Esame emocromocitometrico

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Transcript:

Esame emocromocitometrico Esame di primo livello Orientarsi bene tra tante sigle e numeri Corretta interpretazione DIAGNOSI

L osservazione che il sangue è in parte costituito da elementi corpuscolati risale alla seconda metà del 1600 (Leeuwenhoek, Malpighi)

Antonj van Leeuwenhoek nel 1674 trasmise in una lettera alla Royal Society di Londra la prima descrizione dei globuli rossi Microscopio di Antoni van Leeuwenhoek

Nel 1661 Marcello Malpighi, fu il primo ad osservare i globuli rossi nel lume dei capillari dell uomo e dell animale. Denominati globuli rubescenti li localizzò nelle arterie e nelle vene che aveva in quel periodo descritte.

La scoperta del microscopio ottico (1877) e l utilizzo dei coloranti di anilina per il riconoscimento delle cellule del sangue periferico ha dato inizio all era morfologica dell ematologia.

Giulio Bizzozero 1846-1901 Nel Dicembre 1881 comunicò all'accademia di Medicina la sua grande scoperta: le piastrine come terzo componente morfologico del sangue e la loro importanza nel processo della trombosi.

Strumenti diagnostici del laboratorio di ematologia agli inizi del secolo scorso pipette graduate, diluenti e lisanti, camere con reticolo per la conta, emoglobinometri,vetrini, coloranti

Nel 1930, Maxwell Wintrobe standardizza la procedura per l esecuzione dell EMATOCRITO L ultimo periodo di questa fase pretecnologica non fu legata ad un progresso tecnico, ma al genio di Maxwell Wintrobe che standardizzò la procedura a quei tempi più affidabile, quella della misura dell ematocrito Avendo la possibilità di conoscere il valore dell Hb, il numero dei GBR e l ematocrito, Wintrobe propose «le costanti ematologiche»i che da lui prendono il nome e che da allora vengono ancora usati nella diagnostica delle anemie.

LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI ANNI 60-70 SI E CONCRETIZZATA NELLA HEMATOLOGY BEYOND MICROSCOPY

La variazione d Impedenza Principio di Coulter (1956) Elettrodo interno Vuoto regolato U Elettrodo esterno Temps Conta del numero di particelle nell unità di tempo Flusso del diluente Volume delle particelle Calcolo automatico del Hct e degli Indici di Wintrobe

METODI AUTOMATIZZATI PER LA ESECUZIONE DELL ESAME EMOCROMOCITOMETRICO q CONTAGLOBULI DI I a GENERAZIONE (anni 60) Determinazione separata delle concentrazioni di Hb, Ht, GR, GB, con calcolo degli indici derivati.

CONTAGLOBULI DI II E III GENERAZIONE Ø Conteggio totale dei globuli bianchi ( WBC ) Ø Conteggio totale dei globuli rossi ( RBC ) Ø Emoglobina ( HGB ) Ø Ematocrito ( HCT ) Ø Volume Corpuscolare Medio ( MCV ) Ø Contenuto Medio Emoglobinico ( MCH ) Ø Concentrazione Corpuscolare Media Emoglobinica ( MCHC ) Ø Conteggio totale delle piastrine ( PLT )

NUOVI PARAMETRI FORNITI DAI CONTAGLOBULI DI II E III GENERAZIONE (a) Ø Indice di distribuzione volumetrica dei globuli rossi ( RDW ) Ø Indice di distribuzione della concentrazione emoglobinica ( HDW ) Ø Piastrinocrito ( PTC ) Ø Volume Piastrinico Medio ( MPV ) Ø Indice di distribuzione volumetrica delle piastrine ( PDW )

NUOVI PARAMETRI FORNITI DAI CONTAGLOBULI DI II E III GENERAZIONE(b) Ø Leucocitogramma a tre popolazioni : Linfociti, cellule intermedie ( monociti, eosinofili, basofili ), neutrofili. Ø Leucocitogramma a cinque popolazioni : Linfociti, monociti, eosinofili, basofili e neutrofili.

Il LEUCOCITOGRAMMA a 3-5 o più popolazioni distingue le cellule in: 3 popolazioni Neutrofili (Valori in % e in V.A.) Linfociti MXD Basofili, Eosinofili, Monociti

LEUCOCITOGRAMMA 5 popolazioni Neutrofili Monociti Linfociti Eosinofili Basofili

LEUCOCITOGRAMMA più popolazioni: neutrofili, linfociti,eosinofili, basofili,monociti,luc e LI v LUC (Large Unstained Cells) Cellule atipiche e/o blasti Cellule immature della serie mieloide e/o eritroide v LI (Indice di Lobularità) v.n. 1,9 Grado di segmentazione dei neutrofili

