LA PEDIATRIA MEDICA E CHIRURGICA. Medical and Surgical Pediatrics. Volume 35, Numero 3 Maggio-Giugno 2013 N. 194 ISSN 0391-5387



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103 LA PEDIATRIA MEDICA E CHIRURGICA Volume 35, Numero 3, Maggio-Giugno 2013 Newborn screening of inherited metabolic disorders by tandem mass spectrometry: G. Scaturro, C. Sanfilippo, p. 105 past, present and future M. Piccione, E. Piro, Lo screening neonatale per le patologie metaboliche ereditarie con spettrometria tandem mass: M. Giuffrè, G. Corsello passato, presente e futuro Aggiornamento delle Procedure Operative Standard per la Diagnosi W. Buffolano, A. Filia, p. 110 e la Cura dei Casi di Rosolia Congenita M. Agnese, M. Stronati, Updating Standard Procedures for Diagnosis and Treatment of Congenital Rubella Case P. Dicostanzo La terapia con nasocannule ad alto flusso nel neonato pretermine F. Ciuffini, M. Colnaghi, p. 118 High flow nasal cannulae in preterm infants A. Lavizzari, D. Mercadante, S. Musumeci, F. Mosca La digiunostomia laparo-assistita nei pazienti neurologici con malnutrizione cronica e RGE. C. Esposito, F. Alicchio, p. 125 Considerazioni tecniche ed analisi dei risultati M. Escolino, G. Ascione, Laparo-assisted jejunostomy in neurological patients with chronic malnutrition and GERD A. Settimi Un caso di rachitismo carenziale in una coppia di gemelli D. Frasca, G. Morganti, p. 130 Nutritional rickets in twins: a case report S. Cherubini Su di un caso di micropene fortemente espresso G. Bolla, I. Mammi p. 134 About a case of micropenis Endocrinopatie multiple (deficit di ormone dell accrescimento, ipotiroidismo A. Berio, A. Piazzi p. 137 autoimmune e diabete mellito) nella syndrome di Kearns-Sayre Multiple endocrinopathies (growth hormone deficiency, autoimmune hypothyroidism and diabetes mellitus) in Kearns-Sayre syndrome Violenza sessuale in un bambino/adolescente:come comportarsi all arrivo in Pronto Soccorso E. Barbero, C. Rossi, p. 141 Sexual abuse in children and adolescent: the first approach in ED F. Poletti, S. Mazza, L. Fuser, R. Visentin, L. Boscardini, G. Ballardini, A. Guala

Ped. Med. Chir. (Med. Surg. Ped.), 2013, 35: 105-109 Newborn screening of inherited metabolic disorders by tandem mass spectrometry: past, present and future Lo screening neonatale per le patologie metaboliche ereditarie con spettrometria tandem mass: passato, presente e futuro 105 G. Scaturro, 1 C. Sanfilippo, 1 M. Piccione, 1 E. Piro, 1 M. Giuffrè, 1 G. Corsello 1 Key words: tandem mass spectrometry, inborn errors of metabolism, metabolic screening, newborn Abstract Inborn errors of metabolism are inherited biochemical disorders caused by lack of a functional enzyme, transmembrane transporter, or similar protein, which then results in blockage of the corresponding metabolic pathway. Taken individually, inborn errors of metabolism are rare. However, as a group these diseases are relatively frequent and they may account for most of neonatal mortality and need of health resources. The detection of genetic metabolic disorders should occur in a pre-symptomatic phase. Recently, the introduction of the tandem mass spectrometric methods for metabolite analysis has changed our ability to detect intermediates of metabolism in smaller samples and provides the means to detect a large number of metabolic disorders in a single analytical run. Screening panels now include a large number of disorders that may not meet all the criteria that have been used as a reference for years. The rationale behind inclusion or exclusion of a respective disorder is difficult to understand in most cases and it may impose an ethical dilemma. The current organization is an important tool of secondary preventive medicine, essential for children s healthcare, but the strong inhomogeneity of the regional models of screening applied today create in the Italian neonatal population macroscopic differences with regards to healthcare, which is in effect mainly diversified by the newborn s 1 Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno Infantile, Università degli Studi di Palermo Indirizzo per la corrispondenza (Corresponding author): Mario Giuffrè Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno Infantile Via Alfonso Giordano, 3 90127 Palermo Tel./Fax +39 091 6555452 Email: mario.giuffre@unipa.it place of birth, in possible violation of the universal criterion of the equality of all citizens. Carefully weighed arguments are urgently needed since patient organizations, opinion leaders and politicians are pressing to proceed with expansion of neonatal population screening. Riassunto Gli errori congeniti del metabolismo sono malattie ereditarie causate dalla carenza di un enzima funzionale, trasportatore transmembrana o proteina, che si traduce poi in blocco della via metabolica corrispondente. Gli errori congeniti del metabolismo, presi singolarmente, sono rari. Tuttavia, come gruppo queste malattie sono relativamente frequenti e spesso caratterizzate da alta incidenza di mortalità neonatale. La diagnosi, pertanto, dovrebbe avvenire in una fase pre-sintomatica. Recentemente, l introduzione di metodi di spettrometria di tandem massa per le analisi dei metaboliti ha cambiato la nostra capacità di rilevare metaboliti in piccoli campioni ed ha fornito i mezzi per rilevare un gran numero di malattie metaboliche in un unica seduta analitica. I pannelli di screening includono, ad oggi, un gran numero di disturbi che non soddisfano i criteri utilizzati come riferimento per anni. Il razionale alla base dell inclusione o dell esclusione di un rispettivo disordine è difficile da definire nella maggior parte dei casi e può imporre un dilemma etico. L attuale organizzazione è un importante strumento di medicina preventiva secondaria, indispensabile per la salute dei bambini, ma la forte disomogeneità dei modelli regionali di screening applicati oggi crea, nella popolazione italiana neonatale, macroscopiche differenze per quanto riguarda le cure, che sono effettivamente diversificate in base al luogo di nascita del neonate, in possibile violazione del criterio universale della parità di tutti i cittadini. Un approfondito dibbatito in tal senso, è urgentemente necessario poiché le organizzazioni di pazienti, mezzi di informazione e parte dei rappresentanti politici pressano per l espansione dello screening nella popolazione neonatale.

