Progetto Preliminare Punto Energia Provincia di Sassari

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Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera Progetto Preliminare Punto Energia Provincia di Sassari

Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera Mobilità Sostenibile nelle Isole di LA MADDALENA E CAPRERA Punto Energia Provincia di Sassari Agenzia per la promozione dell'efficienza e del risparmio energetico e delle fonti di energia rinnovabili. Attività di supporto agli Enti locali ed alle imprese nei progetti energetici e di parternariato europeo nel settore. 2

Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera INTRODUZIONE L arcipelago della Maddalena presenta, all interno del panorama delle isole minori italiane, un insieme di caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante a livello delle politiche della mobilità. Le isole di La Maddalena e Caprera, le maggiori dell arcipelago, hanno infatti una serie di peculiarità che portano il sistema della mobilità a essere più complesso da gestire rispetto ad altre realtà: - la limitata superficie territoriale; - la rilevanza dell estensione delle zone urbanizzate; - la forte immigrazione turistica estiva che innalza ulteriormente i livelli di densità della popolazione e di densità di veicoli sulla rete stradale; - la recente istituzione del Parco Nazionale sull intero territorio dell arcipelago, con le conseguenti ricadute ambientali; - la bassa percentuale di utilizzo dei servizi di trasporto collettivo. Risulta pertanto necessario un adeguamento delle politiche della mobilità isolana che permetta di conciliare le esigenze dei residenti e dei turisti con quelle proprie della protezione ambientale, necessarie per la salvaguardia del territorio di un parco nazionale. Ben si colloca questa azione all interno dei progetti di fattibilità degli interventi di promozione della mobilità sostenibile nelle isole minori italiane, promosso dal Ministero dell Ambiente. I provvedimenti che verranno presentati in questo studio riguarderanno in particolare: - introduzione di veicoli a basso impatto ambientale; - ottimizzazione della rete di trasporto; - utilizzo di sistemi di trasporto in condivisione; - sviluppo della rete di noleggio ad ore per autoveicoli; - integrazione con aree urbane di terraferma per una gestione in seasonal sharing dei veicoli innovativi in condivisione; - integrazione e coordinamento delle diverse modalità di trasporto. 3

Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO L arcipelago della Maddalena, estrema propaggine settentrionale della Sardegna, è composto da due isole maggiori, La Maddalena e Caprera, e da altre isole minori, fra cui Santo Stefano, Spargi, Budelli, Santa Maria e Razzoli. Lo studio sulla mobilità sostenibile verrà però effettuato soltanto in relazione alla Maddalena e a Caprera, in quanto sono le uniche isole che possiedono una rete stradale percorribile da autoveicoli e che sono collegate alla Sardegna con un regolare servizio di traghetti. Le altre isole risultano infatti disabitate, con l eccezione di Santo Stefano, sede di un villaggio vacanze e di una base militare americana, e di Santa Maria, dove si trovano unicamente alcune ville isolate. La Maddalena e Caprera sono collegate nella parte meridionale da un ponte, fattore che dunque permette una trattazione unitaria della mobilità delle due isole. 4

Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera Aspetti geo-morfologici ISOLA Superficie Linea di Costa Altitudine massima Residenti Domiciliati Densità abitativa invernale Turisti alloggiati (estate) Densità abitativa estiva LA MADDALENA CAPRERA 19,6 km2 45 km 146 m 12.000 7.000 970 ab/km2 11.000 1.500 ab/km2 15,8 km2 34 km 212 m - La Maddalena L isola della Maddalena, la maggiore dell arcipelago, è caratterizzata dalla presenza della cittadina omonima, situata sulla costa meridionale e sviluppata verso il centro e la parte orientale dell isola. La popolazione residente, oggi di circa 12.000 abitanti, è sempre stata affiancata, nel corso degli anni, dalla comunità militare delle basi navali presenti sull isola, quantificabile in almeno 5.000 persone; a questi valori vanno aggiunti altre 3.000 persone domiciliate sull isola, per un totale di 20.000 abitanti complessivi. Nella stagione estiva si riscontra inoltre un massiccio arrivo di turisti che vanno a popolare le sempre più numerose seconde case, i villaggi vacanza, i campeggi e gli alberghi, facendo risultare questo fenomeno di grande portata dal punto di vista della mobilità. Si calcola infatti, in base ai dati in possesso dall Azienda Autonoma di Turismo e Soggiorno La Maddalena-Palau e in seguito a stime, che in Agosto mese di punta del turismo isolano ci sia una presenza media giornaliera di 20.000 turisti così suddivisi: 1.200 persone in alberghi, 2.500 persone in villaggi vacanze e campeggi, 1.500 persone in case d affitto, 5.500 persone in seconde case e almeno 8.000 escursionisti giornalieri1. Nelle giornate di punta si arriva pertanto a un raddoppio delle presenze rispetto alla cittadinanza stanziale, con notevoli ripercussioni sulla mobilità che verranno specificatamente analizzate nel terzo capitolo. L isola presenta, oltre al capoluogo, altri poli urbanizzati sparsi sull intera superficie: - sulla costa meridionale si trovano i villaggi della Crocetta, a Ovest, e di Moneta, a Est, nei pressi del ponte per Caprera; - sulla costa orientale è ubicato il Villaggio Piras e, più a Nord, il complesso di Porto Massimo, comprendente anche un porto turistico; - a Nord, sull insenatura di Stagno Torto, si affacciano invece alcuni gruppi di case, un campeggio e il villaggio vacanze del Touring Club, decisamente importante dal punto di vista dell offerta turistica isolana. Urbanisticamente La Maddalena ha quindi una struttura abbastanza complessa, che mal si presta a una classica politica di regolazione della mobilità, specialmente nei periodi turistici di punta. Dovranno pertanto essere studiate misure ad hoc che permettano di migliorare l attuale difficile situazione viabile. 1 Turisti che visitano l isola, senza pernottarvi, rientrando entro la sera con il traghetto. 5

Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera Caprera L isola di Caprera, strettamente legata alla Maddalena dal punto di vista turistico, è oggi quasi priva di abitanti stanziali. Il limitato sviluppo urbanistico, dovuto alla presenza di estese aree militari, ne ha preservato l ambiente e ha evitato l evoluzione delle caratteristiche del reticolo stradale, ancora oggi quasi totalmente sterrato e con sezioni limitate. L unico vero borgo, con un chiaro impianto urbanistico derivato dagli usi militari, è quello di Stagnali, nella parte sud occidentale dell isola: questo gruppo di case, in gran parte abbandonate, rimane per la maggior parte dell anno deserto; soltanto alcuni edifici vengono utilizzati con finalità naturalistiche. Un altro nucleo di edifici si trova al centro dell isola, stretto intorno alla maggiore attrattiva turistica di Caprera: la casa in cui abitò Garibaldi negli ultimo periodo della sua vita. Sono però altre due aree quelle a più elevata concentrazione di abitanti sul territorio: il Club Méditerranée, nei pressi della Casa di Garibaldi, e il Centro Velico di Caprera, a Sud di Stagnali. La stagionalità della domanda turistica di questi due poli attrattivi, unita alle peculiarità della tipologia di soggiorno, ne fanno comunque isole all interno dell isola, risultando in questo modo quasi avulse dal contesto dell arcipelago per quanto riguarda le esigenze personali di mobilità giornaliera. Caprera, non presentando a livello di strutture ricettive un offerta turistica autonoma, a causa della conformazione fisica, ambientale e urbanistica, è quindi una realtà decisamente differente dalla Maddalena: la sua stretta dipendenza dall isola maggiore è pertanto un fattore di cui tenere conto per regolarne l accesso e lo sviluppo futuro. 6

