Il commercio internazionale. I vantaggi del libero scambio



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Il commercio I vantaggi del libero scambio Gli argomenti pro e contro il libero scambio Elementi di storia delle relazioni commerciali dagli anni trenta ad oggi I diversi tipi di accordi commerciali Vi sono differenze nelle diverse dotazioni dei fattori presenti nei vari paesi in ciascuno di loro il costo di produzione dei beni in termini degli altri beni è diverso I vantaggi e gli svantaggi connessi alla creazione di un mercato unico in Europa Queste differenze nel costo-opportunità stanno alla base del commercio 1 2 Vantaggio assoluto Vantaggio comparato Un paese ha un vantaggio assoluto nella produzione di un bene rispetto a un altro paese quando può produrlo usando una quantità inferiore di risorse Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene rispetto a un altro paese quando, pur usando una quantità maggiore di input, il costo-opportunità di quel bene in termini di un altro è inferiore Ogni paese si specializza nella produzione del bene per cui ha un vantaggio assoluto scambiandolo con l altro paese (che si comporta allo stesso modo) Entrambi i paesi traggono beneficio dallo scambio Ogni paese esporta il bene per cui ha un vantaggio comparato e importa quello per cui non lo ha Entrambi i paesi traggono beneficio dallo scambio 3 4 1

La legge dei vantaggi comparati Limiti alla specializzazione I paesi si trovano a dover fronteggiare costi-opportunità crescenti Se in due paesi i costi-opportunità della produzione di due beni sono diversi, allora entrambi possono trarre benefici dal reciproco scambio se ciascuno si specializza nella produzione (e quindi nell esportazione) dei beni i cui costi-opportunità sono minori rispetto all altro paese Se un paese decide di continuare a produrre un bene, è probabile che debba sacrificare quantità crescenti di altri beni Il paese non produrrà solo il bene per cui ha un vantaggio comparato, ma continuerà a produrre altri tipi di beni 5 6 Altri vantaggi del commercio Se è vero che il libero scambio favorisce tutti, perché a volte si cerca di limitarlo? Sfruttamento di eventuali economie di scala Differenze nei parametri e nelle condizioni della domanda Aumento della concorrenza Commercio come «motore della crescita» Vantaggi non economici Il commercio non dà origine solo a benefici, ma anche a costi Spesso vengono elevate barriere al commercio 7 8 2

Strumenti per limitare il commercio Argomenti a favore delle restrizioni al commercio Tariffe (o dazi) doganali Contingentamenti Misure di controllo del tasso di cambio Licenze di importazione Embarghi Tasse sulle esportazioni Sussidi Barriere amministrative Le restrizioni giustificate dalle seguenti motivazioni apportano un beneficio netto a livello globale Il problema delle industrie nascenti Ridurre la necessità di beni dal potenziale dinamico limitato Prevenire pratiche scorrette nel commercio Prevenire la formazione di un monopolio straniero Diffondere il rischio di fluttuazioni sui mercati Ridurre l influenza del commercio sui gusti dei consumatori Evitare le importazioni di beni nocivi Correggere le esternalità Politiche di approvvigionamento 9 10 Argomenti a favore delle restrizioni al commercio Svantaggi delle politiche protezioniste Le restrizioni giustificate dalle seguenti motivazioni apportano un beneficio al solo paese che le adotta che viene più che compensato dalla perdita di benessere che tali restrizioni provocano a livello globale, determinando una perdita netta di benessere Sfruttare un potere di monopolio Proteggere le industrie in declino Innalzamento dei prezzi Restrizione della scelta dei beni disponibili Ritorsioni Il protezionismo può consentire ad alcune imprese di rimanere inefficienti Costi amministrativi 11 12 3

Il commercio sta diventando più o meno libero? Dopo la crisi del 1929 molti paesi sperimentarono crisi di bilancia dei pagamenti. Essi decisero di adottare tariffe commerciali, dando luogo a una drastica contrazione del volume del commercio mondiale Dopo la seconda guerra mondiale la maggior parte dei paesi decise di ridurre le barriere commerciali per poter trarre dei benefici dallo scambio Nel 1947 ventitré paesi sottoscrissero il GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) con lo scopo di ridurre le tariffe e le altre barriere non tariffarie Il commercio sta diventando più o meno libero? Negli anni ottanta sono riemersi sentimenti protezionistici in seguito ai problemi originati dagli shock petroliferi. Vi è stato un massiccio uso di contingentamenti e di altre barriere non tariffarie Il problema delle barriere non tariffarie fu affrontato dal GATT nell Uruguay Round, che si occupò anche di riduzioni tariffarie relative ai prodotti agricoli e ai servizi. Nel 1993 terminarono le negoziazioni, che hanno portato alla creazione dell Organizzazione mondiale del commercio (OMC) Nel 1995 dal GATT nasce l OMC, un organizzazione che conta 143 paesi membri tra cui si svolgono più del 93% degli scambi 13 14 Regole che governano lo scambio Il GATT e l OMC Sono state istituite dal GATT, ma sono tuttora applicate dall OMC Non discriminazione Reciprocità Il GATT è un trattato tra diversi stati L OMC è un organizzazione Divieto generale di ricorso alle quote Concorrenza leale L OMC ha più potere e compone anche le vertenze tra gli stati membri 15 16 4

