Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte e Valle d'aosta Arenzano 20 Maggio2016

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1 Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte e Valle d'aosta Arenzano 20 Maggio2016 LA DIREZIONE INFERMIERISTICA: DALLA GESTIONE DEL PERSONALE AL GOVERNO DELLE COMPETENZE E DEI PROCESSI

2 Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte e Valle d'aosta Arenzano 20 Maggio2016 L'Ospedale per intensità di cura: esperienze a confronto La riorganizzazione degli ospedali per intensità di cura in Piemonte: l'esperienza dell'ao Ordine MAURIZIANO di Torino. Dott.ssa Graziella Costamagna Direttore SC Di.P.Sa. AO Ordine Mauriziano di Torino

3 La normativa regionale Deliberazione del Consiglio regionale 3 aprile 2012, n Approvazione del Piano socio-sanitario regionale ed individuazione della nuova azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e delle Federazioni sovrazonali. Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale. Deliberazione della Giunta Regionale 23 gennaio 2015, n Integrazioni alla D.G.R del "Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del*""(*%( Patto per la$% Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale". %,)* Interventi per il riordino della*%* rete territoriale in attuazione del Patto per la Salute 2014/2016 e della(d.g.r. n del e s.m.i.

4 TORINO NORD TORINO SUD EST TORINO OVEST PIEMONTE NORD EST PIEMONTE SUD OVEST PIEMONTE SUD EST

5 LE AREE SOVRAZONALI in Piemonte e la riorganizzazione della rete ospedaliera AREA SOVRAZONALE TORINO OVEST Ospedale Mauriziano HUB S. Luigi Martini, Rivoli, Pinerolo SPOKE Susa Osp. Territorio Area disagiata Venaria,Pomaretto-Avigliana, Giaveno, Torre Pellice Ospedali da riconvertire Fondazione IRCSS Candiolo per Oncologia

6 AREA SOVRAZONALE TORINO OVEST Ospedale Mauriziano HUB (sede DEA II Livello) Martini, S.Luigi, Rivoli, Pinerolo SPOKE Susa Osp. Territorio Area disagiata L

7 I riferimenti normativi P.S.S.R Parte III L organizzazione delle aree ospedaliere per intensità di cura ed assistenza L organizzazione delle attività ospedaliere avviene in aree differenziate secondo le modalità assistenziali, l intensità delle cure, la durata della degenza e il regime di ricovero, superando gradualmente l articolazione per reparti differenziati secondo la disciplina specialistica, in presenza di: a) patologie con livelli di gravità o instabilità clinica diversi - associati ad alterazione di determinati parametri fisiologici in presenza di patologie simili; b) gradi di complessità assistenziale sia medica sia infermieristica diversi - correlati al livello di monitoraggio ed intervento richiesto; la risposta a tali situazioni (.)

8 IL CONTESTO Ospedale di Fine '800 A padiglioni Riconosciuto come Ospedale HUB di riferimento con DEA II livello nella rete ospedaliera 448 POSTI LETTO ----> 500 POSTI LETTO 402 Posti Letto ordinari - 46 DH 8 Dipartimenti -----> 3 Dipartimenti strutturali e 1 Funzionale 3 Gruppi Progetto (Percorsi oncologici-materno infantile e Neurocardiovascolare) ricoveri degenza ordinaria 7727 day surgery e DH prestazioni ambulatoriali specialistiche passaggi Pronto soccorso

9 OBIETTIVI DIREZIONE AZIENDALE Valorizzazione delle eccellenze professionali presenti nell'ospedale e della sperimentata collaborazione dei gruppi multidisciplinari e multiprofessionali, valore aggiunto di questa realtà ospedaliera, in un'ottica di effettivo governo clinico. La sicurezza e lo sviluppo della competence di operatori e pazienti, mediante un modello organizzativo per intensità di cura e orientato al potenziamento dei meccanismi culturali e comportamentali di promozione ed educazione alla salute. OBIETTIVO MANDATO DIREZIONE GENERALE e RIORGANIZZAZIONE DELL'OSPEDALE PER INTENSITA' DI CURA

10 Il MANAGEMENT aziendale e il PROGETTO Coordinamento Direttore Sanitario Aziendale con collaborazione SC Direzione Medica Presidio e SC Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Ostetrico SITRO (oggi ridenominate DSPO e DIPSA) OBIETTIVI PROGETTO: Migliorare risposte all'utenza Ridurre i percorsi delle persone assistite e migliorare la sicurezza Recuperare efficienza organizzativa ed appropriatezza Favorire una più efficiente e valorizzante gestione delle risorse e delle competenze dei professionisti Coinvolgimento stakholder: associazioni volontari,ooss Comparto e Dirigenza, Collegio IPASVI e Ordine Medici

