Art. 1 Disposizioni generali pag. 1. Art. 2 Contenuti del piano attuativo pag. 1. Art. 3 Prescrizioni e indirizzi pag. 1

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Transcript:

Comune di Bollate Provincia di Milano Piano Attuativo area ex TIMAVO Piano Attuativo in variante ai contenuti dell Allegato A ai Criteri Tecnici di Attuazione del Documento di Piano agg. agg. 31 luglio 2014 30 dicembre 2015 02 luglio 2016 T03 Norme Speciali di Attuazione con evidenziate le modifiche a seguito dell accoglimento delle osservazioni Adozione con Delibera del Consiglio Comunale Pubblicazione Approvazione con Delibera del Consiglio Comunale n il n del del PROPRIETA PROGETTISTI: Arch. Franco Aprà Arch. Marco Engel Gruppo di lavoro Pianificazione: Arch. Franco Aprà, Arch. Marco Engel Geologia e ambiente: Dott. Carlo Cerutti, Dott Fausto Crippa Consulenza legale: Avv. Pietro Massarotto Elaborato in collaborazione con il RUP, Arch. Patrizia Settanni, e con il gruppo di lavoro dell U.T.C..

Indice Art. 1 Disposizioni generali pag. 1 Art. 2 Contenuti del piano attuativo pag. 1 Art. 3 Prescrizioni e indirizzi pag. 1 Art. 4 Aree edificabili pag. 2 Art. 5 Fabbricati: tipologie edilizie, altezze dei fabbricati, rapporti di copertura pag. 3 Art. 6 Parcheggi privati pag. 4 Art. 7 Disposizioni di sostenibilità pag. 4

Art. 1 Disposizioni generali Le presenti norme si applicano alle aree comprese all interno del perimetro dell Ambito di Trasformazione 5, tanto a quelle pubbliche o asservite all uso pubblico quanto alle aree fondiarie private. Per quanto non espressamente previsto dalle presenti norme si applicano le disposizioni contenute nel PGT, nei regolamenti comunali e nella disciplina nazionale e regionale. Art. 2 Contenuti del piano attuativo. Il piano attuativo si compone dei seguenti documenti ed elaborati: 2.1 Documenti testuali: T01 Relazione illustrativa T02 Relazione di variante T03 Norme speciali di attuazione T04 Bozza di convenzione T05 Computo estimativo 2.2 Elaborati grafici: Tav. A01 Estratti PGT Vincoli e salvaguardie Tav. A02 Estratto catastale con elenco delle proprietà interessate Tav. A03 Rilievo dello stato di fatto Tav. A04 Rilievo fotografico Tav. A05 Reti delle urbanizzazioni esistenti Tav. A06 Percorso di formazione del progetto Tav. A07 Planimetria generale, profili e sezioni Tav. A08 Azzonamento e dati urbanistici Tav. A09 Vedute Tav. P01 Reti sottoservizi esistenti e di progetto Tav. P02 Via Repubblica Pav. P03 Rotatoria e parcheggio nord est Tav. P04 Viale centrale Tav. P05 Parcheggi Tav. P06 Giardino attrezzato e parcheggio edificio commerciale Art. 3 Prescrizioni e indirizzi 3.1 Prescrizioni Costituiscono prescrizioni le disposizioni contenute nel Piano Attuativo conseguenti l applicazione della disciplina dettata dal PGT o le limitazioni imposte da vincoli contenuti negli strumenti sovraordinati, elencati nella scheda dell Ambito di Trasformazione allegata ai Criteri Tecnici di Attuazione del Documento di Piano, o in disposizioni di legge. Ha valore di prescrizione la quantità complessiva delle aree pubbliche da cedere al Comune o da asservire all uso pubblico in esecuzione delle disposizioni contenute nella Convenzione e secondo i dati riportati nella Tav. A08 (Azzonamento e dati urbanistici) e nella Relazione illustrativa. 1

