Che cos è l interazione?

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1 Che cos è l interazione? Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it Umani e comunicazione

2 Interazioni Interazioni

3 Interazioni Interazioni

4 Interazioni Interazioni

5 Che cos è l interazione? Il punto di vista del design: Un modo di inquadrare la relazione fra persone e oggetti progettati, disegnati per le persone Un modo di inquadrare l attività di design Tutti i manufatti offrono la possibilità di interazione, tutte le attività di design possono essere viste come design di interazione Problema: l interazione con un oggetto statico è diversa dall interazione con un oggetto dinamico? Che cos è l interazione? //cibernetica Il punto di vista HCI: il loop di retroazione (4) interpreta l effetto e confronta con il goal (1) ha un goal uomo recettori attuatori display controllo (3) misura l effetto sull ambiente (2) agisce meccanismi input output

6 Che cos è l interazione? //cibernetica Il punto di vista HCI: il loop di retroazione i modelli di Norman Che cos è l interazione? //cibernetica Il punto di vista HCI: più correttamente

7 Che cos è l interazione? //cibernetica Il punto di vista HCI: il loop di retroazione il modello di Verplank retroazione quadro generale istruzioni passo passo analogica digitale azione Che cos è l interazione? //cibernetica Il punto di vista HCI: il loop di retroazione Nella maggior parte dei casi l interazione è reazione agli input cliccare su una pagina web James Watt!s fly-ball governor

8 Che cos è l interazione? //cibernetica: sistemi Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi sistema lineare (ordine 0) sistema che apprende (ordine 2) sistema che si auto-regola (ordine 1)

9 Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 0-0: reazione Esempio: un sensore di prossimità invia un segnale ad un motore che apre una porta Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 0-1: Regolazione L input può essere un rumore un goal energia Esempio: regolatore di Watt 1-0 = 0-1 oppure si riduce a 0-0

10 Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 0-2: Learning L output di un sistema lineare è l input di un sistema autoregolato: se il sistema autoregolato fornisce input al sistema lineare si chiude il loop se non si chiude il loop si riduce a 0-0 Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 0-2: Learning Esempio: gran parte di HCI: l uomo (learning system) apprende il sistema (ordine 0), il sistema non apprende l uomo Google

11 Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 1-1: Bilanciamento Sistemi auto-rinforzanti o in competizione Esempio: Condizionatore a 20, termostato a 25 se 1-1 è open-loop (uno dei due non dà input all altro) si riduce a 0-1 Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 1-2: Gestione e Intrattenimento Gestione: una persona che regola la direzione di un autopilota Intrattenimento: applicazione che si mantiene in relazione con l utente un gioco che aumenta la propria difficoltà se 1-2 è open-loop: 0-2 o 0-0

12 Che cos è l interazione? //cibernetica: combinazioni di sistemi Interazione 2-2: Conversazione L input di uno è l output dell altro E la base per costruire comprensione al fine di raggiungere un accordo e intraprendere azioni Interazione partecipativa Che cos è l interazione? //cibernetica: le dimensioni dei sistemi partecipativi

13 Che cos è l interazione? //cibernetica: le dimensioni dei sistemi partecipativi Interazioni //Conversazione metabolismo

14 Interazioni //Conversazione: che cosa non è Interazioni //Conversazione: che cosa è 1. Apertura di un canale 2. Impegno nel coinvolgimento (attenzione) 3. Costruzione di significato 4. Evoluzione dei partecipanti 5. Convergenza su credenze condivise 6. Azione e/o transazione

15 Interazioni //Conversazione per condividere (agreement) Interazioni //Conversazione per apprendere

16 Interazioni //Conversazione per collaborare Interazioni //Conversazione per collaborare

17 La comunicazione come sistema relazionale La Scuola di Palo Alto ha utilizzato le teorie della comunicazione, in particolare della pragmatica, come sfondo teorico per il lavoro psicoterapeutico. anni 50!Gregory Bateson e Paul Watzlawick applicano la teoria cibernetica all interazione animale e umana e studiano un modello circolare retroattivo della comunicazione 1959" 1967" Viene fondato il Mental Research Institute di Palo Alto (California, Usa) Watzlawick, Helmin e Beacon pubblicano The Pragmatics of Human Communication La comunicazione come sistema relazionale //assiomi 1 Assioma. Non si può non comunicare Chiunque si trovi in una situazione sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, indipendentemente dalla propria intenzionalità, dall efficacia dell atto comunicativo o dalla comprensione reciproca. NON COMPORTAMENTO = COMPORTAMENTO NON COMUNICAZIONE = COMUNICAZIONE

18 La comunicazione come sistema relazionale Esempio: La finestra di Johari Noto a sé Non noto a sé Noto ad altri 1. Aperto 2. Cieco Contenuto manifestato Intenzionalità Contenuto manifesto Inconsapevolezza Non noto ad altri 3. Segreto 4. Ignoto Contenuto occultato Intenzionalità Contenuto occulto Inconsapevolezza La comunicazione come sistema relazionale //assiomi 2 Assioma. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione* In sostanza ogni tipo di comunicazione fra due o più individui può avere livelli diversi di: notizia: trasmette i dati comando: modo in cui si deve assumere tale comunicazione" E importante togliere la frizione gradatamente e dolcemente Togli di colpo la frizione, rovinerai la trasmissione in un momento

