Il Centro Formazione Professionale di Brescia Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere

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1 Il Centro Formazione Professionale di Brescia Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa Il mestiere d insegnare un mestiere

2 Il Centro Formazione Professionale di Brescia L offerta formativa e gli altri servizi Questo fascicolo contiene la descrizione dettagliata delle attività svolte dal Centro di Formazione di Brescia nel corso dell anno formativo 2011/2012. Il Fascicolo è parte integrante del Bilancio Sociale della Fondazione ENAC LOMBARDIA C.F.P. CANOSSA, ente non profit che si occupa di formazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro, servizi per il lavoro. L ente si colloca all interno delle realtà delle opere educative e formative dell Istituto Canossiano e in esso trova le radici valoriali, culturali e metodologiche che sostengono la sua azione. La Fondazione è il frutto di un operazione di fusione avvenuta nel 2007 tra tutte le realtà dell Istituto Canossiano presenti in Lombardia che si occupavano di formazione professionale fin dai primi anni 70. Opera in regime di accreditamento con la Regione Lombardia per l erogazione di attività di formazione e per l erogazione dei servizi per il lavoro. Sul Bilancio Sociale della Fondazione, disponibile sul sito è possibile trovare una descrizione dettagliata dei diversi aspetti relativi all identità e all operato della Fondazione. Di seguito si riporta una piccola legenda per agevolare la lettura del documento: DDIF: Diritto Dovere di Istruzione e Formazione. Si tratta dei percorsi formativi finalizzati all acquisizione di una qualifica/diploma professionale e rivolti a ragazzi in uscita dalla terza media. DROP OUT: ragazzi che hanno abbandonato (senza concluderlo) un precedente percorso scolastico/formativo. ATS: Associazione Temporanea di Scopo. Linee strategiche di intervento della Fondazione: si tratta di 5 linee di intervento nelle quali si articolano le diverse attività della Fondazione, definite sulla base dei bisogni che si intendono soddisfare e della tipologia di destinatari a cui sono rivolti i servizi e i corsi di formazione. Nell anno 2011/12 la sede operativa di Brescia ha continuato il processo di ampliamento e diversificazione della propria offerta formativa e di servizi all utenza, confermando la propria presenza nel settore alimentare-ristorativo ed assestandosi progressivamente nell ambito florovivaistico. La tabella seguente riepiloga, in riferimento alle aree strategiche prioritarie per la struttura, i servizi erogati sul fronte orientativo e formativo: QUADRO GENERALE DEI SERVIZI REALIZZATI E DEI DESTINATARI RAGGIUNTI NELL A.F. 2011/12 Servizi realizzati Destinatari raggiunti Area strategica di intervento: Sostenere la qualificazione dei giovani e contrastare la dispersione scolastica per favorire il loro ingresso nel mercato del lavoro. 16 corsi (all interno di percorsi triennali) di qualificazione professionale nel settore ristorativo (aiuto cuoco, operatore sala bar) e agroalimentare (pasticcere) 2 corsi(all interno di percorsi triennali) di qualificazione professionale nel settore agricolo florovivaistico (attivato per la prima volta) Servizi orientativi in entrata: servizi d informazione e di consulenza orientativa; 3 iniziative di open day; colloqui con utenti e famiglie in ingresso Servizi orientativi in uscita: incontri di formazione orientativa al lavoro a favore dei ragazzi frequentanti l ultimo anno presso il CFP Un quarto anno diurno post qualifica in Tecnico alimentare finalizzato a favorire negli utenti lo sviluppo di competenze organizzativo-gestionali applicate alle diverse tipologie di strutture ristorative, alberghiere e della produzione alimentare. Servizi orientativi in uscita: incontri di formazione orientativa di gruppo con esperti, finalizzati a favorire l ingresso nel mondo del lavoro. Giovani iscritti a percorsi in DDIF (430 utenti) Giovani qualificati nel settore ristorativo alberghiero (25 utenti) Area strategica di intervento: Intervenire sull emergenza sociale nel territorio di riferimento promuovendo la riqualificazione di persone in difficoltà lavorativa e sostenendo la loro ricollocazione. Programma Regionale - Lombardia eccellente Lavoro. 3 azioni di formazione denominati: - verso l Expo 2015; - del territorio; - l Expo adulti occupati/ disoccupati Area strategica di intervento: Favorire l integrazione socio-lavorativa e la crescita umana delle persone con disabilità. Percorsi triennali in DDIF: inclusione di utenti disabili ai sensi della Legge 104/92 Persone con disabilità presenti nei corsi DDIF (29 su 430 utenti totali) BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 1

