione delle strutture Classificazione delle prestazioni ambulatoriali Evoluzione del Sistema DRG nazionale Ospedali di riferimento Standard minimi di quantità di prestazioni Tempi di attesa Misura dell appropriatezza Misura dell outcome Realizzazione del Patient File Prestazioni farmaceutiche Pronto soccorso e sistema 118 Prestazioni residenziali e semiresidenziali Assistenza primaria e prestazioni domiciliari Misura dei costi del SNN Assistenza sanitaria collettiva NSIS Sistema di Integrazione delle informazioni sanitarie individuali Monitoraggio della rete di assistenza Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco e dell impiego dei medicinali Osservatorio degli investimenti pubblici in sanità Monitoraggio e tutela della salute mentale Disegno del Modello Concettuale Integrato relativo ai dati di prioritario interesse per le Regioni e re-engineering dei flussi Concezione di un primo cruscotto di fruizione dei dati da parte delle Regioni Tracciabilità del farmaco Mattoni SSN (IT-fm-Mattoni-SSN@kpmg.it)

2 Mattoni SSN Classificazione delle strutture L obiettivo di questo Mattone consiste nel definire una classificazione di riferimento nazionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, con particolare attenzione a quelle operanti sul territorio. REGIONE CALABRIA Modello di riconoscimento/identificazione delle strutture (data model) Testo classificazione strutture ospedaliere Testo classificazione strutture territoriali Testo tecnico unico definitivo Ricognizione e macro analisi della normativa Nazionale e dei data-model Internazionali. Sviluppo prima ipotesi di data model. Individuazione degli attributi informativi da rilevare per le strutture territoriali ed ospedaliere Implementazione sistema di rilevazione su base access delle strutture sanitarie e socio sanitarie. Stesura del Manuale di supporto alle rilevazioni dei test. Predisposizione dello schema per la reportistica sulla sperimentazione nei siti pilota. Presentazione, nella Cabina di Regia del 16 dicembre 2004, di un report di analisi delle prime risultanze della sperimentazione e degli output prodotti. Sperimentazione nei siti pilota di seguito elencati: ULSS 4 Alto Vicentino ULSS di Rovigo AO di Padova AO Pugliese Ciaccio di Catanzaro ASL 7 di Catanzaro Azienda sanitaria di Bolzano AO Brotzu di Cagliari ASL di Nuoro AO di Pisa ASL 4 Basso Molise Aggiornamento del documento di analisi delle prime risultanze con i risultati rilevati nei mesi successivi. Si è tenuto un incontro con il Gruppo di Lavoro Salute Mentale che ha avuto ad oggetto la presentazione della metodologia creata dal Mattone Classificazione delle Strutture per la rilevazione e classificazione delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale e la condivisione delle modalità con le quali rilevare le strutture del Dipartimento di Salute Mentale. Si è tenuto un incontro che ha avuto ad oggetto le proposte di integrazione e modifica dei descrittori per le strutture residenziali e semiresidenziali. A seguito di tale incontro il Mattone Classificazione delle strutture ha recepito e integrato l elenco dei descrittori con le proposte del Gruppo di Lavoro Ristretto del Mattone Prestazioni residenziali e semiresidenziali. Stesura del Data model. Stesura del Testo di classificazione (regole, criteri e attributi) delle strutture ospedaliere e territoriali. Costantino Gallo costantino.gallo@regione.veneto.it Federica Milozzi/ Giulia Scarampi fmilozzi@kpmg.it/gscarampi@kpmg.it

3 Classificazione delle prestazioni ambulatoriali Tale progetto nasce dall esigenza di definire una classificazione di riferimento nazionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e una struttura del metadato per la rilevazione delle prestazioni (standard per i flussi informativi). REGIONE MOLISE Pianificazione conclusa ed approvata in Cabina di Regia con i seguenti prodotti prefissati: Ricognizione delle esperienze nazionali con elaborazione di un report di sintesi Schema generale del nuovo elenco nazionale Nuovo elenco nazionale Nuovo tracciato record Proposta metodologia tariffe Criteri e processo di manutenzione Rilevazione del contributo delle società medico scientifiche: sono state contattate 48 società che attraverso la compilazione di una scheda predefinita hanno effettuato proposte di eliminazione, di modifiche e di introduzione di nuove prestazioni. Ricognizione degli elenchi regionali: l ASSR ha messo a disposizione del Mattone in oggetto l output del progetto di ricerca corrente relativo alla ricognizione degli elenchi regionali di specialistica ambulatoriale, con evidenza delle modifiche, inserimenti, eliminazioni adottati dalle Regioni. Suddivisione tra i partecipanti al gruppo di lavoro delle schede compilate dagli esperti delle società medico scientifiche che andranno analizzate secondo uno schema predefinito da parte della regione capogruppo al fine di sintetizzare in modo omogeneo la valutazione delle schede stesse. Struttura del nuovo elenco: si è deciso che sarà analoga alla struttura dell elenco attuale (rivisto con la Versione ICD9CM 2002), con l eccezione di alcune aree che necessitano di maggiore dettaglio. Relativamente al nuovo elenco si sono previsti due deliverable, ovvero il primo costituirà il nuovo nomenclatore nazionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, mentre il secondo (sul cui specifico contenuto si sta ancora discutendo) conterrà le indicazioni/linee guida che le Regioni dovranno seguire per apportare modifiche al nuovo elenco. È stata distribuita tramite mail al gruppo di lavoro ristretto una prima ipotesi di Definizione della struttura minima di riferimento per i flussi informativi predisposta dalle referenti della Regione Lazio e della Provincia Autonoma di Bolzano. Si è conclusa l attività di analisi delle prestazioni di chimica clinica e di microbiologia. Si è tenuto un incontro tra il gruppo di lavoro ristretto e il gruppo di lavoro dello Studio di fattibilità Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale, che ha avuto come obiettivo la condivisione delle attività svolte nell ambito del Mattone Classificazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, al fine di evidenziare le aree di sovrapposizione e le eventuali esigenze informative relative al Sistema Informativo per il Monitoraggio e Tutela delle Salute Mentale. Analisi delle prestazioni di laboratorio, tenendo in considerazione sia le modifiche/introduzioni apportate dalle Regioni italiane sia le proposte effettuate dalle società medico scientifiche, al fine di decidere le prestazioni di laboratorio da includere nel nuovo elenco, anche alla luce dei LEA (in particolare, nel corso della riunione del 9 marzo 2005 si è dato avvio all analisi delle prestazioni di ematologia). Individuazione delle esigenze informative e definizione della struttura minima di riferimento del tracciato per i flussi informativi. Discussione relativa all'impostazione del nuovo elenco, in particolare il gruppo di lavoro sta affrontando le seguenti tematiche: la tipologia degli elenchi da predisporre, la relazione tra nuovo nomenclatore e LEA, l eventuale suddivisione del nomenclatore in branche e/o discipline, le prestazioni che possono essere erogate in setting assistenziali differenti (dh, ambulatorio, ), i pacchetti di prestazioni, le prestazioni erogate da professionisti non medici, gli screening (oncologici, ), le prestazioni di telemedicina, le prestazioni associate alla diagnosi e cura di malattie rare. Carlo Zocchetti carlo_zocchetti@regione.lombardia.it Alice Ottaviani aottaviani@kpmg.it

