Valutare l efficacia delle politiche. Opportunità, vincoli e prospettive di sviluppo

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1 Valutare l efficacia delle politiche. Opportunità, vincoli e prospettive di sviluppo Gian Paolo Barbetta Fondazione Cariplo gianpaolobarbetta@fondazionecariplo.it Comitato t Paritetico ti di Controllo e Valutazione Consiglio Regionale della Lombardia 12/6/2014 1

2 Le fondazioni e il policy-making A che cosa servono le fondazioni i di erogazione? - A fare del bene? - A sostenere economicamente buone organizzazioni? - A risolvere problemi? - A mostrare come i problemi potrebbero essere risolti? E una domanda importante e il nostro paese - che non ha una lunga tradizione di grant-making - non ha ancora discusso abbastanza approfonditamente il problema 2

3 Le fondazioni e il policy-making Una cosa è certa: data la limitatezzait t delle proprie risorse, le fondazioni non sono in grado di risolvere dasole alcun problema, né di sostituire la società civile o le amministrazione pubbliche nel farlo. Bastano pochi dati per capirlo: Erogazioni fondazioni Acri (2013): 1,4 mld Spesa pubblica italiana: sanità 110 mld; Istruzione 67 mld; Assistenza 32 mld. Spese del terzo settore (2011): 57 mld in aggregato 3

4 Le fondazioni e il policy-making Nonostante non possano risolvere problemi, le fondazioni hanno un ruolo importante nella filiera del policy making. Fare policies i implica infatti lo svolgimento di diverse azioni: i 1. Definire il problema 2. Analizzare le cause 3. Identificare le soluzioni possibili 4. Sperimentare le soluzioni più promettenti 5. Valutare gli esiti (efficacia e cost-effectiveness) delle sperimentazioni 6. Adottare ed estendere le soluzioni più efficaci e meno costose. Soggetti diversi hanno ruoli diversi nella filiera 4

5 Le fondazioni e il policy-making Per le loro caratteristiche ti (natura privata, patrimonio ti i elevato, assenza di fine di lucro, persistenza nel tempo) le fondazioni sono particolarmente adatte ad avviare iniziative pilota volte a sperimentare l efficacia (impatto) e il costo comparato di interventi innovativi che mirano ad affrontare problemi sociali rilevanti. In tal modo possono sviluppare conoscenza utile al policy maker pubblico che deve decidere quali soluzioni adottare su scala vasta (ha le risorse per farlo). 5

6 Fondazioni e sviluppo della conoscenza Conoscere l efficacia degli interventi (con metodi corretti) ècrucialeper non sprecare risorse (pubbliche o private). Purtroppo nel nostro paese - in campo sociale, educativo e culturale la valutazione di efficacia viene condotta raramente e spesso utilizzando metodi poco affidabili. Talvolta si fanno valutazioni qualitative spesso neppure quelle. 6

7 Fondazioni e sviluppo della conoscenza Per misurare l impatto di un intervento ento (la sua efficacia) non basta calcolare la differenza nel livello di una «variabile obiettivo» (il tasso di occupazione, il tasso di dispersione scolastica, il tasso di decesso) tra il «prima» e il «dopo» per i destinatari degli interventi, o tra destinatari e non destinatari (come si ritiene spesso!). L impatto è la differenza tra il livello della «variabile obiettivo» nel caso in cui i soggetti siano effettivamente destinatari dell intervento rispetto al caso in cui non lo siano (LOGICA CONTROFATTUALE). Purtroppo in natura i due stati non si verificano mai contemporaneamente. solo nei film 7

8 Fondazioni e sviluppo della conoscenza Per misurare l impatto, il modo migliore (non l unico) è quello di condurre un «esperimento randomizzato controllato»: si selezionano casualmente tra i potenziali soggetti eleggibili coloro che saranno «destinatari» dell intervento e chi farà da «controllo» (approssimando la situazione controfattuale). Il confronto tra i due gruppi («destinatari» i e«controlli») fornirà in media una stima dell impatto. 8