3 QUADRO GENERALE DEI SERVIZI REALIZZATI E DEI DESTINATARI RAGGIUNTI NELL A.F. 2011/12 Servizi realizzati Area strategica di intervento: Migliorare le competenze professionali dei lavoratori e sostenere l ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e nella transizione a ruoli adulti. 4 moduli di formazione per apprendisti 17 corsi di serali per adulti di cui 5 corsi di cucina di base, 1 corso di cucina avanzata, 2 corsi di pasticceria base, 1 corso di sala-bar, 1 corso di cucina vegetariana, 1 corso di pizzaiolo, 1 corso di preparazioni salate, ealizzati in orario serale per utenti privati 4 Corsi di informatica Destinatari raggiunti 39 Apprendisti 238 Utenti privati QUADRO GENERALE DELLE FIGURE PROFESSIONALI FORMATE E DEI SETTORI TEMATICI IN CUI SI REALIZZANO ATTIVITÀ NON FINALIZZATE A FORMARE FIGURE PROFESSIONALI DEFINITE Settore DDIF Formazione Permanenete Ristorazione Agroalimentare Agricolo Figura professionale: Operatore della ristorazione Tecnico alimentare Figura professionale: Operatore della trasformazione agroalimentare- panificazione e pasticceria Figura professionale: Operatore agricolo coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole Le persone che operano per il Centro Corsi Formazione Continua Presso il Centro di Brescia nell a.f. 2011/12 hanno operato 72 persone. DISTRIBUZIONE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE E FUNZIONE Dipendenti a tempo indeterminato Dipendenti a tempo determinato Collaboratori a progetto Direttori Docenti Amministrazione e segreteria Corsi Ausiliari Specializzazione Professionale Totale Lavoratori autonomi Totale Il territorio di riferimento IL BACINO D UTENZA Il Centro è ubicato nella periferia nord di Brescia ed è facilmente identificabile, trovandosi a poche centinaia di metri dallo stadio di calcio cittadino e ad un paio di chilometri dal più importante ospedale provinciale, nonché facilmente raggiungibile attraverso il sistema viario e dei trasporti pubblici urbani che lo collegano direttamente alla stazione dei treni e degli autobus extraurbani. Grazie a questi elementi il relativo bacino territoriale è piuttosto ampio, arrivando a comprendere: tutta l area urbana; la zona della Val Trompia, che si sviluppa a nord della città ed è caratterizzata da una rilevante densità abitativa; il territorio adiacente al capoluogo, ovvero i comuni dell hinterland bresciano, spingendosi anche oltre. Non è comunque rara la provenienza di utenti da località ubicate anche a decine di chilometri dalla Sede, soprattutto in occasione di attività particolarmente difficili da reperire sul territorio, come nel caso della formazione per adulti nel settore ristorativo. Dal punto di vista economico produttivo il bacino territoriale di immediato riferimento, quello cittadino, è caratterizzato prevalentemente da attività afferibili al settore terziario. Nelle aree più decentrate dell hinterland riscontriamo invece la presenza di insediamenti industriali ed artigianali e nelle zone verso sud la presenza di ampi territori a vocazione agricola e florovivaistica. Gli operatori economici particolarmente vicini alla realtà del Centro sono quelli attivi nei seguenti ambiti: SETTORE PRODUZIONE ALIMENTARE- ALBERGHIERO-RISTORATIVO pubblici esercizi ristorativo alberghieri ristorazione collettiva servizi ristorativi esterni (banqueting e catering) attività commerciali nel settore alimentare aziende alimentari strutture del settore turistico SETTORE FLOROVIVAISTICO aziende florovivaistiche Con tali operatori il Centro ha negli anni avviato un attiva collaborazione allo scopo di: progettare un offerta formativa rispondente alle reali esigenze del mercato del lavoro ovvero in linea con le istanze di professionalizzazione delle risorse umane e sviluppo di specifici profili lavorativi provenienti dal settore; acquisire stimoli ed indicazioni mirate e concrete per la programmazione delle diverse attività curriculari; rispondere in modo puntuale alle esigenze di formazione continua e permanente provenienti dagli addetti; aumentare le chances occupazionali dei giovani con iniziative volte a sostenere l incontro domanda-offerta di lavoro. LA RETE DI COLLABORAZIONI E PARTNERSHIP Il Centro, grazie ad una costante e mirata attività di promozione ed un attenta ricerca di collaborazioni operative con altre realtà ed istituzioni del territorio, non solo ha confermato la propria presenza ed immagine come operatore, ma ha anche ampliato e diversificato i rapporti di collaborazione con il mondo del lavoro. Possiamo dire che nell a.f. 2011/12 il Centro ha stipulato e confermato accordi di diversa forma e connotazione formale ed ha allargato e confermato alcune importanti e proficue situazioni di alleanza operativa finalizzate a perseguire obiettivi strategici per la vita della struttura. 2 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 3

