Rvf 71-75 Trittico di canzoni dedicate agli occhi (71-73) Canzoni definite «sorelle» da P. stesso, cfr. Rvf 72, v. 76 Collegamento tra le canzoni nei congedi: tema dell ispirazione e della stanchezza (limiti fisici connessi con la materialità della scrittura) Schema metrico comune alle 3 canzoni: abcbac CDEeDfDFF concedo: ABB Numero di stanze analogo: Rvf 71, 7 stanze; Rvf 72, 5 stanze; Rvf 73, 6 stan Elogio/inno degli occhi di Laura in 3 tempi
I tre tempi dell elogio Rvf 71 Perché la vita è breve elogio aperto dalla dichiarazione dei propri limiti: la vita è breve (e le forze verranno a mancare, cfr. congedo di Rvf 73); cfr. la captatio benevolentiae che apre Donne che avete intelletto d amore canzone rivolta direttamente agli occhi di Laura due motivi: il pianto silenzioso e la gioia del canto lessico mistico, cupio dissolvi: «neve divengo», «venir men», «sfaccia» «di me fa stracio» Rvf 72 Gentil donna i veggio tema della dulcedo: asserzione del valore salvifico degli occhi Rvf 73 Poi che per mio destino elogio degli occhi che lo guidano verso il bene come stelle (st. IV) e dichiarazione del limite della propria parola poetica (st. VI): ineffabile e fenedor
Lo stile «Nelle Canzone degli occhi [ ] la scrittura è immediata rispetto al pensiero, come appunto nel monologo interiore, è una scrittura «in diretta». Uno dei sintomi è il valore aspettuale del Presente che nelle nostre canzoni assume esplicitamente una funzione cronodeittica, indicante lo scorrere del tempo che accompagna la scrittura. Da qui, dalla creazione di questo clima davvero sorprendente, possiamo capire la necessità per Petrarca di realizzare uno stile che dia l effetto di naturalezza, di una notazione mimetica di un pensiero che si sviluppa dentro di sé, che sorge all istante. [ ]» (Marco Praloran, Le «canzoni degli occhi» in Id., La canzone di Petrarca. Orchestrazione formale e percorsi argomentativi, Roma-Padova, Antenore, 2003, p. 69)
Lo stile «Certo Petrarca si trovava nel difficile compito di trovare un punto di intersezione tra la naturalezza della scrittura e l altrettanto necessaria resa [ ] della complessità del ragionamento. Da qui a volte l oscurità semantica e l orientamento esitante dei nessi logici e dei collegamenti sinttattici, resa «mimetica» nel rappresentare la tensione della mente» (Marco Praloran, Le «canzoni degli occhi» in Id., La canzone di Petrarca. Orchestrazione formale e percorsi argomentativi, Roma-Padova, Antenore, 2003, p. 69)
Le canzoni degli occhi (71-73): le riprese da Dante Riprese dalla Vita Nova VN 12, Negli occhi porta la mia donna Amore Riprese dal Paradiso: Par. I, 49-54 (Dante fissa lo sguardo in Dio seguendo lo sguardo di Beatrice) Par. IV, 139-42 (sguardo di Beatrice e tema dell ineffabile) Par. XVII, 112-120 (il viaggio nei tre regni si è svolto seguendo gli occhi di Beatrice) Par. XXVIII, 1-12 (visione di Dio riflesso negli occhi di Beatrice) Lessico e immagini «dantesche» (tratte dal Paradiso): «luci» divine, «faville», «struggersi» del poeta al sole
Sonetti conclusivi Rvf 74 Io son già stanco esprime la stanchezza nei confronti della inesauribilità della materia poetica (gli occhi di Laura e il suo amore); unico periodo, senso di fatica Rvf 75I begli occhi ond i fui percosso Nonostante il limite proprio della lingua umane (quartine), Petrarca elogia gli occhi vittoriosi di cui non si stanca di parlare (terzine)