4 Evoluzione del sistema DRG nazionale L obiettivo di questo Mattone consiste nel definire una base informatica comune per l assistenza ospedaliera che sia in grado di soddisfare le necessità informative dei diversi livelli di gestione e di governo del SSN. REGIONE BASILICATA Versione ICD IX CM da adottare (Supporto alla predisposizione della bozza per il Poligrafico di Stato della versione ICD IX CM 2002 Elenco integrazioni/revisioni diagnosi e interventi) Manuale ICD e Grouper Manuale di definizione delle forme alternative alla degenza (day hospital, day surgery, day service) Manuale per la gestione del flusso informativo di day hospital, day surgery, day service Ulteriori sistemi di classificazioni dei pazienti Manuale dei campi di integrazione della SDO (per la valutazione degli esiti e dell appropriatezza) Indagine conoscitiva relativa a indicazioni per la codifica e i sistemi di controllo delle diverse regioni Revisione analitica della traduzione del ICD IX CM 2002 Redazione dell Elenco integrazioni/revisioni diagnosi e interventi, nell ambito della Versione ICD da adottare Stesura del manuale guida ICD e Grouper Definizione del modulo di formazione per l'attività di codifica Accordo con il Ministero della Salute per procedere all analisi dell archivio SDO nazionale Predisposizione di un cd rom a sostegno delle regioni che intendono sperimentare l adozione della nuova versione ICD 9 CM 2002 nel corso della fase transitoria (anno 2005) Il 16 dicembre 2004 è stato concluso un accordo in Conferenza Stato Regioni per l adozione uniforme su tutto il territorio nazionale della versione italiana 2002 della ICD IX CM Analisi del DB centrale delle SDO Valutazione dell impatto dell adozione della nuova versione del ICD IX CM 2002 Definizione forme alternative alla degenza (day hospital, day surgery, day service) Ricognizione dei sistemi di classificazione sperimentati (pediatria, lungodegenza e riabilitazione) Ricognizione delle esperienze esistenti e definizione del trattamento informativo dell'ospedalizzazione domiciliare Disegno ed implementazione di strumenti per il supporto continuo ai codificatori Eleonora Verdini everdini@regione.emilia-romagna.it Arianna De Silvio adesilvio@kpmg.it

5 Ospedali di riferimento L obiettivo di questo Mattone è definire una metodologia comune per la valutazione della referenza delle strutture ospedaliere in base alle loro caratteristiche. Report sulla caratterizzazione degli ambiti di valutazione della referenza Modelli e strumenti per la misura e la valutazione di elementi strutturali, organizzativi e di funzionamento in termini di referenza Testo della Metodologia per la valutazione della referenza di un ospedale Proposta di selezione di patologie e gruppi di patologie e dei relativi DRG da considerare come ambiti di valutazione della referenza (nel contesto dell alta specializzazione e delle patologie rare) Ricognizione e macroanalisi dell'esperienze nel contesto internazionale Analisi della normativa nazionale e delle disposizioni di settore Analisi della normativa e delle disposizioni regionali per l'accreditamento istituzionale Analisi delle esperienze di valutazione strutturale in ambito internazionale, nazionale e regionale ai fini della referenza Analisi e condivisione del dettaglio delle esperienze di utilizzo di indicatori di performance ai fini dell individuazione della referenza Analisi e condivisione del dettaglio delle esperienze di governo clinico ai fini dell individuazione della referenza Analisi della normativa regionale e delle disposizioni di settore sulle patologie rare Analisi dello stato attuale delle patologie rare nelle reti di offerta dei diversi sistemi SSR Analisi dei parametri quali-quantitativi relativi alle patologie rare (nell ambito del recupero dati e valutazione delle di alta specialità SDO e del registro delle patologie rare c/o ISS) Valutazione e scelta degli elementi strutturali, organizzativi e di funzionamento da monitorare, con riferimento alle componenti del governo clinico Individuazione delle misure e degli standard di referenza, in termini di recepimento delle metodologie e degli indicatori di outcome Alessandro Ghirardini a.ghirardini@sanita.it Brunella Talarico btalarico@kpmg.it

