PROCEDURA CORRETTA IDENTIFICAZIONE PAZIENTE



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Pagina 1 di 11 CORRETTA IDENTIFICAZIONE PAZIENTE Rev. data Causale della modifica 00.01 28/12/2012 Revisione Revisionata da Dr. F. Parrinello Dr. G. Famà C.I. M. Donia Condivisa/Valutata da Dr. F. Parrinello Valutata da Approvata da Resp. U.O. Qualità Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Sanitario Dr. F. Parrinello firmato firmato Data Atto formale Approvazione Aziendale 08/01/2013 Prot n 60/CS Il Commissario Straordinario firmato 1

Pagina 2 di 11 Dr. Armando Caruso 2

Pagina 3 di 11 Indice 1. Scopo/Obiettivo: pg 3 2. Campo di applicazione: pg 3 3. Destinatari pg 4 4. Politica aziendale identificazione paziente pg 4 5. Modalità Operative identificazione neonato pg 6 6. Matrice delle Responsabilità pg 8 7. Indicatori/Parametri di controllo pg 8 8. Lista di distribuzione pg 8 3

Pagina 4 di 11 Scopo/Obiettivo: Lo scopo della utilizzazione della presente procedura è quello di rendere certa l identificazione durante la fase del ricovero (in particolar modo è importante quando il paziente non è collaborante o non è cosciente) e nel corso delle prestazioni cliniche ambulatoriali. La corretta identificazione da parte degli operatori sanitari è fondamentale per garantire una cura sicura e appropriata. Gli errori di identificazione si possono verificare in tutte le fasi del percorso assistenziale e possono riguardare pazienti sedati o disorientati ma anche pazienti vigili. L obiettivo di questa procedura è duplice: identificare un individuo in modo attendibile, in quanto persona destinataria della prestazione o del trattamento; verificare la corrispondenza tra il servizio o il trattamento e l individuo. È necessario migliorare il processo di identificazione soprattutto in particolari momenti quali la somministrazione di farmaci, la trasfusione di sangue ed emocomponenti, il prelievo di sangue o di altri campioni biologici per gli esami clinici, l esecuzione di esami diagnostici di imaging, di procedure invasive o di interventi anestesiologici e/o chirurgici o prima del trasferimento ad altra U.O., onde eliminare ogni possibile errore di scambio persona. La corretta identificazione prevede diverse modalità: il nome, la data di nascita, un numero di identificazione univoco, un braccialetto con codice a barre o con RFID. N.B. Il numero di stanza, letto o reparto non possono essere utilizzati in quanto non sono affidabili. Campo di applicazione Il protocollo si applica a tutte le strutture operative dell Azienda relativamente alla identificazione nei seguenti casi: somministrazione di farmaci, somministrazione di sangue ed emocomponenti, prelievi di sangue o di altri campioni biologici per gli esami clinici, esecuzione di esami diagnostici di imaging, 4

Pagina 5 di 11 esecuzione di procedure invasive o di interventi chirurgici e/o anestesiologici prima del trasferimento ad altra U.O., onde eliminare ogni possibile errore di scambio persona. Gli ambiti considerati dalla procedura si riferiscono a: prestazioni di pronto soccorso ricoveri programmati ricoveri in day hospital / day surgery prestazioni di diagnosi e cura ambulatoriali Destinatari Il presente protocollo deve essere utilizzato da tutto il personale sanitario e di supporto (OSA, OSS, etc) di tutte le UU.OO. ed i servizi dell Azienda quale pratica di identificazione in tutte le sedi e in tutte le situazioni. Politica aziendale per la corretta identificazione In attesa della attuazione dell identificazione mediante braccialetto con codice a barre in tutte le UU.OO., tutto il personale sanitario e di supporto che si trova coinvolto nel processo di erogazione di prestazioni individuali al paziente deve effettuare la corretta identificazione dello stesso. Nome, cognome e data di nascita rappresentano il requisito minimo per una identificazione corretta. Di norma, questi dati devono essere integrati da ulteriori generalità, per esempio dal numero di ricovero (esclusivo) o il codice fiscale. Per i pazienti ignoti, deve essere utilizzato un codice identificativo alfanumerico (esclusivo) di Paziente ignoto da trascrivere sulla documentazione, in attesa di elementi identificativi che possono essere dedotti da documenti di identificazione. La corretta identificazione si applica in tutte le seguenti situazioni: somministrazione di farmaci, somministrazione di sangue ed emocomponenti, prelievi di sangue o di altri campioni biologici per gli esami clinici, esecuzione di esami diagnostici di imaging, esecuzione di procedure invasive o di interventi chirurgici. Procedure diagnostiche o terapeutiche in regime ambulatoriale trasferimento in altra U.O. 5

