Laboratorio di smielatura provinciale consortile

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1 Laboratorio di smielatura provinciale consortile dell Amministrazione Provinciale di Siena Dott.ssa Serena Rocchi, veterinario, collaboratore presso: Amministrazione Provinciale di Siena Via Massetana 106, Siena e mail: s.rocchi@provincia.siena.it Ghilarza-Sinnai 1-2 luglio 2008

2 La provincia di siena e l apicoltura 36 comuni suddivisi in 4 aree USL: Senese Alta Val d Elsa Val di Chiana Amiata Senese un territorio di 3821,22 Kmq 92,7% collina 7,10 % montagna

3 La provincia di siena e l apicoltura Dati USL ~ 400 Apicoltori ~ alveari (8% del patrimonio apistico toscano) ~ 59 mielerie registrate (di cui 1 Provinciale consortile) Quadro associativo: ARPAT e AAPT, ASGA

4 La provincia di siena e l apicoltura 49% piccolissimi apicoltori con meno di 10 arnie 23% piccoli apicoltori con arnie 13% medi-piccoli apicoltori arnie 8% medi apicoltori con arnie 7% grandi aziende con arnie

5 La provincia di siena e l apicoltura

6 La Amm. Prov. di siena e l apicoltura a. Laboratorio di smielatura b. Panel test del miele c. Attività di collaborazione con enti di ricerca e sanitari d. Attività di formazione in collaborazione con associazioni di produttori e ASL e. Apiario provinciale (didattico, produttivo)

7 Il LABORATORIO di SMIELATURA Dove si trova? Si trova alla periferia sud-est di Siena all interno del Vivaio il Campino, in località Ruffolo. Il vivaio il campino nasce nel 1932, (corpo forestale dello stato), ora della Provincia, Servizio Bonifica Forestazione/ progetti speciali Fulcro di numerosi progetti oltre la normale attività di produzione e distribuzione piante arboree e forestali

8 Il LABORATORIO di SMIELATURA Operativo dal 2000 Dal 2003 certificata anche per la lavorazione di miele biologico da ICEA Destinatari: apicoltori medio piccoli della provincia di Siena e limitrofe, sprovvisti di un laboratorio per poter poi commercializzare il miele Dal 2000 al 2006 gestita da associazione apistica Arpat, dal 2006 dall Ente Scopo: promuovere e qualificare il prodotto locale,, producendo il miele nel rispetto della normativa igienico-sanitaria

9 Il LABORATORIO di SMIELATURA Dati di produzione: Anno utenti Kg miele prodotti

10 Il LABORATORIO di SMIELATURA

11 Il LABORATORIO di SMIELATURA Zona lavorazione miele con banco disopercolatore e smielatore radiale 24 telaini, Zona stoccaggio miele con i maturatori degli apicoltori

12 Il LABORATORIO di SMIELATURA Area invasettamento: controllo del peso, misurazione dell umidità, campionatura miele

13 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE Dal 1 gennaio 2006 cambia normativa sanitaria: PACCHETTO IGIENE regolamenti comunitari in particolare: Reg 852/04 sull igiene dei prodotti alimentari Reg 853/04 norme specifiche in materia di igiene per alimenti di origine animale (no riferimenti a miele e prodotti apicoltura) Reg 178/02 requisiti generali legislaz. alimentare, autorità europea e procedure per la sicurezza alimentare (da gen 2005)

14 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE REG. 852/04 Art 1 Stabilisce norme generali. Responsabilità principale per la sicurezza degli alimenti ricade sull operatore del settore alimentare Sicurezza degli alimenti va garantita lungo tutta la catena alimentare, compresa produzione primaria (attività apistica) Applicazione di procedure basate sui principi dell HACCP e corretta prassi igienica

15 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE REG. 852/04 Art 1 Stabilisce norme generali. Si applica a tutte le fasi di produzione trasformazione e distribuzione alimenti, alle esportazioni Non si applica a: Produzione primaria per uso domestico privato Preparazione manipolazione conservazione di alimenti per consumo domestico privato Fornitura di piccoli quantitativi di prodotti primari dal produttore al consumatore finale o a dettaglianti locali che forniscono direttamente consumatore finale

