Il Ruolo delle Donne nel Business delle Piccole e Medie Imprese

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1 FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI BPW Italy Via Piemonte, Roma Tel.06/ Fax 06/ Avv. Eufemia Ippolito Past Presidente Nazionale Via C.Musacchio, Gravina in Puglia (BA) Tel. 080 / Cell e- mail : ippolitoe@aliceposta.it Tema Internazionale Empowered Women Leading Business Gaeta, 28 aprile 2014 Yacht Med Festival Il Ruolo delle Donne nel Business delle Piccole e Medie Imprese Intervento della Past Presidente Nazionale- Eufemia Ippolito " Imprese innovative e Green Economy - Tradizione e Creatività" Quando oggi si parla di imprese innovative, due sono le accezioni più comuni, sulle quali tanto abbiamo dibattuto nel biennio appena conclusosi e continuiamo ancora a dibattere. Innanzi tutto quella dell economia verde, della green economy. Con questo termine viene generalmente indicata quel tipo di industria ambientale capace di comportare un cambiamento radicale della cultura della produzione indirizzandola verso processi e prodotti sostenibili e che, per tale sua peculiarità, è stata indicata come unico strumento di uscita dall attuale crisi. Ho avuto il privilegio di partecipare, nello scorso anno 2013, alla conferenza regionale della BPW Asia Pacifico tenutasi a Taipei (Taiwan) ; proprio in questa sede, riprendendo i contenuti della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo sostenibile, denominata Rio+20, grande spazio di approfondimento è stato dedicato all aspetto della green economy, come strumento di uscita dalla crisi economica mondiale. Parlare di green economy significa infatti parlare delle potenzialità insite in un modello economico che punta sull innovazione, sulla ricerca e sulla conoscenza per affrontare le sfide lanciate dal mercato, sforzandosi di ridurre le ricadute negative sull ambiente e sulle generazioni future. L economia verde comprende, infatti, non solo le imprese attive nel comparto delle energie rinnovabili, ma tutti quei soggetti produttivi e non, che mostrano una particolare attenzione al tema della sostenibilità e che, attraverso l adozione di comportamenti orientati alla salvaguardia dell ambiente, contribuiscono alla sua diffusione all interno della comunità.

2 All interno di questo particolare tipo di economia, un ruolo decisivo può essere svolto dalla donna. Come ho accennato di recente nella nostra circolare interna, i risultati di diverse ricerche ci dicono che sono le donne le portatrici del nuovo modello di sviluppo improntato alla sostenibilità ambientale, non solo in ambito domestico, ma anche nel mondo del lavoro. Le donne infatti stanno dimostrando di mantenere un comportamento più attento e rispettoso dell ambiente,affrontando con intelligenza e buon senso squisitamente femminile il problema dello spreco delle risorse. Questa invocata impronta femminile non si esaurisce in un discorso di quote rosa, ma nasce della convinzione che le donne sanno portare quella loro particolare sensibilità di donne - madri orientata all accoglienza, alla salubrità, al vivere in sintonia con la terra e con l ambiente. Basti pensare per esempio - come recentemente messo in luce dalle Associazioni di settore - che l ingresso progressivo delle donne nell agricoltura italiana, ha certamente dato un forte impulso all innovazione che ha caratterizzato il settore stesso con l'ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, la crescente attenzione al benessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agri-asilo, l adozione di piante e animali online. Ecco allora che compito di un movimento di opinione al femminile, quale noi siamo, è sviluppare in tutte noi e soprattutto nelle giovani la consapevolezza che le donne possono avere un ruolo decisivo nella soluzione della crisi attuale, incoraggiando e sostenendo la loro naturale vocazione all innovazione; occorre dare un senso alle conclusioni cui è pervenuta la Banca Mondiale che ha evidenziato come aumenti di produttività, prospettive di crescita avanzate e risultati migliori per le future generazioni si riscontrano solo se associati a un maggiore accesso delle donne alle risorse produttive. La speranza è che anche le nostre giovani colgano fino in fondo queste opportunità; durante i tanti convegni organizzati dalle nostre Sezioni sul nuovo modo di fare impresa, siamo rimaste stupite dai nuovi approcci che molte giovani hanno con il mondo dell imprenditoria dove i sistemi online, le nuove tecniche di comunicazione, il networking sono i capisaldi delle nuove forme di imprenditoria : un mondo nuovo che noi tendiamo a proiettare nel futuro ma che è già il presente per molte delle nostre giovani. Per questo è giusto parlarne e approfondirne tutti gli aspetti coinvolgendo le nostre giovani Socie, per offrire loro nuove competenze, conoscenze e nuove prospettive nel campo lavorativo. La seconda accezione di impresa innovativa, quella più tecnica e che trova il proprio fondamento su una base prettamente giuridica, è quella delle start up, termine inglese che altro non significa che avviare, iniziare un qualcosa, nel nostro caso : l avvio di un impresa. La sua collocazione normativa è nella legge n. 221, entrata in vigore il 19 dicembre 2012, che ha convertito il cosiddetto Decreto Legge sulla crescita del nostro Paese. In particolare la Sezione IX è dedicata ad una nuova tipologia di imprese: la start-up innovativa.