6 Standard minimi di quantità di prestazioni Il progetto Standard minimi di prestazioni nasce dell esigenza di identificare, per le prestazioni che rientrano nei LEA, degli standard minimi e di riferimento nazionale. Tali standard devono essere interpretati nella duplice accezione di: Standard di sistema Al di sotto dei quali si corre il rischio di non garantire i LEA alla popolazione Standard di prestazioni per erogatore Al di sotto dei quali esiste la possibilità che non venga garantita la qualità delle prestazioni REGIONE SARDEGNA Definizione degli standard di sistema per mille abitanti per le prestazioni di ricovero Definizione degli standard di sistema per mille abitanti per le prestazioni ambulatoriali Definizione del modello per l individuazione di standard di sistema per mille abitanti per le prestazioni effettuate a livello dell assistenza distrettuale Definizione di standard di struttura Analisi DB SDO al fine di individuare per alcune prestazioni i tassi standardizzati per età Individuazione delle Regioni campione nell ambito delle prestazioni ambulatoriali Elaborazione di primi indicatori relativi a specifiche prestazioni Redazione e consegna degli output intermedi Modello di programmazione adottato dalla Ragione Piemonte e Applicazione del modello della Regione Piemonte agli altri contesti regionali. Ricognizione degli approcci nazionali e internazionali Applicazione di una metodologia di sintesi per evidenziare l applicabilità del modello proposto dalla Regione Capogruppo su altre regioni Individuazione di una metodologia di sintesi Individuazione della metodologia per la definizione di prestazioni da analizzare Individuazione delle criticità relative alle fonti informative (SDO, flusso C, HSP, STS..) Analisi e valutazione database SDO Analisi e valutazione del bisogno atteso a livello di sintesi e di dettaglioapprofondimento dei primi indicatori relativi a specifiche prestazioni Valutazione delle differenze tra i due approcci a livello di sintesi e di dettaglio nell ambito della definizione degli standard di sistema per le prestazioni di ricovero Definizione del modello per gli standard teorici di sistema per mille abitanti a livello di sintesi e di dettaglio, dal lato delle prestazioni di ricovero Luigi Robino luigi.robino@aress.piemonte.it Tiziana Mele tmele@kpmg.it

7 Tempi di attesa Il progetto Tempi di attesa nasce dall esigenza di identificare una metodologia di misura sistematica dei tempi d attesa, considerati come componente dei livelli di assistenza. Attraverso questo mattone si dovrà giungere alla definizione di: Informazioni rilevanti per la descrizione del fenomeno Metodologia per la rilevazione sistemica dei tempi di attesa Definizione delle modalità di lettura ed interpretazione dei tempi di attesa Proposte operative per il miglioramento delle liste e dei tempi di attesa Metodologia per la rilevazione del fenomeno lato ricoveri e linee guida per la eventuale sospensione delle attività di prenotazione Metodologia per la rilevazione del fenomeno lato ambulatoriale e linee guida per la eventuale sospensione delle attività di prenotazione Linee guida per la progettazione del CUP (relativamente alle informazioni necessarie al monitoraggio) e metodologia per la misurazione dei tempi di attesa lato struttura Metodologia per la misurazione dei tempi di attesa sui percorsi diagnostico-terapeutici Ricognizione degli approcci internazionali e nazionali Analisi delle esperienze nazionali sui sistemi di generazione e rilevazione dati lato ricovero e lato ambulatoriale Analisi delle esperienze nazionali sui metodi di lettura e valutazione lato ricovero e lato ambulatoriale Predisposizione degli strumenti per realizzare una raccolta mirata di ulteriori informazioni sulle realtà regionali relativamente ai tempi di attesa, mediante interviste ai referenti regionali, focus group con stakeholders delle singole regioni, questionario ad un gruppo di direttori sanitari. Identificazione delle linee guida per la sospensione delle attività di prenotazione lato ricovero e lato ambulatoriale Ricognizione delle soluzioni proposte e dei problemi affrontati a livello regionale Predisposizione di una prima bozza di documento contenente le proposte operative per la riduzione dei tempi e delle liste di attesa, alla luce della ricognizione delle esperienze nazionali ed internazionali Definizione dell impostazione metodologica relativa alla rilevazione dei tempi di attesa sia per le prestazioni erogate in regime di ricovero ordinario che per le prestazioni ambulatoriali Definizione dell impostazione metodologica relativa all assegnazione delle priorità Definizione di linee guida per la progettazione dei CUP e identificazione dei criteri per la gestione e la transcodifica delle priorità Definizione di una metodologia di rilevazione dei tempi per i percorsi diagnostico-terapeutici e valutazione della fattibilità dell analisi dei tempi d attesa per tali percorsi Carlo Liva liva@assr.it Tiziana Mele tmele@kpmg.it

8 Misura dell appropriatezza Il progetto prevede Misura dell appropriatezza nasce dall esigenza di definire una metodologia comune di misura dell appropriatezza, migliorativa di quelle esistenti. REGIONE UMBRIA PROVINCIA AUTONOMA TRENTO Proposta di modifica del DPCM LEA per DRG a rischio inappropriatezza Metodologia per la valutazione dell'appropriatezza organizzativa Definizione del sistema di misura dell'appropriatezza DH DS e indicatori, lista di specifiche procedure chirurgiche eseguibili in chirurgia ambulatoriale Documento per la misura dell'appropriatezza clinica (prescrizioni farmaceutiche, prestazioni ambulatoriali e percorsi clinici) Analisi dei metodi basati sui sistemi informativi e di classificazione dei pazienti per la valutazione dell appropriatezza organizzativa Rilascio base dati nazionale SDO (in data 15/03/05) Ricognizione delle esperienze nazionali e internazionali Identificazione di DRG ad elevato rischio di inappropriatezza Analisi dell appropriatezza d uso dei farmaci Analisi dell appropriatezza delle prestazioni di specialistica ambulatoriale Analisi dell appropriatezza specifica dei percorsi clinici Ricognizione delle politiche regionali adottate dopo l emanazione del DPCM Definizione dei LEA, Novembre 2001 Paolo Di Loreto pdiloreto@regione.umbria.it Tiziana Mele tmele@kpmg.it

