BILANCIO AMBIENTALE. Premessa

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1 BILANCIO AMBIENTALE Premessa Il Bilancio ambientale nel seguito affrontato è orientato ad una analisi incrociata delle interdipendenze tra scelte urbanistiche e valenze ambientali in relazione alla valorizzazione delle risorse al fine sia di partecipare alla definizione del Regolamento Urbanistico sia di evidenziare elementi che richiamano attenzione per l avvio di politiche di riqualificazione del processo decisionale. In tal senso si privilegiano, in termini di approfondimento, quelle tematiche che entrano in relazione, nel contesto di un sistema di riferimento più ampio del territorio comunale riferibile sia in termini di competenze sia in termini di lettura morfologica, paesaggistica e socio-economica, con il Piano Territoriale Paesistico di Area vasta del Metapontino. Più in particolare, le tematiche affrontate ineriscono l assetto dell ambiente antropico e di quello naturale declinati rispetto all uso dei suoli, alle infrastrutture, alla morfologia, all evoluzione storica e culturale ed alla percezione del paesaggio. Parte fondativa del documento è dunque l analisi di tale Piano incrociata con il reale uso dei suoli per comporre un contesto di programmazione e pianificazione informato di indicazioni morfologiche oltre che funzionali. Obiettivi ed esiti attesi L obiettivo cui partecipa il Bilancio Ambientale è la costruzione di un quadro di riferimento ambientale attendibile sull assetto urbano delle infrastrutture ambientali e della mobilità, delle attrezzature, delle funzioni e degli "elementi primari" nel Comune, per il quale si é inteso predisporre un lavoro di analisi dello stato attuale e dei progetti nel contesto delle reciproche influenze che direttamente o indirettamente riguardano i contenuti del Regolamento Urbanistico. A questo fine sono stati attivati rapporti di interfaccia con tutti i settori comunali, gli Enti, le Istituzioni e gli altri "attori" presenti nel territorio. L'approccio individuato intende, in termini sintetici valutare in modo integrato sia le singole zone sia la coerenza dell'insieme, al fine di consentire una verifica a scale diverse e di individuare le azioni/progetto sostenibili sotto il profilo ambientale. In tal senso le istanze di ricerca di "nuova qualità" attraverso la riqualificazione passano non solo per il progetto ed il disegno architettonico ma anche per un approccio ecosistemico di bilanci del contesto ambientale, sociale ed economico, degli elementi che compongono l ambiente urbano. Istanze disciplinari che devono tradursi in metodi per la valutazione dell assetto urbano socioeconomico, dell impianto morfologico e delle logiche di distribuzione e dimensionamento delle funzioni in ordine ai "carichi ambientali" esistenti e da implementare. In questo contesto, si tratta di valutare preliminarmente gli effetti indotti, dei carichi ambientali attraverso una analisi di coerenza e di compatibilità delle politiche, di verifica "incrociata" fra piani, progetti e contesto urbano. Si tratta, in definitiva di mutuare e fondere le tecniche dell'analisi urbana e di impatto ambientale con quelle, che comprendono gli indicatori propri di tali contesti, per valutare la condizione ex-ante ed ex-post dell'ambiente urbano rispetto ai progetti di infrastrutturazione e localizzazione di attività. In questo contesto il bilancio ambientale svolge ad un tempo ruolo di supporto alle scelte localizzative e di riequilibrio territoriale rispetto all'uso, al consumo ed al funzionamento della città, richiede una valutazione preliminare degli effetti indotti, dei carichi ambientali che aggiunge e che