Pagina 6 di 11 La misura di sicurezza adottata, legata alla gestione del rischio Clinico, attua le indicazioni del Ministero della Salute e soddisfa gli standard JCI per la corretta identificazione. La modalità corretta di identificazione prevede due passaggi: 1. la verifica verbale: l operatore chiede espressamente con domanda aperta l identità del paziente (Nome e Cognome) e la sua data di nascita. (es. Mi può dire cortesemente il suo Nome e Cognome e la sua data di nascita? ); La domanda dell operatore NON deve suggerire la risposta (es. Lei è il Signor Giuseppe Bianchi, nato il 13/07/1943? ); 2. Una volta che il paziente ha confermato i due identificativi l operatore confronta l identità riferita dal paziente con quella indicata sulla documentazione relativa alla prestazione da effettuare ( scheda clinica / richiesta di esame). L identificazione deve essere eseguita dallo stesso operatore immediatamente prima di svolgere le procedure e i trattamenti sopra citati. Il controllo di identità deve essere messo in atto, anche quando il paziente è conosciuto dall operatore che esegue la prestazione e che, con la propria firma, certificherà di averla eseguita. Il numero di stanza, di letto, di reparto o la patologia NON possono essere utilizzati per l identificazione. Al fine di evitare il verificarsi dello scambio di neonati appare necessario promuovere ed assicurare l identificazione del neonato al momento della nascita e durante la degenza, con procedure che non lascino adito a possibili errori. Per garantire la sicurezza nella U.O. di Ostetricia deve essere utilizzato il sistema di identificazione del neonato mediante l utilizzo di un braccialetto identificativo per la puerpera e per il neonato. Al braccialetto, indossato dalla madre già prima di entrare in sala parto, deve essere legato un altro braccialetto più piccolo che verrà staccato e infilato al polso o alla caviglia del bambino subito dopo il parto, spontaneo o operativo, e comunque all interno della sala parto o della sala operatoria. I due braccialetti devono riportare il codice identificativo della struttura e lo stesso numero progressivo identificativo prestampato; qualora le circostanze lo richiedano possono essere aggiunti, oltre al numero progressivo, altri elementi identificativi (dati relativi alla puerpera, data di nascita del neonato, ecc.). In caso di parto plurimo ogni neonato ha un braccialetto con numero progressivo, corrispondente alla cronologia della nascita, sul quale viene riportato l ordine di genitura. Alla puerpera viene applicato il corrispondente braccialetto per ogni neonato. L ostetrica o il personale infermieristico dedicato all assistenza del neonato è responsabile della immediata identificazione del neonato, effettuata tramite l applicazione degli appositi braccialetti. Lo stesso numero progressivo di identificazione verrà riportato sul registro nascita/parti insieme ai dati relativi all evento nonché sulle cartelle cliniche della puerpera e del/dei neonato/i. 6

