VALUTAZIONE DEI RISCHI ROA (Non Coerenti)

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1 AZIENDA O.M.B. S.N.C. DI BATTAGLIO GUIDO & C. - LAVORAZIONI MECCANICHE E CARPENTERIA - TIPOLOGIA DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI ROA (Non Coerenti) LUOGO e DATA Viale Artigianale, 4 VEZZA D'ALBA (CN), REVISIONE 00 IL DATORE DI LAVORO IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Sig. BATTAGLIO Mauro Sig. BATTAGLIO Mauro (Firma) (Firma) IL MEDICO COMPETENTE Dott. ssa FAMILIARI Anna (Firma) IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Sig. FASSINO Corrado (Firma) Il presente documento è stato elaborato da Miradoli Dr. Antonio, Via Cuneo Beinette (Cn) Tel: Cell.: per conto dell Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service Srl. 1

2 PREMESSA Il criterio adottato per la valutazione dei rischi derivanti dall'esposizione a radiazioni ottiche artificiali da sorgenti non coerenti è quello definito nell'ambito del titolo VIII, capo V, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Il capo V stabilisce le prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che possono derivare, dall esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute. Agli effetti delle disposizioni del Capo V si intendono per: - radiazioni ottiche: tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d onda compresa tra 100 nm e 1 mm. Lo spettro delle radiazioni ottiche si suddivide in radiazioni ultraviolette, radiazioni visibili e radiazioni infrarosse: radiazioni ultraviolette: radiazioni ottiche a lunghezza d'onda compresa tra 100 e 400 nm. La banda degli ultravioletti è suddivisa in UVA ( nm), UVB ( nm) e UVC ( nm); radiazioni visibili: radiazioni ottiche a lunghezza d'onda compresa tra 380 e 780 nm; radiazioni infrarosse: radiazioni ottiche a lunghezza d'onda compresa tra 780 nm e 1 mm. La regione degli infrarossi è suddivisa in IRA ( nm), IRB ( nm) e IRC (3000 nm-1 mm); - radiazione non coerente: qualsiasi radiazione ottica diversa dalla radiazione laser; - valori limite di esposizione: limiti di esposizione alle radiazioni ottiche che sono basati direttamente sugli effetti sulla salute accertati e su considerazioni biologiche. Il rispetto di questi limiti garantisce che i lavoratori esposti a sorgenti artificiali di radiazioni ottiche siano protetti contro tutti gli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute conosciuti; - irradianza (E) o densità di potenza: la potenza radiante incidente per unità di area su una superficie espressa in watt su metro quadrato (W m -2 ); - esposizione radiante (H): integrale nel tempo dell irradianza espresso in joule su metro quadrato (J m -2 ); - radianza (L): il flusso radiante o la potenza per unità d angolo solido per unità di superficie, espressa in watt su metro quadrato su steradiante (W m -2 sr -1 ); - livello: la combinazione di irradianza, esposizione radiante e radianza alle quali è esposto un lavoratore. Inoltre la valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa italiana vigente: - D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro". Testo coordinato con: - D.L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla L. 2 agosto 2008, n. 129; - D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133; - D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14; - L. 18 giugno 2009, n. 69; - L. 7 luglio 2009, n. 88; - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106; - D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25; - D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla L. 30 luglio 2010, n. 122; - L. 4 giugno 2010, n. 96; - L. 13 agosto 2010, n. 136; - Sentenza della Corte costituzionale 2 novembre 2010, n. 310; - D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10; - D.L. 12 maggio 2012, n. 57, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2012, n. 101; - L. 1 ottobre 2012, n. 177; - L. 24 dicembre 2012, n. 228; - D.Lgs. 13 marzo 2013, n. 32; - D.P.R. 28 marzo 2013, n. 44; - D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98; - D.L. 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10. e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: - Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". Nonché (Art. 216, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) 2