106 M. GIUFFRÈ E COLL. Scientific and historical background The congenital disorders associated with growth retardation and/or intellectual disabilities may recognize different etiologies: environmental and genetic causes among which metabolic diseases, monogenic diseases, 1 syndromes, submicroscopic chromosomal aberrations. Recently, the introduction of modern techniques such as array-cgh 2 and tandem mass spectrometric methods for metabolite analysis has changed our ability to detect intermediates of metabolism in smaller samples and provides the means to detect a large number of metabolic disorders in a single analytical run. Inborn errors of metabolism are permanent and inherited biochemical disorders, also sometimes known as inherited metabolic diseases. The term inborn errors of metabolism was coined in the early 1900s by Garrod, 3 who described the first alkaptonuria. In general, an inborn error of metabolism is caused by lack of a functional enzyme, transmembrane transporter, or similar protein, which then results in blockage of the corresponding metabolic pathway. There may be accumulation of metabolites prior to the metabolic block, and/or deficiency in the ultimate product(s) of the pathway. Both may provide a means of therapeutic intervention, either by restricting the supply of precursors to the pathway or by supplying a missing product, or both. Approximately half of all inborn errors of metabolism can be treated biochemically, although the success of such treatment is variable. Taken individually, inborn errors of metabolism are rare. However, as a group these diseases are relatively frequent and collectively their incidence may approach 1 in 800 to 2500 births. 4 Their collective importance is growing and they occupy a significant place in the practice of paediatrics and in general medicine, because clinical presentation may occur in any age group, from fetuses and newborn to adulthood. Neonatal onset is common because the early neonatal period is a time of prevalent catabolism. 4 Many important molecules, produced at birth, are likely involved in earlyonset and late-onset diseases and their role in complex metabolic pathways is currently investigated. 6,7 Together with prematurity, 8,9 infections 10-13 and congenital malformations, 14-16 inborn errors of metabolism may account for most of neonatal morbidity/mortality and need of health resources. The detection of genetic metabolic disorders should occur very early in life, in a presymptomatic phase, before health, growth and neuromotor development could be affected by the metabolic error. In the early 1960s, Guthrie developed the first method applicable to whole population screening for phenylketonuria (PKU). 17 In this assay, he measured phenylalanine in blood spots on filter paper using a bacterial inhibition assay. Since it was instituted the first newborn screening program for PKU in 1962, it was already recognized that early detection of the disease and early introduction of a diet, poor in phenylalanine resulted in a significant decrease in morbidity as well as significant savings of medical costs. 18 The criteria for inclusion of a new disease test into a newborn screening program continue to evolve. Currently the disorders included in most newborn screening programs essentially meet defined criteria, summarized in table 1. 19 Phenylketonuria (PKU) serves as an excellent example of a metabolic disorder that fulfills these criteria. The incidence of PKU is about 1 in 14.000 in USA, 1 in 10.000 in Italy. The phenotype is well defined. The natural history of the untreated disease is characterized by a severe neurodegenerative course, but early diagnosis and treatment significantly improve the outcome. 20 Based on the success of the screening for PKU, programs have been extended with the same benefit to other conditions (congenital hypothyroidism, congenital adrenal hyperplasia, etc.) during the later decades of the twentieth century. 21 More recently, newborn screening and genetic testing have expanded rapidly with the advent of multiplex and/or DNA technologies. Until the late 1990s, screening tests were relatively simple and inexpensive. Recently, the introduction of the tandem mass spectrometric methods for metabolite analysis has changed our ability to detect intermediates of metabolism in smaller samples and it has supplied greater efficiency with fewer tests. 22 Expanded newborn screening with Tandem Mass Spectrometry (MS/MS) provides the means to detect a large number of metabolic disorders in a single analytical run. Screening panels now include a large number of disorders that may not meet all the criteria that have been used as a reference for years. State of the art In many countries, such expansion of newborn screening (NBS) programs has been driven by technological advances, public pressure (lobbying of advocacy groups), the entry of large private laboratories providing NBS services, and international recommendation with the aim of harmonization of national plans for rare diseases. 23 In 2005, the American College of Genetics and Genomics 24 recommended 29 core disorders for which they found evidence of benefit. The disorders chosen to be included in European newborn screening programs differ considerably. Given that all European populations and also largely the USA have a common genetic background, the reason for these differences cannot be explained by major differences in disease prevalence but only by different approaches to the estimation of risks and benefits. In the most restrictive European countries, only medium chain acyl dehydrogenase deficiency (MCADD) is screened in addition to PKU (UK, Switzerland). Twenty disorders are screened in NBS program of Austria. 25 In Germany, where extended screening started in 1999, health authorities decided in 2005 to limit the number of metabolic disorders to be detected by MS/MS to 10 and decided that all analytes that are not needed for this purpose have to be suppressed or deleted immediately after the analysis. The disorders that have been omitted include some conditions that are regarded as non-diseases or at least as biochemical abnormalities with doubtful pathological meaning. 3-Methylcrotonyl carboxylase deficiency, thought to be a rare disorder with severe neurological pathology,

