Relazioni e benessere: una prospettiva evolutiva sulla depressione

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Transcript:

IL MALESSERE ESISTENZIALE Relazioni e benessere: una prospettiva evolutiva sulla depressione incontro con gli allievi del 3 anno IDIPSI

Percorso in tre puntate Il tempo interrotto e la perdita di valore Il territorio dell ansia: un territorio senza mappa La voce fuori dal coro e la perdita di significato

Depressione: termine usato e abusato in ambito psicologico e nel linguaggio comune: (Mr Beaver) https://www.youtube.com/watch?v=usfpforw-3g

La depressione è legata ad aspetti quali EMOZIONI RELAZIONI CICLO DI VITA CAMBIAMENTI DEL CORPO EVENTI TRAUMATICI O DOLOROSI

La depressione ha dei correlati biochimici nel corpo umano: neurotrasmettitori, ormoni

La depressione è sicuramente molto difficile da inquadrare e gestire sul piano clinico: caratterizzata da atteggiamenti di forte ambivalenza (pensare di potercela fare da soli, non ammettere la gravità della situazione, chiedere aiuto ma rifiutare l ingaggio) (Blue Jasmine) https://www.youtube.com/watch?v=6rjhht9sdb8 https://youtu.be/-ukxqoyyhb8

Spesso, la persona che ne soffre non cerca aiuto, perché lo stato di disperazione che prova è troppo forte. Si pensa di non avere speranze, si nega la condizione emotiva nella quale si è immersi, dalla quale si è sommersi, come da una marea che piano piano non recede più

La depressione può essere vista, dal punto di vista del clinico sistemico, come un disturbo della relazione, poiché compromette la vita di chi ne soffre: amare, lavorare, gioire, essere in rapporto con gli altri, accudire le persone care e se stessi tutte queste attività vengono compromesse.

Sul piano sistemico, la depressione è una perdita di valore e riconoscimento che pian piano ammanta l individuo come una nebbia: foschia, nebbia a banchi, nebbia fitta

Si stima che sul piano mondiale circa 350 milioni di persone di tutte le età ne soffrano (stima OMS). Nei casi più severi, può essere accompagnata da un eccesso nel consumo di alcool e/o farmaci-droghe (Blue Jasmine) https://www.youtube.com/watch?v=lwp229mb0xk

Dunque una ricaduta importante nei termini della tipologia di clienti che uno psicoterapeuta può trovare alla sua porta Eppure la tipologia di cliente più difficile da ingaggiare

I sentimenti e le emozioni più comuni che caratterizzano l umore depresso: vivere in un buco nero sentirsi senza vita, vuoti, sentirsi apatici, senza entusiasmo (soprattutto le donne) sentirsi arrabbiati, agitati, irosi (soprattutto gli uomini)

Sul piano emotivo, ci sono momenti della vita nei quali sperimentiamo un basso tono dell umore: il periodo post partum, una malattia importante, la separazione dal partner, i lutti, la perdita del lavoro, l uscita dei figli da casa, la menopausa/andropausa. (Mr Beaver) https://www.youtube.com/watch?v=e_lmamr_qes

Alcuni di questi momenti del ciclo di vita hanno maggiormente a che fare con aspetti relazionali (separazione, lutto, uscita dei figli da casa, solitudine). Altri sono contraddistinti maggiormente da un forte correlato fisiologico (post partum, meno/andropausa, adolescenza, vecchiaia). Altri ancora rimandano ad accadimenti traumatici (incidenti, perdita del lavoro )

In tutti i casi, è sempre bene utilizzare la prospettiva della complessità: la depressione non è un sintomo, una categoria diagnostica, un paragrafo del DSM, ma è una modalità esistenziale, relazionale, affettivo-emotiva: è spesso una modalità difensiva, di sopravvivenza. Come stare in un sottomarino

Sentirsi depressi è qualcosa di diverso dal sentirsi semplicemente tristi: può degenerare fino ai pensieri e all atto suicidario, ma può anche divenire una condizione cronica: chi ne soffre si mantiene in vita ma non vive

Nella depressione cronica, si ha la sensazione che nulla possa cambiare, che nulla possa essere di aiuto Per chi cerca di aiutare (familiari, amici ) e per il professionista della relazione di aiuto, può essere molto frustrante, generare senso di fallimento e rabbia

Quali strategie possono essere messe in campo sul piano clinico per affrontare in maniera produttiva e non frustrante il cliente che porta una sofferenza con vissuti depressivi?

Il primo passo, forse il più complesso sul piano clinico, è introdurre una differenza tra il contenuto della sofferenza e l emozione che la pervade, attraverso un lavoro centrato sulla consapevolezza (Gente comune) http://www.youtube.com/watch?v=izyo6jkovjy&t=5s

Successivamente lavoriamo a rinforzare le relazioni positive, e a ripristinare la capacità di costruirne di nuove: in altri termini, aiutiamo il cliente a riprendere il tempo interrotto (Gente comune) http://youtu.be/fcvpxb1etji

Parallelamente, aiutiamo la persona sofferente a riattivare il proprio spazio corporeo, affinché esso possa, nel tempo riattivato, tornare ad essere spazio relazionale (lavorare sulle endorfine naturali)

In alcuni casi può essere necessario suggerire un supporto farmacologico, per permettere e sostenere il lavoro sulla consapevolezza.

Sarà dunque importante costruire nel tempo una buona relazione professionale con un collega medico psichiatra o neurologo, con il quale potersi confrontare sulla opportunità di un sostegno farmacologico mirato a sostenere il lavoro psicoterapeutico (Gente comune) http://www.youtube.com/watch?v=8fx4_30jmuc

Spesso la persona che porta una sofferenza contraddistinta da vissuti emotivi depressivi, è restia ad abbandonare questa modalità emotiva: cerchiamo di dare valore alle ragioni sottostanti, a non operare una negazione

Spesso la modalità depressiva può essere una maniera di difendere qualcosa che l individuo ritiene molto importante: riconoscendo questa importanza sarà più facile entrare in relazione con il cliente e la sua biografia

Proponiamo piuttosto una modalità che includa ed integri il contenuto della sofferenza: spesso ciò che provoca lo scivolamento nella depressione è l incapacità a operare un reframing, una ri-narrazione che includa il contenuto autobiografico che ha comportato sofferenza (Gente comune) http://www.youtube.com/watch?v=kx9tbqgnbqk

Può essere che alla fine del percorso psicoterapeutico si possa dire superato il contenuto della sofferenza, oppure può essere che semplicemente esso verrà ricollocato in maniera da permettere la ripresa del tempo-spazio del cliente e la conquista di un nuovo equilibrio.

In altri casi potrà attuarsi un vero e proprio cambiamento, che comporterà il superamento dei contenuti che hanno causato sofferenza e i vissuti emotivi depressivi.