3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Nell'ambito della valutazione dei rischi sono stati valutati e, quando necessario, misurati o calcolati i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori. I valori dei livelli delle radiazioni ottiche ottenuti sono stati confrontati con i valori d'azione e nel caso questi siano stati superati con i valori limite di esposizione riportati nell'allegato XXXVII del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Inoltre in base ai dati/documentazione fornite dal committente e/o informazioni dedotte in fase di sopralluogo presso l'azienda e/o informazioni/comunicazioni date dal datore di lavoro o da suo rappresentante nell'ambito della valutazione del rischio si è prestato particolare attenzione ai seguenti elementi: - il livello, la gamma di lunghezze d onda e la durata dell esposizione a sorgenti artificiali di radiazioni ottiche; - i valori limite di esposizione; - qualsiasi effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio; - qualsiasi eventuale effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultante dalle interazioni sul posto di lavoro tra le radiazioni ottiche e le sostanze chimiche fotosensibilizzanti; - qualsiasi effetto indiretto come l accecamento temporaneo, le esplosioni o il fuoco; - l esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali; - la disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche; - per quanto possibile, informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria, comprese le informazioni pubblicate; - sorgenti multiple di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali; - le informazioni fornite dai fabbricanti delle sorgenti di radiazioni ottiche e delle relative attrezzature di lavoro in conformità delle pertinenti Direttive comunitarie. 3

4 Valori limite di esposizione per radiazioni ottiche non coerenti Indice Lunghezza d'onda Valori limite di esposizione Unità Commenti Parte del corpo Rischio a Heff = 30 [J m -2 ] occhio: cornea fotocheratite (UVA, UVB e UVC) Valore giornaliero 8 ore congiuntiva congiuntivite cristallino catarattogenesi cute: eritema elastosi tumore della cute b HUVA = 10 4 [J m -2 ] occhio: cristallino catarattogenesi (UVA) Valore giornaliero 8 ore c L B = 10 6 /t [W m -2 sr -1 ] per α = 11 mrad occhio: retina fotoretinite (Luce blu) Cfr nota 1 per t <= s d L B = 100 [W m -2 sr -1 ] (Luce blu) Cfr nota 1 per t s e EB = 100/t [W m -2 ] per α < 11 mrad (Luce blu) per t <= s Cfr nota 2 Cfr nota 1 f EB = 0,01 [W m -2 ] (Luce blu) Cfr nota 1 per t s g LR = 2,8*10 7 /C α [W m -2 sr -1 ] C α = 1,7 per occhio: retina ustione retina (Visibile e IRA) per t 10 s α <= 1,7 mrad C α = α per h LR = 5*10 7 /(C α*t 0,25 ) [W m -2 sr -1 ] 1,7 <= α <= 100 mrad (Visibile e IRA) per 10 µs <= t <= 10 s C α = 100 per i LR = 8,89*10 8 /C α [W m -2 sr -1 ] (Visibile e IRA) per t < 10 µs λ 1 = 380; λ 2 = 1400 α 100 mrad j LR = 6*10 6 /C α [W m -2 sr -1 ] C α = 11 per occhio: retina ustione retina (IRA) per t 10 s α <= 11 mrad C α = α per k LR = 5*10 7 /(C α*t 0,25 ) [W m -2 sr -1 ] 11 <= α <= 100 mrad (IRA) per 10 µs <= t <= 10 s C α = 100 per α 100 mrad l LR = 8,89*10 8 /C α [W m -2 sr -1 ] (IRA) per t < 10 µs λ 1 = 780; λ 2 = 1400 m EIR = 18000*t -0,75 [W m -2 ] occhio: cornea ustione cornea (IRA e IRB) per t <= 1000 s cristallino catarattogenesi n EIR = 100 [W m -2 ] (IRA e IRB) per t 1000 s o Hskin = 20000*t 0,25 [J m -2 ] cute ustione (Visibile, IRA e IRB) per t < 10 s Nota 1: L'intervallo di lunghezze d'onda nm copre in parte gli UVB, tutti gli UVA e la maggior parte delle radiazioni visibili; tuttavia il rischio associato e normalmente denominato rischio da "luce blu". In senso stretto la luce blu riguarda soltanto approssimativamente l'intervallo nm Nota 2: Per la fissazione costante di sorgenti piccolissime che sottendono angoli < 11 mrad, L B può essere convertito in EB. Ciò si applica solo agli strumenti oftalminici o all'occhio stabilizzato sotto anestesia. Il "tempo di fissazione" massimo è dato da tmax = 100/ EB dove EB è espressa in W m -2. Considerati i movimenti dell'occhio durante compiti visivi normali, questo valore non supera i 100 s. 4

