Programma di screening della Provincia di Reggio Emilia. Sonia Prandi
|
|
- Flavia Carlucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Programma di screening della Provincia di Reggio Emilia Sonia Prandi
2 Che cos è un programma di screening? E un intervento programmato di prevenzione secondaria - diagnosi precoce effettuato dal Servizio Sanitario rivolto ad un gruppo ben definito di persone a cui viene offerto attivamente un test di facile esecuzione, ripetibile, innocuo, di basso costo. Viene garantita l assistenza diagnostica e terapeutica qualora si renda necessario
3 Definizione di programma di screening Il programma di screening è un programma organizzato in cui è sistematicamente invitata tutta la popolazione in età giudicata a rischio. I soggetti destinatari aderiscono volontariamente, sulla base di strategie tese a promuoverne la partecipazione consapevole. È la struttura sanitaria che inizia il contatto e prende in carico il destinatario dell intervento, assicurando l organizzazione, nel territorio di riferimento del cittadino, di un percorso basato su evidenze scientifiche e garanzie di qualità strutturale, tecnicoprofessionale e di umanizzazione. La qualità e la sicurezza del programma sono sistematicamente promosse e valutate.
4 Con queste definizioni si rappresenta un intervento molto complesso di Sanità Pubblica che vuole essere il meglio della organizzazione su vasta scala
5 Organizzazione dello screening Linee Guida Europee 2008 Deve essere definita chiaramente la popolazione target fin dall inizio: per una efficienza amministrativa ottimale e per una stabilità statistica ogni area di screening non può comprendere meno di abitanti residenti
6 Identificazione dei professionisti e degli strumenti Organizzazione dello screening Linee Guida Europee 2008 Specialisti di salute pubblica con basi epidemiologiche statistiche e di comunicazione Prelevatori: medici, infermieri, paramedici, ostetriche. In Danimarca ed in Olanda sono coinvolti direttamente i medici di famiglia
7 Organizzazione dello screening Linee Guida Europee 2008 Laboratori di Anatomia Patologia Centri di diagnosi e di trattamento con ginecologi di provata esperienza nell esecuzione di colposcopie e di trattamenti
8 Organizzazione dello screening Linee Guida Europee 2008 Staff informatici e di segreteria Medici di famiglia anche se non hanno funzione di prelievo Responsabile-Coordinatore del programma per l organizzazione, le relazioni con i media, il budget, l assicurazione di qualità.
9 Nel 1995 le Regioni Italiane hanno deciso autonomamente di investire risorse, promuovendo interventi alle ASL a presentare progetti di fattibilità. REGIONE EMILIA ROMAGNA 1995 richiesta di presentazione di progetti delle ASL. I progetti sono stati preparati sulla base di risorse locali già esistenti, ma anche diversi fra loro. Lasciata propria autonomia gestionale provinciale approvazione dei progetti e finanziamento in base al numero delle donne residenti.
10 Provincia di Reggio Emilia Popolazione femminile target provinciale fra i anni nel 1995 = Inizio primo round = periodo triennale programmato che consente di invitare tutta la popolazione target 1999 Inizio secondo round; popolazione target 1999 = fine 2 round = Popolazione femminile provinciale Target al 1/1/2011 (ultimo anno 5 round) età fra i anni In 15 anni popolazione femminile è
11 Progetti RER I progetti erano diversi fra loro anche nel titolo PROVINCIA DI REGGIO EMILIA : Progetto salute donna A CUI COLLABORANO LE 2 AZIENDE SANITARIE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA AZ-USL RE E ARCISPEDALE S. MARIA NUOVA
12 Protagonisti dello screening Operatori e Sedi Centro Screening (centro di coordinamento del programma) e Centro di citologia cervicovaginale CCV (laboratori e centro di lettura proviciale di pap test) all interno della struttura ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova- ASMN. Primo livello: Sedi di prelievo: Consultori familiari della Provincia di RE (n 29) ed ambulatorio CCV (ASMN). Ostetriche n 44.
