KANT IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA OGGETTIVA
CRITICA DELLA RAGION PURA 1. problema rapporto rappresentazione oggetto Già Locke aveva sottolineato come l'intelletto umano non fosse né puramente ricettivo, né puramente creativo "esso non si limita a elaborare i dati della sensazione: contiene infatti elementi non ricavabili dall'esperienza e tuttavia se si pretende che sia il mondo a conformarsi ai concetti innati dell'intelletto si cade nel problema irrisolto di tutta la metafisica 2. problema del giudizio Kant (cfr. Cartesio) 3. Il problema di come conosciamo le cose corrisponde al problema del criterio con cui connettiamo predicato e soggetto "il giudizio è l'attribuzione di un predicato a un soggetto, con tale attribuzione si afferma qualcosa con pretsa di verità. " Kant
GIUDIZI ANALITICI E SINTETICI 1. Giudizio ANALITICO A PRIORI (il predicato è implicito nel soggetto) ESPLICATIVO, UNIVERSALE E NECESSARIO (il suo contrario implicherebbe contraddizione) "Tutti i corpi sono estesi" carattere analitico della conoscenza del Razionalismo 2. Giudizio SINTETICO A POSTERIORI (il predicato contiene qualcosa che non è nel soggetto e che viene collegato in forza dell'esperienza) ESTENSIVO (no universale e necessario tutti i corpi sono pesanti carattere sintetico della conoscenza dell'empirismo
IL RISVEGLIO DAL SONNO DOGMATICO Hume ha mostrato che concetto di causa non sia analitico (l'effetto non può essere dedotto logicamente dalla causa) ma è posto per via d'esperienza, e tuttavia l'esperienza non può fondare inferenze in materie di fatto, se non presupponendo un principio di uniformità dei fenomeni naturali. Ma questo principio non può essere fondato a posteriori con un numero limitato di osservazioni, solo una facoltà psicologica, abitudine genera in noi la credenza in tale uniformità, giustificando il fatto che di norma ci si serva di proposizioni universali per descrivere regolarità naturali io lo confesso apertamente, è stato l'avvertimento di Hume a farmi uscire dal sonno dogmatico e e dare alle mie ricerche tutt'altro indirizzo kant
GIUDIZIO SINTETICO A PRIORI Del RAZIONALISMO salvaguarda universalità e necessità, la conoscenza non può essere fondata empiricamene Dell'EMPIRISMO accetta la critica alla metafisica Tornando al problema del giudizio Né quello ANALITICO, né quello SINTETICO soddisfano i requisiti della CONOSCENZA SCIENTIFICA che dovrà essere sintetica (comprensiva di elementi empirici) ma razionalmente fondata Il vero e proprio problema della ragion pura è contenuto nella domanda "come sono possibili i giudizi sintetici a priori?" Kant La forma di giudizio della conoscenza sarà allora quella GIUDIZIO SINTETICO A PRIORI in cui il predicato non è compreso nel soggetto, ma è collegato al soggetto in modo universale e necessario
I GIUDIZI DELLA MATEMATICA E DELLA FISICA 1. L'esistenza dei giudizi SINTETICI A PRIORI è testimoniata da MATEMATICA E FISICA, la cui ESISTENZA di fatto non è messa in dubbio, si tratterà di mostrare in che modo è possibile attribuire predicato a soggetto che non lo contiene 2. Diverso è il caso della METAFISICA LA STRUTTURA della CRITICA DELLA RAGION PURA "COME SONO POSSIBILI LA MATEMATICA E LA FISICA? ESTETICA e ANALITICA TRASCENDENTALI è POSSIBILE LA METAFISICA COME SCIENZA? DIALETTICA TRASCENDENTALE "Lo stato in cui versa la metafisica è quello di una lotta senza fine, essa offre un panorama di edifici in rovina... e tuttavia di fatto la metafisica esiste in quanto disposizione naturale, in quanto tendenza ineliminabile della ragione a tentare una risposta ai problemi fondamentali quali: l'esistenza di dio, l'immortalità dell'anima, il mondo come totalità. Nell'affrontare questi problemi la ragione tende a sbarazzarsi dei vincoli posti dall'esperienza, come una colomba che si immagini sia più facile volare in uno spazio vuoto d'aria. Ma la colomba senz'aria non si sostiene. Occorre dunque che a metafisica giustifichi la sua pretesa a costituirsi come scienza, mostrando la legittimità dei propri giudizi sintetici a priori
LA CRITICA DELLA RAGIONE Tracciare una nuova via tra DOGMATISMO/SCETTICISMO Significato di CRITICISMO Trovare i principi su cui è fondata la conoscenza obiettiva La ragione stessa senza nulla dare per presupposto, istituisce una sorta di tribunale che la la tuteli nelle sue giuste pretese, ma tolga di mezzo quelle prive di fondamento, questo tribunale non è altro che la critica della ragione pura a se stessa
TRASCENDENTALE 1. TRASCENDENTALE = Elemento formale della conoscenza Non si tratta di verità innate (come tradizionale impostazione razionalistica) trascendentale si oppone a empirico, perchè si riferisce a ciò che non ha origine nell'esperienza, ma si oppone anche a tracendente poichè indica una modalità di conoscere, che pur essendo a priori si realizza solo in rapporto con l'esperienza. chiamo trascendentale ogni conoscenza che non si occupa di oggetti ma del ns modo di conoscenza degli oggetti in quanto deve essere possibile a priori Kant 2. TRASCENDENTALE non è un contenuto, ma una forma del conoscere, l'insieme di quegli elementi a priori che rende possibile una conoscenza oggettiva
LA RIVOLUZIONE COPERNICANA DI KANT TRASCENDENTALE è l'indagine sulle condizioni di possibilità dell'esperienza Con tale concetto si passa dall'indagine sulle cose al nostro modo di conoscere le cose Riorientamento complessivo di tutta la tematica gnoseologica (RIVOLUZIONE COPERNICANA) Non esiste prima un oggetto di cui poi noi facciamo esperienza, ma il modo in cui si costituiscono gli oggetti dell'esperienza è determinato dalle funzioni trascendentali della ragione COME CONOSCIAMO? COME CONOSCIAMO? 1. Kant risponderà alla domanda rispetto ai diversi livelli dell'attività conoscitiva 2. COME non significa indagine psicologica, non si chiede come si formino in noi le sensazioni e i concetti, quali sono le funzioni psichiche di quando pensiamo o conosciamo (cfr Locke) 3. COME significa a quali CONDIZIONI è possibile una conoscenza obiettiva? 4. Quali CONDIZIONI devono essere soddisfatte affinché i giudizi che noi pronunciamo nella conoscenza del mondo, nella vita morale, nell'esperienza estetica, siano pensabili come oggettivi, ovvero universalmente e intersoggettivamente validi, condivisibili e comunicabili?