CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE B

Documenti analoghi
CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO

CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE A

CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE A

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Presentazione del corso

SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO. Prestazioni delle linee

Sistemi innovativi e non convenzionali

Il Val era la tecnologia in esercizio da più tempo e con le migliori garanzie di affidabilità.

Riqualificazione urbana e rete tranviaria

Integrazione tra sistemi ferroviari e metrotramviari a scartamento ridotto il caso Sardegna.

URBANIZZAZIONE E MOBILITA VERSO UN APPROCCIO SOSTENIBILE

PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TPL

GTT Mobility Innovation Tour 2018 #TORINO

SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO. Prestazioni

Università di Pisa Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Idraulica, dei Trasporti e del Territorio A.A SCHEDA DEL CORSO

SCHEDA DELL INSEGNAMENTO

SCHEDA DELL INSEGNAMENTO

UN TRAM. I sistemi in gara UTP ASSOCIAZIONE. Claudio Brignole gruppo FB Un tram per la Valbisagno

PROGRAMMA DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI

Conferenza Stampa RETE DI TRASPORTO PUBBLICO: ANALISI DELLA DOMANDA (BIP), INTERVENTI SULL OFFERTA E SULLA VELOCITA COMMERCIALE

L esperienza della metropolitana di Torino: il progetto e lo stato d avanzamento

SISTEMI ED IMPIANTI ELETTRICI URBANI PER IL TPL: VERSO PIATTAFORME UNIFICATE?

Sistemi di trasporto collettivo urbani e metropolitani

Elettrotreni in servizio sulle ferrovie Cumana e Circumflegrea

Più mobilità e meno gas serra. Linee di indirizzo per la redazione del PUMS metrobo

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE

CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE A

SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO PIACENTINO

Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici

Università di Pisa Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Idraulica, dei Trasporti e del Territorio A.A

Infrastrutture per il Trasporto Pubblico Locale a Palermo

IL BINARIO METROPOLITANO

Introduzione al seminario M. Lupi LOGIT Università di Pisa

COME CAMBIA IL TRAFFICO NELL AREA METROPOLITANA DI TORINO

TRANSIZIONE ENERGETICA E GESTIONE INTEGRATA PER IMPIANTI E FLOTTE DI VEICOLI FULL ELECTRIC NEL TPL

Centro Interuniversitario di Ricerca Trasporti Università degli Studi di Genova Prospettive per il trasporto pubblico rapido di massa di superficie

Prospettive per il trasporto pubblico rapido di massa di superficie

CIFI CIRT UniGE AEIT AMT GE

TORINO 2005 : metropolitana VAL e TRAM

GTT GRUPPO TORINESE TRASPORTI. La Metropolitana Automatica di Torino

Energia e Trasporti: esperienze a confronto

Una rete di metrotranvia per l Area Vasta di Cagliari

POLITICHE DI MOBILITA NELLA CITTA METROPOLITANA DI TORINO Anna Donati, Gruppo Mobilità Kyoto Club

VERSO IL PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE:

Il trasporto rapido di massa Alberto Zorzan

COLLEGAMENTO ALL AEROPORTO DI BOLOGNA

COME LA CITTÀ CAMBIA CON L INTRODUZIONE DI UN SISTEMA INNOVATIVO: IL TRAM SU GOMMA a Padova

Smart City: Innovazione al Servizio della Green Mobility Francesco Petiti Ansaldobreda

TRASPORTI FERROVIARI. Aggiornamento

ELEMENTI SULL ATTUAZIONE DI UN SERVIZIO DEL TIPO TRAM TRENO NELL AREA METROPOLITANA AD OVEST DI BRESCIA

Una rete tranviaria per la città di Bologna Per un accessibilità a zero emissioni

I metodi di valutazione degli interventi Esempio di analisi Benefici Costi di una metropolitana