4 In particolare possiamo distinguere: 1. partnership di tipo specifico, legate al perseguimento di obiettivi strategici e peculiari; PARTNERSHIP DI TIPO SPECIFICO Area strategica di intervento Sostenere la qualificazione dei giovani e contrastare la dispersione scolastica per favorire il loro ingresso nel mercato del lavoro Intervenire sull emergenza sociale nel territorio di riferimento promuovendo la riqualificazione di persone in difficoltà lavorativa e sostenendo la loro ricollocazione Favorire l integrazione socio-lavorativa e la crescita umana delle persone con disabilità Migliorare le competenze professionali dei lavoratori e sostenere l ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e nella transizione a ruoli adulti Partnership realizzate Un centinaio di convenzioni con aziende del territorio aventi come oggetto l effettuazione degli stage formativi per tutti i frequentanti i corsi in DDIF (2^ e 3^) e le iniziative di formazione continua. Un protocollo d intesa con le associazioni di categoria ARTHOB (Associazione Ristoranti Trattorie, Hotel Bresciani) e AIB (Associazione Industriali Bresciani) del settore industria alimentare, finalizzato all organizzazione e sponsorizzazione di eventi (concorsi gastronomici, incontri a tema, eventi promozionali) destinati a giovani frequentanti percorsi formativi nel settore alimentare e della ristorazione (durata: indeterminata). Collaborazione con l Agenzia per il Lavoro (Adecco) per l erogazione di interventi di orientamento a favore dei frequentanti i corsi in uscita dai percorsi triennali di IFP e post qualifica al fine di favorire l ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Una convenzione con l Associazione Florovivaisti bresciani finalizzata ad offrire supporto tecnico nella fase di implementazione ed avvio del percorso triennale di formazione per Operatore Agricolo. Collaborazione con i CPI (Centri per l impiego) provinciali, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali in merito alla gestione integrata delle doti lavoro (disoccupati) e delle doti ammortizzatori sociali (cassaintegrati). Contatti periodici con i servizi socio sanitari Convenzioni speciali con alcune aziende e realtà lavorative per l effettuazione degli stage formativi delle persone disabili. Adesione all iniziativa Progetto Orizzonti con firma di Protocollo provinciale. Una cinquantina di convenzioni con aziende del territorio aventi come oggetto l effettuazione degli stage formativi per tutti i frequentanti i corsi di formazione superiore nel settore dei servizi alla persona. Inserimento nella rete degli operatori bresciani operanti nell ambito della formazione formale del sistema dell apprendistato in qualità di membro attuatore. 2. partnership generiche legate alla gestione integrata di obiettivi più allargati e generali: un protocollo d intesa con il gruppo SMA, appartenente al settore della grande distribuzione organizzata, finalizzato alla progettazione e gestione congiunta della formazione continua in azienda e alla realizzazione di eventi banqueting (durata: pluriennale a partire dal 2008/09); una convenzione con l Assessorato provinciale all Agricoltura finalizzata all organizzazione di eventi per la conoscenza e valorizzazione dei prodotti locali tipici della brescianità attraverso l attività formativa realizzata dal Centro (rinnovo annuale dal 1999); una convenzione con la circoscrizione comunale di Brescia nord finalizzata alla progettazione e realizzazione di percorsi formativi per adulti (durata: 2006/2011). Attività realizzate per sostenere la qualificazione dei giovani e contrastare la dispersione scolastica per favorire il loro ingresso nel mercato del lavoro Questo ambito di attività, centrale per il carisma canossiano e fondamentale per la vita del nostro Centro, si è ulteriormente consolidato nel corso dell anno 2011/12 sia sul fronte delle iniziative corsuali sia nell ambito dei servizi orientativi in ingresso a favore delle famiglie e degli utenti sia nell ambito dei servizi in uscita dai percorsi formativi, a sostegno dell occupabilità dei soggetti qualificati. L ATTIVITÀ FORMATIVA IN DDIF Per quanto riguarda le classiche corsualità triennali in DDIF, nell anno formativo 2011/12 sono stati realizzati 18 corsi diurni di qualifica (due in più dell anno precedente), rivolti a circa quattrocento giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado. Oltre alla storico settore alimentare e della ristorazione con le tre classiche possibilità d indirizzo (preparazione pasti, panificatore