Opportunità e praticabilità dello scarico delle acque prelevate dalla falda nel reticolo idrico superficiale esistente. Il caso delle acque parassite

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Transcript:

FONDAZIONE DELL ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA MILANO SEMINARIO UTILIZZO RAZIONALE DELLE ACQUE DEL RETICOLO IDRICO SUPERFICIALE A SCOPO ENERGETICO. PROBLEMATICHE E VANTAGGI AMBIENTALI 11 maggio 2017 Opportunità e praticabilità dello scarico delle acque prelevate dalla falda nel reticolo idrico superficiale esistente. Il caso delle acque parassite Maurizio Brown

SMALTIMENTO DELLE ACQUE PRELEVATE DALLA FALDA UTILIZZATE DAGLI IMPIANTI A POMPE DI CALORE Generalmente sono reimmesse in falda; In alcuni casi sono immesse in corpi idrici superficiali; A volte possono trovare recapito improprio nelle reti di fognatura.

La restituzione in falda: dal punto di vista quantitativo viene garantita la conservazione della risorsa; (nell acquifero viene restituita la stessa quantità di acqua prelevata) qualche riserva viene sollevata sull aspetto qualitativo: Variazione della temperatura (incremento solubilità calcio e inquinanti) Rischi di contaminazione o alterazione della qualità dell acqua I sistemi adottati, in particolare a scambio indiretto, con un fluido termovettore intermedio tra la sorgente e il circuito della pompa di calore, dovrebbero scongiurare rischi di contaminazione. Non possono escludersi in assoluto incidenti o usi impropri.

Bisogna verificare il contesto territoriale interessato: dall inizio degli anni 90 l area milanese è interessata dal fenomeno della risalita del livello della falda Cause: causa principale del fenomeno è la drastica diminuzione dei prelievi di acqua dal sottosuolo: dismissione dall area milanese di importanti insediamenti produttivi; diminuzione dei consumi. Conseguenze: la superficie piezometrica risulta molto superficiale e raggiunge livelli prossimi al piano di campagna; gravi problematiche per le infrastrutture pubbliche e private realizzate nel sottosuolo, (nel periodo in cui il livello della falda risultava molto depresso)

La falda milanese ci racconta la storia Da Guido Rosti: Studio di fattibilità idrogeologica dell intervento di riapertura dei navigli ½ secolo di oscillazione piezometrica Il boom economico anni 60 La delocalizzazione industriale degli anni '90 La crisi petrolifera del 1976 [Da: Guido Rosti]

Pumped water (m 3 ) - Population (x100) 1975 1976 1977 Social Economic Effects On Groundwater 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Depth of the water table (m) Large industrial area decommissioning Decreased population More efficient use of supplied water 350.000.000 Water consuption reduction -100 millions m 3 in the last 40 years Uplift of the water table level +7 meters in the last 30 years 0 300.000.000 Pumped water Population Water table level -2-4 250.000.000-6 200.000.000-8 150.000.000-10 100.000.000-12 -14 50.000.000-16 0-18

1997 - Comitato tecnico scientifico (Provincia e Comune di Milano, Regione Lombardia, Magistrato e Autorità di Bacino per il Po) 1999 - Accordo di Programma per il controllo dell innalzamento della falda nell area milanese aumentare il prelievo di acqua dal sottosuolo Scarico delle acque pompate nei corsi d acqua (Palazzo Lombardia Martesana; Policlinico Cavo Bolagnos) Motivazioni: presenza di una fitta e capillare rete di canali ad uso prevalentemente irriguo e di bonifica; possibilità di un riutilizzo della risorsa in agricoltura; Incremento delle portate irrigue disponibili; (depauperate anche dai minori emungimenti) miglioramento della produzione (qualità, differenziazione delle colture, ecc.) riqualificazione ambientale (corsi d acqua componente fondamentale )

Roggia Vettabbia Quartiere Spadolini Alimentata con acque provenienti da pozzi di prima falda

Nell ambito dell Accordo di Programma vengono avviati due studi: Nel 1999 PIANO DEGLI INTERVENTI STRAORDINARI PER IL CONTROLLO DELLA FALDA (sviluppato da MM per conto del Comune di Milano) Lo studio sviluppato a livello di progetto preliminare: realizzazione 186 pozzi di captazione delle acque di prima falda distribuiti in modo abbastanza uniforme sul territorio comunale, individuazione, recapiti diretti nei corsi d acqua o negli scaricatori di piena Evitare immissioni nei collettori di fognatura. Individuazione dei corsi d acqua utilizzabili come recapito sulla base - della ricettività, - delle carenze quantitative e qualitative - della richiesta idrica a fini irrigui, ambientali, paesaggistici

SONO COMUNQUE IN ATTO COSPICUI POMPAGGI DI ACQUE DI FALDA A SALVAGUARDIA L AGIBILITÀ DELLE INFRASTRUTTURE SOTTERRANEE pozzi privati, di localizzazione non sempre nota, immettono consistenti afflussi nella rete fognaria (ancorché vietata o soggetta a concessione temporanea e onerose) possibili afflussi provenienti da impianti a pompa di calore. (le immissioni avvengono spesso attraverso l allacciamento fognario). Conseguenza: presenza in fognatura di acque improprie o parassite, eccedenti le portate erogate dall acquedotto. (valutata a Milano intorno al 38%) Criticità: incremento delle portate da sottoporre alla depurazione; aggravio sensibile dei costi di gestione; diluizione dei liquami (riduzione dell efficienza del processo depurativo).