16 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE APICOLTURA: PRODUZIONE PRIMARIA ALLEVAMENTO API, RACCOLTA MIELE, CONFEZIONAMENTO E IMBALLAGGIO ALL INTERNO DELL AZIENDA APISTICA. NO PRODUZIONE PRIMARIA SE FUORI DALL AZIENDA APISTICA

17 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE REG. 852/04 Allegato I, Requisiti generali in materia di igiene per la produzione primaria e operazioni associate (parte a) Si applica a trasporto, magazzinaggio, manipolazione di prodotti primari sul luogo di produzione Trasporto animali vivi

18 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE Operatori del settore alimentrare: Protezione da contaminazione, tenendo conto successive trasformazioni Adottare misure di controllo da contaminazione da aria, acqua, mangimi, medicinali vet, gestione ed eliminazione rifiuti Tenere puliti e/o disinfettare impianti e attrezzature utilizzati Usare acqua potabile o pulita Assicurare formazione sui rischi sanitari per chi manipola alimenti Per quanto possibile, evitare contaminazione da parte di animali e insetti nocivi

19 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE Immagazzinare e gestire rifiuti in modo da evitare contaminazione Tenere conto di risultati di analisi su campioni rilevanti per salute umana

20 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE TENERE REGISTRAZIONI di: (conservare e mettere a disposizione autorità competente e operatori settore alimentare che ricevono prodotti) Alimenti dati agli animali (natura e origine) Medicinali veterinari o altre cure, date, tempi di sospensione Insorgenza malattie (rischi per la sicurezza prodotto) Risultati analisi su campioni vari a scopo diagnostico di rilevanza per la salute umana

21 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE MANUALI DI CORRETTA PRASSI IGIENICA (parte b) 1. Controllo rischi 2. Info sui pericoli, azioni di controllo dei pericoli Controllo contaminaz, da metalli pesanti ecc Uso di acqua Uso medicinali vet e rintracciabilità Eliminazione animali morti Procedure per garantire che alimento sia manipolato trasportato immagazzinato in condiz. igieniche adeguate Procedure di pulizia e controllo animali infestanti Procedure tenuta registrazioni

22 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE REG. 852/04 Allegato II, capitolo 1(No prod. Primaria) Requisiti generali applicabili alle strutture destinate agli alimenti 1)Strutture destinate ad alimenti: Pulite, buono stato di manutenzione,buone condizioni

23 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE 2)Schema, progettazione, costruzione ubicazione, dimensioni devono: Adeguata pulizia, disinfezione, manutenzione, Ridurre contaminazioni per via aerea Spazio di lavoro sufficiente a lavorare in condizioni di igiene o Impedire accumulo di sporcizia, contatto materiali tossici, penetrazione particelle negli alimenti, muffa o condensa sulle superfici Consentire protezione da contaminazione, lotta animali infestanti

24 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE 3) Gabinetti non direttamente in contatto con locale di manipolazione alimenti (antibagno) 4) Lavandini sufficienti, acqua calda e fredda, materiale per lavarsi, asciugatura igienica 5) Aereazione meccanica o naturale sufficiente 6) Impianti sanitari buona areazione 7) Buona illuminazione (naturale o artificiale) nei locali per alimenti 8) Scarichi adatti, progettati in modo da evitare rischi di contaminazione Se i canali di scarico aperti evitare di dirigere il flusso da zona contaminata verso zona pulita

25 Il LABORATORIO di SMIELATURA 9) Spogliatoio per il personale 10) Prodotti per pulizia e disinfezione collocati in luoghi diversi da quelli dove sono gli alimenti Indicazioni generiche, (aggettivi come buona, sufficiente, adeguata) sono principi guida, libertà del produttore nel garantire le condizioni suddette. Prima dell entrata in vigore del Reg. Ce 852/04: necessaria autorizzazione sanitaria da autorità sanitaria Ora notifica all autorità sanitaria registrazione

26 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE REG. 852/04 Allegato II, capitolo 2 Requisiti specifici applicabili ai locali (dove alimenti vengono preaparati, lavorati, trasformati)

27 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE 1) Pavimenti, 2) Pareti, 3) Porte, 4) Superfici a contatto con alimenti facili da pulire e disinfettare, (materiale resistente, non assorbente, lavabile atossico 5) Soffitti e attrezzature sopraelevate costruite da evitare accumulo di sporcizia, ridurre condensa, muffa, caduta di particelle 6) Finestre e aperture: evitare accumulo di sporcizia, reti antiinsetto