9 Misura dell outcome La valutazione comparativa sistematica degli esiti si svilupperà seguendo 2 aree principali di interesse e un area di intersezione che avrà il compito di servire le due aree prioritarie: valutazione comparativa degli esiti a livello dei soggetti erogatori valutazione comparativa degli esiti a livello di popolazione (valutare e confrontare esiti in aree geografiche diverse, documentare eventuali modificazioni temporali e guardare l efficacia dei trattamenti dal punto di vista della funzione di tutela della salute) applicazione di modelli di risk adjustment fine di confrontare gli esiti tra strutture o tra popolazioni, tenendo conto della diversa distribuzione per gravità. Nel piano di progetto le attività sono organizzate su gruppi di applicazioni. Il razionale della classificazione in tre gruppi delle applicazioni (patologie/trattamenti/indicatori) caratterizzati da bassa, media, alta complessità è l esistenza di banche dati complete e affidabili e la necessità di elaborare modelli complessi di risk adjustment. I prodotti realizzati in ciascun ambito sono: Rapporto sulla situazione attuale Nuovi modelli, indicatori e meccanismi di linkage Raccolta dati e confronto Elaborazione di una prima lista di possibili indicatori su cui avviare l analisi. Tale lista è il risultato di una selezione di indicatori utilizzati a livello internazionale (sistema sanitario inglese e americano), in quanto riconosciuti come riferimenti e al fine di creare rilevazioni sistematiche che permettano di confrontare il SSN con altri sistemi. Definizione, basata anche sulle esperienze internazionali, della lista di possibili applicazioni di un primo gruppo di indicatori relativi ad alcuni trattamenti per i quali le misure di esito siano desumibili, in maniera sistematica, dai sistemi informativi attuali. Pianificazione di un incontro con l ASSR, al fine di avere aggiornamenti e discutere della possibilità di recepire i dati della ricognizione effettuata dal Progetto di Ricerca Finalizzata e avviato dall Agenzia per identificare eventuali carenze informative dei sistemi correnti. Elaborazione delle schede di analisi per la maggior parte degli indicatori individuati. Individuazione di gruppi di lavoro per l analisi di specifici set di indicatori. Sono stati selezionati dall elenco Definizione operativa di alcuni indicatori rapidi (elaborato dal Gruppo Tecnico del mattone) alcuni indicatori calcolati attraverso interrogazione diretta degli archivi SDO nazionali. A tal proposito il Gruppo Tecnico ha prodotto un documento che riporta delle considerazioni preliminari sui risultati delle elaborazioni effettuate. Si è svolto un incontro con il Ministero della Salute al fine di condividere le esigenze informative del mattone e valutare la possibilità di calcolare gli indicatori individuati attraverso l archivio nazionale SDO. L analisi della situazione attuale sta procedendo con la revisione sistematica della letteratura scientifica e l avanzamento della ricognizione delle banche dati esistenti al fine di individuare patologie, trattamenti, indicatori su cui concentrare le fasi di progettazione. È tuttora in corso la classificazione delle applicazioni in gruppi in base alla complessità dei modelli di risk adjustment e alla natura/disponibilità dei dati necessari. E in corso la valutazione dell applicabilità degli indicatori identificati, al fine di testare l affidabilità di tali misure anche dal punto di vista del livello di informatizzazione e dell affidabilità dell informazione raccolta. E stata avviata l attività di definizione e implementazione di modelli, strumenti ed indicatori per la misura e la valutazione dell outcome di sistema e di popolazione, a partire dagli indicatori di bassa complessità. Definizione dei fattori di cui si vuole studiare l eventuale ruolo come modificatori di effetto e dei potenziali confondenti, nell ambito della Media e della Bassa complessità. Definizione degli outcome (popolazione e procedure) per la Media e Bassa complessità. Fulvia Seccareccia fulvia.seccareccia@iss.it Arianna De Silvio / Giulia Scarampi adesilvio@kpmg.it / gscarampi@kpmg.it

10 Realizzazione del Patient File Il progetto Mattone Realizzazione del Patient File interviene principalmente in due ambiti: Utilizzo indiretto dell informazione clinica per scopi epidemiologici, di controllo, di sorveglianza con la definizione delle caratteristiche rilevanti di: un anagrafe sanitaria (dimensione CITTADINO) un anagrafe degli operatori sanitari (dimensione PRESCRITTORE) REGIONE SICILIA Individuazione di un processo per il progressivo sviluppo di sistemi informativi regionali che, integrandosi con i processi sanitari ed amministrativi del livello locale, consentano il funzionamento di una Cartella Clinica Elettronica (EHR) regionale: Utilizzo della cartella clinica elettronica e condivisione di dati clinici tra operatori sanitari, ai fini assistenziali; Costruzione di un libretto sanitario personale elettronico del cittadino, che lo assista nella gestione consapevole della propria salute. Libro Bianco sulla funzione e prospettive di sviluppo del Patient File Linee guida per le modalità di allineamento e gestione dell anagrafe delle persone fisiche come base per l'anagrafe sanitaria Linee guida per la gestione del flusso informativo per la registrazione del decesso Linee guida per le modalità di gestione e fruizione dell'anagrafe sanitaria Linee guida per le modalità di gestione e fruizione un anagrafe dei professionisti sanitari Linee guida per contenuti informativi, processo di allineamento e aggiornamento per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Personale, e dei relativi processi di gestione del cambiamento Assegnazione delle responsabilità delle diverse macroattività ai partecipanti al gruppo di lavoro ristretto Condivisione con il gruppo di lavoro ristretto della pianificazione di dettaglio delle macroattività previste dal piano di progetto. In seguito alla condivisione definitiva dei piani di attività delle singole macroattività, sono state avviate da parte di ciascun referente regionale, responsabile di macroattività, le seguenti attività: Ricognizione delle esperienze nazionali ed internazionali Predisposizione del primo output del Mattone Libro Bianco sulla funzione e prospettive di sviluppo del Patient File Presentazione al gruppo di lavoro ristretto dell abstract del primo deliverable del Mattone Libro Bianco sulla funzione e prospettive di sviluppo del Patient File, tale sintesi è in attesa di essere approvata da tutti i partecipanti al gruppo di lavoro ristretto. Definizione delle modalità di gestione di un anagrafe delle persone fisiche come base per l anagrafe sanitaria Analisi della situazione attuale nell ambito della ottimizzazione del flusso informativo per la registrazione del decesso Definizione delle modalità di aggiornamento e fruizione dell anagrafe sanitaria Definizione dei requisiti per la costituzione di un anagrafe dei professionisti sanitari Definizione di un modello di cooperazione applicativa Individuazione di un processo finalizzato alla gestione del fascicolo sanitario personale sicuro in rete Emanuele Giusti e.giusti@m ail.regione.toscana.it Alice Ottaviani / Donato Scolozzi aottaviani@kpmg.it / dscolozzi@kpmg.it