Mobilità Sostenibile nelle Isole di La Maddalena e Caprera Aspetti relativi alla viabilità ISOLA Lunghezza strade pubbliche principali: - asfaltate - terra battuta Larghezza sezioni stradali: - asfaltate - terra battuta LA MADDALENA CAPRERA 35 km - 3 km 15 km 7m - 7m 5m La Maddalena Il sistema viario dell isola della Maddalena risulta, nelle aree extraurbane, di facile lettura, grazie alla semplicità della sua impostazione, basata su tre anelli tangenti al capoluogo. Le caratteristiche stradali e geomorfologiche del territorio, i caratteri urbanistici dell isola e la presenza di numerosi poli attrattivi durante l alta stagione determinano comunque alcune criticità, dovute in particolare modo alla insufficiente offerta di aree di sosta. Il capoluogo estende la propria superficie urbanizzata su un area di circa 2x1 km su un territorio accidentato e collinare. Asse connettivo principale è il lungomare, strada a due corsie su cui si innervano quasi tutte le vie minori del centro storico; l asse commerciale, formato dal susseguirsi di Via Garibaldi e Via XX Settembre, è isola pedonale, fattore che contribuisce senza dubbio a limitare eventuali criticità nella zona. Risulta invece problematica la presenza della banchina di attracco dei traghetti a pochi metri dal lungomare e in prossimità dell area pedonale, in quanto si creano difficoltà di circolazione nel momento dello sbarco degli autoveicoli sull isola. Fuori dal centro lo sviluppo della cittadina è avvenuto senza una precisa pianificazione a lungo termine, portando i quartieri collinari a una situazione urbanistica poco ordinata, a scapito della viabilità locale. L anello stradale occidentale, della lunghezza di 8 km, ha inizio dall estremità del lungomare nei pressi di Punta Nera, attraversa le frazioni della Crocetta e di Nido d Aquila, prosegue verso Cala Francese, sale sul crinale della Punta dei Colmi e ridiscende verso il centro con alcuni tornanti fino a Cala Gavetta, dove si trova il porticciolo turistico. La strada non presenta grandi criticità, fatta eccezione per la tratta urbana di Via Millelire, dove è presente una strettoia in curva. I poli di attrazione sono sostanzialmente due: - la zona di Cala Francese, da cui partono alcuni sentieri per le spiagge, dove è già esistente un area di sosta per circa 40 autoveicoli; Parcheggio di Cala Francese 7

- il crinale della Punta dei Colmi, interessante per i numerosi punti panoramici, lungo cui sono presenti diverse piazzole di sosta lungo strada per un totale di circa 40 stalli. Area di parcheggio presso Punta dei Colmi Per il resto la strada corre in zone lontane dal mare o meno attrattive, risultando quindi sufficientemente scorrevole. L anello stradale centrale, il principale dell isola, si snoda per circa 15 km connettendo il capoluogo con le località di Guardia Vecchia, S. Trinità, Abbatoggia, fino a raggiungere sulla costa settentrionale le spiagge di Monte della Rena; la strada prosegue a questo punto verso la costa orientale incontrando Porto Massimo, Spalmatore e il Villaggio Piras, attraversando poi la zona di Vigna Grande fino a rientrare nella zona centrale nei pressi del lungomare Viale Mirabello. L asse risulta abbastanza scorrevole nelle tratte lontane dalla costa, e precisamente fra il termine delle zone urbanizzate del capoluogo e Abbatoggia, a Ovest, e fra il Villaggio Piras e Vigna Grande a Est. Le criticità si trovano lungo la costa settentrionale, fra Abbatoggia e Monte della Rena, e a Est, nei pressi di Spalmatore. Abbatoggia è un importante nodo stradale in quanto vi hanno inizio le diramazioni per Punta Cannone dove si trova un frequentato campeggio e una spiaggia (comunque dotata di un parcheggio di circa 20 posti) e per il Villaggio del Touring Club, affacciato sul golfo di Stagno Torto. Non si rilevano comunque sostanziali problemi di traffico. Area di sosta di Punta Cannone