11 Il MANAGEMENT aziendale e il PERCORSO Revisioni bibliografiche Visite in ospedali organizzati per intensità Percorsi formativi di supporto al top management (formazione Bocconi) e al middle management assistenziale (team e cambiamento) Gruppi di lavoro interdisciplinari con componenti del middle management su base volontaria (dirigenti medici, direttori SC e SS, coordinatori) coordinati da Dirigente Medico DMPO e Coordinatore Dipartimentale della SC SITRO: Il linguaggio I livelli e i criteri di accesso e l'uso di strumenti predittivi I modelli organizzativi, gli strumenti operativi e gli standard Le responsabilità Contestualizzazione - Verifica e Revisioni (outcome)

12 ESPERIENZE ITALIANE RISULTATI e RIFLESSIONI Top e middle management ---> eterogeneità, ospedali nuovi, cambiamento sistema organizzativo e culturale, necessità di continuità

13 Linguaggio comune Complessità Assistenziale Intensità o Complessità / gravità clinica comorbilità Campo del bisogno INF Intensità clinica Intensità o Complessità Assistenziale Campo del fare MED Intensità di cure

14 PROGETTO INTENSITA' DI CURE AO ORDINE MAURIZIANO - LE SCELTE Terapie intensive in piastra emergenza con DEA emodinamica UTIC -endoscopia e Blocchi operatori I LIVELLI ASSISTENZIALI High care dipartimentali ed aree ad elevata intensità di cura ed assistenza Percorso ONCOLOGIC0 Media intensità Degenze ordinarie e week day surgery chirurgiche o hospital mediche dipartimentali Bassa intensità Low care aziendale NOCC e prericovero aziendale Percorso NASCITA Percorso PSICHIATRIA Linea urgenza e programmati non distinta come PL ma come percorso

15 PROGETTO INTENSITA' DI CURE AO ORDINE MAURIZIANO LE SCELTE Terapie intensive criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza medica su insufficienza d organo High care elevata intensità GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELL' INTENSITA' CURA criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza medica su insufficienza d organo Media intensità DEA: TRICO (studio) + problema d organo prevalente PRERICOVERO medico-chirurgico: Tipologia intervento e ASA per ricoveri chirurgici e criteri di inclusione e dimissione definiti per ricoveri medici programmati (PDTA) Bassa intensità TRICO - criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza infermieristica: livelli dipendenza pazienti Percorso NASCITA Percorso PSICHIATRIA Percorso ONCOLOGICO

16 LE RESPONSABILITA' CLINICHE IL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE MEDICO PRINCIPI GUIDA: Il paziente al centro Attività integrata multidisciplinare e multiprofessionale - PDTA Responsabilità clinica d èquipe

17 LE RESPONSABILITA' ASSISTENZIALI IL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE INFERMIERISTICO COORDINATORE AREA /DIPARTIMENTO ( strategico/decisionale) BED MANAGER in evoluzione COORD. PROCESSI ORGANIZZATIVI o o ASSISTENZIALI trasversali COORDINATORE LINEA/LIVELLO/PROCESSO ( gestione risorse umane e materiali) INFERMIERE DI PROCESSO (facilitatore percorsi ) INFERMIERE CELLULA/SETTING ASSISTENZIALE + OPERATORE SOCIO SANITARIO NURSING MODULARE in evoluzione possibile sperimentazione PRIMARY NURSING

18 GLI STRUMENTI OPERATIVI A SUPPORTO DOCUMENTAZIONE SANITARIA INFORMATIZZATA INVESTIMENTI PER LOGISTICA E COMFORT DEL PAZIENTE e riduzione tempi percorsi INVESTIMENTI PER TECNOLOGIA INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE

19 GLI STANDARD ASSISTENZIALI IL PASSATO DPR 128/1969 DELIBERA CIPE 1984 DM 1988 DRG Regione Piemonte 1995 IL FUTURO M.A.P CASE-MIX (modello assistenziale Coefficienti STANDARD Professionalizzante) N posti letto SPECIFICI Per Area Medica Tasso occupazione PER TERAPIE E Area Chirurgica 4 livelli assistenziali INTENSIVE 4 Livelli assistenziali Infermieri / OSS Pianificazione assistenziale + rispondente aree high Infermieri/OSS care e alta intensità + rispondente aree a media e bassa intensità SVILUPPO ---> risultati LAVORO REGIONE PIEMONTE OSPEDALI sperimentatori-collegio IPASVI

