ARCICONFRATERNITA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO E TRIFONE IL BUSINESS DEI MANAGER DEL SOCIALE ARRIVA AGLI SFRATTI E AGLI SGOMBERI 1) Breve Storia dell Arciconfraternita del Santissimo Trifone La vita dell'arciconfraternita ha formalmente inizio il 7 aprile del 1571 quando venne eretta canonicamente con l'approvazione di san Pio V nella chiesa di Sant'Agostino in Roma. Nel 1994 l'allora Cardinal Vicario Camillo Ruini, affida l'arciconfraternita, le cui attività erano ormai ferme da tempo, al parroco della Parrocchia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, Mons. Pietro Sigurani con il compito di rilanciarla. Si costituiscono gli organi dell'arciconfraternita e rimane agli atti la lettera di Sua Eminenza il Cardinal Ruini nella quale, confermando la nomina del Presidente ad uno di quei volenterosi ragazzi, scrive: "Caro Francesco, ti affido una scatola "vuota"...". Da qui parte l inesorabile ascesa dell Arciconfraternita sul territorio romano. Dal Giubileo con Rutelli, passando per il Sindaco Veltroni, fino ad arrivare al nuovo Sindaco Alemanno l Arciconfraternita inizia un percorso di crescita esponenziale, fino a raggiungere un vero e proprio monopolio del sociale, quello finanziato ovviamente. 2) La miniera d oro dei rifugiati politici In particolare le attività di questi manager del sociale, come amano definirsi, si concentra sull accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati politici, uno dei settori di punta della giunta Veltroni, partendo anche qui dagli sgomberi della grande occupazione di richiedenti asilo a Tiburtina. La capacità di reperire strutture adeguate tramite il circuito delle proprietà ecclesiali, unito alla loro consistente capacità economica garantita dalla Chiesa, e quindi di anticipo, gli permette di aprire numerosi centri di accoglienza, quasi tutti finanziati senza nessuna procedura pubblica, ma in affidamento diretto, sino a diventare una vera e propria potenza economica che opera nel sociale. In pochi anni l Arciconfraternita ha di fatto messo all angolo le tante associazioni storiche che lavorano sull accoglienza ai migranti e ai rifugiati politici, dal Centro Astalli alla Caritas. Oltre alla vittoria di avvisi pubblici e bandi del V Dipartimento del Comune di Roma per la gestione di Centri di Accoglienza per rifugiati politici e della gestione della Sala Operativa Sociale, nonché di altri Centri gestiti per conto del Comune in affidamento diretto, L Arciconfraternita fa il colpo grosso con il Centro Polifunzionale Enea di Via di Boccea. Un centro sperimentale di accoglienza
e integrazione rivolto a 400 rifugiati politici inaugurato dal Comune e il Ministero dell Interno. Dopo un anno di gestione del centro con affidamento diretto e riscossione dell affitto per la struttura, con importi consistenti, l Arciconfraternita ha regolarizzato la gestione del Centro aggiudicandosi l avviso pubblico, per un fatturato annuo superiore ai 4 milioni di Euro garantito per 4 anni (fonte www.centroenea.it). A questi si possono aggiungere gli oltre 2 milioni di euro l anno che il Ministero dell Interno paga per la locazione della struttura Con la fine della giunta Veltroni lo strapotere dell arciconfraternita continua a crescere grazie agli stretti rapporti di collaborazione con la Prefettura che, sempre partiti in affidamento diretto e alcuni dei quali regolarizzati con bandi successivi, gli