pasticcere, operatore sala bar), quest anno è proseguita la sperimentazione del corso triennale nel settore florovivaistico con l attivazione del secondo anno. È stata inoltre realizzata la quinta edizione del quarto anno di Istruzione F.P. per Tecnico Alimentare, destinato ad allievi/e in possesso della qualifica triennale, della durata di 990 ore. FORMAZIONE DDIF 2011/12: QUADRO GENERALE N. corsi N. ore N. corsi Corsi triennali Corso quarto anno Totale Variazione rispetto ad anno precedente FORMAZIONE DDIF 2011/12: STUDENTI FREQUENTANTI Iscritti iniziali 451 Reinseriti 4 Totale 455 FORMAZIONE DDIF 2011/12: COMPOSIZIONE STUDENTI PER GENERE N. % % 2010/11 Maschi ,8% 59,7% Femmine ,2% 40,3% Totale ,0% 100,0% Rispetto alla composizione della popolazione studentesca, si segnala la presenza di: 29 persone con disabilità (24 nell a.f. 2010/11); 64 persone straniere (35 nell a.f. 2010/11). N. 4 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 5

5 FORMAZIONE DDIF 2011/12: COMPOSIZIONE STUDENTI PER NAZIONALITÀ N. % % 2010/11 Italiani ,9% 90,0% Comunitari - - 1,4% Extra comunitari 64 14,1% 8,6% Totale ,0% 100,0% FORMAZIONE DDIF 2011/12: RISULTATI SCOLASTICI Qualificati / Ammessi/ Certificati N. % % 2010/ ,1% 87,0% Bocciati/non qualificati 47 10,4% 6,8% Abbandoni 16 3,5% 6,2% Totale ,0% 100,0% I risultati del questionario di soddisfazione1 somministrato a fine corso sono di seguito riportati: FORMAZIONE DDIF 2011/12: RISULTATI QUESTIONARIO SODDISFAZIONE Aspetti Media 2010/2011 (minimo:1 massimo:5) Attinenza del percorso formativo rispetto alle attese, grado di applicazione degli insegnamenti e clima d aula Media 2010/11 (minimo:1 massimo:5) 4,13 4,07 Preparazione del personale docente/tutor 4,12 3,96 Organizzazione della Sede e del corso 4,54 4,36 Adeguatezza delle infrastrutture/strumentazioni 4,50 4,37 I SERVIZI DI INFORMAZIONE E CONSULENZA IN ENTRATA Le azioni di orientamento in entrata realizzate dal Centro a favore dei potenziali destinatari della propria offerta formativa sono un momento centrale per la pianificazione dell attività in DDIF e possono essere distinte in due tipologie: informazione orientativa e consulenza orientativa. Relativamente all informazione orientativa è stata svolta sia un attività di sportello di primo livello, gestita dalla segreteria, finalizzata alla semplice acquisizione, comprensione e smistamento della domanda d informazione sia un attività di informazione e consulenza realizzata su più fronti. ATTIVITÀ INFORMATIVA RIVOLTA A POTENZIALI UTENTI Aspetti N. destinatari Colloquio (consulenza orientativa) 33 Open Day (informazione orientativa) 191 Presenza in scuole medie (informazione orientativa) 93 1 Si è utilizzato il modello della Regione Lombardia, articolato in 4 sezioni per un totale di 11 domande. Nella tabella si forniscono le medie per sezione. Sono state realizzate tre edizioni (dicembre e gennaio) di Open day : in tale occasione, a tutte le famiglie e ai ragazzi in uscita dalla scuola secondaria di 1 grado viene data la possibilità di visitare i locali (aule, laboratori), di colloquiare con alcuni docenti per eventuali chiarimenti e/o approfondimenti, di parlare con alcuni allievi del Centro per acquisire testimonianze sulla loro esperienza formativa e di ritirare materiale illustrativo (POF). Nell anno formativo 2011/12 si è puntato in particolare su una massiccia campagna promozionale a favore del nuovo settore formativo, quello florovivaistico. In tale circostanza i genitori o gli operatori che accompagnano i ragazzi possono prenotare un appuntamento con il referente del S.I.C.O. (Servizio Informazione Consulenza Orientativa) per un colloquio personale di approfondimento conoscitivo e di gestione di eventuali problematiche (ragazzi/e disabili, in condizioni di disaggio personale e sociale, ecc.). È stata inoltre garantita la partecipazione ad incontri organizzati dalle scuole medie ubicate nel bacino territoriale di riferimento, in accordo con altre strutture del sistema istruzione e formazione. La pubblicizzazione delle iniziative formativa progettate dal Centro è avvenuta attraverso: l invio di materiale illustrativo agli attori territoriali interessati: Scuole secondarie di primo grado ubicate nel classico bacino di riferimento territoriale (circa 30 Istituti scolastici); Rete Informagiovani comunali per adolescenti, giovani e adulti; C.P.I. della Provincia di Brescia per disoccupati / inoccupati; Centri territoriali di Educazione Permanente per stranieri; la pubblicazione mirata di articoli e/o locandine pubblicizzanti le diverse proposte formative su quotidiani o giornali a distribuzione gratuita. Relativamente alla consulenza orientativa, il servizio, erogato all utente previo appuntamento