Hanno inoltre valore di prescrizione le disposizioni per le edificazioni dettate al successivo Titolo 2 nei successivi articoli delle presenti norme, secondo quanto ivi specificato. 3.2 Indirizzi Sono indirizzi tutte le altre disposizioni contenute nel Piano Attuativo ed in particolare quelle rivolte ad orientare l edificazione all interno delle superfici fondiarie. Art. 4 Aree edificabili 4.1 Unità fondiarie Il piano attuativo individua quattro tre distinte unità fondiarie ( a, b e c e d ). In ciascuna unità fondiaria è ammessa la realizzazione dei fabbricati nel rispetto delle distanze e degli allineamenti indicati nella Tav. A08. 4.2 Destinazioni d uso In ottemperanza alle previsioni del Documento di Piano (scheda dell Ambito di Trasformazione n. 5) nell area sono disposte le seguenti destinazioni d uso, fermo restando che alle destinazioni compatibili o complementari, a norma di legge, non sono applicabili limitazioni percentuali: * Gf1 Residenza * Destinazioni compatibili ed escluse secondo quanto disposto all art. 7.3 dei Criteri Tecnici di Attuazione, di seguito riportato per estratto: Sono compatibili, in quanto integrative e complementari di tale uso: a) le funzioni attinenti la produzione di beni materiali e di servizi (Gruppo funzionale Gf 2.4), purché le attività svolte o previste non siano tali da costituire fonte di inquinamento atmosferico, del suolo o sonoro, il loro insediamento sia compatibile con l'azzonamento acustico e le condizioni generali della viabilità e del traffico della zona; b) le attività del settore terziario (Gruppo funzionale Gf 3); c) le attività commerciali limitatamente agli esercizi di vicinato e medie (Gruppo funzionale Gf 5.1, 5.2, 5.3 e 5.4); d) le attività di pubblico esercizio (Gruppo funzionale Gf 4). Sono espressamente escluse: e) le funzioni attinenti la produzione di beni materiali (gruppi funzionali Gf 2.1 e Gf 2.2 e Gf 2.3); f) le attività di commercio al dettaglio delle grandi strutture (gruppo funzionale Gf 5.5); g) le attività di distribuzione di carburante per autotrazione (Gruppo funzionale Gf 2.6). 4.3 Capacità edificatoria Il piano attuativo è dimensionato su una capacità edificatoria complessiva pari a: SLP = mq 20.200 In sede di richiesta dei titoli abilitativi la verifica della SLP di progetto sarà effettuata applicando le disposizioni contenute all art. 3 delle NTA del Piano delle Regole. 2

La capacità edificatoria è indicativamente ripartita fra le tre unità fondiarie individuate nella Tav. 07 nel modo seguente: a SLP mq 3.500 b SPL mq 6.450 13.250 c SPL mq 6.800 3.450 d SLP mq 3.450 In sede di istanza per il conseguimento dei Permessi di costruire sarà possibile una modificazione di dette capacità edificatorie, purché nel rispetto della quantità complessiva di mq 20.200 di SLP. Art. 5 Fabbricati: tipologie edilizie, altezze dei fabbricati, rapporti di copertura Nella Tav. 07 del Piano Attuativo è indicato lo schema di distribuzione planivolumetrica corrispondente alla capacità edificatoria complessivamente assegnata al comparto. Lo schema di distribuzione planivolumetrica prefigura indicativamente fabbricati a piastra, a torre ed in linea, questi ultimi organizzati in corti aperte, con altezze variabili. 5.1 Altezza massima dei fabbricati L altezza dei fabbricati deve essere tale da garantire che la distanza fra detti fabbricati ed il confine del lotto asservito con altri lotti edificabili, esterni al perimetro del comparto, non risulti inferiore alla metà dell altezza dei fabbricati stessi. In ogni caso i fabbricati non potranno superare l'altezza massima di: H = m 50 per gli edifici a torre La tipologia a torre potrà essere sostituita da edifici in linea di minore altezza, riducendo i piani fuori terra da 15 a 13 (H massima m 43). H = m 20 per i fabbricati a stecca del lotto b H = m 20 25 per i fabbricati a stecca del lotto c massimo 7 piani fuori terra misurando l'altezza H all'intradosso del solaio di copertura dell'ultimo piano abitabile. 5.2 Distanza dei fabbricati dai confini del lotto asservito La distanza fra i fabbricati ed il confine del lotto asservito con altri lotti edificabili esterni al comparto deve rispettare la misura Dc = H/2 Sono consentite distanze inferiori ad H/2, ovvero l edificazione sul confine del lotto, quando questo corrisponde al confine con lo spazio pubblico o di uso pubblico. Allo scopo nella Tav. A08 è riportato il poligono di massima edificabilità e la linea che identifica la distanza minima dei nuovi fabbricati rispetto al confine del lotto di pertinenza. 5.3 Rapporto di copertura A differenza di quanto previsto dalle NTA del Piano delle Regole per le aree del tessuto urbano consolidato (art. 3.13), il rispetto del rapporto Rc è da verificare sull intera superficie territoriale del comparto. Detto rapporto non dovrà essere inferiore a Rc = 40% 3

Art. 6 Parcheggi privati I parcheggi di pertinenza dovranno essere realizzati nel rispetto delle dotazioni minime stabilite dalla strumentazione urbanistica e dalle leggi e dai regolamenti in materia. Saranno preferibilmente ricavati in sottosuolo in corrispondenza o in adiacenza al sedime dei fabbricati. Art. 7 Disposizioni di sostenibilità In fase di progettazione edilizia è prescritta la realizzazione di impianti fotovoltaici, solari termici, pompe di calore centrali di cogenerazione o soluzioni impiantistiche equipollenti ad alta efficienza in coerenza con gli obiettivi delle norme regolamentari del Comune di Bollate. All interno delle aree a parcheggio di uso pubblico e segnatamente nell area individuata col numero 7 nella Tav. 08, dovranno essere piantati alberi in modo da raggiungere complessivamente la densità di una pianta ogni cinque posti auto, sentita la Commissione Comunale per il Paesaggio. 4