13 Protagonisti dello screening Operatori e Sedi Secondo livello: Ambulatori Colposcopici screening - n 5 per 6 Distretti Sanitari Provinciali nelle strutture ospedaliere e 11 Ginecologi colposcopisti di screening. Coordinamento di epidemiologia e statistica dei 3 programmi di screening Az USL RE
14 Popolazione target TUTTE LE DONNE RESIDENTI E DOMICILIATE (ISCRITTE ALL ANAGRAFE SANITARIA) FRA I 25 ED I 64 ANNI. Sono effettuati pap test gratuiti con lo stesso percorso diagnostico e terapeutico alle donne straniere non regolari afferenti al Centro per la famiglia straniera ed alla Caritas
15 CENTRO SCREENING Organizzazione Segreteria: 2 amministrativi + 1 laureato in statistica con contratto di consulenza Front office 1^ livello per cambio appuntamento, informazioni screening: 2 postazioni telefoniche con 2 operatori sanitari. Apertura al pubblico ore 8-14 lunedì al sabato. Mediamente 180 telefonate al giorno.
16 CENTRO SCREENING Organizzazione Front office 2^ livello per 5 ambulatori colposcopici di screening una postazione telefonica attiva dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13,30 (appuntamento colposcopico, follow up, interventi): 1 ostetrica + 2 infermiere professionali di supporto.
17 Attività di Centro Screening -Gestisce il programma attivo con modalità di reclutamento della popolazione target che si avvale dall aggiornamento periodico dell Anagrafe Sanitaria Assistiti Provinciale. -Controlla il Sistema informativo dedicato per la coordinazione del programma screening che si interfaccia: - con il programma informatico nelle sedi Consultoriali e degli Ambulatori Colposcopici, - con il programma di Citologia e HPV test, - con l Anatomia Patologica.
18 Attività di Centro Screening Coordina e gestisce la popolazione afferente ai Centri prelievo di I livello con preparazione degli inviti in base alle esigenze delle Ostetriche nei singoli punti di prelievo dei 6 Distretti Sanitari, con pianificazione delle liste periodiche consegnate ogni 15 giorni alla Ditta esterna che garantisce l invio delle lettere a domicilio (Selecta).
19 Attività del Centro Screening Organizzazione degli inviti La gestione delle liste di invito rappresenta un momento delicato di equilibrio fra il numero di donne da invitare e il tempo messo a disposizione dalle ostetriche ad effettuare i pap test nelle sedi Consultoriali. NON DEVONO ESSERCI DISSERVIZI per le Utenti ed i Prelevatori, ma ottimizzazione dell impiego del tempo/ operatore.
20 Attività del Centro Screening Organizzazione degli inviti L invito a screening è la risultante di un insieme di situazioni diverse fra: Donne invitate a scadenza A Donne invitate che non si sono presentate dopo 2 mesi da sollecitare S Donne invitate, sollecitate mai presentate B Donne nuove entrate nel programma per età o trasferimento M Donne domiciliate C Donne che hanno cambiato indirizzo E
21 CAST. SOTTO PERE P STDISTR STRDES PEDATA DATA ORAR A-01 B-04 C-07 D E-06 M-02 R S-03 totale attesa C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 08: ,5 C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 09: C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 09: ,5 C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 10: C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 10: ,5 C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 11: C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 11: ,5 C10 09 CAST. SOTTO 02-gen /01/1990 martedì 12: ,3 DATE % adesione attesa 0,7 0,3 0,3 0,9 0,1 0,6 0 0,2 aggiuntiv a 01-dic ore complessive 4 07-dic donne invitate tot dic donne attese tot 13,3 1,2 0 3,6 0 2,4 0 0,8 21,3 21-dic donne attese all'ora 3,3 0,3 0,0 0,9 0,0 0,6 0,0 0,2 5,3 uguale alla prec pianificazione GIORNI TOT 4 (non usare il giorno 17/11, che era diverso) ORE/POSTI TOT
22 Nella nostra Provincia si è scelto di inviare una lettera con un appuntamento prefissato presso una sede consultoriale precisa vicina alla residenza/ domicilio, in una fascia oraria di mezz ora. Nella nostra organizzazione si è deciso di eseguire 3 pap test convenzionali ogni ½ ora cioè 6 pap test ora.
23
24 SOLLECITO Vengono effettuati solleciti per lettera per coloro che non si presentano all invito circa due mesi dopo il primo invito.
25 LETTERA DI SOLLECITO
26 Tipologia delle lettere Le lettere inviate alle utente devono avere le seguenti caratteristiche: Semplici, chiare, corte con pochi messaggi. Deve essere visualizzata la sede, l orario e giorno dell appuntamento. Ben evidente il numero di telefono per cambio appuntamento o informazioni. Semplici indicazioni inerenti al test.
