Alessandro Bastin, Giuseppe Ferrulli, Irene Frigo, Maria Francesca Renoffio

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Transcript:

Alessandro Bastin, Giuseppe Ferrulli, Irene Frigo, Maria Francesca Renoffio

330.000 decessi ogni anno Seconda causa di morte entro il 2030 25% dei pazienti sopravvive dopo 1 anno dalla diagnosi TUMORE AL PANCREAS INOPERABILE nel 80% dei casi Si sviluppa e metastatizza in tempi molto brevi Sopravvivenza a 5 anni: 5% Abenavoli L. et al., Manuale di gastroenterologia, Roma, EGI, 2016

Alcune informazioni Circa il 90% dei tumori pancreatici sono adenocarcinomi duttali L incidenza è in aumento nei paesi occidentali Colpisce più di frequente gli uomini che le donne Le aspettative di sopravvivenza dipendono: - Dalla dimensione del tumore - Dalla precocità della diagnosi - Dal coinvolgimento di organi peripancreatici o a distanza I tumori che si localizzano alla testa del pancreas (60%) danno una sintomatologia per ostruzione delle vie biliari dando ittero ostruttivo Le localizzazioni nella coda e nel corpo danno una sintomatologia solo nelle fasi avanzate Abenavoli L. et al., Manuale di gastroenterologia, Roma, EGI, 2016

FATTORI DI RISCHIO FUMO ALCOOL DIETA RICCA DI GRASSI DIABETE MELLITO PANCREATITE CRONICA FAMILIARITÀ Abenavoli L. et al., Manuale di gastroenterologia, Roma, EGI, 2016

PRESENTAZIONE CLINICA DEL TUMORE AL PANCREAS SEGNI E SINTOMI ITTERO (tipica precocemente nei tumori alla testa del pancreas) CALO PONDERALE (associato alla dispepsia, alla anoressia e eventualmente all ostruzione del duodeno o dello stomaco) EMATEMESI/MELENA/SANGUE OCCULTO (dovuto all erosione della parete del duodeno o dello stomaco) DIABETE (correlazione incerta ma possibile) DOLORE ADDOMINALE (irradiato anche alla schiena specialmente nei tumori del corpo del pancreas) NAUSEA DISPEPSIA (tipica dei tumori alla testa del pancreas) N.B. nessuno specifico Abenavoli L. et al., Manuale di gastroenterologia, Roma, EGI, 2016

IL CENTRO PANCREATOLOGICO DI VERONA Dal 2004 è CENTRO REGIONALE di riferimento per le malattie pancreatiche Nel 2010 è nato l ISTITUTO DEL PANCREAS, con direttore il professor Claudio Bassi (questo istituto raccoglie l esperienza sviluppata in oltre 40 anni di lavoro in gruppo da Chirurghi, Gastroenterologi, Radiologi, Oncologi e Patologi a Verona. I chirurghi sono altamente qualificati nel trattamento delle patologie neoplastiche e infiammatorie del pancreas; l esperienza chirurgica globale del centro supera i 3000 interventi e l attività di ricerca e la formazione sono riconosciute a livello internazionale) Nel 2014 ha ospitato il SIMPOSIO INTERNAZIONALE sul tumore al pancreas L Istituto Del Pancreas è ai primi posti a livello mondiale come centro di chirurgia pancreatica http://www.chirurgiapancreasverona.it

LA METANALISI 16 studi di letteratura sullo screening pancreatico 1551 FPC-HRI (familial pancreatic cancer high-risk individuals) Fattori di rischio non modificabili [ familiarità genetica OBIETTIVO: individuare HGD-IPMNs e PanIN-3 LESIONI PRE-TUMORALI oppure PC in stadio precoce Paiella S., Pancreatology, accepted, 2018

TECNICHE DI SCREENING MRI Ecoendoscopia MRI + Ecoendoscopia

POSSIBILI ESITI DI UNO SCREENING PER TUMORE PANCREATICO Soggetti sani Pazienti con lesioni maligne NON resecabili Pazienti con lesioni resecabili

LESIONI RESECABILI Lesione solida sospetta per PDAC (adenocarcinoma duttale pancreatico) PanIN-3 (neoplasie pancreatiche intraepiteliali con proliferazione micropapillare, atipia citologica di alto grado e frequenti mitosi) HGD/CARCINOMA-IPMNs (neoplasie papillari mucinose intraduttali ad alto grado di displasia) Mariuzzi G.M. et al., Anatomia patologica e correlazioni anatomo-cliniche, Perugia, Piccin, 2007

altre lesioni però rendono positivo lo screening! Noduli benigni di natura incerta Lesioni cistiche pancreatiche

CHIRURGIA: unica potenziale cura Secondo la metanalisi il 6% dei pazienti partecipanti allo screening si è sottoposto a chirurgia e alle possibili complicanze della chirurgia pancreatica!