Pagina 7 di 11 Durante la degenza, al momento della consegna del neonato alla puerpera, il personale sanitario dedicato all assistenza del neonato deve controllare che gli elementi identificativi sul bracciale del neonato corrispondano agli elementi identificativi riportati sul bracciale della puerpera. Al momento della dimissione del neonato il personale sanitario dedicato all assistenza del neonato dovrà accertare che il neonato sia ancora provvisto del braccialetto di identificazione. In qualsiasi momento assistenziale che dalla nascita conduce alla dimissione del neonato il personale addetto alle cure neonatali che rilevi elementi di dubbio sulla appropriatezza o elementi di inadempienza deve darne immediata segnalazione alla direzione sanitaria. Modalità operative per l'identificazione del neonato al momento della nascita Al fine di evitare il verificarsi dello scambio di neonati appare necessario promuovere ed assicurare l'identificazione del neonato al momento della nascita e durante la degenza, con procedure che non lascino adito a possibili errori utilizzando la tecnica del braccialetto. È indispensabile che siano dichiarate e descritte ed esposte in maniera ben visibile le modalità della procedura dell'applicazione contemporanea dei braccialetti al neonato e alla puerpera, con l'indicazione degli operatori responsabili di questo atto, come specificato di seguito: Ad ogni puerpera e neonato dovrà essere applicato un braccialetto che riporti oltre al codice identificativo della struttura, lo stesso numero progressivo identificativo prestampato. I due braccialetti, originariamente uniti e di misura differente verranno separati e applicati a puerpera e neonato (al polso o preferibilmente alla caviglia del neonato) subito dopo il parto, spontaneo o operativo e comunque all'interno della sala parto o della sala operatoria. In caso di parto plurimo ogni neonato avrà un braccialetto con numero progressivo, corrispondente alla cronologia della nascita, sul quale sarà riportato l'ordine di genitura. Alla puerpera verrà applicato il corrispondente braccialetto per ogni neonato. L'ostetrica o il personale infermieristico dedicato all'assistenza del neonato è responsabile della immediata identificazione del neonato, effettuata tramite l'applicazione degli appositi braccialetti. Si suggerisce di mostrare alla puerpera ed alla persona che eventualmente l'accompagna i braccialetti ancora uniti, invitando a memorizzarne il numero al momento della loro applicazione. Lo stesso numero progressivo di identificazione verrà riportato sul registro nascita/parti insieme ai dati relativi all'evento nonché sulle cartelle cliniche della puerpera e del/dei neonato/i. Nel caso di neonato che dal letto di parto debba essere trasferito per qualsiasi motivo nell'isola neonatale o nelle aree di Terapia Intensiva/Terapia sub-intensiva/patologia Neonatale o comunque in aree di degenza neonatale, il neonatologo o il pediatra o il 7

Pagina 8 di 11 personale infermieristico dedicato all'assistenza del neonato dovrà accertare che al neonato sia stato applicato il braccialetto di identificazione e dovrà avere cura della continuità del suo posizionamento durante tutte le fasi del trasferimento. Qualora le condizioni cliniche non lo permettessero, il braccialetto dovrà comunque accompagnare sempre la culla da trasporto e successivamente essere conservato nella culla del neonato in Unità Operativa di Neonatologia o di Rianimazione. Sarà compito dell'infermiere/a dedicato/a all'assistenza al neonato, presente di turno nell'unità Operativa accertare che il neonato sia provvisto del braccialetto di identificazione. Qualora il neonato provenga da altre aree dello stesso Ospedale o da altro Istituto/Azienda Ospedaliera sarà compito dello stesso personale accertare, al momento dell'accoglimento, che il neonato sia provvisto del braccialetto di identificazione dell'area o della struttura di origine (braccialetto che deve essere conservato fino alla dimissione) e/o rilevare eventuali altri elementi utili alla sua identificazione. L'infermiere/a dedicato all'assistenza al neonato è inoltre responsabile dell'applicazione degli altri elementi identificativi in uso nella propria Struttura. Nel caso di neonato nato al di fuori dei "punti nascita" pubblici e privati (ad esempio a domicilio, in itinere, ecc.) che necessita di ricovero sia in area dedicata alle cure neonatali minime, sia in Unità Operativa di Terapia Intensiva/Terapia sub- Intensiva/Patologia Neonatale, il personale sanitario che ha prestato assistenza o che per primo ha verificato l'evento nascita è garante della identità del neonato e della corrispondenza pueroera/neonato. Sarà compito dell'infermiere/a dedicato all'assistenza al neonato della struttura accettante applicare immediatamente al neonato il braccialetto di identificazione, sul quale devono essere riportati gli elementi identificativi dell'azienda Ospedaliera, della puerpera e la data di nascita dello stesso neonato; nel caso in cui anche la puerpera sia ricoverata, alla stessa va applicato il braccialetto con i codici e gli elementi corrispondenti. Durante la degenza, al momento della consegna del neonato alla puerpera, il personale sanitario dedicato all'assistenza del neonato deve controllare che gli elementi identificativi sul bracciale del neonato corrispondano agli elementi identificativi riportati sul bracciale della puerpera. Al momento della dimissione del neonato il personale sanitario dedicato all'assistenza del neonato dovrà accertare che il neonato sia ancora provvisto del braccialetto di identificazione. In qualsiasi momento assistenziale che dalla nascita conduce alla dimissione del neonato il personale addetto alle cure neonatali che rilevi elementi di dubbio sulla appropriatezza o elementi di inadempienza deve darne immediata segnalazione alla direzione sanitaria. 8