27 Attività del Centro Screening -Verifica ed inserimento dei dati degli esami citologici già accettati dal laboratorio, battitura esiti citologici e test HPV (studio pilota) negativi con invio informatico da Ditta specializzata (1^ livello diagnostico), per il 2^ livello invio, tramite lettera, di esiti citologici positivi / di colposcopia. - Per scelta comunichiamo alle donne gli esiti negativi e positivi secondo la classificazione citologica sec. S. Bethesda 2001 con i consigli inerenti al risultato del pap test.
28
29
30 Attività di SEGRETERIA del Centro Screening -Controllo e verifica dell adesione della popolazione afferente ai Centri di II livello e mette in atto procedure per le non aderenti. -Applicazione del Sistema di controllo qualità rivolto agli Operatori (Ostetriche, Citolettori) con invio trimestrale ed annuale dei report per operatore. -Invio periodico di report ai Coordinatori dei consultori sull attività dello screening.
31 Responsabile di programma a Reggio Emilia Verifica dell attività organizzativa del programma di reclutamento e del suo avanzamento per le donne negative, dell applicazione delle procedure per il reclutamento delle pazienti positive inviate alla colposcopia e di follow up.
32 Responsabile di programma a Reggio Emilia Sorveglia e mette in atto delle procedure per la popolazione non aderente al I^ e II ^l. Identifica i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali dedicati, verifica la sua applicazione da parte dei ginecologi.
33 Responsabile di programma Formazione del nuovo personale dedicato. Aggiornamento periodico degli operatori. Applicazione del Sistema di controllo qualità e valutazione dei punti critici. Counseling e supporto per il I ed II livello (numero di telefono su tutte le lettere). Accreditamento programma.
34 Responsabile di programma Collabora all aggiornamento periodico sullo stato di avanzamento del programma, dei risultati, alla valutazione dei dati con il Centro Epidemiologico Screening per l invio dei risultati alla RER, GISCi, ONS. Informa e coinvolge periodicamente la popolazione.
35 Comunicazione dello screening alla popolazione Fondamentale ed importantissima Valutare e studiare di come raggiungere la popolazione che dipende dal contesto del territorio. Sono necessarie più campagne ripetute (primo/ secondo anno), (primo/ secondo round), rispetto a una unica lunga. Scegliere strategie diversificate, giornali, televisioni locali, spot televisivi. Strategie per arrivare a tutta la popolazione: lo screening si rivolge a tutte ricche e povere, ma sono le più indigenti, coloro che non si fanno controllare a maggior rischio di patologia cervicale.
36 Oltre la campagna pubblicitaria devono essere previste iniziative di promozione che vanno studiate nel contesto in cui si opera es. assemblee rionali, riunioni in fabbriche. Non sempre spendendo tanto si ottengono buoni risultati. Le iniziative gratuite non sono da sottovalutare anzi a volte portano a risultati di sensibilizzazione veramente ottimi.
37 Punti deboli dello screening - front office di primo livello: scegliere personale sanitario adeguato, prepararlo a rispondere con gentilezza e pazienza, che sappia parlare in modo corretto, chiaro con bella voce che abbia un po di dimestichezza con il p.c. Non mettere un uomo. E il biglietto da visita, la porta d ingresso dello screening: le signore che telefonano dovranno rimanere soddisfatte delle risposte. - ostetriche: valutare i carichi di lavoro..
38 Punti deboli dello screening - front office di secondo livello: scegliere personale sanitario adeguato, prepararlo a rispondere con gentilezza, pazienza e soprattutto con competenza nella materia e con capacità di informare adeguatamente senza creare apprensioni.
39 Punti deboli dello screening - secondo livello: applicazione dei protocolli concordati di secondo livello da parte di tutti i ginecologi con collaborano con il programma di screening.
40 RIFLESSIONI L inizio è stato molto faticoso. Le risorse economiche dalla RER affidate all Az USL RE, responsabilità e gestione del programma affidata l Arcispedale S.Maria Nuova. Le risorse economiche assegnate utilizzate principalmente 1 per le modifiche dei programmi informatici utilizzando il programma esistente dell Anatomia Patologica e della citologia cervico-vaginale, costruendo un nuovo programma adattato 2 per la campagna informativa e di sensibilizzazione alla popolazione.