COMPLICANZE POST OPERATORIE DUODENOCEFALOPANCREASECTOMIA PANCREASECTOMIA DISTALE E PANCREASECTOMIA TOTALE Mortalità 2% Morbidità >50% Tempo di ricovero ospedaliero>6-10 gg Elevati costi SSN Elevati tassi di re-ricovero Bassi, Salvia, Complicanze post chirurgichehttp://www.chirurgiapancreasverona.it Keith D. Lillemoe, William R. Jarnagin, Chirurgia epatobiliare e pancreatica, Padova, Piccin, 2015

COMPLICANZE PRECOCI (entro 90 gg dall operazione) Infettive: un terzo dei casi totali. 41,6% dei casi si ha infezione sistemica (miglior fattore predittivo di peggior decorso postoperatorio); nel 78,5% sono sostenute da batteri MDR Tra queste: - Sepsi - Polmoniti - Infezioni delle vie urinarie - Infezioni della ferita chirurgica Paiella S. et al., Postoperative infections represent a major determinant of outcome after pancreaticoduodenectomy: Results from a high-volume center, Verona, 2017

COMPLICANZE PRECOCI (entro 90 gg dall operazione) Fistole pancreatiche Rallentato svuotamento gastrico Ascessi intraddominali Episodi di ipoglicemia (specie aritmie) Complicanze polmonari Fistola biliare Emorragie post operatorie Complicanze cardiocircolatorie

COMPLICANZE POST-CHIRURGICHE A LUNGO TERMINE Diabete IIIc pancreatogenico: probabilità a 5 anni - 40% dopo PANCREASECTOMIA DISTALE - variabile dopo DUODENOCEFALOPANCREASECTOMIA - 100% dopo PANCREASECTOMIA TOTALE Deficit esocrino: necessaria la somministrazione esogena di enzimi pancreatici Svuotamento gastrico rallentato: a causa della denervazione gastrica terminale

RISULTATI Dei 1551 pazienti sottoposti a screening il 6% è stato sottoposto ad intervento chirurgico e di questi: -31.9% è rientrato nella categoria SGA (screening goal achievement) = raggiunto l obbiettivo dello screening (presentavano una neoplasia in stato precoce o una lesione pre-maligna) -68.1% il restante dei soggetti operati ha ricevuto invece una chirurgia probabilmente non necessaria compromettendo eventualmente la qualità di vita a causa di un intervento dubbia necessità N.B. Benignità e malignità sono determinate (nella maggior parte dei casi) a posteriori in sede anatomopatologica

Dalle statistiche alla visione del paziente In un individuo HRI asintomatica il rischio a priori di sviluppare un tumore pancreatico maligno è del circa 2% Mortalità pancreasectomia del circa 2% Quindi, anche senza considerare le complicanze, la rimozione del pancreas come prevenzione non avrebbe senso. Altre possibilità? Prevenzione primaria e secondaria (tramite screening)

Processo di screening Esecuzione di risonanza e/o ecoendoscopia Screening + 80% dei casi: Lesione dubbia! Screening - Lesione Resecabile Lesione Non resecabile Si rimanda a l anno successivo

In caso di condizione resecabile? Sottoporsi o non sottoporsi ad chirurgia così importante? Dai risultati precedentemente mostrati il paziente può farsi un idea: CHIRURGIA NON NECESSARIA (68,1%) SGA (31,9%) In circa un 1/3 dei casi deve sottoporsi all intervento per sopravvivere In circa 2/3 dei casi la chirurgia forse si sarebbe potuta evitare (e con essa le complicanze associate) Paiella S., Pancreatology, accepted, 2018

Conclusione I programmi di screening di natura oncologica sono pensati per anticipare la diagnosi e migliorare la prognosi. Ma alla luce di quanto detto, nello screening per il PC, è davvero così? Viene da chiedersi: il gioco vale la candela? Questo è un quesito che ancora oggi non ha una vera e propria soluzione. E in atto dal 2015 un registro multicentrico italiano di raccolta dati di individui ad alto rischio (familiare e/o genetico) che potrà eventualmente portare a nuove linee guida per lo screening del tumore al pancreas.