EXPANDED NEWBORN SCREENING 107 Table 1 SCREENING CRITERIA. Screening criteria have a significant incidence in the population screened are clinically well defined with the untreated natural history characterized; have a well-defined biochemical phenotype; cause significant morbidity and/or mortality; are treatable, where treatment improves outcome; testing is safe, simple and sufficiently sensitive; specific confirmatory testing is available; testing, treatment and treatment outcome are cost effective with respect to non-treatment had been detected in an appreciable number of newborns and in their clinically unaffected mothers. 26 Therefore, the disorder has been excluded from the German panel. The rationale behind inclusion or exclusion of a respective disorder is difficult to understand in most cases. In some cases this restriction may impose an ethical dilemma. The more global approach of screening for all of the potentially detectable conditions, while partially neglecting the classical screening criteria, burdens the health care system and the affected individuals. It was shown that falsepositive results by expanded screening may cause disruption of family life through a combination of unnecessary hospitalizations, high parental stress, and parent child relationship dysfunction. 27 Part of the decision concerning inclusion of certain disorders depends on organizational and timing differences among different countries. In the UK the recommended date for taking the blood sample is the 5th day of life, whereas in the USA, in Germany or in Italy the blood sample is obtained by the 2nd day of life with the result being available at the 3rd to 5th day of life, enabling early intervention. It seems clear that in the UK the most common organic acidurias, methylmalonic aciduria and propionic aciduria, may manifest their symptoms before the screening sample is taken or before the result will be available, without benefit of the NBS program to the patient. 28 Considering the complexity of decisions, it is hoped that screening policies will become standardized between European countries, and of course also between screening centres within one country, with regard to all aspects of analytical and organizational steps in the process of newborn screening. Increasing knowledge about the natural course of diseases and their variants, new treatment options, and analytical developments improving sensitivity and/or specificity of screening tests are some of the reasons for the necessity to re-assess expanded screening for additional disorders. Timely and aggressive treatment may change the outcome in some diseases which were previously classified as nontreatable conditions, thus justifying the inclusion of, in example glutaric aciduria type I, as a screening disease. 29 Common projects for quality control and assessment, as well as expert medical judgement, are urgently needed at a European level and should result in standardization of the screening panels and of the spectrum of analysed metabolites, as well as in suggestions for the sizes of screening laboratories, analytical procedures, follow-up management and proficiency and quality testing. In Italy neonatal screening program has been mandatory for congenital hypothyroidism, cystic fibrosis, and phenylketonuria since 1992. Moreover, on the basis of regional laws other screening programs for endocrinopathies and inborn errors of metabolism are performed in some Italian Regions. This implies that every year about 550.000 dried blood spot (DBS) cards from all Italian newborns are collected and analyzed in the 32 Screening Centers active in our country. A recent survey performed by the Italian Society for the Study of Metabolic Diseases and Neonatal Screening (SIMMESN) revealed a significant dishomogeneity among screening laboratories in the management of residual DBS in terms of time of retention, requirement of parental consent and use of the samples, and this dishomogeneity created important ethical issues. In order to achieve an appropriate balance between respecting the rights of newborns and their parents versus the potential for public good deriving from the use of DBS for research purposes, the Joint Group National Committee of Bioethics - National Committee for Biosafety Biotechnologies and Life Sciences have recommended developing a National Network of Regional Newborn Screening Repositories for collection of residual DBS, coordinated by the Italian National Institute of Health. 30 Table 2 Region Tuscany Liguria Lazio Veneto, Emilia Romagna, Sicily Lombardy, Marche, Campania ITALIAN REGIONS IN WHICH A PROGRAM OF EXPANDED NEWBORN SCREENING IS ACTIVE OR ASSESSMENT OF FEASIBILITY PROJECTS IS ONGOING. Description of expanded newborn screening programme regional programme of expanded newborn screening, in line with the specific legislative decree of the Tuscany region. pilot regional programme of expanded newborn screening, with the collection of the parentsʼ informed consent, approved by the regional healthcare authorities. pilot subregional programme of expanded newborn screening. dissemination of regional deliberations for the activation in a near future of programmes of expanded newborn screening. there are currently assessments of projects of feasibility, not yet approved or activated by the competent regional Authorities.