Peggiore è invece la situazione nella tratta litoranea compresa fra la spiaggia di Monte della Rena e il bivio per Case Ferrari: in questa porzione di strada la domanda di sosta è decisamente superiore all offerta (circa 20 stalli lungo la carreggiata), determinando nelle giornate di punta una netta interferenza degli autoveicoli in sosta abusiva lungo strada e il traffico sostenuto dei turisti. Un analoga situazione si presenta sulla costa orientale nei pressi di Spalmatore, unica spiaggia attrezzata dell isola: la presenza di circa 35 posti in piazzali sterrati presso l incrocio con la strada per Case Susini è notevolmente inferiore alla domanda. La conseguenza è la perenne presenza di auto in sosta vietata su entrambi i lati della carreggiata per circa 1 km, con gravi conseguenze per la scorrevolezza del traffico. E ancora da segnalare l esistenza di un polo di attrazione poco a Nord di Spalmatore, da cui partono alcuni sentieri per le spiagge della punta dominata da Guardia del Turco: su un area sterrata è presente una zona di parcheggio per circa 25 autoveicoli, comunque insufficiente in alta stagione. Area di parcheggio fra Spalmatore e Guardia del Turco L anello stradale orientale è quello con le caratteristiche più urbane in quanto si snoda per circa 4 km fra la zona portuale del capoluogo e la frazione di Moneta. La funzione che esso ricopre è duplice: collegare in primo luogo aree urbane dell isola e permettere inoltre una connessione con l isola di Caprera, attraverso la derivazione che porta all imbocco del ponte sul Passo della Moneta. L unica criticità è dovuta alla presenza del semaforo per l imbocco del ponte per Caprera, a senso unico alternato a causa delle piccole dimensioni della carreggiata.

Caprera La situazione viaria di Caprera è indubbiamente differente da quella della Maddalena: la peculiarità non è dovuta tanto all estensione minore della rete, quanto al fatto che soltanto la tratta compresa fra il ponte sul Passo della Moneta e la casa di Garibaldi risulta asfaltato. L asse stradale principale è quello compreso fra il ponte e lo snodo principale dell isola, ai margini della pineta, dove la strada prosegue in tre differenti direzioni: - a Nord, per circa 1 km, verso la casa di Garibaldi, su sede asfaltata; - a Est, con una deviazione poi verso Nord, per circa 3,5 km su sterrato, in direzione delle batterie del monte Arbuticci; - a Sud, verso Stagnali, su sterrato. La diramazione verso la casa di Garibaldi non presenta problemi di circolazione, ma ha una grave carenza di parcheggi: l istituzione del divieto di sosta permanente su entrambi i lati della carreggiata e la mancanza di piazzali non permette un accesso agevole alla più importante attrazione dell isola. La strada per Stagnali costeggia tutta la pineta in direzione Sud fino a raggiungere il borgo; il fondo in terra battuta è notevolmente sconnesso e risulta oggi poco adatto agli autoveicoli, nonostante la grande frequentazione dell asse. La strada principale del borgo di Stagnali Al bivio per Stagnali ha inizio una strada panoramica che, attraverso Poggio Rasu, si connette sulla strada per il monte Arbuticci a poca distanza dalla pineta. Da questo nodo la strada prosegue verso Punta Rossa, estremo lembo meridionale di Caprera, molto frequentato d estate per la presenza di numerose spiagge. In questa tratta la sezione stradale si riduce molto sovente a meno di 5 m, su un fondo estremamente sconnesso; la presenza di un notevole traffico contribuisce a creare situazioni di criticità, specialmente in prossimità delle spiagge (presso le località di Due Mari, Case Bianche, Cala Andreana). Esiste qualche area di parcheggio nella zona di Due Mari, per circa 80 stalli complessivi.