2 sottrae attraverso una analisi di coerenza e di compatibilità delle politiche che sottende, di verifica "incrociata" tra stato attuale, previsioni e politiche da implementare. Funzionale a tale istanza é la necessità di apporti metodologici che consentano di valutare in termini aprioristici tutte le variabili suscettibili di alterazione perché il progetto di infrastrutturazione ovvero di progettazione e riqualificazione urbana assuma il ruolo di guida alle trasformazioni. Metodologia L'evoluzione disciplinare di questi ultimi anni, orientata verso un modello di pianificazione urbanistico-ecologico dell ambiente urbano, richiama attenzione sulla necessità di valutare la programmazione socio-economica e funzionale delle attività e la relativa localizzazione nel territorio alla luce del risparmio delle risorse ambientali. In questo contesto il territorio del comune di Bernalda costituisce ad un tempo risorsa storicotestimoniale da salvaguardare ed occasione per avviare politiche e progetti che nel rispetto dell impianto morfologico evolutivo della struttura urbana, siano in grado di incidere in termini di riqualificazione paesaggistica. L'approccio metodologico individuato é orientato ad una analisi di coerenza tra lo schema infrastrutturale, quello insediativo e gli obiettivi di riqualificazione ambientale da ricomprendere nel regolamento. La stessa classificazione non riguarda il merito delle questioni in termini settoriali ma assume una logica di lettura trasversale di verifica di coerenza e delle interdipendenze tra assetto insediativo, mobilità e ambiente urbano. Si sono analizzate le caratteristiche specifiche di ciascun sistema: - il sistema insediativo dell armatura urbana che riguarda le logiche di localizzazione, gli elementi di possibile trasformazione funzionale, l offerta dei servizi e del verde alla città, gli elementi di morfologia urbana, identità e riconoscibilità; - il sistema dei collegamenti per l accessibilità in relazione all assetto strutturale del territorio; - il sistema ambientale nello stato attuale inteso come complesso di elementi potenzialmente qualificanti da valorizzare. Elemento di valutazione presente nei tre sistemi e momento unificante é la tutela, la salvaguardia ed il governo delle valenze ambientali, attraverso gli indicatori dell'ambiente urbano costituiti da elementi fisici, morfologici e paesaggistici, socio economici e funzionali. Nella fase di analisi preliminare per ciascun sistema si sono individuati i riferimenti significativi utili a ricostruire il processo decisionale per la descrizione del modello di pianificazione sotteso, evidenziandone i riflessi sul sistema territoriale. I piani e i progetti dei diversi livelli di pianificazione, l'assetto del territorio e l'insieme delle scelte urbanistiche, le valenze territoriali delle aree degradate e/o frammentate, la localizzazione delle funzioni urbane, le attrezzature tecnologiche, la condizione dell'ambiente urbano e dei carichi ambientali attuali, ammissibili e/o aggiuntivi da considerare, le politiche connesse alle tematiche richiamate costituiscono il campo privilegiato di indagine, con l'obiettivo di definire un quadro di riferimento territoriale attendibile. L'utilizzo di carte tematiche sullo stato di fatto, di analisi e previsione completa questa fase di carattere analitico-conoscitivo. La seconda fase di tipo interpretativo e propositivo che viene affrontata con la lettura del quadro di riferimento, attraverso la valutazione delle politiche di pianificazione e programmazione cui far seguire l'analisi di coerenza tra i sistemi, consente: - l'individuazione di priorità attuative; - l'individuazione di azioni in ordine alle politiche di pianificazione; - la predisposizione di un inventario di ambiti unitari da riqualificare; - l'identificazione di istanze ambientali e politiche di pianificazione da perseguire;

3 - l'analisi dei bisogni da soddisfare e le azioni congiunte di risposta. Più in particolare, occorre rivolgere attenzione alla convergenza dei diversi settori, delle diverse politiche verso obiettivi di pianificazione territoriale e di tutela e governo delle risorse ambientali, ponendo in relazione e sinergia con l'infrastrutturazione e gli insediamenti con obiettivi territoriali di recupero e riqualificazione urbana comuni ai sistemi analizzati. Esito di tale impianto analitico è la definizione di alcuni indicatori di stato, che vogliono definire i parametri di controllo per i diversi ambiti. Questi indicatori di stato vengono in seguito descritti e quantizzati, anche attraverso l uso di una scheda riepilogativa. Attraverso una relazione sintetica vengono evidenziate in maniera critica le negatività o la positività della situazione complessiva, ipotizzando la proposta di azioni di adeguamento o compensazione. Lo scopo dello studio è quello di valutare qualitativamente le trasformazioni indotte sull ambiente dai processi di urbanizzazione. Analisi delle caratteristiche specifiche Integrazione delle politiche ambientali con quelle di previsione. Esplicitazione delle politiche ambientali Definizione degli indicatori di stato Quantificazione degli indicatori di stato Coinvolgimento degli interlocutori di riferimento nell intero processo di: Definizione delle politiche Definizione degli indicatori Comunicazione dei risultati Relazione sintetica di valutazione