Tipi di accordi commerciali Area di libero scambio Area di libero scambio Unione doganale Mercato comune Unione economica e monetaria I paesi che vi aderiscono eliminano tutte le restrizioni al commercio nell ambito dei rapporti commerciali reciproci, mantenendo le proprie restrizioni nei confronti dei paesi terzi 17 18 Unione doganale Mercato comune I paesi che vi aderiscono eliminano tutte le restrizioni al commercio nell ambito dei rapporti commerciali reciproci, istituendo tariffe e restrizioni comuni nei confronti dei paesi terzi Un mercato comune ha le seguenti caratteristiche: sistema fiscale comune sistema comune di leggi e regolamenti che governano la produzione, l occupazione e lo scambio libera circolazione dei lavoratori, dei capitali, dei materiali, e di beni e servizi assenza di un «trattamento di favore» da parte del settore pubblico nei confronti delle imprese nazionali 19 20 5

Unione economica e monetaria Effetti di un unione doganale Un unione economica e monetaria ha tutte le caratteristiche di un mercato comune, cui si aggiungono tassi di cambio fissi tra paesi membri politiche macroeconomiche comuni Creazione di commercio la domanda per un bene viene soddisfatta da un produttore a bassi costi piuttosto che da uno ad alti costi Deviazione di commercio la domanda per un bene viene soddisfatta da un produttore del paese membro dell unione con alti costi, piuttosto che da uno di un paese terzo caratterizzato da costi inferiori 21 22 Effetti di lungo periodo di un unione doganale L Unione Europea e il mercato comune VANTAGGI Sfruttamento delle economie di scala interne Economie di scala esterne Ottenimento di migliori condizioni di scambio Aumento del livello di concorrenza Diffusione più rapida della tecnologia SVANTAGGI Localizzazione delle attività produttive nei paesi più efficienti o nel centro geografico dell unione Maggiore collusione Diseconomie di scala Costi amministrativi 1952 Istituzione della CECA da parte di sei paesi (Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo e Olanda) 1957 Firma (sempre da parte degli stessi sei paesi) del Trattato di Roma, con il quale è stata istituita la Comunità economica europea (CEE). Lo scopo era creare un mercato comune tra i paesi membri con libera circolazione di lavoro, imprese e capitale 1973 Adesione di Danimarca, Irlanda e Regno Unito 1981 Adesione della Grecia 1986 Adesione di Portogallo e Spagna 1986 Firma dell Atto unico europeo attraverso il quale si volevano rimuovere le barriere non tariffarie ancora in vigore nella CEE, con l intenzione di creare un effettivo mercato comune entro il 1992 23 24 6

L Unione Europea e il mercato comune Da unione doganale a mercato comune 1992 Firma del Trattato di Maastricht: la CEE diventa Unione Europea 1995 Adesione di Austria, Finlandia e Svezia 1997 Il Consiglio d Europa ha adottato il Piano d azione il cui scopo era lo smantellamento di tutte le barriere non tariffarie entro il lancio dell euro 2004 Adesione di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Lituania, Lettonia, Cipro e Malta Inizialmente la CEE era un unione doganale, dal momento che permanevano ancora barriere non tariffarie tra i suoi stati membri. Tuttavia per molti anni vi sono state manovre comuni di politica economica (e vi sono tuttora) Politica agricola comune (PAC) Politica regionale Politica antitrust Armonizzazione fiscale Politica sociale 25 26 Effetti di un mercato unico L evidenza empirica sul mercato unico in Europa BENEFICI Creazione di commercio Riduzione dei costi diretti dovuti all eliminazione delle barriere doganali Economie di scala Maggiore concorrenza COSTI Una trasformazione economica radicale è costosa Ripercussioni negative in alcune regioni Aumento del potere di mercato delle imprese Deviazione degli scambi Perdita di sovranità A metà degli anni novanta L eliminazione dei controlli alla frontiera aveva causato una diminuzione dei costi e accorciato i tempi di consegna Si era determinata una notevole creazione di commercio La semplificazione degli accordi IVA aveva ridotto i costi La maggiore concorrenza tra le imprese aveva condotto a costi e a prezzi minori a una maggiore scelta per i consumatori Le fusioni e le altre forme di ristrutturazione industriale avevano dato luogo a economie di scala e a prezzi inferiori tuttavia il mercato unico non può ancora dirsi «completo» 27 28 7