MobilitAria Tour 2019 Il quadro del TPL a Torino

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA

EXPO FERROVIARIA 2014 Torino, 2 aprile CONVEGNO CIFI Ferrovie e Ambiente

Un modello per la Mobilità Urbana Sostenibile. TRT Trasporti e Territorio MOMOS. Modello Mobilità Urbana Sostenibile

capitolo 9 trasporti

TRASPORTI FERROVIARI PARTE B

LINEA VELOCE CENTRO CISANELLO

Obiettivi regionali del POR e piani futuri

Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici

CAMBIAMENTI CLIMATICI E NUOVE SFIDE AMBIENTALI: IL RUOLO DELLE UTILITY

SINTESI DELLA RICERCA SUI COLLEGAMENTI FERROVIARI TRA PISA E FIRENZE

scenari per la Mobilità Francesco Sportelli Federico Calogiuri Jacopo Fasciolo

La città di Bolzano come esempio di mobilità sostenibile

Nuovo Assetto dei Trasporti dell'area Diffusa dei Castelli Romani. 26/11/2014 Associazione Sviluppo Castelli Romani 1

Sistemi infrastrutturali e nuovi modi di fruire la montagna e le sue architetture Relatore: Ing. Piergiacomo Giuppani

Figura 7: popolazione regione Emilia Romagna - Istat 2001

RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DEI DATI VIA LIBERTA' 9

POLITICHE DI MOBILITA NELLE 14 CITTA METROPOLITANE NEL Anna Donati, Gruppo Mobilità Kyoto Club

STILI E COMPORTAMENTI DI MOBILITA IN VENETO

LA METROPOLITANA A RIVOLI: PROPOSTE PER UN NUOVO SISTEMA DI MOBILITA

6 giugno 2017 FNM PLAYER DELLA MOBILITÀ IN LOMBARDIA

CORSO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO TERMINALI PARTE A

P r o f. G i u s e p p e C A T A L A N O C o o r d i n a t o r e S t r u t t u r a T e c n i c a d i M i s s i o n e

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE UTILIZZO DEI MODELLI DI SIMULAZIONE DEL TRAFFICO: MODELLI MULTIMODALI E BIG DATA

Sviluppare la mobilità sostenibile, infomobilità e sistemi di trasporto intelligenti

Il nuovo Trasporto Pubblico Locale per la mobilità sostenibile

TRAZIONE ELETTRICA E SOSTENIBILITÀ ENERGETICA

Cenni di teoria del deflusso

La nuova pianificazione della mobilità urbana in Italia Ennio Cascetta (Amministratore Unico - RAM Logistica, Infrastrutture e Trasporti S.p.A.

Il PUMS della Città metropolitana di Roma Capitale : Un Piano per una sostenibilità diffusa

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data I VEICOLI CIRCOLANTI A ROMA CAPITALE

Il contributo del PON Metro alle Smart Cities

Un Filobus chiamato «Desiderio»

Il piano ATM Full Electric Primi step realizzati. Alberto Zorzan Direttore Operations ATM

La Ferroviaria Italiana Esperienza attuale e programmi di adeguamento

ESTENSIONE DELLA LINEA MM3 DA SAN DONATO A PAULLO: SITUAZIONE E POSSIBILI ALTERNATIVE Paullo, 3 ottobre 2015

Mobilità pubblica e privata

Metrotramvia di superficie a guida vincolata di Verona. Assessore ai LL.PP. e Mobilità - Ing. Carlo Pozzerle

REPUBBLICA DI SAN MARINO

Il Progetto Roma per Kyoto: le Emissioni di Anidride Carbonica (CO2) nel Settore Trasporti. 4 ottobre 2007

SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO. Classificazione e caratteristiche

10. Ambiente e territorio

RAPPRESENTAZIONE SINTETICA DEI DATI VIA ENRICO FERMI (Fronte Parchetto)

#Città che cambiano: il ruolo del PON Metro verso una mobilità in evoluzione

Un tram chiamato Sirio Milano

I siste m i inte llig e nti d i m ob ilit à

Teoria dei Sistemi di Trasporto (9 CFU) A. A Modelli di offerta di trasporto. Esempi applicativi. prof. ing.

