Schema per la programmazione di una U.A.

Documenti analoghi
I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti

Unità Di Apprendimento e CURRICOLO DI SCUOLA

CRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze

La valutazione del percorso scolastico.

RUBRICHE DI COMPETENZA: SIGNIFICATI E MODALITÀ DI ELABORAZIONE. Maurizio Muraglia S.M. dei Cavoti 4 maggio 2018

COSTRUZIONE DI UN PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO PER COMPETENZE

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI

LAVORARE PER COMPETENZE

Misure di accompagnamento Certificazione delle competenze Finanziamento D.M. 435/2015

Associazione Nazionale Autonoma Professionisti Scuola Giornata di Formazione per i Professionisti della scuola

Buone pratiche di didattiche disciplinari. Laboratori di formazione docenti neoassunti a.s.2017/2018. Paola Ortenzi

DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET

PROGETTARE PER COMPETENZE NELLE INDICAZIONI MAURIZIO MURAGLIA 2014

Maurizio Muraglia Marsala INSEGNARE PER COMPETENZE

Didattica per competenze: riferimenti per l azione

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze

Regolamento dei Dipartimenti Disciplinari

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

VIA PORRINO, PORTO TORRES

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa

Progettare e valutare per competenze Un costrutto prezioso per rivisitare la didattica

Progetto speciale. Una iniziativa del Settore Nazionale Giovanile Minibasket Scuola per la Scuola primaria

Saranno considerati validi i corsi di studio, superati con esito positivo, che prevedano il Programma minimo di seguito riportati.

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

Scuole Infanzia Calcinato

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. lo sviluppo delle competenze. Stresa marzo 2012 Maria Rosaria Capuano

Le Unità di Apprendimento. Ermanno Puricelli.

LA SFIDA DELLE COMPETENZE

Didattica per competenze: elaborazione Unità di apprendimento

Didattica per competenze e per progetti

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

Non smettere di sognare

Ricerca - Azione! Didattica per competenze

CLASSE TERZA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO SETTORE GIOVANILE SCOLASTICO MINIBASKET MINIBASKET A SCUOLA

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

Progettazione delle unità di apprendimento

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE

Il passaggio dal Minibasket al Basket. Federazione Italiana Pallacanestro Settore Minibasket

PRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

LE SKILLS. Fortunato Mior gruppo di lavoro regionale NOVEMBRE-DICEMBRE 2011

LE COMPETENZE NELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D

Competenza come forma di apprendimento. Riflessioni e approfondimenti sul concetto di competenza.

CHI E CHIUSO NELLA GABBIA DI UNA SOLA CULTURA, LA PROPRIA, E IN GUERRA COL MONDO E NON LO SA. Robert Hanvey

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: PRIMA IIS SEZ.: A CHIMICA MATERIA: SCIENZE INTEGRATE: FISICA

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe terza (prima del secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale

PROGETTO D ISTITUTO Anno scolastico

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Programmazione di classe. classe III A scientifico a. s

PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Progettazione per competenze

LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI COMPLEMENTI DI MATEMATICA CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

Chi li definisce? Miur Scuole. -Garantiscono unitarietà al sistema nazionale*

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019

CORSO PER FORMATORI DI 1 LIVELLO

CLASSE II COMPITO AUTENTICO. Tempo stimato per la realizzazione del compito. 30 ore CONOSCENZE SVILUPPO DEL LAVORO

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Programmazione educativo-didattica del C.d.C. Classe III sez. AS A. S

La Didattica Modulare (Dall unità didattica al modulo) Perché?