NUOVI PARAMETRI FORNITI DAI CONTAGLOBULI DI II E III GENERAZIONE (c) Ø Flags (*) indicanti la presenza di : cellule atipiche e /o blasti ( LUC : Large Uncolored Cells ; ALY : Atipical Linfocytes ) cellule immature della serie mieloide e/o eritroide ( IG : Immature Granulocytes; LIC : Large Immature Cells ) eritroblasti grado di segmentazione dei neutrofili presenza di aggregati piastrinici, crioglobuline, crioagglutinine

NUOVI PARAMETRI FORNITI DAI CONTAGLOBULI DI II E III GENERAZIONE (d) Ø Conteggio totale dei reticolociti Ø suddivisione in LOW, MEDIUM, HIGH in rapporto al grado di maturazione, volume, grado di emoglobinizzazione

LA LETTURA DELL EMOCROMO: AL DI LA DEI NUMERI Cosa indicano i globuli rossi

Cosa ci indicano i globuli rossi Vita media 120 gg Produzione giornaliera 2.5 mdl/kg

Cosa ci indicano i globuli rossi v Numero: valore assoluto ematocrito reticolociti v Emoglobina v Indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC, RDW, HDW) v Morfologia

Cosa ci indicano i globuli rossi v Numero: valore assoluto ematocrito reticolociti v Emoglobina v Indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC, RDW, HDW) v Morfologia

Cosa ci indicano i globuli rossi v Numero: valore assoluto ematocrito reticolociti v Emoglobina v Indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC, RDW, HDW) v Morfologia

RETICOLOCITI Microscopio ottico: incubazione con coloranti vitali ( blu di metilene ) in grado di legare l RNA ribosomiale

Contengono RNA (colorazioni sopravitali con blu di metilene o blu di Cresile) Possono avere un diverso contenuto di RNA (cioè un diverso contenuto di granuli e filamenti) e un diverso volume in rapporto al loro grado di maturazione Sono più grandi dei globuli rossi MCVr > MCVgbr

Metodi citofluorimetrici Usano coloranti fluorescenti che sono eccitati ad una data lunghezza d onda ed emettono ad una lunghezza d onda maggiore RBC Reticolociti PLT

RETICOLOCITI v Contaglobuli in citometria a flusso: i metodi automatizzati sono in grado di dare il conteggio totale* e la loro suddivisione in tre classi (L, M, H*), in rapporto al grado di maturazione, al volume ed all emoglobinizzazione *Un aumento dei reticolociti totali e di quelli H (immaturi) si ritrova in seguito ad un forte stimolo eritropoietinico ed è indice di una anticipata immissione in circolo

CONTA RETICOLOCITI CON CITOMETRI A FLUSSO q MCVr (110 fl 20%>GR) q CHCM (MCHC; 20% <GR) q CH (MCH) contenuto Hb

L M H RMI = Reticulocyte Maturity Index Nei diversi studi è stato usato come: intensità media di tutta la popolazione reticolocitaria reticolociti ad elevata Fluorescenza o Assorbimento reticolociti a media ed elevata fluorescenza o assorbimento, che alla fine sono stati definiti come IRF = Immature Reticulocyte Fraction

Valore Clinico del IRF Monitoraggio della rigenerazione del midollo dopo: Trapianto (BM o PBSC transplantation) Chemioterapia Determinazione del tempo per la raccolta di cellule staminali dal sangue periferico (dopo fattori di crescita e/o chemioterapia)

Reticolociti: valore assoluto Ret. ( x 10 9 / l ) = Ret. (%)x RBC ( 10 12 / l ) / 100 Un soggetto normale, con 5.000.000 di emazie, ha in media 1% di reticolociti (= 50.000 reticolociti v.a.) Luigi GR 4.500.000 Ret.1% =45.000 Luigi GR 2.000.000 Ret.10%=200.000 Antonio GR 2.000.000 Ret.1% =20.000 Antonio GR 2.000.000 Ret.1%=20.000

Eritroblasti Ortocromatici Reticolociti Midollari Tempo di Permanenza 2-3 giorni Barriera EMATO- MIDOLLARE Reticolociti nel Sangue Periferico Tempo di permanenza 1-1.5 giorni La determinazione dei reticolociti permette una valutazione della eritropoiesi senza il ricorso a manovre invasive

Tests di conferma ANEMIA NORMOCITICA Reticolociti Leucociti piastrine normali: CDA 2 AdDC Ipotiroidismo Ipopituitarismo PRCA Leucociti e piastrine normali o M. renali Farmaci Infezioni-Splenomegalia Leucociti e piastrine Aplasia midollare acquisita Leucemia Alterata Negativo Morfologia eritrocitaria Emorragie? NO Test di Coombs Normale Positivo Anemie emolitica autoimmune Agoaspirato midollare Deficit enzimatici Hb instabili