Ambito interessato: Bacino Occidentale afferente al depuratore di Milano San Rocco S = 5.683,35 ha Rete: 615,7 km Suddivisione del bacino in 3 ambiti. 29 Settembre 2015 25 Agosto 2016 Finalità: Calibrazione modello matematico; Individuazione infiltrazioni di acque parassite.

Suddivisione degli ambiti in distretti (119) 170 punti di misura (portate in ingresso e uscita) analisi delle portate medie per ogni distretto fognario e valutazione del coefficiente udometrico di tempo secco (rapporto fra la portata media del distretto e l estensione dello stesso); confronto con il coefficiente udometrico teorico (abitanti x dotazione idrica teorica); analisi delle portate minime notturne e loro incidenza sulla portata media del distretto; confronto portate minime notturne con un valore soglia oltre il quale si può paventare l ipotesi di infiltrazioni parassite; [Approccio del minimo di portata] individuare i distretti fognari che potenzialmente possono essere affetti da contributi di portata anomala e quindi oggetto di successive indagini di dettaglio; Valutazione dell incidenza delle portate anomale sulle portate medie d ambito. Ambito fognario Incidenza portate anomale [%] Ambito 1 37,9 Ambito 2 35,3 Ambito 3 43,2 Totale 38,1

presenza in fognatura di acque improprie o parassite IL PROBLEMA RIGUARDA TUTTI I GESTORI DEL SII NELL AREA METROPOLITANA MILANESE (MM, CAP) RIFERIMENTI NORMATIVI: PTUA Regione Lombardia revisione 2016 NTA Art. 18 Aggiornamento degli strumenti normativi e di indirizzo Punto h: tempistiche e obiettivi per la riduzione della presenza di acque parassite nelle reti fognarie

OPPORTUNITÀ: recupero della funzionalità del reticolo idrografico superficiale assume una funzione strategica per supportare le reti di drenaggio urbano: contributo alla laminazione e allo smaltimento delle acque di origina meteorica; raccolta delle acque prelevate dalla falda (emungimento pozzi difesa e pompe di calore). primo passo: ricognizione del reticolo idrico minare da parte dei comuni (delibere della Giunta Regionale n. 7/7868 del 25 gennaio 2002 e n. 7/13950 dell 1 agosto 2003)

Numero complessivo di corsi d acqua sul territorio comunale, pari a 228 sviluppo complessivo del reticolo idrografico: 540 km, 330 km scoperti 210 km tombinati

reticolo idrico principale e minore della città di Milano corsi d acqua tombinati momentaneamente non attivi

STUDIO PER LA RIATTIVAZIONE DEL RETICOLO IDRICO DISMESSO DI MILANO

Interventi sugli impianti di alimentazione e scarico degli specchi d acqua dei Giardini Pubblici di Parco Sempione

Interventi sugli impianti di alimentazione e scarico degli specchi d acqua dei Giardini Pubblici Indro Montanelli

Ripristino della continuità idraulica lungo la Fossa Interna tra la Martesana, la Roggia Vettabbia alimentazione Roggia Vettabbia collettore per la raccolta delle acque di falda; funzionale alla riapertura della Fossa Interna anche a tratti non necessariamente consecutivi

STUDI A LIVELLO DI AREA METROPOLITANA CAP Holding Spa, in collaborazione con Università Statale di Milano Consorzio Est Ticino Villoresi progetto pilota per il recupero del reticolo idrico rurale presente nell area metropolitana milanese volanizzazione diffusa delle acque meteoriche provenienti dalle aree urbanizzate (mitigazione rischio alluvioni) vettore delle acque prelevate dalla falda freatica (protezione delle infrastrutture sotterranee).

Il territorio dell Area Metropolitana Milanese è compreso nell ambito territoriale del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi

Progetto pilota fontanile Briocco Cap Holding Spa Comune di Rho - DAVO acque di falda prelevate da due pozzi a difesa del parcheggio di via San Giorgio e del condominio adiacente saranno utilizzate per realizzare la climatizzazione del vicino Cinema Teatro in via di realizzazione e poi saranno convogliate nel fontanile Briocco a sud di Rho per essere usate a scopo irriguo. la conduttura di collegamento con il Briocco potrà raccogliere anche acque meteoriche, evitando che vadano in fognatura.