ed in forma prevalentemente individualizzata, è stato gestito dal referente del S.I.C.O. (Servizio Informazione Consulenza Orientativa) o da altri operatori (tutor/coordinatori/orientatori) incaricati ad hoc. Il colloquio si è articolato sui seguenti contenuti: approfondimento conoscitivo reciproco; approfondimento informativo (tipologia, articolazione, orari, durata del percorso formativo, requisiti di accesso, costi, vincoli sulla frequenza); valutazione della possibilità di inserimento dell utente o gestione del riorientamento (orientamento valutativo motivazionale). Hanno usufruito del servizio circa una trentina di utenti. I SERVIZI DI ORIENTAMENTO IN USCITA ED IL SUPPORTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO In considerazione della specificità dei corsi in DDIF, che sono finalizzati peculiarmente alla qualificazione professionale e all inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, il Centro, per promuovere l occupabilità degli studenti in uscita dai percorsi formativi, ha adottato una serie di iniziative. All interno di tutte le terze annualità dei percorsi DDIF e nel quarto anno di Istruzione F.P. è stato realizzato un modulo denominato Orientamento alla formazione e lavoro, della durata di una decina d ore. Tale modulo, coordinato dal tutor e gestito da alcuni docenti e/o da esperti (psicologo, operatori di Agenzie per il lavoro), costituisce per i destinatari un supporto informativo e di consulenza nella progettazione del proprio futuro formativo e/o professionale. Per quanto riguarda le opportunità formative, la presentazione, nelle classi uscenti del triennale, si è concentrata sul possibile proseguimento degli studi nell istruzio- 6 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 7

6 ne professionale o sulla possibile prosecuzione della formazione professionale accedendo al quarto anno di Tecnico alimentare. Per quanto riguarda invece il versante dell orientamento al lavoro e la ricerca di occupazione, il modulo è stato finalizzato a: fornire informazioni su caratteristiche ed andamento del mercato del lavoro, fonti dell offerta di lavoro, rete dei servizi territoriali che operano in materia di sostegno all occupazione, tipologie contrattuali previste dalla normativa; far acquisire le tecniche e modalità di ricerca attiva e mirata di occupazione; dotare l allievo degli strumenti operativi per realizzare la ricerca di lavoro (C.V., lettere di autocandidatura, risposta alle inserzioni); condividere indicazioni e strategie per sostenere un colloquio di lavoro; fornire linee guida sulla ricerca on line e l iscrizione alla Borsa lavoro. Gli utenti della terza annualità fruitori di tale servizio sono stati 103, 25 quelli della quarta. RILEVAZIONE DELLO STATO OCCUPAZIONALE Nel mese di dicembre 2012 si è proceduto alla rilevazione dello stato occupazionale dei ragazzi qualificati/diplomati nell a.f. 2011/12 secondo le modalità previste dalla Regione Lombardia. I qualificati sono stati contattati nella totalità. Le interviste sono state effettuate a sei mesi circa dal conseguimento della qualifica/diploma utilizzando il questionario regionale. FORMAZIONE DDIF 2011/12: ESITI OCCUPAZIONALI N. Qualificati/ certificati N. Intervistati N. Occupati /reinseriti nella scuola Triennali anno FORMAZIONE DDIF 2011/12: TIPOLOGIA DI CONTRATTO Tempo indeterminato Tempo determinato Contratto progetto / autonomo Interinale / apprendista Non occupato Studente Altro Triennali anno Focus sull innovazione e lo sviluppo delle pratiche educatve Nell anno 2011/12 la formazione continua, rivolta ai docenti della nostra sede, è stata centrata sulla possibilità di avviare nel Centro una progettazione formativa per competenze al fine di accrescere l efficacia dell azione formativa nella sua globalità. In particolare gli sforzi sono convogliati nella pianificazione di un modello innovativo riguardante l impianto metodologico-didattico delle attività curriculari rivolte agli utenti. Di seguito le fasi dell attività PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE: L approccio della formazione per competenze presuppone il superamento dei curricoli formali per optare decisamente per una pedagogia del reale. Tale approccio formativo si orienta alla formazione efficace basata sulle seguenti caratteristiche di fondo: centralità della cultura del lavoro, riferimento dei processi formativi alla competenza, rilevanza del linguaggio come strumento di mediazione, strategia dell alternanza formativa, rilevanza dei laboratori intesi come situazioni di apprendimento, enfasi sui prodotti reali, personalizzazione dei percorsi. L insegnamento, di conseguenza, non si basa più sulle singole lezioni ma sull organizzazione e animazione