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7 PROCEDURE ED ESECUZIONE DELLE MISURE Metodi, criteri e strumentazione di misura utilizzati sono conformi a quanto previsto dalla normativa vigente (rif.to pag. 2) e/o dalle norme di buona tecnica e di buona prassi. Salvo diversa precisazione, tutte le operazioni di misurazione verranno eseguite ponendo la sonda in posizione tipica ed indirizzata verso la zona caratterizzata dalla più elevata densità di flusso di energia della sorgente. Alcune precisazioni sulla saldatura (sorgenti ROA non coerenti) Per quanto concerne i videoterminali, si è proceduto in via preliminare alla verifica dell'esposizione dei medesimi e si è riportato in tale relazione di valutazione del rischio quello che ha presentato la massima esposizione, considerandolo come "rappresentate" per la valutazione del rischio di tutti i videoterminali presenti in azienda. Il personale preposto all utilizzo dei vari macchinari dovrà essere preventivamente informato/formato (come previsto dalla Normativa vigente) sia sui rischi connessi al loro utilizzo sia sulle modalità di utilizzo di tali sorgenti, sia sulla corretta modalità di utilizzo dei macchinari per il loro corretto funzionamento.. La valutazione del rischio R.O.A. è stata condotta in base ai dati/documentazione fornite dal committente e/o informazioni dedotte in fase di sopralluogo presso l'azienda e/o informazioni/comunicazioni date dal datore di lavoro o da suo rappresentante (e/o RSPP), con riferimento all'elenco macchinari e/o postazioni di misura, i tempi di esposizione e l associazione dipendente-macchinario e planimetrie. Inoltre, nella valutazione dell esposizione alle radiazioni ottiche artificiali, si sono considerte le condizioni lavorative più pesanti con riferimento a tempi di esposizioni volutamente maggiorati, al fine di avere un maggior margine di sicurezza in relazione alla valutazione del rischio R.O.A.. STRUMENTAZIONE Spettroradiometro HR2000+ con software SpectraSuite Software di analisi, calcolo e presentazione dei risultati ROA Suite sviluppato e testato dallo Studio di FISICA APPLICATA di Miradoli Dr. Antonio Certificati di calibrazione e taratura aggiornati della strumentazione elettronica utilizzata secondo Normativa Vigente INCERTEZZA NELLA MISURA Considerato che gli artt.181 e 216 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. stabiliscono che la valutazione del rischio, di cui all art. 28, le misure o i calcoli dei livelli delle ROA siano effettuati tenendo conto delle norme di buona tecnica e buona prassi, per quanto concerne la valutazione dell incertezza delle misure sono state seguite le indicazioni della norma UNI CEI ENV 13005:

8 CLASSIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI DI MISURAZIONE DEI CAMPI R.O.A. ED ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI Si riportano nel seguito i livelli di Esposizione e/o Irradianza e/o Radianza misurati in corrispondenza dei punti di indagine e/o postazioni di lavoro occupati dai lavoratori in condizioni normali di lavoro, nonché le esposizioni dei lavoratori dovute alla normale attività lavorativa la quale comprende l uso di macchinari specifici e/o la frequentazione di particolari ambienti lavorativi. La ripartizione dell orario di lavoro e l associazione dipendentemacchinario è indicata dal Datore di Lavoro. La scala di valutazione del rischio per ROA INCOERENTI è: Il rischio Basso rappresenta un esposizione < 50 % dei limiti fissati dalla Normativa Vigente sulle esposizioni alle R.O.A. e, pertanto, corrisponde ad una situazione di tranquillità sotto il profilo sanitario. il rischio Medio, rappresenta un esposizione >= 50 % ma <= 100 % dei limiti fissati dalla Normativa Vigente sulle esposizioni alle R.O.A. Ci si trova in una situazione di maggiore esposizione da valutare attentamente per non incorrere in situazioni di superamento del Limiti medesimi. il rischio Alto, rappresenta un esposizione > 100% dei limiti fissati dalla Normativa Vigente sulle esposizioni alle R.O.A. Tale situazione necessita di una pronta azione di bonifica al fine del rientro nei limiti fissati. In tale caso la situazione sotto il profilo sanitario è molto seria, in quanto ci si trova o ci si potrebbe trovare in circostanze caratterizzate da danno irreversibile. Interruzione attività lavorativa. Vale la pena ricordare che in tutte le attività comportanti l utilizzo intensivo di ROA, i vari addetti dovranno essere già dotati di tutti i DPI di protezione per gli occhi e la pelle. 8