11 Prestazioni farmaceutiche Obiettivo del progetto è la definizione di un sistema di rilevazione delle prestazioni farmaceutiche con particolare riferimento alle prescrizioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico, ai consumi ospedalieri e ai consumi in distribuzione diretta o per conto. REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA Documento di sintesi sulla ricognizione delle iniziative e delle modalità di rilevazione e individuazione del livello di dettaglio Documento di sintesi su confronto con quanto previsto dall art. 50 l.n. 326/03 Definizione dei tracciati record relativi ai consumi farmaceutici territoriali, ai consumi ospedalieri e in distribuzione diretta o per conto Definizione del processo di riferimento per la rilevazione dei dati Ricognizione delle iniziative regionali e delle modalità di rilevazione, relativamente ai tracciati rilevati a livello regionale o aziendale in merito a: Prestazioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico; Consumi in regime di ricovero; Consumi in distribuzione diretta o per conto; Analisi dei flussi esistenti. Analisi dei questionari precedentemente distribuiti a tutte le Regioni, inerenti l area delle prescrizioni farmaceutiche erogate tramite le farmacie aperte al pubblico, dei consumi ospedalieri e dei consumi in distribuzione diretta o per conto al fine di individuare il livello di dettaglio minimo comune e redigere il documento di sintesi relativo. Confronto tra i flussi esistenti e quanto previsto dal comma 9 art. 50 l.n. 326/03, in stretto collegamento con la ricognizione dei flussi relativi alle prestazioni territoriali convenzionate e predisposizione del documento di sintesi. Francesca Tosolini francesca.tosolini@regione.fvg.it Emanuela Mauro emauro@kpmg.it

12 REGIONE LAZIO Pronto soccorso e sistema 118 L obiettivo di questo Mattone Pronto soccorso e sistema 118 nasce dall esigenza di rendere disponibili con riferimento al sistema d emergenza e 118, strumenti e metodologie condivisi per consentire l interscambio informativo tra il livello nazionale del NSIS e i sistemi sanitari regionali. Pianificazione in via di definizione con i seguenti prodotti ipotizzati: REGIONE LIGURIA Definizione di un sistema di classificazione delle prestazioni erogate in Pronto Soccorso; Definizione dei contenuti informativi per la rilevazione delle prestazioni; Definizione di linee guida per l armonizzazione e l interoperabilità dei sistemi 118. Definizione del Piano di Progetto e del Gantt delle Attività Gabriella Guasticchi guasticchi@asplazio.it Giulia Scarampi gscarampi@kpmg.it

13 Prestazioni residenziali e semiresidenziali L obiettivo di questo Mattone consiste nel definire una base informativa comune per le prestazioni residenziali e semiresidenziali che sia in grado di soddisfare le necessità informative dei diversi livelli di gestione e di governo del SSN. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Modello validato per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale a lungo termine e relativo tracciato record Modello validato per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale riabilitativa e relativo tracciato record Prestazioni di assistenza residenziale a disabili fisici, psichici e sensoriali e relativo tracciato record Prestazioni di assistenza residenziale a pazienti psichiatrici lungodegenti e relativo tracciato record Analisi dei principali strumenti (RUG s, SOSIA, SVAMA), adottati in ambito nazionale, per la classificazione dell ospite, rilevazione delle condizioni cliniche e delle prestazioni in regime di residenzialità. Configurazione e architettura del nuovo sistema di classificazione delle prestazioni di assistenza residenziale Definizione Scheda per la rilevazione del flusso informativo nazionale per le prestazioni residenziali e semiresidenziali a lungo termine per anziani Presentazione ed approvazione nel corso della Cabina di Regia del 16 dicembre 2004 della Scheda del flusso informativo nazionale per le prestazioni a lungo termine per anziani (definita come Modello per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale a lungo termine e relativo tracciato record nel Piano di Progetto approvato dalla Cabina di Regia il 15 settembre 2004) Definizione del campione e modalità sperimentazione nell ambito dell assistenza residenziale a lungo termine Analisi dei principali strumenti di valutazione utilizzati nell'ambito dell assistenza residenziale riabilitativa In data 2 marzo 2005 si è tenuto un incontro nel corso del quale è stato illustrato al gruppo dello Studio di fattibilità Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale la metodologia utilizzata per la definizione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali per anziani Sperimentazione del Modello per la rilevazione delle prestazioni di assistenza residenziale e semiresidenziale a lungo termine e relativo tracciato record, finalizzata alla convergenza delle valutazioni rispetto al flusso codificato per il livello nazionale, indipendentemente dal sistema utilizzato a livello regionale Analisi degli item che caratterizzano gli strumenti presentati, nell'ambito dell assistenza residenziale riabilitativa Configurazione del nuovo sistema di classificazione delle prestazioni di assistenza residenziale riabilitativa Enrico Brizioli e.brizioli@sstefano.it Laura Spennagallo lspennagallo@kpmg.it