108 M. GIUFFRÈ E COLL. Future perspectives As highlighted in the annual reports of the Italian Society of Neonatal Screening (SISN), in our Country there are 32 active Centres of Neonatal Screening, with a very diversified pool of patients according to area size (Sub-regional, Regional, Interregional) and number of samples (from < 5,000 born/year to > 100,000 born/year), 22 of them at the moment carrying out different regional programs, according to the local organization, defined by the competent regional Authority. It is clear that the current organization is an important tool of secondary preventive medicine, essential for children s healthcare, but the strong inhomogeneity of the regional models of screening applied today, for the profound differences in the composition of the panel of screened pathologies, create in the Italian neonatal population (in possible violation of the universal criterion of the equality of all citizens) macroscopic differences with regards to healthcare, which is in effect mainly diversified by the newborn s place of birth. It is also important to stress how the careful reading of the scientific documentation issued by the SISN-SISMME Society highlights also a considerable further inhomogeneity due to the organization and technical management of each single regional screening program, with numerous indicators (catchment area, cut-off values, recall index, analytical strategies of selection, efficiency index, etc.) presenting a discretional variability that is not always justified by scientific evidence or by strictly economy management reasons. 31 Carefully weighed arguments are urgently needed since patient organizations, opinion leaders and politicians are pressing to proceed with expansion of neonatal population screening. In addition to disorders of amino acid, organic acid and fatty acid oxidation metabolism, MS/MS may help in screening newborns for other inborn errors of metabolism. Recently, Li et al. 32 demonstrated the utility of MS/MS in measuring the lysosomal enzymes responsible for Gaucher, Fabry, Neimann-Pick A/B, Pompe and Krabbe diseases. Additional groups of disorders including lysosomal storage disorders 33 and X-linked adrenoleukodystrophy 34 are awaiting implementation in diagnosis and treatment. The national health care systems are especially independent within the EU, thus a common political solution is not expected and does not seem desirable. The annual regional European meetings of the International Society of Newborn Screening could provide the first informal platform to organize Europe in respect of a voluntary basis. References 1 Piccione M, Niceta M, Antona V, Di Fiore A, Cariola F, Gentile M, Corsello G. Identification of two new mutations in TRPS 1 gene leading to the tricho-rhino-phalangeal syndrome type I and III. 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110 Ped. Med. Chir. (Med. Surg. Ped.), 2013, 35: 110-117 Aggiornamento delle Procedure Operative Standard per la Diagnosi e la Cura dei Casi di Rosolia Congenita Updating Standard Procedures for Diagnosis and Treatment of Congenital Rubella Case W. Buffolano, 1 A. Filia, 2 M. Agnese, 1 M. Stronati, 3 P. Dicostanzo 1 Key words: Rosolia congenita sindrome, diagnosi, management, complicazioni ed esiti Riassunto La complicanza più temibile della rosolia contratta in gestazione è la rosolia congenita, che può complicarsi con aborto, morte endouterina, difetti congeniti multipli (cuore, occhio, udito, SNC), esiti a distanza e ridotta attesa di vita. Obbiettivo dei programmi vaccinali contro la rosolia è pertanto la prevenzione della rosolia congenita. La strategia combinata di eliminazione Morbillo-Rosolia (riduzione dell incidenza dei casi <1/100.000 nati vivi) attraverso la vaccinazione universale della popolazione dei nuovi nati è di dimostrata efficacia, quando le coperture della I dose siano stabilmente superiori al 95% e si realizzi il recupero alla vaccinazione della popolazione adulta suscettibile. Per la certificazione dell avvenuta eliminazione, è fondamentale acquisire l abilità di riconoscere i casi di RC, utilizzando adeguatamente e tempestivamente le risorse per la diagnosi, anche in caso di forma non manifesta alla nascita. Con il presente documento si intende offrire supporti al sospetto e alla conferma diagnostica dei casi di rosolia congenita, anche dopo l anno di età, mediante il ricorso a tecniche non routinarie sierologiche o di misura di mediatori della risposta immune. Sono altresì discussi i supporti per la definizione della gravità di esordio (rosolia congenita sindrome o infezione) e la programmazione delle cure a breve e lungo termine dei casi di RC. 1 Centro Coordinamento Infezioni Perinatali- Regione Campania, Università Federico II, Napoli, Italia 2 Reparto Epidemiologia delle Malattie Infettive, Centro Nazionale Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma 3 Neonatologia, Patologia Neonatale e Terapia Intensiva, Fondazione IRCCS- Policlinico San Matteo, Pavia Indirizzo per la corrispondenza (Corresponding author): Wilma Buffolano Centro Coordinamento Infezioni Perinatali - Regione Campania, Azienda Universitaria Policlinico, via Pansini n 5, Ed. 9H, 80131- Napoli, Italia Tel. +39-081 7462914; Fax +39-081 7462979; e-mail: wilma@unina.it Abstract Congenital Rubella is the dramatic consequence of rubella during gestation. A combined strategy of Measles and Rubella universal vaccination on children and selective vaccination of susceptible women has been shown effective in the elimination of congenital rubella requiring an incidence of <1 case of CRS per 100,000 live births. Verification processes of rubella elimination require that physicians early and appropriately diagnose all cases of congenital rubella, including those unpatent at birth. The paper highlights clinical and laboratory aspects channeling diagnosis of congenital rubella infection or syndrome even after the first year of life, and the short- and long-term management criteria. Prefazione La rosolia è un infezione virale acuta esantematica, di cui la rosolia congenita (RC) è la complicanza della forma acquisita in gestazione. La rosolia non è curabile, ma può essere prevenuta con la vaccinazione, sfruttando la piastra offerta dalla strategia di eliminazione del morbillo, con il vaccino trivalente Morbillo- Rosolia- Parotite. A partire dal 2003, l Italia condivide il progetto di eliminazione di morbillo e rosolia congenita lanciato dalla Regione Europea dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in 130 Paesi. 1-5 Il progetto si pone l obbiettivo di ridurre l incidenza della rosolia congenita a <1 caso su 100.000 nati vivi. Enormi sforzi sono stati compiuti e discreti risultati ottenuti; tuttavia, la rosolia in gravidanza e la RC continuano a circolare in Italia e altri Paesi EU. 6-8 Dal momento che l avvenuta eliminazione andrà certificata, è essenziale che il riconoscimento dei casi sia sistematico, oltre che attuato adeguatamente e tempestivamente, anche nelle forme non patenti alla nascita. D altra parte, la circolazione persistente della RC impone risposte al persistente e drammatico bisogno di salute. Infine, essendo la RC una patologia oltre che complessa anche potenzialmente evolutiva e imprevedibile, è necessario che il Medico di