28 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE REG. 852/04 Allegato III, Requisiti generali applicabili alle strutture mobili e/o temporanee (come abitazioni private dove gli alimenti sono preparati per essere commercializzati)

29 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE 1) Costruiti ecc in modo da evitare rischi di contaminazione da animali infestanti e parti di animali 2) Adeguate attrezzature per igiene personale (per lavarsi e asciugarsi le mani, spogliatoi) 3) Superfici a contatto con alimenti: Buono stato di manutenzione Facili da pulire e disinfettare Materiali lisci resistenti alla corrosione atossici (l operatore alimentare può dimostrare che altri materiali sono adatti allo scopo) Opportune misure per pulizia e disinfezione strumenti di lavoro e impianti

30 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE 4)Adeguata erogazione di acqua calda e fredda 5)Attrezzature e impianti per deposito e eliminazione di sostanze pericolose, rifiuti 6)Disponibili adeguati impianti per mantenere e controllare adeguate temperature dei cibi 7)Prodotti alimentari collocati in modo da evitare contaminazione

31 SMIELATURA e PACCHETTO IGIENE Reg 178/02 Art. 18 Rintracciabilità del prodotto o Sicurezza scambi o Ritiro del prodotto in modo mirato e preciso Identificare da chi e a chi è fornito un prodotto Identificare fornitori e clienti Nome e indirizzo Data consegna Volumi e quantità Descrizione dettagliata del prodotto Comunicazione autorità competente Informazioni disponibili immediatamente!

32 Il LABORATORIO di SMIELATURA provinciale COME FUNZIONA? Regolamento interno Piano di autocontrollo

33 Il LABORATORIO di SMIELATURA Modulistica I moduli in dotazione al laboratorio sono: Inventario attrezzature e materiale Regolamento Manuale di autocontrollo Modulo di presa in consegna (da riempire ad ogni utilizzo) Modulo di lavorazione Modulo di confezionamento Registro pagamenti

34 Il LABORATORIO di SMIELATURA a) Responsabile autocontrollo tenuta dei registri e dei moduli relazione finale sull attività svoltasi, problemi pratici ecc riscossione dagli utenti dei contributi alle spese di gestione del laboratorio e dei costi dei sigilli, con conseguente rilascio di ricevuta (vedi paragrafo contributi) Sigilla maturatori lasciati in deposito (pellicola trasparente + fascetta firmata da utente e resp, tra tappo e contenitore e al rubinetto) Ritiro dei campioni di miele da consegnare alla Amministrazione Provinciale (vedi paragrafo campioni)

35 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori responsabili in primis della sicurezza del proprio miele (Reg 852/04)!!!

36 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Sottoscrivono il modulo di presa in consegna: regolare denuncia degli alveari in regola con le norme sanitarie conoscere e approvare il regolamento responsabilità per danni a cose e persone nell esercizio dell attività lavorativa all interno del laboratorio; Di aver controllato lo stato di manutenzione e d uso della stanza e dei macchinari Conoscere istruzioni manuali d uso macchinari laboratorio

37 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano il modulo di lavorazione (smielatura) N melari Quantità miele Assegnazione del lotto TRACCIABILITA!!! Misurazione umidità (all invasettamento) Compilano modulo di invasettamento: Tipo miele/lotto Contenitori (numero e grammi) es Miele acacia, lotto 136, n 100 vasetti da gr 250

38 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano i moduli di autocontrollo igienico PULIZIE GENERAL A INIZIO CICLO Scheda 1 Segni di infestazione : SI NO Data se SI specificare: Misure adottate Esito Operazioni di pulizia: Lavaggio: pavimenti SI NO pareti SI NO attrezzature SI NO Asciugatura: Pavimenti SI NO pareti SI NO attrezzature SI NO Altre operazioni effettuate: Osservazioni Firma

39 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano i moduli di autocontrollo igienico PULIZIE PERIODICHE IN FASE DI LAVORAZIONE O FINE CICLO Scheda 2 Segni di infestazione : SI NO Data se SI specificare: Misure adottate Esito Operazioni di pulizia: Lavaggio: pavimenti SI NO pareti SI NO attrezzature SI NO Asciugatura: Pavimenti SI NO pareti SI NO attrezzature SI NO Altre operazioni effettuate: Osservazioni Firma