14 Assistenza primaria e prestazioni domiciliari L obiettivo di questo Mattone è l indagine delle diverse modalità organizzative dell assistenza primaria e la definizione di una base informativa comune per le prestazioni erogate in regime di assistenza primaria e domiciliare che sia in grado di soddisfare le necessità informative dei diversi livelli di gestione e di governo del SSN. Elenco delle prestazioni di assistenza domiciliare Tracciato record per la rilevazione dei dati sulle prestazioni di assistenza domiciliare Elenco delle prestazioni di assistenza primaria e analisi dei modelli organizzativi innovativi Tracciato record per la rilevazione dei dati sulle prestazioni di assistenza primaria Rilevazione e analisi dei sistemi di classificazione adottati a livello nazionale e delle principali esperienze nazionali di prestazioni erogate in assistenza domiciliare Realizzazione di un questionario per la rilevazione delle attività di assistenza primaria e domiciliare sottoposto alle regioni del Gruppo di Lavoro Ristretto Identificazione di un sistema di classificazione delle prestazioni domiciliari Realizzazione della Scheda di Rilevazione per il flusso informativo nazionale dell assistenza domiciliare, del relativo tracciato record e delle Istruzioni per la compilazione della stessa. Presentazione, nel corso della Cabina di Regia del 19 gennaio 2005, dell output Flusso Informativo per l Assistenza domiciliare (definito come Elenco delle prestazioni di assistenza domiciliare nel Piano di progetto approvato nel corso della Cabina di Regia il 15 settembre 2004) Definizione delle esigenze informative per la rilevazione dei dati nell ambito delle prestazioni di assistenza domiciliare Analisi e integrazione del questionario che il Ministero della Salute ha sottoposto alle Aziende Sanitaria per la rilevazione dei diversi modelli organizzativi dell assistenza primaria Recepimento ed analisi delle risultanze della ricognizione del Ministero della Salute Raccolta dei risultati del Questionario per la rilevazione delle attività compilato dalle Regioni appartenenti al Gruppo di Lavoro Ristretto Recepimento e analisi della ricognizione dell'attività svolta nelle Regioni del GdLR Definizione del tracciato record e del processo per la rilevazione dei dati nell ambito delle prestazioni di assistenza domiciliare Sperimentazione del nuovo flusso per la rilevazione dei dati relativi alle prestazioni di assistenza domiciliare, secondo quanto proposto e approvato dalla Cabina di Regia nella seduta del 17 febbraio Definizione di un sistema di classificazione delle prestazioni Vincenzo Pomo v.pomo@arespuglia.it Laura Spennagallo lspennagallo@kpmg.it

15 Misura dei costi del SSN L obiettivo di questo Mattone consiste nell individuazione ed implementazione di un approccio omogeneo per la creazione, a livello locale del SSN, dei flussi informativi economici che vengono successivamente resi disponibili al livello regionale e nazionale del SSN. Il gruppo di lavoro coinvolto nella realizzazione del mattone Misura dei costi del SSN avrà il compito di individuare le opportune metodologie, procedure, processi e strumenti di rilevazione e rappresentazione dei flussi informativi, funzionali al raggiungimento, in tempi relativamente breve, dell obiettivo di cui sopra. REGIONE ABRUZZO Attraverso questo mattone si dovrà giungere alla: Revisione/taratura dei principi di redazione dei flussi economici nazionali di bilancio delle aziende stesse; Definizione di una metodologia per il consolidamento dei bilanci delle aziende sanitarie sia a livello infraregionale che interregionale; Definizione di una metodologia per la rilevazione dei costi per struttura sanitaria a partire dai dati della contabilità analitica delle Aziende sanitarie; Definizione di una metodologia per la rilevazione dei costi per livello di assistenza a partire dai dati della contabilità analitica delle Aziende sanitarie. Nuovi modelli Conto Economico, Stato Patrimoniale, Fonti e impieghi Linee guida per la loro predisposizione Manuale di consolidamento, inerente alla metodologia per il consolidamento nazionale dei bilanci delle ASL Nuovo Modello di rilevazione CP e linee guida per la sua predisposizione Nuovo Modello LA e linee guida per la sua predisposizione Ricognizione e analisi delle leggi di contabilità e dei principi contabili adottati nell ambito delle diverse Regioni. Elaborazione di un documento recante le Principali differenze delle normative regionali e nazionali relative alla contabilità e al bilancio delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere. Analisi degli elementi di contesto (si è tenuto un incontro con i referenti del Ministero dell Economia e delle Finanze e dell ISTAT, principali fruitori del Modello Conto Economico) Definizione delle esigenze informative e bozza dei modelli. Incontro, in data 3 febbraio 2005, con il Gruppo di Lavoro Allargato, finalizzato alla condivisione della bozza del Modello CE, prima che lo stesso sia oggetto di una sperimentazione sul territorio e sia conseguentemente consegnato quale primo output di progetto, in Cabina di Regia. Ultimazione dei modelli di Conto Economico e di Stato Patrimoniale Definizione linee guida per la predisposizione dei modelli CE e SP Individuazione dei soggetti da coinvolgere nel consolidamento (area di consolidamento) Individuazione delle partite infra ed interregionali soggette ad eliminazione da consolidamento a livello di azienda sanitaria, a livello regionale e statale Gilda Salatino salatino@assr.it Annalisa Botticelli abotticelli@kpmg.it

16 Assistenza sanitaria collettiva L obiettivo di questo Mattone consiste nella definizione di un sistema di classificazione dei LEA contenuti nell ambito dell Assistenza Sanitaria Collettiva omogeneo a livello nazionale. Attraverso questo mattone si dovrà giungere alla: REGIONE CAMPANIA Ricognizione delle esperienze nazionali in ordine alla classificazione ed alla modalità di rilevazione e codifica delle prestazioni, nell'ambito delle singole funzioni della prevenzione. Definizione di un approccio alla classificazione e all'individuazione delle funzioni. Definizione di un sistema di classificazione per le prestazioni/funzioni di prevenzione. Definizione della modalità di rilevazione dei flussi relativi alle prestazioni di prevenzione per singola funzione. Definizione dei meccanismi di manutenzione del sistema di classificazione. Documento di catalogazione delle diverse esperienze nazionali. Documento di rilevazione delle best practice. Documento di definizione dell approccio per la classificazione delle funzioni. Documenti analitici di classificazione delle prestazioni per singola funzione. Metadato per la rilevazione delle prestazioni. Cruscotto di indicatori. Documento di rappresentazione dei meccanismi di manutenzione del sistema di classificazione. Invio delle lettere di richiesta di documentazione inerente la classificazione e la modalità di rilevazione delle prestazioni, nell'ambito delle singole funzioni della prevenzione. Seminario, finalizzato alla presentazione da parte di alcune Regioni delle loro esperienze in tema di classificazione e rilevazione delle prestazioni di prevenzione. Compilazione e invio ai referenti delle singole Regioni dello strumento predisposto per la rappresentazione e catalogazione delle modalità di classificazione e rilevazione delle prestazioni di assistenza sanitaria collettiva, al fine di: - verificare la correttezza delle informazioni inserite, come desunte dal materiale raccolto; - integrare la scheda con le informazioni mancanti. Incontro con la capogruppo del Mattone Prestazioni ambulatoriali, finalizzato alla definizione di un approccio comune di classificazione e codifica delle prestazioni che interessano sia il regime ambulatoriale che la prevenzione (screening) Analisi e condivisione dei risultati emersi dalla Ricognizione delle esperienze nazionali in ordine alla classificazione ed alla modalità di rilevazione e codifica delle prestazioni, nell'ambito delle singole funzioni della prevenzione Catalogazione dei contributi delle singole regioni Rilevazione delle best practice Individuazione dell approccio metodologico per la definizione del nuovo sistema di classificazione e rilevazione delle funzioni della prevenzione Renato Pizzuti (Regione Campania) r.pizzuti@regione.campania.it Annalisa Botticelli abotticelli@kpmg.it