4 Esplicitazione delle politiche ambientali La prima fase del processo prevede l esplicitazione delle politiche ambientali, in accordo con quanto già richiamato all interno del Regolamento Urbanistico. Le politiche ambientali sono state riclassificate in base alle competenze riferibili al Comune per ottenendo i macro ambiti di competenza qui elencati: 1. Sviluppo urbano e morfologico 2. Accessibilità e Mobilità sostenibile 3. Verde pubblico, privato e sistemi naturali 1. SVILUPPO URBANO E MORFOLOGICO Obiettivi prioritari Ambiti di intervento Politiche ed impegni Risolvere i vuoti normativi e la non applicabilità di alcune norme del PRG; Soluzioni urbanistiche attuative Riqualificazione urbana Valorizzazione paesaggistica Abitato di Bernalda (tessuto urbano e impianto morfologico) Risolvere i problemi delle aree degradate, incompiute, relittuali o non integrate con il tessuto urbano; Risolvere le problematiche connesse con il potenziamento dei nodi urbani di importanza nevralgica (piazze, accessi agli abitati). tutela delle parti della città e dei singoli edifici di rilevanza storica e ambientale assetto morfologico coerente con la struttura urbana 2. ACCESSIBILITÀ E MOBILITÀ SOSTENIBILE Obiettivi prioritari Ambiti di intervento Politiche ed impegni riorganizzazione della viabilità Riequilibrio della struttura urbana Abitato di Bernalda (sistema della mobilità e dello spazio pubblico) potenziamento dei parcheggi Risolvere le problematiche connesse con il potenziamento dei nodi urbani di importanza nevralgica (piazze, accessi agli abitati).

5 3. VERDE PUBBLICO, PRIVATO E SISTEMI NATURALI Obiettivi prioritari Ambiti di intervento Politiche ed impegni Riqualificazione paesaggistica e urbana Abitato di Bernalda (aree a verde, di margine e vuoti urbani) potenziamento del verde progetto morfologico dei margini per un corretto rapporto natura-costruito Descrizione degli indicatori di stato Si è poi proceduto ad individuare il sistema degli indicatori di stato, per definire i parametri di controllo per i diversi ambiti di rendicontazione, e per valutare le problematiche relative alla gestione del traffico, all educazione ambientale, alla pianificazione sostenibile. Questa griglia di indicatori potrà essere utilizzata anche nel futuro: è il caso di ricordare che per la prima volta il Comune di Bernalda viene interessato da un progetto di rendicontazione. In riferimento alla normativa vigente il bilancio ambientale ha lo scopo di valutare le trasformazioni indotte nell ambiente dai processi di urbanizzazione, è un atto tecnico amministrativo necessario per la formazione di Piani operativi di cui all art. 15 della LUR per l aggiornamento annuale dei Rapporti Urbanistici di cui all art. 23 della LUR, per eventuale redazione di atti di contabilità ambientale. Benché la normativa prescriva che si articoli in due parti che descrivano ed individuino gli indicatori di stato e di pressione, per quanto concerne il Comune di Bernalda è necessario effettuare solamente la prima riguardante appunto gli indicatori di stato, in quanto comune non specificamente indicato dal Piano Strutturale Provinciale come sede di concentrazioni insediative e/o di attività produttive. In accordo con quanto espresso all interno del Regolamento Urbanistico si definisce la perimetrazione dell Ambito Urbano, oggetto delle valutazioni del bilancio stesso, inglobando la porzione di territorio riconoscibile come urbanisticamente organizzata e sostanzialmente edificata ed attestandosi sul ciglio dei fossati che, di fatto, costituiscono il margine dell abitato. L Ambito Urbano comprende alcune aree libere o scarsamente edificate non comprese nel perimetro del P.R.G. il cui uso consentirà di completare e migliorare la struttura urbana esistente e di progetto; in particolare, in tali aree saranno localizzati i Distretti Perequativi di Nuovo Impianto.