Area di parcheggio presso la zona dei Due Mari Sempre da Stagnali parte una strada in direzione Sud-Ovest, diretta a Porto Palma e al monte Fico, dove ha sede la rinomata Scuola Velica di Caprera, che non presenta comunque problemi di traffico. La strada che porta al Monte Arbuticci ha una certa importanza in quanto permette l accesso a punti panoramici sull intero arcipelago e da essa si dirama il sentiero per Cala Coticcio, una delle più conosciute spiagge dell isola. Non presenta comunque grandi criticità. Deve essere anche considerata la rete di strade sterrate dell area di Valle Tola, compresa fra il ponte del Passo della Moneta e Cala Garibaldi: la presenza del Club Méditerranée su gran parte dell area non determina in ogni caso criticità.

LA MOBILITÀ ATTUALE Capacità Ambientale In un progetto di mobilità sostenibile risulta di primaria importanza considerare il concetto di capacità ambientale fra gli indicatori che governano le scelte da effettuare. La capacità ambientale definisce l abilità di un particolare ambiente di svolgere, e continuare a compiere, le proprie diverse funzioni naturali. La complessità del caso in oggetto è da ricercarsi in alcune particolarità del territorio, che rendono più delicato affrontare uno studio sulla mobilità: - il fatto di essere un isola; - il fatto di essere un territorio dalla superficie limitata; - il fatto di essere area a elevata protezione ambientale, governata dalle norme sui parchi nazionali; - il fatto di avere una rilevante zona urbanizzata; - il fatto di avere una massiccia aggressione turistica, dall elevato impatto ambientale, per un breve periodo dell anno; - il fatto di non avere un effettivo controllo sul numero di veicoli circolanti in alta stagione. Per affrontare e gestire al meglio questa situazione devono quindi essere chiarite le soglie ambientali da prendere in considerazione, attraverso la scelta di alcuni parametri significativi, indicativi in particolare modo per il trasporto individuale. Nel caso della mobilità sostenibile deve essere considerato innanzitutto il rapporto fra domanda e offerta di trasporto attuale, da cui deve essere definita la quantità di traffico in relazione all ambiente, alle sue caratteristiche fisiche, al suo uso, al tipo di frequentazione. La zonizzazione del territorio in base alla sensibilità ambientale deve porre il problema di realizzare aree a traffico selezionato, accessibili solo ad alcuni utenti, e aree a traffico razionato, accessibili non oltre certe soglie. Sono questi gli standard di ammissibilità che devono essere fissati da un piano di mobilità; la sostenibilità ambientale deve permettere inoltre la continua rinegoziabilità di questi valori in base all effettiva situazione di sensibilità delle singole zone, alle risorse disponibili e ad eventuali emergenze territoriali e urbanistiche. Gli altri parametri importanti da considerare per la redazione di uno studio della mobilità riguardano il numero di vetture circolanti nei diversi periodi dell anno, l esistenza e la frequentazione del trasporto pubblico collettivo (autobus), il livello di collegamenti marittimi con la terraferma.