9 Fondazioni e sviluppo della conoscenza Fondazione Cariplo ha deciso di investire un po di risorse nella direzione della sperimentazione e valutazione delle policies percontribuire tib i a ridurre gli sprechi che derivano dall adozione d di politiche inefficaci e per sviluppare conoscenza utile sia al policy maker pubblico che ai soggetti privati che vogliono affrontare i problemi. il progetto Lavoro&Psiche rappresenta un esempio di questo approccio. Altre sperimentazioni sono in corso altre sarebbe interessante avviare in accordo con il policy maker (specie regionale). Se lo fa la Fondazione, può farlo anche l amministrazione pubblica. 9

10 Il progetto 10

11 Lavoro&Psiche IL PROBLEMA Il numero delle persone con disturbi psichiatrici è in costante aumento. In Regione Lombardia sono oltre (circa il 25% soffre di disturbi gravi) e presentano difficoltà di accesso e tenuta nel mercato del lavoro. L OBIETTIVO Testare la fattibilità e l efficacia di un modello innovativo di integrazione lavorativa per pazienti psichiatrici gravi (schizofrenico, schizoide, paranoide, borderline e disturbo bipolare). 11

12 Il modello di intervento 1. Caratterizzato dalla presenza di un Coach professionista che: sulla base di un progetto condiviso con i curanti ha preso in carico per almeno due anni un numero limitato di pazienti psichiatrici (circa 10); li ha accompagnati nelle rete dei servizi sociali, assistenziali e di inserimento lavorativo con un approccio personalizzato e multidimensionale; ha attivato strumenti e servizi funzionali a facilitarne l ingresso e la tenuta nel mercato del lavoro e il miglioramento delle condizioni di benessere. 2. Prevede il coinvolgimento della rete territoriale di soggetti (paziente, servizi psichiatrici, servizi sociali e lavorativi, comparto produttivo) che intervengono in più fasi del percorso di reinserimento del paziente in un contesto aziendale. 12

13 La durata e i partner DURATA: : progettazione partecipata delle linee guida dell intervento e la selezione di 4 OCSM delle Regione Lombardia; : sperimentazione triennale dei progetti pilota (OCSM e Coach); : diffusione dei risultati e del modello sperimentato (comunità scientifica e Regione Lombardia). PARTNER: Progettazione: Direzioni Regionali Salute, Famiglia e Lavoro, Confcooperative, Urasam, Assolombarda, Ala Sacco, Asvaap Realizzazione: Ala Sacco, Tavoli Tecnici degli OCSM di Bergamo, Como, Milano 1 e Sondrio Valutazione: Asvapp, Irs 13

14 I destinatari I destinatari dell intervento sono stati pazienti psichiatrici in trattamento nei Centri Psico-sociali (CPS) operanti nel territorio degli OCSM selezionati con i seguenti criteri: 1. Diagnosi di disturbo psichico grave: schizofrenia e disturbi correlati, disturbo bipolare e disturbi di personalità gravi (ICD 10: F20, F31, F60.3, F60.1, F60.0) 0) e avere manifestato almeno una volta sintomatologia psicotica; 2. Età compresa tra i 18 e i 50 anni; 3. Rapporto stabile e continuativo con il Servizio Psichiatrico; 4. Compenso psichico da almeno sei mesi e buona compliance alle cure; 5. Nessuna occupazione o tirocinio nei tre mesi precedenti l avvio del progetto; 6. Motivazione e attitudine ad avviare un percorso di integrazione lavorativa. 14

15 I destinatari ASL Arruolati Controlli Sperimentali Bergamo Como Milano Sondrio Totale

16 Ha funzionato? Ne vale la pena? Cioè: è efficace? Costa meno? Ai colleghi svelare il finale della storia 16

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