Dott. ANDREA LORETO UROFLUSSOMETRIA E URODINAMICA SPIEGATE
Uroflussometria L uroflussometria è un esame non invasivo che permette di misurare il flusso urinario. A cosa serve l uroflussometria: È l'esame di prima istanza nell'iter diagnostico funzionale urologico. Viene indicato in tutti i pazienti che riferiscono sintomi di svuotamento vescicale, con alterazioni del flusso urinario. L esempio classico è il paziente con sintomi del basso tratto urinario associati ad ipertrofia prostatica (LUTS di tipo ostruttivo). Flusso normale Flusso ostruito Come si esegue l esame: L esame si esegue urinando in una apparecchiatura, usualmente un water o un imbuto al cui interno è collocato un dispositivo capace di elaborare il flusso dell urina in un grafico che ne visualizzi l andamento. Il grafico in condizioni normali dovrebbe avere la forma di una campana con un picco al centro e due code (iniziali e finali) corte. In caso di ostruzione, la coda iniziale e la coda finale sono allungate e la curva tendenzialmente piatta. Limiti dell esame: In questo esame il flusso minimo valutabile è di 150ml e il volume massimo non dovrebbe superare i 350ml. Come prepararsi all esame L uroflussometria cerca di valutare la minzione del paziente nella maniera più naturale possibile. Per questo motivo bisogna presentarsi al momento dell esame con un normale stimolo a dover urinare. Bere acqua all ultimo minuto per procurarsi lo stimolo è controproducente. Si dovrebbe arrivare al momento dell esame con uno stimolo che in condizioni normali farebbe interrompere le attività per andare ad urinare. Cosa succede dopo l esame: L esame non è invasivo. Non ci sono raccomandazioni dopo l esame, perché non essendo invasivo non può generare alcun disturbo. 2/5
Esame urodinamico L'urodinamica è un esame che serve a studiare e verificare lo stato funzionale del basso tratto urinario, in particolare della vescica e dell'uretra. La vescica è l organo che raccoglie l urina proveniente dai reni attraverso gli ureteri. L uretra è il essere valutati. condotto attraverso il quale l urina esce all esterno. Il meccanismo che permette di urinare è la contemporanea contrazione del muscolo detrusoriale (cioè la vescica) e il rilasciamento del muscolo sfintere. Al contrario, la rilassatezza della vescica (e quindi del muscolo detrusore) e la contrazione dello sfintere impediscono la fuoriuscita di urina causando il riempimento vescicale. Una alterazione di questo meccanismo produce una serie di sintomi che devono urinarie. L'esame fornisce al medico le informazioni necessarie per diagnosticare la causa di una serie di sintomi quali: Incontinenza; Minzione frequente; Stimolo impellente di urinare senza successiva minzione; Minzione dolorosa; Difficoltà nel dare inizio alla minzione; Difficoltà di svuotamento completo della vescica; Infezioni ricorrenti delle vie Come si esegue l urodinamica: L'urodinamica è in genere condotta da un urologo, ma può essere eseguita anche da un uroginecologo, o da infermieri specialisti. L'urodinamica viene eseguita per mezzo di due cateteri (uno inserito in vescica, l'altro nel retto) in grado di rilevare le variazioni di pressione endovescicale ed endoaddominale. Si introduce in vescica una soluzione fisiologica e viene valutata la sensibilità, la capacità, la stabilità e la distensibilità della muscolatura vescicale, mediante la registrazione delle pressioni intravescicali. Si può anche valutare in che modo il paziente avverte lo stimolo minzionale, e ricavare informazioni utili sul funzionamento della vescica. Tutti i dati registrati vengono trasmessi e documentati da un computer. 3/5
Come prepararsi all esame: L esame urodinamico ha una propria specifica preparazione. Attenendosi ad alcune semplici regole, l esame potrà essere condotto nel migliore dei modi: 1. Eseguire sempre un esame colturale delle urine (che deve risultare negativo); 2. Assumere un Monuril (Fosfomicina) la mattina dell esame; 3. Interrompere, almeno una settimana prima dell'esame urodinamico, le terapie a base di medicinali che, in qualche modo, influiscono sulla funzionalità della vescica; 4. Nel giorno del test o dei test urodinamici presentarsi a vescica piena, in modo da favorire l esecuzione dell uroflussometria, ma non troppo piena come si trattasse di una ecografia; 5. L esame può essere eseguito anche su portatori di catetere vescicale. Cosa succede dopo l esame: Dopo l esame il paziente può avvertire bruciore o malessere al momento della minzione. In genere, tale sensazione dura al massimo 24 ore, durante le quali si può presentare una ematuria (o sangue nelle urine); questo sintomo raramente si protrae per più di un giorno dalla conclusione dell esame. Talvolta l introduzione di cateteri può causare infezioni delle vie urinarie. Come minimizzare il rischio d'infezione dopo un esame urodinamico Per minimizzare il rischio d'infezione dopo un esame urodinamico si consiglia di assumere molta acqua, evitare bevande come tè o caffè, e infine fare in modo di svuotare completamente la vescica (avendo pazienza quando si è alla toilette). 4/5
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