17 NSIS Sistema di Integrazione delle Informazioni Sanitarie Individuali L obiettivo del Sistema di Integrazione delle Informazioni Sanitarie Individuali è la definizione del processo di condivisione delle informazioni in ambito ambulatoriale e farmaceutico ed integrazione del flusso SDO, al fine di sviluppare la cooperazione tra i sistemi regionali e il NSIS per condividere le informazioni relative a tutte le prestazioni incentrate sul cittadino e realizzare un modello pronto a recepire quanto previsto nel progetto I mattoni del SSN. Pianificazione La disponibilità dei primi risultati del Mattone "Prestazioni Residenziali e Semiresidenziali" ha portato all'aggiunta di un'ulteriore fase "PRS - A", finalizzata alla realizzazione di un "Sistema di raccolta delle Prestazioni Residenziali e Semiresidenziali per Anziani". Lo Studio, quindi, prevede quattro fasi la prima delle quali è già stata completata, in particolare: Fase 1: obiettivo definizione del processo di condivisione delle informazioni in ambito ambulatoriale e farmaceutico ad integrazione del flusso SDO. Fase PRS A: obiettivo realizzazione di un Sistema di raccolta delle prestazioni residenziali e semiresidenziali per Anziani. Fase 2: obiettivo sperimentazione di un sistema di cooperazione applicativa tra i sistemi regionali e NSIS in ambito flusso SDO. Fase 3: obiettivo recepimento dei risultati dei mattoni e messa a regime del sistema attraverso l allargamento alle altre prestazione sul territorio (CEDAP, vaccinazioni ). Fase 1 Approvazione, in Cabina di Regia, il 6 maggio 2004, dello Studio di Fattibilità Sistema di integrazione delle informazioni sanitarie individuali Fase 1 Scenario transitorio, relativo all integrazione delle informazioni già disponibili sulle schede di dimissione ospedaliera con un nucleo minimo di informazioni relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza farmaceutica. Stesura del Piano Revisione Normative ed Organizzazione, per la modifica delle norme che regolano lo scambio dei dati tra i diversi attori del NSIS stesso, definendo attività, responsabili esecutivi e scadenze. Ricezione dei dati di 14 regioni sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza farmaceutica e relativo caricamento a sistema di cui: mil. di prestazioni di Specialistica Ambulatoriale mil. di prestazioni Assistenza Farmaceutica. Distribuzione, in Cabina di Regia del 16 dicembre 2004, del materiale relativo alle Specifiche Tecniche e alle Specifiche Funzionali del Tracciato record del Nucleo Minimo. Fase 2: Analisi delle esperienze svolte in alcune regioni italiane. Presentazione di una ipotesi di sviluppo nella Cabina di Regia del 16 dicembre 2004 da parte del RTI di sviluppo. Fase 1 Sviluppo della sperimentazione per la rilevazione del flusso di specialistica ambulatoriale e farmaceutico secondo quanto previsto dallo Studio di Fattibilità. In corso di caricamento i dati relativi all anno Fase PRS A: Definizione obiettivi ed ambiti dello studio di fattibilità. Lidia Di Minco l.diminco@sanita.it Donato Scolozzi dscolozzi@kpmg.it

18 Monitoraggio della rete di assistenza L obiettivo di questa componente del NSIS è di monitorare tutte le strutture d offerta del territorio in modo da rispondere ad esigenze di governo del sistema e di comunicazione verso il cittadino. Pianificazione Lo studio si attua attraverso un approccio per fasi: Anagrafica ASL Comuni Assistibili, modulo che mira a monitorare l evoluzione del territorio ASL e della relativa popolazione residente, offrendo anche un servizio di georeferenziazione. Monitoraggio strutture di ricovero e strutture territoriali. Fase 1 Chiusura dello studio di fattibilità della Fase 1 relativa all Anagrafica Aziende sanitarie locali Comuni Assistibili Completamento dello sviluppo dell applicazione Collaudo dell applicazione Giornata di presentazione del progetto Monitoraggio della rete di assistenza Messa in esercizio dell applicazione Fase 2 Avvio attività per la realizzazione di uno studio di fattibilità che recepisce la metodologia di rilevazione e classificazione delle strutture sanitarie e socio sanitarie definita dal Mattone Classificazione delle Strutture. Lidia Di Minco l.diminco@sanita.it Federica Milozzi fmilozzi@kpmg.it