3 Si tratta di società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, o società europee aventi sede fiscale in Italia, che rispondono a determinati requisiti e hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Nascono con lo scopo di favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l'occupazione, in particolare giovanile, per contribuire allo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale, alla creazione di un contesto maggiormente favorevole all'innovazione, per promuovere maggiore mobilità sociale e attrarre in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall'estero. In favore della start-up innovativa il legislatore ha previsto una serie di agevolazioni di varia natura, soprattutto di natura fiscale ; condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che le imprese vengano iscritte nell'apposita sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle start-up innovative. Possiamo fare rapidamente una rapida carrellata su tali vantaggi: l abbattimento degli oneri per l'avvio d'impresa, una particolare disciplina che agevola le assunzioni e i rapporti di lavoro, sistemi fiscali agevolati. Il beneficio fiscale è maggiore se l'investimento riguarda le start-up a vocazione sociale e quelle che operano nel settore energetico. E ancora, forme agevolate di accesso al credito, quale l accesso al Fondo Centrale di Garanzia, un fondo governativo che facilita l'accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. E infine,il sostegno da parte dell'agenzia ICE, sostegno che include l'assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, l'ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali, e l'attività volta a favorire l'incontro delle start up innovative con investitori potenziali. L'obiettivo e' creare un ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo delle nuove imprese innovative, sostenere la crescita delle aziende e i giovani talenti. E non si tratta solo di un nuovo modo di dare impresa: siamo tutti consapevoli che quando c è un settore privato sano, vivace e responsabile, vi sono anche molte più possibilità per uno sviluppo sostenibile ed un crescita economica che può aiutare a contrastare il crescente fenomeno della nuova povertà. Alle aziende, non si chiede solo un sostegno economico per uno specifico progetto o campagna di sensibilizzazione, ma volontà e modi di attivare sinergie di lungo termine che possano contribuire a sradicare tale fenomeno e a garantire il rispetto dei diritti umani: dialogo, fiducia e condivisione sono gli strumenti con cui si dovrebbe costruire ogni partnership aziendale.