di situazioni di apprendimento che si riferiscono a situazioni reali in cui il soggetto è chiamato ad esercitare ruoli attivi. Per lavorare in modo consapevole sulle competenze è necessario quindi collegare ciascuna competenza a un insieme delimitato di problemi e di compiti; inventariare le risorse intellettive (saperi, tecniche, saper-fare, attitudini, competenze più specifiche) messe in moto dalla competenza considerata. IL PIANO FORMATIVO L attore principale del processo formativo è costituito dal gruppo/comunità dei docenti aggregati sia per assi culturali/aree professionali sia per consigli di classe. Entro tale comunità si svolgono i passi indispensabili per una didattica per competenze: aggregare le discipline per assi culturali e identificare i nuclei portanti del sapere; scegliere un approccio misto, che alterna in modo intelligente lezioni, compiti, esperienze; sospendere il giudizio e incoraggiare il cammino, tollerando anche incertezze o errori purché vi sia dedizione e impegno; seguire ciò che l esperienza ci ha insegnato: aspetti che sollecitano la curiosità, errori da evitare, variazioni che richiamano l attenzione, momenti in cui è possibile chiedere rigore e disciplina ; evitare la dispersione del tempo e la noia; sollecitare gli studenti a proporre pubblicamente l esito del proprio lavoro. Questo modo di fare formazione richiede un quadro di riferimento unitario dell équipe/consiglio di classe circa le esperienze che connotano il percorso formativo dell anno: da qui la necessità di delineare un Piano formativo, uno strumento che rappresenta le esperienze che, nel corso 8 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 9

7 dell anno, sono in grado di suscitare un rapporto degli studenti con il sapere in termini affettivi (curiosità, legame, fascino), concreti (utilità, scoperta) e cognitivi (padronanza) e di sollecitare l identificazione con la scuola a partire dallo stile delle esperienze nelle quali si è coinvolti. Tali esperienze (intenzionali e programmate, quindi elaborate sotto forma di unità di apprendimento) prevedono un legame ed un intesa tra le diverse discipline al fine di delineare un piano di lavoro comune in grado di perseguire effettivamente le mete educative, culturali e professionali dichiarate. LA GESTIONE DELL APPRENDIMENTO: Unità di apprendimento L unità di apprendimento (Uda) costituisce la struttura di base dell azione formativa che consiste nell insieme delle occasioni di apprendimento che permettono all allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, affrontando compiti che conducono a prodotti di cui egli possa andare orgoglioso e che costituiscono oggetto di una valutazione più attendibile. Possiamo avere alcune essenziali UdA ad ampiezza massima (tutti i formatori), mentre la maggior parte saranno medie (alcuni) o minime (asse culturale). L Uda prevede sempre compiti reali (o simulati) e conduce a prodotti che i destinatari sono chiamati a realizzare, ed indica le risorse (capacità, conoscenze, abilità) che è chiesto di mobilitare all allievo per diventare competente. Ogni UdA deve sempre mirare almeno una competenza tra quelle presenti nel repertorio di riferimento. Il criterio di fondo cui riferirsi è la possibilità di sollecitare i talenti dei giovani e di stimolarli alla ricerca, a prendere il cammino. Occorre insegnare per compiti con consegne chiare e stimolanti, variare le situazioni di apprendimento ed il modo di implicazione degli studenti, puntare talvolta sul paradosso e sul contrasto con il punto di vista usuale. Va evitata la pratica tesa a riversare sugli interlocutori quantità rilevanti di nozioni e regole, per sostituirla con l intento di sollecitare curiosità, definire un percorso di studio, fornire strumenti e stimolare la riflessione e la strutturazione del sapere acquisito. In questo modo, si impara lavorando. Il focus della competenza è pertanto posto sull evidenza dei compiti/prodotti che ne attestano concretamente la padronanza da parte degli allievi, valorizzando così il concetto di capolavoro che viene esteso anche agli assi culturali e alla cittadinanza. È il significato del criterio della attendibilità: con essa si intendere che solo in presenza di almeno un prodotto reale significativo, svolto personalmente dal destinatario, è possibile certificare la competenza che in tal modo corrisponde effettivamente ad un saper agire e reagire in modo appropriato nei confronti delle sfide (compiti, problemi, opportunità) iscritte nell ambito di riferimento della competenza stessa. Nella sezione generale del Bilancio Sociale sezione 2 è riportata la scheda illustrativa di una macro Unità di Apprendimento trasversale denominata Noi facciamo la