ROSOLIA CONGENITA DIAGNOSI E TRATTAMENTO 111 Medicina Generale (MMG) mantenga l allerta su eventuali complicanze tardive, una volta che il soggetto con RC sia divenuto adulto. Pediatra e MMG dovranno altresì favorire in chi accudisce il paziente capacità di percezione su eventuali cambiamenti che possono annunciare complicanze tardive. Il presente documento, di aggiornamento e integrazione delle Procedure Operative Standard elaborate in collaborazione tra Società Italiana di Neonatologia (SIN) e Istituto Superiore di Sanità (ISS) a sostegno del Piano di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita, 2004-2007, è rivolto sia al neonatologo, cui compete la sorveglianza sui casi incidenti di RC, sia ai pediatri (ospedalieri e/o di Libera Scelta), che possono trovarsi nella necessità di attuare retroattivamente la diagnosi di RC o sue complicanze, nonché agli specialisti che delle complicanze della RC si fanno carico. Intende, insomma, rivisitare i criteri per sospetto diagnostico, definizione di severità della forma alla nascita, appropriata gestione a lungo termine dei pazienti con RC, anche per misure di impatto. 9 I.a La rosolia La rosolia, è una malattia esantematica contagiosa, a decorso rapido e generalmente benigno. Il contatto interumano ravvicinato (almeno 30 minuti nella stessa stanza e a meno di 1 metro di distanza) è l elemento cruciale per la trasmissione, che avviene attraverso l aria espirata (tosse e starnuti). Nelle aree geografiche senza o con inadeguata strategia vaccinale, la rosolia decorre in modo endemico, con riaccensioni epidemiche ogni 4-9 anni (nei climi temperati il picco d incidenza si registra tra fine- inverno e inizio- primavera). Il periodo di incubazione dura in media 18 giorni (intervallo 12-23 giorni). Il periodo contagioso occupa 2-3 settimane; infatti, il virus si riproduce in nasofaringe dalla settimana che precede l esantema fino a 1-2 settimane dopo la comparsa dell esantema (periodo di stato). La viremia occupa gli ultimi giorni della fase di incubazione e l intera fase di stato. L immunità acquisita in via naturale, o in seguito a vaccinazione, è permanente ma non assoluta ed è documentabile mediante dimostrazione della presenza di anticorpi specifici (IgM e IgG) in test sierologico (Rubeo- test). Il quadro clinico caratteristico include: 1. esantema eritematoso maculopapulare confluente e fugace (durata circa 3 giorni), che compare a distanza di 14-21 giorni dal contagio: inizia in zona retro-auricolare per estendersi a volto e a tronco; man mano che l esantema diffonde, le lesioni comparse per prime scompaiono. 2. linfoadenomegalia, che precede l esantema di 5-10 giorni e persiste 10-14 giorni oltre la sua risoluzione; si localizza in zona retro auricolare, nucale e latero- cervicale; 3. sintomi generali (febbre, cefalea e rinocongiuntivite) che precedono di 1-5 giorni l esantema; 4. artralgia - artrite complicante il 70% dei casi di rosolia in donne giovani. Interessa mani, polsi e gomiti e scompare in 1-3 settimane. 10 Complicazioni poco frequenti sono la trombocitopenia e l encefalite potenzialmente mortale, che si manifesta in circa 1 caso su 6.000. Specie quando contratta durante l adolescenza o in età adulta, il periodo contagioso della malattia può decorrere non riconosciuto; infatti, nel 50% dei casi l esantema è atipico o addirittura assente. Questo interferisce con il sistematico isolamento di casi e contatti e facilita la propagazione dell infezione. Ib. La Diagnosi di rosolia Le diagnosi di rosolia su base puramente clinica non è affidabile. 11 Pertanto, il dato anamnestico di una rosolia sofferta in passato non smentisce il sospetto clinico o di laboratorio. Al di fuori della gestazione, specie nei casi in cui è riconosciuto il contatto e sono evidenziati i segni clinici predetti, è sufficiente praticare il Rubeo- test per confermare la diagnosi. Se una recente vaccinazione può essere esclusa, l infezione è confermata nelle seguenti condizioni: 1. positività delle IgM (test EIA); 2. positività delle IgG (sieroconversione o incremento su 2 campioni raccolti a distanza di 7-10 giorni e processati contemporaneamente nelle stesse condizioni operative). Se il sospetto nasce in gestazione, è indispensabile datare con buona approssimazione l epoca presunta di viremia materna, per stabilire il rischio embrio- fetale. Pertanto, è raccomandato il ricorso a una ulteriore conferma diagnostica, attraverso test sierologici di II livello o esami virologici. Infatti, IgM specifiche con lunga persistenza (mesi o anche anni dopo l infezione naturale) sono state registrate nel 2-3% delle gestanti e false positività delle IgM con bassi livelli di IgG al Rubeo test sono stati riscontrati anche in infezioni diverse dalla rosolia. 12,13 Un test di conferma consolidato, anche se non completamente standardizzato, è quello dell avidità delle IgG, che misura la percentuale di IgG di sottoclasse 1 sul totale delle IgG specifiche prodotte dal paziente in risposta all infezione. Una avidità alta è associata a risposta sierologica matura (a distanza di 4 e 8 settimane dall esantema, rispettivamente il 100% e 50% dei soggetti presenta bassa avidità delle IgG- rosolia specifiche; dopo 4 mesi, la percentuale di soggetti con bassa avidità si riduce a <10%). Dunque, un test di avidità elevato depone contro una infezione nelle precedenti 16 settimane. 14 Purtroppo, i risultati ottenuti con i diversi kit del commercio non sono ancora univoci e questo ne complica l interpretazione, che va affidata a persona esperta della malattia e del test. 15 La vaccinazione interferisce con i risultati del test di avidità, inducendo una maturazione (incremento percentuale delle IgG1 nel tempo) più lenta di quella conseguente la malattia naturale. Nel 50% dei vaccinati, il test raggiunge il picco in 10-12 mesi. In circa il 30% dei soggetti immunizzati (in via naturale o con la vaccinazione) il test rimane in zona grigia, anche per anni. Nelle reinfezioni, avidità elevate sono sviluppate in appena 2-4 settimane. Un altro test di conferma consolidato e commercializzato, ma meno diffuso, è l immunoblotting (IB), che identifica anticorpi prodotti contro 3 proteine strutturali del virus, due dell envelope (E1 e E2) e una del core (C). In seguito all esantema, anticorpi contro l antigene E1 sono prodotti in 7-30 giorni (positività della banda omologa), mentre quelli contro l antigene E2 sono evidenziabili dopo 2-4 mesi (specie se si utilizzino antigeni ricombinanti). 16 Gli anticorpi contro l antigene C compaiono in fase acuta e scompaiono dopo 3 anni. Il test IB consente la diagnosi differenziale tra rosolia infezione vera (IB E1 +) e falsa positività delle IgM (IB E1- e C-), nonché tra infezione pregressa (E2+ e E1+) e infezione recente (E1+ e E2-). 17