6 1. SVILUPPO URBANO E MORFOLOGICO Politiche ed impegni Risolvere i vuoti normativi e la non applicabilità di alcune norme del PRG; Risolvere i problemi delle aree degradate, incompiute, relittuali o non integrate con il tessuto urbano; Risolvere le problematiche connesse con il potenziamento dei nodi urbani di importanza nevralgica (piazze, accessi agli abitati). tutela delle parti della città e dei singoli edifici di rilevanza storica e ambientale Indicatori superfici dei Suoli Urbanizzati (SU) e dei Suoli non urbanizzati (SNU) superfici dei suoli non permeabili superfici dei suoli interessati dai processi di dismissione e di degrado aree di conflittualità aree complesse assetto morfologico coerente con la struttura urbana 2. ACCESSIBILITÀ E MOBILITÀ SOSTENIBILE Politiche ed impegni riorganizzazione della viabilità potenziamento dei parcheggi Risolvere le problematiche connesse con il potenziamento dei nodi urbani di importanza nevralgica (piazze, accessi agli abitati). Indicatori struttura del sistema di accessibilità dotazione di parcheggi pubblici e privati struttura degli spazi pubblici 3. VERDE PUBBLICO, PRIVATO E SISTEMI NATURALI Politiche ed impegni potenziamento del verde progetto morfologico dei margini per un corretto rapporto natura-costruito Indicatori corridoi ecologici ambientali verde di cortina verde urbano fruibile (parchi e giardini) vuoti urbani e zone di degrado Vengono quindi individuati alcuni indicatori di stato, che sono di seguito enunciati e descritti: 1. superfici dei Suoli Urbanizzati (SU) e dei Suoli non urbanizzati (SNU) 2. superfici dei suoli non permeabili 3. superfici dei suoli interessati dai processi di dismissione e di degrado 4. corridoi ecologici ambientali 5. verde di cortina

7 6. verde urbano fruibile 7. aree di conflittualità 8. struttura del sistema di accessibilità 9. dotazione di parcheggi pubblici e privati 10. struttura degli spazi pubblici 11. vuoti urbani e zone di degrado Quantificazione degli indicatori di stato L analisi parte dalla computazione di tali indicatori di stato, suddivisi per zone omogenee e quantificati nella seguente scheda: 1 S. Totali 2 Suoli non permeabili 3 Aree di dismissione o degrado 4 Corridoi Ecologici Ambientali 5 Verde di cortina (filari alberati) 6 Verde urbano fruibile 7 Aree di Conflittualità (Valore / Rischio e/o degrado) S=Ha S=mq S=mq S=mq S=ml S=mq S=mq ZONA A 11.25 16.000 57.000 ZONA B1 16.83 6.600 1.200 3.000 ZONA B2 22.40 3.600 1.200 1.200 ZONA C1 4.63 6.000 ZONA C2 7.15 17.000 ZONA D 35.36 20.000 2.000 5.000 ZONA D in attuazione. Suoli non urbanizzati 8 struttura del sistema di accessibilità grado di accessibilità 98.000 33.000 9 Dotazione di parcheggi pubblici 15.000 1.600 6.500 10 Struttura degli spazi pubblici 11 Vuoti urbani e zone di degrado S=mq aree a piazza S=mq ZONA A Discreto sufficiente ZONA B1 Discreto 4.000 discreta ZONA B2 Buono 4.300 carente ZONA C1 Buono carente ZONA C2 Sufficiente carente 17.000 ZONA D attuata ZONA D in attuazione. Suoli non urbanizzati Buono Buono Presenti solo le aree Presenti solo le aree