9 CONSIDERAZIONI IN MERITO AI CONTENUTI DELLA INFORMAZIONE-FORMAZIONE SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI AL RISCHIO ROA I lavoratori professionalmente esposti alle R.O.A., dovranno essere informati sugli esiti della valutazione in oggetto, sul significato dei limiti di esposizione nonché dei potenziali rischi associati all esposizione stessa, e sulle modalità di utlizzo delle attrezzature a rischio R.O.A., inoltre: descrizione dei tipo di ROA nel lavoro in oggetto definizione dei valori limite di esposizione alle ROA utilizzate rischi per la salute e la sicurezza che possono derivare dall esposizione alle ROA con particolare riguardo a quelli sugli occhi e sulla cute controindicazioni specifiche all esposizione con elencazione delle condizioni di salute che classificano un lavoratore come particolarmente sensibile risultati della valutazione e/o misurazione e/o calcolo dei livelli di esposizione alle ROA circostante nelle quali i lavoratori hanno diritto ad una sorveglianza sanitaria ed obiettivi della stessa modalità per individuare e segnalare gli effetti negativi per la salute derivanti dall esposizione alle ROA risultati anonimi e collettivi della sorveglianza sanitaria sugli effetti delle ROA Soggetti particolarmente sensibili al rischio ROA donne in gravidanza minorenni albini e individui di fototipo 1 per esposizione a radiazioni UV portatori di malattie del collagene: o sclerodermia e Lupus Eritematoso nelle sue varie forme, sindrome di Wegener, poliarterite nodosa, dermatomiosite, sindrome antifosfolipidi, ecc per esposizioni a radiazioni UV soggetti in trattamento cronico o cicico con farmaci foto sensibilizzanti: o antibiotici: tetracicline ed i fluorochinolonici o antinfiammatori non steroidei: ibuprofene, naprossene o diuretici: furosemide o ipoglicemizzanti: sulfonilurea o psoraleni: acido retinoico, acido Aminolevulinico, o neurolettici: fenotiazine o antiaritmici: amiodarone soggetti affetti da alterazioni dell iride (colobomi, aniridie) e della pupilla (midriasi, pupilla tonica) soggetti portatori di drusen (corpi colloidi) per esposizione a luce blu lavoratori che abbiano lesioni cutanee maligne o pre-maligne per esposizioni a radiazioni UV lavoratori affetti da patologie cutanee fotoindotte o fotoaggrevate per esposizioni a radiazioni UV e IR lavoratori affetti da xeroderma pigmentoso per esposizioni a radiazioni UV soggetti epilettici per esposizioni a luce visibile di tipo intermittente (15-25 flash al secondo) lavoratori che abbiano subito un impianto IOL (Intra Ocular Lens = cristallino artificiale in particolare se esposti a radiazioni tra 300 nm e 550 nm 9

10 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E SEGNALETICA La riduzione del rischio è possibile mediante l attenuazione dell intensità dei campi di radiazione, la riduzione dei tempi di esposizione, l aumento della distanza delle postazioni di lavoro dalla sorgente emittente, l utilizzo di schermature e/o confinamenti delle sorgenti, l eliminazione di superfici riflettenti ed esposizioni indebite di personale non addetto all attività specifica, l uso dei DPI. Le misure di protezione possono essere attive e/o passive; quelle attive agiscono direttamente sul campo di radiazione in modo da ridurlo entro i limiti di sicurezza, quelle passive riguardano di fatto il comportamento dell operatore. La protezione attiva si attua mediante l introduzione di schermature della sorgente e/o dell area operativa. La protezione passiva è relativa alla regolamentazione e limitazione dell accesso alle zone interessate da campi intensi, riducendo il tempo di esposizione ed allontanando le postazioni di lavoro ed i comandi dell apparecchio dalle zone di campo più intenso. Ai sensi dell'art 217 comma 2 del DLgs. 81/2008 (ma anche dell'allegato XXV, punti 3.2 e 3.3, richiamati dell'art. 163 dello stesso Decreto), la segnaletica di identificazione della presenza ROA entra in gioco nel caso di un'area in cui i lavoratori o le persone del pubblico possono essere esposti a rischi. In tale circostanza, l area va indicata tramite apposita segnaletica e l accesso alla stessa va limitato laddove ciò sia tecnicamente possibile e sussista un rischio di superamento dei Limiti fissati. Tutto ciò andrà, inoltre, adattato alle esigenze dei lavoratori esposti particolarmente sensibili al rischio. 10