Situazione attuale Le caratteristiche della mobilità in un area sono determinate da un insieme di variabili, relative sia all offerta sia alla domanda, che si correlano. In questa sezione verranno pertanto isolate le singole caratteristiche per capire quali sono le debolezze strutturali del sistema isolano della Maddalena e di Caprera. Il primo elemento da considerare è la particolarità della struttura delle due isole: alla Maddalena un centro abitato di circa ventimila persone collegato in modo quasi continuo con la terraferma, circondato da un territorio parzialmente edificato ma disabitato per la maggior parte dell anno; a Caprera un territorio in gran parte non urbanizzato e frequentato unicamente nella stagione estiva. Tale struttura è pertanto divisibile in tre realtà assai differenti fra loro per effettuare una successiva analisi della mobilità: il capoluogo, le campagne della Maddalena e l intera isola di Caprera. Appare chiara la caratteristica fondamentale del turismo nell arcipelago: la stagionalità della domanda. I valori delle presenze turistiche sono infatti radicalmente diversi fra l alta e la bassa stagione, tanto da determinare, nel mese di agosto, un raddoppio della popolazione isolana rispetto a mesi come dicembre e gennaio: il rapporto fra il numero di turisti presenti in dicembre e in agosto si avvicina a 1/20. MESE GEN FEB MAR APR MAG GIU TURISTI/GIORNO 1.000 1.500 2.000 5.000 8.000 10.000 MESE LUG AGO SET OTT NOV DIC TURISTI/GIORNO 20.000 20.000 10.000 5.000 2.000 1.000 Come è emerso dall analisi effettuata nel capitolo precedente, la situazione viaria attuale sulle isole ha alcune carenze strutturali nell ambito dei parcheggi e della conformazione della sede stradale di alcuni assi. Questa situazione porta alla presenza di alcune criticità in alta stagione, proprie però della realtà esterna al capoluogo. Nel centro abitato della Maddalena esistono però ulteriori criticità, presenti lungo l intero corso dell anno e acuite in alta stagione dallo sbarco di ingenti quantità di autoveicoli dai traghetti provenienti da Palau. Si calcola che gli autoveicoli siano presenti sull isola in numero decisamente flottante nel corso dell anno, risultando funzione del numero di turisti sbarcati. Naturalmente deve anche essere considerato lo zoccolo di autoveicoli stanziali sull isola, stimato intorno alle unità. Nella tabella seguente è possibile osservare le variazioni mensili medie di vetture presenti sulle strade isolane. Dall analisi di questi dati è possibile ricavare il numero medio di autovetture appartenenti agli escursionisti giornalieri, dato interessante per comprendere l importanza del numero di veicoli che occupano le strade della Maddalena soltanto durante il giorno, rientrando a Palau in serata: sono questi infatti i mezzi a cui dovrà essere limitato l accesso all isola, con la conseguenza diretta di incrementare la domanda di trasporto pubblico. In alta stagione si raggiungono anche valori di 3.000-3.500 veicoli di escursionisti giornalieri che sbarcano sull isola, che dovranno essere

drasticamente ridotti dal piano di mobilità, in modo da ottenere valori sostenibili dalla capacità ambientale della rete stradale del sistema Maddalena-Caprera. Il problema più importante da risolvere per migliorare la vivibilità sulle isole e realizzare un piano di mobilità sostenibile in un area sensibile quale è il Parco Nazionale della Maddalena è pertanto quello dell accesso all isola, a cui si lega strettamente quello dell accessibilità delle località esterne al capoluogo. MESE GEN FEB MAR APR MAG GIU RESIDENTI 500 700 1.000 2.000 3.000 4.500 4.700 5.000 6.000 7.000 8.000 MESE LUG AGO SET OTT NOV DIC RESIDENTI 7.500 7.500 2.000 1.000 500 11.500 11.500 8.000 6.000 5.000 4.500 (VEICOLI/GIORNO) TURISTI (VEICOLI/GIORNO) TOTALE (VEICOLI/GIORNO) (VEICOLI/GIORNO) TURISTI (VEICOLI/GIORNO) TOTALE (VEICOLI/GIORNO) Si connette fortemente a quest ultimo tema il problema della mobilità mediante trasporto collettivo, oggi decisamente povera nella struttura e priva di appeal e promozione. Le ragioni di queste carenze sono da ricercare a monte del sistema, e cioè nella gestione dei collegamenti con la terraferma. L attuale situazione dei collegamenti con la Sardegna prevede infatti un sistema di traghetti, con partenze dalla Maddalena e da Palau cadenzate ogni 15 nelle ore di punta e ogni ora durante la notte. Questo ricco sistema di connessione con la terraferma, unito alla brevità del percorso, permette di considerare La Maddalena, dal punto di vista trasportistico, come unita alla rete viaria sarda. Le corse sono gestite da tre società: la Saremar, del gruppo Tirrenia, la TRIS e la T.RE.MAR. Questa realtà, sicuramente ottimale per gli abitanti dell isola, porta però a delle conseguenze notevoli sulla tipologia della mobilità turistica. La possibilità di potere arrivare facilmente sull isola, con collegamenti frequenti e a costi decisamente bassi, porta infatti il turista a privilegiare gli spostamenti con il proprio mezzo. Sono una minoranza i casi in cui vi siano arrivi di turisti sulla Maddalena senza autoveicolo, e riguardano specialmente persone che si imbarcano successivamente sulle barche che organizzano le gite turistiche nell arcipelago. E evidente che, in mancanza di una effettiva domanda di trasporto collettivo sull isola, i servizi siano limitati. Attualmente esiste un servizio pubblico di autobus su due linee gestito dalla società Turmotravel di Olbia, affidato dalla Regione Autonoma Sardegna.