41 Fra le due Aziende si è giunti all accordo: attività di screening remunerata a costo di tutte la attività svolte (personale, laboratorio, ambulatorio)
42 Riflessioni Le risorse del personale sono il vero costo del programma e a seconda delle qualifiche scelte in qualsiasi settore, possono far lievitare a dismisura i costi. Gli operatori, a qualsiasi livello siano inseriti, fanno la differenza della buona riuscita,ma indipendentemente dalla qualifica, devono sentire lo stesso trasporto e la stessa motivazione: questa è la forza del successo del programma.
43 53,8 49,7 49,5 47,8 42,6 96,9 74,7 70,9 68,5 68,4 61,7 99,8 74,3 70,5 68,2 68,0 61,4 99,8 Copert ura del test Copert ura docum entabil e del test Adesi one all'invi to corrett a Adesi one corrett a Adesi one grezza Allinea mento del progra mma 42,6% DOMICILIATE 61,7% RESIDENTI 61,4% A Aderenti o spontanee con test recente in screening P Popolazio ne bersaglio 31/12/2010
I risultati dello studio pilota del HPV DNA test come test di screening nella Provincia di Reggio Emilia
I risultati dello studio pilota del HPV DNA test come test di screening nella Provincia di Reggio Emilia SONIA PRANDI - CINZIA CAMPARI LUISA PATERLINI - TERESA RUBINO TITOLO DEL PROGETTO MINISTERIALE Progetto
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I
DettagliProve di screening a Rebibbia
Verona 14 Dicembre 2010 Prove di screening a Rebibbia M. Mangia F. Odoardi E. Rossi UOC Programmi Di Prevenzione e Screening Asl RmB I detenuti e gli internati hanno diritto, al pari dei cittadini in stato
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIl programma di screening mammografico in Canton Ticino
Alessandra Spitale Centro programma screening Ticino Conferenza stampa Locarno, 30 gennaio 2015 Screening mammografico in Svizzera Federazione Swiss Cancer Screening, 2013 02.07.2013 Il Consiglio di Stato
Dettagli- programma di screening per i tumori della cervice uterina - programma di screening per i tumori della mammella
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità CENTRO DI PREVENZIONE DEI TUMORI FEMMINILI - programma di screening per i tumori della cervice uterina - programma di screening
DettagliRegione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Per seno e cervicocarcinoma già spedite nelle abitazioni degli utenti circa 8.000 missive di convocazione.
REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila Ufficio Stampa Vittorio Tucceri 333/4647018 Giovedì 18-9-
DettagliLAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. La guida rosa per la prevenzione. screening femminile. Programma di screening dei tumori femminili
LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA La guida rosa per la prevenzione dei tumori femminili screening femminile prevenzione del tumore del collo dell utero Ogni donna residente fra i 25 e i 64 anni ha
DettagliLe proponiamo un appuntamento per il giorno <gg/mm/aaa> alle ore <00.00> presso l ambulatorio di via <indirizzo>, Roma
La Regione Lazio e la ASL Roma XY La invitano a partecipare ad un programma di prevenzione del tumore del collo dell utero rivolto alle donne di età compresa fra i 25 e 64 anni. Il programma ha lo scopo
Dettagli1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO
1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO SIGNIFICATO E RUOLO DEL CENTRO SCREENING NELLA GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA BOLOGNA, 10 MARZO 2005 dr.ssa
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliEstensione e Miglioramento del Programma per lo Screening Oncologico del Cancro della Cervice Uterina.
Regione Abruzzo - Assessorato alla Sanità Piano Nazionale della Prevenzione 200 2007 (Intesa Stato Regioni 23 Marzo 200) Legge 138 del 2004 art. 2 bis Estensione e Miglioramento del Programma per lo Screening
Dettagli800 033 033 L Informa-Tutti sui servizi per la salute in Emilia-Romagna
800 033 033 L Informa-Tutti sui servizi per la salute in Emilia-Romagna Il servizio informativo che ti dice: dove andare cosa serve come fare quando hai bisogno di servizi e di assistenza IL NUMERO VERDE
DettagliArea per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità
Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Il presente allegato, parte
DettagliInformazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella
Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito
DettagliOggetto: Accordo per la MEDICINA DI GRUPPO. CHIEDONO. Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza:
Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza: Al Presidente dell Ordine dei Medici di Verona Via S. Paolo 16-37129 Verona Oggetto: Accordo per la MEDICINA
DettagliIl Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni
Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Direttore Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica ISPO Direttore Istituto Toscani Tumori (ITT)
DettagliGESTIONE INFORMATICA E ASPETTI ORGANIZZATIVI
GESTIONE INFORMATICA E ASPETTI ORGANIZZATIVI HPV come test primario di screening 23-30 settembre 21-28 ottobre 2014 Cristina Larato PROTOCOLLO INVITO PAP TEST < 30 anni e rand cito Test HPV. Protocollo
DettagliPercorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella
Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia
DettagliScreening oncologici
Screening oncologici Il Centro Screening Oncologici, fa parte della UOC di Igiene e Sanità Pubblica nel Dipartimento di Prevenzione ed il Responsabile della struttura è il Dott. Francesco Silvio Congiu.