112 W. BUFFOLANO E COLL. Tabella 1 MANIFESTAZIONI CLINICHE DESCRITTE IN ASSOCIAZIONE CON LA ROSOLIA CONGENITA. Nascita Generali Restrizione crescita endouterina Precoci Cardiovascolari Stenosi periferica a. polmonare Basso Peso nascita (early) Stenosi valvolare polmonare Prematurità Dotto Arterioso Pervio Aborto spontaneo Difetto InterAtriale, Difetto InterVentricolare Precoci Occhio Opacità corneali Miocardite (early) Cataratta Anomalie Arco Aortico Corioretinite Diversi Polmonite interstiziale Retinite pigmentosa Ipoplasia timica Microftalmia Stenosi a. renale e ipertensione SNC Idrocefalia/ Fontanella a. ampia Tardive SNC Ipotonia Microcefalia (late) Ritardo sviluppo psicomotorio Meningoencefalite Deficit Uditivo Anomalie comportamento Autismo/ Psicosi Convulsioni o equivalenti Panencefalite progressiva (letargia/ irritabilità/ suzione stentata/ automatismi) Addome Epatosplenomegalia Ghiandole endocrine Deficit GH Iperbilirubinemia (diretta) Iper- o ipo- tiroidismo Cute Blueberry- muffin rash Diabete giovanile o mellito Porpora trombocitopenica Pubertà precoce Da: Buffolano W. et al. Ped. Med. Chir. (Med. Surg. Ped.),2004, 26: 9-18 (modificata) II. La rosolia congenita La rosolia, contratta in gravidanza, può essere trasmessa per via diaplacentare, anche quando sia decorsa senza manifestazioni cliniche. Alla RC possono associarsi difetti congeniti molteplici, che configurano una caratteristica sindrome (RC- sindrome), in cui sono primariamente coinvolti apparato uditivo, visivo e cardiovascolare, nonché sistema nervoso. 18 Complessità ed evolutività della RC sono riconducibili ai 2 effetti patogeni del Rubivirus, che esplica un effetto citopatico acuto sull endotelio, con conseguente danno della parete dei vasi sanguigni, e un effetto inibente cronico sulla replicazione cellulare (sia in fase organogenetica che non). Il ritardo di crescita somatica (sia intra- che extra- uterina) è un segno costante della RC, persino delle infezioni del III trimestre di gestazione. Ne consegue che l esclusione della RC- sindrome è buona pratica clinica in ogni caso di ritardo di crescita intra- uterina se la donna non dispone di prove di protezione acquisita prima del concepimento. Purtroppo, la diagnosi ultrasonografica prenatale di RC è difficile. IIa. Manifestazioni Cliniche Le manifestazioni cliniche della RC sono tradizionalmente distinte su base cronologica in 1. precoci (transitorie o permanenti) e 2. tardive (Tab. 1). Le varie fasi di malattia non possono essere considerate reciprocamente esclusive. L insieme delle manifestazioni transitorie configura la cosiddetta Expanded Rubella Syndrome dell esordio severo, un quadro clinico drammatico alla nascita e comune ad altre infezioni congenite (CMV e varicella congeniti). E caratterizzato da porpora trombocitopenica, segni di eritropoiesi dermica (blueberry muffin rash), epatosplenomegalia, ittero a componente diretta, epatite, anemia emolitica da iperplasia eritroide, encefalite, polmonite, miocardite, opacità corneali, sottili linee di iperdensità alternate a rarefazione ossea a livello metafisario delle ossa lunghe e alla giunzione costocondrale (strie radiolucenti) che si completano nei primi 2 mesi di vita e scompaiono poi senza conseguenze. Apprezzabile pienamente solo nei primi 2 mesi di vita, è la forma più grave di RC- sindrome: nel 35% dei pazienti si ha il decesso nei primi 18 mesi di vita per insufficienza cardio- respiratoria o emorragia cerebrale; nel restante 65% si riscontrano esiti severi, soprattutto a carico del SNC. Talvolta, la RC ha esordio sistemico tardivo (primi 12 mesi di vita), con esantema cronico di tipo rubeolico associato a polmonite e diarrea persistente. 19,20 E relativamente comune che anomalie oculari (in primis cataratta), difetti cardiaci, encefalite o suoi esiti (ritardo mentale), anomalie cranio- facciali (microcefalia), sordità neurosensoriale e ipoevolutismo somatico vengano riconosciuti tra i 2 e i 6 mesi di vita. 21 Le manifestazioni permanenti sono conseguenza dell effetto combinato da una parte del potenziale teratogeno del Rubivirus, che induce anomalie strutturali organo-genetiche, dall altra della risposta infiammatoria dell ospite, con esito in necrosi tissutale. Si evidenziano a carico dei più diversi organi e apparati (Tab. 1). Il deficit uditivo è il segno prevalente e talvolta unico della RC- sindrome, perché l organo del Corti è quello che risente per un periodo di tempo più lungo degli effetti della replicazione virale (tutta la prima metà della gestazione). 22 Il difetto uditivo della RC è caratteristicamente periferico (neurosensoriale) e più raramente centrale. Quando solo monolaterale, spesso resta non indagato sul piano eziologico. Può restare non rilevato allo screening audiologico del neonato; infatti, l insorgenza può essere tardiva e il decorso ingravescente. Se di natura centrale o mista, si caratterizza per un persistente ritardo del linguaggio dopo la protesizzazione, tanto da simulare un ritardo mentale.