20 STANDARD ASSISTENZIALI TABELLA STANDARD RIFERIMENTO PER CALCOLO PERSONALE DI ASSISTENZA MODELLO INTENSITA' CURA TIPOLOGIA INTENSITA' DI CURA LIVELLO INTENSIT A' CURA COL TEMPO ASS COMPLESSIVO % TEMPO INF % TEMPO OPERATORI SOCIO SANITARI BASSA INTENSITA'LOW CARE RIABILITAZIONE 2 B % 55% MEDIO-BASSA INTENSITA' CURA 4 A % 42% MEDIO-BASSA INTENSITA' CURA 5 V % 45% MEDIO-ALTA INTENSITA' CURA 6 G % 36% ELEVATA INTENSITA' DI CURA - HIGH CARE (terapia subintensiva) 8 R % 30% TERAPIE INTENSIVE 9 o 10 RR % 15%

21 LA CONTESTUALIZZAZIONE I MOMENTO PERIODO APRILE 2013 GENNAIO 2014 I FASE APRILE CONTESTUALIZZAZIONE II FASE MAGGIO INFORMAZIONE e DIFFUSIONE III FASE GIUGNO - SETTEMBRE 2013 AVVIO E IMPLEMENTAZIONE OPERATIVA IV FASE GENNAIO-FEBBRAIO 2014 PRIMA VALUTAZIONE LA CONTESTUALIZZAZIONE II MOMENTO PERIODO OTTOBRE DICEMBRE 2015 NUOVO PIANO ORGANIZZAZIONE GENNAIO-MARZO 2016 STUDIO / PIANO DIRETTORIO APRILE 2016 CONDIVISIONE e INFORMAZIONE MAGGIO 2016 AVVIO LAVORI IN CORSO

22 CARDIOVASC UTIC NEURO-STROKE RIANIM SOG DEA ORTO EMATO POLIAMBULATORIO DIALISI MATERNO INFANTILE AREA CHIRURGICA ONCOLOGICO AREA MEDICA 2 AREA MEDICA 1

23 RICOVERI ORDINARI Aree a prevalente Competenza specialistica PROGRAMMATI HIGH CARE DIPARTI MENTAL E E AREE ELEVATA INTENSIT A' URGENTI LOW CARE AZIENDALE PRONTO SOCCORSO MEDIA COMPLESSITA' RIANIMAZIONE GENERALE DH WEEK HOSPITAL AMBULATORI DIPARTIMENTO MEDICO

24 RICOVERI ORDINARI Aree a prevalente Competenza specialistica HIGH CARE DIPARTIMENT ALE e AREE ALTA INTENSITA' RIANIMAZIONE GENERALE e CARDIO MEDIA COMPLESSITA' RECOVERY ROOM DH /DS - WEEK AMBULATORI DIPARTIMENTO CHIRURGICO SALE OPERATORIE URGENTI PROGRAMMATI PRERICOVERO AZIENDALE LOW CARE AZIENDALE

25 LOW CARE AZIENDALE E RIABILITAZIONE PERCORSI DIMISSIONI DIFFICILI CURE PALLIATIVE PRONTO SOCCORSO DEGENZE DEGENZE TRICO + VALUTAZIONE CLINICO-ASSISTENZIALE NOCC LOW CARE (24 pl) AUMENTO NUMERO PERSONE ASSISTITE RIENTRATE A DOMICILIO E DIMESSE CON ADI Pinerolo

26 PROGETTO OVERCROSWING PRONTO SOCCORSO 2016 PRONTO SOCCORSO AMBULATORIO CODICI BIANCHI e FAST APRILE 2016 DEGENZE MEDICHE DEGENZE MEDICHE DAY WEEK HOSPITAL MEDICO GIUGNO 2016 AMPLIAMENTO POSTI LETTO SUB -INTENSIVA SETT.2015 Pinerolo

27 I RISULTATI E LA RILEVANZA PER LE PERSONE ASSISTITE Maggiore uniformità nei percorsi assistenziali e nell'utilizzo protocolli e PDTA Maggiore attenzione alla persona assistita rispetto ai professionisti di cura (inversione modello) Garanzia di un livello assistenziale adeguato all'intensitàseverità del caso Garanzia del professionista più appropriato per la presa in carico a seconda della tipologia del problema e della fase del ricovero e contestualmente della multidisciplinarietà e integrazione professionale nella presa in carico complessiva