Transcript:

Scuola di Ingegneria - Università di Pisa Anno Accademico: 2014/15 CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI Docente: Marino Lupi CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE B 1

METROPOLITANA PESANTE Supporto: ruota in acciaio su rotaia in acciaio (ma anche pneumatico in gomma su via in acciaio o su via in conglomerato cementizio) Guida: vincolata. Propulsione: motore elettrico Controllo: marcia strumentale, di tipo ferroviario, basata su sezioni di blocco (parti di sezioni di linea su cui può transitare un solo treno per volta). Sede : esclusiva (galleria o viadotto) Capacità mezzo: 1000 passeggeri (molto alta, valori anche superiori) Cadenza minima: 1,5 minuti (frequenza max = 40 passaggi/h, valore limite) Capacità della linea: 1000 x 40= 40000 pass/h (ma può essere anche superiore per la capacità del mezzo). M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 2

Fonte:Adinofi A., Le nuove unità di trazione ad inverter per la linea A della metropolitana di Roma, Ingegneria Ferroviaria,n.4 1999. Lunghezza : 17,84 m Metropolitana di Roma,linea A. (Nelle ore di punta due treni accoppiati, 6 carrozze totali, lunghezza treno 107 m) 3

Principali pregi: - Altissima capacità di linea. - Altissima affidabilità. - Nessuna interferenza con altre correnti di traffico (sia veicolari, sia pedonali). - Alta velocità commerciale. Principali difetti: - Altissimo costo di impianto (100-120 milioni di euro / km in galleria, ma attualmente anche di più) - Alta domanda affinché il sistema sia economicamente accettabile (almeno 20000-30000 pass per direzione nell ora di punta). M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 4

Le metropolitane automatiche (senza guidatore), che si sono per prime affermate, come vedremo, fra le metropolitane leggere, si stanno affermando anche fra quelle pesanti. Esempio: linea C a Roma M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 5

(Ansaldo Breda) M. Lupi: "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Univ. Pisa - A.A. 2012/13 6 Fonte: http://www.cifi.it/upldocumenti/torino12/06%20dario%20romano%20ansaldobreda.pdf

Metropolitana leggera In passato indecisione sulla definizione: tram moderni e metrotranvie erano spesso chiamate metropolitane leggere. Oggi (almeno in Italia) si intende per metropolitana leggera un sistema di trasporto che mantiene tutte le caratteristiche della metropolitana pesante ad eccezione della capacità oraria della linea. Questa risulta ridotta perché i veicoli sono più stretti ed i treni hanno una composizione più corta (100m circa per una metropolitana pesante, contro 30m circa per una leggera). M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 7

Metropolitana leggera Supporto: ruota in acciaio su rotaia in acciaio, pneumatico in gomma su via in acciaio o su via in conglomerato cementizio Guida: vincolata. Propulsione: motore elettrico Controllo: marcia strumentale. Spesso sono completamente automatiche : ossia non c è guidatore a bordo (ma ora, come è stato detto, anche alcune nuove metropolitane pesanti sono automatiche). Sede : esclusiva. Capacità mezzo: contenuta (70+70=140 passeggeri, Val 208, Torino, con 4 passeggeri/mq. Nelle ore di punta 2 treni accoppiati: 280 passeggeri). Frequenza massima: altissima ( 50 passaggi/h, 72 sec. la cadenza minima, VAL 208, valore limite). Capacità della linea: valore limite con un solo treno: 7000 pass/h (280x50 = 14000 pass/h per un Val208, tipo Torino, con due treni accoppiati, però in questo caso il convoglio è lungo 52 metri: quindi M. Lupi: "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Univ. Pisa - A.A. 2012/13 si esce dal concetto di leggera e sarebbe meglio definirla media ). 8