19 Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco e dell impiego dei medicinali Il Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco e dell impiego dei medicinali nasce con i seguenti obiettivi: Ricondurre ad unitarietà il processo relativo al ciclo di vita del farmaco partendo dall Autorizzazione all Immissione in Commercio, al fine di poter disporre di un anagrafe unica, certa, completa, fruibile, flessibile disponibile a livello nazionale; Collegare i dati di utilizzo dei medicinali al paziente, oltre che al canale distributivo come avviene attualmente. Pianificazione La fase 1 del progetto si focalizza su una serie di aspetti chiave e prevede la suddivisione in filoni progettuali relativi a: la realizzazione della banca dati unica del farmaco e delle relative funzionalità operative. la predisposizione di opportune funzionalità per l esposizione verso l esterno dei dati. la definizione di un sistema di workflow per la gestione di alcuni iter autorizzativi relativi al ciclo di vita del farmaco (Direttori Tecnici, Officine di Produzione, Immissione in commercio, Mutuo riconoscimento). la sperimentazione dell integrazione con l e-ctd. La fase 2 prevede il collegamento dei i dati di utilizzo dei medicinali al paziente. Alla data è in corso la Fase 1 e in particolare: Studio di fattibilità Fase 1 Integrazione del processo relativo al ciclo di vita del farmaco partendo dall AIC. Analisi funzionale, Disegno e Realizzazione del software a supporto della Banca Dati Unica del Farmaco e delle funzionalità per l esposizione dei dati verso le Regioni. Analisi funzionale delle Procedure Autorizzative: abilitazione direttori tecnici, Officine di produzione e Mutuo riconoscimento (soluzione a regime). Disegno e realizzazione del software relativo alla gestione delle procedure autorizzative di Abilitazione Direttori Tecnici Disegno e realizzazione del software relativo alla gestione delle procedure autorizzative di Officine di produzione. Avvio attività per la predisposizione del collaudo Gestione Operativa Banca Dati Unica del Farmaco. Analisi di una soluzione adeguata per consentire l acquisizione delle informazioni dai prontuari regionali. Claudia Biffoli c.biffoli@sanita.it Donato Scolozzi dscolozzi@kpmg.it

20 Osservatorio per gli investimenti pubblici in sanità Garantire un efficace politica di impiego dei fondi pubblici destinati agli investimenti in sanità in coerenza con il quadro degli obiettivi e delle esigenze del SSN. Pianificazione Lo studio si attua attraverso la strutturazione di un unico deliverable relativo allo studio di fattibilità Chiusura dello studio di fattibilità Concluse le attività di sviluppo e collaudo del Sistema di Raccolta dati da migrare e del sistema per il monitoraggio degli investimenti pubblici in Sanità da parte dello sviluppatore e della relativa certificazione. Messa in esercizio (anticipata esecuzione) del Sistema di Raccolta dati da migrare. Messa in esercizio del Sistema per il monitoraggio degli investimenti pubblici in Sanità da parte del gestore Svolgimento di nuove attività formative in aula che vedono il coinvolgimento dei referenti regionali. Lidia Di Minco l.diminco@sanita.it Francesca Marano francesca.marano@it.pwc.com

21 Monitoraggio e tutela della salute mentale L obiettivo di questa componente del NSIS è di disporre di un patrimonio informativo necessario a promuovere buone pratiche basate su evidenze scientifiche nella presa in carico e nella definizione del progetto terapeutico-riabilitativo. Pianificazione Lo studio si attua attraverso la strutturazione di due fasi: Fase 1 Scenario transitorio il cui obiettivo è di implementare nuovi flussi informativi per la Salute Mentale per rispondere alle esigenze individuate nell Accordo Stato Regioni del 11/10/2001; Fase 2 Scenario a regime, il cui obiettivo è di integrare il Sistema Informativo della Salute Mentale con gli altri flussi del NSIS. Lo Studio di Fattibilità è stato approvato dalla Cabina di Regia del 16 dicembre E stata predisposta la v. 2.0 del deliverable A e del Deliverable B dello studio di fattibilità Monitoraggio e Tutela della Salute Mentale - Fase 1: Scenario transitorio e l Excutive Summary v Sono in corso le attività relative all avvio dello sviluppo del Sistema Informativo della Salute Mentale. Sono state avviate le attività di condivisione delle necessità informative per il sistema informativo della salute mentale con i gruppi di lavoro dei Mattoni che possono impattare sul SISM stesso (Classificazione delle strutture, classificazione delle prestazioni ambulatoriali, classificazione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali, evoluzione del sistema nazionale dei DRG). Lidia Di Minco l.diminco@sanita.it Francesca Marano francesca.marano@it.pwc.com

22 Disegno del Modello Concettuale Integrato relativo ai dati di prioritario interesse per le Regioni e re-engineering dei flussi L obiettivo di questa attività prevede il disegno di un Modello concettuale nei quali sono riportate le entità di business, una descrizione delle stesse e dei relativi attributi, nonché l insieme delle relazioni tra le entità oggetto del Disegno e il supporto alla sua implementazione. Pianificazione La realizzazione del Modello Concettuale e il supporto alla sua implementazione si attua attraverso la strutturazione di due fasi: Fase 1 Oggetto del primo Modello Concettuale Integrato sono le entità, gli attributi e le relative relazioni - rilevate dalla documentazione cartacea/regolamenti/decreti ministeriali che regolano i flussi informativi oggi esistenti - presenti nei flussi oggetto di reingegnereeing da parte del RTI di Sviluppo e dallo Studio di Fattibilità: Sistema di integrazione delle informazioni Sanitarie Individuali - Fase 1; Fase 2 Oggetto del secondo Modello Concettuale Integrato è il Primo Modello Concettule Integrato con anche le entità, gli attributi e le relative relazioni presenti nei diversi flussi informativi che compongono il NSIS. E stato presentato il Modello Concettuale Integrato relativo ai seguenti flussi: Schede Dimissioni Ospedaliere, DM 380 del 27 ottobre 2000; Tracciato CEDAP, circolare n 15 del 19 dicembre 2001; Modelli di rilevazione delle attività gestionali ed economiche delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, gennaio 2003; Conto Annuale; Prestazioni di diagnostica per immagini; Modello Concettuale del Sistema di Integrazione delle Informazioni Sanitarie Individuali. Fase 1 Scenario Transitorio. E in corso il programme management sulle attività di re-engineering dei flussi Allo stato attuale è in corso di elaborazione la versione del Modello Concettuale Integrato previsto in Fase 2 che integra quanto previsto nel modello concettuale disegnato in Fase 1 con altri flussi NSIS : Monitoraggio del ciclo di vita del farmaco; Dispositivi medici; Farmacovigilanza; Legge 210/92; Osservatorio degli investimenti pubblici in Sanità; Monitoraggio della rete di assistenza Fase 1; Monitoraggio e tutela della salute mentale - Fase 1; Piano nazionale dei residui; Assistenza sanitaria Naviganti. Lidia Di Minco l.diminco@sanita.it Francesca Marano francesca.marano@it.pwc.com

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