19 La comunicazione come sistema relazionale //assiomi 3 Assioma. La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti Punteggiatura: segmenta le fasi di un processo di comunicazione, e le colloca in una relazione di causa/effetto comando: modo in cui si deve assumere tale comunicazione" incide sulla natura della relazione fra gli interlocutori poiché stabilisce le responsabilità (causa/effetto) degli interlocutori stessi La comunicazione come sistema relazionale //assiomi 4 Assioma. Gli esseri umani comunicano sia in modo digitale che analogico Digitale: rimanda a un sistema simbolico codificato e formalizzato di segni, la cui relazione con il significato di cui sono portatori è del tutto arbitrario sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia ma manca di una semantica direttamente ispirata alla natura delle relazioni che propone Analogica: quei segnali che contengono una qualche rappresentazione o immagine del significato a cui si riferiscono ogni tipo di comunicazione non verbale" si basa su una semantica precisa, ma è priva di una sintassi utile a definire la natura delle relazioni che propone

20 La comunicazione come sistema relazionale //assiomi 5 Assioma. Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull uguaglianza o sulla differenza scambio simmetrico: avviene fra interlocutori che si considerano sullo stesso piano, svolgendo funzioni comunicative e ruoli sociali analoghi (e.g., internet) La simmetria come utopia politica: la situazione linguistica ideale (Habermas) scambio complementare: fa incontrare persone che hanno una relazione ma non sono sullo stesso piano per potere, ruolo comunicativo, autorità sociale, interessi tv, padre/figlio Interazioni / conversazioni: la pragmatica Sappiamo che possiamo analizzare i codici di interazione mediante Sintassi! analisi delle regole grammaticali, relazione tra segni tra di loro Semantica! analisi dei significati attribuiti ai segni, relazione tra segni e oggetti Referenti Significati " Pragmatica! analisi della relazione fra codici, individui che li utilizzano e i comportamenti connessi all uso, relazione tra segni e loro interlocutori Pragma (fatto-azione), pragmatismo

21 Interazioni / conversazioni: la pragmatica Semantica Interazioni / conversazioni: la pragmatica Pragmatica:

22 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //non basterebbe la semantica? Teorie della comunicazione Teorie del codice: Comunicare significa codificare e decodificare informazione. Il significato di un messaggio è stabilito a priori Shannon Waever Teorie vero-condizionali Teorie inferenziali: Comunicare significa costruire un significato insieme al proprio interlocutore, nessun significato è stabilito a priori Grice, Austin Searle Interazioni / conversazioni: la pragmatica //non basterebbe la semantica? Teorie inferenziali: Per comunicare bisogna essere almeno in due La comunicazione è il risultato di una attività congiunta, non riducibile a sequenze di messaggi Il significato del messaggio si costruisce insieme: attraverso le conoscenze condivise e la realizzazione nel qui ed ora a cui contribuiscono tutti i partecipanti Un messaggio non corrisponde mai ad un unico significato, il significato è contrattato insieme Ma che forma hanno queste inferenze? quali conoscenze condivise sono usate per comunicare?

23 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //non basterebbe la semantica? Wittgenstein (il secondo dei due): Ciò che dà vita al segno è il suo USO Con le prop. noi facciamo innumerevoli cose diverse, non esiste l essenza pura delle proposizioni La relazione tra oggetto-nome dipende dal nostro modo di rappresentare le cose, in quel momento. Esistono tra le proposizioni rapporti di esclusione e d inferenza di cui la logica non da conto. Le regole della sintassi non possono essere ridotte alla logica vero-funzionale Non esiste un linguaggio primario che esprime il vero ma un solo linguaggio, quello comune. Più interessante lavorare per analogie che per distinzioni Interazioni / conversazioni: la pragmatica //John L. Austin Distinzione tra enunciati constativi: constatano come stanno le cose: dunque in sostanza enunciati descrittivi enunciati performativi: non si limitano a constatare qualcosa che abbia esistenza indipendente bensì producono essi stessi uno stato di cose nuovo scommetto dieci euro che domani pioverà Le parole sono qualcosa con cui si fanno cose, si agisce. E in questo senso che si impone in pragmatica la nozione di atto linguistico. Se qualcuno dice scommetto un euro non ha senso domandarsi se l enunciato sia vero o falso semmai, ci si può domandare se chi lo pronuncia lo faccia con intenzioni serie o meno. il linguaggio viene ricondotto all interno di una più complessiva teoria dell agire umano