8 Relazione sintetica Nel seguito si riportano alcune valutazioni sintetiche che valutano in termini di positività o negatività il bilancio. In questo caso la relazione prende spunto a partire da una visione critica della situazione complessiva, piuttosto che riferirsi a parametri, avendo cura di definire la possibilità di azioni di adeguamento e di compensazione. L evidenza della tabella degli indicatori di stato prefigura: -presenza di significativi corridoi ambientali costituiti dall orlo dei fossati che cingono l intero abitato di Bernalda; -assenza di aree dismesse o degradate all interno dei suoli urbanizzati; -presenza di aree dismesse e di degrado periurbano nei suoli non urbanizzati; -episodi di alberature in filari posti essenzialmente ai bordi delle strade principali; -rapporto poco bilanciato tra il verde attrezzato a impianti sportivi e il verde urbano fruibile, pur in presenza della disponibilità di aree già destinate dai piani vigenti a verde; -livello di accessibilità complessivamente discreto e, tuttavia, migliorabile in ragione specialmente di esigenze di razionalizzazione del traffico; -necessità di incrementare la dotazione di parcheggi pubblici; -necessità di potenziamento del sistema delle piazze nell abitato consolidato, anche mediante la riconfigurazione di alcuni ambiti significativi presenti lungo la direttrice del Corso Umberto; interventi per la realizzazione delle piazze nelle aree disponibili delle zone di espansione del PRG nelle quali si è, di recente, consolidato il nuovo impianto insediativo-residenziale. Più in generale, occorre rivolgere attenzione alla convergenza dei diversi settori, delle diverse politiche verso obiettivi di pianificazione territoriale e di tutela e governo delle risorse ambientali attraverso un complesso di azioni che riguardano in primo luogo la riqualificazione urbana e il potenziamento delle strutture urbane supportate da principi perequativi. Tale riqualificazione urbana è da perseguire attraverso alcune azioni concomitanti quali la riorganizzazione della viabilità, il potenziamento del sistema dei parcheggi e del verde, la tutela della parti di città e degli edifici di rilevanza storica e ambientale. Ciò deve avvenire anche attraverso l individuazione di soluzioni urbanistiche attuative in grado di porre soluzione al problema dei vuoti normativi e della non applicabilità di alcune norme del PRG, ai problemi delle aree degradate e non integrate con il tessuto urbano, ai problemi connessi con il potenziamento dei nodi urbani di importanza nevralgica per l abitato ed, ancora, alle problematiche di aree degradate nei suoli non urbanizzati a causa della mancanza di una normazione che lascia il territorio periurbano libero di subire trasformazioni improprie (depositi, recinti, case rurali diroccate, case realizzate con gli indici dell area agricola). Il territorio del Comune di Bernalda richiede il rafforzamento delle strutture urbane in considerazione della stabilità demografica del decennio 1991-2001, dell interesse al sito provocato da una immigrazione che sostiene il numero dei residenti, della necessità di meglio ospitare il numero notevole di residenti nel periodo estivo, dell interesse dei cittadini per l investimento nella abitazione di proprietà. Ai principi della perequazione devono essere ispirate la maggior parte delle soluzioni sia per quanto riguarda la tutela degli edifici e parti di città di rilevanza storica e ambientale, sia con riguardo alle nuove aree per l edilizia privata, per l edilizia residenziale pubblica e per gli interventi produttivi ovvero per quel che attiene la reiterazione di vincoli urbanistici su aree per usi pubblici.

9 Elementi per la valutazione di compatibilità Il risultato ultimo e l'obiettivo principale del lavoro é stato quello di definire uno schema di analisi di riferimento in cui una azione-progetto relativa ad un ambito di pianificazione relativamente ridotto, possa riconoscere e riconoscersi in un quadro più vasto di relazioni. Funzionale a siffatto schema é il complesso di indicatori da considerare per la verifica di una azione-progetto sul territorio da suggerire alle successive fasi di progettazione. L'assunto é che tanto un intervento nel tessuto urbano consolidato quanto un intervento di sviluppo e riordino urbanistico e funzionale e/o di un progettazione di un ambito "non finito" quale "vuoto" del sistema urbano richiede la considerazione dei seguenti indicatori ambientali: - la vocazione del sito e le caratterizzazione del tessuto socio economico; - le caratteristiche architettoniche, morfologiche e paesaggistiche; - le unità di paesaggio intese come ambiti unitari espressione delle attività rurali per la lettura degli elementi di continuità/discontinuità con le aree periurbane del tessuto; - il quadro esigenziale della comunità locale e di area vasta; - il livello di accessibilità locale e di vasta area; - i servizi di trasporto pubblico (aree per le autolinee) e i parcheggi; - il livello di emissioni atmosferiche e acustiche; - il possibile utilizzo di fonti energetiche rinnovabili presenti sul territorio; - l'adozione di caratteristiche progettuali dell'involucro edilizio e degli impianti in considerazione della normativa in materia di risparmio energetico; - il calcolo del FEN relativo alle aree di nuovo insediamento; - la verifica della quantità e qualità dei rifiuti prodotti; La considerazione di tutte le variabili sopra richiamate può consentire una verifica preliminare del carico ambientale aggiuntivo, che potrà richiedere una riconsiderazione di scelte progettuali per la definizione di interventi compatibili con il contesto locale e con l'area vasta.