40 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano i moduli di autocontrollo igienico INVASETTAMENTO Scheda 3 Stato di pulizia del laboratorio Data Stato di pulizia delle attrezzature Operazioni di invasettamento: analisi visiva dei vasetti vuoti SI NO N vasetti utilizzati di gr Lotto/i provenienza Lotto attribuito N vasetti utilizzati di gr Lotto/i provenienza Lotto attribuito N vasetti utilizzati di gr Lotto/i provenienza Lotto attribuito N vasetti utilizzati di gr Lotto/i provenienza Lotto attribuito Miele confezionato Kg Osservazioni Firma

41 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano il moduli di autocontrollo igienico CONTROLLO Scheda 4 Operazioni di controllo numero lotto Metodo di invasettamento Vasetti controllati n Eventuali misure correttive Firma

42 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano il moduli di autocontrollo igienico OPERAZIONI DI SMIELATURA Scheda 3 BIS N melari Kg miele N lotto Data (giorno/mese/anno) Smielatura (disoperc/centrif) Si Filtratura Si Stoccaggio Si Osservazioni: Firma

43 Il LABORATORIO di SMIELATURA b) Singoli utenti/apicoltori Compilano il moduli dichiarazione responsabilità Con cui accettano il regolamento e elencano oggetti di proprietà lasciati nel laboratorio es: N maturatori Capacità (50 kg, 100 kg, 200Kg, 400Kg ecc) Firma apicoltore e del responsabile laboratorio

44 Norme per l accesso e l utilizzo 1. Prenotare lo spazio di utilizzo telefonando al responsabile 2. Costi utilizzo: Melari: fino a 10: 18 euro da 11 a 30 melari: 1,70 euro ciascuno sopra i 30 melari: 1,60 euro ciascuno Sigilli: 0.05 euro ciascuno (da richiedere almeno 10 giorni prima) Modalità di Pagamento: bollettino postale, causale: Contributo utilizzo sala smielatura

45 Norme per l accesso e l utilizzo L utente è responsabile del proprio operato, È tenuto a : Accertarsi funzionamento macchine e impianti Presenza oggetti inventariati Verifica condizioni di pulizia Compilare appositi registri e moduli lavorazione Conoscenza e corretta applicazione del manuale di autocontrollo e del regolamento

46 Norme per l accesso e l utilizzo Stoccaggio miele e confezionamento Utente porta maturatore e supporto Lascia decantare miele per giorni Porta vasetti idonei per l invasettamento ed etichette proprie (ne è responsabile) Il responsabile del laboratorio gli fornisce appositi sigilli di garanzia per ogni contenitore per la rintracciabilità del prodotto (Reg CE 178/02) Tutto il miele che esce dal laboratorio deve essere identificato e rintracciabile!!!

47 Norme per l accesso e l utilizzo Stoccaggio miele e confezionamento Tutto il miele che esce dal laboratorio deve essere identificato e rintracciabile!!! Il sigillo riporta: tmc, n lotto, paese di origine italia, sede del laboratorio di confezionamento N serie Utente appone sigilli in sede e redige modulo di confezionamento

48 Norme per l accesso e l utilizzo Campionamento miele Per ogni lotto di miele prodotto: 1 campione di miele in 2 aliquote da 250 g,prelevato all invasettamento (fascetta firmata da responsabile e utente) analisi organolettiche mediante panel test, fisico-chimiche 1 campione di massimo 125 g prelevato all uscita dal maturatore (possibile ricerca di residui)

49 Piano di autocontrollo igienico Oggetto del piano e premessa 1. Rispetto delle norme igieniche generali 2. Studio del processo di lavorazione, identificazione dei punti a rischio e conseguenti pericoli potenziali, misure di prevenzione 3. Metodologie adottate per prevenzione del rischio e documentazione 4. Documentazione interventi di monitoraggio 5. Verifica dell efficacia dei sistemi adottati al fine della prevenzione del pericolo e eventuali misure correttive

50 Piano di autocontrollo igienico Descrizione locali Bagno mq 4.50 Antibagno/Spogliatoio mq 8.40 (con armadietto per l utente) Locale smielatura mq 23,65 Locale stoccaggio e confezionamento mq Superfici e attrezzature lavabili e disinfettabili Zanzariere alle finestre Porte da tenere sempre chiuse durante la lavorazione del miele (condizionatore) Lavabi azionabili a pedale (bagno, locale smielatura e confezionamento)

