Fashion e Beni di Lusso Trend dell Head Hunting in Italia nel 2014.
Premessa Il mercato mondiale dei beni di lusso, secondo le stime degii analisti, è cresciuto del 6% rispetto ai 267 miliardi di euro del 2013. Mentre Russia e Cina sono state condizionate dai rispettivi problemi interni, Stati Uniti, Giappone, Corea e Medio Oriente hanno vissuto la crescita da protagonisti. In Italia si è profilato uno scenario diverso, in cui si sono alternati segnali contrastanti sullo stato di salute del Fashion e dei Beni di Lusso, caratterizzato però da una timida ripresa che si è manifestata negli ultimi mesi del 2014. Il Made in Italy e l'export hanno trainato le PMI e i grandi gruppi del tessile (+8,5%) mentre l'abbigliamento moda si è fermato a +0,7%. I risultati di un'analisi di Sistema Moda Italia sono chiari: rispetto a un mercato interno piuttosto stagnante, le esportazioni sono state agevolate dall'alto tasso di gradimento del Made in Italy e facilitate dalla debolezza dell'euro sul dollaro. Alta qualità del prodotto con marcati contenuti di artigianalità, questo il fattore competitivo vincente che ha determinato il successo del prodotto Italiano nel mondo. A livello internazionale l'italia è diventata sempre più sinonimo di altissima qualità, esercitando un forte appeal anche nei mercati più giovani. In questo scenario risulta determinante l'investimento nell'innovazione e nella ricerca e sviluppo del prodotto, su cui tutte le aziende hanno puntato. L'impatto del fenomeno del Reshoring, dato come determinante agli inizi del 2014, è stato in Italia invece piuttosto limitato e circoscritto ai paesi in cui le facilitazioni in termini di tassazioni, sgravi fiscali e riduzione costi dell'energia sono stati rilevanti. Un secondo importante fattore, lo sviluppo del Retail, nelle aziende del lusso si è focalizzato a livello internazionale sulle grandi città cosiddette secondarie, mentre nelle principali metropoli è stato limitato dalla saturazione del mercato e dalla proliferazione dell'ecommerce. La vendita online si è imposta prepotentemente nel segmento del lusso in particolare nel fashion, dove le aziende si sono appoggiate a grandi provider o si sono organizzate con team interni dedicati. Sebbene l'e-commerce in Italia sia cresciuto del 17% nel 2014 e l'abbigliamento si è riconfermato alla guida di questa crescita, il saldo tra l'import e l'export digitale è però ancora negativo. Il commercio online è stato comunque lo strumento di una internazionalizzazione a portata di click, che ha permesso anche a grandi store multimarca (es. Luisa via Roma) di affermarsi nel lusso in rete.
Nel 2014 è cresciuta anche, a doppia cifra, la pubblicità online, che già nel 2013 aveva superato quella della carta stampata. È continuata l evoluzione della Comunicazione nella moda: sempre più globale con investimenti internazionali sempre più consistenti e sempre più virtuale con il digital in continua crescita, anche se il ruolo della carta stampata non si discute a fronte delle peculiarità del comparto moda.
Figure professionali ricercate A. International Business Development La stagnazione del mercato interno, cui si è aggiunto il deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, ha spinto tutte le realtà del fashion e beni di lusso, ad aprire nuovi mercati all'estero o ad incrementare la penetrazione in quelli già presidiati. Se i grandi gruppi, puntando sul Retail, hanno mirato agli Usa dove il lusso guida una ripresa forte e diffusa e ai paesi del Medio ed Estremo Oriente che registrano una crescita sostenuta, le PMI hanno privilegiato il contesto mediterraneo ed europeo, più agevole da coltivare dal punto di vista degli investimenti necessari per internazionalizzare il loro business.
B. Digital La capillare diffusione del commercio online si è sviluppata nella fondamentale integrazione tra online e offline, intesa come convergenza di strategie tradizionali di vendita e nuove vie aperte dal web. Però il multi-channel è un obbiettivo conseguito oggi solo da poche aziende all'avanguardia. La maggior parte delle altre è ancora in fase di work in progress sul piano strategico e organizzativo. Internet è ormai diventato il secondo media pubblicitario dopo la televisione, tanto che agenzie e aziende si stanno sempre più strutturando per rispondere in modo efficace alle nuove esigenze del media mix.
C. Operations Mentre negli anni scorsi le aziende si sono concentrate sul potenziamento della Supply Chain, nel 2014 è stato lo sviluppo del prodotto in termini di qualità e artigianalità a segnare il passo di una produzione di eccellenza. Gli investimenti nelle RU sono stati quindi focalizzati al potenziamento delle strutture interne dedicate alla ricerca, allo sviluppo ed al miglioramento tecnico-qualitativo del prodotto.