I bambini della Scuola dell Infanzia, Venerdì 23 ottobre 2015, hanno festeggiato i nuovi arrivati. Il maltempo ha impedito che la festa si svolgesse nell Anfiteatro della Villa Comunale e la manifestazione si è svolta all interno di ciascun Plesso. L accoglienza è uno dei momenti più importanti per la Scuola dell Infanzia, poiché rappresenta il primo approccio del bambino alle Istituzioni Scolastiche. Quando i bambini iniziano a frequentare la Scuola dell Infanzia hanno bisogno di percepire attorno un clima positivo ed accogliente che consenta loro di superare paure e preoccupazioni. È, altresì, un momento fondamentale per l insegnante, che deve infondere sicurezza al genitore che consegna alla Scuola il proprio figlio. L atteggiamento accogliente è rivolto non solo ai bambini, ma anche alle famiglie. Le insegnanti sono chiamate a utilizzare ogni risorsa personale per riuscire ad affrontare nel migliore dei modi uno dei periodi più delicati dell anno scolastico: la pazienza, l esperienza, la comprensione. Il rapporto scuolafamiglia è fondamentale per la buona riuscita del Progetto educativo-didattico. Gianfranco Staccioli nel suo Diario dell accoglienza scrive: L accoglienza è un metodo di lavoro complesso, un modo di essere dell adulto, è un idea chiave del progetto educativo. Il contenuto del Progetto di quest anno ARTISTA ESPLORATORE è stato sintetizzato dai simboli che i bambini indossavano: I bambini nuovi arrivati le torce perché su tante cose hanno bisogno di essere illuminati. I bambini di quattro anni i binocoli variopinti perché a fare nuove esperienze sono spinti. I bambini di 5 anni le lenti di ingrandimento perché sono esploratori e vogliono andare in cerca di tesori.
Anche la scenografia suggeriva la finalità della Festa dell Accoglienza: i nomi dei nuovi arrivati al centro e orme dei bambini di quattro e cinque anni a destra e a sinistra. Il senso di queste orme che vanno incontro ai bambini di tre anni hanno richiamato alla mente le parole di un cantante Ruben Blades e di uno scrittore Albert Camus e danno il senso: Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico perché camminando si apprende la vita, camminando si conoscono le persone, camminando si sanano le ferite del giorno prima. Cammina, guardando una stella, ascoltando una voce, seguendo le orme di altri passi. In ogni Plesso i bambini sono stati accolti, al loro ingresso, con marce. Tutti i bambini hanno cantato l Inno dell Accoglienza. Nel canto è presentato un bambino felice di entrare a scuola, allegro. Un bambino che incontra una maestra accogliente, paziente. Una scuola, insomma, dove non ci sono solo cose da imparare ma dove si sta bene con gli altri. Alcuni bambini di 5 anni hanno recitato una poesia di Benvenuto: un saluto particolare che i bambini hanno rivolto ai nuovi arrivati e come maestri hanno spiegato i contenuti di questa nuova avventura. Il sottofondo musicale de La vita è bella ha arricchito la declamazione. Tutti i bambini di 5 anni: prima di partire in cerca di nuove emozioni, ai nuovi arrivati hanno dedicato una canzone. Il grido del coro che cantava L amico è, suggeriva che più' si è meglio è. Tutti i bambini di 4 anni con il loro canto Noi ragazzi di oggi, hanno invitato i nuovi arrivati, diversi ma tutti uguali, a munirsi di un paio d ali, per andare con loro per colorare la città sicuri che tutto questo a loro piacerà. Un ultimo applauso ai bambini di tre anni e un caloroso e forte Benvenuti, il ringraziamento al Dirigente Scolastico dott. Roberto Cennoma, ha concluso la Manifestazione. Il rammarico per il maltempo è stato, sicuramente, superato dalla consapevolezza che, comunque, le emozioni provate da tutti i presenti nell accogliere i nuovi bambini, sono state tante.