24 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //John L. Austin Atti linguistici locutivo: include in sé le caratteristiche più tradizionalmente riconosciute agli enunciati: fonetiche, grammaticali e semantiche. Eseguire un atto locutivo vuole dire proferire un enunciato nel senso astratto analizzato dalla linguistica illocutivo: l atto che si compie nel dire qualcosa; le azioni sono appunto quelle mosse sociali-comunicative di cui i performativi costituiscono il paradigma. L atto illocutivo cattura ciò che Frege chiama la forza: il fatto che con un certo enunciato posso effettuare un comando, una affermazione, un ipotesi, una scommessa perlocutivo, ossia l effetto che il parlante produce di fatto sull ascoltatore, e che non necessariamente è ciò a cui tendono l intenzione del parlante e il particolare atto illocutivo eseguito sentire una certa domanda in una certa situazione produce su di me l effetto di indispettirmi (piuttosto che quello ordinario di dare una appropriata risposta) Interazioni / conversazioni: la pragmatica //John L. Austin Atti linguistici locutivo: pietà, pietà! illocutivo: intenzione di implorare qualcuno perlocutivo: ci si propone che l altro si impietosisca

25 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //John L. Austin Dalle condizioni di verità alle condizioni di felicità gli enunciati che mirano ad eseguire azioni possono riuscirvi o meno a seconda che rispettino oppure no determinati criteri. Deve esistere una procedura convenzionale con un effetto convenzionale, e le circostanze e le persone coinvolte devono essere appropriate (in base a quanto stabilito dalla procedura) La procedura deve essere eseguita in modo corretto e completo Le persone devono avere i pensieri, i sentimenti e le intenzioni richieste dalla procedura, e se è previsto un comportamento conseguente questo deve verificarsi prendo questa donna come mia legittima sposa Distinzione di Frege: senso/forza Interazioni / conversazioni: la pragmatica //John L. Austin Verità pragmatiche Le ambiguità: ogni enunciato ammette virtualmente infinite interpretazioni in funzione del contesto Carlo ha tirato su un muro, Ho aperto la porta Fenomeni deittici: un gruppo relativamente ristretto di espressioni di tempo, di luogo, e di persona come ad esempio ora, qui, io, con cui il contenuto dell enunciato viene ancorato al contesto di proferimento il cane sta abbaiando sarà vero in un certo tempo e luogo, e non in altri Usi figurati: la metafora, l ironia, sei un vero amico!

26 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //Paul Grice In un interazione comunicativa il parlante manifesta una certa intenzione comunicativa che l ascoltatore si sforza di ricostruire, e questa nozione di intenzione dovrebbe poter sostituire quella di significato: la semantica è in definitiva riducibile alla psicologia distingue in generale tra significato dell espressione (dato convenzionalmente) significato del parlante, tenta di spiegare la natura dei processi mediante i quali il secondo è costruito a partire dal primo. Interazioni / conversazioni: la pragmatica //Paul Grice Come avverrebbe il passaggio dal significato dell espressione a quello del parlante? Principio di cooperazione metaboli Principio di carità

27 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //Paul Grice Come avverrebbe il passaggio dal significato dell espressione a quello del parlante? Atteggiamento normale del parlante Principio di cooperazione: dai alla conversazione, in ogni momento, un contributo comunicativo appropriato massima della quantità: dai un contributo appropriato sotto il profilo della quantità di informazioni (che siano né più né meno di quanto è richiesto a quel punto della conversazione); massima della qualità: non dire cose che credi false, o che non hai ragioni per credere vere; massima della relazione: dai un contributo pertinente ad ogni stadio della comunicazione; massima del modo: esprimiti in modo chiaro, breve, ordinato. Interazioni / conversazioni: la pragmatica //Paul Grice Come avverrebbe il passaggio dal significato dell espressione a quello del parlante? Atteggiamento normale dell ascoltatore Principio di carità:, l ascoltatore è tenuto a trattare il parlante come razionale; ossia, a cercare un interpretazione delle sue parole che appaia sensata anche di fronte ad apparenti irrazionalità: quando le parole udite sembrano violare qualche massima conversazionale l ascoltatore deve prendere in considerazione la possibilità che il parlante lo abbia fatto intenzionalmente: che intenda sfruttare questa violazione a fini comunicativi, veicolando un significato diverso da quello convenzionale Giulietta è un sole Grice chiama implicature (conversazionali) queste inferenze dal significato convenzionale a quello del parlante

28 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //Paul Grice Pragmatica importante negli studi cognitivi del linguaggio Approccio Griceano: Experimental pragmatics Theory of mind Interazioni / conversazioni: la pragmatica //non basterebbe la semantica? Ridimensionato il ruolo della semantica classica

29 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //non basterebbe la semantica? Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api

30 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api

31 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api

32 Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api Interazioni / conversazioni: la pragmatica //La danza delle api

33 Robots that Learn to Converse: Developmental Approach to Situated Language Processing Robots that Learn to Converse: Developmental Approach to Situated Language Processing

34 Robots that Learn to Converse: Developmental Approach to Situated Language Processing Belief system Robots that Learn to Converse: Developmental Approach to Situated Language Processing

35 Robots that Learn to Converse: Developmental Approach to Situated Language Processing

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