Cosa ci indicano i globuli rossi v Numero: valore assoluto ematocrito reticolociti v Emoglobina v Indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC, RDW, HDW) v Morfologia

Un valore di emoglobina < 2 DS (3 centile) per l età ed il sesso configura lo stato di Anemia

Valutazione qualitativa degli eritrociti v Indici di Wintrobe v Curve di distribuzione volumetrica eritrocitaria v Citogramma volume/concentrazione di emoglobina

MCV ( Volume Corpuscolare Medio ) v rappresenta il volume medio dei globuli rossi; indice di micro e macrocitosi, è ben radicato nella cultura diagnostica. MCV = Ht x 1000 / G.R. ( x10 12 /l ) espresso in femtolitri ( fl = 10-15 )

MCH ( Emoglobina corpuscolare media ) v rappresenta il contenuto emoglobinico medio dei globuli rossi; meno utilizzato dell MCV MCH = Hb x 1000 / G.R. ( x10 12 /l ) espresso in femtolitri ( fl = 10-15 )

MCHC (Concentrazione emoglobina corpuscolare media ) v misura la concentrazione emoglobinica media dei globuli rossi; utilizzato quasi esclusivamente nella diagnostica delle anemie emolitiche MCHC = Hb (g/dl) / Ht espresso g/dl

Valutazione qualitativa degli eritrociti v Indici di Wintrobe v Curve di distribuzione volumetrica eritrocitaria v Citogramma volume/concentrazione di emoglobina

RDW ( Red cell Distribution Width ) v misura l ampiezza della curva di distribuzione volumetrica dei globuli rossi RDW-DS (fl) = Indice di anisocitosi assoluta; rappresenta la deviazione standard della distribuzione dei volumi di una popolazione di globuli rossi RDW-CV (%) = Indice di anisocitosi relativa; rappresenta il coefficiente di variazione (CV) della popolazione di globuli rossi rispetto al valore medio

RDW (Red Distribution Width) È un valore statistico corrispondente alla DS o al CV della distribuzione dei Globuli Rossi. Equivale all Indice di Anisocitosi 50 100 200 50 100 200 50 100 200 RDW Normale < 15,5% RDW Elevato 18 % RDW Molto Elevato 35 %

HDW ( Hemoglobin Distribution Width ) v rappresenta l ampiezza di distribuzione statistica della concentrazione emoglobinica corpuscolare media Indice di Anisocromia HDW ( % ) = DS / MCHC x 100

MCV CHCM 60 fl 120 fl 28 g/dl 41 g/dl RDW Anisocitosi Fisiologica HDW Anisocromia Fisiologica

Valutazione qualitativa degli eritrociti v Indici di Wintrobe v Curve di distribuzione volumetrica eritrocitaria v Citogramma volume/concentrazione di emoglobina

Citogramma eritrocitario di volume e concentrazione di emoglobina v Fornisce una visione di insieme della popolazione eritrocitaria v Evidenzia doppie e triple popolazioni, agglutinati eritrocitari, anomalie di distribuzione v Permette di quantificare sottopopolazioni eritrocitarie

V O L U M E Reticolociti Neociti Normociti Gerociti Sferociti Densità (concentrazione Hb)

Cosa ci indicano i globuli rossi v Numero: valore assoluto ematocrito reticolociti v Emoglobina v Indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC, RDW, HDW) v Morfologia

Anemia falciforme Sickle cells

L errore analitico: il problema dei cut-off

RBC 4,77* /µl HBG 10,7 g/dl HCT 36 % MCV 73 fl MCH 25 pg MCHC 33 g/dl Martina 6 mesi

RBC 4,77* /µl HBG 10,7 g/dl HCT 36 % MCV 73 fl MCH 25 pg MCHC 33 g/dl Giacomo 10 anni

LA LETTURA DELL EMOCROMO: AL DI LA DEI NUMERI Cosa indicano i globuli bianchi

Leucocitosi Aumento del numero dei globuli bianchi al di sopra dei limiti normali per l età FALSA Eritroblasti in circolo Aggregati piastrinici Crioglobuline Chetoacidosi diabetica

Leucocitosi falsa v In alcune patologie (soggetti splenectomizzati, talassemici), il tasso di eritroblasti circolanti è molto elevato e questo determina un conteggio leucocitario/ mmc falsamente elevato. v Gli aggregati piastrinici, sono un artefatto di laboratorio e non hanno nessun significato clinico. v La presenza di crioglobuline nel sangue può alterare il conteggio dei leucociti, che risulta generalmente più alto. v Nella chetoacidosi diabetica i leucociti neutrofili vengono mobilizzati dal pool marginato nel sangue