28 I RISULTATI E LA RILEVANZA PER I PROFESSIONISTI Formalizzazione dei criteri di complessità e accesso ai vari livelli di cura (in corso revisione PDTA) Formalizzazione della figura del Bed manager assistenziale dedicato (2016) Sperimentazione coordinatore processi gestionali trasversali di macro -area/livello e infermiere diurnista gestore processi assistenziali prevalentemente di assistenza indiretta a livello di linea (sperimentazione) Sviluppo NOCC e della gestione dimissioni difficili (continuità ospedale/territorio) Maggiore predisposizione al confronto multiprofessionale

29 I RISULTATI E LA RILEVANZA PER L'AZIENDA Rispondenza alla VISION AZIENDALE di migliorare i PERCORSI DI CURA delle persone che accedono all'ospedale Miglioramento della presa in carico della globalità dei bisogni di SALUTE delle persona e della famiglia Appropriatezza ed ottimizzazione dell'utilizzo dei PL, dell'utilizzo delle risorse umane, materiali e tecnologiche

30 GLI INDICATORI DI RISULTATO e I RISULTATI a circa TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIO Eventi critici Eventi sentinella (non sono segnalati eventi con possibile incidenza diretta) Reclami Elogi utenza (non sono segnalati eventi con incidenza diretta) Efficienza- efficacia sanitaria (degenza media in lieve miglioramento, ricoveri pre-intervento ridotti, dimissioni DEA invariate, riduzione trasferimenti pazienti tra degenze per specialità, trasferimenti fine settimana aree week diminuiti)

31 GLI INDICATORI DI RISULTATO e I RISULTATI a circa TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIO % pazienti presi in carico dal NOCC, dimissioni a domicilio iniziano ad aumentare da inizio 2016 Il cambiamento non ha influenzato indicatori quali lesioni da pressione, cadute pazienti Andamento indicatori stress lavoro correlato soggettivi ed oggettivi -dati in significativo miglioramento da 2014 a 2015 e primo quadrimestre 2016 (presenza, assenze, straordinario)

32 I PUNTI DI DEBOLEZZA e FORZA A TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIO DEL PROGETTO Difficoltà ad accettare ed esercitare i nuovi livelli di responsabilità ed autonomia a livello organizzativo e professionale- DISPONIBILITA' A RINEGOZIAZIONE dei RISPETTIVI AMBITI DI COMPETENZA Resistenza/Resilienza al cambiamento - CORAGGIO DI AFFRONTARE UNA REVISIONE GRADUALE MA PROFONDA DI MODELLI ORGANIZZATIVI E PROFESSIONALI STORICI DI TUTTE LE PROFESSIONALITÀ COINVOLTE LOGISTICA Programmazione attività sanitaria Briefing/Riunioni Informatizzazione documentazione clinico assistenziale Effettiva integrazione documentazione persona assistita

33 IL PROGETTO DELLE INFINITE C CAMBIAMENTO COMPLESSITA' COLLABORAZIONE CONTINUITA' CULTURA CONDIVISIONE CRITICITA' COMPETENZA CAOS ORGANIZZATIVO CORAGGIO CREATIVITA' COSTANZA

34 IL PROGETTO UN OCCASIONE PER RISTRUTTURARE LA DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE RUOLI E RESPONSABILITA' in linea con l'evoluzione e le linee di indirizzo professionale la nuova configurazione della SC Di.P.Sa

35 MODELLO ORGANIZZATIVO PROFESSIONI SANITARIE ATTUAL E S.C. SITRO Direzione Direttore f.f./responsabile Livello strategico Coordinatore SOG Alcuni responsabili Processo SVILUPPO S.C. Di.P.Sa Direzione Direttore Livello strategico Coordinatori di Dipartimento o Referenti Dip. Responsabili di AREA DIP Responsabili di DIP funzionali e Piastre gestionali strategiche (Es. Blocchi op PS) e gruppi Progetto Livello intermedio Coordinatori Processi Coord aree degenza, Week, DH e AMB e servizi Alcuni (es. Bed manager o Ricerca -Rischio-Qualità) o sub-aree gestionali ad elevata complessità Livello intermedio Coordinatori linee assistenziali o individuati settori operativi nelle reti Infermieri, IP, Ostetriche Livello professionale Tecnici, Terapisti Infermieri, IP, Ostetriche Tecnici, Terapisti team o project leader professional Infermieri, IP, Ostetriche Livello professionale Tecnici, Terapisti Operatori socio sanitari Area supporto Squadre Squadreausiliari ausiliari Operatori socio sanitari (prevedere anche gli OSS nei gruppi progetto) Area supporto Squadre ausiliari