PAPARDO PIEMONTE CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Pagina 9 di 11 Matrice delle Responsabilità Tutti gli operatori che partecipano al processo di diagnosi, di cura e di assistenza del paziente sono responsabili dell applicazione dei comportamenti definiti dalla presente procedura.) I Direttori ed i Coordinatori infermieristici di tutte le Unità Operative sono tenuti a garantire l applicazione del protocollo presso la propria struttura. Distribuzione In attesa della attuazione dell identificazione mediante braccialetto con codice a barre, il presente protocollo viene diffuso a tutte le strutture aziendali e, secondo le indicazioni di Joint Commission International, costituisce l unica metodologia per l identificazione in tutte le fasi della diagnosi e del trattamento con il duplice obiettivo di: identificare il paziente in maniera attendibile in quanto persona destinataria della prestazione o del trattamento; verificare la corrispondenza tra la prestazione o il trattamento e quello specifico paziente. Il presente documento in originale viene conservato dall U.O. Qualità Aziendale Tutte le UU.OO. e Servizi che lo ricevono, e a cui è richiesta l adozione, devono assicurare l accessibilità dello stesso da parte di tutti i professionisti interessati ed inoltre devono essere in grado di dimostrare che tutto il personale abbia letto e conosca le informazioni e i documenti di loro competenza. Una copia dei documenti in uso sarà a disposizione nel sito internet aziendale. Le successive revisioni del documento sostituiscono quelle precedenti e saranno pubblicate sul sito internet aziendale e ne verrà data notizia alle strutture, le quali sono responsabili della rimozione del documento superato e della messa in disponibilità per gli operatori, esclusivamente del documento di ultima versione. Indicatori e monitoraggio L indicatore verifica la corretta identificazione prima della somministrazione dei farmaci, sangue ed emocomponenti, del prelievo di sangue e altri campioni biologici, dell esecuzione di terapie, procedure invasive o di interventi chirurgici e trasferimento in altra U.O. Con cadenza semestrale dovranno essere verificate: il numero di identificazioni effettuate correttamente / numero totale di opportunità di identificazione. 9

PAPARDO PIEMONTE CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Pagina 10 di 11 Redatta da Valutata da Dr. F. Parrinello firma Direttore Sanitario Aziendale Dr. F. Parrinello Firma Dr. G. Famà firma C.I. Maria Donia firma Lista di distribuzione Tutte le UU.OO.CC. ed i servizi dell Azienda Tutto il Personale Sanitario, Tecnico e Ausiliario. Responsabile U.O. Qualità 10

S.C. di Foglio di All U.O. Qualità Aziendale SEDE Si trasmette Foglio firma per presa visione procedura Dichiaro che tutto il personale coinvolto è stato informato ed ha preso visione della procedura; Copia è custodita e visionabile nella stanza N Prog. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. Cognome e Nome (stampatello) Qualifica Firma leggibile Messina li, / / Il Direttore della SC