11 GIUSTIFICAZIONE DELLE SORGENTI LUMINOSE Sono giustificabili tutte le apparecchiature che emettono ROA non coerenti classificate nella categoria 0 secondo lo standard UNI EN 12198:2009 ovvero: le lampade classificate nel gruppo Esente dalla norma CEI EN 62471:2009 ovvero: GRUPPO Esente Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 STIMA DEL RISCHIO Nessun rischio fotobiologico Nessun rischio fotobiologico nelle normali condizioni di impiego Non presenta rischi in condizioni di riflesso naturale di avversione alla luce o effetti termici Pericoloso anche per esposizioni momentanee 11

12 MANSIONARIO Mansione ADDETTO ALLE VENDITE Lavoratore BATTAGLIO Guido MELLINO Irma ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA Battaglio Erika COSTA Mara PEZZUTO Paolo Giuseppe ADDETTO FRESATORE TIPO 1 ORSETTI Francesco CERRATO Mauro BONGIOVANNI Maurizio OCCHETTO Davide ADDETTO FRESATORE TIPO 2 BODREA Alexandru Petru ADDETTO TORNITORE TIPO 1 VICO Giancarlo ADDETTO TORNITORE TIPO 2 BONGIOVANNI Corrado 12

13 CAPO OFFICINA BONGIOVANNI Mauro ADDETTO SALDATURA COSTA Romano ADDETTO MONTAGGIO FASSINO Corrado FASSINO Luca ADDETTO MONTAGGIO SALDATURA PORELLO Eugenio AUTISTA ASSISTENTE MONTAGGIO BOANO Pierguido ADDETTO TAGLIO CARPENTIERE VAUDANO Matteo 13

14 ELENCO SORGENTI R.O.A (Non Coerenti) GIUSTIFICABILI Sorgente ROA Illuminazione artificiale ambiente di lavoro con tubi fluorescenti Video-terminali Fotocopiatrici Classe di Rischio GIUSTIFICABILE GIUSTIFICABILE GIUSTIFICABILE ovvero: si ricorda che: 14

15 ESITO ANALISI SORGENTE ROA (Non Coerenti) : Saldatrice a Filo Natura della radiazione ottica: Incoerente Superficie Apparente della sorgente Artificiale: [m 2 ] Bande di Lunghezze d onda considerate: UVC, UVB, UVA, VIS, IRA, IRB Tipologia del locale di lavoro: Officina P MAX della Sorgente Luminosa e/o I MAX di funzionamento: Tipologia di Esposizione: Professionale Diretta Stato di Compartimentalizzazione della Sorgente Luminosa: Sorgente non schermata Valutazione del Rischio: ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) Tempo medio di Esposizione: 7200 [s] 310 A Per quanto concerne l'esposizione diretta alle radiazioni emesse nel processo di saldatura, considerato quanto indicato nelle Linee guida ISPSEL (Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Provincie autonome) al paragrafo 5.2, si legge: "nel caso delle saldatrici ad arco, dove è noto che con qualsiasi corrente di saldatura e su qualsiasi supporto i tempi per cui si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano dell'ordine delle decine di secondi. Pertanto, pur essendo il rischio estremamente elevato, l'effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è del tutto superflua per l'operatore addetto;" si è ritenuto inutile precedere ad una quantificazione dell'esposizione attraverso una operazione di misura delle radiazioni emesse. Gli addetti al ruolo di "saldatori", dovranno munirsi di idonei DPI allo scopo di proteggersi adeguatamente dai rischi connessi con la specifica mansione lavorativa, rispettando, inoltre, in modo scrupoloso le corrispondenti misure di prevenzione e protezione. Misure di Prevenzione e Protezione In riferimento alla norma UNI EN 169/2003 (Norma che disciplina le modalità di contenimento dell'esposizione alle radiazioni UV attraverso la scelta idone di Maschere e/o Occhiali) risulta necessario utilizzare (DPI_1)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo.(il tutto ignifugo). 15

