PDTA Il percorso del paziente oncologico con sintomo dolore: diagnosi e trattamento, continuità ospedale territorio



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DIPO IX DIPO X Convegno Umanizzazione dell assistenza in oncologia Monza Sabato 24 novembre PDTA Il percorso del paziente oncologico con sintomo dolore: diagnosi e trattamento, continuità ospedale territorio

Perché un PDTA obiettivo posto da Regione Lombardia validazione in ogni DIPO di percorsi di gestione del paziente affetto da neoplasia opportunità di promuovere appropriatezza e uniformità di presa in carico della problematica dolore garantire un tavolo di coordinamento dei vari punti della rete di offerta

Maggio/giugno 2012 Tavolo tecnico interaziendale DIPO IX DIPO X ASLMB AO San Gerardo: Dr. Gianstefano Gardani, Dr.ssa Maddalena Mancin, Dr. Luca Tuccinardi AO Desio- Vimercate: Dr. Daniele Fagnani, Dr.ssa Annamaria Colombo Fondazione Don Carlo Gnocchi: Dr. Carlo Cacioppo Policlinico di Monza: Dr. Marco Silva IC Zucchi: Dr. Amedeo Salvioni, Dr. Giuseppe Dallavalle Favo/Lampada di Aladino: Sig Davide Petruzzelli Vidas: Dr Ermes Schiocchet, Dr.ssa Barbara Rizzi Medici di Medicina Generale: Dr. Maurizio Negri ASL MB: Dr.ssa Silvia Lopiccoli, Dr. Mario Sito, Dr.ssa Vincenza Iannone, Dr. Michele Ambrosino

Indice del PDTA PDTA Novembre 2012 1. Destinatari e obiettivo 3 2. Diffusione e caratteristiche del dolore nei pazienti con neoplasia 4 3. Valutazione del dolore 5 4. Utilizzo delle scale 6 5. La terapia 9 6. Sintesi del percorso 14 7. Ruolo dei diversi attori Medico di Medicina Generale Medico specialista oncologo/radioterapista Terapista del dolore Equipe delle Cure Palliative Assistenza Domiciliare Integrata Care giver/associazioni di volontariato 8. La rete di offerta 21 9. Disease management 31 10. Indicatori 31 11. Documenti di riferimento 32 16

1. Destinatari e Obiettivo I destinatari del PDTA sono i soggetti adulti con patologia tumorale rispetto ai quali il PDTA si pone l obiettivo di descrivere un percorso di diagnosi e presa in carico della problematica dolore nel contesto locale dell ASL Monza Brianza 1. DIRITTO A NON SOFFRIRE INUTILMENTE 2. DIRITTO AL RICONOSCIMENTO DEL DOLORE: 3. DIRITTO DI ACCESSO ALLA TERAPIA DEL DOLORE 4. DIRITTO AD UNA ASSISTENZA QUALIFICATA. 5. DIRITTO AD UNA ASSISTENZA CONTINUA 6. DIRITTO AD UNA SCELTA LIBERA ED INFORMATA 7. DIRITTO DEL BAMBINO, DELL ANZIANO E DEI SOGGETTI CHE NON HANNO VOCE 8. DIRITTO A NON PROVARE DOLORE DURANTE GLI ESAMI INVASIVI E NON LA CARTA DEI DIRITTI SUL DOLORE INUTILE Istituto Italiano di Bioetica - anno 2005

2. Diffusione e caratteristiche del dolore nei pazienti con neoplasia Il dolore da cancro può essere presente in varie fasi della malattia neoplastica quale fattore aggravante il quadro clinico del paziente con neoplasia. I contesti clinico/assistenziali possono essere diversi, e il dolore oncologico può rappresentare: la prima manifestazione di una neoplasia misconosciuta l espressione di una malattia neoplastica nota, di cui rappresenta un sintomo di ripresa/progressione il sintomo di accompagnamento di una malattia in fase avanzata l espressione di danno iatrogeno (postchirurgico, post-attinico, postchemioterapico)

3. Valutazione del dolore La relazione di cura inizia con il chiedere al malato se ha dolore (se aspettiamo che sia lui a dircelo è già troppo tardi) e con il credere sempre al dolore che ci segnala. 4. Utilizzo delle scale L uso delle scale del dolore si è rivelato il primo importante strumento per permettere ai pazienti di graduare il loro dolore.

Provocato da Qualità Irradiazione Severità Tempo Scala PQRST Cosa lo fa peggiorare? Cosa lo fa migliorare? A cosa assomiglia? Dov è il dolore e dove si sposta? Quanto è forte? C è sempre o va e viene? STRUMENTI OPERATIVI Scala numerica / visiva di Wong-Baker compresa da 0 a 10 (Paziente con handicap cognitivo) Le estremità della scala corrispondono a: livello 0 identificabile con assenza di dolore livello 10 identificabile come massimo dolore immaginabile. La lettura della scala da parte del paziente è facilitata dalla rappresentazione di faccine.

Scala Numerica Verbale (NRS: Numeral Rating Scale) STRUMENTI OPERATIVI Scala Painad Dolore da 0 a 1 assente da 2 a 4 lieve da 5 a 7 moderato da 8 a 10 severo

Gli obiettivi del trattamento del sintomo dolore sono : AUMENTO DELLE ORE DI SONNO RIDUZIONE DEL DOLORE A RIPOSO RIDUZIONE DEL DOLORE AL MOVIMENTO 5. La terapia L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 1986 ha stabilito la cosiddetta scala analgesica a tre gradini, il cui principio base è la gradualità della terapia del dolore: l approccio farmacologico deve essere sequenziale e deve adattarsi e essere proporzionato all intensità del dolore, così come viene riportato dal paziente

6. Sintesi del percorso del paziente oncologico per la valutazione e presa in carico del problema dolore

7. Ruolo dei diversi attori

8. Rete di offerta AO DV ICZ D AO DV D D AO DV ICZ D AO DV D AO SG HC

9. Disease management Che cosa si fa? Azioni di miglioramento Gruppo di lavoro stabile che avrà il compito di: definire gli indicatori utili a valutare l applicazione del PDTA monitorare e valutare il livello di adesione al PDTA e i risultati ottenuti individuare le aree critiche e proporre i relativi interventi di miglioramento definire e promuovere iniziative di informazione/formazione per l implementazione del PDTA Che cosa non va? Cosa fare per migliorare? Il ciclo del miglioramento continuo

10. indicatori Come indicato nel paragrafo 9 la definizione di specifici indicatori è demandata al gruppo del DM del PDTA, si ritiene comunque indispensabile che definire come indicatori di processo i seguenti: Acquisizione formale del PDTA da parte delle Aziende del territorio coinvolte nel PDTA. Presenza nella cartella clinica dei pazienti della valutazione del dolore secondo le modalità e i tempi definiti dal PDTA.

ogni lungo viaggio inizia con un piccolo passo Grazie per l attenzione