Il servizio viene svolto con quattro mezzi (due grandi e due piccoli) sulle direttrici Nord-Sud (La Maddalena Spalmatore Monte della Rena) e Est Ovest (Nido d Aquila La Maddalena Caprera Casa di Garibaldi). La prima direttrice prevede nove corse giornaliere nei due sensi di marcia (quattro in bassa stagione), con servizio fra le h 8.10 e le h 19.49; il percorso viene effettuato in 23 circa. Anche la seconda direttrice svolge il servizio con nove corse in andata e nove in ritorno, ma in questo caso fra le h 7.40 e le h 19.15; ogni corsa ha la durata di 35, tranne le prime due verso Est e la prima verso Ovest, che non effettuano la tratta Maddalena Caprera, della durata di 11. Nel corso della bassa stagione le linee hanno una domanda effettiva unicamente all interno dell area urbanizzata del capoluogo, trasformandosi di fatto in linee urbane.

La filosofia di intervento Una innovativa politica della mobilità sostenibile, da attuare in realtà simili a quella di MaddalenaCaprera, deve necessariamente riferirsi a un insieme di azioni da attuare congiuntamente, evitando di realizzare provvedimenti isolati e non coordinati fra loro. Un intervento su un territorio sensibile e complesso non può che essere determinato dalla sommatoria di differenti strumenti attuativi, per ottenere dalla sinergia delle varie azioni attuate il massimo beneficio per il territorio sia sotto il profilo ambientale, sia sotto il profilo della vivibilità per i residenti nell agglomerato della Maddalena. Una realtà urbanizzata quale è il capoluogo dell arcipelago è infatti difficilmente compatibile con lo status di parco nazionale e deve pertanto essere parzialmente considerata a sé stante. I residenti e i domiciliati sull isola devono infatti trarre benefici da questa nuova politica ambientale e hanno pertanto il diritto di vedere migliorare la vivibilità del capoluogo, senza peraltro avere eccessive limitazioni nella propria mobilità. La stagionalità dell emergenza turistica sulle isole dell arcipelago permette infatti di realizzare interventi mirati sui flussi turistici, che non interferiscano con la consueta vita isolana per l intera bassa stagione. Le azioni da attuare dovranno riguardare pertanto soprattutto la domanda turistica, minimizzando le conseguenze di eventuali limitazioni per la cittadinanza stanziale. Gli obiettivi del progetto devono quindi essere definiti all interno dei tre seguenti indirizzi: - migliorare le condizioni della viabilità, della sosta e della sicurezza stradale; - ridurre le emissioni inquinanti e contenere i consumi energetici; - migliorare la situazione ambientale in linea con le scelte strategiche della politica di difesa del territorio proprie di un parco nazionale. Per attuare queste direttive è necessaria l impostazione di un piano a medio-lungo termine da cui si possa stralciare una serie di azioni, a più breve termine, compatibili con le risorse rese disponibili dai finanziamenti del Ministero dell Ambiente e da eventuali ulteriori fondi stanziati dagli enti locali coinvolti e/o da soggetti privati. E infine da notare come il sistema Maddalena-Caprera sia esportabile senza grandi difficoltà in altre realtà isolane italiane: le caratteristiche di questo sistema ambientale riconoscibile per il fatto di avere una singola e circoscritta area urbanizzata principale sono infatti comuni a gran parte delle isole minori italiane. L esperienza della Maddalena potrebbe pertanto fungere da avanguardia per un nuovo sistema di mobilità sostenibile da estendere progressivamente nelle altre analoghe realtà italiane.