ROSOLIA CONGENITA DIAGNOSI E TRATTAMENTO 113 Difetti cardiaci congeniti a carico di tronco vascolare e setti [Dotto Arterioso Pervio (DAP), coartazione aortica, Difetti del setto InterVentricolare (DIV) e/o Inter-Atriale (DIA), nonché stenosi (valvolare o periferica) dell arteria polmonare], complicano i casi di RC acquisiti nelle prime 8-10 settimane di gestazione. Possono essere isolati, o combinati. Essendo causa potenziale di malattia coronarica, cerebrale, renale e vascolare periferica in età adulta, tipo e gravità della cardiopatia condizionano la prognosi quoad vitam della RC. Anomalie oculari, in larga maggioranza bilaterali, includono cataratta centrale (nucleare o membranosa) con anello periferico, glaucoma, difetti del visus (ambliopia, nistagmo e strabismo), microftalmo, opacità corneali, micropupilla con incompleta risposta dilatativa ai farmaci midriatici, retinopatia da anomalo sviluppo dello strato pigmentario. Cataratta e retinopatia sono le manifestazioni prevalenti (rispettivamente 12% e 33% dei casi); possono essere rilevate alla nascita o rendersi apprezzabili dopo settimane, mesi o anche anni. 23 Di per sé, la retinopatia non compromette la visione. Tuttavia, un danno visivo permanente residua quando fenomeni di neoformazione vasale sub-retinica non sono trattati tempestivamente con la terapia fotodinamica. 24 Il glaucoma della RC può essere di 2 tipi: 1. tipo infantile con angolo acuto, decorso progressivo fino a buftalmo e opacamento corneale; 2. tipo tardivo, secondario (spesso complicante a distanza di 2-16 anni l intervento di avulsione della lente catarattosa), afachico e talvolta associato a microftalmo e/o ipoplasia dell iride. Le manifestazioni tardive, quali esito della cronica replicazione virale e/o della cronica stimolazione del sistema immune, possono comparire 1. tardi in età pediatrica, 2. in età adulta 3. nella maturità. 25,26 Includono disendocrinopatie (diabete e distiroidismo), sordità progressiva, danno visivo e vascolare (ipertensione renale e/o aortica), malattie degenerative del SNC, disordini psichiatrici che interferiscono con la capacità di vita indipendente e di occupazione vocazionale, pur se non competitiva (autismo, ansia da separazione, compromissione delle relazioni sociali). 27 Molti pazienti con RCsindrome mostrano deficit neuromotorio persistente. Il rischio relativo per diabete insulino- dipendente e per psicosi non affettive è significativamente aumentato rispetto alla popolazione generale (rispettivamente, di 100-200 volte e 5.2 volte). 28,29 Eccezionalmente, è stata descritta una involuzione progressiva delle capacità motorie e cognitive (encefalopatia subacuta progressiva). 30 IIb. La gestione a lungo termine della RC Nel corso degli anni, i pazienti con RC possono richiedere interventi chirurgici e/o neuro-riabilitativi. a) Una riparazione salvavita può essere necessaria per le anomalie cardiache. Per quanto attiene i difetti cardiaci, va sottolineato che, per alcuni di essi, tecniche di cateterizzazione terapeutica possono essere preferibili a farmaci e chirurgia (chiusura a ombrello del Dotto Arterioso Pervio, dilatazione ballonare della valvola polmonare). b) Un trattamento chirurgico può rendersi necessario per difetti dell occhio, quali glaucoma, cataratta e neovascolarizzazione retinica. La cataratta può essere eliminata con estrazione extracapsulare della lente e successivo impianto di una lente artificiale intraoculare. L intervento va praticato entro il III mese di vita, per conservare la visione tridimensionale, che si sviluppa in questo periodo. L impianto della lente non sempre ha il successo sperato. In caso di glaucoma, la laserterapia è l intervento di elezione. Attesa e qualità di vita dei soggetti con RC sono nel complesso poco conosciute, perché documentate su coorti nate a metà del secolo scorso. Nella coorte australiana (anni 40), quando i pazienti furono intervistati ai 25 anni di età, la qualità di vita risultò discreta: molti di loro erano coniugati e avevano un lavoro, per quanto non competitivo. 31 Nell indagine condotta successivamente, quando erano ormai sessantenni, l attesa di vita risultò invece significativamente inferiore a quella della popolazione generale, per la maggiore incidenza di diabete tipo 2, distiroidismo (sia iper- che ipo-) e menopausa precoce. 32 I risultati ottenuti sulla coorte USA (anni 60) a 25 anni furono invece scoraggianti: la maggioranza dei pazienti intervistati fu trovata in situazione di impossibilità a vivere indipendenti. 33 Non si può escludere che le differenti conclusioni dei due studi fossero in parte ascrivibili alla disponibilità, nella coorte americana con danno cardiaco, di cure medico- chirurgiche più progredite (ovviamente, con lievitamento dei costi sociali e di assistenza). Purtroppo, mancano informazioni su esiti a distanza e qualità di vita nei nati con RC in anni più recenti, verosimilmente, per minore attenzione sulla RC in Europa e USA, nella prospettiva di una sua eliminazione. In EU, negli anni 90 sono stati lanciati studi collaborativi multicentrici contro molte infezioni congenite (HIV, toxoplasmosi, HCV), ma non contro la RC. Eppure, si stima che nel mondo annualmente continuino a nascere 100.000 bambini con la RC. 34 IIc. Severità clinica della RC rispetto alle varie fasi della gestazione Rischio di trasmissione e gravità clinica alla nascita della RC dipendono dalla settimana di gestazione (EG) in cui la madre è in fase viremica; questa dura una decina di giorni (inizia 7 giorni prima del rash e si estingue alla scomparsa dell esantema). Nello storico studio di Miller sugli effetti della rosolia in gestazione, nelle prime 11 settimane EG la trasmissione si ebbe nel 90% dei casi di rosolia con rash. In seguito, la trasmissione diminuì fino a 30 settimane EG (67% tra 11 e 15 EG, 47% a 17 EG, 35% a 30 EG), per poi risalire (60% a 31-36 EG). 35 Nel follow-up a due anni, il 20% dei casi di RC presentò segni permanenti (100% in caso di contagio materno prima di 11 settimane EG e 35% tra 13 e 16 settimane EG). Nella serie di C. Peckham, l incidenza globale di difetti congeniti, valutata a 2 anni, fu del 23% (52% in caso di infezione <8 settimane EG, 36% a 9-12 EG, 10% a 13-20 settimane EG). 36 Nelle infezioni databili 11-17 settimane EG, le anomalie risultano a carico di un solo organo bersaglio, più spesso l apparato uditivo. Difetti d organo sono rari dopo le 16 settimane EG. 37 In conclusione, il counselling prenatale va individualizzato sulla base della presunta EG di infezione materna (o meglio di viremia), non dimenticando che le forme severe sono appannaggio delle viremie materne nelle prime 8-9 settimane EG.