Fonte: Pautasso S.. La metropolitana automatica di Torino, Tutto Treno, n.195, 2006. Val 208 - Torino M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 9

Principali pregi di una metropolitana leggera (rispetto ad una pesante): - Gallerie di sezione contenuta. - Le stazioni (che hanno sezioni di scavo maggiore, rispetto alla piena linea ) possono essere più corte (però se si prevede la possibilità di treni accoppiati si arriva a 52m per la lunghezza di un treno completo). Principali difetti: - Il costo di impianto non è molto differente da una metropolitana pesante (70-80 milioni di euro/km per tratti in galleria) M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 10

Le metropolitane automatiche si stanno diffondendo in Italia con caratteristiche che però sono più di tipo medio piuttosto che leggero. Anche nel campo delle metropolitane automatiche si è affermato (come nel caso dei tram) il sistema modulare. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 11

Fonte: http://www.cifi.it/upldocumenti/torino12/06%20dario%20romano%20ansaldobreda.pdf Ansaldo Breda M. Lupi: "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Univ. Pisa - A.A. 2012/13 12

Fonte: http://www.cifi.it/upldocumenti/torino12/06%20dario%20romano%20ansaldobreda.pdf La prima ad entrare in esercizio è stata quella di Copenhagen (quella di Brescia è uguale) M. Lupi,"Tecnica Lupi: ed Economia dei Trasporti", Scuola Univ. di Pisa Ingegneria, - A.A. 2012/13 Università di Pisa, A.A. 2014/15 13

Metro Leggera Automatica 14

Metrotranvia Sistema ibrido fra una tranvia ed una metropolitana: tratti in cui la marcia è a vista, magari in sede promiscua, e tratti in cui è strumentale (magari in galleria in sede esclusiva). Molto spesso si tratta di sistemi che hanno sfruttato parti di linee ferroviarie divenute nel tempo urbane. I tratti con marcia a vista condizionano la capacità di tutta la linea. Capacità della linea: 300 x 20= 6000 pass/h (ma può essere anche superiore); Esempi: Metrolink di Manchester e Metropolitana leggera di Stoccarda. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 15

Esempio: Metrolink di Manchester Fonte: Liberatore M- Sistemi di Trasporto di massa e tecnologie innovative, Masson, 1994. 16

Fonte: Liberatore M- Sistemi di Trasporto di massa e tecnologie innovative, Masson, 1994. Metrolink di Manchester (Esempio di Metrotranvia) M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 17

Esempio: Metropolitana leggera di Stoccarda 18

Metropolitana leggera di Stoccarda Fonte: Liberatore M- Sistemi di Trasporto di massa e tecnologie innovative, Masson, 1994. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 19

Fonte: Tarozzi M., Tram su gomma prime esperienze europee, le strade 3/2006.. Costo di costruzione al km di alcuni sistemi (pubblicati nell anno 2006) APM (Automated People Mover) : Metropolitane Leggere Automatiche Coefficiente di rivalutazione ISTAT: euro 2006=1,155 euro 2015 20

Capacità e livello di servizio nel caso di un mezzo di trasporto collettivo C = C linea mezzo f massima Per esempio autobus lungo (12m): C mezzo = 80 passeggeri fmassima = 20 passaggi/h (che deriva da una cadenza minima di 3 minuti*) avere considerato C linea =1600 passeggeri / h * Generalmente non si scende sotto i tre minuti in quanto i mezzi, in area urbana, si accoppiano ; tecnicamente però potrei scendere anche sotto questa cadenza. Analogamente ad altri sistemi di trasporto, per esempio quello individuale stradale, posso parlare, per un mezzo di trasporto collettivo, di livello di servizio. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 21

Livello di servizio: indice della qualità del servizio offerto. Livelli di servizio, Highway Capacity Manual (HCM), 1994, per autobus da 80 posti. Gross area) Posso generalizzare per un autobus qualsiasi. Q ( = C portata capacità ) A: B : C : Q C 0,50 0,325 0,325 < < Q C Q C 0,50 0,66 M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 22 D : E F : : 0,66 < 0,83 < Q C > 1 Q C Q C 1 0,83