differenza, realizzata nelle prime annualità di cucina e pasticceria. L obiettivo concreto è quello di far conoscere e vivere ai ragazzi l esperienza della solidarietà e del volontariato a favore dei più deboli, attraverso la preparazione, organizzazione e realizzazione di un pranzo, rivolto agli utenti (maschili e femminili, italiani e stranieri) del dormitorio gestito a Brescia dall associazione di volontariato San Vincenzo De Paoli. Attività realizzata per intervenire sull emergenza sociale nel territorio di riferimento promuovendo la riqualificazione di persone in difficoltà lavorativa e sostenendo la loro ricollocazione Proseguendo l attività realizzata nell anno precedente a favore delle persone disoccupate, inoccupate, in cassaintegrazione o intenzionate a riqualificarsi dal punto di vista lavorativo, il Centro ha effettuato una serie di interventi di formazione nell ambito del Programma Lombardia eccellente Talent tree Accademia dell ospitalità, in qualità di Ente attuatore. Le azioni formative, proposte dai tre partner di progetto, si inseriscono nell ambito della promozione turistica con un occhio di riguardo alla valorizzazione del territorio, al capitale umano e agli elementi di innovazione caratterizzanti il comparto dell ospitalità. Hanno usufruito di tali interventi complessivamente 45 persone di cui: 8 utenti nel corso tecnico pratico di del territorio (400 ore); 9 utenti nel corso verso Expo 2015 (16 ore); 8 utenti nel corso Expo 2015 (44 ore). La tabella sottoriportata illustra l articolazione delle tre azioni formative: STRUTTURA CORSI verso ore di cui stage Gli esiti delle tre proposte formative, riassunti nella seguente tabella, possono definirsi positive, considerando che: nel percorso più impegnativo, tra quelli proposti, non si sono verificati abbandoni e comunque la percentuale di ritirati globali si aggira intorno al 13% del totale utenti; nel percorso più impegnativo, per il quale era previsto il rilascio del certificato delle competenze (d.g.r. 8/6563) e l assegnazione di un massimo di 18 crediti per l accesso agli esami di qualifica regionale, 17 studenti su 18 sono risultati idonei. 2 Si è utilizzato il modello della Regione Lombardia. Nella tabella si forniscono le medie per sezione. 10 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 11

8 COMPOSIZIONE PER ESITI verso Iscritti Qualificati/ Passati Bocciati 1 1 Abbandoni Le seguenti tabelle illustrano le composizioni dei tre gruppi in formazione COMPOSIZIONE PER GENERE verso Maschi Femmine COMPOSIZIONE PER NAZIONALITA verso Italiani Comunitari 1 1 Extra Comunitari COMPOSIZIONE PER ETA verso Meno di 20 anni 1 1 Tra 20 e 30 anni Tra 30 e 40 anni Tra 40 e 50 anni Oltre 50 anni COMPOSIZIONE PER STATO OCCUPAZIONALE Esercitazione in laboratorio Disoccupati da meno di 6 mesi Disoccupati da 6 a 12 mesi Disoccupati da 12 a 24 mesi Disoccupati oltre 24 mesi In cerca prima occupazione verso fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 13

9 COMPOSIZIONE PER GENERE verso Maschi Femmine COMPOSIZIONE PER NAZIONALITA verso Italiani Comunitari 1 1 Extra Comunitari COMPOSIZIONE PER ETA verso Meno di 20 anni 1 1 Tra 20 e 30 anni Tra 30 e 40 anni Tra 40 e 50 anni Oltre 50 anni COMPOSIZIONE PER STATO OCCUPAZIONALE verso Inoccupati In cassa integrazione straord Occupato TI Occupato TD Libero professionista RISULTATI QUESTIONARIO SODDISFAZIONE CORSO: CUCINA ED ENOGASTRONOMIA DEL TERRITORIO2 Aspetti Attinenza del percorso formativo rispetto alle attese, grado di applicazione degli insegnamenti e clima d aula Media (minimo:1 massimo:5) Contenuti del corso 4,59 Preparazione del personale docente/tutor 4,80 Organizzazione della Sede e del corso 4,55 Adeguatezza delle infrastrutture/strumentazioni 4,76 RISULTATI QUESTIONARIO SODDISFAZIONE CORSI: CUCINA E SALUTE VERSO E LA PIZZA NELLA TRADIZIONE VERSO 2 Aspetti Attinenza del percorso formativo rispetto alle attese, grado di applicazione degli insegnamenti e clima d aula 4,59 Media (minimo:1 massimo:5) Contenuti del corso 4,16 Preparazione del personale docente/tutor 4,16 Organizzazione della Sede e del corso 4,41 Adeguatezza delle infrastrutture/strumentazioni 4,45 Attività realizzata per favorire l integrazione socio-lavorativa e la crescita umana delle persone con disabilità Da anni il Centro investe servizi e risorse umane a favore delle persone con disabilità che vengono inserite nei percorsi triennali in DDIF. In particolare nella tabella sotto riportata è indicato il numero totale di disabili inclusi nell a.f. 2011/12 nelle diverse annualità, anche in rapporto all intera popolazione scolastica. PRESENZA DI PERSONE DISABILI NEI PERCORSI DDIF 4,12 DDIF 1^ DDIF 2^ DDIF 3^ totale N. persone con disabilità N. studenti DDIF