16 ESITO ANALISI SORGENTE ROA (Non Coerenti) : Saldatrice ad elettrodo Natura della radiazione ottica: Incoerente Superficie Apparente della sorgente Artificiale: [m 2 ] Bande di Lunghezze d onda considerate: UVC, UVB, UVA, VIS, IRA, IRB Tipologia del locale di lavoro: Officina P MAX della Sorgente Luminosa e/o I MAX di funzionamento: Tipologia di Esposizione: Professionale Diretta Stato di Compartimentalizzazione della Sorgente Luminosa: Sorgente non schermata Valutazione del Rischio: ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) Tempo medio di Esposizione: 1800 [s] 250 A Per quanto concerne l'esposizione diretta alle radiazioni emesse nel processo di saldatura, considerato quanto indicato nelle Linee guida ISPSEL (Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Provincie autonome) al paragrafo 5.2, si legge: "nel caso delle saldatrici ad arco, dove è noto che con qualsiasi corrente di saldatura e su qualsiasi supporto i tempi per cui si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano dell'ordine delle decine di secondi. Pertanto, pur essendo il rischio estremamente elevato, l'effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è del tutto superflua per l'operatore addetto;" si è ritenuto inutile precedere ad una quantificazione dell'esposizione attraverso una operazione di misura delle radiazioni emesse. Gli addetti al ruolo di "saldatori", dovranno munirsi di idonei DPI allo scopo di proteggersi adeguatamente dai rischi connessi con la specifica mansione lavorativa, rispettando, inoltre, in modo scrupoloso le corrispondenti misure di prevenzione e protezione. Misure di Prevenzione e Protezione In riferimento alla norma UNI EN 169/2003 (Norma che disciplina le modalità di contenimento dell'esposizione alle radiazioni UV attraverso la scelta idone di Maschere e/o Occhiali) risulta necessario (DPI_2)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN 13. Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo.(il tutto ignifugo). 16

17 ESITO ANALISI SORGENTE ROA (Non Coerenti) : Saldatrice a TIG Natura della radiazione ottica: Incoerente Superficie Apparente della sorgente Artificiale: [m 2 ] Bande di Lunghezze d onda considerate: UVC, UVB, UVA, VIS, IRA, IRB Tipologia del locale di lavoro: Officina P MAX della Sorgente Luminosa e/o I MAX di funzionamento: Tipologia di Esposizione: Professionale Diretta Stato di Compartimentalizzazione della Sorgente Luminosa: Sorgente non schermata Valutazione del Rischio: ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) Tempo medio di Esposizione: 7200 [s] 150 A Per quanto concerne l'esposizione diretta alle radiazioni emesse nel processo di saldatura, considerato quanto indicato nelle Linee guida ISPSEL (Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Provincie autonome) al paragrafo 5.2, si legge: "nel caso delle saldatrici ad arco, dove è noto che con qualsiasi corrente di saldatura e su qualsiasi supporto i tempi per cui si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano dell'ordine delle decine di secondi. Pertanto, pur essendo il rischio estremamente elevato, l'effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è del tutto superflua per l'operatore addetto;" si è ritenuto inutile precedere ad una quantificazione dell'esposizione attraverso una operazione di misura delle radiazioni emesse. Gli addetti al ruolo di "saldatori", dovranno munirsi di idonei DPI allo scopo di proteggersi adeguatamente dai rischi connessi con la specifica mansione lavorativa, rispettando, inoltre, in modo scrupoloso le corrispondenti misure di prevenzione e protezione. Misure di Prevenzione e Protezione In riferimento alla norma UNI EN 169/2003 (Norma che disciplina le modalità di contenimento dell'esposizione alle radiazioni UV attraverso la scelta idone di Maschere e/o Occhiali) risulta necessario utilizzare (DPI_3)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN 11. Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo.(il tutto ignifugo). 17

18 ESITO ANALISI SORGENTE ROA (Non Coerenti) : Cannello Ossiacetilenico Natura della radiazione ottica: Incoerente Superficie Apparente della sorgente Artificiale: [m 2 ] Bande di Lunghezze d onda considerate: UVC, UVB, UVA, VIS, IRA, IRB Tipologia del locale di lavoro: Officina P MAX della Sorgente Luminosa e/o I MAX di funzionamento: - Tipologia di Esposizione: Professionale Diretta Stato di Compartimentalizzazione della Sorgente Luminosa: Sorgente non schermata Valutazione del Rischio: ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) Tempo medio di Esposizione: 300 [s] Per quanto concerne l'esposizione diretta alle radiazioni emesse nell' utilizzo del Cannello Ossiacetilenico, si è fatto riferimento a quanto indicato nelle Linee guida ISPSEL (Indicazioni operative sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all esposizione a radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro). Gli addetti al ruolo di "saldatori", dovranno munirsi di idonei DPI allo scopo di proteggersi adeguatamente dai rischi connessi con la specifica mansione lavorativa, rispettando, inoltre, in modo scrupoloso le corrispondenti misure di prevenzione e protezione. Misure di Prevenzione e Protezione Riferimento alle norme UNI EN 171:2003 (Norme che disciplinano le modalità di contenimento dell'esposizione alle radiazioni IR attraverso la scelta idone di Maschere e/o Occhiali) risulta necessario utilizzare (BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI in uso dai saldatori come da UNI EN 171:2003 (DPI con numero di scala 4-9), per ossitaglio D.P.I. numero di scala 7 come da UNI EN 169:2003. Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (il tutto ignifugo). 18