114 W. BUFFOLANO E COLL. Tabella 2 TEST DI LABORATORIO PER LA CONFERMA DELLA DIAGNOSI DI ROSOLIA CONGENITA. Metodo Campione biologico Età test (consigliata) Interpretazione Risultato Referenza EIA- IgM Siero, saliva <3m IgM+/ IgG+: RC confermata; Corcoran C & Hardie DR. (immunocattura) IgM-/IgG+: ricontrolla nel tempo (criterio clinico); Pediatr Infect Dis J 2005; 24: IgM-/IgG-: madre con falsa positività IgM in gravidanza 286-87 Isolamento RV in saliva, urine, <12m Positivo: diagnosi confermata RC; Bosma TJ et al, J Clin Microbiol coltura cellulare tessuti post-mortem Negativo: RC non confermata; ricorrere ad altro test 1995; 33: 1075 79 RV-RNA (RT- npcr) saliva, urine, liquor, <12m Positivo: diagnosi confermata RC; Katow S. Intervirol 1998;41:163-9 aspirato lente, sangue Negativo: RC non confermata; ricorrere ad altro test intero su filter-paper, tessuto*) EIA- IgG siero 7-11m Positivo: diagnosi confermata RC; Cooper, Krugman 1967 (immunocattura) Negativo: RC esclusa (rare eccezioni) IgG Avidità siero 6m- 3a Bassa avidità persistente (anche >12 mesi di vita) Thomas HIJ e al, J Med Virol + segni clinici: diagnosi RC confermata 1993; 41: 196-200 Bassa avidità persistente (anche >12 mesi di vita) - segni clinici: diagnosi RC suggestiva Risposta siero 1-3a Mancata produzione o bassi livelli di IgG (<300UI/ml) Fitzgerald MG et al, Pediatrics alla vaccinazione e IgG1 (bassa avidità) in risposta alla vaccinazione 1988, 81: 812-814 (sierologica) con normale risposta al morbillo): diagnosi RC suggestiva Risposta Mitogenica sangue intero fresco <3a Mancata risposta in vaccinato o dopo Rosolia clinica: Katow S & Sugiura A, 1985 J Clin (in vitro) Diagnosi RC suggestiva Microbiol 21, 449-51; OʼShea S et al, J Virol Methods 1992; 37: 549 Enzyme- Linked sangue intero fresco <3a Mancata risposta in vaccinato o dopo Rosolia clinica: Allmendinger J et al, J. Med. Virol. ImmunoSpot test Diagnosi RC suggestiva 2010; 82:335-40; (ELISPOT) ImmunoBlotting siero 1-3a Intensa risposta anti-e2 + e tardiva risposta anti-e1: Chaye HH et al., J. Clin. Microbiol. Diagnosi RC suggestiva 1992; 30: 2323-2329 IId. Diagnosi di Rosolia Congenita In Tab. 2b, sono riassunti i test per la conferma di laboratorio della RC alla nascita e quelli supplementari per la diagnosi retroattiva. Il sospetto diagnostico di RC, basato su criteri clinici o anamnestici (storia clinica e/o sierologica materna in gravidanza) impone sempre il ricorso alla conferma di laboratorio. Comunemente, la diagnosi di RC poggia sulla dimostrazione di positività delle IgM specifiche in test EIA a immunocattura. La positività del test su 2 campioni sierologici è considerata probante, per l elevata specificità del risultato. La sensibilità del test (96%, quando applicato nei primi 3 mesi di vita) tende a diminuire nel tempo: 87% a 3-6 mesi di vita, 71% a 6-12 mesi di vita, 67% a 18-24 mesi di vita. 12 Invece, la negatività delle IgM alla nascita (da confermare con un secondo test dopo una settimana e da affiancare all uso di un secondo test a cattura) non esclude la diagnosi di RC. Infatti, man mano che, grazie alla strategia di vaccinazione universale, la rosolia circola sempre di meno nella popolazione, la probabilità che il Rubeo- test IgM negativo identifichi correttamente i casi di non infezione diminuisce, mentre aumenta il rischio di false positività a un solo test, da reazione crociata con altri virus, quali Morbillo, Parvovirus B19 o HSV-6 o passaggio transplacentare di IgM materne in prossimità del parto. 38 Ovviamente, un secondo Rubeo- test IgM e IgG, eseguito a distanza di 15-28 giorni dal primo, dà modo di chiarire la diagnosi. Se la IgM positività è vera, il risultato sarà positivo anche sul secondo campione raccolto. In questo caso, i valori delle IgG specifiche si manterranno stabili (o anche aumenteranno). Se invece si tratta di IgM positività falsa, sul secondo campione esse risulteranno negative e i valori di IgG diminuiranno conseguentemente al tempo intercorso tra primo e secondo campionamento. Infatti, le IgG dimezzano ogni 28 giorni, se di origine materna; restano invariate o aumentano, se c è neosintesi da parte del bambino. Specialmente nei casi di RC con Rubeo- test IgM positività, ma senza segni clinici e senza test virologico probante (non eseguito o eseguito tardi e negativizzato), la diagnosi di RC va confermata /esclusa ripetendo il Rubeo- test IgG tra i 7 e gli 11 mesi, prima che sia stata praticata la vaccinazione con MPR. Un test IgG positivo conferma definitivamente la diagnosi di RC (e la necessità di follow up a lungo termine su segni permanenti e tardivi); un test IgG negativo esclude definitivamente la diagnosi di RC. Nei pazienti in cui il quesito diagnostico si pone dopo i 3 mesi di vita, per esempio all insorgenza di un segno tardivo, e il risultato di test virologici e IgM specifiche è negativo, la diagnosi eziologica può essere formulata in base alle peculiarità della risposta dell ospite. La diagnosi retrospettiva, sul piano della sorveglianza, non può mai essere classificata come definita. L isolamento virale e la PCR hanno bassa sensibilità, ma alta specificità. La sensibilità diminuisce con l età (84% a un mese di vita, 62% a 4 mesi). 39 Tuttavia, urine, secreto nasofaringeo e liquor possono risultare positivi fino a 12 mesi e l aspirato del cristallino con cataratta è risultato positivo nel terzo anno di vita. Concludendo, se il test colturale risulta positivo, la diagnosi di RC è retroattivamente confermata; se risulta negativo, la diagnosi di RC non può essere esclusa. Resta la possibilità di confermare l infezione ricorrendo al Rubeo- test IgG a 7-11 mesi di vita. Dopo l anno di età, la diagnosi di RC può essere confortata dal fenomeno della lenta maturazione delle IgG. In questo caso, vaccinato o no che sia il paziente, la positività al Rubeo- IgG si combina con una bassa percentuale di IgG1 al test di avidità. Nei pazienti con RC, le IgG specifiche possono scomparire nel tempo, in genere in età prescolare. 40 In questo caso, al momento della seconda dose MPR, mentre la popolazione infantile risponde alla vaccinazione con incremento delle IgG e rapida maturazione di una avidità alta, i pazienti con RC rispondono normalmente al vaccino anti- mor-