4 L esigenza della salvaguardia ambientale ripropone all attenzione il ruolo esercitato dalla società sulle scelte operative e strategiche delle aziende: la crescente preoccupazione per i livelli di inquinamento ha imposto infatti alle aziende,più attente e puntuali politiche, anche innovative e complesse, rivolte alla tutela dell ambiente naturale. Ovunque è avvertita come imprescindibile e non più rinviabile l esigenza di creare e comunicare soluzioni di profitto ma che, al tempo stesso, incoraggino le imprese a raggiungere nuovi livelli di eccellenza attraverso una migliore gestione dei rischi e l individuazione di modelli di business innovativi, per una crescita economica più sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale e sociale. Un primo salto di qualità, in questo senso, è consistito nel riconoscere all ambiente un ruolo fondamentale nelle dinamiche di crescita dell impresa, il cui deterioramento può mettere a repentaglio la sua capacità di competere, di stare sul mercato e perfino di operare. Le imprese più innovative oggi cominciano infatti a sperimentare vantaggi e benefici economici derivanti dal miglioramento delle proprie prestazioni ambientali: risparmi energetici, riduzioni nei costi delle risorse e delle materie prime, recupero dei materiali di scarto, valorizzazione economica dei residui di lavorazione e così via. L ambiente, in altri termini, è divenuto un bene collettivo prioritario per molti attori sociali e operanti sul mercato. L aumento della partecipazione pubblica alle iniziative promosse dalle associazioni ambientaliste, il successo della raccolta differenziata in molte città ( e Salerno è un eccellenza ) il cosiddetto consumo ecologico,la crescente sensibilità dimostrata dai clienti nei confronti delle tematiche ambientali, ha indotto molte imprese a rivedere i principi e le modalità sulla base dei quali era impostata la propria strategia competitiva. L ambiente - da limite - si trasforma in opportunità competitiva divenendo per molte imprese l elemento su cui fondare la propria strategia di mercato. Le finalità dell impresa, così, sono sempre meno riconducibili all unico obiettivo del profitto e dell ottimizzazione dell efficienza economica. La ricerca e il conseguimento del consenso sociale, sono di contro - sempre più riconosciuti come obiettivi altrettanto rilevanti per la crescita competitiva. Una efficace politica richiede tuttavia non soltanto la valorizzazione dell esistente ma anche il supporto alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali, anche nel terzo settore : dalle imprese culturali e creative vere e proprie fino alle organizzazioni non-profit e alle realtà della piccola impresa artigianale. C è un concetto infatti - che spesso si associa alla storia e all immaginario dell Italia, che è quello di cultura'. Un associazione sicuramente influenzata dal grande patrimonio storicoartistico che possiede il nostro Paese Ma la cultura non è solo passato, è anche presente, progresso, sostenibilità. Così come i nostri antenati hanno prodotto quegli elementi culturali di cui oggi ci fregiamo, dovremmo

5 anche noi essere consapevoli che, proprio come chi ci ha preceduto, stiamo contribuendo ad arricchire il capitale culturale dell Italia, a vantaggio delle generazioni future. E questo, anche attraverso l operato di migliaia di imprese, figlie della cultura e dei saperi proprî del nostro territorio, i cui prodotti nascono dal connubio tra tradizione e innovazione e contribuiscono così alla diffusione di quei valori e significati che caratterizzano la società e l economia italiana. Ed è proprio nella capacità unica di trasferire in un manufatto l evocazione del territorio, della storia e della cultura che l hanno generato, nell attitudine a caricarlo di significati che vanno ben al di là del suo valore intrinseco, che risiede l originalità e il successo del nostro made in Italy. Far sì che le performance di queste imprese, spesso di piccole e piccolissime dimensioni, riescano ad avere ricadute sempre più significative sul nostro sistema produttivo implica la definizione di interventi di supporto orientati a una logica di networking, indispensabili per vincere le nuove sfide globali. Oggi più che mai la produzione di cultura, la propensione alla qualità e al bello deve incrociare l innovazione, la ricerca, la nuova frontiere della green economy,un incrocio virtuoso tra patrimonio culturale, conoscenza, tecnologia. Riportare alla luce, valorizzare, esaltare quanto di meglio le nostre tradizioni produttive hanno saputo fare e continuano a fare ma anche seguire con passione le traiettorie evolutive dell enorme patrimonio di competenze e capacità imprenditoriali del nostro Paese, grazie alle quali l Italia continua ad essere percepita nel mondo come esempio di gusto, di design e di qualità. Tecnologia e stupore, sapienza e intraprendenza, capacità di reinventarsi e rivisitare la storia e la tradizione italiana. Solo così possiamo dare un senso a quell articolo 9 della nostra Costituzione che recita La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Solo così possiamo dare attuazione a quel pensiero di Papa Francesco sul rispetto del Creato considerato come bene comune : Coltivare e custodire il Creato vuol dire far crescere il mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un giardino, un luogo abitabile per tutti.

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