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione di classe classe a. s

Progetto Apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione

63 CIRCOLO DIDATTICO Andrea Doria N A P O L I

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Liceo Classico Statale Dante Alighieri

UNITA DI APPRENDIMENTO TEMA PORTANTE CURRICULO D'ISTITUTO Sport:vinco,perdo,gioco

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione di classe classe V AL a. s

CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza

UNITA DI APPRENDIMENTO N. 1

LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI. Parma 15 gennaio Prof.ssa Raffaella Brunelli

PROGRAMMAZIONE SCIENZE INTEGRATE FISICA. Classi prime Indirizzo Tecnico nel Turismo

Classi 4ª. Anno Scolastico 2013/2014. U.d.A. 0. Bentornati siamo in quarta. Durata: SETTEMBRE

LA GESTIONE DELLE VENDITE

Valutazione e certificazione delle competenze, abilità e conoscenze. Dario Nicoli

UNITÀ DIDATTICA di DI APPRENDIMENTO RIF.1 A.S. 2015/16 A PRESENTAZIONE. Classe V A ODONTOTECNICO ALTRI SOGGETTI COINVOLTI

allegato 10.c. 1. valutazione SCUOLA PRIMARIA : criteri di valutazione degli apprendimenti - Griglia per il giudizio descrittivo globale

Le competenze e i compiti di realtà

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione di classe classe II BS a. s

STRUTTURA UDA U.D.A. 3. Classe IV A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.

LAMPEDUSA E LINOSA (AG)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado

PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE

Transcript:

Schema per la programmazione di una U.A. Dati identificativi Articolazione apprendimento Mediazione didattica Controllo Unità di apprendimento n. Titolo: Docenti coinvolti: di classe individuale di laboratorio di gruppo Disciplina: Bisogni/interessi degli alunni: Compito unitario di apprendimento: Obiettivo/i formativo/i: Obiettivi di conoscenza: Obiettivi di abilità: Attività: Metodi: Soluzioni organizzative: Tempi: Modalità di verifica, valutazione, documentazione di conoscenze e abilità: Competenze maturate: Sviluppi, espansioni, integrazioni: Fonte: Bortolussi, 2006 Esempio di U.A. Menu 21

Che cosa sono gli Obiettivi formativi? OBIETTIVI FORMATIVI devono essere significativi per gli alunni L apprendimento è significativo quando le nuove conoscenze si connettono stabilmente e in modo logico alla struttura cognitiva del discente D.P. Ausubel si basano sul principio dell unitarietà, ossia del fare cose diverse individuando le affinità e le connessioni possibili, reali e sensate. Menu 22

Quali sono i caratteri dell Obiettivo formativo? Delinea un apprendimento unitario, organico, adatto alle capacità degli alunni Indica un apprendimento significativo, ossia connesso con il sistema di concetti già disponibile nella matrice cognitiva del soggetto, ma anche rinvenibile nell esperienza, unitaria e dotata di senso, dell alunno. È essenziale, con riferimento alla struttura epistemologica della disciplina. Risponde al principio dell ologramma, proprio perché fa riferimento all esperienza, oltre che alle discipline. È funzionale allo sviluppo di competenze: rende cioè evidente l incrocio fra acquisizione di abilità e sviluppo complessivo della persona. 23 23

Nelle Indicazioni Nazionali le abilità e le conoscenze vengono nominate a proposito degli standard di apprendimento in cui dovrebbero essere declinati gli obiettivi formativi e in rapporto alle modalità di verifica. abilità conoscenze Dichiarative: Procedurali: Sono correlate a prestazioni circoscritte a specifici settori e consistono nel saper svolgere determinate azioni in modo funzionale, con perizia e destrezza. Sono analizzabili in: Informazioni: sono elementi specifici, quali ad es. personaggi, luoghi, date, formule numeriche ecc. Concetti: sono rappresentazioni mentali che organizzano le informazioni, ad es. monarchia, democrazia, velocità Sapere cosa Sapere come Condizionali: Sapere dove, quando, perché 24

Le conoscenze sono si collegano ed integrano rappresentazioni della realtà essenziali per l azione con altre conoscenze determinano i saperi organizzati, utili a risolvere problemi la capacità di collegarle e di utilizzarle in modo efficace in un azione o in un processo di cognizione e qualcosa che va oltre le stesse conoscenze: è una competenza 25