36 MODELLO ORGANIZZATIVO S.C. DIPSA AO MAURIZIANO 2016 RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE DIP MEDICO STRUTTURALE MODELLO TIPO Direzione DIPSA Processi COORD BED MANAGER collegamento PS COORD Formazione Sviluppo professionale e modelli assistenziali Esiti - Qualità Ricerca Rischio Umanizzazione e comfort Livello strategico DIREZIONE Livello gestionale COORD UNITA' ASS.LI Ricovero ordinario ELEVATA COMPL ASS.LE e HIGH CARE (assistenza intensiva) DIPSA COORD UNITA' ASS. Li Ricovero ordinario MEDIO e BASSA COMPLESSITA' ASS.LE COORD Unità ASS.LI ricovero DIURNO e WEEK HOSPITAL E LOW CARE COORD MEDICINA CHIRURGIA D'URGENZA e PRONTO SOCCORSO COORD UNITA' AMBULATO RIALI BASSA COMP ASS.LE Gestione PROGETTO ASSISTENZIALE MAMMA NEONATO SUB-AREA ASSISTENZIALE PERCORSI ONCOLOGICI INF o PROF.SAN team o project leader professional INF o PROF.SAN INF eam o project leader profeso PROF.SAN tsional INF o PROF.SAN OPERATORI SANITARI DI SUPPORTO INF o PROF.SAN INF o PROF.SAN SUB AREA ASSISTENZIALE NEURO CARDIO Livello professionale

37 MODELLO ORGANIZZATIVO DIPSA AO MAURIZIANO 2015 RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE DIP CHIRURGICO STRUTTURALE MODELLO TIPO Direzione DIPSA Processi Livello strategico DIREZIONE COORD BED MANAGER PRERICOVERO e collegamento Blocchi operatori COORD Formazione Sviluppo professionale e modelli assistenziali Esiti - Qualità Ricerca Rischio Umanizzazione e comfort Livello gestionale COORD TERAPIE INTENSIVE DIPSA COORD UNITA' ASS.LI Ricovero ordinario ELEVATA COMPL ASS.LE COORD UNITA' ASS.LI Ricovero diurno DH e WEEK SURGERY COORD UNITA' ASS.LI Ricovero ordinario MEDIA e BASSA COMPL ASS.LE COORD BLOCCHI OPERATORI COORD UNITA' AMBULATO RIALI BASSA COMPL ASS.LE Gestione PROGETTO ASSISTENZIALE MAMMA NEONATO PROGETTO ASSISTENZIALE PERCORSI ONCOLOGICI INF o PROF.SAN team o project leader professional INF o PROF.SAN INF o PROF.SAN team o project leader professional INF o PROF.SAN OPERATORI SANITARI DI SUPPORTO INF o PROF.SAN PROGETTO ASSISTENZIALE NEURO CARDIO VASCOLARE INF o PROF.SAN Livello professionale

38 LA VISION dell'ospedale Mauriziano Tutto ciò che facciamo deve produrre vantaggio: AL PAZIENTE La soddisfazione del paziente è la cosa più importante di tutte. Operiamo quindi con attenzione e professionalità informando ed educando il paziente e curando le relazioni con il suo nucleo familiare. La gestione della Struttura Ospedaliera, orientata maggiormente all efficacia dell intervento ed all efficienza economico-organizzativa, deve tener conto del miglioramento della qualità anche in termini di accoglienza e rassicurazione del paziente e della sua famiglia. AI COLLABORATORI Il nostro principale patrimonio sono le risorse umane. Attraverso lo sviluppo di processi d'apprendimento permanente valorizziamo le nostre potenzialità ed otteniamo risultati, quindi, rinforziamo l'autostima e l'appartenenza. Un buon servizio richiede ad ogni operatore assunzione di responsabilità: ognuno deve porsi come risolutore di eventuali problemi Bisogna essere recettivi alle novità interne ed esterne in modo da partecipare attivamente alla soluzione dei problemi, svolgere l'attività nel modo migliore e cogliere l'opportunità di miglioramento permanente

39 QUALSIVOGLIA RIORGANIZZAZIONE DI UN OSPEDALE deve porre attenzione ai percorsi assistenziali complessivi, alla sicurezza delle cure, all'innovazione, all'alleanza con le associazioni di volontariato all'umanizzazione dei luoghi di cura e al benessere organizzativo dei professionisti coinvolti in un percorso continuo... Grazie!

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