51 Piano di autocontrollo igienico Diagramma di flusso, ciclo di lavorazione 1) ARRIVO MELARI 2)DISOPERCOLATURA manuale Coltelli, forchette 3) SMIELATURA, centrifuga a 24 telaini 4)FILTRATURA e DECANTAZIONE almeno 15 giorni 5)INVASETTAMENTO e apposizione dei sigilli 6)CONSERVAZIONE, solo quello dell apiario provinciale

52 Piano di autocontrollo igienico INVENTARIO Attrezzature a disposizione 1 Disopercolatrice su apposito banchino 1 Banchino per disopercolatura 1 Leggio per banco disopercolatore 1 Macchina centrifuga da 24 telaini 1 Macchina invasettatrice 1 Pompa 1 Filtro piccolo inox con prefiltro e calza 1 Filtro grande inox con prefiltro e calza 3 filtri a calza in nylon 1 spatola manico legno, 1 spatola manico acciaio, 1spatola plastica 1 Rifrattometro 1 carrello porta melari 2 coltelli per disopercolatura 2 forchette per disopercolatura a lama seghettatata 1 cucchiaio inox manico lungo 5 secchi plastica per uso alimentare da Kg 25 2 reggi secchi in acciaio inox 1 Bilancia tefal Camici e copricapo usa e getta Attrezzatura dell apiario provinciale 1 Maturatore da 200 Kg 1Maturatore da 400 Kg 1 Maturatore da 50 Kg

53 Piano di autocontrollo igienico ANALISI DEI RISCHI E PREVENZIONE PRODOTTO LAVORATO: MIELE F ruttosio 18% 8% 4% 2% 31% 38% Glucosio Acqua Disaccaridi Sostanze diverse Altri zuccheri ZUCCHERI: 80% ( 38%fruttosio, 31%glucosio,8% disaccaridi,2% altri zuccheri) ACQUA: 18% ACIDI: ph 4,5 (acidi organici liberi o lattoni: importante l acido gluconico) PROTEINE: 0,2-0,3% (aminoacidi liberi, enzimi: glucosoossidasi, amilasi o diastasi,ecc CENERI o sostanze minerali: 0,2-1% K, Cl, S, Na, Ca Mn. Mg, Si, Fe, Cu ALTRE SOSTANZE: vitamine, alcoli, chetoni, aldeidi, HMF

54 Piano di autocontrollo igienico 18% 8% 4% 2% 31% 38% PRODOTTO LAVORATO: MIELE Fruttosio Glucosio Acqua Disaccaridi Sostanze diverse Altri zuccheri RISCHIO DI CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA basso rischio sviluppo patogeni: Bassi valori di Aw (acqua libera) PH acido Presenza di sostanze antibatteriche naturali (spore di Cl. botulinum)

55 Piano di autocontrollo igienico 18% 8% 4% 2% 31% 38% PRODOTTO LAVORATO: MIELE Fruttosio Glucosio Acqua Disaccaridi Sostanze diverse Altri zuccheri RISCHIO CONTAMINAZIONE CHIMICA irrilevante: assenza addititvi e coadiuvanti tecnologici. ATTENZIONE PERO : in apiario utilizzare per la api farmaci consigliati da USL e associazioni e rispettare tempi di sospensione (rischi di residui nel miele) in mieleria limitare l uso di detergenti e risciacquare sempre abbondantemente macchinari

56 Piano di autocontrollo igienico 18% 8% 4% 2% 31% 38% PRODOTTO LAVORATO: MIELE Fruttosio Glucosio Acqua Disaccaridi Sostanze diverse Altri zuccheri CONTAMINAZIONE FISICA: possibile (frammenti di insetto, frammenti di vetro, oggettistica) Umidità del miele con valori sopra i 18%: Rischio di fermentazione

57 Piano di autocontrollo igienico PRODOTTO LAVORATO: MIELE Privilegiare GFP a partire dall apiario per produrre un miele pulito (autocontrollo alla produzione primaria): Limitare l uso del fumo (particelle combuste nel miele, odore e sapori anomali Utilizzare l escludi regina (impedisce presenza di covata nel melario) Privilegiare l apiscampo al soffiatore (minor numero di particelle vegetali e di terra) Rispettare i tempi di sospensione dei medicinali (residui chimici, sapori anomali)

58 Piano di autocontrollo igienico PRODOTTO LAVORATO: MIELE Privilegiare GFP a partire dall apiario per produrre un miele pulito (autocontrollo alla produzione primaria): Prelevare melari con miele maturo (almeno i 2/3 opercolato) (rischio fermentazione) Non poggiare melari a terra ma su un supporto o appositi contenitori (spore Clostridium Botulinum) Evitare esposizione dei melari a eccessivo calore, luce, umidità, forti odori Conservare melari in ambienti puliti, privi di umidità, protetti dall ingresso di insetti topi ecc.

