IL SERVIZIO FARMACEUTICO FARMACEUTICA TERRITORIALE FARMACEUTICA OSPEDALIERA
Farmaceutica territoriale Principali linee di attività: Attività istruttoria, amministrativa e di vigilanza nei confronti delle farmacie pubbliche e private aperte al pubblico; Vigilanza sulle corrette prescrizioni anche in collaborazione con organi di controllo nazionali; Informazione all'utenza e ai medici di base in merito all'erogabilità dei farmaci, alle modalità prescrittive, all'interpretazione delle note dell'agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e all'esenzione dei ticket; Farmacoepidiologia; Controllo tecnico e contabile delle prescrizioni farmaceutiche; Ricezione delle schede di segnalazione di diagnosi e piano terapeutico; Controllo e vidimazione dei registri di carico e scarico degli stupefacenti in dotazione alle farmacie pubbliche e private, ai distributori intermedi di farmaci, ai medici veterinari e alle case di cura;
Farmaceutica territoriale Distruzione delle sostanze stupefacenti scadute presso le farmacie pubbliche, le farmacie ospedaliere, le case di cura; Farmacovigilanza relativa alle reazioni avverse all'uso dei farmaci. Le segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci possono essere inoltrate da medici, farmacisti e singoli utenti. Tali informazioni sono trasmesse al Ministero della Salute per migliorare la sicurezza e completare il profilo di efficacia dei farmaci; Vigilanza sulla corretta applicazione delle convenzioni per l'assistenza farmaceutica; Flussi informatici relativi alla prescrizione farmaceutica sul territorio: Distribuzione di vaccini in occasione delle campagne vaccinali
Farmaceutica Ospedaliera Servizio farmaceutico ospedaliero Ha la funzione di programmare, coordinare e garantire l'assistenza farmaceutica nell'ambito dei presidi ospedalieri della Asl. In particolare si occupa di: Approvvigionamento e distribuzione farmaci ai reparti e servizi ospedalieri e territoriali (Rsa, Cim, Casa circondariale, etc.); Approvvigionamento e distribuzione di dispositivi medici, generici e specialistici; Approvvigionamento materiale protesico ed impiantabile ad alto costo; Documentazione e informazione su farmaci e dispositivi medici; Predisposizione di capitolati tecnici e valutazione tecnica dei prodotti distribuiti dalla farmacia ospedaliera; Gestione del laboratorio galenico per la preparazione di disinfettanti e prodotti con caratteristiche particolari non reperibili in commercio; Gestione del laboratorio nutrizionale per l'allestimento di sacche per la nutrizione parenterale totale (Npt) personalizzate, per i pazienti ricoverati o in assistenza domiciliare integrata; Supporto alla sperimentazione clinica dei farmaci.
Il laboratorio galenico Preparazioni antitumorali; Preparazioni Nutrizioni Parenterali; Farmaci orfani; Preparazioni farmaci malattie rare; Anticorpi monoclonali; Nutrizione neonatale; Terapia del dolore; Terapia antibiotica infusionale
Servizio Farmaceutico Negli ultimi anni il servizio farmaceutico ha allargato la sua attività nella gestione della continuità terapeutica, tramite l'erogazione diretta di farmaci, presidi o servizi a favore di: Farmaci di fascia H (di esclusivo uso ospedaliero); Medicinali innovativi/sperimentali (legge n. 684/96); Farmaci antitumorali per i quali è possibile la terapia domiciliare; Erogazione diretta dei farmaci di cui al Pht (ovvero farmaci per la Continuità ospedaliera territoriale) per la cura delle patologie complesse (trapianti, insufficienza renale, emofilia, patologie legate ai chemioterapici, etc); Farmaci di classe C per pazienti affetti da patologie rare autorizzati dal Distretto di competenza; Farmaci non registrati in Italia sulla base di prescrizioni di Centri specializzati ospedalieri e dopo autorizzazione distrettuale; Interferoni per pazienti affetti da sclerosi multipla; Gestione del servizio di nutrizione enterale e parenterale ospedaliera e/o domiciliare, previa prescrizione dei centri dietetici regionali autorizzati;
Servizio Farmaceutico Farmaci e presidi medico-chirurgici per particolari patologie: - Diabete mellito - Incontinenti - Colostomizzati, ileostomizzati, urostomizzati - Fibrosi cistica - Insufficienza renale cronica - Emofilia - Morbo di Alzheimer Progetto Cronos - Sclerosi multipla - Mucoviscidosi - Epatiti - Aids - Trapianti - Ossigenoterapia domiciliare.