complessivi % disabili 6,8% 8,7% 3,9% 6,7% COMPOSIZIONE PER TITOLO DI STUDIO verso Licenza media Qualifica Diploma Laurea breve 1 1 Laurea spec/ vecchio ord. 1 Vale la pena di sottolineare che l avvio del percorso triennale nel settore florovivaistico ha portato ad un significativo incremento del numero di disabili; tale dato è imputabile essenzialmente alla particolarità di questo ambito professionale, particolarmente adattabile anche a persone con handicap psichico e/o cognitivo lieve-medio. In ogni caso, tenuto conto anche della specificità dell offerta corsuale nel settore alberghiero ristorativo, è stata volta particolare attenzione alla tipologia di disabilità dell utente al fine di garantire e perseguire una reale integrazione sia sul fronte socio - relazionale che di quello più specificatamente formativo considerando sia le attività teoriche d aula che quelle prettamente tecnico pratiche in laboratorio. Infatti, tutti i disabili presenti nella struttura sono portatori di handicap affe- 14 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA BILANCIO sociale c.f.p. di brescia 15

10 16 fondazione enac lombardia C.F.P. CANOSSA Esercitazione nella serra stampa: Grafiche ATA progetto grafico: Guido Bertola, smarketing ribile alla sfera della disabilità lieve con compromissione delle capacità cognitive (attenzione, astrazione, performance logica, etc.), ma nella norma o con difficoltà contenute sul piano dell autonomia personale e della relazione psico-sociale. A supporto delle persone con disabilità e delle loro famiglie sono stati messi a disposizione servizi di orientamento in ingresso e di sostegno all apprendimento. Per quanto riguarda il primo, con tutte le persone con disabilità sono state realizzati una serie di colloqui volti a favorire l incontro ottimale tra la domanda dell utente e l offerta del Centro. Ciò attraverso attività volte ad approfondire la conoscenza reciproca, l analisi delle caratteristiche del soggetto tramite gli operatori socio educativi e gli insegnanti della scuola media. Per quanto riguarda il sostegno all apprendimento, in questo anno si è consolidata l iniziativa denominata LA.R.S.A. (Laboratorio Recupero Sviluppo Apprendimenti) pensata allo scopo di: ottimizzare le risorse umane e finanziarie disponibili per l attività di sostegno didattico e supporto all integrazione; offrire ai destinatari un servizio di recupero e supporto degli apprendimenti il più possibile flessibile in termini quantitativi (monte ore settimanale) e qualitativi (articolazione, orario, modalità individualizzata o di gruppo); gestire l attività in modo più continuativo, completo e mirato utilizzando un approccio didattico metodologico individualizzato o personalizzato a seconda della tipologia e strutturazione del P.E.I. (Piano Educativo Personalizzato) definito dai docenti del corso unitamente al Consiglio di corso ed in accordo con gli operatori territoriali dell ASL e la famiglia. Il progetto LA.R.S.A. ha permesso così agli allievi e ai docenti d aula delle diverse aree disciplinari di fruire di un servizio pressoché continuativo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle I docenti incaricati di seguire l attività formativa di sostegno e supporto allo sviluppo della programmazione, individualizzata o personalizzata, a seconda dei casi sono stati 4 più 1 docente con funzioni di tutoraggio specifico dell area disabili. Nel tempo la proposta formativa a favore di questa tipologia d utenza si propone di: divenire per la struttura: risposta concreta alla domanda di apprendimento di allievi che, presentando una disabilità, stimolano il Centro a trasformare la differenza in risorsa educativa da valorizzare; strumento di guida per rispondere ai bisogni educativi speciali di allievi che presentano difficoltà di apprendimento; stimolo alla pianificazione di un offerta formativa completa ovvero rispondente ai bisogni globali della persona; di favorire negli allievi/e: la consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità; l acquisizione di competenze specifiche di tipo formativo e professionale; il raggiungimento di livelli di autonomia personale adeguati favorendo la socializzazione; il mantenimento di un comportamento adeguato rispetto al ruolo professionale e all ambiente di lavoro; di offrire alle famiglie: la collaborazione alla definizione del progetto formativo del figlio; la collaborazione alla concretizzazione del progetto educativo e formativo nelle sue diverse forme ed articolazioni.

11 Sede di brescia via S.Antonio 53, Brescia tel/fax Sito: Fondazione ENAC LOMBARDIA C.F.P. CANOSSA via della Chiusa, Milano Tel/Fax: info@enaclombardia.it Sito:

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