19 SEZIONE DETTAGLIO CALCOLI e/o SPETTRI R.O.A. 19

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29 RIEPILOGO ANALISI RISCHI R.O.A. DEI LAVORATORI corrispondenti agli spettri ROA precedentemente determinati MANSIONE: ADDETTO ALLE VENDITE esposizione DIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione Diretta) PC2 UFFICIO F-FOTOCOPIATRICE Classe di Rischio MEDIO BASSO Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE UFFICIO CON TUBI FLUORESCENTI (IU) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) BATTAGLIO Guido 29

30 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 30

31 MANSIONE: ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA esposizione DIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione Diretta) PC2 UFFICIO F-FOTOCOPIATRICE Classe di Rischio MEDIO BASSO Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE UFFICIO CON TUBI FLUORESCENTI (IU) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) MELLINO Irma BATTAGLIO Erika COSTA Mara 31

32 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 32

33 MANSIONE: ADDETTO FRESATORE TIPO 1 esposizione DIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione Diretta) PC1 Classe di Rischio BASSO esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) PEZZUTO Paolo Giuseppe ORSETTI Francesco CERRATO Mauro BONGIOVANNI Maurizio 33

34 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 34

35 MANSIONE: ADDETTO FRESATORE TIPO 2 esposizione DIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione Diretta) Classe di Rischio PC1 BASSO esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) OCCHETTO Davide BODREA Alexandru Petru 35

36 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 36

37 MANSIONE: ADDETTO TORNITORE TIPO 1 esposizione DIRETTA (Non Coerente) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) VICO Giancarlo 37

38 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 38

39 MANSIONE: ADDETTO TORNITORE TIPO 2 esposizione DIRETTA (Non Coerente) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) BONGIOVANNI Corrado 39

40 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 40

41 MANSIONE: CAPO OFFICINA esposizione DIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI SALDATRICE A FILO 310A CANNELLO OSSIACETILENICO SALDATRICE AD ELETTRODO 250A SALDATRICE TIG 150A esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Classe di Rischio MEDIO ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) BASSO ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) (BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare schermi attorno alle sorgenti roa ad esempio come previsto da UNI EN 1598:2012. Nel caso di utilizzo di schermi ciechi o inattinici a ridosso delle sorgenti (es.: i normali schermi che circondano le postazioni di saldatura, come da UNI EN 1598:2012) il personale in oggetto può sostare in tali aree senza la necessità di utilizzo di idonei DPI per le ROA da saldatura. Qual'ora, invece, la saldatura venga effettuata senza l'utilizzo di idonei schermi, è di fatto vietata la presenza di personale non addetto alla mansione di saldatura, in quanto non opportunamente protetto con idonei DPI. Il Lavoratore: (Firma per presa visione) BONGIOVANNI Mauro 41

42 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 42

43 MANSIONE: ADDETTO SALDATURA esposizione DIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione Diretta) SALDATRICE A FILO 310A (DPI_1) CANNELLO OSSIACETILENICO(DPI_7) SALDATRICE AD ELETTRODO 250A (DPI_2) SALDATRICE TIG 150A (DPI_3) Classe di Rischio ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) (DPI_1)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (DPI_2)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (DPI_3)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (DPI_7)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI in uso dai saldatori come da UNI EN 171:2003 (DPI con numero di scala 4-9), per ossitaglio D.P.I. numero di scala 7 come da UNI EN 169:2003. Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI SALDATRICE A FILO 310A CANNELLO OSSIACETILENICO SALDATRICE AD ELETTRODO 250A SALDATRICE TIG 150A esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Classe di Rischio MEDIO ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) BASSO ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) (BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare schermi attorno alle sorgenti roa ad esempio come previsto da UNI EN 1598:2012. Nel caso di utilizzo di schermi ciechi o inattinici a ridosso delle sorgenti (es.: i normali schermi che circondano le postazioni di saldatura, come da UNI EN 1598:2012) il personale in oggetto può sostare in tali aree senza la necessità di utilizzo di idonei DPI per le ROA da saldatura. Qual'ora, invece, la saldatura venga effettuata senza l'utilizzo di idonei schermi, è di fatto vietata la presenza di personale non addetto alla mansione di saldatura, in quanto non opportunamente protetto con idonei DPI. Il Lavoratore: (Firma per presa visione) COSTA Romano 43