DettagliSistema informativo dei programmi con HPV, centralizzazione cambiamenti software. Luisa Paterlini AUSL Reggio Emilia
Sistema informativo dei programmi con HPV, centralizzazione cambiamenti software Luisa Paterlini AUSL Reggio Emilia PREMESSA 1/2 report HTA italiano Ricerca del DNA di papilloma virus umano (HPV) come
DettagliGentile signora, Carlo Lusenti
Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento
DettagliDiagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino
Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 OPPORTUNISTICO: SCREENING ORGANIZZATO: programma con obiettivi dichiarati, in genere proposto da un istituzione,
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliOGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".
Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera
DettagliModello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti. Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca
Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca 1 Le Aziende USL di Modena e Reggio Emilia hanno sviluppato una
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIl progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino. Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini
Il progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini Territorio di competenza dell Asl di Vallecamonica Sebino Il progetto complessivo: Ponte
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale
PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza
DettagliÈ evidente dunque l'abbattimento dei costi che le soluzioni ASP permettono in quanto:
Sitea Easy Events Il software gestionale per organizzare eventi fieristici Sitea Information Technology presenta Sitea Easy Events, il software gestionale studiato per ottimizzare il processo di organizzazione
DettagliLo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006
Agenzia Regionale Sanitaria Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006 L organizzazione del programma di screening Dr.ssa G. Grazzini Protocollo organizzativo RESIDENTI 50-70ENNI
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliLA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008
LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato
DettagliVaccinazione HPV e prevenzione del Cancro della Cervice
Vaccinazione HPV e prevenzione del Cancro della Cervice Roma 27 Giugno 2012 Dr. L.R. Curia Dirigente Settore LEA Dipartimento Tutela della Salute Regione Calabria PNV Obiettivi specifici da raggiungere
DettagliConvegno Annuale GISCi 2004
Convegno Annuale GISCi 2004 Matera 11-12 marzo 2004 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA COMUNICAZIONE NELLO SCREENING DELLA CERVICE UTERINA Relatore Dr.ssa A. Iossa Gruppo sulla comunicazione del GISCi Nato nel
DettagliIl modello organizzativo della Regione Lazio
Workshop Lo screening del cancro del colonretto mediante sangue occulto fecale ROMA, 4 Febbraio 2005 Il modello organizzativo della Regione Lazio Antonio Federici Responsabile U.O.C. Screening Screening:
DettagliConsultorio Familiare
Distretto Sanitario di Trebisacce Consultorio Familiare Botero: Famiglia Il Consultorio Familiare Il Consultorio Familiare è un presidio socio-sanitario pubblico che offre interventi di tutela e di prevenzione
DettagliManuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO
Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008
DettagliIntroduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia
Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV: un analisi di Budget Impact. Caratteristiche
DettagliLA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG
LA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG Esperienze di collaborazione fra operatori negli interventi di prevenzione e cura del tabagismo Dr. Pedroni Massimo MMG Scandiano IL PROBLEMA DI SALUTE AFFRONTARE il
DettagliScrivere di screening: quando il Pap test è anormale. Anna Iossa
Scrivere di screening: quando il Pap test è anormale Anna Iossa Premessa 1..scrivere di screening è difficile. Comunicazione verbale Comunicazione scritta Da Scrivere di screening Materiali informativi
DettagliConvegno Nazionale GISCi Gestire il cambiamento
Convegno Nazionale GISCi Gestire il cambiamento Studio pilota Regione Umbria-ASL1 C.Castello-Gubbio Venezia 27-28 maggio 2010 Tecnology Assessment: LBC (citologia in fase liquida) e HPV-DNA HR come test
DettagliVILLA ROSA. NUOVA SEDE DISTRETTO di COLLEGNO