59 Piano di autocontrollo igienico Analisi dei rischi e prevenzione Non esistono dei veri punti critici di controllo in quanto non misurabili e documentabili, si mettono in atto delle misure di corretta prassi igienica e buone pratiche di lavorazione GMP (schede da compilare)

60 Piano di autocontrollo igienico Analisi dei rischi e prevenzione schede Rischio di contaminazione fisica: Disopercolatura centrifugazione: il miele può incorporare materiali estranei (frammenti di api, schegge di legno, cera ecc) Decantazione: caduta dall alto di insetti, polvere, materiale estraneo nei maturatori Invasettamento: frammenti di vetro Metodi di prevenzione: Doppia filtratura con filtro a rete in acciaio inox e filtro a calza in nylon per alimenti Recipienti chiusi con coperchio e pellicola trasparente, quest ultima anche alla bocca del maturatore Utlizzare vasetti nuovi sigillati in termopacchi Analisi visiva integrità bordo, eliminazione vasetti non idonei

61 Piano di autocontrollo igienico Pulizia del laboratorio e attrezzature schede (Schede da compilare) Pulizia a inizio del ciclo annuale mediante acqua calda, seguita da un attenta asciugatura (a carico dell Ente gestore) Periodici lavaggi con acqua calda o fredda a fine di ogni ciclo di lavorazione, per rimuovere residui di miele, cera, propoli a cura di ogni singolo utente Lavaggio generale alla fine del ciclo produttivo, protezione delle attrezzature da polvere fino alla stagione successiva, a cura dell Ente gestore Verifica della pulizia delle attrezzature e locali mediante tamponi e analisi batteriologica, da parte dell ente gestore

62 Piano di autocontrollo igienico LAVORAZIONE DI MIELE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA (Reg.( 2092/91): Requisiti per impianti a lavorazione promiscua (non solo biologici) 1. Separazione spazio-temporale da processi produttivi di prodotti convenzionali. Lavorazione del prodotto in unica soluzione. 2. Trasformazione, produzione, preparazione, manipolazione devono essere svolte a inizio giornata lavorativa, seguire pulizie del giorno precedente 3. Adeguata pulizia macchinari e impianti prima di lavorare prodotti biologici Inserire apicoltore nel Primo turno della mattina

63 Piano di autocontrollo igienico Disinfestazione e derattizzazione (Schede da compilare dall ente gestore) schede Disinfestazione da formiche e insetti vari: distribuzione di insetticida all ESTERNO delle pareti del laboratorio da parte dell Ente gestore segnando su apposita scheda prodotto usato, e data intervento, Presenza di reti alle finestre, tenere porte chiuse durante il ciclo di lavorazione Derattizzazione: finora non ce n è mai stata la necessità, da mettere in atto solo al bisogno se messe in evidenza tracce lasciate da topi, segnalando modalità e data intervento

64 Piano di autocontrollo igienico Formazione del personale (Schede da compilare) schede specifica, permanente, documentata Obbligatoria dal 2005 (LR 24 del 12/05/2003 Norme in materia del personale addetto all industria alimentare ) sia del responsabile autocontrollo che dei singoli utenti Abolito in Toscana libretto di idoneità sanitaria

65 Piano di autocontrollo igienico Formazione del personale (Schede da compilare) schede Esonerati dalla formazione: LAUREATI 1 e 2 livello: medicina, veterinaria, biologia, tecniche di prevenzione, farmacia, chimica, dietista, tecniche erboristiche, economia e ingegneria della qualità DIPLOMATI: periti agrari e agrotecnici, scuola alberghiera Altri soggetti che hanno frequentato corsi REC

66 Non rimane che augurare a tutti, api e apicoltori BUON LAVORO!!!

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