Dettaglio calcolo capacità autobus (HCM 94). Da notare: Area lorda = 340 sq ft (31,6 mq 2,5x12) area netta area lorda 72% Un posto a sedere occupa: 3,3 sq ft 0,30 mq Un passeggero in piedi: 2,6 sq ft 0,24 mq (4 passeggeri/mq) M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 23

HCM (1994) 0,37 0,56 mq 0,28 0,46 mq 0,28 0,37 mq 0,37 0,84 mq 0,22 0,26 mq (3,8 4,5 pass / mq ) 0,25 mq (4 pass/mq) 0,17 mq (6 pass/mq) Livello F M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 24

HCM 2000 Livelli di servizio (Transit Capacity and Quality of Service Manual 2 Edition) 5 pass/mq Calcolo della capacità di un mezzo di trasporto collettivo: Considero la pianta del mezzo, conto i posti a sedere, a questi aggiungo il numero massimo di passeggeri in piedi. Numero di passeggeri in piedi: valuto l area per i passeggeri in piedi, moltiplico per 4 (0,25 mq per passeggero) ed ottengo il numero di passeggeri in piedi con un livello di servizio E (capacità). M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 25

Se viene superata la capacità (livello di servizio E) il servizio continua (con un livello di servizio non ammissibile): non viene interrotto come nel caso del superamento, per esempio, della capacità nel caso autostradale: dove ho la circolazione di tipo stop-and-go. Molti costruttori di mezzi di trasporto collettivo considerano come capacità quella che si ottiene con 0,17 mq/ persona in piedi (6 persone/mq): ma in questo caso il livello di servizio non è accettabile (è un livello F). Di fatto molte metropolitane (ed autobus), nelle ore di punta, funzionano con questo livello di servizio. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 26

Se non ho la pianta del mezzo posso fare un conto approssimativo Per esempio ammettiamo di avere un autobus lungo (12m) con 22 posti a sedere (dati relativi al mezzo senza avere la pianta disponibile) 12x2,5= superficie esterna 12x2,5x0,75 superficie interna utile 12x2,5x0,75 22 x 0,325= 15,35 superficie interna per i passeggeri in piedi 15,35 mq x 4 = 61 persone in piedi (superficie occupata da un passeggero seduto) Capacità mezzo = 22 (posti a sedere) + 61 83 passeggeri domanda capacità mezzo = (suppongo di conoscere questo dato) frequenza necessaria Questa deve essere compatibile con la frequenza (cadenza) limite del sistema. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 27

Esempio- Domanda: 1200 pass/h Capacità del mezzo= 80 passeggeri 1200 = 80 15passaggi/h (cadenza 4 minuti) È superiore alla cadenza limite considerata, nella pratica dell esercizio, pari a circa 3 minuti: sotto i tre minuti, in presenza di semafori, e di alta domanda, si è riscontrato il fenomeno dell accoppiamento. Ciò non toglie che, in particolari situazioni, forte protezione della sede, priorità semaforica, Bus Rapid Transit (BRT), si possa anche scendere sotto i tre minuti. M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 28

Bogotà Trans Milenio BRT (Esempio di Bus Rapid Transit ) Fonte: http://www.transmilenio.gov.co/website/default.aspx M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 29

Fonte:http://siteresources.worldbank.org/INTURBANTRANSPORT/Resources/ Factsheet-TransMilenio.pdf Bogotà Trans Milenio BRT (Esempio di Bus Rapid Transit ) M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 30

Bogota's Transmilenio BRT has won praise for its roomy coaches and well-designed stations. (Photo: Streetfilms) Fonte: http://sf.streetsblog.org/category/issues-campaigns/rail-issues-campaigns/ M. Lupi,"Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2014/15 31