AIUTANO LA DIAGNOSI Valutazione dell LI Morfologia :shift maturativo forte shift maturativo a sinistra shift maturativo a sinistra

shift maturativo a sinistra shift maturativo a destra

Schema di Arneth Classificazione granulociti in base ai lobi nucleari 1 lobo 5% 2 lobi 35% 3 lobi 41% 4 lobi 17% 5 lobi 2% Ø Deviazione a sx: granulociti giovani (es. infezioni acute) Ø Deviazione a dx: granulociti vecchi (es. carenza ac.folico, vit.b12)

Leucopenia Diminuzione del numero dei globuli bianchi al di sotto dei limiti normali per l età FALSA Pseudoleucopenia Aumentato pool di riserva marginale(emodialisi,idiopatica )

NEUTROPENIE Fra le due settimane e la fine del primo anno il limite inferiore è di 1.000/mL Succesivamente <1.500/mL Neutropenia lieve 1.000-1.500/ml moderata 1.000 500/mL grave <500/mL Origine africana, afro-caraibici, indiani d America, etiopi, ebrei yemeniti e certe etnie arabe: valori medi inferiori di 200-600 cellule /mm3

LA LETTURA DELL EMOCROMO: AL DI LA DEI NUMERI Cosa indicano le piastrine

Indici Piastrinici v MPV(volume piastrinico medio) v.n. 7-8 fl v PDW(ampiezza di distribuzione volumetrica) v.n. 9-13 fl v PcT(piastrinocrito): n. PLTxMPV v P-LCR (percentuale di piastrine larghe) v.n. 16,4-44,5%

MPV esprime la media analitica dei volumi piastrinici ( non esiste un MPV normale, ma l MPV normale per quel numero di piastrine ) MPV MPV più rallentato è il tasso di produzione delle piastrine più basso è l MPV : piastrinopenie centrali : piastrinopenie periferiche ( in rapporto alla velocità di produzione )

INDICI PIASTRINICI v PTC (%) esprime la massa piastrinica per unità di volume di sangue Rappresenta la massa emostatica attiva ed è il vero indice del reale rischio di sanguinamento v PDW esprime l anisocitosi piastrinica Rappresenta la distribuzione volumetrica delle piastrine (utile nella diagnostica delle mielodisplasie)

PDW Rappresenta la distribuzione volumetrica delle piastrine esprime l anisocitosi piastrinica

v MPV e PDW AUMENTATI piastrinopenie autoimmuni macrotrombocitosi mediterranea m. mieloproliferative splenectomia s. di Bernard-Soulier s. di May-Hegglin v MPV DIMINUITO ipersplenismo anemia megaloblastica chemioterapia aplasie midollari s. di Wiskott-Aldrich

Piastrinosi

PIASTRINOSI Aumento del numero di piastrine al di sopra del limite normale FALSA: Microcitemia Frammenti eritrocitari Emoconcentrazione

Piastrinopenia

Piastrinopenia? FALSA: Pseudotrombocitopenia EDTA-dipendente Microaggregati piastrinici Coaguli

In caso di presenza di manifestazioni emorragiche all esame obiettivo (ecchimosi, petecchie) e storia di emorragia (gengivorragia, epistassi, ematuria), ma con conta piastrinica normale Valutare MCV * MCV < 3 percentile Conteggio piastrinico in camera di Burker PIASTRINOPENIA MASCHERATA DALLA MICROCITEMIA * Una microcitemia può falsamente incrementare il numero delle piastrine in quanto al contaglobuli gli eritrociti microcitemici vengono scambiati per piastrine.

Pseudotrombocitopenia da EDTA Il fenomeno in vitro è tempo dipendente Conteggio piastrinico subito dopo il prelievo Strisciare una goccia di sangue prelevata dal polpastrello: al vetrino le Piastrine non appariranno agglutinate ed effettuare un conteggio piastrinico in camera di Burker

Microaggregati piastrinici L aggregazione piastrinica è un fenomeno fisiologico dovuto alla liberazione di ADP e di altre sostanze da parte delle piastrine adese tra loro. sono un artefatto di laboratorio e non hanno nessun significato clinico. vengono lette come leucociti Cambiare anticoagulante

La prima cosa da fare in caso di piastrinopenia isolata è RIPETERE IL PRELIEVO

una corretta lettura dell esame emocromocitometrico: -Conoscere l esatto significato delle sigle -Confrontare il dato numerico con i valori normali per sesso ed età -Essere consapevoli di possibili falsi e dirimere i dubbi con l aiuto del morfologo. L osservazione del vetrino permette di confermare o contraddire i numeri forniti dai contaglobuli.. il paziente con la sua storia e la sua clinica

I punti di contatto fra i numeri forniti dai moderni analizzatori e lo studio morfologico delle cellule del sangue permettono una diagnostica completa che libera il morfologo dalla ripetitività della routine, integrando i dati forniti dalle misurazioni automatiche con le qualità della memoria, dell intuizione e della fantasia.

Grazie per l attenzione