44 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 44

45 MANSIONE: ADDETTO MONTAGGIO esposizione DIRETTA (Non Coerente) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) FASSINO Corrado FASSINO Luca 45

46 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 46

47 MANSIONE: ADDETTO MONTAGGIO SALDATURA Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione Diretta) SALDATRICE A FILO 310A (DPI_1) CANNELLO OSSIACETILENICO(DPI_7) SALDATRICE AD ELETTRODO 250A (DPI_2) SALDATRICE TIG 150A (DPI_3) esposizione DIRETTA (Non Coerente) Classe di Rischio ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) (DPI_1)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (DPI_2)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (DPI_3)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI come da UNI EN 169/2003 DIN Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. (DPI_7)(BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare DPI in uso dai saldatori come da UNI EN 171:2003 (DPI con numero di scala 4-9), per ossitaglio D.P.I. numero di scala 7 come da UNI EN 169:2003. Per la pelle è necessario coprirla mediante camici, manicotti, guanti, copricapo. Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI SALDATRICE A FILO 310A CANNELLO OSSIACETILENICO SALDATRICE AD ELETTRODO 250A SALDATRICE TIG 150A esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Classe di Rischio MEDIO ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) BASSO ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) ALTO (BASSO in presenza di idonei DPI) (BASSO in presenza di idonei DPI) ovvero utilizzare schermi attorno alle sorgenti roa ad esempio come previsto da UNI EN 1598:2012. Nel caso di utilizzo di schermi ciechi o inattinici a ridosso delle sorgenti (es.: i normali schermi che circondano le postazioni di saldatura, come da UNI EN 1598:2012) il personale in oggetto può sostare in tali aree senza la necessità di utilizzo di idonei DPI per le ROA da saldatura. Qual'ora, invece, la saldatura venga effettuata senza l'utilizzo di idonei schermi, è di fatto vietata la presenza di personale non addetto alla mansione di saldatura, in quanto non opportunamente protetto con idonei DPI. Il Lavoratore: (Firma per presa visione) PORELLO Eugenio 47

48 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 48

49 MANSIONE: AUTISTA ASSISTENTE MONTAGGIO esposizione DIRETTA (Non Coerente) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) BOANO Pierguido 49

50 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 50

51 MANSIONE: ADDETTO TAGLIO CARPENTIERE esposizione DIRETTA (Non Coerente) esposizione INDIRETTA (Non Coerente) Sorgente ROA Non Coerente (Esposizione indiretta) ILLUMINAZIONE OFFICINA "IO" CON LAMPADE AD ALOGENURI METALLICI Classe di Rischio MEDIO Il Lavoratore: (Firma per presa visione) VAUDANO Matteo 51

52 AGGIORNAMENTO ORGANICO (Cognome e Nome) (Data) (Firma per presa visione) 52

53 ELENCO LAVORATORI PARTICOLARMENTE SENSIBILI AL RISCHIO R.O.A. Dopo opportuna indagine medica, risultano particolarmente sensibili alle esposizioni ROA i seguenti lavoratori con i relativi mansionari ed aree di accesso: NOMINATIVO LAVORATORE PARTICOLARMENTE SENSIBILE MANSIONE SPECIFICA DOPO LA VISITA MEDICA DI IDONEITA AREE AZIENDALI OCCUPATE DAL LAVORATORE A SEGUITO DELL ANALISI DEL RISCHIO R.O.A. FIRMA 53

54 CERTIFICATI DI TARATURA 54

55 PLANIMETRIA AMBIENTI DI LAVORO CON P.TI DI INDAGINE I punti di misura indicati con I1,I2,I3 ed I4 rappresentano il medesimo tipo di illuminazione, ovvero illuminazione dell officina con lampade ad alogenuri metallici, pertanto la tipologia e lo spettro di emissione sono, di fatto, identici. Stesso tipo di argomentazione può essere fatto per i punti di misura indicati con IU, ovvero illuminazione degli uffici con tubi fluorescenti. 55

56 ATTESTAZIONE DI COMPETENZA COME PREVISTO DAL D.Lgs n. 81/08 56

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