commissiona la gestione di strutture di accoglienza per le emergenze estive connesse agli sbarchi e CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo), per un totale di 600 rifugiati accolti nel 2008. Centri finanziati con la formula di una cifra a persona accolta al giorno (pro die pro capite) stimabile intorno ai 40 Euro, con un fatturato annuo presumibile quindi di altri 8.760.000 di Euro. Ospiti totali dei CARA gestiti dall' Arciconfraternita nel 2008 NAZIONALITA' OSPITI DONNE UOMINI MINORI NUCLEI AFGHANISTAN 22 22 ALGERIA 1 1 BANGLADESH 52 52 BENIN 3 3 BURKINA FASO 14 14 CONGO 1 1 COSTA D'AVORIO 43 43 ERITREA 86 34 52 1 2 ETIOPIA 31 10 21 1 1 GAMBIA 3 3 GHANA 81 1 80 1 GUINEA 8 8 IRAQ 10 5 5 3 1
KENYA 1 1 LIBANO 4 2 2 1 1 LIBERIA 3 3 MALI 11 11 MAROCCO 4 4 NIGER 7 7 NIGERIA 46 11 35 4 6 PAKISTAN 27 27 SIERRA LEONE 3 3 SIRIA 1 1 SOMALIA 105 18 87 1 4 SUDAN 13 2 11 TOGO 16 1 15 TUNISIA 3 3 TURCHIA 1 1 TOTALE 600 85 515 11 16 Fonte: www.arciconfraternita.org - Dati aggiornati al 31/12/2008 Molti di questi Centri, aperti in fretta e furia, erano usati per l emergenza abitativa e sono stati sgomberati in tempi record per chiudere la vecchia vocazione sociale e aprire la nuova ben più lucrosa. Un esempio per tutti: a fine agosto 2009 in un palazzo alla Borghesiana, per fare posto ai rifugiati affidati (e finanziati) all Arciconfraternita dal Ministero dell Interno, la vecchia mobilia per non perdere tempo fu lanciata direttamente dalle finestre (fonte www.roma.repubblica.it). Quest anno l Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Trifone è arrivata a gestire ben 16 Centri di accoglienza per l asilo e l immigrazione (oltre al Centro Polifunzionale Enea), per un totale di 1.754 posti letto. Centri finanziati da soggetti diversi (tutti facente capo a Comune e Prefettura) con importi diversi. E più che plausibile ragionare su una media di 30 euro al giorno per ospite accolto. Un fatturato presumibile annuo quindi, solo da questa voce, di quasi 20 milioni di
Euro. Le strutture gestite da Arciconfraternita per l area asilo e immigrazione 2009 Nome struttura Zona Committente Posti disponibili Domanico Finocchio Prefettura di Rm 120 Caterina Fieschi Gianicolense Prefettura di Rm 54 Casa delle Gardenie Centocelle Prefettura di Rm 130 Romanina Romanina Prefettura di Rm 180 Trevi nel Lazio Arcinazzo (Fr) Prefettura di Fr 126 Centro minori Ponte di Nona Comune di Roma ufficio minori 40 Centro SPRAR Ponte di Nona Prefettura di Rm 15 Morena Morena Comune di Roma ufficio minori 24 Sant Alessio Finocchio Comune di Roma uff. immigrazione 30 San Benedetto Casilina - Torrenova Comune di Roma uff. immigrazione 35 San Bruno Finocchio Comune di Roma politiche abitative 120 Pietralata Pietralata Comune di Roma politiche abitative 120 San Francesco Cassia Comune di Roma uff. immigrazione 60 San Bernardo Eur Comune di Roma uff. immigrazione 60 Scorticabove Tiburtina Comune di Roma ufficio immigrazione Casa della Pace Grotte Celoni Comune di Roma ufficio immigrazione 120 120 TOTALE POSTI ACCOGLIENZA 1.354 Oltre al crescente business dell accoglienza infatti Arciconfraternita si è aggiudicata dalla Prefettura il servizio di assistenza dei rifugiati al valico di frontiera dell aereoporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, servizio che li distribuisce poi a strutture dedicate di accoglienza, neanche a dirlo, gestite dall Arciconfraternita.