VILLA ROSA NUOVA SEDE DISTRETTO di COLLEGNO Ambulatori Senologia Radiologia Personale Spogliatoi Locali Tecnici Archivio Futura Area di Riabilitazione Specialistica Ambulatoriale Punti Gialli BAR Sportello
DettagliIl consultorio e il pap-test: la voce alle ostetriche
Il consultorio e il pap-test: la voce alle ostetriche Daniela Mantovanelli Annamaria Barbi Marisa Ferri Sonia Maistrello L ostetrica.ieri E considerata una delle più antiche professioni al mondo Nel 1500
DettagliLinee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia
Sala Manzoni Palazzo delle Stelline Milano aprile ore 14.30.30 ATTI DEL SEMINARIO Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia L Ufficio Servizio
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliSede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliDall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana
Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliDIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale
I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della
DettagliDr. Corbetta Contardo Luigi Dr. Corti Fiorenzo Massimo Dr.ssa Lampreda Maria P. Consuelo (Via Giotto 20 20060 Masate)
09/2009 CARTA INFORMATIVA DEI SERVIZI DEI MEDICI IN GRUPPO Dr. Corbetta Contardo Luigi Dr. Corti Fiorenzo Massimo Dr.ssa Lampreda Maria P. Consuelo (Via Giotto 20 20060 Masate) IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
DettagliREGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007
REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 I PROGETTI DELLA REGIONE SICILIA SUGLI SCREENING ONCOLOGICI Lo screening della cervice uterina Dott. Saverio Ciriminna Dirigente Generale Ispettorato
DettagliManuale del Software per la richiesta, il rilascio e l utilizzo dei Patentini
Manuale del Software per la richiesta, il rilascio e l utilizzo dei Patentini Redatto da Roberta Gualandi con la collaborazione di Matteo Gaetani. Premessa Attualmente il manuale è ancora in corso di stesura
DettagliAzienda Sanitaria Locale n 12. Polo Oncologico di Biella. Progetto CROSS OVER. Responsabile:... Dott. Mario Clerico Polo Oncologico Biella
Azienda Sanitaria Locale n 12 V i a C a r a c c i o, 5 1 3 9 0 0 B i e l l a T e l. 0 1 5. 3 5 0. 3 7 0 5 / F a x 0 1 5. 3 5 0. 3 7 8 5 b i e l l a @ p o l o n c o l o g i c o. i t w w w. b i e l l a.
DettagliCNESPS PASSI PER L ITALIA
CNESPS PASSI PER L ITALIA Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Compiti specifici: il livello regionale e locale Carla Bietta Istituto Superiore di Sanità, 1 Marzo 2005 Sperimentare
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliCaratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
DettagliEsperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio
Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio Workshop ONS- GISMa Reggio Emilia 6 maggio 2015 Alessandra Barca Prevenzione oncologica e screening Regione Lazio
DettagliI progetti pilota HPV in Veneto
I progetti pilota HPV in Veneto Utilizzo del test per la ricerca dell HPV nello screening del cervicocarcinoma triage delle ASC-US triage delle LSIL in donne > 35 anni come indicatore di recidiva Raccomandazioni
DettagliScreening facile per tutti:
Screening facile per tutti: il recall telefonico per ridurre le disuguaglianze di accesso allo screening per la prevenzione del tumore del collo dell utero nel territorio Cesenate Mauro Palazzi Responsabile
DettagliConsultori familiari
Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):
DettagliMedici e Pediatri di Famiglia
Medici e Pediatri di Famiglia L assistenza del medico e del pediatra di famiglia Il Medico di Medicina Generale (MMG) ed il Pediatra di Famiglia (PdF) sono le figure di riferimento per ogni problema che
Dettagli26/05/2016. Importanza di definire dall inizio una gravidanza come fisiologica. «piramide rovesciata di Nicolaides»
Il percorso diagnostico nella gravidanza fisiologica Il percorso diagnostico nella gravidanza fisiologica Rosalba Giacchello Responsabile SSD Ecografia ostetrico-ginecologica e diagnosi prenatale ASL Cn1
DettagliDATABASE MASTER (SEDE PRINCIPALE)
Modulo Trasmissione Dati Il modulo trasmissione dati consente il riversamento automatico fra due DataBase sia dei dei DATI DI FLUSSO che DATI ANAGRAFICI (o dati di base) necessari per la corretta compilazione
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliIl Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto
Il Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto Dr. Luigi Barbero Distretto di Cuneo Borgo San Dalmazzo CARD Piemonte Ma, che cos è il Distretto?