L AQST Milano Metropoli rurale è stato sottoscritto il 14 febbraio 2015 Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano (soggetto responsabile) e dai 4 distretti agricoli che operano nell area: DAM (Distretto Agricolo Milanese), DAVO (Distretto Agricolo Valle Olona), DiNAMo (Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano), RISO E RANE OBIETTIVI : Rafforzare i sistemi rurali in ambito metropolitano (contenimento consumo suolo, modello di sviluppo economico ambientalmente sostenibile, recupero patrimonio);. diversificazione dell attività agricola (nuovi bisogni della città, attività agricola competitiva sinergie con altri settori economici); integrazione del sistema produttivo con attività multifunzionali (domanda di cibo, energia, risorse naturali e benessere, fruibilità) rigenerazione e riqualificazione paesaggistico-ambientale (integrare realtà urbane ed extraurbane)

Distretto Agricolo Adda Martesana: D.a.Ma.

A Q S T M I L A N O M E T R O P O L I R U R A L E SISTEMA DELLE ACQUE sistema portante dello sviluppo integrato sostenibile dell ambito metropolitano milanese, orientato alla riorganizzazione funzionale delle acque in coerenza con l andamento originario degli ambiti vallivi, finalizzato al potenziamento e miglioramento del sistema irriguo, alla difesa dal rischio idraulico, con valenze ecologico-ambientali e fruitive Curatori Marco Prusicki Valentina Dotti Francesca Simonetti

A Q S T M I L A N O M E T R O P O L I R U R A L E SISTEMA DELLE ACQUE Curatori per AT: Marco Prusicki Valentina Dotti Francesca Simonetti Interventi valorizzazione PTRA Navigli Potenziamento connessioni idrauliche tra Canale Villoresi e Naviglio Grande Ripristino connessioni idrauliche Martesana-Darsena (fossa interna Navigli/Grande Sevese) By-pass Ticinello-Vettabbia Interventi su roggia Vettabbia Adeguamento depuratori per uso irriguo acque trattate Riconnessione paleoalveo Olona Gestione acque meteoriche e di falda Recupero e valorizzazione fontanili Contenimento esondazioni (vasche di laminazione, consolidamento argini)

MACROAZIONE 1 MIGLIORAMENTO SISTEMA IRRIGUO M1 A1 Miglioramento delle prestazioni del reticolo idrico M1 A2 Recupero di acque a fini irrigui M1 A3 Difesa dal rischio idraulico

AZIONE M1.A1 - POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA IRRIGUO la risorsa idrica deve essere regolamentata e gestita con sempre crescente attenzione per garantire la funzionalità agricola e la salvaguardia ambientale del territorio. M1.A1.2 Connessione idraulica Martesana/Seveso con Roggia Vettabbia Comune MI AZIONE M1.A2 RECUPERO DI ACQUE A FINI IRRIGUI sostegno a progetti che ricercano modalità adeguate e sostenibili di raccolta di acque meteoriche, di falda e parassite da convogliare nella rete irrigua. M1.A2.2 Promozione azioni pilota finalizzate al recupero di acque parassite e meteoriche R. L. M1.A2.4 Recupero acque parassite e di falda in Comune di Milano Comune MI

Opportunità di recapito delle acque di falda nel reticolo idrografico CONCLUSIONI: Convergenza di interessi: Enti territoriali Gestori infrastrutture controllo risalita falda protezione delle infrastrutture sotterranee Gestori impianti.geotermici Gestori SII Agricoltori Popolazione urbana. contenimento costi gestione eliminazione acque parassite in fognatura disponibilità acque ad uso irriguo riqualificazione / fruibilità ambiente rurale

AZIONI DA PERSEGUIRE Incentivazione del recupero delle acque emunte dalla falda ai fini irrigui, ove compatibili con parametri qualitativi a tale scopo previsti; Individuazione dei parametri di qualità dell'acqua utilizzabile per la produzione di prodotti a consumo diretto; Incentivazione del ruolo dei consorzi di bonifica nella gestione delle risorse idriche e nella manutenzione della rete irrigua, in sinergia al rafforzamento dell azione dei Gestori d Ambito del SII; Valorizzazione di Regolatori e Consorzi di Utenze Irrigue locali (anche privati), per non disperdere conoscenze preziose su un territorio vasto; Censimento e georeferenziazione degli impianti di prelievo delle acque di falda ad uso geotermico e di difesa idraulica per una pianificazione degli interventi di riconnessione al reticolo superficiale; Coordinamento Enti pubblici territoriali (Regione Lombardia / Città Metropolitana).

Berlino: tubi colorati aerei per il drenaggio della falda

FRIBURGO

GRAZIE PER L ATTENZIONE Maurizio.brown@libero.it