Parallelamente è rimasta viva, anche se con dimensioni ben più piccole, la vena sociale su altri temi, meno redditizi della questione asilo politico. Centri per l emergenza abitativa, gestione invernale dei tendoni all Ex fiera di Roma per l emergenza freddo, la Sala Operativa Sociale del Comune. Addirittura durante l emergenza alluvionale del Tevere dello scorso anno l Arciconfraternita ha ottenuto dalla Protezione Civile del Comune la gestione dell accoglienza dei Rom e dei migranti evacuati per il rischio esondazione, una gestione finanziata al contrario della grande complessiva opera del volontariato di protezione civile che in quel frangente, come in tutte le calamità naturali, operò gratuitamente. E ancora asili per l infanzia immigrata, asili nido, assistenza domiciliare saish e saisa (portatori di handicap e anziani). Dall attività complessiva dell Arciconfraternita sui rifugiati politici a Roma, che assume oggettivamente una dimensione di monopolio, è presumibile un giro di affari di oltre 20 milioni di euro all anno, cifra evidentemente sottostimata rispetto al fatturato complessivo dell Arciconfraternita e delle Cooperative sociali ad essa collegate, un fatturato che non siamo in grado di stimare ma che sicuramente è ben più ampio. La miniera d oro dei rifugiati politici il business annuo di Arciconfraternita in cifre Attività Importo presuntivo Centri di accoglienza* 14.826.300,00 Centro Enea 4.371.976,00 Locazione Centro Enea 2.098.960,00 Sala Operativa Sociale** 700.000,00 Servizio Dublino aereoporto di Fiumicino Nd TOTALE 21.997.236,00 * su una media di 30 euro al giorno per ospite accolto ** stimato sull importo previsto dal nuovo bando di affidamento non ancora assegnato 4) Il nuovo business dell emergenza abitativa Con la giunta Alemanno il business del sociale si sposta dai richiedenti asilo all emergenza abitativa, ovvero dallo stipare chi viene sgomberato dalle case. Arciconfraternita cambia destinazione in quattro e quattr otto a molti dei suoi centri, espandendo il suo dominio esclusivo sulle spalle degli sfrattati e degli sgomberati. I rifugiati accolti in questi centri vengono spostati dove ci sono posti liberi o, nella maggior parte dei casi, lasciati in mezzo alla strada. Ovviamente anche il nuovo business, di cui non si conoscono ancora precisamente le cifre, viene regalato dal
Comune e dalla Prefettura con i soliti affidamenti diretti, senza nessun bando pubblico! Ad esempio al Centro di accoglienza Domanico a Finocchio è stata spostata l utenza del centro Casa della pace, liberato per ospitare le persone sgomberate dal Regina Elena. Stessa cosa è successa per il Centro Caterina Fieschi a Monteverde e Casa delle Gardenie a Centocelle, svuotato e riempito nuovamente nel giro di quattro ore: l utenza dapprima fatta di richiedenti asilo è stata sostituita con gli sgomberati di Via Salaria. I Centri di accoglienza di Arciconfraternita nuovi o che hanno cambiato utenza seguendo la nuova speculazione del business del sociale legate all emergenza abitativa sono i seguenti: 1. Caterina Fieschi - via caterina fieschi 16 2. Primavera - viale della primavera 3. Casa della pace - via casilina 1670 VIII municipio 4. Orsa (Torre Maura) VIII municipio 5. Finocchio VIII municipio 6. Vermicino via padiglione 25 VIII municipio Tra queste strutture, nate come funghi nel giro di pochissimo tempo, sono già state sistemate sistemato circa 500/600 persone. Tra questi l unico alloggio decente e degno di questo nome è quello di via padiglione a Vermicino. A questi centri è da aggiungere (temiamo sia solo l inizio) un centro che inizialmente doveva essere aperto il giorno dello sgombero di via salaria, poi posticipato a via di passolombardo in zona Torvergata. E evidente come dietro la strategia degli sgomberi pesi un giro d affari imponente, un business che nel silenzio e sotto traccia si fa sulle spalle di occupa spazi abbandonati con il fine di avere il più semplice dei diritti, un tetto dignitoso sotto cui stare. Aggiornato al 21 settembre 2009