DettagliL Informa-Tutti sui servizi per. la salute in Emilia-Romagna
L Informa-Tutti sui servizi per la salute in Emilia-Romagna IL NUOVO SERVIZIO INFORMATIVO CHE TI DICE dove andare cosa serve come fare quando hai bisogno di servizi sanitari e assistenza per te e per la
DettagliConvegno Nazionale GISCi Lo Screening in tempo di crisi L Aquila 20-22 giugno 2012
Convegno Nazionale GISCi Lo Screening in tempo di crisi L Aquila 20-22 giugno 2012 L esperienza della Regione Umbria nell attivazione dello screening primario con test HPV-DNA hr Basilio Ubaldo Passamonti
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del
DettagliREGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Livelli di Assistenza
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliIl Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale.
DettagliL esperienza ligure del FSE: il Conto Corrente Salute
Regione Liguria L esperienza ligure del FSE: il Conto Corrente Salute Roma, 24 febbraio 2010 Maria Franca Tomassi La strategia Il Sistema Informativo Regionale Integrato per lo sviluppo della società dell
DettagliAVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO. Aldo Cardani
AVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO Aldo Cardani Varese, 28 gennaio 2012 1 Al fine di ottimizzare la collaborazione tra Avis, SIMT e AO di Varese, abbiamo costituito Avis Sovracomunale Medio Varesotto,
DettagliTakes care of your business
Takes care of your business Takes care of your business MiAgenda.it si prende cura degli affari mentre lei cura i suoi pazienti. MiAgenda.it mette a sua disposizione tutti gli strumenti più innovativi
DettagliUNA FIRMA PER LA VISTA
UNA FIRMA PER LA VISTA PARLIAMO DI TRAPIANTO DI CORNEA In Italia la donazione degli organi è regolamentata dalla legge n. 91 del 1999 Tutti siamo potenziali donatori. Basta dare la propria disponibilità
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliRisultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara
Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara Aldo De Togni direttore Unità Operativa Organizzazione Oncologica Dipartimento di Sanità Pubblica Il tumore del colon-retto è un
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliGentile signora, Giovanni Bissoni Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna
Gentile signora, dal 1 gennaio 2010 in Emilia Romagna il programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella è esteso a tutte le donne dai 45 ai 74 anni. La Giunta regionale ha preso
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliTITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014.
TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. Ferrera G.* Cilia S.**, Puglisi C.***, Aprile E., Venga R.. * Resp. U.O. Epidemiologia
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
DettagliIl fundraiser questo s(conosciuto)
ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING Il fundraiser questo s(conosciuto) Chi è, cosa fa, quali strumenti utilizza, con chi si relaziona e quali obiettivi ha questa figura professionale complessa e specializzata
DettagliFONDAZIONE ZANETTI ONLUS
FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,
DettagliFatturazione elettronica con WebCare
Fatturazione Elettronica con WebCare 1 Adempimenti per la F.E. Emissione della fattura in formato elettronico, tramite produzione di un file «XML» nel formato previsto dalle specifiche tecniche indicate
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliIL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO
IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO In tutto il mondo il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. L Organizzazione Mondiale della
DettagliAccreditamento. Accreditamento delle strutture Soccorso e trasporto infermi
Accreditamento Accreditamento delle strutture Soccorso e trasporto infermi Riferimenti legislativi Regione Emilia-Romagna Delibera Giunta n. 44 del 26.01.2009 Requisiti per l accreditamenti Determinazione
DettagliPrepararsi e sapere preparare all adozione Il punto sulle esperienze dei corsi per le coppie candidate all adozione
Enti Autorizzati alle prese con il Protocollo Regione Emilia Romagna Già dalla firma del protocollo regionale gli EE.AA hanno mostrato le più diverse posizione: si andava dai contrari ad ogni costo fino
DettagliIndagine sulla qualità grafica delle lettere di invito dei programmi italiani di screening citologico
Indagine sulla qualità grafica delle lettere di invito dei programmi italiani di screening citologico Carla Cogo, Anna Iossa GISCi: Gruppo Organizzazione e Valutazione - Sottogruppo Comunicazione 1 Il
DettagliLegnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008
REGIONE VENETO Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008 TITOLO DEL PROGETTO Il percorso riabilitativo del paziente ortopedico operato agli arti inferiori: utilizzo di una nuova scheda di valutazione.
Dettagli