Competenze capacità di far fronte a un compito o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo l insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti a lui più significativi e che si manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare i problemi della vita attraverso l uso di abilità cognitive e sociali Quindi M. Pellerey P. Boscolo La competenza si vede quando un soggetto, di fronte ad un problema, mobilità il proprio repertorio di abilità e conoscenze, sceglie quelle più adeguate alla situazione e le usa in modo integrato e personale per risolvere il problema. Menu 26

MINIBASKET A SCUOLA? E POSSIBILE, MA CON UN PROGETTO. UN PROGETTO NASCE COME RISPOSTA AD UN BISOGNO MODALITA DI STESURA DI UN PROGETTO DI MINIBASKET PER LA SCUOLA Se conosco il Sistema - Scuola posso ideare Progetti Minibasket mirati e, quindi, efficaci. Lucio Bortolussi Menu 27

UN ESEMPIO DI GRIGLIA PER LA STESURA DI UN PROGETTO CENTRO PROPONENTE TITOLO DEL PROGETTO RESPONSABILE DEL PROGETTO DOCENTI/ISTRUTTORI PLESSO CLASSI COINVOLTE ISTRUTTORI/DOCENTI COINVOLTI MOTIVAZIONE FINALITA OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI: CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE STRATEGIE: Metodi, attività, mezzi 28

TEMPI DI ATTUAZIONE N. Lezioni/incontri per classe N. Totale di ore previste Data inizio INTERVENTO DI ESPERTI Docenti interni per n. ore Istruttore esterno per n. ore BENI E SERVIZI Spazi da utilizzare Materiale da utilizzare esistente Materiale da acquistare FINANZIAMENTO E COSTI ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO VERIFICA: Indicatori dei risultati/competenze raggiunti Fonte: Bortolussi 2006 29

MINIBASKET A SCUOLA: POSSIBILI TIPOLOGIE DI PROGETTO CENTRO MB SCUOLA CENTRI MB RETI SCUOLE CENTRO MB COMUNE CENTRO/I MB COMUNI COMM.NE MB CENTRO/I MB PROVINCIA Finanziamento: Centro MB Finanziamento: Compartecipazione Finanziamento: MIUR Finanziamento: Comune Finanziamento: Provincia Finanziamento: Sponsor 30

Esempio di PROGETTO MINIBASKET E CONVENZIONE TRA CENTRO MINIBASKET E SCUOLA FIP Settore Giovanile Scolastico MB GUIDA TENICO DIDATTICA FIP Progetto Easy basket 31

I Progetti Scuola Stesura Progetto Presentazione al Dirigente Scol. L ITER Presentazione ai Docenti Stesura Convenzione tra Centro MB e Scuola Condivisione UU.AA. Incontro con i Docenti interessati 32

Incontrarli per: Rapporti con i docenti Stabilire orari e tempi di intervento Reperire informazioni sul gruppo/classe Ascoltare i bisogni della scuola Modalità: Stilare il programma che si intende svolgere, in sintonia con le Indicazioni Incontrarli per stabilire orari e tempi di intervento Non presentarsi come tecnici che sanno tutto Al termine della lezione scambiare qualche impressione con la docente Invitare la docente a partecipare a corsi minibasket Stimolare la docente a svolgere una lezione in autonomia 33

Consigli Rapporti con i bambini Imparare in fretta il loro nome Instaurare subito un rapporto diretto Sorridere spesso e sdrammatizzare Infondere fiducia ed entusiasmo Usare pazienza e far comprendere che il MB lo possono giocare tutti Invitare i bambini a partecipare ai corsi del Centro più vicino per imparare a giocare meglio 34

Compito dell istruttore/educatore Saper osservare i bambini Saper comunicare Saper ascoltare quindi Saper intervenire dal SAPERE al SAPER FAR FARE Saper utilizzare metodi adeguati Saper individuare i mezzi adatti Menu 35