La distribuzione diretta Distribuzione diretta dei farmaci La distribuzione diretta dei farmaci, è iniziata nel 2001 con l entrata in vigore della Legge 405 del 16 novembre 2001. La distribuzione diretta può essere attuata attraverso due diverse modalità: Una prima modalità prevede l erogazione del farmaco, diretta al solo primo ciclo di terapia, a pazienti in dimissione da ricovero ospedaliero o a seguito delle visite specialistiche ambulatoriali da parte delle Strutture Sanitarie Pubbliche. Un altra modalità di distribuzione diretta prevede l erogazione da parte delle Az. Sanitarie dei farmaci per il trattamento di assistiti che necessitano di periodici controlli specialistici. La distribuzione diretta ha una valenza: economica; tutela clinica del paziente e di garanzia di continuità farmaco-terapeutica ospedale-t territorio; appropriatezza di utilizzo dei farmaci.
La distribuzione in nome e per conto (DPC) Acquisto da parte della Asl dei beni farmaceutici; Accordo con le associazioni di categoria dei farmacisti (federfarma) circa la modalità e i costi della dispensazione; In questo caso ai farmacisti ed ai grossisti vengono riconosciuti per la distribuzione dei margini inferiori, quindi più convenienti per il SSN, rispetto a quanto avverrebbe attraverso la tradizionale filiera distributiva; Distribuzione nelle farmacie private previa autorizzazione del servizio farmaceutico della ASL.
La distribuzione in nome e per conto (DPC) La distribuzione diretta Spesa farmaceutica anno 2010 26 miliardi di euro 75% a carico del SSN (19.5miliardi) attraverso farmacie pubbliche e private; 7 miliardi di euro (25% spesa totale) è la spesa farmaceutica attraverso le strutture pubbliche Proposta delle regioni per il patto per la salute 2013-2015 Titolo :Farmaceutica È stimata una diminuzione della spesa farmaceutica totale, conseguibile attraverso una diminuzione della farmaceutica convenzionata ed un aumento della spesa farmaceutica in dpc e diretta.
Il Farmacista di reparto La presenza costante di un farmacista in una realtà assistenziale aziendale diversa dalla farmacia centrale promuove un modello innovativo di approccio al farmaco e alle terapie farmacologiche, in cui la multidisciplinarietà è individuata come strumento per affrontarne efficacemente le problematiche correlate. In questo contesto nascono tutte quelle aspettative e prospettive future che possono aiutare ad affermare anche nel panorama italiano questa nuova figura professionale. Riducendo le distanze fisiche tra i reparti si migliora la comunicazione e le diverse figure professionali, impegnate nel condividere e nell integrare le proprie conoscenze sul farmaco, comprendono le problematiche reciproche, legate a punti di vista di gestione differenti. Per il medico è sicuramente una risorsa avere accanto una figura professionale di riferimento per un approfondimento delle tematiche di carattere chimico, farmacologico e legislativo (per esempio, off label, prescrizione delle note AIFA, farmacovigilanza) in grado di fornire un informazione indipendente. Per l infermiere è un opportunità avere accanto una figura che può supportarlo attraverso conoscenze quali la stabilità, la diluizione e la giusta via di somministrazione di un farmaco e di carattere logistico e di prevenzione del rischio. Per l Amministrazione Ospedaliera la figura del farmacista è un opportunità, infatti si tratta di un ulteriore figura che potenzialmente, attraverso azioni di contenimento della spesa, si autofinanzia e che, attraverso la collaborazione con l infermiere ed il medico, può contribuire a ridurre il rischio derivante da una non corretta gestione del farmaco.
La scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Decreto 1 agosto 2005, S.O. n.258 alla G.U. 5 novembre 2005 Riassetto delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria Art. 1 Il presente decreto individua le scuole di specializzazione di area sanitaria, il profilo specialistico, gli obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici suddivisi in aree e classi Art. 2 Comma 1 Le scuole di specializzazione di area sanitaria afferiscono alle seguenti aree: area medica, area chirurgica e area dei servizi clinici. L area dei servizi clinici è suddivisa in due sotto-aree: sotto-area dei servizi clinici diagnostici e terapeutici, sottoarea dei servizi clinici organizzativi e della sanità pubblica... Sotto-area dei servizi clinici organizzativi e della sanità pubblica Classe della sanità pubblica Igiene e Medicina Preventiva Medicina Aeronautica e Spaziale Medicina del Lavoro Medicina Legale Statistica Sanitaria Classe della farmaceutica Farmacia ospedaliera
La scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera La specializzazione in F.O. si articola su 4 anni di corso per 240 CFU, di cui almeno 168 CFU (70%) sono riservati ad attività professionalizzanti 15 CFU alle attività di base, 195 CFUalleattivitàcaratterizzanti, 15 CFU alle attività multidisciplinari affini o integrative 5 CFU (almeno) alle altre attività, 10 CFU alla preparazione della prova finale. 1 CFU corrisponde a 25 ore 240 CFU in 4 anni sono pari a 6.000 ore 60 CFU in 1 anno sono pari a 1.500 ore Poiché il 70% dei 240 CFU complessivi deve essere speso in attività formative professionalizzanti (tirocinio pratico) ne deriva che 168 CFU in 4 anni sono pari a 4.200 ore 42 CFU in 1 anno sono pari a 1.050 ore Ogni specializzando dovrà svolgere 1.050 ore di tirocinio pratico all anno.